Tecnica 7/2019

E DAD IN L L FO EA R ZI MA EN ZI DE ON I

Anno 27 N. 7 Luglio 2019 Copia omaggio (euro 2,50)

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DAL 1993 LA RIVISTA PER L’IMPRESARIO

LUGLIO 2019

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LA RIVISTA

PER L’IM

PRESARIO

Anno 27 N.

7 Luglio 2019

DAL 1993

LUGLIO 2019

Sempre più spazio ai nostri esperti e professionisti, per affrontare insieme agli impresari il futuro del settore con approfondimenti, opinioni e consigli sulle principali e più importanti temati‐ che della funeraria.

E DAD IN LL FO EA R ZI MA EN ZI DE ON

I

Tiziano Bertin

TECNICA ED INFORMAZIONI DALLE AZIENDE

DAL 1993 LA RIVISTA PER L’IMPRESARIO

Mensile inviato gratuitamente a tutti gli operatori del settore. edito da:

per i tuoi quesiti chiama i nostri esperti

Anno 27 • n. 7 • Luglio 2019

IL CONSIGLIO DELLA PSICOLOGA Monica Fiocchi

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SAI DIRLO CON I FIORI? Laura Grandi e Roberto Sangalli

Direttore responsabile Tiziano Bertin tbertin@tecnicaed.it

AUTOSTORICHE CHE PASSIONE! Marco Sambataro

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347 7847628 Redazione Claudia Baroncini cbaroncini@tecnicaed.it Progetto grafico e impaginazione Gabriele Calzolari gcalzolari@tecnicaed.it Amministrazione tecnicaeditoriale@legalmail.it Per la pubblicità tel. 335 1337357 tbertin@tecnicaed.it Registrazioni • Tribunale di Milano n. 332 del 3/7/1993 • R.O.C., Registro nazionale degli Operatori della Comunicazione al n. 26119 Stampa Colorshade di Cabrini Matteo M. Via Cristoforo Colombo, 7 20068 - Peschiera Borromeo (MI) Fotografie Archivio fotografico Tecnica Editoriale srl Archivio fotografico Fotolia.com Copyright È vietata la riproduzione, anche parziale, di testi e immagini.

Gli articoli sono un contributo sul piano dell’informazione e dell’opinione e possono non rispettare le posizioni dell’editore.

Le pubblicità e gli impaginati non possono essere riutilizzati per scopi personali o essere riprodotti su altri mezzi di informazione senza preventiva autorizzazione scritta da parte di Tecnica Editoriale s.r.l. (s.u.).

Chiuso in redazione il 17-5-2019

LEGGI E NORMATIVE Carlo Ballotta

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IL COACHING Gabriele Grasso

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IL FISCALISTA PER VOI Alberto Pirone

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MUSICA Roberto Camazzola

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TANATOESTETICA Salvatore Manola

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LA PAROLA ALL’ESPERTO Giovanni Veggiotti

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DA COLLEGA A COLLEGA Roberta Ridolfi e Tania Bressan

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4 AZIENDE

PER CHI VUOLE INVESTIRE IN COMPETENZA È stato recentemente presentato il nuovo sito di Apiemme Engineering esclusivamente dedicato al tema delle case funerarie: www.apmfuneralhome.com

U

n team di esperti dedicato alla progettazione architettonica e ingegneristica di case funerarie su tutto il territorio nazionale.

Un unico interlocutore che si occupa di tutto, dalle fasi preliminari, passando per l’otteni-

mento delle autorizzazioni comunali, alla progettazione esecutiva e alla fornitura dell’arredo.

Questo è Apiemme Engineering, che scopriamo anche attraverso il nuovo sito dedicato www.apmfuneralhome.com.

CHI SIAMO Architettura, ingegneria e design d’interni. Apiemme Engineering si occupa di qualsiasi aspetto relativo alla progettazione e alla realizzazione delle strutture destinate a ospitare le case funerarie, dalla fase preliminare a quella esecutiva.

I professionisti specializzati si occupano in modo specifico di ogni aspetto: progettazione architettonica, interior design, ingegneria impiantistica, calcoli strutturali, acustica, termoidraulica, coordinamento e direzione dei lavori.

04_05Apiemme.qxp_Layout 1 24/05/19 14:51 Pagina 5

AZIENDE 5 PORTFOLIO Una raccolta molto interessante per l’impresario funebre che può in questo modo visualizzare esempi concreti di funeral home in Italia.

Qui si trovano infatti immagini e informazioni relative a case funerarie progettate e realizzate negli anni o di cui si sta attualmente occupando Apiemme Engineering, che dalla propria sede di Brescia opera oggi sull’intero territorio nazionale.

Sfogliando la galleria, per ogni funeral home si possono esaminare gli ambienti, attraverso le immagini o i render, e recuperare diverse informazioni sulla struttura, dall’anno di realizzazione fino alla tipologia di edificio e di intervento effettuato.

NORMATIVA Molto interessante per chi sta raccogliendo maggiori informazioni per valutare la fattibilità e trasformare la propria impresa in casa funeraria.

Questa sezione riporta le principali e aggiornate normative nazionali di riferimento per le case funerarie e le sale del commiato, oltre alle leggi regionali.

Apiemme Engineering • Tel. 030 225492 • www.apmfuneralhome.com • info@apiemmesrl.it

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8 IMPRESE

BIANCO E ORO: L’ABBIAMO VOLUTA COSÌ Bianco perlato e profili in oro satinato. Sono questi i colori scelti dall’impresa Aeterna di Tortolì, in provincia di Nuoro, per la GrandAurora su base Jaguar XF di Pilato.

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IMPRESE 9

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Sopra, Virgilio Puncioni alla guida della GrandAurora su base Jaguar XF di Pilato.

Sotto, un particolare del vano feretro.

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ogliamo offrire un servizio personalizzato, che prenda in considerazione ogni aspetto e per questo continuiamo a investire nella nostra formazione, con corsi di aggiornamento incentrati anche su nuove tematiche come la tanatoesteticaÂť, afferma Simone Podda,

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IMPRESE 11

uno dei soci dell’impresa Aeterna di Tortolì, in provincia di Nuoro.

«Le famiglie sono sempre più informate, sanno esattamente quello che vogliono e fanno precise richieste alle quali dobbiamo sempre saper rispondere con valide proposte.

E l’ampliamento del parco auto con un’autofunebre così particolare rientra proprio in questa nostra filosofia». È infatti recentemente arrivata un’originale versione del modello GrandAurora su base Ja-

guar XF di Pilato, espressamente richiesta dall’impresa in bianco perlato con profili in oro satinato.

UNITI PER UNA NUOVA REALTÀ «Una scelta indubbiamente di qualità», prosegue Simone, «per valorizzare ulteriormente il servizio e per differenziarci, anche attraverso un bicolore originale».

Da queste parole si capisce come l’impresa Aeterna voglia continuare a innovare e a crescere, per essere sempre

Pilato • Tel. 0422 881298 • Fax 0422 887092 • www.pilato-spa.it • pilato@pilato-spa.it onoranze funebri Aeterna • Tortolì (NU) • Tel. 0782 624217

pronta e affrontare senza problemi i cambiamenti del settore.

Nasce ufficialmente nel 2016, anche se in realtà ha oltre mezzo secolo di esperienza essendo il frutto della fusione di più imprese operative nel territorio dell’Ogliastra.

A occuparsi delle diverse sedi di Tortolì, Arzana e Tertenia, tutte in provincia di Nuoro, insieme a Simone Podda ci sono gli altri soci Luigi Muceli, Virgilio Puncioni, Roberto Lai e Luigino Vargiolu.

PubLorandi2019.qxp_Layout 1 04/04/19 11:40 Pagina 2

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PRODOTTI 15

E ANCHE QUANDO ARRIVA L’ESTATE…

L’

impresario può lavorare e organizzare il servizio funebre in completa sicurezza e tranquillità per quanto riguarda l’esposizione del defunto. Affidandosi infatti al minifrigo F1 di Olivetti è garantita la corretta refrigerazione della salma anche nei periodi più caldi dell’anno.

«Siamo gli unici del settore a mettere a disposizione la versione F1 Sprint che, anche senza coperchio, garantisce il corretto condizionamento termico», afferma il commendatore Gian Lorenzo Olivetti, «per chi desidera dare un ultimo saluto senza quelle che può considerare barriere».

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18_20Chiotti Peroni.qxp_Layout 1 24/05/19 14:52 Pagina 18

18 IMPRESE

UN’OTTIMA IMPRESSIONE… CONFERMATA!

La visita alla sede di Chiotti ha confermato le impressioni positive e ha portato alla scelta della nuova Mgc su base Maserati Ghibli per rendere ancora più raffinati i servizi dell’impresa Peroni di Salizzole, in provincia di Verona.

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P

rima i corsi, poi il coraggio di punto in bianco di chiedere ai Comuni una nuova licenza per l’impresa di onoranze funebri e per il negozio di fiori.

Correva l’anno 1987 quando Luciano e Graziana Peroni decidono di compiere questo importante passo e aprire due attività a Salizzole e, l’anno successivo, a Sanguinetto, in provincia di Verona.

Sono passati ormai più di 30 anni e ciò che ci presentano Luciano e Graziana è una solida impresa molto apprezzata sul territorio in cui opera: «Negli anni il lavoro ha continuato a crescere, hanno creduto in noi e di questo non possiamo che essere soddisfatti perché significa che siamo riusciti a

dare sostegno alle famiglie e continuiamo, passo dopo passo, a stare accanto a chi sta affrontando un lutto permettendo di vivere il proprio dolore senza doversi occupare di nulla».

ESTETICA ELEGANTE E RAFFINATA

A gestire sempre più ogni aspetto dell’attività ci sono i fi-

Graziana, fondatrice dell’impresa Peroni insieme al marito Luciano, accanto ai figli e ai nipoti.

Sopra, all’interno della nuova Mgc di Chiotti.

gli Oriano e Federico, ma è già presente e pronta a dare un prezioso contributo anche la terza generazione: i nipoti Marco e Cristopher.

E la nuova Mgc su base Maserati Ghibli di Chiotti è una delle più recenti novità.

«Ci ha molto incuriosito e per questo abbiamo deciso di prendere appuntamento in sede da Chiotti per valutare meglio», afferma Oriano.

«E siamo usciti molto soddisfatti dall’incontro, il modello si presenta elegante e con una linea estetica molto fine, ma al tempo stesso si fa notare e contribuisce a rendere raffinato ogni servizio».

Chiotti • Tel./Fax 0175 64129 • Cell. 335 8010366 • www.chiottiauto.it • chiottiauto@libero.it onoranze funebri Peroni • Salizzole (VR) • Tel. 045 710887

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23Rotastyle.qxp_Layout 1 24/05/19 14:53 Pagina 23

PRODOTTI 23

NELL’ARTE DEL PREZIOSO RICORDO “La differenza consiste nel vedere ciò che tutti vedono e nel pensare ciò che nessuno ha pensato”

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NEWS

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26_28Ellena Caliaro.qxp_Layout 1 24/05/19 14:53 Pagina 26

26 IMPRESE

VOGLIO FARE L’IMPRESARIO Non ha ancora 20 anni Alessandro Caliaro, ma ha già la passione e la determinazione necessarie per lavorare in questo settore e nell’impresa fondata 18 anni fa dal padre Giovanni Caliaro insieme alla moglie Roberta.

G

iovane, ma con le idee chiare su quello che vuole fare in futuro e soprattutto su come lo vuole fare.

Questa è stata la nostra prima impressione, confermata anche al termine dell’intervista, appena abbiamo incontrato Alessandro Caliaro, che ha de-

ciso di lavorare a tempo pieno nell’impresa di onoranze funebri Caliaro, fondata dai genitori Giovanni e Roberta nel 2001.

Possiamo parlare di una vera e propria tradizione di famiglia.

Già le precedenti generazioni, infatti, si occupavano di una falegnameria e, come consuetudine per quei tempi, realizza-

vano cofani funebri partecipando all’organizzazione del servizio funebre.

Oggi l’impresa Caliaro può contare sulla sede storica di Saltrio e su quelle di Vedano Olona e di Castiglione Olona, sempre in provincia di Varese, dove sono state allestite anche due sale del commiato per la veglia funebre.

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IMPRESE 27

GEMELLE, IDENTICHE MA DIFFERENTI

Con entusiasmo e professionalità Alessandro ci ha mostrato la sede di Saltrio dove si trovano le due nuove autofunebri firmate Ellena.

«I modelli di Ellena ci hanno particolarmente colpito durante un nostro precedente incontro e quindi, quando

Sopra, Alessandro Caliaro, giovane figlio dei titolari Giovanni e Roberta, già ben inserito nell’impresa di famiglia.

abbiamo deciso di rinnovare il parco auto, mio padre ha subito colto l’occasione per acquistare due modelli che possiamo definire gemelli, anche se differenti», ci spiega Alessandro.

Si tratta infatti di due autofunebri diverse – la quattro porte

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Un particolare dei due modelli – G 3.0 su base Maserati Ghibli ed E 513 su base MercedesBenz di Ellena – scelti dall’impresa Caliaro, visibili integralmente nella foto in basso.

E 513 su base Mercedes-Benz e la G 3.0 su meccanica Maserati Ghibli – richieste però con caratteristiche identiche per quanto riguarda il colore e l’al-

lestimento con gli interni chiari. Un nuovo furgone Vito, sempre di Ellena, ha completato il rinnovo del parco auto dell’impresa.

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COSA SERVE A CHI HA SUBITO UN LUTTO? È la domanda che si è posta l’impresa di onoranze funebri Eurofunerali e alla quale ha risposto con la nuova e moderna casa funeraria inaugurata lo scorso mese di maggio a Torino.

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IMPRESE 33

«È

il luogo dove dare il commiato alla persona cara, in uno spazio accogliente, ampio e intimamente raccolto, personalizzabile secondo ogni esigenza.

Non più in casa, in una casa di cura o nella desolazione della camera mortuaria dell’ospedale». Così Eurofunerali ha presentato la nuova casa funeraria inaugurata a Torino lo scorso mese di maggio.

Una struttura moderna, ele-

gante e funzionale, pensata per dare un servizio in più alle famiglie che vivono un lutto mettendo a disposizione spazi funzionali come la zona relax con ristoro e l’area destinata ai bambini.

Ogni famiglia ha uno spazio riservato, con un salottino all’esterno della sala dedicata all’esposizione del feretro, e la sala del commiato per cerimonie laiche e di qualsiasi credo religioso.

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IMPRESE 35

onoranze funebri Eurofunerali • Torino • Tel. 800 051525

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38 COFANI

APPARENTEMENTE SEMPLICE… Ma estremamente elegante e originale. Il modello 90 di Ferrari, qui presentato nella versione in noce nazionale e disponibile anche in rovere, si distingue per l’esclusiva forma e il particolare coperchio, ancor più valorizzati dalle sfumature della pregiata essenza.

90

Ferrari • Tel. 0376 808901 • Fax 0376 88062 www.ferraricofani.it • ferrari@ferraricofani.it

CUORE E FIORE Una soluzione per la conservazione delle ceneri a forma di cuore, in frassino e con tre rose bianche in ceramica.

Il modello Love, come altri della collezione L’Equipe, ha la possibilità di trattenere in un apposito astuccio le applicazioni, in questo caso le rose conservabili a memoria.

Love

L’Equipe • Tel. 0131 253566 www.urnecremazione.it • commercialebrusasco@gmail.com

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COFANI 39

TOCCO RAFFINATO La forma semplice e squadrata caratterizza il modello 735. Un cofano disponibile in diverse varianti e al quale Lavalle, per questa versione floreale, ha conferito un tocco ancora più raffinato proponendo la versatile ed elegante calla.

735 Calla

Lavalle • Tel. 0172 373013 www.lavallecofani.com • lavalle.cofani@gmail.com

TRIONFO DI ESSENZE Marco Ghirardotti

È realizzato con essenze diverse che, insieme, creano uno straordinario effetto cromatico.

Il modello Giada Woods conferma l’abilità artigiana e la creatività del marchio Lombarda che ha recentemente presentato alla fiera Memoria Expo questo cofano con una speciale finitura a olio.

Giada Woods

Lombarda • Tel. 030 311402 • Fax 030 0946638 www.lombarda.info • lombarda@lombarda.info

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SOBRIO E MAESTOSO Sono tante le essenze tra cui scegliere per il modello 33 di Lorandi: pinewood, ayous, frassino, ebiara e avoura.

Un delicato intaglio, con un mazzo di cinque spighe, contraddistingue la versione Spiga di questo cofano dalle forme maestose che si uniscono a uno stile sobrio e a linee semplici.

33 Spiga

Lorandi • Tel. 030 6900600 • Fax 030 6900603 www.lorandi.it • lorandi@lorandi.it

LA RAPPRESENTAZIONE DEL CALVARIO Melloni presenta un’altra versione del nuovo modello Parigi, disponibile in pinewood, ayous e frassino.

Le ricche e pregiate lavorazioni della fascia centrale sono in questo caso dedicate a Gesù, da cui il nome del cofano, con il viso rivolto verso il cielo e la rappresentazione del Calvario.

Parigi Gesù

Melloni • Tel. 030 6900687 www.mellonicofani.it • info@mellonicofani.it

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COFANI 41

BELLO E RAFFINATO Proprio come il semplice e apprezzato fiore che è stato scelto da Menegardo per adornare la parte centrale della fiancata con un artistico intaglio: due calle che tendono verso l’alto.

Si tratta del modello C52 Calla disponibile in yellow pine, esotico, mogano e frassino.

C52 Calla

Menegardo • Tel. 045 6450279 • Fax 045 6461910 www.menegardocofanifunebri.net

STILI DIFFERENTI Non si ferma mai la ricerca di Scacf, sempre attenta a proporre temi, essenze, forme, linee e stili differenti.

Tra le più recenti novità presentiamo il modello 80 P, con un elegante e artistico intarsio sulla fiancata che propone il viso sereno di Padre Pio. Michela Sgoluppi

80 P

Scacf • Tel. 075 856328 • Fax 075 8560314 www.scacf.com • scacf.alt@gmail.com

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44 RUBRICHE

M

ade in ITALY

COSTA POCO? STAI ATTENTO!

A volte è proprio un prezzo basso a far credere di avere di fronte il grande affare, mentre spesso si tratta solo di cofani di scarsa qualità e non conformi.

La qualità non solo ha un costo, ma ripaga anche in termini di affidabilità, garanzia ed estetica, come ha sottolineato Daniele Butteri, direttore del forno crematorio di Cesena.

«Q

uello dei cofani funebri è un argomento che riguarda la nostra attività, anche se, in quanto bruciati, si potrebbe erroneamente pensare non sia così.

Ogni impianto di cremazione deve rispettare i vincoli imposti dalla provincia, dall’Asl e dall’Arpa per quanto riguarda il livello di inquinamento. E tutti noi direttori dei forni crematori siamo molto combattuti perché dobbiamo rispettare dei parametri alla fine del processo di cremazione, ma non abbiamo la possibilità e l’obbligatorietà di controllare ciò che entra.

E con questo si intende che tutto quello che si trova all’interno del cofano funebre non può essere controllato in quanto il cofano è chiuso.

Un esempio fra tutti, l’imbottitura.

Daniele Butteri, direttore del crematorio di Cesena, attivo da otto anni e con due impianti funzionanti.

VERIFICHIAMO SEMPRE L’IDONEITÀ DEL COFANO Abbiamo però la possibilità di controllare l’idoneità del cofano almeno esternamente, verificando quindi che risponda a tutte le normative.

Non avremo mai problemi quando si tratta di cofani funebri in legno vergine, non verniciato e non trattato.

Ma ci troviamo invece in difficoltà quando capi-

44_45MadeInItaly luglio.qxp_Layout 1 24/05/19 14:55 Pagina 45

RUBRICHE 45

Numeri importanti, fino a 3mila cremazioni all’anno, per il crematorio di Cesena, con un bacino di utenza che spazia anche a livello nazionale per urgenze o situazioni particolari. tano cofani che luccicano sotto la luce e che non sappiamo come siano stati verniciati.

Mi è capitato personalmente di avere dubbi con un cofano che iniziava il processo di cremazione in fase di inserimento, con la vernice che prendeva fuoco appena a contatto con il calore.

Oltre a un problema di sicurezza del lavoratore, mi sono subito chiesto: ma cosa sto bruciando? sarà sufficiente l’impianto di abbattimento in-

quinante? Ho iniziato a documentarmi e a informarmi anche andando a conoscere i produttori e a porre loro un po’ di domande.

Ho così scoperto che, con un po’ di attenzione, non è così difficile per l’impresario avere le garanzie necessarie per svolgere il lavoro in completa sicurezza in ogni fase, fino a quella della cremazione. È sufficiente affidarsi a prodotti di qualità, che a mio avviso ripagano sempre!»

46Pubs.qxp_Layout 1 24/05/19 14:56 Pagina 46

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49Scheda Gandolfi.qxp_Layout 1 24/05/19 14:56 Pagina 49

IMPRESARI 49

Quattro chiacchiere con...

Riccardo Gandolfi

titolare impresa funebre Vacchieri squadra sport hobby vacanza

Rivoli (TO)

il

12 maggio

vivo a sono il titolare dell’impresa fondata nel con sede a e operativa sei innamorato? figli pregi difetti ristorante piatto bevanda

Coazze (TO) Vacchieri 2005 Coazze e Trana (TO) nella Val Sangone e nella provincia di Torino Sì, di mia moglie Serena Alessio, 19 anni testardo minuzioso dove si mangia carne casoncelli di mia zia Patrizia

la sveglia

mi preparo in

15 minuti

vado a dormire animale colore

verde

colleziono

la rivista TuttoRally

strumento

violino

film cantante

Forrest Gump Gigi D’Agostino

a casa!

auto

la mia Clio RS Ragnotti Vespa PX

programma TV preferito

I Soprano

programma TV che odi

quelli con Barbara D’Urso

freddo o caldo lettera o mail mi sarebbe piaciuto vivere mi manca ammiro pronuncio spesso momento più drammatico temo mi mette di buonumore consigli ai colleghi

intorno a mezzanotte i miei 5 bulldog inglesi

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Finale Ligure (SV)

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mi sveglio con

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caldo lettera negli anni Settanta mio nonno e la sua saggezza mia moglie e mia mamma e quindi?

Quando il postino dice: “C’è da firmare” la sofferenza la serenità una chiacchierata con il coach Gabriele Grasso

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51Olivetti Ollilight.qxp_Layout 1 24/05/19 14:56 Pagina 51

PRODOTTI 51

PENSA SEMPRE ALLA SICUREZZA M

a anche alla praticità. Da sempre Olivetti propone all’impresario funebre prodotti indispensabili per il lavoro quotidiano mettendo in primo piano la sicurezza e la praticità.

Tra i più noti ricordiamo l’Ollilight Lift che, attraverso il meccanismo a manovella oppure un normale trapano avvitatore a batteria, consente di sollevare un carico massimo di 180 chilogrammi fino a tre metri di altezza.

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54_57Funermostra 2019.qxp_Layout 1 29/05/19 13:58 Pagina 54

54 MANIFESTAZIONI

FUNERMOSTRA: CRESCE LA QUALITÀ NELL’EDIZIONE PIÙ INTERNAZIONALE

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MANIFESTAZIONI 55

Con visitatori provenienti da più di 30 Paesi si è chiusa con successo la XV edizione di Funermostra. «C’è sempre più qualità a Funermostra e questo significa che il settore continua a progredire e a rinnovarsi», afferma il presidente Miguel Escorihuela.

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56 MANIFESTAZIONI

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MANIFESTAZIONI 57

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59Tanato Manola.qxp_Layout 1 24/05/19 14:56 Pagina 59

RUBRICHE 59

Non solo CAMOUFLAGE

tanatoestetica

Corsi, esperienza e costante aggiornamento permettono a un professionista di agire in modo sicuro e con la competenza necessaria per consentire a parenti e amici di dare un ultimo saluto anche al defunto che, a causa di morte violenta o di incidente, necessita di particolari interventi di tanatoestetica.

Q

uante volte ti sei imbattuto in un caso di decesso causato da impatto violento o incidente stradale?

Ti è capitato di dover informare i parenti che per motivi estetici non era possibile esporre il proprio caro per la veglia funebre e per l’ultimo saluto?

In questi momenti entra in gioco la professionalità nella pratica della tanatoestetica, che non si limita a truccare o camuffare ma serve a correggere le im-

perfezioni per riportare il defunto all’aspetto il più vicino e naturale possibile a quello che aveva in vita.

Solo una buona formazione, l’aggiornamento, l’esperienza e l’utilizzo di prodotti specifici consentono di ottenere un risultato di cui essere soddisfatti.

Per diverse operazioni di maquillage è preferibile operare sulla salma già posta all’interno del feretro.

SALVATORE MANOLA Esperto di tanatoestetica, ha studiato all’estero frequentando corsi di tanatoestetica e principi base di tanatoprassi, tra cui il Curso de Tanatopraxia presso l’Universidade Federal de Minas Gerais in Brasile e diversi corsi di perfezionamento in Inghilterra e Scozia, con il superamento di esami e prove pratiche.

In Italia ha seguito il corso di formazione di tecnico di sala autoptica presso diverse strutture ospedaliere di Milano e corsi di psicologia focalizzati soprattutto sul tema della morte e dell’elaborazione del lutto.

Interessato anche ad altre religioni, è costantemente aggiornato sulle metodologie e il trattamento delle salme nei riti buddisti, musulmani, ortodossi ed ebrei.

Gli studi e la pratica nel campo della tanatoestetica hanno portato allo sviluppo di collaborazioni con diverse imprese di onoranze funebri.

Autoptical Service - cell. 389 6016759 anubifuneralservice@gmail.com

COME PROCEDERE Il primo passaggio consiste nel detergere la salma con appositi detergenti affinché tutto il materiale ematico si stacchi dalla cute. È molto importante non utilizzare alcool o altro detergente che lo contenga. È quindi necessario identificare le ferite lacero contuse su cui andare a lavorare.

Per più pratici, esistono prodotti cauterizzanti a base di acido tranexaminico.

I meno pratici possono invece tamponare le ferite con cotone e polvere assorbente.

Consiglio inoltre di munirvi di materiale plastico, come per esempio appositi cerotti, per ricoprire e camuffare la ferita.

Una volta pulita e asciugata la cute si può distribuire il pigmento della colorazione più appropriata.

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Inserimento automatico del sistema di frenaggio brevettato

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Sai dirlo

con i fiori ?

Per maggiori informazioni Roberto Sangalli - Scuola d’Arte Floreale Milano tel. 02 66987150 - cell. 339 5080536 Bornate (VC) cell. 339 8962634 www.fioristaitaliano.it www.funeralfloraldesign.it info@artefloreale.com

La composizione più importante: IL COFANO FUNEBRE

Copre l’intera lunghezza della bara e la sua forma deve essere avvolgente dando l’impressione di formare un tutt’uno con essa.

Il cofano o copricassa è la composizione più importante, al centro dell’attenzione e destinata a indicare la presenza del caro estinto.

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RUBRICHE 63

D

a collocare sopra il cofano funebre, il copricassa o cofano accompagna il defunto dalla camera ardente fino al luogo della sepoltura.

Per la sua realizzazione si utilizza generalmente un apposito fusto di poliuretano nel quale vengono inseriti a secco, quindi senza riserva d’acqua, il verde e i fiori.

Se necessario si rinforzano con apposite punte che servono da sostegno ai gambi delicati e assicurano l’inserimento del gambo nel fusto impedendone il distacco.

Esistono tuttavia anche gabbie con spugna idrofila che consentono ai fiori di avere a disposizione una riserva d’acqua: occorre tenere presente che il vantaggio offerto dalla maggiore durata comporterà però un notevole aumento del peso di tutta la struttura.

Lo stile decorativo oppure quello decorativo-formale sono i più adatti alla realizzazione.

E utilizzando stili differenti si possono ottenere due diversi effetti: - stile decorativo-formale, dove i fiori sono più fitti e le altezze sono poco diverse fra loro. In questo modo si ottiene un effetto più compatto con meno chiaroscuri; - stile decorativo, con i fiori più distanziati fra loro e con evidenti diverse altezze reciproche.

Otteniamo un effetto di maggiore drammaticità chiaroscurale, più movimento e più interesse visuale.

L’aspetto finale sarà differente in base ai fiori utilizzati: - molto compatto e massiccio, se prevalgono i fiori della massa (rosa,

dianthus, gerbera ecc.) e della forma (Lilium, Anthurium ecc.); - più aereo e leggero, se prevalgono fiori dall’aspetto delicato quali infiorescenze e fiorellini di piccole dimensioni (Chamelaucium, Gipsophila, Chrysanthemum morifolium, Dendrobium ecc.) rispetto a quelli di maggiori dimensioni.

La difficoltà consiste nel creare un decoro floreale che segua naturalmente la forma della bara avendo le giuste dimensioni in larghezza, lunghezza e altezza, e che dia l’impressione di “calzare su di essa come un guanto”.

Errori nelle dimensioni e nella forma produrrebbero un effetto di posticcio, di aggiuntivo, di non adeguato e imperfetto.

step by step come realizzare un copricassa in stile decorativo-formale Scegliamo preventivamente tutte le tipologie di fiori e di verdi di riempimento che intendiamo usare per avere una chiara idea dell’effetto finale.

MATERIALE: fusto in poliuretano eucaliptus parvifolia hedera anthurium rosa

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Fusto sagomato: abbiamo già una guida precisa per disegnare la forma corretta che dovrà seguire la sagoma del cofano funebre.

Fusto a sigaro: dobbiamo impostare le corrette misure perché il cofano abbia la giusta forma, più stretto verso la testa, più largo in corrispondenza del busto e via via più stretto verso i piedi.

Per ricoprire il fusto, in modo che non possa trasparire a lavoro finito, useremo fogliami resistenti anche senza riserva d’acqua, che, secondo la disponibilità stagionale, potranno essere: Prunus laurocerasus (lauro), Photinia (fotinia), Fagus (faggio), Quercus (quercia), Eucaliptus parvifolia.

Per velocizzare il lavoro possiamo inizialmente collocare in orizzontale sul fusto interi rami del fogliame scelto e fissarli con rametti dello stesso materiale incrociati in obliquo un po’ a destra e un po’ a sinistra del ramo orizzontale.

Questa copertura deve essere accurata poiché a lavoro finito sarebbe faticoso andare a nascondere i vuoti che si sono creati.

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Dobbiamo ora creare con il verde la profondità della composizione per avere un effetto di volume.

Nel nostro caso, utilizzando dell’Hedera facciamo degli inserti in verticale o leggermente obliqui sopra la base di verde appena creata con l’Eucaliptus, così da conferire il giusto spessore in corrispondenza delle varie parti (testa, busto, piedi).

L’altezza degli inserti, che devono dare corpo e chiaroscuro all’insieme, va misurata tenendo conto che i fiori dovranno poi sporgere ulteriormente sopra il verde di fondo.

L’altezza massima va data alla zona fra la testa e il busto che non deve superare (nel caso di un defunto adulto) la misura di circa 35 cm, calcolando anche la sporgenza dei fiori da aggiungere in seguito.

Un’altezza minore potrebbe conferire eccessiva piattezza a tutto il lavoro, mentre un’altezza maggiore sarebbe spropositata. Verso la testa l’altezza va dolcemente abbassata, così come bisogna digradare dolcemente dalla zona del busto verso i piedi.

Una giusta impostazione delle altezze fatte con il verde in corrispondenza delle varie parti servirà da guida per non sbagliare quando inseriremo i fiori e sarà la garanzia di un lavoro perfetto.

Controllare il lavoro frequentemente osservandolo da qualche metro di distanza consente di verificare la corretta sagoma, le altezze e la curvatura di tutto il rivestimento fatto con il verde.

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3

Seguendo le regole dello stile decorativo, disponiamo i fiori in modo da alternare uniformemente i vari tipi se vogliamo realizzare un insieme omogeneo su tutta la superficie, rispettando però sempre le diverse altezze (alto, medio, basso) in modo da creare profondità e movimento.

Inoltre, per un effetto realistico, i fiori devono avere inclinazioni e orientamenti diversi l’uno dall’altro.

Iniziamo collocando gli Anthurium, che faranno da fiore primario e più pregiato. In questa fase inseriamo anche le code di nastro con le scritte della dedica, per determinare la zona da esse occupata.

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Completiamo l’esecuzione distribuendo le rose a gruppi negli spazi fra un Anthurium e l’altro.

Qualunque sia la soluzione scelta, dobbiamo sempre evitare di disporre i fiori in modo geometrico poiché l’impressione sarebbe quella di una costruzione troppo artefatta, innaturale e infantile.

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Il

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g n i h c a Co

Di che MARCA SEI?

Che cos’è il branding e perché la tua impresa ne ha bisogno?

Per chi vuole fare impresa seriamente è importante impadronirsi di alcuni concetti in materia di branding.

P

arola anglosassone, come molte nel gergo degli affari, che significa marchio. In realtà questa traduzione di branding è piuttosto scarna perché il termine originale ha un senso molto più ampio.

Sicuramente anche tu avrai speso tempo ed energie per rinnovare o creare il logo della tua azienda.

Il marchio non si riferisce però solo al logo che puoi adottare per dare un’identità diversa e univoca alla tua impresa, ma si intendono tutte le azioni che portano le famiglie a identificare la tua azienda come quella su cui fare affidamento.

Facciamo un esperimento: conta quante volte il tuo logo compare durante la cerimonia. Tavolino, necrologio, autofunebre, furgone, ricordini, libro firme e molti altri accessori.

Insomma, è quasi impossibile partecipare a una cerimonia e non accorgersi dell’impresa che ha in carico il servizio.

Possiamo quindi affermare che il branding è l’insieme delle azioni che intraprendi per associare la tua qualità al tuo nome e al tuo logo.

POSSEDERE UNA STRATEGIA DI MARCHIO

Il brand è molto più di un elemento grafico

Corrisponde in realtà al modo in cui viene Consente di aiutare le famiglie a creare percepita la tua attività. una percezione rispetto al tuo nome, al Tutto deve essere in linea con l’idea delle tuo servizio o a quello che rende diversa famiglie in merito al tuo marchio, dal tuo la tua azienda dalla concorrenza. logo al sito web, dalle In altre parole, il conversazioni sui somarchio è l’immacial media al modo gine mentale che le COSA COMPONE IL BRAND? in cui i dipendenti ripersone si costruispondono al telefono scono di quello che è ———> NOME fino a come ti muovi oppure fa la tua e a come parli. azienda. È QUELLO CON CUI, COME NELLA VITA QUOTIDIANA, CI Non avere una straE la funzione di queSI PRESENTA. CONSENTE A UN’AZIENDA O A UN PRO‐ tegia di gestione del sta immagine menDOTTO DI ENTRARE NEL MERCATO DICENDO: IO CI SONO marchio può portare tale è estremamente E MI CHIAMO COSÌ! UN BUON NOME, LEGATO AL CON‐ la tua azienda a diimportante. ventare anonima.

TESTO, È GIÀ UN BUON BIGLIETTO DA VISITA. NON LI‐ Facciamo un esemUn marchio coepio molto semplice: MITARTI AL SOLO COGNOME, SPESSO NON HA UNA rente e facile da riquanti colleghi conoBUONA SONORITÀ. conoscere, invece, sci che non acquiaiuta le persone a stano solo l’impresa ———> LOGO sentirsi a proprio ma preferiscono acagio e a confermare quistare e manteHA UNA PARTE DA PROTAGONISTA, È PIÙ FACILE DA RI‐ di aver fatto la scelta nere anche il nome?

CORDARE DEL NOME, È IMMEDIATAMENTE RICONO‐ giusta.

Il marchio ti distinSCIBILE E DEVE POSSIBILMENTE DIFFERIRE DA QUELLO DI Il marchio costituigue o dissocia dalla ALTRE IMPRESE: DUE LOGHI SIMILI GENERANO CONFU‐ sce il dna della tua concorrenza al fine SIONE IN CHI DOVREBBE CHIAMARTI. azienda. di convincere che è E qualche impresaproprio la tua imrio se n’è accorto… presa quella in grado di soddisfare i bisogni o di risolvere i proRacconta la tua storia e i valori blemi.

Un buon marchio deve: • diffondere il tuo messaggio • amplificare la tua credibilità • raggiungere a livello emotivo • creare e o rafforzare la fedeltà

Il coaching è una strategia di formazione che consente di migliorare le performance e raggiungere gli obiettivi di maggior valore attraverso la scoperta e lo sviluppo delle personali potenzialità.

Gabriele Grasso www.gabrielegrasso.it/essentia | info@gabrielegrasso.it | cell. 340 7002671

Anche la storia della tua impresa ha un contenuto di assoluta rilevanza che potresti riportare sul tuo sito oppure sul tuo blog. Per un lavoro ben fatto, intrecciala con i valori aziendali, quelli cioè che la tua azienda decide e sceglie di far percepire alle famiglie, in cui credi e che ti sforzi di soddisfare.

In conclusione, costruire o rinnovare il tuo marchio non è da fare alla leggera perché la famiglia ti identifica e crea un legame di tipo emotivo con te e con il marchio. Con i miei clienti eseguo un lavoro ad hoc che riguarda tutte le fasi di costruzione e consolidamento del marchio e, come sottolineo sempre in questa rubrica, le strategie per rinforzare la tua immagine.

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AUTOSTORICHE che passione!

Presentiamo uno splendido esemplare di Rolls Royce Silver Shadow recentemente acquisito e riportato agli antichi splendori dall’impresario e grande appassionato di autofunebri d’epoca Thomas Brotto di Crespano del Grappa, in provincia di Treviso.

Thomas gestisce con la moglie Elena e il fratello Mattia l’impresa funebre, oltre a occuparsi della falegnameria di famiglia votata alla produzione di urne cinerarie. L’impresa ha anche collaborato alla registrazione di fiction televisive, la più nota Di padre in figlia, una produzione Rai ambientata nel Trevigiano dal Dopoguerra agli anni 80. Serviva infatti un mezzo funebre con personale in divisa da inserire in alcune scene ambientate nei primi anni Settanta e Thomas ha accettato facendo apparire l’altro gioiellino della collezione, una Mercedes-Benz S 280 sempre di Dario Casale nel classico colore nero.

Entrambe le vetture, la Rolls Royce e la Mercedes, sono regolarmente usate per i servizi funebri in alternativa alle moderne e prestigiose limousine del mercato. Una terza vettura, una Mercedes-Benz W 111 carrozzata Pilato è invece coinvolta in un pesante restauro per un prossimo esordio su Tecnica.

La Rolls Royce è assolutamente elegantissima, presentata in una tinta argento metallizzato con inserti laterali nero lucido, mentre gli interni sono in color crema di similpelle trapuntato che riprende il colore degli interni originali.

La parte inferiore del vano funebre è in acciaio inox fiorettato e quattro lampade votive, con linee molto slanciate, sono presenti ai quattro angoli in nome di

un’elegante semplicità.

La classica e immancabile croce in acciaio inox, in perfetto stile anni 70, sovrasta il tetto senza particolari decorazioni che stonerebbero con la classe e lo stile Rolls Royce.

Fortunatamente questo esemplare non ha subito rimaneggiamenti in epoche più recenti che avrebbero alla fine rovinato lo stile di Casale, come spesso avviene quando il mezzo inizia ad accusare l’età, portandola altresì ai giorni nostri nel suo massimo splendore originale.

IL MARCHIO ROLLS ROYCE È senza dubbio l’icona assoluta del lusso e del prestigio nel panorama automobilistico, oggi come in passato. E se lo è nel settore civile possiamo ben immaginare come possa esserlo in quello delle autofunebri, dove la presenza di un mezzo di altissimo livello può fare la distinzione.

Le prime autofunebri su base Rolls Royce nascono in Inghilterra a cavallo tra gli anni Venti e Trenta, realizzate da carrozzieri locali. In Italia, invece, il marchio Rolls Royce approda, almeno a livello di status symbol, nei primi anni 60 segnando subito un profondo divario con gli altri marchi. Ma bisogna attendere il 1965 per vedere la versione Silver Shadow, la fortunata e moderna interpretazione delle classiche berline di lusso prodotta con vari aggiornamenti fino al 1981. Una vettura di grande diffusione nel mondo dell’alta finanza, dello spettacolo e della politica.

Proprio sulla Silver Shadow, che significa ombra d’ar-

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RUBRICHE 69

gento, venne sviluppata la prima autofunebre Rolls Royce totalmente italiana grazie all’estro creativo del bravo e grande carrozziere Dario Casale di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, che con grande maestria ottenne l’autorizzazione dalla famosa casa inglese per trasformare le berline in autofunebri, associandole al marchio Rolls Royce e ai suoi simboli, come la famosa statuetta alata presente sul radiatore ornamentale.

Nella prima metà degli anni 70 Casale non fu l’unico in Italia a effettuare questa trasformazione, ma fu certamente il primo e probabilmente il più diffuso e ambito presso gli impresari italiani. La berlina, che nasceva a scocca portante, aveva una trasformazione funebre decisamente molto ben studiata, fondendo con sapiente esperienza le linee inglesi con le nuove linee, mantenendo invariata la fanaleria originale. Il motore, un poderoso 8 cilindri a V a benzina da circa 6700cc, era accoppiato a un cambio automatico, per

una marcia nel perfetto comfort e silenzio.

La Silver Shadow era commercializzata anche con il marchio Bentley, come serie T con piccole differenze, a volte preferita per il costo d’acquisto leggermente inferiore dell’usato da trasformare a funebre e aggiornarlo a Rolls Royce. L’autofunebre di Dario Casale manteneva le dimensioni della berlina senza subire l’allungamento del passo come spesso avviene oggi sulle moderne autofunebri, mentre veniva allungato, anche se di poco, lo sbalzo posteriore.

La trasformazione era totalmente in lamiera zincata con finiture e cornici in acciaio inox proprio per mantenere continuità con gli altissimi livelli del mezzo di base.

QUALCHE CURIOSITÀ Dario Casale trasformò molte Silver Shadow, che per ovvi motivi di costi erano acquistate usate ma ancora attualissime, cercando su città come Milano o Roma e trasformate in veicolo funebre. Iniziarono a diffondersi autofunebri con la trasformazione della sola parte frontale, con lo scopo di imitare la Rolls Royce.

Erano in realtà Mercedes W 115 o più modeste Peugeot 504. L’occhio esperto era in grado di riconoscere la vera Rolls Royce dalle sue imitazioni, ma per una clientela meno esigente si diffusero anche queste copie made in Italy. Imitazioni che non furono mai realizzate da Dario Casale.

Continua il nostro viaggio alla scoperta delle autofunebri utilizzate in passato dagli impresari italiani. In ogni numero vi presentiamo alcuni modelli grazie all’analisi di Marco Sambataro, modellista ed esperto di autofunebri d’epoca.

INVIACI LE FOTO DELLE TUE AUTO D’EPOC A E LE PUBBLICHEREMO GRATUITAMENTE:

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