Tecnica 4/2018

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Anno 26 N. 4 Aprile 2018 Copia omaggio (euro 2,50)

APRILE 2018

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APRILE 2018

PRODOTTI

4 Aprile 2018

Copia omaggio

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ARTICOLI Anno 26 N.

DOVE I PROTAGONISTI SONO I PRODUTTORI E LE IMPRESE DI ONORANZE FUNEBRI.

IMPRESE

CASE FUNERARIE

TECNICA ED INFORMAZIONI DALLE AZIENDE

Anno 26 • n. 4 • Aprile 2018

AZIENDE

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Mensile inviato gratuitamente a tutti gli operatori del settore. edito da:

EDITORIALE SRL

NEWS E APPROFONDIMENTI SULLE TEMATICHE CHE INTERESSANO E COINVOLGONO L’INTERO SETTORE.

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musica

LA PAROLA ALL’ESPERTO

IL COACHING

IL CONSIGLIO DELLA PSICOLOGA

Chiuso in redazione il 16-2-2018

AUTO STORICHE

il fiscalista per voi

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ABBIAMO GIÀ PENSATO A TUTTO

4 CASE FUNERARIE

La casa funeraria è ancora in fase di realizzazione ma i titolari dell’impresa Sant’Ambrogio di Magnago, in provincia di Milano, hanno già organizzato tutto e per la stanza tecnica si sono affidati alla linea Fhp di Matthews International.

P

er soddisfare le richieste delle famiglie della zona e per una crescita dell’impresa.

Nasce con questi due precisi obiettivi il progetto della casa funeraria Sant’Ambrogio, che verrà inaugurata fra qualche mese a Magnago, in provincia

Il progetto della casa funeraria Sant’Ambrogio e, sopra, la mappa che mostra la vicinanza della struttura al cimitero comunale di Magnago, in provincia di Milano.

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CASE FUNERARIE 5

Giuseppe Tropeano e la responsabile acquisti Laura mentre commentano alcune caratteristiche degli accessori tecnici a marchio Fhp recentemente ordinati per la sala autoptica della nuova casa funeraria.

di Milano.

E proprio nel cantiere troviamo Nicola Tropeano, che ha fondato nel 2004 l’impresa che oggi gestisce insieme ai figli Giuseppe e Marco. «È un progetto molto ambizioso che abbiamo curato nei minimi dettagli rivolgendoci al meglio che il mercato potesse offrire», ci spiega Marco.

«Essendo ormai da tempo clienti Matthews International per quanto riguarda il marchio Caggiati, non abbiamo avuto dubbi e ci siamo rivolti a Fhp per la consulenza e la scelta degli arredamenti per l’allestimento della stanza tecnica della nuova casa funeraria.

Una scelta che per noi significa qualità e sicurezza allo stesso tempo».

Attraverso le soluzioni proposte dal catalogo Fhp e la consulenza personale di Ciro Sorrentino sono infatti stati già scelti tutti gli accessori e gli strumenti necessari per organizzare la stanza tecnica.

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6 CASE FUNERARIE

L’esterno del cantiere, che si affaccia su un’ampia area verde liberamente accessibile a famiglie e visitatori.

MASSIMA ATTENZIONE ALLA PRIVACY

Attualmente l’impresa può contare sulla sede principale di Magnago e gli uffici nei paesi di Vanzaghello e Dairago, sempre in provincia di Milano.

A Bienate, frazione di Magnago, si trova inoltre una struttura adibita al deposito

dei mezzi e all’esposizione dei cofani e degli accessori per il servizio funebre.

Per la nuova casa funeraria è stato scelto un luogo completamente immerso nel verde che copre una superficie di circa 10mila metri quadrati, adiacente al cimitero comunale di Magnago e con un grande parco a cui familiari e

conoscenti in visita al proprio caro possono accedere liberamente.

Il progetto della nuova struttura, che si svilupperà su circa 900 metri quadrati suddivisi su due piani, prevede al piano terra la reception, la fioreria, 4 differenti sale per l’esposizione del defunto, una sala del commiato e la sala autoptica.

Il primo piano, invece, ospita gli uffici, un’area dedicata all’esposizione di cofani e accessori e un’area relax e ristorazione per coloro che si ritrovano nella struttura in visita e che possono anche accedere all’ampio terrazzo all’aperto.

«Vogliamo creare un ambiente accogliente, confortevole e riservato», conclude Marco.

«Riteniamo infatti che la privacy sia fondamentale in questi momenti, sia al piano inferiore, dove ogni famiglia può raccogliersi per l’ultimo saluto

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CASE FUNERARIE 7

Alcune immagini del cantiere e dell’avanzamento dei lavori per la nuova casa funeraria che sarà operativa fra pochi mesi.

senza essere disturbata in una delle quattro stanze adibite alla veglia, sia al piano superiore, dove sono stati creati diversi uffici, ognuno dei quali si occupa di un diverso aspetto legato al nostro lavoro».

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NON SIAMO UN’AZIENDA LEADER

10 AZIENDE

Da oltre 15 anni nel settore della funeraria, Palladini Milano conferma di essere e voler rimanere una micro azienda, puntando sul nuovo, sulla ricerca e sulla qualità non standardizzata.

«D

a circa 60 anni il nostro lavoro si è rivolto alla pelletteria di lusso e quasi per caso si fa strada l’idea, 15 anni fa, di portare nel settore funebre la nostra conoscenza artigiana cercando di dare un contributo di modernità a linee, materiali e colori», ci spiega Michele Bertolli, titolare dell’azienda Palladini Milano.

«Senza rinunciare alla sobrietà dovuta, abbiamo riscontrato un particolare gradimento per il nuovo e in questa ricerca è fondamentale l’apporto datoci dalle imprese che con richieste e utilissimi suggerimenti ci indirizzano a produrre novità o ad affinare quanto già esistente».

All’evoluzione, che è il motto dell’azienda, al perfezionamento, alla proposta di nuove forme, alla praticità e alla cura del particolare è rivolta la costante attenzione di Palladini Milano.

Un’azienda strettamente familiare che fa spesso scelte controcorrente, come quella di

Michele Bertolli con la figlia Maria.

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AZIENDE 11

non utilizzare siti internet, cataloghi o avvalersi di rappresentanti.

«Siamo e vogliamo rimanere una micro azienda in quanto pensiamo che la crescita standardizzi la qualità, per noi fondamentale, e faccia perdere la reale percezione del mercato.

E poi toglie il piacere di essere a contatto diretto con i nostri clienti che, diventando amici, rendono molto più gradevole il nostro lavoro», conclude la figlia Maria, che da quasi 20 anni lavora in azienda ed è pronta e determinata a portare avanti questa piccola realtà con passione e ottimismo.

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14 IMPRESE

LA STESSA PASSIONE PER I DETTAGLI

GiĂ proprietario di un furgone allestito da Ellena, Fabrizio Olivero ha scelto la nuova e moderna G 3.0 su base Maserati Ghibli di colore grigio.

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IMPRESE 15

Fabrizio Olivero, titolare dell’impresa Baroero & Magnone, alla guida della G 3.0 su base Maserati Ghibli.

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16 IMPRESE

«R

ivedo nelle autofunebri realizzate da Ellena la stessa cura e l’attenzione per i dettagli che sono per me indispensabili nell’organizzazione e nella realizzazione di un servizio funebre», ci confida Fabrizio Olivero, titolare dell’impresa Baroero & Magnone di Murisengo, in provincia di Alessandria.

Con oltre 25 anni di esperienza nel settore delle onoranze funebri, Fabrizio circa 10 anni fa ha deciso di rilevare l’impresa Baroero & Magnone, di cui ha conservato il nome, ponendosi

come principale obiettivo quello di essere di supporto alle famiglie, sia per la cerimonia sia per tutto quello che concerne gli impegni a livello burocratico.

SOSPENSIONI ATTIVE Già proprietario di un furgone Mercedes-Benz Vito allestito da Ellena, Fabrizio Olivero ha recentemente scelto per la propria impresa una moderna G 3.0 su base Maserati Ghibli di colore grigio.

«Il modello mi piace ed è completo così, come presentato»,

conclude Fabrizio.

«Considerando le zone in cui mi ritrovo a volte a operare ho però richiesto le sospensioni attive che si adattano alle condizioni della strada».

Oltre alla sede di Alessandria, l’impresa si avvale anche di un ufficio a Cocconato, in provincia di Asti, ricoprendo quindi capillarmente le zone in cui viene più spesso chiamata a operare, grazie anche al contributo della moglie Barbara e dei collaboratori Gianluca e Mauro.

Il titolare nella sede di Murisengo, in provincia di Alessandria, dove si trova anche la sala espositiva. Sotto, la nuova G 3.0 di Ellena.

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Venerdì 6 aprile • ore 10.00 Il Marketing funerario: elementi fondamentali • ore 14.00 Il Marketing funerario: piano pratico di azione Sabato 7 aprile • ore 10.00 Come affrontare il passaggio generazionale?

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IN TEMPI RECORD

20 AZIENDE

Poco più di una giornata lavorativa e Lombarda è riuscita a consegnare a un’impresa emiliana un cofano dalle misure notevoli: 221 centimetri di lunghezza, 120 di larghezza e 82 di altezza interna.

D

a sempre i cofani fuori misura sono il fiore all’occhiello della produzione firmata Lombarda, pronta in ogni momento ad accogliere e sod-

disfare le richieste da parte degli impresari di modelli dalle misure non standard.

Ma un cofano così grande in 30 anni di attività non era mai

stato realizzato!

Una sera di qualche mese fa Marco Ghirardotti, titolare di Lombarda Lavorazione Legno, riceve una telefonata da un’im-

Marco Ghirardotti accanto all’esclusivo modello realizzato da Lombarda: 221 cm di lunghezza totale e 120 cm di larghezza interna.

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AZIENDE 21

presa di onoranze funebri dell’Emilia Romagna che necessita con urgenza di un cofano particolare, dalle misure davvero insolite.

E anche se Lombarda sa muo-

versi egregiamente in questa nicchia di mercato, con un’ampia disponibilità immediata di prodotti fuori misura e fuori standard a magazzino, le misure richieste lasciano a bocca

aperta l’intero staff.

Ma già al mattino, dopo aver disegnato e approvato il progetto, inizia la lavorazione del cofano che, terminato nel primo pomeriggio del giorno

Alcune fasi della lavorazione del cofano fuori misura realizzato in brevissimo tempo.

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22 AZIENDE

Il cofano sul furgone, pronto per il trasporto. È stato dotato di rialzi di sostegno e maniglie su tutti i lati per una migliore manovrabilità. successivo, parte per essere consegnato presso la sede dell’impresa emiliana.

Un ottimo risultato ottenuto in tempi brevissimi, davvero da record! Così come da record

sono le misure: una larghezza interna di 120 centimetri, per una lunghezza totale di 221 cm

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AZIENDE 23

e con un’altezza vasca di 82 cm per questo esclusivo modello liscio a otto lati in larice, dotato di piedoni per la movimentazione e 8 maniglie applicate sul perimetro. «È stato il più grande cofano realizzato per ora da Lombarda e siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto, specialmente considerando il breve tempo a disposizione», conferma Marco Ghirardotti.

UNA STRUTTURA ORGANIZZATA ANCHE PER GRANDI MISURE

Un ottimo risultato dovuto indubbiamente alla preparazione del personale di Lombarda e alla flessibilità dei nuovi macchinari e degli impianti.

La nuova struttura – sempre a Gussago, in provincia di Brescia, non distante dalla vecchia sede e quindi facilmente raggiungibile in quanto in prossimità dei caselli autostradali – è operativa da due anni ed è pronta a rispondere anche a questo tipo di emergenze. È ancora più ampia della precedente: in uno spazio coperto di oltre 3mila metri quadrati divisi tra area produttiva e ampio magazzino, pensata soprattutto con impianti, porte, cabine ecc. che non pongono limiti alla lavorazione o allo spostamento di cofani

dalle misure importanti. «È anche grazie alla nuova struttura e all’organizzazione che è stato possibile realizzare un cofano dalle misure straordinarie come quello commissionato dall’impresa emiliana», conclude Marco Ghirardotti.

«L’importante investimento so-

stenuto per la nuova sede produttiva ha portato all’installazione di nuovi impianti tecnologici e automatizzati che contribuiscono a mantenere elevati standard di produzione e di qualità, confermando inoltre la nostra competitività sul mercato».

Lombarda • Tel. 030 311402 • Fax 030 0946638 • www.lombarda.info • lombarda@lombarda.info

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UN INTERVENTO TEMPESTIVO

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Dopo il furto dei mezzi per il servizio funebre, l’impresa Pozzoli di Lentate sul Seveso, in provincia di Monza e della Brianza, si è rivolta a Pilato che ha provveduto tempestivamente al rinnovo del parco auto.

L’autofunebre GrandAurora su base Jaguar XF e il furgone Vito di Pilato con i relativi particolari del vano feretro.

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IMPRESE 27

L

a casa funeraria è tra i principali progetti futuri dell’impresa Pozzoli.

«Un progetto che prenderà vita nei prossimi anni e che nasce dalla nostra voglia di continuare a migliorare, ma anche come risposta a quella che percepiamo come una reale esigenza da parte delle famiglie,

quella cioè di avere un luogo accogliente e raccolto per dare l’ultimo saluto al proprio caro», ci racconta Alberto Simone Pozzoli, figlio del titolare Mario.

L’impresa Pozzoli è stata fondata nel 1968 dal nonno Angelo, che purtroppo non ha fatto in tempo a vedere gli svi-

luppi del suo ambizioso progetto, ma ha ugualmente trasmesso i principi e i valori che ancora oggi guidano la nuova generazione.

Riconoscendo l’importanza di essere sepolti nel luogo più caro, magari dove si è nati, l’impresa Pozzoli si dedica al rimpatrio delle salme o delle

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Lo staff dell’impresa Pozzoli e, a sinistra, la sala dedicata all’esposizione dei cofani. ceneri dall’estero all’Italia o viceversa, grazie anche a una collaudata rete di contatti con ambasciate, consolati e referenti all’estero.

LE BUONE NOTIZIE DOPO IL FURTO I primi mezzi firmati Pilato sono stati acquistati dall’impresa Pozzoli negli anni Settanta e gli ultimi sono invece appena arrivati.

Ed è stato un intervento tempestivo quello di Pilato.

«Alcuni mesi fa i ladri sono riusciti a entrare nel nostro deposito e hanno rubato la nostra autofunebre e altri due mezzi utilizzati per il servizio», racconta Alberto Simone Pozzoli.

«Al grande stupore e alla delusione del momento si è subita aggiunta la preoccupazione per l’organizzazione dei servizi. Ma una buona notizia è arrivata da Pilato, che ha confermato la consegna tempestiva di un furgone Vito e di un’autofunebre GrandAurora su base Jaguar XF».

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L’OTTIMA RISPOSTA CHE SI ASPETTAVANO

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Inaugurata poco meno di due anni fa, l’elegante e funzionale sala del commiato Zammarchi è stata subito ben accolta dalle famiglie di Lograto e dei paesi limitrofi, in provincia di Brescia.

«L

a casa funeraria non era inizialmente un’esigenza molto sentita nel territorio. Mi spiego meglio.

Da parte delle famiglie non abbiamo mai ricevuto una precisa richiesta per questo tipo di servizio, in cui noi però abbiamo

sempre creduto molto.

Per questo motivo abbiamo deciso di investire in una moderna e funzionale casa del commiato che ha da subito ottenuto un’ottima risposta da parte della comunità.

Proprio come ci aspettavamo».

Michele Bonissoni e Gianfranco Zammarchi, titolari dell’impresa Zammarchi, all’esterno della casa funeraria operativa dal mese di agosto del 2016.

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CASE FUNERARIE 33

È il commento di Michele Bonissoni, nipote di Gianfranco Zammarchi che nel 1981 ha fondato a Lograto, in provincia di Brescia, l’impresa Zammarchi. È dal 2007 che zio e nipote sono soci, dopo l’ingresso in società di Michele, che dal 1993 ha comunque sempre collaborato all’interno dell’impresa, anche durante gli studi universitari in ingegneria civile.

E proprio gli studi sono tornati utili per un contributo alla progettazione della nuova casa funeraria che è operativa dal mese di agosto del 2016.

Nasce dalla ristrutturazione di quello che in precedenza era il capannone adiacente alla sede storica dell’impresa: una zona ideale, non distante dal paese e quindi facilmente raggiungibile, ben servita e con

Una delle due sale per l’esposizione del feretro e, sotto, il salottino e il bagno privati.

un’ampia disponibilità di parcheggi.

La casa funeraria punta soprattutto a riproporre alle famiglie un ambiente domestico, non freddo e distaccato, ma capace di ricreare spazi confor-

tevoli e la giusta atmosfera di raccoglimento. È dotata di due differenti sale per l’esposizione del defunto, ognuna ben suddivisa dall’altra e dotata di un proprio salottino e bagno privati.

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34 CASE FUNERARIE

Zio e nipote in una delle zone della nuova casa funeraria Zammarchi, studiata per essere semplice, ma con eleganza.

SEMPLICE CON ELEGANZA «Gli anni di esperienza in questo settore ci hanno indubbiamente aiutati nella progettazione della nuova casa funeraria, specialmente per quanto riguarda la parte tecnica, che abbiamo voluto altamente funzionale e capace

quindi di rispondere alle esigenze di noi operatori», aggiunge Gianfranco Zammarchi.

Per quanto riguarda la parte estetica, invece, è stato ricreato un ambiente fine, in cui la parola d’ordine si conferma sobrietà.

Tutti gli ambienti sono quindi

accomunati da un’estetica elegante, ma sempre raffinata, discreta e semplice.

«Le stesse caratteristiche che spesso ci sentiamo richiedere dalle famiglie per il servizio e per i cofani funebri, che de-

32_35Lorandi Zammarchi.qxp_Layout 1 26/02/18 13:06 Pagina 35

CASE FUNERARIE 35

vono essere di qualità, quindi realizzati con un buon legno, eleganti ma senza mai esagerare, puntando molto sulla semplicità», conclude Michele.

Adiacente alla nuova struttura si trova la sede storica con gli uffici e la sala dedicata all’esposizione dei prodotti indispensabili per il servizio funebre, tra cui trovano posto i cofani a marchio Lorandi.

L’impresa Zammarchi è infatti da sempre un cliente Lorandi, con cui ha instaurato un solido rapporto.

Anche con il rappresentante Maurizio Veneziani, pronto a passare il testimone al nuovo responsabile di zona Luca Conforti.

Maurizio Veneziani, rappresentante Lorandi per 40 anni, è pronto a passare il testimone al nuovo responsabile di zona Luca Conforti che si occuperà della Lombardia.

Lorandi • Tel. 030 6900600 • Fax 030 6900603 • www.lorandi.it • lorandi@lorandi.it Onoranze funebri Zammarchi • Lograto (BS) • Tel. 030 9972215

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37Scheda Preda.qxp_Layout 1 26/02/18 13:06 Pagina 37

RAPPRESENTANTI 37

Quattro chiacchiere con...

Claudio Preda film cantante lettura sport hobby vacanza

il sotto il segno del vivo a mi occupo di in queste zone innamorato? figli pregi difetti ristorante

Pavia 17 maggio toro Travacò Siccomario (PV) articoli funebri Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna sì, di Lucia Andrea (32 anni) e Alessia (2 anni) lasciamolo dire agli altri sono cocciuto dove si mangia bene

piatto

risotto ai funghi

bibita

birra

gelato colazione al mattino mi preparo in vado a dormire animale colore strumento

cane rosso pianoforte

snowboard hard tennis Les Deux Alpes

auto

Alfa Romeo Stelvio aereo

programma TV

sport e avventura

lettera o mail?

mail

epoca in cui ti sarebbe piaciuto vivere

quella che sto vivendo

una persona che ti manca

mamma e papà

una persona che ammiri

mio fratello

parola o frasi che pronunci più spesso una frase d’amore momento più drammatico temo mi mette di buonumore numero fortunato

30 g di proteine, acqua, olio di fegato di merluzzo

tra le 23 e la mezzanotte

Motociclismo

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38 PRODOTTI

Abbiamo parlato con il commendatore Gian Lorenzo Olivetti della campagna di rottamazione promossa da Olivetti, valida fino al 30 giugno, e dell’ulteriore agevolazione della Legge di Bilancio 2018.

Il commendatore Gian Lorenzo Olivetti.

Anche quest’anno Olivetti offre una vantaggiosa opportunità agli impresari.

Ci può spiegare esattamente di cosa si tratta?

Considerando gli ottimi riscontri ottenuti negli anni passati, abbiamo deciso di attivare una campagna promozionale relativa alla rottamazione del minifrigo per salme.

Fino al 30 giugno 2018 sarà

quindi possibile usufruire di un contributo di 500 euro per la consegna di ogni minifrigo usato, non a piastre, e per il contemporaneo acquisto di un nuovo modello di minifrigo F1 con sistema anticondensa, nella versione dritta o spallata.

Un’offerta molto vantaggiosa, considerando anche il maxi

ammortamento previsto dalla Legge di Bilancio 2018.

Certamente! La nostra campagna promozionale è infatti cumulabile con l’agevolazione ministeriale che consente alle imprese che decidono di investire in nuovi beni compresi in particolari categorie – sostanzialmente macchinari, impianti e attrezzature, e quindi anche i nostri minifrigo F1 e le nostre attrezzature durevoli come lo Scoiattolo, il pantografo o l’Ollilight – di beneficiare, ai fini delle imposte sui redditi, di una diminuzione del reddito imponibile pari al 30% del costo di acquisto del bene nuovo ripartito fra gli anni di durata del processo di ammortamento.

Così come disposto dalla Legge 205/2017 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2017.

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PRODOTTI 39

Minifrigo F1 dritto o spallato con sistema anticondensa.

Altri prodotti che beneficiano della diminuzione del reddito imponibile pari al 30% del costo di acquisto.

Olivetti • Tel. 0522 875165 • Fax 0522 875319 • www.funerolivetti.com • info@funerolivetti.com

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40 RUBRICHE

LO STILE FORMALE NELL’ARTE FLOREALE FUNEBRE

Ogni composizione floreale può essere realizzata in uno stile specifico. È quindi necessario non fare confusione fra composizione floreale e stile floreale.

L

a composizione floreale è materialmente ciò che viene creato attraverso un determinato progetto che abbiamo in mente, con l’utilizzo di materiali vegetali (fiori, foglie e fogliami) ed eventuali materiali complementari (contenitore, oggettistica, nastri ecc.).

Lo stile floreale è invece qual-

cosa di astratto, è l’insieme delle caratteristiche che quella composizione deve avere perché si possa dire che appartenga a quello stile.

Per spiegarci meglio possiamo fare un esempio.

Nella nostra storia dell’arte architettonica italiana si possono individuare diversi periodi temporali caratterizzati da diffe-

renti stili: preromanico, romanico, gotico, rinascimentale, barocco, liberty ecc.

Date le precise caratteristiche di ogni stile sappiamo riconoscere se un edificio è costruito in stile romanico piuttosto che gotico.

Se trasferiamo questo esempio nell’arte floreale possiamo dire che anche una composi-

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zione floreale, come un edificio, è un manufatto generico che può però caratterizzarsi attraverso uno stile particolare nel quale viene realizzata.

Gli stili che possiamo individuare nell’arte floreale e che costituiscono materia di insegnamento nelle scuole professionali di composizione floreale sono quattro:

chitettura possiamo trovare edifici che presentano caratteristiche di stili architettonici diversi.

sia necessità di scendere nei dettagli.

• formale • decorativo • vegetativo • lineare

COMPORRE IN STILE FORMALE Caratteristiche dello stile formale Le composizioni realizzate in questo stile devono avere una forma geometrica regolare, che solitamente è quella della sfera e della semisfera. Secondo lo stile formale vanno osservate le seguenti regole:

Le composizioni in stile formale, proprio per la loro regolarità e simmetria, ispirano un senso di razionalità, sicurezza, tranquillità, solidità e certezza in quanto sono immediatamente comprensibili a vista d’occhio in tutte le loro parti.

Non hanno profondità nascoste o particolari da scoprire e la luce si riflette illuminandole in modo omogeneo in tutte le loro parti.

Ciascuna composizione floreale realizzata seguendo determinati criteri stilistici può essere ascritta a uno di questi stili. Ovviamente questi quattro stili non sono da applicare inesorabilmente a ogni creazione floreale.

Addirittura possono essere ibridati, entro certi limiti, uno con l’altro, proprio come in ar-

• i fiori sporgono tutti alla medesima altezza; • nessun fiore emerge per assumere il ruolo di protagonista; • i fiori sono mescolati in modo da realizzare un insieme omogeneo senza spazi vuoti fra un fiore e l’altro; • l’interesse visuale è dato dalla visione complessiva del design realizzato, senza che vi

Applicazioni pratiche Proprio per la sua compattezza, lo stile formale è, a confronto con altri stili, più dispendioso in quanto le composizioni costruite secondo i suoi criteri sono tanto più costose quanto più grandi.

Tuttavia, paradossalmente, è quello più utilizzato anche nell’arte funebre, dove solita-

Composizione copricassa realizzata con stile formale.

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42 RUBRICHE

Un’altra composizione floreale in stile formale, la corona.

mente occorre proprio realizzare composizioni di grandi dimensioni quali cofani, corone e cuscini.

Abilità richieste Dal punto di vista delle possibilità espressive lo stile formale è sicuramente il più limitato poiché si è costretti a costruire entro una forma predefinita.

Senza nulla togliere ai pregi di questo stile, possiamo dire che esso consente solo di variare forme, tipi e colori dei fiori (anche se molti fiori sono inadatti al suo utilizzo), ma non consente altre sperimentazioni.

Considerando le abilità richieste, esige una precisa cura e

attenzione nel rispetto geometrico della forma, ma non richiede una particolare inventiva e creatività. Tuttavia è il primo imprescindibile stile che viene insegnato nelle scuole professionali e costituisce la base per poi accostarsi agli altri stili, anche se le sue tecniche non possono più essere utilizzate negli altri stili per realizzare degli ibridi, a eccezione dello stile decorativo-formale.

IL FIORE PER IL MESE DI APRILE Il Flower Council of Holland, indicando le tendenze floreali per i fiori recisi nell’anno 2018, ha decretato la Gerbera come fiore per il mese di aprile.

––– GERBERA ––– Appartiene alla famiglia delle Asteraceae. È una pianta perenne di cui esistono circa 70 specie e molte centinaia di ibridi; anche la gamma dei colori è molto ampia. È un’infiorescenza composta da fiori femminili (le ligule o petali) e fiori maschili (costituenti la parte centrale detta disco). Le ligule hanno sempre colore diverso da quello del disco: in ogni caso quando si parla di colore si intende sempre quello delle ligule.

Vi sono tre tipi di Gerbera: • a fiore semplice, con un solo cerchio di ligule; • a fiore semidoppio, dove le ligule formano due piani sovrapposti di cui quello interno è una sorta di collarino di circa 30-40 ligule corte; • a fiore doppio, con ligule lunghe esterne, come nel fiore semplice, e alcune centinaia di ligule corte al centro.

Alle aste dei fiori olandesi le Gerbere sono divise in gerbere a fiore grande e gerbere mini o germini se il diametro del fiore è di 8 centimetri.

Utilizzo • Quando il fiore arriva in negozio mettete immediatamente i fiori in un vaso con dell’acqua pulita perché debbono reidratarsi per almeno quattro ore se erano conservati a secco. Poiché il fiore respira attraverso la peluria del gambo, questo va immerso in poca acqua, altrimenti il fiore muore per soffocamento. Aggiungete

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del conservante. Gli steli possono essere utilizzati quando sono di nuovo sodi.

• Se gli steli non riescono a riprendersi è necessario immergere i fiori completamente in acqua per qualche ora e poi eventualmente sorreggerli con del filo di ferro (con una ferratura all’interno dalla parte della testa).

• Non togliete le Gerbere dalle scatole tirandole dalla corolla. Potete infatti rompere i petali.

• La Gerbera ha uno stelo abbastanza sottile e cavo che si danneggia molto facilmente se reciso con arnesi poco adatti: utilizzate quindi un coltellino ben affilato e disinfettato.

Gerbere

Etimologia Il fiore è stato chiamato così da Traugott Gerber, collezionista di molte piante nella penisola danese dello Jutland, dove morì nel 1742. Gerbera Jamesonii è il primo esemplare delle varietà moderne e fu così chiamato dal collezionista Jameson che scoprì la pianta in Transvaal, da cui anche il nome di Margherita del Transvaal.

IL CORSO CHE CERCAVI La Scuola d’Arte Floreale nasce nel 1995 a Milano per opera di Laura Grandi, diplomata fiorista presso la Scuola Internazionale Mastrofioristi, con l’obiettivo di formare professionisti nel settore del flower design e del wedding planning.

Nelle sedi di Milano, in viale Lunigiana 15, e di Bornate, in provincia di Vercelli, corso Buozzi 8, si organizzano tutto l’anno corsi professionali individuali e personalizzati di floral design, tra cui quelli dedicati alle onoranze funebri, relativi alla lavorazione di fiori freschi, essiccati e artificiali e alla realizzazione di composizioni floreali e di piante.

La Scuola d’Arte Floreale si conferma anche un luogo dove sperimentare e realizzare le idee compositive che nascono dallo studio, dalla documentazione e dalla costante ricerca di innovazione, grazie anche a importanti partner come Van der Plas (www.fioristaitaliano.it/ingrosso-fiori-webshopasta-olanda-van-der-plas) a cui la scuola si rivolge per i fiori recisi.

Per maggiori informazioni contattare Roberto Sangalli della Scuola d’Arte Floreale Milano tel. 02 66987150 - cell. 339 5080536 – Bornate (VC) cell. 339 8962634 www.fioristaitaliano.it - info@artefloreale.com

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2018

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Bologna da

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ARMONIA DEGLI ANGOLI

Disponibile in frassino, mogano, rovere e noce, il cofano America angoli tondi di Ferrari presenta linee arrotondate, così come gli angoli armoniosamente uniti in modo ben visibile ed esteticamente gradevole grazie alla sapiente lavorazione artigianale a coda di rondine.

America angoli tondi Ferrari • Tel. 0376 808901 • Fax 0376 88062 www.ferraricofani.it • ferrari@ferraricofani.it

SCURO, ELEGANTE

E dalla forma squadrata e imponente, che contribuisce a mettere ancor più in evidenza gli angoli di questo cofano sottolineandone l’eleganza. Il modello 80 S di Lavalle è realizzato in una particolare tonalità scura, noce venato, arricchita da sfumature.

80 S Lavalle • Tel. 0172 373013 www.lavallecofani.com • lavalle.cofani@gmail.com

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COFANI 47

UN AIUTO NELLA SCELTA

Si presenta in diverse essenze chiare e scure il modello Urna di Melloni, in grado di soddisfare tutte le famiglie e aiutare quindi nella scelta del modello più idoneo.

Un cofano molto apprezzato per le linee semplici, moderne ed eleganti, confermate anche nella versione in larice.

Urna Melloni • Tel. 030 6900687 www.mellonicofani.it • info@mellonicofani.it

IN LEGNO MASSELLO

Solo in legno massello e attraverso un processo produttivo alimentato con energia rinnovabile ricavata da pannelli fotovoltaici.

Così viene realizzato da Scacf il modello 25 E della linea ecologica Legno is Green, in larice e finiture in noce chiaro ad acqua.

Michela Sgoluppi

25 E Scacf • Tel. 075 856328 • Fax 075 8560314 www.scacf.it • scacfalt@technet.it

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M

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ade in ITALY

LA LEGALITÀ PREMIA

Sono aumentati i controlli presso le imprese di onoranze funebri da parte delle autorità competenti, con multe e perfino il rischio del ritiro della licenza per quelle imprese che non operano in maniera corretta.

Ne abbiamo parlato con Marco Ghirardotti, presidente di Assocofani, l’associazione italiana di produttori di cofani e accessori funebri.

«I

controlli sul territorio vengono fatti abbastanza saltuariamente e questo, si sa, purtroppo diventa facile terreno per tutti gli impresari che non si comportano in maniera regolare.

Ma alla fine, credetemi, la legalità premia!

E lo voglio ricordare soprat-

tutto a tutti gli impresari, e sono la maggior parte, che svolgono il proprio lavoro in maniera ineccepibile e responsabile, assumendo e formando il personale regolarmente, acquistando i prodotti necessari per il servizio da fornitori certificati e tracciabili, investendo parte dei proventi delle pro-

prie attività per adeguarsi e comportarsi di conseguenza nel pieno rispetto delle norme, delle regole e delle leggi vigenti in Italia.

Negli ultimi periodi le cronache riportano sempre più spesso notizie in merito a controlli presso le imprese di onoranze funebri.

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RUBRICHE 51

«Negli ultimi periodi sono aumentati i controlli che hanno portato molto spesso a multe ma anche a un rischio più grande, la sospensione della licenza, indubbiamente un danno molto più grave per l’impresa».

In parte, forse, sono le amministrazioni che hanno bisogno di recuperare un po’ di soldi, ma in parte queste ispezioni avvengono perché sollecitate sia dalle associazioni di categoria che tutelano gli iscritti sia da tutti gli operatori del settore che si comportano in maniera regolare e sono attaccati dalla concorrenza sleale.

Alla fine spesso questi controlli portano alla luce irregolarità di comportamenti che finiscono per essere sanzionati sia in maniera pecuniaria, ma anche, fatto ancor più grave, con la sospensione della licenza, che comporta di conseguenza un danno economico ancor più rilevante.

COSA VI CONVIENE FARE? Per essere tranquilli bisogna naturalmente rispettare le regole e la cosa primaria da fare è affidarsi sempre ad aziende che rispettano le normative e forniscono prodotti e servizi in maniera sicura, continuativa

e legale. Per quanto riguarda i prodotti, quelli made in Italy, realizzati dalle nostre aziende e utilizzati dalle imprese di onoranze funebri, sono una garanzia importante sia per il rispetto delle regole sia per la qualità del servizio offerto.

Una cerimonia funebre organizzata con un prodotto di qualità è indubbiamente un valore aggiunto non indifferente e allo stesso tempo offre delle

assicurazioni di non poco conto.

Molto spesso la differenza di prezzo che si può avere tra un prodotto d’importazione e un prodotto made in Italy ha un’incidenza veramente minima su un costo di un servizio generale.

Ma, a mio avviso, è enorme il tornaconto che si ha invece da questo mimino investimento in più.

Quindi il mio consiglio è quello di fare bene le vostre valutazioni e considerare cosa vi conviene veramente fare!

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52 PRODOTTI

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PRODOTTI 53

IN BIANCO PERLATO

E sempre più apprezzato!

Anche nell’originale tinta bianco perlato, il modello su base Chrysler 300 C realizzato da Fratelli Grasso continua a distinguersi per l’eleganza e lo stile imponente e maestoso.

Un’autofunebre che conquista tutti gli impresari, specialmente quelli che manifestano un approccio più moderno alla cerimonia funebre e sono alla ricerca di originalità.

F.lli Grasso • Tel. 095 2936194 • Fax 1782243612 • www.autotrasformazionigrasso.com • info@autotrasformazionigrasso.com

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56 RUBRICHE

-

E

E-

Roberto Camazzola

Musicista professionista laureato in organo, composizione e pianoforte con una lunga esperienza didattica e concertistica.

A seguito delle numerose richieste provenienti dal territorio, circa 10 anni fa decide di dedicarsi all’organizzazione della musica per l’accompagnamento delle cerimonie di esequie religiose e laiche, tumulazioni, commiati, messe di suffragio.

Grazie alla grande esperienza accumulata in anni di attività può attingere a un vasto repertorio di musica di ogni epoca e genere, personalizzando la tipologia di accompagnamento musicale a seconda delle esigenze che di volta in volta si presentano. Seleziona personalmente e collabora stabilmente con validi musicisti: violinisti, flautisti, artisti lirici e di ogni altro genere di musica.

cell. 329 8998673 - arte2016@virgilio.it - www.musicaperfunerale.it

U

n sottofondo, a volte volontario a volte no, alla nostra vita. La musica accompagna diverse situazioni, allegre o tristi, emoziona, coinvolge, aiuta a rivivere particolari ricordi e arricchisce ogni momento vissuto.

Ma arricchisce anche un momento triste come quello dell’ultimo saluto ai nostri cari.

Quando infatti viene scelto un accompagnamento musicale la cerimonia funebre risulta an-

cora più toccante, significativa.

Attraverso la musica e il canto cerchiamo di rendere il distacco meno doloroso e di colmare anche i momenti di silenzio, spesso strazianti, esprimendo la profonda tristezza per dare ancora più significato alla cerimonia.

Proprio per questo è importante coinvolgere la famiglia nella scelta dei brani che possono aiutare a ricordare momenti o situazioni vissute da e

con il proprio caro. È quindi necessario capire le esigenze delle famiglie, comprendere la personalità del defunto e fornire un repertorio musicale che possa realmente rendere onore.

DISCRETO E COINVOLGENTE Dopo essere stati contattati dalle famiglie o dalle imprese

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EMOZIONI IN MUSICA

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Scegliendo, suonando o ascoltando la musica riusciamo a esprimere le emozioni del momento che stiamo vivendo, arricchendolo.

Anche la cerimonia funebre risulta più ricca, toccante e significativa quando viene scelto un accompagnamento musicale che coinvolge i partecipanti favorendo il raccoglimento e la preghiera, ricordando e onorando la persona cara.

Musicisti professionisti che suonano e cantano durante la cerimonia funebre rappresentano un importante valore aggiunto che le moderne imprese di onoranze funebri possono proporre alle famiglie. di onoranze funebri dobbiamo muoverci con estrema velocità per proporre un repertorio che tenga conto di tutto, anche delle normative.

Per i funerali di tipo religioso, in particolare, esistono dei vincoli ed è necessario conoscere bene la liturgia e le norme per avere anche un dialogo aperto e costruttivo con il celebrante.

Come per tutto quello che concerne il servizio funebre, anche l’accompagnamento deve risultare sempre discreto.

Non deve essere l’esibizione di uno o più musicisti, ma un omaggio per il defunto, e deve favorire il raccoglimento per i partecipanti, che spesso sfocia in un pianto liberatorio delle

forte emozioni.

Il più diffuso e richiesto accompagnamento musicale coinvolge organo e soprano, anche se trattandosi di un servizio molto personalizzato siamo sempre pronti a valutare e proporre diverse alternative grazie alla collaborazione con vari musicisti.

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tanatoestetica

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NON È MAI SUPERFLUA!

La cura del defunto e la tanatoestetica non sono mai superflue, ma aiutano a rendere alla famiglia il proprio caro con un aspetto il più vicino possibile a quello avuto nella vita di tutti i giorni.

Gli interventi di maquillage, basati su appositi studi e realizzati con strumenti idonei, non fanno che accrescere ulteriormente il valore del servizio offerto dall’impresa.

Riportiamo l’esperienza di due differenti interventi.

N

on è raro per me ricevere dagli impresari richieste per un intervento, a volte anche solo per un consiglio, per nascondere nel migliore dei modi particolari anomalie che possono compromettere l’esposizione del defunto.

Un ricordo recente riguarda un impresario che aveva ricevuto dalla famiglia la precisa richiesta di poter allungare i tempi dell’esposizione in modo da permettere ad alcuni parenti molto lontani di giungere in tempo per un ultimo saluto prima della cerimonia. Non essendo sicuro di poter svol-

gere un lavoro perfetto, l’impresario ha preferito richiedere il mio aiuto.

Ho deciso di procedere con un trattamento che, sempre conforme allo standard italiano di polizia mortuaria, prevede l’utilizzo di prodotti specifici che garantiscono un’esposizione più lunga e duratura.

E il risultato è stato ottimo, come hanno confermato la famiglia e i parenti attesi da giorni, che hanno potuto salutare per l’ultima volta il proprio caro e ricordarlo com’era in vita.

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UN INTERVENTO ALL’ESTERO Dalla Francia ho invece ricevuto la telefonata di un impresario che aveva la necessità di intervenire sulla salma di un uomo ritrovato nella propria abitazione e deceduto in seguito a un arresto cardiaco.

Inoltre nel corso della caduta l’uomo si è procurato una ferita alla zigomo con il conseguente ispessimento dei tessuti nella parte rimasta a contatto con il pavimento.

Sono subito partito per la Francia con le idee chiare su come operare e consapevole che ci sarebbe voluto del tempo.

Ho infatti impiegato più di tre ore, mettendo in pratica tutte le conoscenze apprese in anni di studio e servizio, per un maquillage che fosse in grado di eliminare tutti i segni lasciati da questa morte con trauma e permettere alla salma di essere esposta per la veglia funebre.

TEMPO E STUDIO Non posso che ritenermi molto soddisfatto, non solo per il risultato ottenuto ma soprattutto per la commozione che ho colto nel momento in cui i familiari si sono trovati di fronte al proprio caro.

In questi momenti, con i riscontri dalle famiglie, ho la conferma di quanto sia fondamentale impiegare tempo e studio per regalare la possibilità di dare un ultimo e dignitoso saluto.

Con questi due esempi voglio quindi sottolineare l’importanza dell’estetica nella funeraria, un aspetto che il moderno impresario funebre non dovrebbe mai sottovalutare, ma invece approfondire con lo studio o affidandosi ad aggiornati professionisti per potersi occupare anche dei casi più particolari.

Quando l’impresario è consapevole che questo tipo di intervento non è superfluo, ma sempre necessario, non solo accresce il valore del proprio servizio ma anche della propria impresa, che riesce così a distinguersi.

SALVATORE MANOLA

Esperto di tanatoestetica, ha studiato all’estero frequentando corsi di tanatoestetica e principi base di tanatoprassi, tra cui il Curso de Tanatopraxia presso l’Universidade Federal de Minas Gerais in Brasile e diversi corsi di perfezionamento in Inghilterra e Scozia, con il superamento di esami e prove pratiche.

In Italia ha seguito il corso di formazione di tecnico di sala autoptica presso diverse strutture ospedaliere di Milano e corsi di psicologia focalizzati soprattutto sul tema della morte e dell’elaborazione del lutto. Interessato anche ad altre religioni, è costantemente aggiornato sulle metodologie e il trattamento delle salme nei riti buddisti, musulmani, ortodossi ed ebrei.

Gli studi e la pratica nel campo della tanatoestetica hanno portato allo sviluppo di collaborazioni con diverse imprese di onoranze funebri.

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MECCANISMO TUTTO ITALIANO

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CIMITERI PER ANIMALI DOMESTICI: INQUADRAMENTO NORMATIVO M

entre il tradizionale settore funerario (...per umani!) vive una stagione di grande crisi e generale confusione, sembrano, sempre più, suscitare maggiori attenzioni, soprattutto dal punto di vista mediatico, le questioni specifiche attorno ai cimiteri dei cosiddetti animali d’affezione, con nuove e verosimili possibilità, o opportunità di business, magari per chi sia già inserito nel più collaudato comparto delle estreme onoranze e sappia gestire tutte le procedure amministrative relative a un decesso, trasporto compreso.

Ma anche nuovi players potrebbero inserirsi in questo inesplorato (per il nostro Paese, almeno) e lucroso giro d’affari.

È allora possibile impiantare ed esercire, anche privatamente, un sepolcreto per animali di piccola taglia?

Sì, si può ragionevolmente esser possibilisti come dimostreremo in questo numero e nel successivo.

A ogni modo, stiamo giuridicamente ragio-

nando di un caso di specie, proprio delle attività di polizia veterinaria (Dpr 8 febbraio 1954 n. 320), rispetto a cui occorre preliminarmente operare rimando con questa postilla e chiosa di fondo: le norme vigenti in materia di morte, trasporto ed eliminazione delle carcasse di animali sono state palesemente poste e create per operazioni indiscriminate e massive, volte appunto allo smaltimento razionale di materiale organico morto e, quindi, ad alto pericolo biologico.

Orbene, lo scopo sotteso a un cimitero per animali domestici è esattamente l’opposto.

Vale a dire, si vuole consentire ai proprietari di tributare un omaggio ai loro piccoli amici a quattro zampe (l’attuale diritto civile li classifica ancora come res, ossia oggetti passibili di diritto di proprietà, ma la Cassazione, per esempio, con sentenza n. 20934/2017, con una diversa e lungimirante sensibilità comincia a definirli quali esseri viventi e senzienti dotati di una propria autonomia psico-fisica) attraverso l’identificazione di un particolare luogo dedicato ove

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siano stabilmente sepolte le loro spoglie.

In presenza di un vuoto normativo circa i cimiteri per animali occorre valutare a quali regole, fra le norme che esamineremo, si debba necessariamente ottemperare.

La risposta è abbastanza facile.

Valgono tutte le disposizioni di carattere sanitario, volte, cioè, a prevenire e neutralizzare i rischi per la salute pubblica.

Questo imprescindibile elemento igienicosanitario accomuna entrambe le fattispecie delle due polizie (mortuaria e veterinaria), pur con le dovute e abissali differenze dovute al diverso fine, comunque sempre orientato all’allestimento di un diverso e separato (per ovvie ragioni di costume e morale) spazio commemorativo privato (e dunque a titolo oneroso per l’utenza del servizio).

Procediamo con ordine meramente cronologico. Dapprima, con il DLgs 14 dicembre 1992 n. 508 erano state adottate le norme di attuazione della direttiva 90/667/Cee del Consiglio del 27 novembre 1990, poi abrogata (art. 37) dal

successivo Regolamento Ce n. 1774/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 3 ottobre 2002 (in Guue n. L 273 del 10 ottobre 1992 (successivamente modificato dal Regolamento Ce n. 808/2003 del Parlamento europeo e della Commissione del 12 maggio 2003 in Guue n. L 117 del 13 maggio 2003, in applicazione dal 1 maggio 2003).

Per il sistema di diritto punitivo in esecuzione del presente regolamento si veda il DLgs 21 febbraio 2005 n. 36.

Oggi, dopo le recenti novelle a livello europeo, il corpus normativo di riferimento è rappresentato dal Regolamento Ce n. 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009.

Leggi e regolamenti regionali Va osservato come, già prima, alcune ReCARLO BALLOTTA

Giornalista pubblicista iscritto all’Ordine Nazionale Giornalisti dell’Emilia Romagna, specializzato in giornalismo tecnico-amministrativo nel settore necroscopico, funerario e cimiteriale.

Ha conseguito diplomi e attestati partecipando a diversi seminari sulla polizia mortuaria e a giornate di studio sulle differenti leggi regionali emanate negli ultimi anni, focalizzandosi principalmente su pianificazione e gestione dei fattori produttivi in ambito cimiteriale, redazione e osservanza del regolamento comunale di polizia mortuaria e pianificazione cimiteriale.

Dal 2005 è parte del programma di aggiornamento e formazione per il settore funebre e cimiteriale condotto da diversi enti e ha frequentato, a più riprese, corsi di approfondimento su concessioni cimiteriali, operatività e sicurezza in cimitero, metodologia di azione nelle operazioni cimiteriali, protezione della privacy in ambito di polizia mortuaria e tutela delle opere di rilievo storico-artistico nella gestione cimiteriale.

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gioni avessero autonomamente promulgato proprie leggi regionali (o approvato regolamenti o assunto semplici atti amministrativi che in quanto tali sono carenti di efficacia normativa) sulla base delle disposizioni comunitarie antecedenti al Regolamento Ce n. 1774/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 3 ottobre 2002, ma anche che leggi regionali ben successive abbiano, erroneamente, rinviato alle norme, ora abolite, dettate dalla direttiva 90/667/Cee del Consiglio del 27 novembre 1990, tuttavia poche, o quasi nulle, sono quelle ispirate alle disposizioni nazionali di attuazione della sullodata direttiva (cioè al DLgs 14 dicembre 1992 n. 508).

Bisogna poi ricordare, nel complesso e articolato modello delle fonti del diritto intra ed extra moenia, come, in relazione agli atti delle istituzioni comunitarie, i regolamenti costituiscano norme di rango primario e di diretta applicazione negli Stati membri: in altre parole, i regolamenti si configurano, nel contesto della graduazione tra fonti del diritto, quali leggi a pieno titolo.

Al contrario, le direttive vincolano gli Stati membri nelle loro linee guida e di indirizzo, ma spetta alle singole nazioni dell’Unione Europea l’emanazione delle norme nazionali necessarie per l’attuazione per quanto riguarda le forme e i mezzi (art. 249 (ex art.

189) Trattato), per cui, di norma, non sono direttamente cogenti negli Stati aderenti al progetto dell’Europa Unita, fino a che non siano varate le norme nazionali di recepimento (e di rango primario) a questo proposito.

La conseguenza è logica: l’entrata in vigore dell’odierno regolamento Ce n. 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio 21 ottobre 2009 produce questi effetti abroganti sulle eventuali antinomie o di integrazione sulle probabili lacuna legis: i suoi contenuti precettivi prevalgono,

quando in conflitto, su quelle del Dpr 8 febbraio 1954 n. 320 “Regolamento di polizia veterinaria”, non solo per il principio della successione delle norme nel tempo, ma altresì, e prima, per gerarchia, ovvero per il fatto che il Regolamento Ce ha natura di norma di rango primario.

Data la sua concezione tipica e perciò un po’ datata, degli anni Cinquanta, il regolamento di polizia veterinaria non contemplava espressamente il tema dei cimiteri per animali d’affezione.

Prevedeva, tra le sue misure, operazioni sulle carcasse degli animali che presentassero patologie veterinarie di un certo tipo (art. 10, lett. e)) e considerava tra i provvedimenti assumibili con ordinanza del sindaco, quale Autorità Sanitaria Locale (a oggi ex Legge n. 833/1978, DLgs n. 112/1998 e, da ultimo, DLgs n. 267/2000), anche il trattamento idoneo, secondo gli strumenti di profilassi a disposizione, delle spoglie degli animali, del letame e dei materiali comunque inquinati mediante infossamento, sterilizzazione, cremazione o denaturazione con sostanze chimiche. In forza di quest’impostazione concettuale, invero anacronistica, tale problema era affrontato con provvedimenti quasi emergenziali (tant’è che si parla di distruzione degli animali) e non come comportamento deliberatamente voluto in situazioni non critiche, ossia al di fuori delle patologie veterinarie, quando vi sia minaccia per la pubblica incolumità.

Pure la prefata normativa comunitaria affronta il tema sotto il profilo dello smaltimento delle carcasse degli animali (codificando come sottoprodotti di origine animale anche i corpi interi di animali, oltre che le loro parti, quando non destinati al consumo umano) e, così, dispone che gli animali da compagnia (in Europa è utilizzata questa perifrasi, mentre nella declinazione legislativa

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nazionale si ricorre spesso alla formula animali d’affezione) rientrino nei sottoprodotti di origine animale di categoria 1 che sono oggetto di eliminazione mediante incenerimento o co-incenerimento in impianti di bassa capacità (per essi, cioè, non si segue la direttiva 2000/76/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 dicembre 2000 sull’incenerimento dei rifiuti (in Guue n. L 332 del 28 dicembre 2000), dall’Italia implementata e introdotta nell’Ordinamento Nazionale con DLgs 11 maggio 2005 n. 133.

Per gli animali da compagnia è ammesso che essi possano essere trattati direttamente come rifiuti mediante sotterramento, su decisione dell’autorità competente.

Poiché tale materia, attenendo eminentemente alla polizia veterinaria, afferisce all’ambito della tutela della salute, cioè a sfera d’intervento normativo oggetto della competenza legislativa regionale concorrente ex

art. 117 Cost. (così come riformato dalla Legge di revisione costituzionale n. 3/2001), rispetto a cui la potestà regolamentare è esclusivamente regionale, se consideriamo come le norme di grado primario siano individuabili nel Regolamento Ce n. 1009/2009 del 21 ottobre 2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, si deduce come le Regioni possano esercitare liberamente il proprio potere regolamentare, senza che sia strettamente necessaria l’approvazione di alcuna norma legislativa regionale.

Diverso sarebbe se le Regioni ritenessero opportuno individuare, in termini di norma legislativa, aspetti di dettaglio che non siano già disciplinati dello specifico diritto comunitario vigente.

Il quadro normativo, pertanto, è molto fluido… quasi magmatico.

E l’incertezza non aiuta certo chi voglia investire risorse ed energie imprenditoriali.

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IL FISCALISTA PER VOI

LA RIVALUTAZIONE DI TERRENI E PARTECIPAZIONI: LE PRINCIPALI NOVITÀ Quali i requisiti e come si deve procedere per avvalersi di un nuovo costo d’acquisto per terreni e partecipazioni non quotate in mercati regolamentati.

Dottore commercialista laureato all’Università Bocconi di Milano e con un Master tributario full time Ipsoa, Alberto Pirone è specializzato nella consulenza fiscale e societaria. È tra gli esperti professionisti dello studio R&S Commercialisti di Milano, che da circa 30 anni si rivolge a persone, piccole e medie imprese, ma anche grandi realtà nazionali e internazionali con consulenze in materia tributaria, societaria, aziendale e contabile.

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N

ella Finanziaria 2018 il Governo ha inserito la possibilità di rideterminare alla data del 1 gennaio 2018 il costo d’acquisto di terreni e partecipazioni non quotate in mercati regolamentati da parte di persone fisiche, società semplici, enti non commerciali e associazioni professionali.

Entro il 30 giugno 2018 tali soggetti potranno effettuare la redazione e l’asseverazione della perizia di stima, nonché il versamento dell’imposta sostitutiva dovuta: essa risulta pari all’8% sia per i terreni sia per le partecipazioni (qualificate e non).

I soggetti adibiti alla redazione della perizia, per quanto riguarda le partecipazioni, sono i dottori commercialisti, gli esperti contabili, i revisori legali dei conti e i periti iscritti alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura.

Per quanto riguarda i terreni, oltre ai periti di cui sopra, anche ingegneri, architetti, geometri, dottori e periti agrari o industriali edili.

La perizia, nel caso di partecipazioni, fa riferimento all’intero patrimonio sociale, mentre viene individuata solo in seguito la frazione di patrimonio netto spettante a ciascun socio o associato.

Una volta calcolata la rivalutazione e quindi l’imposta sostitutiva, essa deve essere versata attraverso il modello F24: - in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2018; - 3 rate annuali di pari importo, applicando alle due rate successive alla prima interessi pari al 3% calcolati dal 30 giugno.

I codici tributo da utilizzare nel modello sono: - 8055 per la ridetermina-

zione delle partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati; - 8066 per quella dei terreni edificabili o con destinazione agricola.

L’anno di riferimento da indicare è il 2018.

NUOVA VALUTAZIONE È possibile procedere a una nuova valutazione di terreni o partecipazioni già oggetto di precedenti rivalutazioni.

In base al valore della perizia ottenuto al 1 gennaio 2018, il contribuente può detrarre dall’imposta sostitutiva dovuta per la nuova rivalutazione l’importo relativo all’imposta sostitutiva già versata oppure chiedere il rimborso di quest’ultima in caso di nuova valutazione superiore alla precedente.

Il termine di decadenza per la richiesta del rimborso decorre dalla data di versamento dell’intera imposta o, in alternativa, della prima rata relativamente all’ultima rideterminazione effettuata.

Nel caso invece la nuova rivalutazione sia inferiore a quella precedente, il contribuente può scomputare dalla nuova imposta derivante dalla perizia del 2018 quanto versato in precedenza oppure versare la nuova imposta e chiedere a rimborso la precedente.

La rivalutazione si perfeziona, in ogni caso, con il versamento dell’intera imposta sostitutiva ovvero, in caso di pagamento rateale, della prima rata.

Pertanto il contribuente potrà avvalersi, da quel momento, del nuovo valore di acquisto.

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78 PRODOTTI

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ate per contenere i bigliettini di ringraziamento oppure le offerte, le scatole realizzate da Ftc confermano l’attenzione anche per i dettagli da parte dell’agenzia funebre e consentono una migliore organizzazione della cerimonia garantendo la partecipazione di famigliari, amici e conoscenti.

Sono molto apprezzate per l’estetica e la praticità: si abbinano facilmente agli ambienti, così come ad altri importanti accessori quali, per esempio, i libri firma o i porta documenti, e si montano con estrema semplicità.

Qui presentate in velluto di colore grigio, sono disponibili anche in velluto e in altre tonalità di colore e personalizzabili con la scritta dorata.

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L’IMPORTANZA DEI PICCOLI

PRODOTTI 79

Anche se troppo spesso sottovalutati, i piccoli accessori, come le scatole, rivestono un ruolo importante all’interno della cerimonia funebre.

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Il

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g n i h c C oa

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UNO SGUARDO AL FUTURO E A POSSIBILI SVILUPPI

Tutti desiderano un cambiamento, magari desiderano guadagnare di più, prendersi quello che meritano o semplicemente trovare ragione alle loro scelte personali o professionali.

L’unica differenza è data dalla motivazione e dalla capacità di analizzare la propria situazione.

M

olti impresari si trovano disarmati di fronte a molti scenari che la carriera continua a sottoporre e si ritrovano ad affrontare sfide sempre più complicate a cui dover dare delle risposte.

Siamo di fronte a un periodo di profondi cambiamenti. È sotto gli occhi di tutti e prima te ne accorgi prima riesci a far fronte ai cambiamenti necessari per mantenere gli standard dell’impresa.

Il primo dato di fatto è che esistono imprese in crisi, altre in crisi importanti e altre ancora, invece, in crescita.

Bisogna prenderne atto.

La sola esistenza non è più sufficiente, è necessario fare qualcosa per continuare a esistere.

I tempi cambiano: per esempio, quante autofunebri nere riesci a contare oggi? E pensare che fino a qualche tempo fa erano tutte nere!

Da qui l’esigenza di differenziarsi sul mercato, l’esigenza di fare quel qualcosa che a volte conduce a risultati poco soddisfacenti o, peggio, frustranti.

Offrire un’esperienza differente Il mio consiglio è quello di

uscire dall’ottica del servizio ed entrare in quella dell’esperienza. Il primo universale comandamento per cercare di cambiare le cose o migliorarle ulteriormente è esattamente questo!

Tutti ormai offrono esperienze d’acquisto ed è per quel tipo di esperienza che i clienti restano soddisfatti e torneranno.

Nel settore funebre possiamo dire che tutti possono offrire un servizio, ma l’impresario moderno ha l’onore (o l’onere) di poter offrire un’esperienza differente: alleviare le sofferenze per la perdita e rendere

82_83Coaching 2018.qxp_Layout 1 26/02/18 13:30 Pagina 83

RUBRICHE 83 www.gabrielegrasso.it/essentia | info@gabrielegrasso.it | cell. 340 7002671

Il coaching è una strategia di formazione che consente di migliorare le performance e raggiungere gli obiettivi di maggior valore attraverso la scoperta e lo sviluppo delle personali potenzialità.

Gabriele Grasso Sono un coach con due certificazioni internazionali ottenute dalla società americana di programmazione neurolinguistica (PNL).

Il coach (termine inglese che nel mondo dello sport indica l’allenatore) è un professionista che “allena” i propri clienti a un continuo e costante miglioramento.

Mi rivolgo al mondo della funeraria con un programma di coaching dedicato alle imprese di onoranze funebri.

omaggio a una vita che non c’è più.

Il termine onoranze funebri, non a caso, richiama una specifica missione, quella di onorare la persona che ci ha lasciati. E l’impresario cerca di farlo offrendo il miglior servizio per il quale è fondamen-

tale che l’impresa di onoranze funebri continui a rivolgere lo sguardo al futuro e a puntare a possibili sviluppi.

A volte sono necessari stimoli differenti ma anche occhi differenti, che possano mostrare la situazione com’è realmente e non come ormai siamo abi-

tuati a vederla.

La soluzione migliore può essere quella di cercare un esperto a cui affidarsi e rivolgere precise domande su come mettere a frutto gli anni di esperienza per dare continuità alla qualità dei propri servizi.

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AUTOSTORICHE che passione!

D

opo la Buick berlina modello 57 del 1935 trasformata in autofunebre, l’impresa Antonione di Narzole, in provincia di Cuneo, si dotò di una Fiat 1400 più moderna per l’epoca, sicuramente più rapida negli spostamenti e meno onerosa nella manutenzione rispetto alla Buick, sia per i ricambi sia inevitabilmente per i consumi.

La diffusa Fiat 1400 è qui rappresentata da una trasformazione abbastanza lineare e, considerando il territorio, potrebbe essere attribuita alle carrozzerie Fissore oppure Scioneri che lavoravano nella zona di Savigliano, in provincia di Cuneo.

All’epoca i colori dominanti erano quasi sem-

Fiat 1400

pre il nero con decori in oro e il viola o il rosso scuro per i drappi e le tende.

In questa Fiat 1400 una linea davvero semplice e piacevole si contrappone a un motivo decorativo sul tetto, immagino di alluminio fuso, complesso ed elaborato che risulta però ben eseguito.

Presenti le piccole lampade votive all’interno, che sfoggia anche un rivestimento in tessuto trapuntato nello stile dell’epoca.

Ci sono state inviate anche foto che ritraggono un funerale particolarmente importante, immagino della seconda metà degli anni Settanta, tanto da utilizzare una prestigiosa carrozza a cavalli e di seguito ben sei veicoli di

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Tre Fiat 130 e una Mercedes W 123, tutte utilizzate come portafiori a seguito del corteo.

cui riconoscibili tre Fiat 130 berlina trasformate in autofunebre e una Mercedes W 123, tutte utilizzate come portafiori a seguito del corteo.

Questo a ben rappresentare il gran numero di corone di fiori che venivano offerte dai partecipanti al lutto. Purtroppo dalle foto non è possibile riconoscere l’allestitore delle Fiat 130, vetture decisamente molto ambite dagli impresari dell’epoca.

Continua il nostro viaggio alla scoperta delle autofunebri utilizzate in passato dagli impresari italiani. In ogni numero vi presentiamo alcuni modelli grazie all’analisi di Marco Sambataro, modellista ed esperto di autofunebri d’epoca.

INVIACI LE FOTO DELLE TUE AUTO D’EPOCA E LE PUBBLICHEREMO GRATUITAMENTE:

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87Telefoni utili.qxp_Layout 1 01/03/18 09:56 Pagina 87

•TELEFONI•UTILI• • ACCESSORI E MONUMENTI IN BRONZO Caggiati (PR) 0521-5208 • ARREDAMENTI Diemme (TO) Fhp (PR)

011-9690230 0521-5208

• ASSOCIAZIONI Federcofit (MI) Registro Italiano Cremazioni (MI)

02-33403992 02-87214414

• ATTREZZATURE SANITARIE Fhp (PR) Olivetti (RE)

0521-5208 0522-875165

• AUTOFUNEBRI Bell’s Car (MB) Chiotti (CN) Ellena (CN) F.lli Grasso (CT) Pilato (TV) Wind Cars (MO)

0362-222214 0175-64129 0175-217576 095-2936194 0422-881413 335-6752060

• BIGLIETTINI LUTTO Fhp (PR) Ftc (TO)

0521-5208 011-6471002

• CAMERE ARDENTI (ACCESSORI) Diemme (TO) 011-9690230 Fhp (PR) 0521-5208 Olivetti (RE) 0522-875165 Padovarte Funebre (PD) 049-9360470 Palladini (MI) 347-8526803 Riello (BS) 030-6871315 Rotastyle (BG) 035-461214 Zenit (PV) 0382-868222 • CARATTERI PER LAPIDI Caggiati (PR)

0521-5208

• CARRELLI ED ELEVATORI Fhp (PR) Olivetti (RE) Riello (BS)

0521-5208 0522-875165 030-6871315

• CASSONI RECUPERO SALME Fhp (PR) Olivetti (RE)

0521-5208 0522-875165

• CELLE FRIGORIFERE Fhp (PR) Olivetti (RE)

0521-5208 0522-875165

• CENTRI SERVIZI Agenzia Antonio Pirovano (MI)

02-6128585

• COFANI Ferrari (MN) Lavalle (CN) Lombarda (BS) Lorandi (BS) Melloni (BS) Menegardo (VR) Rotastyle (BG) Scacf (PG)

0376-808901 0172-373013 030-311402 030-6900600 030-2732598 045-6450279 035-461214 075-856328

• CORNICI Caggiati (PR) [in bronzo] Rotastyle (BG) [in radica]

0521-5208 035-461214

• DETERGENZA E SANIFICAZIONE Fhp (PR) 0521-5208 • FIERE Memoria Expo (BS) Tanexpo (BO)

335-5311957 051-4298311

• FRIGORIFERI (PER COFANI) Fhp (PR) Olivetti (RE)

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• FUNERAL HOME (REALIZZAZIONI) Apiemme Engineering (BS) 030-225492 • IMBOTTITURE Fhp (PR) Padovarte Funebre (PD) Zenit (PV)

0521-5208 049-9360470 0382-868222

• LIBRI FIRMA Fhp (PR) Ftc (TO)

0521-5208 011-6471002

• MANIFESTI LUTTO Ftc (TO)

011-6471002

TELEFONI UTILI 87

AGGIORNATO A MARZO 2018

• MANIGLIE E ACCESSORI PER COFANI Fhp (PR) 0521-5208 La Errevieffe (VI) 0444-521859 Riello (BS) 030-6871315 Rotastyle (BG) 035-461214 • PANTOGRAFI Fhp (PR) Olivetti (RE)

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• PRODOTTI PULIZIA BRONZI-MARMI Caggiati (PR) 0521-5208 • SALDATORI Fhp (PR) Olivetti (RE)

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• SOFTWARE & INFORMATICA Funeralinfo (CN)

347-2803247

• TAVOLI REFRIGERATI E DA VESTIZIONE Fhp (PR) 0521-5208 Olivetti (RE) 0522-875165 • TAVOLINI FIRMA Fhp (PR) Padovarte Funebre (PD) Riello (BS) Rotastyle (BG)

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• URNE Caggiati (PR) Ferrari (MN) Fhp (PR) L’Equipe (AL) La Errevieffe (VI) Lavalle (CN) Lombarda (BS) Lorandi (BS) Melloni (BS) Menegardo (VR) Palladini (MI) Riello (BS) Rotastyle (BG) Scacf (PG)

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• VALVOLE Fhp (PR) Olivetti (RE)

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