Tecnica 6/2020

E DAD IN LL FO EA R ZI MA EN ZI DE O N I

Anno 28 N. 6 Giugno 2020 Copia omaggio (euro 2,50)

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DAL 1993 LA RIVISTA PER L’IMPRESARIO

GIUGNO 2020

02Pub Zenit 2020.qxp_Layout 1 24/01/20 08:04 Pagina 1

GIUGNO 2020

DAL 1993

LA RIVISTA

PER L’IM

PRESARIO

Anno 28 N.

6 Giugno

2020 Copia

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ED DA IN LLE FORM AZ AZ IEN IO DE N I

03Colophon 2018.qxp_Layout 1 08/05/20 16:44 Pagina 1

Sempre più spazio ai nostri esperti e professionisti, per affrontare insieme agli impresari il futuro del settore con approfondimenti, opinioni e consigli sulle principali e più importanti temati‐ che della funeraria.

E DAD IN LL FO EA R ZI MA EN ZI DE ON

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Tiziano Bertin

TECNICA ED INFORMAZIONI DALLE AZIENDE

DAL 1993 LA RIVISTA PER L’IMPRESARIO

Mensile inviato gratuitamente a tutti gli operatori del settore. edito da:

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Anno 28 • n. 6 • Giugno 2020

IL CONSIGLIO DELLA PSICOLOGA Monica Fiocchi

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Direttore responsabile Tiziano Bertin tbertin@tecnicaed.it

AUTOSTORICHE CHE PASSIONE! Marco Sambataro

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Gli articoli sono un contributo sul piano dell’informazione e dell’opinione e possono non rispettare le posizioni dell’editore.

Le pubblicità e gli impaginati non possono essere riutilizzati per scopi personali o essere riprodotti su altri mezzi di informazione senza preventiva autorizzazione scritta da parte di Tecnica Editoriale s.r.l. (s.u.).

Chiuso in redazione il 17-4-2020

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Si tratta di un tessuto prodotto in Italia, antiacqua, antigraffio e molto resistente, che garantisce un’ottima protezione senza dover rinunciare all’eleganza. Su richiesta del cliente viene utilizzato per la realizzazione di vari modelli di capispalla.

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presa può evidenziare il proprio logo tramite ricami diretti o con l’applicazione di stampe.

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8 IMPRESE

CAMBIAMENTI E CONTINUITÀ Novità nel parco auto, sempre con modelli Chiotti, e nella gestione per i 60 anni di attività dell’impresa Boffano di Alba, in provincia di Cuneo.

S

essant’anni: un traguardo importante che l’impresa Boffano ha giustamente festeggiato anche con amici, parenti e collaboratori.

L’impresa è stata fondata nel 1960 da Guerrino Boffano per essere poi gestita dal figlio Sandro, da tempo affiancato da Stefano Gallo. «È sempre stato importante per me saper stare al fianco delle famiglie e lo si può fare con un servizio che risponde a

tutte le esigenze», afferma Sandro Boffano.

«Il progetto della sala del commiato è nato 5 anni fa proprio con queste intenzioni, essere cioè di supporto a chi, per necessità o per desiderio, cerca un’alternativa intima e familiare per la veglia funebre».

Il 2020 segna anche un importante cambiamento.

Dopo anni al fianco di Sandro Boffano, sarà infatti Stefano Gallo alla guida.

«L’esperienza maturata e la voglia di dare sempre qualcosa in più alle famiglie saranno il punto di partenza per nuovi e ambiziosi progetti, nel segno

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IMPRESE 9

Il vano feretro dei due modelli Chiotti su base Mercedes-Benz in bianco presenti nel parco auto dell’impresa Boffano. della continuità e portando avanti i valori che distinguono l’impresa», commenta Stefano Gallo. Segno di continuità an-

che la nuova Mbc due porte su base Mercedes-Benz di Chiotti. «Un modello molto moderno, elegante e funzio-

nale che, proprio ascoltando le famiglie, abbiamo scelto in bianco madreperla», conclude Stefano Gallo.

«La quattro porte di Chiotti, a cui ci affidiamo da tempo, è stata subito apprezzata e spesso preferita al modello nel classico grigio scuro.

Al momento di scegliere la nuova due porte non abbiamo quindi avuto dubbi sul colore, per noi anche un segno di distinzione».

Sopra, alcune immagini della sala del commiato e, a destra, Stefano Gallo accanto a Sandro Boffano.

Alle spalle un’immagine del fondatore Guerrino Boffano.

Chiotti • Tel./Fax 0175 64129 • Cell. 334 9306071 • www.chiottiauto.it • chiottiauto@libero.it onoranze funebri Boffano • Alba (CN) • Tel. 0173 442059

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PRODOTTI 11

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in arrivo il grande caldo, ma l’impresario sa di poter operare in completa sicurezza utilizzando il minifrigo F1 di Olivetti.

Adatto a ogni forma di cofano, grazie alle varianti spallata o dritta, il minifrigo è disponibile anche nella versione Sprint che, senza il vetro, permette ai familiari un contatto visivo diretto con il proprio caro.

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PRODOTTI 15

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ealizzato in velluto microfibra, oppure in tele e rasi, il copricarrello fornito da Diemme è bloccato alle due estremità su due pannelli in legno che si incastrano al carrello, migliorando l’aspetto estetico e l’appoggio. Molto pratico e per nulla ingombrante, può essere lasciato montato anche quando il carrello è chiuso.

La leggerezza è invece una delle principali caratteristiche del nuovo carrello in alluminio proposto da Diemme: solo 12 kg, con ruote girevoli dotate di freno e con un diametro di 20 centimetri.

Diversi i copricarrelli forniti da Diemme, a disposizione in vari colori e in grado di adattarsi a tutte le tipologie di carrello, realizzati in velluto, a richiesta ignifugo, tele o rasi.

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16 IMPRESE

PASSIONE SENZA TEMPO

È quella di Thomas Brotto, titolare dell’omonima impresa di Crespano del Grappa, in provincia di Treviso, per le autofunebri d’epoca.

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orta il suo nome l’impresa di onoranze funebri nata nel 2006 con l’acquisizione di due storiche realtà della zona e che oggi gestisce con il prezioso aiuto della moglie Elena, del fratello Mattia e dei dieci collaboratori. Thomas Brotto può

contare su tre sedi in provincia di Treviso, a Crespano del Grappa, Possagno e Cavaso del Tomba, e su un laboratorio artigianale specializzato nella fabbricazione di urne funerarie realizzate con la particolare lavorazione a coda di rondine.

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SCELTE ESTETICHE Grande appassionato di autofunebri d’epoca, ha anche acquistato una Rolls Royce Silver Shadow che ha riportato agli antichi splendori.

«Oltre alle autofunebri d’epoca apprezzo ovviamente anche le innovative linee dei modelli di ultima generazione», conferma Thomas Brotto.

«E non è quindi un caso che per arricchire il mio parco auto mi sia rivolto a Pilato per l’esclusivo modello Aurora due posti su base Jaguar XF, che mi ha subito conquistato per l’estrema eleganza e l’imponenza, mai esagerata».

A renderla ancora più esclusiva la scelta di due differenti tonalità di grigio, più scuro nella zona del vano feretro, intorno al vetro, e più chiaro invece tutto il resto.

Thomas Brotto appoggiato al modello Aurora di Pilato, ripresa integralmente nelle immagini in basso, e accanto al fratello Mattia.

Pilato • Tel. 0422 881298 • Fax 0422 887092 • www.pilato-spa.it • pilato@pilato-spa.it onoranze funebri Brotto Thomas • Crespano del Grappa (TV) • Tel. 0423 53299

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20 PRODOTTI

ELEGANTE, ORIGINALE E PERSONALIZZABILE È

ciò che l’impresario ricerca sempre in un accessorio come il fondale, indispensabile per l’organizzazione di una cerimonia funebre.

Struttura in legno o in alluminio, con un numero di ante variabile, in differenti tessuti e vari colori, con ricami e disegni che completano elegantemente l’allestimento di una camera ardente. Il fondale è un elemento molto importante perché è lo scenario in cui si ritrovano familiari e amici nel corso della veglia funebre.

Per questo Zenit offre costantemente qualità e innovazione in ogni sua creazione.

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PRODOTTI 21

Sopra, un nuovo paravento a tre ante, in velluto, con drappi laterali e un’immagine con tre calle al centro.

Su richiesta dell’impresario è completamente personalizzabile: in alluminio argento oppure oro, con colori e stampe o ricami di un’immagine oppure del logo.

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MAI FERMARSI! Con una moderna casa del commiato e la presenza da quasi mezzo secolo a Treviglio, in provincia di Bergamo, l’impresa Osiof non si ferma mai, con importanti investimenti anche per il parco auto che si arricchisce della nuova G 3.0 su base Maserati di Ellena.

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A destra, il vano feretro della G 3.0 di Ellena, la nuova autofunebre su base Maserati Ghibli recentemente scelta in versione chiara dall’impresa Osiof.

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asce nel 2016 la casa del commiato dell’impresa Osiof, una struttura subito accolta dalla comunità come luogo ideale per l’ultimo saluto ai propri cari e particolarmente apprezzata per l’allestimento che, con elegante sobrietà, offre massima riservatezza e tranquillità.

L’impresa Osiof vanta comunque molti più anni di esperienza e di presenza. Il titolare Gianni Sciannameo, infatti, opera nel settore funebre dalla fine degli anni Sessanta e dopo aver gestito una propria impresa in provincia di Milano, si trasferisce a Treviglio, in provincia di Bergamo.

Attraverso l’acquisizione di storiche realtà della zona fonda l’impresa Osiof, che negli anni ha continuato a crescere confermandosi un punto di riferimento.

AGGIORNARE E DIVERSIFICARE «Siamo stati coinvolti fin da subito, considerata anche la zona in cui operiamo, dall’emer-

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genza Coronavirus e questo ha significato, a partire da fine febbraio, un cambiamento sotto diversi punti di vista, da tutti gli accorgimenti e gli investimenti necessari per lavorare in totale sicurezza fino a una completa riorganizzazione del modo di operare», afferma Gianni Sciannameo. «Ma come sempre non ci siamo fermati e abbiamo affrontato anche questo complicato momento». È infatti indispensabile continuare a crescere e offrire un servizio in grado di rispondere adeguatamente alle nuove esigenze.

Anche attraverso gli investimenti, tra cui quelli destinati all’aggiornamento continuo del parco auto, da sempre ricco e diversificato per l’impresa Osiof, che ha recentemente visto l’ingresso della G 3.0 su base Maserati Ghibli di Ellena.

Uno dei dipendenti dell’impresa accanto alla G 3.0 davanti alla casa del commiato e, a destra, le due sale.

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PRODOTTI 29

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on Ollilight Lift di Olivetti. Basta infatti un normale trapano avvitatore oppure il meccanismo a manovella per sollevare un carico massimo di 180 kg fino a un’altezza di tre metri. Il peso ridotto e la facilità di montaggio, smontaggio e trasporto rendono Ollilight Lift un valido aiutante per l’impresario in ogni situazione, anche quando si trova a operare da solo.

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30 PRODOTTI

DISCRETO, MA EFFICACE P

er vari giorni il manifesto funebre deve essere il mezzo di comunicazione più efficace per avvisare la comunità della scomparsa di una persona.

E lo deve fare in modo discreto, tenendo sempre conto però anche dell’aspetto estetico.

«I nostri manifesti funebri sono realizzati su carta di altissima qualità, per resistere al meglio agli agenti esterni e alle intemperie», fanno sapere dalla Ftc. «Sono disponibili in una vasta gamma di modelli di dimensioni standard, con diversi soggetti, tra cui sacri e floreali, prestampati per offrire agli impresari con tempestività la soluzione più adatta».

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PRODOTTI 31

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ESSENZE CHE VALORIZZANO Si presenta scuro e con venature in evidenza in noce nazionale, ma è disponibile anche in rovere, due essenze in grado di valorizzare ancor più il modello 90 di Ferrari.

Apparentemente semplice ma molto elegante, si distingue anche per l’esclusiva forma e il particolare coperchio.

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Realizzata in palissandro con finiture gold oppure in rovere silver con finiture bianche, la serie California spicca per semplicità ed eleganza. È proposta da L’Equipe in diverse varianti con l’applicazione, per esempio, di simbologie quali l’albero della vita oppure il fiore.

L’Equipe • Tel. 0131 253566 www.urnecremazione.it • commercialebrusasco@gmail.com

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COFANI 35

LE TRE FOGLIE Sono ripetute in prossimità di ogni angolo e donano un tocco in più di artistica originalità. È tra i modelli più apprezzati della produzione firmata Lavalle il cofano 94 Foglia, realizzato in larice, con cornici in evidenza e caratterizzato da una forma semplice e squadrata.

94 Foglia

Lavalle • Tel. 0172 373013 www.lavallecofani.com • lavalle.cofani@gmail.com

CODA DI RONDINE La ricercata lavorazione a coda di rondine caratterizza il modello Vintage di Lombarda, disponibile in noce nazionale, rovere slavonia e mogano afrika.

Un cofano in grado di rispondere a esigenze differenti e soddisfare chi non vuole rinunciare ai gusti più classici, ma desidera anche un po’ di originalità.

Marco Ghirardotti

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36 COFANI

VERSO IL CIELO Il Calvario, sullo sfondo, e Gesù che volge la mano e lo sguardo al cielo personalizzano la fascia centrale del modello 22 G di Lorandi.

Un cofano che unisce innovazione ed eleganza, disponibile in pinewood, frassino ed ebiara.

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IMMAGINI SIMBOLICHE È disponibile in pinewood e ayous il cofano 8 MM realizzato da Melloni, un modello ricco di eleganti lavorazioni e impreziosito da due immagini dal valore molto simbolico: il viso della Madonna di Medjugorje e la chiesa di San Giacomo.

8 MM

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IMPEGNO PER L’AMBIENTE È un elegante motivo, posizionato nella parte inferiore, che impreziosisce il modello 28. In larice, disponibile in varie tinte e rifinito con vernici all’acqua, è realizzato con un processo produttivo alimentato da energia rinnovabile ed è frutto dell’impegno di Scacf per l’ambiente.

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UN DESIDERIO AVVERATO Ha scelto la Orion di Pilato su base Mercedes-Benz l’impresa La Mariflora di Alberobello, in provincia di Bari, fondata oltre 60 anni fa da Modesto Annese e oggi gestita dalla figlia Donatella con il marito Teodoro Cecere.

I titolari hanno richiesto una targhetta con l’autografo di Barbara Pilato che hanno deciso di posizionare all’interno della nuova Orion 2 posti su base Mercedes-Benz.

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Teodoro Cecere dell’impresa di onoranze funebri La Mariflora di Alberobello, in provincia di Bari, insieme a Francesco Lotito.

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piagge dorate di sabbia fine, sole e acque cristalline, ma anche borghi antichi, tradizioni e divertimento.

Sono tanti i motivi che ogni anno portano in Puglia i turisti italiani e stranieri.

Tra le bellezze tipiche del territorio e del paesaggio pugliese troviamo anche i trulli, le caratteristiche costruzioni dalla forma conica realizzate in pietra a secco.

Ed è proprio tra una serie di trulli di Alberobello, la città riconosciuta insieme alle sue costruzioni patrimonio dell’Unesco, che Teodoro Cecere dell’impresa La Mariflora ci presenta la nuova autofunebre

Orion realizzata da Pilato su base Mercedes-Benz.

«Per me e mia moglie è un sogno che si avvera.

Eravamo alla ricerca di un’autofunebre originale, in grado di distinguersi per eleganza e consentirci di dare alle famiglie un modello davvero esclusivo per l’ultimo saluto.

E abbiamo ritrovato nei modelli proposti da Pilato proprio quello che stavamo cercando».

DA OLTRE 60 ANNI AD ALBEROBELLO Fondata da Modesto Annese nel 1955, l’impresa di onoranze funebri La Mariflora è oggi gestita dalla figlia Donatella in-

Pilato • Tel. 0422 881298 • Fax 0422 887092 • www.pilato-spa.it • pilato@pilato-spa.it onoranze funebri La Mariflora • Alberobello (BA) • Tel. 080 4321066

sieme al marito Teodoro.

«Da oltre 60 anni operiamo nel settore delle onoranze funebri con l’indispensabile professionalità che consente di offrire servizi completi per ogni esigenza senza trascurare l’umanità e la discrezione che il momento richiede», afferma Donatella Annese.

«Dal 2013 è a disposizione delle famiglie una struttura elegante e accogliente», conclude Teodoro Cecere, «che rappresenta la soluzione ideale per tutte le famiglie che desiderano dare l’ultimo saluto ai propri cari in un luogo tranquillo e confortevole come se fosse la propria casa».

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44 NEWS

Oggi come ieri, Venezia e le imbarcazioni funebri

Venezia, città storica e di indiscutibile bellezza che tutto il mondo ci invidia, con le sue calle e i suoi canali, vive in un modo totalmente diverso da quello delle altre città italiane. Come tutti i trasporti di merci e di persone, anche l’accesso al cimitero della città, sull’isola di San Michele, avviene ancora oggi come in passato attraverso apposite imbarcazioni.

L’impresa Fanello, attiva a Venezia dai primi anni del secolo scorso, esattamente dal 1927 come falegnameria mortuaria, è ancora oggi presente sul territorio ed è proprio il titolare Cesare Fanello, nipote del fondatore Giuseppe Fanello, a fornire queste preziose testimonianze relative alle barche funebri veneziane. Alle gondole funebri, equivalenti alle carrozze funebri a cavallo, si è poi passati, con l’avvento dei motori, Il ponte, costituito da barche che so- alle barche apposita stenevano tavolati in legno, permet- mente allestite da can teva di raggiungere a piedi l’isola di tieri specializzati.

San Michele.

Purtroppo le notizie in Una tradizione interrotta nel 1950, merito ai cantieri e alle ma che ha preso di nuovo vita nel motorizzazioni usate 2019 in occasione della commemoall’epoca non sono oggi razione dei defunti con la creazione di un ponte galleggiante. più disponibili, anche

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NEWS 45

perché le stesse imbarcazioni sono state demolite negli anni. Quello che si può notare è l’utilizzo dello scafo, probabilmente già progettato per altri usi, ma con una sovrastruttura nautica in completo stile funebre.

Sono imbarcazioni totalmente in legno, finemente decorato, con la parte anteriore destinata al conducente, dietro al quale prendevano posto i quattro accompagnatori necrofori e nella parta chiusa, ma dotata di finestrini, il vano feretro sopra il quale venivano posizionate le corone di fiori che accompagnavano il defunto alla cerimonia.

Veramente notevole il livello di finimenti in pesanti tessuti e drappi, nei colori nero e oro, che adornavano l’imbarcazione, con accenni a crocefissi sulla prua, mentre sui lati questi drappi adornavano tutta la lunghezza dello scafo. Di fronte al timoniere si nota un angelo che sorregge un faro marino da galeone, mentre non sono presenti croci, ma l’immagine del leone simbolo della città.

La parte meccanica non è nota, ma pensando si tratti di un’imbarcazione italiana degli anni Trenta potrebbe essere una motorizzazione navale diesel prodotta da case come Isotta Fraschini, Alfa Romeo o Fiat. Ma sono solo ipotesi.

Ancora oggi a Venezia vengono usate imbarcazioni funebri, decisamente più attuali e moderne e sicuramente prive di quei decori e di quel fascino comune alle vecchie carrozze funebri. Sulle imbarcazioni funebri moderne sono inoltre presenti particolari sistemi idraulici per caricare a bordo il feretro in totale sicurezza, livellando le due diverse altezze tra imbarcazione e molo. a cura di Marco Sambataro

Due immagini d’epoca dell’impresa Fanello: il magazzino con l’esposizione dei cofani prodotti da Fanello, che fino alla fine degli anni 70 produceva a mano anche gli zinchi interni, e la storica sede nel 1920, dove l’attività di onoranze funebri era affiancata a quella di falegnameria e di manutenzione degli impianti idraulici.

Vi aspettiamo a Bologna!

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PRODOTTI 49

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n design sempre elegante quello delle linee Rotastyle, arricchito dalla creatività e dall’utilizzo di materiali pregiati.

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NEWS

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50 IMPRESE

UNITI PER ECCELLERE Acif non organizza servizi funebri per i dolenti: i clienti sono le imprese funebri consorziate per le quali effettua servizi a 360 gradi, dal trasporto funebre alla fornitura, preparazione e consegna del cofano, garantendo un servizio di reperibilitĂ h 24.

I cinque modelli Pilato recentemente acquistati da Acif: quattro The Queen II su base Jaguar XJ e l’Aurora AWD su base Jaguar XF.

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ata con lo scopo di supportare nella logistica le imprese di onoranze funebri e alleggerirne i costi di gestione, Acif – Aziende Consorziate Italiane Funebri – con sede a San Giovanni Lupatoto, in provincia di Verona, è oggi una delle poche realtà dove più imprese si sono consorziate, pur nella loro completa e totale autonomia nei rapporti commerciali con il dolente.

«Acif concentra in sé il personale dipendente che, in regola con tutte le normative previdenziali e di sicurezza sul lavoro, assolve ai compiti di necroforato con tatto e professionalità consentendo al singolo consorziato, nella veste di singolo impresario funebre, di dedicare più tempo al proprio cliente per offrire un’immagine della propria azienda improntata alla qualità», commenta Gabriele Franchini, legale rappresentante e presidente del cda di Acif.

Uniti ma liberi di gestire la propria impresa è uno dei messaggi con cui si presenta Acif, che riunisce undici imprese funebri, tutte presenti e operative sul territorio veronese: F.lli Bona di Verona e Lavagno, Bona Giuseppe di Caprino Veronese, Boschiavo di San Giovanni Lupatoto, Franchini di

Pilato • Tel. 0422 881298 • Fax 0422 887092 • www.pilato-spa.it • pilato@pilato-spa.it Aziende Consorziate Italiane Funebri • San Giovanni Lupatoto (VR) • Tel. 045 8732238

Nogara e Correzzo di Gazzo Veronese, Bona e Bertozzi di Arcole, Soave e San Bonifacio, Ghiraldo di Isola della Scala, Lessinia di Cerro Veronese e Caldiero, Serpelloni di Villafranca e Mozzecane, Perini di Cerea, Santa Lucia di Verona, Carlini di Valeggio sul Mincio.

ASSISTENZA A TUTTI I SOCI «È da oltre 13 anni che Acif, con i suoi 30 dipendenti, si occupa di tutto quello che riguarda il servizio funebre e tutti i soci possono contare su un aggiornamento costante, la massima qualità e un’ottima organizzazione che aggiungono valore e professionalità», afferma Gabriele Franchini.

Si tratta di scelte che coinvolgono anche il parco auto, recentemente aggiornato con cinque nuovi modelli su base Jaguar di Pilato, partner da più anni del consorzio.

«Il costante aggiornamento, non solo dei prodotti e degli accessori ma anche delle regolamentazioni che coinvolgono il nostro settore, ci consente di rispondere in modo più semplice e immediato alle differenti esigenze che prima, invece, erano per la singola impresa indubbiamente più difficili da soddisfare», aggiunge il direttore tecnico Riccardo Pavani.

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54 RUBRICHE

DUBBI E CERTEZZE a

g o l o c i s p a l l e d Il consiglio

Laureata in psicologia presso l’Università Cattolica di Milano e abilitata alla professione di psicologo, la dott.ssa Monica Fiocchi è regolarmente iscritta all’Albo dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia.

Attualmente si occupa di sostegno psicologico, supporto emotivo e potenziamento delle abilità individuali di problem solving, rivolgendosi soprattutto ad adulti che presentano sintomi depressivi e ansiosi, una bassa autostima e difficoltà nella gestione dello stress. cell. 347 3090216 - monicafiocchi@icloud.com

Il sostegno alla GENITORIALITÀ Gli elevati ritmi di lavoro a cui molte persone sono esposte al giorno d’oggi, con particolare riferimento al settore funebre, rendono necessaria la presenza di validi servizi che partecipano insieme alle famiglie alla crescita dei loro figli e al loro benessere.

N

egli ultimi decenni si è assistito a un profondo mutamento della struttura familiare, amplificatosi in seguito al processo di industrializzazione e dopo la seconda guerra mondiale.

Ai giorni nostri assistiamo a una semplificazione del nucleo familiare (coppie con o senza figli) – a discapito delle famiglie numerose di un tempo costituite da una cerchia parentale più ampia – e a un proliferare di nuove forme di famiglia (per esempio famiglia complessa, famiglia di coppia, famiglia nucleare, famiglia unipersonale, famiglia monogenitoriale ecc.).

Anche le relazioni intra familiari hanno subito un profondo cambiamento, andando a modificare la struttura base delle famiglie.

Per esempio la tipologia familiare tradizionale in cui il marito-padre assume ruoli strumentali di sussistenza della famiglia, mentre la moglie-madre si occupa dell’educazione e della cura dei figli in casa, viene sostituita, sempre più di frequente, dalla famiglia a doppia carriera in cui entrambi i coniugi

svolgono una professione al di fuori della casa e quindi anche la ripartizione dei compiti viene riorganizzata in una modalità paritaria e interscambiabile.

I CAMBIAMENTI DEGLI ASSETTI FAMILIARI Sono dovuti a fattori di varia natura, principalmente legati alle dinamiche storiche, sociali e biologiche.

Si è assistito, per esempio, a un incremento dell’inserimento nel mondo del lavoro da parte delle donne, a un innalzamento dell’anzianità collegato agli sviluppi medici e, quindi, anche a un abbassamento del tasso di mortalità, alla possibilità di accedere alle pratiche di separazione e/o di divorzio, inaccessibili in tempi precedenti, e al prolungamento della formazione scolastica con conseguente tendenza a sposarsi più tardi e ad avere figli in età piuttosto adulta, la quale divarica a sua volta la differenza d’età tra genitori e figli.

Con mamme lavoratrici e nonni troppo anziani per

54_55Psicologa 2020.qxp_Layout 1 07/05/20 08:39 Pagina 55

RUBRICHE 55 farsi carico quotidianamente dei nipoti, il territorio si è riorganizzato per offrire alle famiglie dei servizi di supporto indispensabili alle esigenze di accudimento e crescita dei figli.

Si pensi a tutte quelle istituzioni e strutture extrafamiliari specializzate che lavorano a stretto contatto con le famiglie, attraverso un rapporto di continuo scambio, al fine di aiutare la famiglia nell’adempimento di alcune importanti funzioni quali la socializzazione, il consolidamento della personalità dell’individuo, la cura e l’assistenza e, quindi, di garantire, come risultato finale, il futuro di bambini e ragazzi.

In particolare, il DLgs 65/2017, in attuazione della legge 107/2015 cd. Buona scuola, istituisce il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a 6 anni che, oltre a promuovere la qualità dell’offerta educativa, permette proprio di conciliare il lavoro e la famiglia mediante il potenziamento dei servizi educativi della prima infanzia.

Il sistema integrato di educazione e di istruzione accoglie le bambine e i bambini in base all’età ed è costituito dai servizi educativi per l’infanzia e dalle scuole per l’infanzia che si rivolgono, quest’ultime, a bambine e a bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni.

I SERVIZI EDUCATIVI PER L’INFANZIA ❖ NIDI E MICRONIDI Strutture pubbliche o private che accolgono bambine e bambini dai tre ai trentasei mesi d’età e che concorrono con le famiglie alla loro cura, educazione e socializzazione promuovendone il benessere e lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia e delle competenze.

Tali realtà costituiscono una risorsa diversa o complementare a quella della famiglia, nella quale il bambino può realizzare una parte della propria personalità attraverso il confronto con un ambiente esterno ed estraneo, ma al tempo stesso accogliente e che sappia supportare i bisogni educativi, ma non solo, di questa delicata fascia d’età.

Infatti, la qualità delle esperienze vissute durante l’arco di tempo 0-3 anni è fondamentale e decisiva per un armonico sviluppo psichico e formativo del bambino. Queste strutture presentano modalità organizzative diversificate in funzione dei tempi di apertura e della loro capacità ricettiva e assicurano il pasto e il riposo. ❖ SEZIONI PRIMAVERA Aperte ai bambini e alle bambine di età compresa tra i 24 e i 36 mesi, sono delle realtà educative che giocano un ruolo molto importante nei cosiddetti “anni ponte” dei bambini che dal nido si preparano all’ingresso nella scuola dell’infanzia.

Le sezioni primavera si pongono nell’ottica di agevolare questo delicato passaggio attraverso la socializzazione e l’attuazione di programmi educativi rivolti a bambini appartenenti a una stessa fascia d’età

che ancora però non rientra nella scuola dell’infanzia. Esse garantiscono la continuità educativa tra nido e scuola. ❖ SERVIZI INTEGRATIVI Si pongono l’obiettivo di rispondere al bisogno delle famiglie di strutture educative integrative flessibili e di sostegno alla genitorialità attraverso un rapporto dialettico di dinamica reciprocità.

I servizi integrativi si suddividono in: - spazio gioco: si rivolge a bambine e a bambini di età compresa tra i 12 e i 36 mesi affidati a uno o più educatori in modo continuativo in un ambiente organizzato con finalità educative, di cura e di socializzazione.

Non prevedono il servizio di mensa e consentono una frequenza flessibile, per un massimo di 5 ore giornaliere.

- centri per bambini e famiglie: accolgono bambine e bambini dai primi mesi di vita insieme a un adulto e offrono un contesto qualificato per esperienze di apprendimento, socializzazione e gioco, oltre a momenti di comunicazione e incontro per gli adulti su temi dell’educazione e della genitorialità.

Non prevedono il servizio di mensa e consentono una frequenza flessibile.

- servizi educativi in contesto domiciliare: si rivolgono a bambine e bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi e concorrono con le famiglie alla loro educazione e cura.

Essi sono caratterizzati dal numero ridotto di bambini affidati a uno o più educatori in modo continuativo. Sono selezionati dall’ente locale sulla base di precisi requisiti che ne assicurino le capacità educative.

L’aspetto principale di questa tipologia di servizi è rappresentato dal rapporto con le famiglie e dalla qualificazione di queste strutture. È necessario infatti che la famiglia possa con fiducia condividere le responsabilità educative e confrontarsi nel percorso di crescita dei propri figli con personale preparato dal punto di vista professionale.

All’interno di queste realtà lavorano in rete educatori, coordinatori, pedagogisti e anche psicologi che svolgono un servizio di vero e proprio supporto alla genitorialità e, insieme alle famiglie, perseguono obiettivi educativi, formativi e di socializzazione al fine di promuovere il benessere dei bambini.

I servizi per l’infanzia si prefiggono, infine, l’obiettivo di prevenire e intervenire su condizioni di svantaggio psico-fisico e socio culturale, le quali vengono adeguatamente supportate dagli stessi.

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56 NEWS

AutoClassica

Per gli amanti del classico Record di presenze, 76.553 visitatori e più di 600 media italiani ed europei, per la nona edizione di Milano AutoClassica, l’appuntamento imperdibile per gli amanti delle vetture classiche che lo scorso novembre ha portato a Fiera Milano Rho oltre 3mila vetture.

«Milano AutoClassica si conferma, ogni anno di più, l’occasione per un viaggio nel tempo dell’automobilismo alla ricerca di quanto di più bello ed emozionante sia stato progettato, toccando con mano modelli iconici e rari. La grande affluenza prova che il collezionismo di vetture d’epoca è sempre più in espansione, come dimostrano gli eccezionali dati di presenza di giovani, una nicchia importante che desideriamo far crescere», spiega Andrea Martini, presidente di Milano AutoClassica.

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58 RUBRICHE

UNO SPAZIO ben organizzato Anche all’interno di un’impresa funebre o di una casa funeraria è fondamentale il layout, l’efficace organizzazione dello spazio dedicato alla vendita e alla presentazione dei prodotti.

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L

o spazio è una risorsa sempre più scarsa e quindi preziosa. Sovente è sprecato, utilizzato cioè a livelli modesti di funzionalità e di produttività. È molto importante, invece, che uno spazio espositivo venga studiato e organizzato per essere fruibile e facilmente agibile da tutti, con diversi prodotti esposti e in grado di fornire informazioni, per esempio attraverso i cartellini.

L’organizzazione dello spazio di vendita si compone di due elementi essenziali: ⦿ la ripartizione dell’offerta merceologica nello spazio di vendita (sala esposizioni), nota come layout merceologico ⦿ la disposizione dei prodotti in vendita nella sala esposizioni, nota come layout delle attrezzature

OBIETTIVI PRINCIPALI ⦿ agevolare la fruizione dei prodotti

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promuovere i singoli articoli in esposizione ⦿ facilitare e massimizzare la scelta da parte delle famiglie ⦿ formare e confermare l’immagine dell’impresa anche attraverso l’utilizzo del logo ⦿ ottimizzare l’utilizzo e il rendimento degli spazi, delle attrezzature e degli impianti (come vengono disposti i prodotti, divisi per settore)

⦿ facilitare il lavoro di rifornimento, di controllo e di riordino ⦿ ottimizzare produttività e redditività

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RUBRICHE 59

LAYOUT MERCEOLOGICO come ripartire i prodotti nella sala esposizioni LAYOUT Nello spazio destinato alla vendita i prodotti devono essere ripartiti con una certa logica, che sempre Lo spazio espositivo deve essere studiato più corrisponde alla logica fruizionale. e organizzato per essere Questa logica commerciale impone che sia ● fruibile da tutti ● produttivo, con più prodotti esposti chiaramente e immediatamente leggibile a ● facilmente agibile tutti in cosa consiste e come si caratterizza ● informativo della merce esposta, l’offerta dei prodotti esposti, in modo che i per esempio con i cartellini clienti capiscano quali delle proprie esigenze Nel prossimo numero d’acquisto siano in grado di soddisfare. La riparleremo del DISPLAY, partizione dei prodotti nelle diverse zone deve anche di come esporre efficacemente i tenere conto della necessità di mantenere sempre prodotti. viva l’attenzione dei clienti in ogni parte della sala esposizioni, facendo trovare ovunque qualcosa di interessante.

LAYOUT DELLE ATTREZZATURE come disporre gli espositori dei prodotti Oltre che con una ben studiata collocazione dei prodotti nelle diverse zone della sala esposizioni, una migliore e maggiore fruizione di esso da parte dei clienti si ottiene organizzando opportunamente gli spazi destinati all’accoglienza e alle sedute.

Naturalmente le attrezzature necessarie per la posizione dei prodotti variano a seconda delle tipologie e dello spazio dedicato: - armadi, vetrine, vetrinette e altri mobili chiusi - cassettiere - scaffali murati e a ripiani - tavoli da esposizione e da servizio - espositori da terra, da muro, da banco o da scaffale.

VISUAL MERCHANDISING In molte imprese funebri la sala esposizioni è uno spazio impiegato in modo consuetudinario.

Il posizionamento dei prodotti è praticamente fisso e la superficie è inalterabile.

Occorre invece una gestione attiva, con un’ottica globale e strategica, in modo sistematico e accentuando al massimo la flessibilità di ogni parte della sala esposizioni (cofani, croci, maniglie, imbottiture ecc.)

Particolare attenzione anche alla scelta della luce, fredda bianca oppure calda naturale.

Uno spazio espositivo ben studiato e organizzato facilita la scelta degli accessori e dei prodotti da parte delle famiglie.

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AUTOSTORICHE che passione!

Nel 1969 la Fiat sostituiva l’ormai obsoleta, ma commercialmente fortunata, Fiat 2300 dalla quale derivavano le varie 1500L/1800 e 2100 con una nuova ammiraglia: la Fiat 130, di generose dimensioni, motorizzata 2800 cc e in seguito affiancata dalla 3200 cc, con un propulsore specificatamente progettato dall’ingegnere Lampredi con l’architettura classica del motore V6.

Disponibile con cambio meccanico o automatico, pur essendo stata concepita per mettersi in diretta concorrenza con le vetture tedesche Bmw e MercedesBenz, in realtà non ebbe grande fortuna, sia per un’affidabilità non propriamente in linea con le concorrenti straniere sia per il momento storico, con la contestazione del 1968, la crisi petrolifera e gli anni di piombo.

Questo portò i facoltosi proprietari delle Fiat 130 a lasciarle nel box preferendo le utilitarie, al limite leggermente blindate per non apparire ed evitare anche i frequenti sequestri di persona.

Nel comparto funerario la 130 trovò una potenziale nicchia di vendita che convinse numerosi allestitori nazionali a creare la propria versione funebre, con risultati tecnici ed estetici a volte decisamente convincenti a volte non all’altezza del ruolo di ammiraglia.

Numerosi carrozzieri la interpretarono – tra i principali citiamo Casale, Pilato, Introzzi, Mariani, Grazia, Gls, Fissore e Collalti – ma anche tanti altri diedero una nuova opportunità a vetture a volte acquistate usate da facoltosi industriali.

I numeri delle trasformazioni erano importanti, in un momento che non vedeva lo strapotere della Mercedes-Benz come unico marchio. Della Fiat 130 berlina,

con una linea molto classica e un po’ desueta, aveva la propensione al surriscaldamento se usata nelle cerimonie a passo d’uomo e il cambio automatico non era affidabile quanto il normale cambio meccanico con il classico riduttore.

I carrozzieri si ingegnarono con elettroventole sui radiatori per permettere alla derivata funebre di lavorare diligentemente, ma sembra che nonostante tutto creasse qualche grattacapo.

Nel 1971 venne affiancata la versione coupè, disegnata e assemblata presso la Pininfarina, ma costruita come scocca dalla stessa Fiat. Trovò maggiori estimatori grazie a una linea più moderna, piacevolmente equilibrata, anche se in parte mortificata da un propulsore che, maggiorato a 3200 cc con una potenza di 165 cv, aveva consumi davvero importanti ed esagerati: si parla di circa 3 km/lt in uso urbano.

Oggi una moderna ibrida è in grado di percorrere quasi 10 volte la distanza! La coupè era però molto bella, anche se l’immagine del marchio Fiat era legata a vetture di livello più proletario.

Ma in un’epoca dove l’estetica giocava un ruolo determinante ciò bastava per sceglierla rispetto a una Mercedes coupè di analoghe prestazioni.

Non fu mai usata come base per autofunebri fino all’intervento dell’impresa Scipione di Formia, in provincia di Latina. Il titolare Francesco Scipione e il genero Lanfranco Ceraso, grandi appassionati di auto, ne videro una in uso a Formia e pensarono che potesse essere una valida base per il nuovo mezzo funebre. Il problema era a chi affidare la trasformazione, sempre che fosse possibile.

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RUBRICHE 63

Si rivolsero a Dario Casale di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, con il quale avevano già un solido rapporto di collaborazione oltre che di sincera amicizia.

Dario Casale, che già produceva la Fiat 130 berlina funebre, rimase sbalordito dalla richiesta e, contrariato, cercò di riportare la scelta sulla più consona e tradizionale berlina, ma vista l’insistenza di questi buoni clienti si prese del tempo per valutare l’esecuzione dal punto di vista tecnico.

Dario Casale, che amava le sfide e desiderava soddisfare i clienti con i quali si intratteneva in rapporti di amicizia che andavano oltre la semplice fornitura di un veicolo personalizzato (come confermato da molti impresari) accettò, dopo aver valutato attentamente le misure della 130 Coupè.

Concordarono così la trasformazione di una delle autofunebri italiane che personalmente ritengo tra le più riuscite esteticamente.

All’inizio del 1978 il costo della trasformazione ammontava a circa 25 milioni di lire oltre a quello della vettura usata che reperì lo stesso Casale, poco meno di 170mila euro odierne. Dopo due mesi la vettura 3200 cc con cambio automatico era pronta, omologata come esemplare unico.

Nella foto di archivio di Casale è riportata la data 4 aprile 1978. Realizzata totalmente in lamiera, aveva lo sbalzo posteriore allungato, un nuovo serbatoio carburante e un’adeguata taratura delle sospensioni.

Verniciata in un elegante blu metallizzato, con i posti anteriori, sedili e pannelli in pelle chiara.

Forse i titolari dell’impresa Scipione, oltre a Dario Casale, furono ispirati dalla versione Maremma del 1975 di Pininfarina, molto simile a quella funebre, ma con una connotazione sportiva e rimasta un esemplare unico.

La 130 Casale era dotata già all’epoca del condizionatore, aveva una linea perfettamente integrata con quella originale mantenendo un tetto basso e gradevole. Gli interni del vano feretro erano realizzati se-

condo le esigenze sanitarie, con la totalità di superfici lavabili in acciaio fiorettato secondo una moda che iniziò proprio negli anni Settanta.

Le tendine chiare furono l’unica concessione: mancano le lampade votive, i crocefissi sui cassonetti e la croce sul tetto, quasi a non voler sporcare le linee che la facevano sembrare quasi più una shooting brake che un carro funebre!

Presente il vetro di separazione interno tra abitacolo e vano feretro. Dario Casale ne fu estremamente soddisfatto, tanto da sostenerla attraverso le promozioni fotografiche che inviava ai clienti, che oggi chiameremmo depliant o cataloghi, insieme alla Rolls Royce, una Mercedes S con tetto trasparente, una Bmw 2800 e la Cadillac Fleetwood, oltre ai prototipi sportivi su meccanica Alfa Romeo.

Nel garage dell’impresa Scipione è presente un’altra vettura di Casale ancora oggi in uso per servizi di trasporto: una Mercedes W210 lunga, una delle ultime del compianto Dario Casale, di cui quest’anno ricorre il ventennale della morte (5 marzo 2000).

L’impresa Scipione – oggi gestita da Francesco Ceraso, che ha gentilmente condiviso il materiale – nasce a inizio Novecento con la bisnonna Corinna, quando venivano usati piccoli carri a cavallo, per poi proseguire con il nonno Francesco Scipione e da lui ai nipoti. Il nonno Francesco è stato sempre apprezzato per la sua delicatezza e la vicinanza alle famiglie, anche a quelle meno facoltose, aiutate nei momenti di difficoltà soprattutto nel dopoguerra.

Grazie a lui oggi l’azienda, che porta il suo nome, rappresenta per le famiglie un sicuro punto di riferimento nel momento del lutto.

Continua il nostro viaggio alla scoperta delle autofunebri utilizzate in passato dagli impresari italiani. In ogni numero vi presentiamo alcuni modelli grazie all’analisi di Marco Sambataro, modellista ed esperto di autofunebri d’epoca.

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VICINI NEL CORDOGLIO, TESTIMONI DEL RICORDO, CUSTODI DELLA MEMORIA

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