Tecnica 6/2023

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EDINFORMAZIONI DALLE AZIENDE

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TECNICA ED INFORMAZIONI DALLE AZIENDE

Anno 31 • n. 6 • giugno 2023

Sempre più spazio ai nostri esperti e professionisti, per affrontare insieme agli impresari il futuro del settore con approfondimenti, opinioni e consigli sulle principali e importanti tematiche della funeraria.

VISUAL MERCHANDISING

Doriano Missora

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MUSICA

Jessica Pino �� 340 3834942

TANATOESTETICA

Salvatore Manola

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LA TUA CERIMONIA

Paola Minussi

paola.celebrantelaica@gmail.com

DA COLLEGA A COLLEGA

Roberta Ridolfi e Tania Bressan

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Tiziano Bertin

TUTELIAMO IL DANNEGGIATO. INSIEME.

In 28 anni di attività abbiamo risarcito con successo più di 5.500 casi di perdite di congiunti: nessun altro in Italia ha raggiunto una simile competenza.

IN LINEA CON LE NUOVE TENDENZE

Estetica e attenzione all’ambiente hanno portato l’impresa Bortolami di Santa Giustina in Colle, in provincia di Padova, a scegliere il modello Polaris ibrido plug-in di Pilato.

Paolo Bortolami, titolare dell’impresa Bortolami, insieme alla moglie Maria.

Con un’esperienza di oltre 20 anni nel settore funebre, Paolo Bortolami è oggi titolare della propria impresa con sede a Santa Giustina in Colle, in provincia di Padova. Un’impresa nata nel 2012 e che ha sempre creduto nell’organizzazione di una cerimonia capace di soddisfare tutte le esigenze o le diverse richieste delle famiglie. «Accanto a voi c’è sempre qualcuno che vi accompagna. Per noi deve esserci sempre al primo posto il cliente che, soprattutto in una situazione difficile, deve essere aiutato, sostenuto e sgravato il più possibile di tutti gli oneri che un lutto comporta», si legge infatti sul sito on

line dell’impresa Bortolami. «Quando ci si affida alla nostra competenza non ci saranno mai sorprese, incomprensioni e mancanze, in quanto fondiamo tutta la nostra attività e professionalità sempre e solo alla cura del servizio che riserviamo al cliente».

ATTENZIONE ALL’AMBIENTE

Con l’importante contributo della moglie Maria Giacomini, Paolo Bortolami gestisce l’impresa occupandosi dei servizi in tutti i comuni del territorio della provincia di Padova. Ma non solo. L’impresa Bortolami è infatti ben organizzata per occuparsi di cerimonie ovunque venga richiesto, su tutto il territorio nazionale, compresi i trasporti anche internazionali. Consultando il sito www.onoranzefunebribortolami.com ci si può informare e creare un preventivo on line per ogni esigenza.

Paolo Bortolami ci presenta la Polaris su base Mercedes-Benz classe E in versione ibrida plug-in, l’ultimo modello acquistato da Pilato.

Per questo motivo, oltre a un valido staff di collaboratori – pronti a occuparsi di ogni aspetto, dalle certificazioni agli addobbi floreali, dalla documentazione fino alla cremazione e ai lavori cimiteriali – l’impresa Bortolami deve anche poter sempre contare su un parco auto aggiornato.

Ed è arrivata a febbraio la nuova autofunebre firmata Pilato, che risponde a tutte le caratteristiche di cui era alla ricerca Paolo Bortolami. «Volevo un modello in linea con tutte le nuove tendenze sia per quanto riguarda l’estetica sia per le normative e l’attenzione all’ambiente», commenta il titolare.

«Abbiamo infatti optato per un modello ibrido plug-in che conferma la nostra scelta green per un

In alto, il vano feretro caratterizzato dalle ampie superfici vetrate laterali.

Reggibara PUNTO e Virgola, curvo laccato e cilindro in legno zebrano. Stativi Il Sorriso in zebrano.

RAPIDITÀ E QUALITÀ GARANTITE

La velocità di consegna, inclusa la capacità di rispondere alle emergenze in 24 ore, è da sempre la priorità per Lorandi. E lo conferma Giuseppe Brizio, responsabile del magazzino di Busca, in provincia di Cuneo.

Piemonte e Liguria, escluse le province di Novara e di La Spezia, sono le zone servite dal magazzino Lorandi di Busca, in provincia di Cuneo. La struttura, inaugurata nel 2018, oltre al deposito dei cofani funebri dispone anche di un

ufficio con una piccola esposizione per gli impresari che, come a volte capita, decidono di raggiungere la sede. «In questa nuova struttura riusciamo ad avere sempre a disposizione una grande quantità di cofani funebri che ci consentono di rispondere in tempi brevissimi agli impresari», commenta Giuseppe Brizio, responsabile del magazzino e presente da oltre 25 anni nel team Lorandi. «Mio fratello Luigi si occupa

soprattutto del magazzino e della preparazione dei cofani, mentre io sono impegnato prevalentemente con la clientela, ma entrambi gestiamo le consegne in base alle necessità».

ENTRO LE 24 ORE

Il magazzino di Busca si trova a 10 chilometri da Cuneo, nei pressi dei raccordi autostradali e quindi facilmente raggiungibile. Per le consegne vengono utilizzati il furgone – utile specialmente in caso di emergenze, quando l’impresario ha necessità per esempio di un

Il magazzino di Busca, in provincia di Cuneo, garantisce rapidità nelle consegne e ampia varietà dei modelli.

Giuseppe e Luigi Brizio occupati in magazzino nella preparazione di un cofano funebre, come viene a volte richiesto dalle imprese.

modello particolare – e quello più grande per le consegne dei modelli ordinati. «È ampia la gamma di cofani di qualità messa a disposizione dal marchio Lorandi, figurati, lisci e lavorati fino ai fuori misura», conclude Giuseppe.

«La consegna, in caso di urgenza, è garantita entro le 24 ore, ma la velocità è da sempre una nostra priorità, anche quando vengono richiesti modelli non disponibili che recuperiamo in tempi brevissimi rivolgendoci alla sede di Brescia».

COME COMUNICARE IL LUTTO?

SCEGLIENDO UN MANIFESTO CHE INTERPRETI LE RICHIESTE DELLE FAMIGLIE E POSSA IN QUALCHE MODO RICORDARE LA PERSONALITÀ DELLA PERSONA SCOMPARSA, INDUBBIAMENTE IN MODO ELEGANTE E DISCRETO FTC AIUTA L’IMPRESARIO METTENDO A DISPOSIZIONE UN’AMPIA GAMMA DI MANIFESTI FUNEBRI DI QUALITÀ, DA QUELLI BIANCHI E NERI O COLORATI FINO A QUELLI CON IMMAGINI SACRE O CHE RICHIAMANO, PER ESEMPIO, ELEMENTI DELLA NATURA.

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SEGRETO DEL SUCCESSO

ESTETICA E LINEE DELLE TRASFORMAZIONI DEL TEAM CHIOTTI

CONTINUANO A SODDISFARE GLI IMPRESARI ITALIANI. E I NUMEROSI

RISCONTRI POSITIVI CONFERMANO QUANTO LE IDEE, IL LAVORO E LA PASSIONE SIANO DA SEMPRE I PUNTI DI FORZA E IL SEGRETO DEL SUCCESSO PER L’INTERA PRODUZIONE.

QUELLO PRESENTATO IN QUESTE PAGINE È IL MODELLO 4 PORTE SU BASE MERCEDES-BENZ NELL’ELEGANTE COLOR GRIGIO.

Il modello su base

Mercedes-Benz di Chiotti con alcuni particolari del vano feretro.

PET SERVICE

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Cofano Cristallo di Luce in rovere americano e intarsi realizzati a mano.

Urna Cristallo di Luce, versione grigia, intarsi realizzati a mano.

Urna Il Sorriso di una Lacrima, versione in rovere, intarsi realizzati a mano.

PARTE DAGLI ANGOLI…

Per incontrarsi nella parte centrale della sponda focalizzando l’attenzione sul viso di Cristo. È il delicato decoro del modello Zaffiro Cristo realizzato da Ferrari in frassino, ma disponibile anche in yellow pine, esotico, mogano ed ebiara.

OLTRE LA VITA

Due urne che si uniscono attraverso un contatto magnetico diventando un solo elemento.

Il modello Doppia Anima, presentato da L’Equipe in noce, è destinato infatti a contenere le ceneri della coppia, unita oltre la vita.

Zaffiro Cristo

Doppia Anima

Alberto Brusasco

ELEGANTE E SCURO

È stato pensato e realizzato da Lavalle in un’elegante tinta scura, noce venato, il modello 80 S. Si presenta con una forma squadrata, che mette ancor più in evidenza gli angoli, e una ben marcata e alta cornice inferiore.

COME UN CRISTALLO…

Si distingue per l’estrema delicatezza del design e lo stile raffinato che si uniscono alla robustezza indispensabile per un cofano di pregio. Prende il nome proprio dal prezioso minerale il modello Cristallo creato da Lombarda.

Marco Ghirardotti

DETTAGLI ARTISTICI

Particolari ben studiati, come gli angoli vivi e il coperchio piatto, esaltano ancor più la forma del cofano Picasso di Melloni. Un modello dalle linee moderne e originali qui presentato in rovere, ma disponibile anche in larice, mogano e noce nella misura da 194 cm.

ESSENZE DIFFERENTI

È la costante ricerca di Scacf che porta alla presentazione di modelli come il 54, dalle linee semplici, capaci di esaltare l’eleganza del cofano. Grazie anche alla disponibilità in varie essenze e tonalità di colore, soddisfa richieste e tradizioni differenti.

Michela Sgoluppi

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In alto a destra, il fondale scenografico a 3 ante pieghevoli e con tela applicata su supporti di legno.

Si presenta con un’apertura totale di 240 cm, per un’altezza di 2 metri.

PROFESSIONE DI FAMIGLIA

Così definiva, già diversi anni fa, il proprio lavoro di impresario Francesco Riva, oggi affiancato anche da figlia e nipote nella gestione della propria impresa a Zocca, in provincia di Modena.

«Possiamo dire che la mia sia una professione di famiglia. Anche se in un modo completamente differente da oggi, i miei genitori un tempo si occupavano in paese dei funerali, in particolare suonavano le campane e preparavano il cimitero per la sepoltura», raccontava Francesco Riva alcuni anni fa sempre sulle pagine di Tecnica, in occasione della presentazione della nuova autofunebre 4 porte firmata Ellena. Tutto il suo sapere è stato negli anni trasmesso anche alla figlia Francesca e alla nipote Jessica, che oggi lo affiancano nella gestione dell’impresa e, proprio come in una grande famiglia, sono supportati anche da quelli che possiamo definire collaboratori speciali: Stefano Bedini, Mauro Ferrari, Massimo Biagioni e Marco Galluzzi.

La E 513 di Ellena scelta in tinta chiara.

Alcune immagini della sede di Zocca, dove l’impresa si è trasferita nel 2002.

CONFERME

Alla moderna sede della frazione Lame di Zocca, in cui l’impresa Riva si è traferita nel 2002, si aggiungono gli uffici di Guiglia e di Solignano Nuovo, una frazione di Castelvetro, sempre in provincia di Modena. Con queste sedi è in grado di operare non solo nei paesi limitrofi, ma può anche organizzare trasporti a livello nazionale e internazionale, grazie al personale competente e alla disponibilità di mezzi funebri idonei. Per l’ultima autofunebre si tratta di una conferma: l’impresa Riva si è rivolta di nuova a Ellena per il nuovo modello e ha scelto la E 513, su base Mercedes-Benz, sempre in tinta chiara, come i precedenti mezzi e i furgoni.

A sinistra dell’autofunebre, i quattro collaboratori dell’impresa Riva. A destra, il fondatore Francesco Riva accanto alla figlia Francesca e alla nipote Jessica.

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Mai trascurare L’ESPOSIZIONE!

Ma ci occupiamo in modo approfondito anche dell’esposizione della salma all’interno del feretro?

Quando la famiglia contatta l’impresa di onoranze funebri per richiedere un servizio, la prima preoccupazione è quella di gestire le varie pratiche burocratiche e soprattutto muoversi velocemente per soddisfare tutte le richieste nel minor tempo possibile. È molto importante interagire con le famiglie perché non si sentano sole e, una volta concordati i dettagli per lo svolgimento della cerimonia, è necessario preparare il defunto perché possa essere presentato a familiari, amici e conoscenti per l’ultimo saluto.

RICREARE UN AMBIENTE SERENO

Se ci ritroviamo nelle abitazioni private, e non nelle sale del commiato o nei luoghi appositamente destinati ad ospitare il defunto per la veglia, dobbiamo allestire la camera ardente cercando di sfruttare, dove possibile, la luce naturale e ricreare quindi un ambiente accogliente e sereno. Troviamo la giusta posizione per il cofano funebre e, dopo averlo collocato sui cavalletti, procediamo con lo spostamento della salma. Un’operazione apparentemente semplice ma,

considerando che spesso è seguita dai parenti già particolarmente scossi per l’evento, dobbiamo eseguirla con tutta la delicatezza e la precisione possibili, avendo per esempio la cura di non far battere il capo sul fondo.

SISTEMARE CON LA MASSIMA ACCURATEZZA

La prima operazione da effettuare è quella di girare la salma su un fianco e poi sull’altro per sistemare gli abiti, in modo che risultino perfettamente tirati.

Successivamente sistemiamo la mentoniera, possibilmente tra la clavicola e l’osso mandibolare per un minore impatto visivo, e la copertina inferiore.

Se disponibile, mettiamo anche un cuscino ai piedi che ci servirà per bloccare la copertina. Procediamo creando delle pieghe ornamentali alla copertina, nella parte centrale, e blocchiamo il tessuto ai lati della salma, avendo l’accortezza che tutto rimanga ben tirato.

PICCOLI RITOCCHI

Tutto è pronto per aggiungere i piccoli ritocchi di maquillage su mani e viso. Chiediamo ai familiari e, se

SALVATORE MANOLA

Esperto di tanatoestetica, ha studiato all’estero frequentando corsi di tanatoestetica e principi base di tanatoprassi, tra cui il Curso de Tanatopraxia presso l’Universidade Federal de Minas Gerais in Brasile e diversi corsi di perfezionamento in Inghilterra e Scozia, con il superamento di esami e prove pratiche.

In Italia ha seguito il corso di formazione di tecnico di sala autoptica presso diverse strutture ospedaliere di Milano e corsi di psicologia focalizzati soprattutto sul tema della morte e dell’elaborazione del lutto. Interessato anche ad altre religioni, è costantemente aggiornato sulle metodologie e il trattamento delle salme nei riti buddisti, musulmani, ortodossi ed ebrei. Gli studi e la pratica nel campo della tanatoestetica hanno portato allo sviluppo di collaborazioni con diverse imprese di onoranze funebri.

Autoptical Service - cell. 389 6016759 anubifuneralservice@gmail.com

sono d’accordo, poniamo una piccola rosa tra le mani insieme al rosario. Ricordiamo, inoltre, che anche i profumi e gli odori in generale che accolgono le persone in visita al proprio caro giocano un ruolo molto importante nel rendere accogliente l’ambiente. Muniamoci quindi degli appositi deodoranti da inserire all’interno del feretro, cercando la giusta proporzione tra la grandezza dell’ambiente e il prodotto.

Ci preoccupiamo di fornire materiali pregiati, tessuti di fattura eccellente, composizioni floreali per decorare cofano e ambiente.

Il ruolo DEL SOLISTA

Nella cerimonia funebre il canto non deve essere visto come un qualcosa di inappropriato al momento, bensì il contrario. Il solista, dopo aver accolto il desiderio da parte dei familiari di avere dei canti durante la funzione, si mette subito in contatto con il sacerdote della chiesa di riferimento. Vengono così presi accordi relativi ai momenti in cui il solista si alterna al celebrante, attraverso canti concordati con quest’ultimo. Nella mia esperienza ho potuto constatare come il celebrante apprezzi il dialogo che si intrattiene tra musica e preghiera.

Difatti vi è uno scambio continuo che avviene

Je ssica P in o

La pandemia e un lutto in famiglia, due eventi che hanno stravolto la mia vita, mi hanno spinto a reinventare il mio ruolo che fino a poco tempo prima era quello di artista da teatro. Oggi con il mio canto accompagno le anime nel loro ultimo viaggio e voglio essere un supporto per le famiglie.

Spesso sottovalutato nella sua reale importanza e finalità, il ruolo del solista nella funzione funebre è quello di accompagnare e sostenere la cerimonia attraverso il canto in preghiera.

Soprano lirico e ideatrice del progetto La voce dell’anima.

nei momenti più importanti della funzione: ingresso della salma, proclamazione dell’Hallelujah prima del Vangelo, Santo, Agnello di Dio, Comunione, aspersione e conclusione con preghiera spesso volta alla Vergine Maria.

La funzione assume così un ruolo importante perché completa di tutte le sue parti e accompagna il celebrante in tutti i momenti più salienti senza perdere di vista l’importanza e il rispetto commemorativo.

PREGHIERA

ATTRAVERSO IL CANTO

Desidero riportare la testimonianza di una funzione funebre eseguita di recente: la famiglia desiderava avere dei canti liturgici durante la celebrazione in quanto, quest’ultima, era stata svolta con un rito breve. Ho ricevuto i loro ringraziamenti e condiviso la loro commozione. Un’altra famiglia, invece, mi ha richiesto la registrazione dei

brani eseguiti durante il funerale della madre per poterne conservare il ricordo. La preghiera si esprime anche attraverso il canto e queste testimonianze ne sono la prova evidente.

LA POTENZA DELLA MUSICA

Il ruolo del solista dunque è quello di accogliere la richiesta dei familiari o talvolta del

nell’ordine della sacra liturgia. Attraverso l’esperienza ho compreso quali sono i canti che conciliano la liturgia e rendono partecipi i familiari. In quel momento hanno la possibilità di poter esprimere il loro dolore che in un certo senso viene placato dalla potenza della musica.

Il solista diviene un pilastro di conforto e di speranza.

defunto stesso, che in vita aveva espresso il desiderio di avere il canto dell’Ave Maria durante l’ultimo saluto.

È un ruolo complesso in realtà, perché si interfaccia da una parte con le famiglie e dall’altra con il celebrante. Mettere d’accordo entrambe le parti non sempre è semplice, poiché talvolta le richieste dei familiari non rientrano

Ed è già successo diverse volte che un familiare venisse a stringermi la mano mentre cantavo, in quel momento hanno trovato la loro consolazione nel canto. Altre volte cantano con me. Bisogna essere aperti ad accogliere il loro dolore, perché questo è il ruolo della musica. Un ruolo meraviglioso posto al servizio dell’altro.

MODELLI CASALE: BORN FOR EXCELLENCE

Oltre 60 anni di storia e competenza nel creare autofunebri per i professionisti di ogni parte del mondo, ci hanno permesso di offrire gli incredibili modelli C1 e C4 su base CLS. Entrambi affondano le radici nell'Heritage Casale che vanta una lunga tradizione nel campo della sperimentazione di nuove forme di design e una passione smisurata per il mondo dell’Automotive.

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La FIAT 125 dell’impresa Tuoto

prima parte

RRecentemente sono stato contattato dall’impresa dei Fratelli Tuoto di Verbicaro (CS), che dispongono di mezzi davvero particolari e fuori dai normali canoni. Ciò è in parte dovuto alla collocazione geografica, la Calabria, dove, come in buona parte del sud Italia, esistono i mezzi funebri realizzati da abili artigiani tra i più sorprendenti. Si tratta di tre veicoli funebri di un recente passato, che trasmettono la capacità di realizzare pezzi unici, forse più legata al passato. Il primo di cui vi parlerò è una Fiat 125 ultima serie, fortunata ammiraglia della casa torinese, nata nel 1967 e prodotta fino al 1972 in numerosi esemplari. La Fiat 125 aveva un motore da 1438cc poi portato a 1608cc a benzina, con alimentazione a carburatore, dapprima a 4 e in seguito 5 marce. La versione funebre era abbastanza diffusa tra gli impresari nella fine anni 60 fino alla metà degli anni 70 e venne realizzata da numerosi allestitori, tra i quali possiamo citare senza dubbio Pilato, Grazia, Introzzi, Mariani, Fissore, Icardi, Forlano, Cantinelli, i quali mantenevano comunque una linea che proseguiva quella del veicolo di partenza. Qui abbiamo invece la classica autofunebre con carrozzeria monumentale napoletana di stretta derivazione delle linee tipiche delle carrozze a cavallo. La 125 dei Fratelli Tuoto fu allestita inizialmente dalla carrozzeria Forlano, che si occupò della parte strutturale della trasformazione, e in seguito fu ripresa nel 1982 da valenti artigiani proprio nella zona di Napoli, dando origine a un’autofunebre con la classica linea a carrozza, separata dalla linea dell’abitacolo che rimane quello della vettura di serie. Nel colore chiaro dedicato ai servizi funebri per bambini, la trasformazione fu realizzata grazie all’abilità di lavorazioni su differenti materiali, dalla lamiera per le parti piane della scocca funebre al legno per i decori e le cornici fino ai metalli cromati per le lampade esterne, queste ultime davvero gigantesche, essendo infatti smontabili per i

normali spostamenti su strada. Non manca di originalità grazie anche agli elaborati vetri bombati laterali, che rendono particolare la visione del feretro all’interno del mezzo. Anche la parte posteriore è carica di ricercatezze, avendo un particolare predellino sporgente che veniva usato per poter caricare il feretro e da lì all’interno del vano feretro. Si nota una maniacale finitura per quanto riguarda i dettagli, come i vetri bombati, ma anche le parti di decoro e i sontuosi interni, arricchiti da tessuti trapuntati.

Si può affermare che l’allestimento è complessivamente realizzato con notevole maestria e anche le proporzioni tra la parte anteriore e il vano funebre sono gradevoli e rispettate. Posteriormente troviamo i fari della Fiat 1300 montati in verticale con la targa quadrata coeva all’immatricolazione del mezzo. Non sono presenti le tende interne, ma direi che con tutta l’opulenza dei decori e delle scelte estetiche, non se ne sente la mancanza. L’auto è funzionante anche se attualmente viene usata con minor frequenza che in passato. Desidero ringraziare Antonio Tuoto che mi ha fornito le fotografie e le descrizioni dei suoi mezzi. Passerò a descrivere le successive autofunebri dell’impresa sui prossimi numeri.

Continua il nostro viaggio alla scoperta delle autofunebri utilizzate in passato dagli impresari italiani. In ogni numero vi presentiamo alcuni modelli grazie all’analisi di Marco Sambataro , modellista ed esperto di autofunebri d’epoca.

Non solo qualità ma anche efficienza e velocità. Spaf garantisce a tutte le imprese la disponibilità immediata e la consegna in tempi brevissimi di tutti gli accessori e le maniglie presenti nel catalogo.

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