Tecnica 2/2021

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DAL 1993 LA RIVISTA PER L’IMPRESARIO

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LA RIVISTA

PER L’IM

PRESARIO

N. 2 Febbraio

2021 Copia

DAL 1993

FEBBRAIO 2021

Anno 29

Sempre più spazio ai nostri esperti e professionisti, per affrontare insieme agli impresari il futuro del settore con approfondimenti, opinioni e consigli sulle principali e importanti tematiche della funeraria.

YLING UN REST O ZIONE: NEL SEGN TTRIFICA DELL’ELE CL ASSE E 213 A NUOV

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Tiziano Bertin

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DAL 1993 LA RIVISTA PER L’IMPRESARIO

TECNICA ED INFORMAZIONI DALLE AZIENDE

Mensile inviato gratuitamente a tutti gli operatori del settore. edito da:

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Anno 29 • n. 2 • Febbraio 2021

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SAI DIRLO CON I FIORI? Laura Grandi e Roberto Sangalli

Direttore responsabile Tiziano Bertin tbertin@tecnicaed.it

AUTOSTORICHE CHE PASSIONE! Marco Sambataro

Redazione Claudia Baroncini cbaroncini@tecnicaed.it Progetto grafico e impaginazione Gabriele Calzolari gcalzolari@tecnicaed.it Amministrazione tecnicaeditoriale@legalmail.it Per la pubblicità tel. 335 1337357 tbertin@tecnicaed.it Registrazioni • Tribunale di Milano n. 332 del 3/7/1993 • R.O.C., Registro nazionale degli Operatori della Comunicazione al n. 26119 Stampa Colorshade di Cabrini Matteo M. Via Cristoforo Colombo, 7 20068 - Peschiera Borromeo (MI) Fotografie Archivio fotografico Tecnica Editoriale srl Archivio fotografico Fotolia.com Copyright È vietata la riproduzione, anche parziale, di testi e immagini.

Gli articoli sono un contributo sul piano dell’informazione e dell’opinione e possono non rispettare le posizioni dell’editore.

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Chiuso in redazione il 18-12-2020

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4 CASE FUNERARIE

PROGETTAZIONE A 360 GRADI Dalla fase preliminare alla progettazione degli interni, con gli arredi e l’illuminazione, Apiemme Engineering si occupa di tutte le fasi per la realizzazione di una casa funeraria e opera sull’intero territorio nazionale.

Presentiamo in queste pagine un recente esempio di una moderna struttura.

È

ormai noto a tutti i protagonisti del settore quanto la progettazione e la realizzazione di una casa funeraria rappresentino una materia molto delicata, in cui si deve tener conto di molteplici aspetti.

È quindi necessario avere un punto di riferimento come Apiemme Engineering, pronta a seguire un’impresa funebre già dai primi passi, da quando cioè decide di ampliare i propri servizi con una nuova struttura

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CASE FUNERARIE 5

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6 CASE FUNERARIE

Una delle più recenti realizzazioni di Apiemme Engineering, una moderna casa funeraria progettata dalla fase preliminare fino all’interior, lighting and landscape design.

per le famiglie che si trovano ad affrontare un lutto.

«Il nostro sviluppato e vario know-how ci permette di occuparci al 100% di una progettazione, dalle fasi preliminari fino alla direzione dei lavori in cantiere», spiega Paolo Gentilini, amministratore dello studio che dispone di tutte le professionalità richieste per seguire l’iter di progettazione e realizzazione di strutture edili che, proprio per strutture specializzate come le case funerarie, devono offrire le migliori soluzioni sia per l’accoglienza del pubblico sia per l’operatività di chi lavora.

AL FIANCO DELL’IMPRESARIO IN TUTTE LE FASI

È partendo da un capannone al rustico che Apiemme Engineering ha progettato la nuova

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CASE FUNERARIE 7

AFFIATATO E PREPARATO: IL TEAM DI APIEMME Uno staff di professionisti, composto da architetti, geometri e interior designer, oltre a diversi reparti di ingegneria - meccanica, elettrica, acustica - fino alla parte che si occupa delle strutture e dei cementi armati.

Per questo particolare intervento presentato in queste pagine sono stati coinvolti gli architetti Monica Zacchetti, per la progettazione e la direzione lavori, e Michele Venturini, per l’interior, lighting and landscape design. Sempre all’interior design si è dedicata Mia Zhu, mentre Alessandro Corti ha seguito l’intera fase di cantiere.

struttura in provincia di Mantova che presentiamo in queste pagine.

«In particolare ci siamo occupati dei rilievi iniziali, della progettazione preliminare, della progettazione definitiva, con la relativa consegna della pratica comunale, e della progettazione esecutiva», prosegue Paolo Gentilini.

«Ma non solo, ci siamo infatti occupati anche delle progettazioni dell’impianto meccanico, di quello elettrico e delle strutture, del coordinamento per la sicurezza, della direzione lavori. Per poi concludere con l’interior design, il lighting design e il landscape design».

Oltre alla progettazione a 360 gradi, in questo specifico caso Apiemme Engineering si è inoltre occupata della fornitura dell’arredo, anche su misura, grazie alla collaborazione con numerosi brand italiani e internazionali e artigiani qualificati.

Apiemme Engineering • Tel. 030 225492 • www.apmfuneralhome.com • info@apiemmesrl.it

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14 IMPRESE

DESIDERI DI FAMIGLIA Era un’idea che il padre di Serenella Biamonti non è purtroppo riuscito a realizzare. Ma l’ha fatto la figlia, inaugurando nel 2011 la propria impresa a Camporosso Mare, in provincia di Imperia.

S

i è voluta da subito distinguere per il modo di rapportarsi con le famiglie l’impresa di onoranze funebri Biamonti Serenella, prendendosi cura di ognuna di loro senza mai farla sentire trascurata. Un’organizzazione dell’ultimo saluto che ha continuato negli anni a ricevere riscontri molto positivi, con famiglie che confermano costantemente la fiducia e sostengono l’impresa. «È una professione molto delicata e noi, oltre a sollevare le famiglie da tutte le incombenze

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IMPRESE 15

Negli uffici dell’impresa, Serenella Biamonti insieme alla figlia Roberta.

Sotto, l’interno del nuovo furgone e l’autofunebre scelta dall’impresa sempre in tinta chiara, firmati Chiotti.

burocratiche, cerchiamo di essere un punto di riferimento, un supporto in un momento così difficile come quello immediatamente successivo alla perdita di un proprio caro», commenta Serenella Biamonti.

«Anche in questo complicato periodo di emergenza che stiamo vivendo a causa della pandemia, devo ringraziare tutto il mio staff che ha continuato a garantire sempre il massimo ai parenti, non solo colpiti dal lutto ma anche disorientati per le nuove procedure».

NUOVE IDEE «Un ringraziamento particolare va a mia madre», aggiunge Roberta, la figlia di Serenella, «che fin dal primo momento ha creduto in questa attività e in tutti noi.

Ed è attiva con nuove idee per un servizio in costante miglioramento, dalla scelta di fornitori qualificati e altamente affidabili, come Chiotti per quanto riguarda il parco auto, a nuove modalità di comunicazione tramite per esempio la pagina Facebook, sempre con discrezione, delicatezza e professionalità».

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18 AZIENDE

SENZA TEMPI D’ATTESA… Anche per i cofani fuori misura.

Sono una nicchia di mercato in cui l’azienda bresciana Lombarda non solo è attiva da oltre 30 anni, ma continua a operare in modo efficiente e veloce garantendo un’ampia disponibilità di essenze e modelli.

È

operativa da oltre tre anni la nuova sede dell’azienda Lombarda a Gussago, in provincia di Brescia, in una posizione molto facile da raggiungere anche grazie alla vicinanza delle uscite autostradali.

L’area di oltre 3mila metri quadrati, in cui si trovano la zona produttiva e il magazzino, è organizzata in modo da agevolare non solo la

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AZIENDE 19

DIMENSIONI E TEMPI DA RECORD Alcune immagini della lavorazione di un cofano dalle misure eccezionali: larghezza interna di 120 cm, lunghezza totale di 221 cm e altezza vasca di 82 cm.

Questo modello liscio a otto lati in larice, con piedoni per la movimentazione e 8 maniglie applicate al perimetro, è stato commissionato da un’impresa emiliana e realizzato da Lombarda in tempi da record.

Con il progetto approvato, la lavorazione è iniziata al mattino e il cofano è stato consegnato direttamente all’impresa nel pomeriggio del giorno successivo.

produzione, ma anche la movimentazione e lo spostamento di prodotti più ingombranti, come nel caso dei cofani fuori misura.

Si tratta di modelli non sempre facili da reperire, soprattutto in fase di emergenza.

Ma questo non vale per Lombarda, che è in grado di assicurare alle imprese l’immediata disponibilità di diverse tipologie di modelli dalle misure non standard.

ELEVATI STANDARD DI PRODUZIONE E DI QUALITÀ

«È indubbiamente il nostro fiore all’occhiello la produzione dei cofani fuori misura», conferma il titolare Marco Ghirardotti, «in cui ci siamo specializzati anche attrezzandoci con macchinari e tecnologie adeguate.

Negli anni abbiamo continuato a investire non solo nella realizzazione di una nuova sede, ma anche in moderni impianti tecnologici e automatizzati che

ci permettono di continuare a mantenere elevati standard di produzione e di qualità. Il tutto supportato da personale altamente qualificato e preparato».

L’ampia disponibilità a magazzino è un importante punto di forza per l’azienda bresciana, anche quando si tratta dei cofani fuori misura e fuori standard, sia di grandi sia di piccole dimensioni, sempre garantiti senza tempi d’attesa in essenze e tonalità differenti.

Lombarda • Tel. 030 311402 • Fax 030 0946638 • www.lombarda.info • lombarda@lombarda.info

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PRODOTTI 23

PRATICITÀ, MA ANCHE ESTETICA S

ono realizzati in velluto microfibra, oppure in tele e rasi, i copricarrello proposti da Diemme.

Molto apprezzato per l’estetica e la semplicità di utilizzo, il modello presentato in questa pagina è bloccato alle due estremità su due pannelli in legno che si incastrano al carrello, migliorandone l’appoggio.

Un copricarrello molto pratico e per nulla ingombrante, che può essere lasciato montato anche quando il carrello è chiuso.

La leggerezza è invece una delle principali caratteristiche del nuovo carrello in alluminio di Diemme: solo 12 kg, con ruote girevoli dotate di freno e con un diametro di 20 centimetri.

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24 PRODOTTI

QUAL È L’ABITO PIÙ ADATTO? Indubbiamente quello che rispecchia i gusti e lo stile di chi lo indossa.

Per questo Service Global Fashion è sempre pronta a soddisfare le imprese funebri italiane con la propria linea sartoriale.

È

dedicata soprattutto a chi vuole staccarsi da ciò che considera standard per avvicinarsi invece a quello che è il proprio stile.

Stiamo parlando della linea sartoriale proposta da Service Global Fashion, che con la sede di Lonate Pozzolo, in provincia di Varese, è il punto di riferimento per più di 1.600 im-

prese in tutta Italia. L’impresario funebre, supportato dall’esperienza e dalla consulenza del personale di Service Global Fashion, può avere un abito professionale su misura, anche per tutto lo staff, partendo dalla scelta del taglio, della trama, del tessuto e del modello.

Un abito non solo elegante,

ma anche personalizzato e che può essere arricchito, per esempio, con il logo aziendale stampato oppure ricamato.

Accanto alla linea sartoriale non manca, ovviamente, un ampio assortimento di capi in pronta consegna, un servizio molto apprezzato che può contare sulla disponibilità in magazzino di oltre 30mila capi.

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28 IMPRESE

IN PUNTA DI PIEDI È così che da sempre l’impresa Baldus & Melis di Nuraminis, in provincia di Cagliari, vuole essere accanto alle famiglie colpite da un lutto.

Salvatore Baldus, fondatore e oggi amministratore dell’impresa Baldus & Melis.

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IMPRESE 29

E

dificata nel XVI secolo in stile gotico-aragonese, la chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro Apostolo è indubbiamente tra gli edifici di Nuraminis, in provincia di Cagliari, noti per il particolare valore storico-architettonico.

E davanti a questo importante edificio è stato fotografato il modello G 3.0 su base Maserati Ghibli allestito da Ellena per l’impresa di onoranze funebri Baldus & Melis.

«Abbiamo molto apprezzato i modelli a marchio Ellena, davvero un lavoro ben fatto, dall’attenzione rivolta ai particolari fino all’estetica e alle linee ricercate ed eleganti. Queste ultime armonizzano felicemente in un accurato prodotto che, si può dire, sta al confine molto prossimo della produzione artistica.

Per questo, quando è giunto il momento di sostituire

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30 IMPRESE

l’autofunebre, abbiamo deciso di rivolgerci nuovamente a Ellena. E oltre ad aver risposto a tutte le nostre aspettative, questo nuovo modello ha suscitato grande interesse e apprezzamento anche nella zona in cui operiamo prevalentemente», afferma Salvatore Baldus, fondatore dell’impresa e oggi amministratore.

CON DISCREZIONE E COMPETENZA Oggi l’impresa Baldus & Melis è gestita da Roberto Baldus, noto come Fabio e figlio del fondatore, insieme al socio Simone Melis.

Oltre 50 anni fa è nata con l’obiettivo di dare qualcosa in più al territorio, un ser-

Simone Melis e lo staff negli uffici dell’impresa.

Sotto il modello G 3.0 di Ellena scelto per rinnovare il parco auto.

vizio sempre aggiornato per rispondere a nuove esigenze.

E proprio osservando, ascoltando e operando al fianco delle famiglie che affrontano un lutto Salvatore Baldus ha capito l’importanza di lavorare in punta di piedi, con la massima discrezione, quindi, ma anche con completa competenza e affidabilità.

Una filosofia che ha trasmesso ai due soci e titolari. «È importante rispondere a tutte le richieste che ci vengono sottoposte dalle famiglie e questo possiamo farlo solo se siamo in grado di fornire la nostra massima assistenza e attenzione», conclude Salvatore Baldus, «insieme alla proposta di nuovi accessori, prodotti, servizi e mezzi che contribuiscono a dare ancora più valore all’intera cerimonia funebre».

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32 CASE FUNERARIE

E DOPO 4 ANNI… La casa funeraria Gabusi e Zani aggiunge ancora nuovi spazi e servizi, per essere sempre più efficiente e soddisfare ogni desiderio delle famiglie.

F

rutto di oltre 40 anni di esperienza nel settore, la casa funeraria Gabusi e Zani di Sabbio Chiese, in provincia di Brescia, è stata inaugurata nel 2017. E ha raggiunto subito il

proprio intento, quello cioè di diventare una struttura di riferimento per la zona, in grado soprattutto di rispondere alle esigenze delle famiglie fornendo loro un luogo accogliente, studiato nei più piccoli particolari, per dare l’ultimo saluto al proprio caro.

«Abbiamo continuato a investire nella casa funeraria, aggiungendo per esempio una

nuova sala, con tavoli, sedie e un piccolo ristoro per parenti e amici in visita», afferma Manuel Gabusi, titolare insieme a Giuseppe Zani della casa funeraria.

«Attualmente abbiamo riunito in quest’unica struttura la casa funeraria e gli uffici, non solo per una nostra comodità ma soprattutto con l’obiettivo di rendere il nostro servizio ancora più rapido ed efficiente».

Ed è sempre per questo mo-

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CASE FUNERARIE 33

La nuova area allestita per il ristoro di parenti e amici e, sotto, l’esterno della casa funeraria che mette a disposizione due sale, ognuna dotata di un proprio salottino.

tivo che da quasi 15 anni si rivolge al centro servizi Asf Italia di Brescia per quanto riguarda uomini e mezzi. «È importante nella nostra professione non solo fornire un servizio, ma fare in modo che questo sia perfetto», conclude Manuel «e soprattutto in grado di interpretare i bisogni reali e immediati. Anche attraverso la scelta del giusto fornitore».

Nicola Zani, figlio di Giuseppe, socio dell’impresa Gabusi e Zani, e Manuel Gabusi negli uffici della casa funeraria inaugurata nel 2017.

onoranze funebri Gabusi e Zani • Sabbio Chiese (BS) • Tel. 0365 824555 • cell. 366 6464053

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PRODOTTI 35

COME COMUNICARE IL LUTTO? C

on un manifesto che interpreti le richieste delle famiglie e possa in qualche modo ricordare la personalità della persona scomparsa.

Spetta all’impresario il compito di individuare il manifesto più adatto e anche in questo caso Ftc si conferma un prezioso alleato delle imprese italiane, alle quali fornisce un’ampia gamma di manifesti funebri eleganti e discreti, da quelli bianchi e neri o colorati fino a quelli con immagini sacre o che richiamano, per esempio, elementi della natura.

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UN’ARMONIOSA UNIONE È disponibile in frassino, mogano, rovere e noce il cofano America Angoli Tondi di Ferrari.

Un modello caratterizzato da angoli arrotondati e uniti in modo armonioso, ben visibile ed esteticamente gradevole grazie alla sapiente lavorazione artigianale a coda di rondine.

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Unisce l’eleganza di un cubo, a scelta tra le essenze palissandro, rovere e rovere silver, al calore di una pianta come ricordo.

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COFANI 39

PICCOLI DISEGNI GEOMETRICI È composto da piccoli disegni geometrici, di una tinta più scura, il profilo intarsiato presente alla base del modello 500 Intarsio. Una lavorazione semplice e discreta, capace di dare un tocco di eleganza in più a questo apprezzato modello realizzato da Lavalle in yellow pine.

500 Intarsio Lavalle • Tel. 0172 373013 www.lavallecofani.com • lavalle.cofani@gmail.com

UN MOMENTO SOLENNE L’ultima cena di Gesù con gli Apostoli è rappresentata sulla fiancata del modello 94 UC realizzato da Lorandi in rovere o in ayous.

Un momento solenne celebrato con un artistico ed emozionante intarsio.

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DALLE MISURE CONTENUTE… Ma un po’ più alto dello standard, utilizzabile quindi anche come fuori misura. È una delle particolarità del modello Calla, realizzato da Melloni in frassino o pinewood e impreziosito dall’elegante intaglio floreale.

Calla Melloni • Tel. 030 6900687 www.mellonicofani.it • info@mellonicofani.it

CLASSICO, SEMPRE ELEGANTE Caratterizzato da linee classiche, sempre eleganti, il modello 29 è stato pensato da Scacf con un delicato intaglio floreale che mette in risalto lo stile raffinato.

Tre le essenze a disposizione: frakè, larice e mogano.

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BECCEGA ATO SRL Sede legale - Via A. Tentori 60/6 – 35012 Camposampiero (PD) Sede operativa & amministrativa - Via Tessara 29/B – 35010 Curtarolo (PD) Tel - +39 049 9630148 / Web - www.beccegato.com Mail - info@beccegato

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44 IMPRESE

UNA IN PIÙ

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IMPRESE 45

Importanti e costanti investimenti per il parco auto portano l’impresa Grasso Lucio di Riposto, in provincia di Catania, a rivolgersi costantemente a Pilato. Pochi mesi fa è infatti arrivata la sesta autofunebre, il modello The Queen II su base Jaguar XJ sempre di colore grigio.

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R

obustezza e finiture di qualità, linee moderne e raffinate, massima eleganza.

Sono le caratteristiche che accomunano tutte le autofunebri di Pilato e che anche per questo sono così apprezzate dalle imprese funebri di tutta Italia. E non solo.

Tra queste imprese troviamo sicuramente anche le onoranze funebri Grasso Lucio con sede a Riposto, in provincia di Catania.

Il titolare Antonino, da tutti però conosciuto con il nome di Lucio, ha infatti scelto da tempo il marchio Pilato come partner.

Oltre alle famiglie, l’impresa siciliana mette a disposizione anche dei colleghi impresari che lo richiedono i propri modelli di ultima generazione, sempre aggiornati grazie agli importanti investimenti che sostiene periodicamente.

E siamo a sei! Il parco auto può infatti contare su sei recenti e moderne autofunebri a

A destra, il vano feretro dell’ultima arrivata, il modello The Queen II su base Jaguar XJ di Pilato.

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marchio Pilato, ricche di optional e dalle linee che continuano a soddisfare il titolare, che riceve costanti apprezzamenti.

RISPETTO DELLE VOLONTÀ E DELLE ESIGENZE

«Ovviamente i nostri servizi vengono richiesti soprattutto nei territori della provincia di Catania, Messina e Siracusa», afferma Lucio Grasso, «ma siamo organizzati, sia con personale sia con i mezzi, per operare su tutto il territorio nazionale e anche all’estero quando necessario».

Si tratta di un’impresa storica tramandata fino alla terza generazione. Come molto spesso sentiamo infatti raccontare in questo settore, il nonno si occupava della realizzazione di cofani funebri e in parte anche dell’organizzazione dei servizi funebri.

E questa seconda professione è pian piano diventata la primaria, di cui si è occupato per anni il figlio, zio di Lucio, per

poi tramandarla al nipote che ha iniziato a gestirla nel 2000, quando l’impresa ha anche cambiato il nome per essere più facilmente riconducibile al titolare. «È curando con particolare attenzione l’intera organizzazione dei servizi funebri che vogliamo non solo rispettare le volontà del defunto ma anche

le esigenze dei familiari, consentendo loro di avere più tempo a disposizione per stare insieme a parenti e amici per l’ultimo saluto, senza doversi occupare di altro», conclude Lucio, che per far questo è ovviamente affiancato da personale preparato, pronto a rispondere a tutte le richieste in modo preciso e puntuale.

Alla scrivania, Antonino Grasso, da tutti conosciuto con il nome di Lucio, insieme alla segretaria e alcuni collaboratori dell’impresa funebre.

Pilato • Tel. 0422 881298 • Fax 0422 887092 • www.pilato-spa.it • pilato@pilato-spa.it onoranze funebri Grasso Lucio • Riposto (CT) • cell. 347 7670773

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M

ade in ITALY

QUALI SONO LE GARANZIE? Acquistare da produttori italiani non è solo un vantaggio in termini di design, stile e innovazione, ma è per l’impresario funebre una garanzia perché può contare su prodotti sicuri, rispettosi delle norme ambientali, manodopera specializzata, tradizione artigianale e materiali di prima scelta. Riportiamo un commento di Antonio Rivoltella dell’impresa Rivoltella di Treviglio, in provincia di Bergamo.

Investire nel made in Italy significa soprattutto poter contare su prodotti di qualità che consentono alla mia impresa di lavorare in totale sicurezza.

Si tratta di investimenti importanti dal punto di vista economico, ma la qualità del prodotto italiano è indiscutibile e facilmente distinguibile dalle altre produzioni.

Una caratteristica che nel nostro settore, come in molti altri, è riconosciuta a livello internazionale.

Affidarsi a un produttore italiano significa anche ricevere importanti garanzie, sicuri di poter proporre alle famiglie prodotti di alta qualità, realizzati da personale esperto e con materiali di prima scelta.

Vogliamo sempre offrire un servizio impeccabile, che punta all’eccellenza sia per

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RUBRICHE 51

A sinistra, Antonio Rivoltella e, dietro, Pietro Rivoltella. A destra, Sara Rivoltella e, dietro, l'impiegata Ankica Pavicic.

quanto riguarda l’organizzazione vera e propria della cerimonia, e per questo ci affidiamo, per esempio, anche a un centro servizi preparato come Asf Italia di Brescia, sia per la fornitura di cofani e accessori che non ci deludono mai e possono contare sui vantaggi della produzione made in Italy.

Non è solo un buon prezzo a soddisfare le famiglie!

Sono diversi i fattori in gioco perché un servizio possa essere definito di qualità, tra cui per esempio la disponibilità, l’attenzione al dettaglio e la qualità dei prodotti, particolari che

spesso le famiglie riconoscono solo al termine della cerimonia. È per noi fondamentale l’utilizzo di prodotti dalle elevate qualità tecniche ed estetiche: è un segno di rispetto per il defunto e persegue il nostro primario obiettivo, quello cioè di soddisfare ogni famiglia anche quando cerca in qualche modo di risparmiare.

Dobbiamo sempre fornire un servizio personalizzato, non standardizzato, che non deve mai perdere quella sua importante valenza emozionale. In termini più pratici, inoltre, soprattutto in questo delicato momento condizionato dalla pandemia, l’immediata reperibilità dei prodotti made in Italy consente anche una risposta veloce ed efficiente a ogni nostra emergenza o richiesta.

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LA PASSIONE PER LE COSE FATTE BENE

NON MUORE MAI Un’azienda con un secolo di storia come Ferrari garantisce un servizio ai massimi livelli perchè coniuga volumi di produzione tipici dell’industria con macchinari di avanguardia alla cura e passione dell’antico falegname di bottega.

Una realtà produttiva italiana leader del settore, che da sempre segue ogni fase della produzione per raggiungere un prodotto enorme Ferrari S.p.A. | 46040 finito Pontidi sul Mincioqualità.

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PRODOTTI 53

VISIONE COMPLETA

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volte il coperchio in vetro è percepito dai familiari come una barriera o comunque un ostacolo al contatto visivo diretto con il proprio caro.

Per questo Olivetti propone il minifrigo F1 nella versione Sprint che consente una visione completa in occasione dell’ultimo saluto, ma sempre in totale sicurezza.

Viene infatti garantita l’efficacia anche in questi mesi invernali, quando all’interno degli ambienti domestici sono in funzione gli impianti di riscaldamento.

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56 PRODOTTI

PER UN AMBIENTE ACCOGLIENTE È

tra gli elementi utilizzati per rendere il più accogliente possibile per familiari e amici l’ambiente scelto per l’ultimo saluto al proprio caro: il fondale deve essere non solo elegante, ma anche originale e soprattutto personalizzabile.

L’esperienza di Zenit e la costante ricerca di soluzioni innovative e di altissima qualità permettono all’impresario di poter scegliere tra numerose creazioni originali e versatili.

Come il nuovo paravento a tre ante, in velluto, con drappi laterali e un’immagine al centro con tre calle.

Disponibile in alluminio argento oppure oro, è personalizzabile con colori e stampe o ricami di un’immagine oppure del logo.

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PRODOTTI 57

Sono tante le soluzioni create da Zenit, con una struttura in legno o in alluminio, un numero di ante variabile e l’utilizzo di vari tessuti e colori, arricchiti da ricami e disegni personalizzabili.

Zenit • Tel. 0382 868222 • Fax 0382 86699 • www.zenitscuri.it • info@zenitscuri.it

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PRODOTTI 59

AGILE, IN TUTTE LE SITUAZIONI

T

rasportare un cofano in situazioni particolari, come su scale ripide oppure pianerottoli stretti, non è mai un problema se si utilizza il saliscale Scoiattolo della Olivetti.

Vari meccanismi – tra cui il sistema di frenaggio brevettato, la regolazione manuale del manubrio o il riconoscimento automatico della fine del gradino – garantiscono lo svolgimento delle operazioni con grande agilità.

E in totale sicurezza, da sempre una priorità per il marchio Olivetti.

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UN FILO IMMAGINARIO teso tra passato e presente UN VIAGGIO NON INIZIA NEL

MOMENTO IN CUI PARTIAMO NÉ FINISCE QUANDO RAGGIUNGIAMO LA META. (RYSZARD KAPUSCINSKI)

Foto di Alle Bonicalzi www.allebonicalzi.com

“Ogni viaggio comincia molto prima e non finisce mai, dato che il nastro dei ricordi continua a scorrere dentro di noi anche dopo che ci siamo fermati. È il virus del viaggio, malattia sostanzialmente incurabile”.

Paragonare il viaggio, fisico o simbolico che sia, a un virus, come fa Ryszard Kapuscinski in questa frase, dà un certo brivido in un momento storico come quello che stiamo vivendo.

Accostare oggi queste due parole, così forti e cariche di vissuti spesso pesanti, ci ricorda come molte vite, molti viaggi, siano stati prematuramente interrotti a causa della pandemia e ci chiediamo se le persone che non sono più con noi abbiano davvero raggiunto la meta di cui

parla Kapuscinski. A tale domanda è impossibile dare risposta, tuttavia a me piace pensare che ogni vita, ogni biografia costituisca di per sé un quadro compiuto, un’opera unica e perfetta, anche se, talvolta, non corrisponde alle nostre aspettative e al nostro concetto di completezza.

Non tutte le tele hanno contorni e immagini riconoscibili: se confrontiamo un ritratto di Francisco Goya, preciso e definito nei minimi dettagli, a uno di Pablo Picasso o addirittura di Francis Bacon, dove alla aleatorietà dei volti si unisce un tratto confuso e a volte incompleto, dopo un primo momento di smarrimento, moduliamo lo sguardo e riusciamo a percepire ogni opera come conclusa e perfetta.

LO

STILE DI CIASCUN ARTISTA È DI-

VERSO, MA NON LO SONO ANCHE LE NOSTRE VITE E LE NOSTRE STORIE?

Eppure, persino una linea interrotta partecipa al senso del-

l’opera, anzi, le conferisce originalità e unicità. Proprio come il viaggio che ci vede protagonisti delle nostre vite, uniche e compiute. Ed è proprio tale viaggio, nella sua singolarità e bellezza, che, nel mio ruolo di celebrante laico-umanista, sono chiamata a raccontare e a rendere visibile.

Soprattutto nel momento più dolente, quello del commiato, in cui i contorni del passato sfumano e diventano difficili da cogliere, a causa delle lacrime che annebbiano la vista e del dolore che toglie lucidità.

Il mio compito di celebrante è quello di sedermi accanto a chi ha perso una persona cara, prenderla per mano e accompagnarla nel viaggio della memoria, con sensibilità ed empatia.

A volte resto in silenzio e mi pongo in rispettoso ascolto di tutto ciò che fluisce libero e liberatorio nei ricordi di parenti e amici.

Talvolta, se necessario, sono io a porre le domande, cercando

C

la tua

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RUBRICHE 61

di cogliere e cucire insieme il filo della vita del defunto, per conoscerla e restituirla degnamente durante la cerimonia.

Spesso questa storia sgorga come un fiume in piena e porta con sé ritagli di vita, memorie, racconti, episodi significativi, commoventi, aneddoti buffi, talvolta bizzarri; a me la cura di (r)accoglierli, metterli in fila, appenderli a un filo immaginario teso tra passato e presente, come biglietti colorati al vento per farli asciugare e per fissarne i contenuti.

Sono questi i ricordi che diventano le tappe del viaggio nella memoria e nella storia di vita di chi celebriamo.

PER

CONTINUARE A VIVERE NEL

CUORE E NEL RICORDO DI CHI RESTA

In un’occasione è accaduto che tale filo immaginario prendesse forma tangibile e desidero raccontarvi come sia successo, concludendo queste mie riflessioni con un ricordo a me molto caro: un dettaglio di una cerimonia che ho celebrato qualche

C

mese fa, in memoriam di Elena.

Il commiato si svolgeva all’aperto, in campagna, nel giardino dove Elena, madre e nonna amatissima, si era ritirata a vivere dopo il pensionamento.

Per coinvolgere anche i più piccoli della famiglia avevo suggerito alle figlie di preparare insieme a loro, il giorno prima della cerimonia, tanti biglietti colorati sopra i quali ognuno e ognuna di loro avrebbe potuto fare un disegno, attaccare una foto, scrivere una parola o un pensiero di saluto dedicato a Elena.

Tutti i foglietti erano stati poi appesi con mollette di legno colorato a un filo teso tra due al-

beri. Complice una splendida giornata di sole autunnale, la cerimonia si era svolta in un’atmosfera di grande serenità e leggerezza, regalando ai presenti occhi lucidi ma anche tanti sorrisi e ricordi felici.

Nel momento dell’ultimo saluto, sulle note di “Salirò” di Daniele Silvestri, canzone che Elena ballava spesso con le nipoti, una folata di vento ha scompigliato i biglietti e ne ha fatto volare uno in aria: era opera della nipotina più piccola, che vi aveva disegnato sopra una colomba bianca con le ali vaporose come nuvole.

In quel momento non ho potuto fare a meno di pensare alle parole della grande poetessa Alda Merini: “Mai avrei pensato che queste pagine diventassero ali”.

Eppure, è accaduto, come ogni storia che non rimane taciuta e scivola nell’oblio, ma prende voce, corpo e, talvolta, ali per continuare a vivere nel cuore e nel ricordo di chi resta.

Dare il mio piccolo contributo affinché ciò accada mi dà profonda gioia ed è proprio per questo motivo che ho voluto diventare celebrante laica.

a erimonia a cura di

PAOLA MINUSSI

Amo la comunicazione in tutte le sue forme: adoro scrivere e raccontare storie, sono un’instancabile lettrice e ho girato il mondo come musicista. Sono celebrante laica accreditata Uaar e accompagno, chi lo desidera, in un viaggio della memoria, perché sono convinta che celebrare la vita di chi abbiamo amato possa aiutare a trovare un senso nella nostra esistenza e a vivere con maggiore serenità. paola.celebrantelaica@gmail.com www.latuacerimonia.com

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64_67Da Collega a Collega.qxp_Layout 1 07/01/21 10:58 Pagina 64

64 RUBRICHE

DA COLLEGA A COLLEGA Roberta Ridolfi, infermiera dell’emergenza e nell’ambito formativo.

Tania Bressan, nel settore amministrativo di un’impresa funebre, si occupa anche delle adempienze del Testo Unico sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro e del Gdpr 679.

Parallelamente alle nostre occupazioni prioritarie, da oltre 10 anni ci occupiamo di sicurezza sul lavoro e di primo soccorso aziendale. Seguendo le linee guida sanitarie e attraverso la collaborazione con Formazione & Sicurezza di Fulvio Califano (società di consulenza nel settore formazione e sicurezza sui luoghi di lavoro) abbiamo creato diversi format di corsi di primo soccorso per le aziende e un progetto di primo soccorso pediatrico con dispensa tecnica.

✻

o i l g i s n o il c

dacollegaacollega@gmail.com

Scopo di questa rubrica è sensibilizzare tutti gli operatori del comparto sui temi della prevenzione e della sicurezza sul lavoro.

L’esperienza e la voglia di approfondire hanno portato Roberta Ridolfi e Tania Bressan, in collaborazione con Formazione & Sicurezza di Fulvio Califano, ad analizzare argomenti spesso sottovalutati nella funeraria.

«Il nostro principale obiettivo è quello di riuscire a trattare argomenti, a volte complessi, in maniera semplice e alla portata di tutti.

Ci auguriamo che la cultura della prevenzione e della sicurezza sul lavoro diventi un argomento di formazione basilare e non solamente un obbligo di legge da rispettare».

IL RISCHIO CHIMICO: miscugli pericolosi Il rischio derivante dall’incompatibilità delle sostanze tra agenti chimici diversi è legato alla loro reattività. È noto, infatti, che tra le conseguenze di una miscelazione accidentale vi possono essere: una reazione chimica veloce o un’esplosione; la formazione di prodotti gassosi infiammabili; la formazione di prodotti gassosi tossici; la formazione di prodotti pericolosi a contatto con la pelle.

La conoscenza del pericolo facilita l’adozione delle necessarie cautele per abbassare il rischio.

► ► ► ►

Incompatibilità in base allo stato fisico Le sostanze allo STATO SOLIDO, in caso di sversamento, rimangono localizzate sul posto. È da tenere in considerazione l’eventuale possibilità di passaggio allo stato gassoso per sublimazione oppure allo stato liquido per effetto igroscopico: in quest’ultimo caso si forma una soluzione concentrata in acqua del composto solido.

Le sostanze allo STATO LIQUIDO, in caso di sversamento, possono diffondersi per gravità sul piano in cui si trovano ed entrare in contatto con

altre sostanze presenti nelle vicinanze.

Le sostanze allo STATO GASSOSO, nel caso di uso o di perdite dal contenitore, tendono a diffondere in tutta l’atmosfera dell’ambiente in cui si lavora o si trova il contenitore.

BUTANO/PROPANO Altamente infiammabile. Le bombole usate per la saldatura/brasatura se surriscaldate possono esplodere.

Evitare di lasciare le bombole sotto il sole o vicino a fonti di calore.

In alta concentrazione possono causare asfissia.

I sintomi possono includere perdita di mobilità e/o conoscenza.

Le vittime possono non rendersi conto dell’asfissia.

STAGNO/PIOMBO Polveri sottili di metalli possono entrare nei polmoni e accrescere i sintomi di tossicità.

La tossicità del piombo e dei suoi composti è nota dall’antichità.

Particolarmente pericolosi sono i fumi di tale metallo che vengono emessi al di sopra dei 450°.

Attenzione alla saldatura dei feretri.

Usare il facciale filtrante adeguato.

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RUBRICHE 65

ALCUNE

REAZIONI DEI PRODOTTI A LARGO USO QUOTIDIANO

o

IPOCLORITO DI SODIO

IPOCLORITO DI SODIO

alias varechina o candeggina

alias varechina o candeggina

+

+ AMMONIACA

ACIDO MURIATICO

ANTICALCARE

=

DISINCROSTANTI

REAZIONE TOSSICA e in casi gravi LETALE FORMAZIONE DI CLORAMMINE REAZIONE TOSSICA

e in casi gravi libera cloro gassoso

CONTATTO CUTANEO NON PROLUNGATO: nessun danno

PROLUNGATO:

possibili vesciche e/o infiammazioni serie

PRODOTTI DISGORGANTI CON SODA CAUSTICA

Possono causare una reazione chimica con sostanze presenti nell’acqua

(Composti irritanti dall’odore pungente)

LETALE

RESPIRAZIONE PROLUNGATA

INALAZIONE respiro affannoso, tosse, nausea, dolore al petto, irritazione naso e gola

Candeggina

Polmonite Gravi intossicazioni alle vie respiratorie

+ =

Alcol etilico/Etanolo

Dipende dalle concentrazioni delle miscele ma può produrre cloroformio, gas nocivo

Reagiscono creando schizzi

Possono investire l’addetto provocando ustioni da prodotti chimici

L’importanza dell’informazione delle precauzioni e dei DPI

Aceto

+ =

Acqua ossigenata

In contenitori chiusi può produrre esplosioni

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66 RUBRICHE

QUALCHE

INFORMAZIONE IN PIÙ… SFATANDO QUALCHE MITO

Innanzitutto, non perché determinati prodotti si trovano in ferramenta o al supermercato risultano essere meno pericolosi.

AMMONIACA Non è adatta a disinfettare, ma è perfetta per rimuovere a fondo lo sporco grazie alla sua azione sgrassante.

Va usata sempre diluita con acqua pura. Mai mescolata ad altri prodotti.

PRECAUZIONI Ambienti ventilati.

Guanti per la protezione delle mani (contatti prolungati possono provocare ustioni).

È INQUINANTE Respirarne i vapori provoca arrossamento e tumefazione delle mucose. Ad alte concentrazioni si possono avere spasmi della glottide, edema polmonare fino alla morte per asfissia. Può provocare ustioni.

È

CORROSIVA

ATTENZIONI - guanti adeguati - occhiali protettivi - facciale filtrante

IPOCLORITO DI SODIO IN SOLUZIONE

ALCOL ROSA (DENATURATO) O ALCOL PURO (ETILICO O ETANOLO) Alcol puro al 96% di colore bianco dall’odore pungente prettamente per uso alimentare.

Alcol denaturato (quello rosa) colorato appunto per diversificarlo dal precedente, non per uso alimentare, di solito ha una percentuale del 90%

È

SGRASSANTE

È

È

DETERGENTE

ATTENZIONI - ambienti ventilati - guanti in nitrile - no ingerire - evitare contatto prolungato diretto con la cute - evitare contatto con gli occhi

È DISINFETTANTE Ma attenzione, solo su pelle integra e non lesa. Se lo usiamo su pelle lesa provoca irritazioni e bruciore. Riduce la carica batterica di alcuni virus, funghi e batteri, ma non tutti e non ha nessuna azione disinfettante sulle spore di batteri (per le spore dobbiamo avvalerci dei cosiddetti prodotti presidi medico chirurgici per una disinfezione quasi completa, 99,99 %). È UN SOLVENTE Quindi altamente infiammabile e se inalato per periodi prolungati neurotossico.

L’alcol ha un’azione tossica specifica sul sistema nervoso e non solo. Uno studio condotto da Afsset (Agence Française de Sécurité Sanitaire de l’Environnment et du Travail) sui danni provocati dall’alcol, sia nell’uso domestico che in quello professionale, sta portando alla decisione di inserirlo nella lista delle sostanze classificate come CMR (cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione).

ALTAMENTE INQUINANTE

In questo periodo di EMERGENZA SANITARIA per il COVID-19, in caso di assenza di prodotti disinfettanti certificati l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) consiglia di produrre un disinfettante con alcol etilico, glicerina e acqua ossigenata che serve a eliminare eventuali spore batteriche che non possono essere uccise con il semplice alcol.

Disinfettante per mani indicata dall’Oms 833 ml di alcol etilico al 96% 42 ml di acqua ossigenata al 3% 15 ml di glicerina (glicerolo) al 98% acqua distillata (oppure bollita) 1 lt

Azione disinfettante contro batteri.

Perché risulti un’azione disinfettante l’ipoclorito deve avere una soluzione e tempi di posa specifici altrimenti la soluzione diventa instabile e inefficace.

La concentrazione di cloro attivo per eliminare i batteri è di 0,01%.

Per diluirlo in modo corretto, per esempio se abbiamo della comune varechina al 5%: 100 ml di prodotto al 5% diluito in 4900 ml di acqua.

NON È

DETERGE

CORROSIVO

MAI MISCELARE, con ammoniaca o con acido muriatico. È

INQUINANTE

ATTENZIONI - uso dei guanti antiacido - se l’uso è prolungato, indossare un facciale filtrante per la protezione delle vie aeree

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RUBRICHE 67

DISINCROSTANTI

DOTAZIONE PER GESTIONE EMERGENZE CON PRODOTTI CHIMICI

Sono prodotti acidi molto forti, per esempio acido muriatico, fosforico, solforico e formico.

Facilmente infiammabili.

Da usare con molta attenzione, hanno un’azione corrosiva soprattutto per occhi e pelle.

❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖

TONER Per la sostituzione dei toner utilizzare facciali filtranti FFP1 e guanti. Arieggiare il locale.

FORMALDEIDE Può essere presente ancora in qualche prodotto detergente. È un gas di odore fortemente irritante. Può essere assorbita per via respiratoria e per via cutanea, provocando irritazioni a carico delle mucose e dermatiti da contatto.

La formaldeide, un tempo usata per le punture antiputrefattive sulle salme, risulta ora nella lista dei prodotti chimici cancerogeni e mutageni.

Usare guanti e facciale filtrante.

Materiali assorbenti Dispositivi lava occhi Cassetta primo soccorso Estintori Numeri di emergenza Numeri centri anti veleni

Tutti i prodotti chimici sono altamente inquinanti e pericolosi per la salute.

Se buttati negli scarichi dell’acqua giungono al depuratore distruggendo i batteri impiegati negli impianti di depurazione biologica. Anche gettati insieme ai rifiuti secchi non riciclabili possono creare danni alle membrane plastiche che isolano i rifiuti dal suolo.

Anche gli olii esausti, se buttati negli scarichi dell’acqua, raggiungeranno i depuratori e soffocheranno i batteri impiegati per la depurazione biologica.

Lo smaltimento migliore è presso le aree apposite per ogni tipo di rifiuto.

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Ricordati di controllarlo il mese prossimo.

Potrai aiutarci a migliorare il servizio di invio di Tecnica.

Segnalaci le eventuali variazioni collegandoti al sito e inserendo i dati esatti nella sezione Variazione Dati.

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AUTOSTORICHE che passione!

Nei primi anni 70 la vettura prevalentemente utilizzata come base per le trasformazioni funebri era la Fiat 130 berlina, un modello spesso invenduto per il delicato momento politico ed economico che attraversava l’Italia e che suggeriva di non ostentare benessere e ricchezza da parte dei potenziali clienti.

A pari merito, sempre per quanto riguarda le autofunebri, diventavano sempre più diffuse le vetture con marchio Mercedes-Benz grazie alla fortunata serie W 115, più conosciuta come Barra 8 e disponibile anche diesel, oltre alle più lussuose Mercedes serie S. Un po’ più accessibili, troviamo le Fiat 125, affidabili ed economiche, e una serie di offerte alternative che spaziavano dalle straniere Ford alle Citroen Ds, per arrivare a più rare vetture di importazione americana.

In questo panorama di marche abbastanza ben riconosciute come vetture di prestigio iniziava a farsi strada la tedesca Bmw che all’epoca non vantava quell’immagine prestigiosa e diffusa della Mercedes, ma che offriva un prodotto più sportivo e performante.

Questa premessa per introdurre la Bmw 2800 che il famoso e abile artista Dario Casale di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, ebbe modo di scegliere e allestire secondo i suoi dettami ad autofunebre, diventando a tutti gli effetti la prima Bmw funebre italiana.

La famiglia delle grosse berline bavaresi era conosciuta con la sigla interna E3 ed era prodotta con motori tutti a benzina e 6 cilindri con cilindrate che spaziavano da 2500 a 3000 sia a carburatore che iniezione,

comprendendo anche la 2800, e restando in produzione dal 1968 fino al 1977.

Queste grosse Bmw avevano un’immagine di prestigio che stava in questo periodo iniziando ad affiancare la Mercedes-Benz, anche se con un piglio più sportivo pur senza mancare di qualità e affabilità. Purtroppo la stabilità stradale, soprattutto su strade bagnate, non era il loro forte, tanto da far assumere negative valutazioni da parte della critica, in particolare da chi proveniva da vetture sportive per eccellenza.

Il noto Dario Casale, sull’onda di un favorevole momento che iniziavano ad avere le Bmw, pensò di allestire una di queste grosse berline applicando, forse con una creatività un po’ sottotono, le stesse linee della trasformazione funebre che all’epoca usava sulle Mercedes W115. Le forme dei parafanghi posteriori sono gli stessi, come anche il posteriore, pur impre-

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ziosito dalle luci posteriori della Bmw e relativo motivo cromato, ma riposizionandolo più in basso per favorire necessariamente l’apertura del portellone.

Personalmente ritengo che nel panorama delle creazioni di Casale questa sia da ricordare più per il coraggio e la spregiudicatezza di avere usato per primo in Italia una Bmw per realizzare un’autofunebre che non per il risultato della gradevolezza estetica a lui tanto cara. Ma sono valutazioni personali mosse dopo quasi 50 anni dalla trasformazione. Sicuramente nei primi anni 70 avere una simile vettura nella rimessa era motivo di grande orgoglio per l’impresario che l’aveva commissionata.

A tal riguardo, rispetto alla Fiat 130 Coupè della quale ho avuto la fortuna di conoscerne la storia, raccontata poi in un mio precedente articolo, di questa Bmw non sono purtroppo a conoscenza di alcuna informazione.

Magari, rivedendola, qualche lettore potrà riconoscerla colmando questa lacuna, svelando come fosse nata l’idea di trasformare una Bmw, se fosse stata un’idea di Casale oppure una richiesta specifica di un impresario.

Dal punto di vista tecnico, la trasformazione, totalmente in lamiera e quasi sicuramente in esemplare unico, riprendeva molti elementi della collaudata produzione di Casale: il tetto rimaneva piacevolmente

basso, con la classica forma del posteriore dove la differenza principale rispetto alla simile Mercedes era proprio l’inserimento dell’elemento comprendente i gruppi ottici posteriori della berlina Bmw. Il paraurti appare molto basso rispetto alla berlina, ma era una conseguenza per mantenere il piano di carico cassa abbastanza basso e agevole. Il colore, un classico ed elegante nero, contrasta con le parti in acciaio inox lucidato, come la croce tipica della produzione Casale fino agli anni 80. Internamente i cassonetti sono in finta pelle chiara con la trapuntatura della stessa. Le lampade votive sono le classiche a goccia, mentre le vetrature laterali sono decorate con fini tratti in oro.

Un’ultima curiosità: questa grossa e sportiva Bmw venne in seguito imitata e trasformata in autofunebre anche da parte di un noto carrozziere di Ferentino, in provincia di Frosinone, su commissione di un impresario di Pavia che richiese la trasformazione sulla stessa vettura e in contemporanea di una Maserati Quattroporte degli anni 60, giusto per distinguersi.

Purtroppo non si hanno notizie delle due Bmw, mentre la Maserati è fortunatamente ancora funzionante.

Continua il nostro viaggio alla scoperta delle autofunebri utilizzate in passato dagli impresari italiani. In ogni numero vi presentiamo alcuni modelli grazie all’analisi di Marco Sambataro, modellista ed esperto di autofunebri d’epoca.

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