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LE RIVISTE DI CULTURA PATRIMONIO NAZIONALE E NUCLEI DI VOLONTARIATO CIVILE

Valdo Spini

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ci nuclei di volontariato culturale che sarebbe estremamente negativo per la società italiana disperdere.

Anche l’ingresso dell’informatica nel mondo della lettura non va visto come una minaccia mortale, ma invece, come una possibilità di integrazione tra lo scritto e il digitale che va sfruttato fino in fondo.

Il tempo presente ci riserva delle novità negative purtroppo impreviste. La guerra scatenata dalla Russia in Ucraina sta cambiando i termini sia della globalizzazione che in particolare dello sviluppo dell’Ue.

Ringrazio le amiche e gli amici di «Tempo Presente» e in particolare Alberto Aghemo per aver offerto sulla loro prestigiosa rivista la possibilità di pubblicare gli atti di due importanti convegni del Cric.

Si tratta di convegni che mettono in luce quanto sia necessario rinnovarsi per il mondo delle riviste per poter partecipare in termini più agguerriti alla circolazione delle idee, ricerche e della letteratura del mondo di oggi.

Le riviste di cultura sono autenti-

La resa della politica, cioè l’idea che bastasse un’integrazione economica progressiva, magari basata sull’approvvigionamento energetico, per assicurare pace e distensione avvenuta drammaticamente meno.

La politica, o meglio la geopolitica, si è in qualche modo vendicata inserendosi di prepotenza nelle nostre necessità di ricercare e di capire.

L’intensificarsi delle conseguenze negative di cambiamenti climatici anche nel nostro territorio nazionale ci dicono, dall’atro lato, che i temi dell’ambiente non sono più prediche della domenica ma sfide necessarie del nostro presente.

Valdo Spini che magari da sole non potrebbero partecipare a eventi come il Salon de la Revue a Parigi e la fiera PLPL a Roma.

Come strutturare le riviste davanti a queste nuove sfide? Troverete in questo volume alcune risposte e altre potranno venire dai lettori se vorranno partecipare a questo dibattito.

Lo spirito del Cric è quello di offrire occasioni di esposizione collettiva alle riviste culturali italiane

Noi cerchiamo di intensificare queste partecipazioni, anche per ovviare alle difficoltà di presenza delle riviste nelle librerie commerciali. Un’opera quindi che ritengo benemerita che il nostro coordinamento si propone di continuare e di sviluppare.

Valdo Spini Presidente del Cric Direttore dei «Quaderni del Circolo Rosselli»