Tecnica 11/2020

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Anno 28 N. 11 Novembre 2020 Copia omaggio (euro 2,50)

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DAL 1993 LA RIVISTA PER L’IMPRESARIO

NOVEMBRE 2020

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Preziiosi dal 1954 Dalla materia piĂš preziosa nasce il nostro nuovo brand: la naturale evoluzio one di 76 anni di storia al vostro servizio.

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Sempre più spazio ai nostri esperti e professionisti, per affrontare insieme agli impresari il futuro del settore con approfondimenti, opinioni e consigli sulle principali e più importanti temati‐ che della funeraria.

E DAD IN LL FO EA R ZI MA EN ZI DE ON

I

Tiziano Bertin

TECNICA ED INFORMAZIONI DALLE AZIENDE

DAL 1993 LA RIVISTA PER L’IMPRESARIO

Mensile inviato gratuitamente a tutti gli operatori del settore. edito da:

per i tuoi quesiti chiama i nostri esperti

Anno 28 • n. 11 • Novembre 2020

IL CONSIGLIO DELLA PSICOLOGA Monica Fiocchi

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Via Antonio Bazzini, 24 - 20131 MILANO Tel. +39 02 70 63 45 60 Fax +39 02 26 68 04 08 info@tecnicaed.it

SAI DIRLO CON I FIORI? Laura Grandi e Roberto Sangalli

Direttore responsabile Tiziano Bertin tbertin@tecnicaed.it

AUTOSTORICHE CHE PASSIONE! Marco Sambataro

339 5080536

347 7847628 Redazione Claudia Baroncini cbaroncini@tecnicaed.it Progetto grafico e impaginazione Gabriele Calzolari gcalzolari@tecnicaed.it Amministrazione tecnicaeditoriale@legalmail.it Per la pubblicità tel. 335 1337357 tbertin@tecnicaed.it Registrazioni • Tribunale di Milano n. 332 del 3/7/1993 • R.O.C., Registro nazionale degli Operatori della Comunicazione al n. 26119 Stampa Colorshade di Cabrini Matteo M. Via Cristoforo Colombo, 7 20068 - Peschiera Borromeo (MI) Fotografie Archivio fotografico Tecnica Editoriale srl Archivio fotografico Fotolia.com Copyright È vietata la riproduzione, anche parziale, di testi e immagini.

Gli articoli sono un contributo sul piano dell’informazione e dell’opinione e possono non rispettare le posizioni dell’editore.

Le pubblicità e gli impaginati non possono essere riutilizzati per scopi personali o essere riprodotti su altri mezzi di informazione senza preventiva autorizzazione scritta da parte di Tecnica Editoriale s.r.l. (s.u.).

Chiuso in redazione il 18-9-2020

LEGGI E NORMATIVE Carlo Ballotta

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VIAGGI Claudia Vannucci

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IL FISCALISTA PER VOI Alberto Pirone

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VISUAL MERCHANDISING Doriano Missora

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TANATOESTETICA Salvatore Manola

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LA TUA CERIMONIA Paola Minussi

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DA COLLEGA A COLLEGA Roberta Ridolfi e Tania Bressan

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4 CASE FUNERARIE

DETERMINATE E SENSIBILI, ACCANTO ALLA COMUNITÀ Erika e Ilaria sono due sorelle, giovani e molto motivate, che da anni rivolgono i propri servizi alla comunità della Valpantena, in provincia di Verona, e pochi mesi fa hanno inaugurato la casa funeraria per offrire un luogo accogliente e riservato per l’ultimo saluto.

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CASE FUNERARIE 5

S

ono stati celebrati con l’inaugurazione della casa funeraria Tacchella i cento anni di attività dell’azienda di famiglia che oggi vede alla guida le due sorelle Erika e Ilaria.

La falegnameria fondata nel 1920 dal nonno Gino si occupava, come spesso capitava in questo settore, anche della realizzazione di cofani funebri e nel tempo è stato il figlio Flavio, prematuramente scomparso, a occuparsi delle onoranze funebri.

«Nostro padre amava profondamente questo lavoro, forse per quello spirito di servizio

alla comunità a cui era molto legato», commenta Erika.

«E noi abbiamo voluto imparare il suo stesso mestiere, una professione in cui sappiamo bene che devono convivere la determinazione, l’aggiornamento costante e la giusta sensibilità per capire le famiglie e stare loro accanto».

EMOZIONI E PROFESSIONALITÀ Con una grande stanza dedicata ai familiari e due sale del commiato, la nuova casa funeraria Tacchella di Grezzana, nella frazione Lugo di Valpantena, è studiata con ambienti

accoglienti e riservati, dove potersi sentire a proprio agio anche in un momento così triste e particolare della propria vita. «Il rapporto umano è qualcosa di sacro e intoccabile.

Abbiamo imparato a elaborare le emozioni dentro di noi, mentre cerchiamo di offrire sempre sostegno e professionalità in un momento di dolore estremo», aggiunge Ilaria.

Ed è anche per questo che da oltre 12 anni si affidano al centro servizi Asf Italia, che attento e puntuale mette a disposizione personale preparato e modelli di ultima generazione.

A sinistra, le titolari Ilaria ed Erika Tacchella e, sopra, l’interno della moderna e accogliente casa funeraria inaugurata pochi mesi fa.

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8 CASE FUNERARIE

PER DARE IL MEGLIO Hanno appena inaugurato una nuova casa funeraria a Bergamo, ma non si fermano qui.

I fratelli Alessandra e Beppe Vavassori sono giĂ pronti con idee e progetti per offrire il meglio alle famiglie.

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CASE FUNERARIE 9

C

on diverse agenzie a Bergamo e in provincia, Alessandra e Beppe Vavassori possono essere considerati tra i pionieri in questo settore.

Già 15 anni fa, infatti, hanno realizzato la loro prima Casa del Commiato a Seriate, in

provincia di Bergamo. Ma non si sono mai fermati, hanno continuato a investire in nuovi progetti e idee che hanno portato, lo scorso 31 luglio, all’inaugurazione della Casa del Commiato di Bergamo.

E già a prima vista questa nuova struttura conferma la volontà di offrire alle famiglie un ambiente confortevole ed elegante, ma al tempo stesso molto accogliente, che somigli quindi a un’abitazione privata e soprattutto consenta di sentirsi a proprio agio come a casa

Beppe Vavassori accanto a Stefano Bertolini, agente Caggiati.

A sinistra, alcuni momenti dell’inaugurazione della Casa del Commiato di Bergamo con la benedizione del parroco e il taglio del nastro.

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10 CASE FUNERARIE

propria. «Abbiamo curato in modo particolare gli ambienti e gli allestimenti per fare in modo che le persone che si rivolgono a noi abbiano la possibilità di vivere ogni momento della veglia nella massima riservatezza e intimità», conferma Beppe Vavassori. «È stato un investimento molto importante, dal punto di vista economico e anche organizzativo, considerando il periodo storico che stiamo attraversando. Ma siamo molto soddisfatti del risultato e soprattutto dei consensi ricevuti dalla comunità.

La nuova casa funeraria è indubbiamente una nostra risposta alle esigenze del territorio, ma è soprattutto il nostro modo per stare vicino alla comunità offrendo servizi innovativi e moderni».

SEMPRE CON NUOVE IDEE Oltre a offrire alle famiglie assistenza continua garantita da personale preparato e formato, l’impresa Vavassori pre-

senta nuove figure professionali – dal maestro di cerimonia al tanatoesteta – sempre al fianco del dolente, con discrezione ma molto attente e pronte a soddisfare esigenze

o consigliare sulle varie scelte che permettono di personalizzare la cerimonia funebre.

Con un parcheggio privato di 1.500 metri quadrati, la Casa del Commiato di Bergamo si sviluppa su una superficie di circa 1.300 metri quadrati dove si trovano 6 differenti e raffinate sale dedicate all’esposizione del defunto e un’ampia sala per riti civili e cerimonie per tutte le credenze religiose.

Sempre nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie sono stati allestiti anche i locali destinati alla sala autoptica, per la quale sono stati fondamentali i suggerimenti e la collaborazione di Fhp Matthews.

«E non ci fermiamo qui» conclude Beppe Vavassori, «abbiamo altre idee e importanti progetti per poter dare sempre il meglio».

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CASE FUNERARIE 11

Sopra, i titolari Alessandra e Beppe Vavassori.

A destra e sotto, alcune delle sale e degli spazi moderni ed elegantemente allestiti.

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UNA PREFERENZA CONFERMATA A pochi mesi di distanza dall’ultimo acquisto, l’impresa di trasporti e onoranze funebri Scherma di Santa Flavia, in provincia di Palermo, ha confermato di apprezzare in modo particolare lo stile Pilato scegliendo un'altra autofunebre: il modello Aurora due posti su base Jaguar Xf.

Il modello Aurora davanti a Villa Filangeri a Santa Flavia, in provincia di Palermo.

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È stato consegnato lo scorso febbraio il modello Aurora, a pochi mesi di distanza da un altro modello Pilato sempre su base Jaguar.

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rancesco Scherma ha voluto uno sfondo storico, con la facciata barocca e la scenografica scalinata a doppia rampa di Villa Filangeri – un tempo residenza estiva della famiglia Filangeri, principi di questo territorio, e oggi sede del comune di Santa Flavia, in provincia di Palermo – per presentare l’ultimo acquisto che arricchisce il parco auto dell’impresa.

Anche in questo caso, e a distanza di pochi mesi dal precedente acquisto, Francesco ha confermato la preferenza per le autofunebri Pilato e ha scelto il modello Aurora due posti su base Jaguar Xf. «Sono rimasto subito colpito

dall’estetica, mai banale e soprattutto molto lussuosa.

Un modello che si presta perfettamente alle lunghe percorrenze e ai centri urbani, ma che soddisfa le esigenze di chi come noi si trova a operare in zone anche montuose», afferma Francesco Scherma davanti al modello Aurora giunto in sede lo scorso mese di febbraio.

L’impresa funebre opera infatti a Santa Flavia e nei dintorni di Palermo, ma si sposta in tutta la Sicilia, da Mazara del Vallo alle Madonie. Per questo, quindi, un modello pratico e funzionale, ma sempre estremamente elegante, si conferma ideale per l’impresa, che

mette il proprio parco auto a disposizione anche di altri impresari.

PARCO AUTO DI PRESTIGIO Ricco di entusiasmo e sempre pronto a proporre alle famiglie tutto quello che può dare un tocco in più e personalizzare il servizio funebre, Francesco Scherma, affiancato dallo staff attento e preparato, è un punto di riferimento per la comunità. È dal 2014 che guida l’impresa di famiglia, fondata negli anni Settanta e tramandata dal nonno al padre fino alla terza generazione.

«La massima attenzione a tutte le novità del settore per riu-

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Francesco Scherma, alla scrivania, accanto al fratello Giovanni nella sede inaugurata nel 2014 a Santa Flavia, in provincia di Palermo.

scire a offrire sempre qualcosa di alternativo e valido alle famiglie è sempre il nostro obiettivo», conclude Francesco.

«Ed è la stessa attenzione che riserviamo anche a tutti i colleghi impresari che si affidano a noi, offrendo loro gli ultimi modelli di prestigio del nostro parco auto».

Sopra, un particolare del vano feretro. Sotto, il titolare insieme a parte dello staff.

Pilato • Tel. 0422 881298 • Fax 0422 887092 • www.pilato-spa.it • pilato@pilato-spa.it onoranze e trasporti funebri Scherma Francesco • Santa Flavia (PA) • Cell. 388 5784264

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Per stampe veloci e di massima qualità Alta velocità di stampa, grande capacità di carta e molteplici formati. Sono alcune tra le più importanti caratteristiche della stampante da tavolo proposta dall’azienda BL di Cardano al Campo, in provincia di Varese.

Si tratta della stampante fotografica Minilab 20x30 cm fronte/retro duplex a sublimazione di colore che permette agli impresari di offrire alle famiglie ricordini a colori di massima qualità, ma consente anche di stampare fronte/retro qualsiasi altro prodotto.

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NEWS

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SEMPLICE, VELOCE, PULITO Il metodo di sigillatura a freddo proposto da Cmr si distingue per la capacità di coniugare semplicità e tecnologia green, garantendo con il nastro Prc 686 grande facilità di applicazione per un risultato perfetto anche dal punto di vista estetico.

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a un progetto ambizioso di Cmr, azienda piemontese specializzata nella produzione e distribuzione di articoli e accessori per il settore funebre, nasce il nastro Prc 686 per la chiusura a freddo delle vasche metalliche in zinco.

In grado di distinguersi sul mercato anche per la capacità di coniugare la semplicità alla tecnologia green, il metodo di chiusura a freddo proposto da Cmr consente di sigillare in modo veloce e pulito con pochi e semplici passaggi.

Come tutti i prodotti Cmr, controllati in ogni fase di produzione e con una rigorosa scelta dei materiali per ottenere e proporre solo prodotti di alta qualità ed efficienza, anche il nastro sigillante per zinco è

certificato e garantito da rigorosi standard.

I componenti del nastro sigillante Prc 686 sono il risultato di studi e test approfonditi, dove adesione e tenuta meccanica sono fondamentali per consentire una chiusura affidabile e continuativa in tutta la

superficie di contatto.

Ed è proprio il collaudo tecnico effettuato in anni di prove a consentire a Cmr di garantire oggi questo risultato.

«La sigillatura a freddo è la soluzione ideale per chi desidera offrire un servizio di grande qualità e poco invasivo ai propri clienti nel pieno rispetto della salute dei lavoratori», commenta Riccardo Camoletto, titolare dell’azienda Cmr di Settimo Torinese.

«Altro importante vantaggio da considerare è la possibilità per l’impresario funebre di predisporre una o più vasche in zinco prima di ogni servizio, ottimizzando i tempi e garantendo una professionalità che verrà indubbiamente apprezzata».

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LE POCHE E SEMPLICI FASI PER APPLICARE IL NASTRO SIGILLANTE PRC 686 1

Pulire accuratamente la superficie che deve entrare in contatto con il nastro sigillante.

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Applicare il nastro sigillante Prc 686 e utilizzare una spatolina oppure un panno per far aderire perfettamente il nastro alla superficie.

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Una volta applicato il nastro su tutta la superficie, effettuare un’incisione nell’angolo, dove si uniscono due strisce di nastro.

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Eliminare la parte eccedente in modo da ottenere un solo strato di nastro e non la sovrapposizione.

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Il risultato di questo metodo veloce e pulito è una chiusura affidabile e continuativa su tutta la superficie.

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PRODOTTI 31

LE SCALE NON SONO UN PROBLEMA! A

nche se ripide e strette, le scale non rappresentano più un problema per l’impresario che utilizza abitualmente lo Scoiattolo di Olivetti.

Grazie al sistema che riconosce in modo automatico il bordo del gradino e al dispositivo frenante, che si inserisce rilasciando il pulsante d’avvio, bloccando il carrello, viene garantita la totale sicurezza anche quando si opera da soli.

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DAL CHIARO ALLO SCURO Numerose le essenze e le varianti di colore, dal chiaro allo scuro, a disposizione per il modello 87: ebiara, esotico, ekop, frassino, mogano, rovere e yellow pine.

Un cofano moderno e raffinato appartenente all’elegante linea Emozioni di Ferrari.

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Realizzata da L’Equipe in rovere sbiancato e con fondo in velluto, l’urna Pensiero è dotata di una fialetta portafiori applicata a calamita che può essere tolta in base alla scelta della domiciliazione o della collocazione al cimitero. È personalizzabile con l’inserto portafiore in blu, bordeaux, tortora oppure senape. Come il ricordo della persona cara, il fiore si rinnova ogni volta che la famiglia lo desidera.

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COFANI 35

CON RAFFINATA VERSATILITÀ Nota per la sua versatilità, l’eleganza e la raffinatezza, la calla è stata scelta per impreziosire il cofano 735 Calla di Lavalle.

Un modello dalla forma semplice e squadrata, disponibile in diverse varianti.

735 Calla

Lavalle • Tel. 0172 373013 www.lavallecofani.com • lavalle.cofani@gmail.com

FUORI MISURA IN PRONTA CONSEGNA La produzione dei cofani fuori misura e sotto misura è sempre stata uno dei punti di forza dell’azienda Lombarda, in grado di garantire, tramite un ampio magazzino con disponibilità immediata, una notevole scelta di modelli sia di grandi sia di piccole dimensioni e in differenti essenze e varietà di colore.

Marco Ghirardotti

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ARMONIA DI COLORI E LINEE Delicata e raffinata in bianco, la regina dei fiori è serigrafata sul coperchio del modello 75 Rosa Bianca di Lorandi. Un cofano in frassino sbiancato, dalla forma innovativa e imponente, che unisce stili diversi creando un’armonia di colori e linee che soddisfa tutti.

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Lorandi • Tel. 030 6900600 • Fax 030 6900603 www.lorandi.it • lorandi@lorandi.it

SEMPRE ATTUALE Stupisce per l’estetica il modello Vintage di Melloni, oltre che per la particolare cura artigianale che vede l’utilizzo della ricercata lavorazione a coda di rondine.

Qui presentato in noce nazionale, è disponibile anche in rovere e in mogano.

Vintage

Melloni • Tel. 030 6900687 www.mellonicofani.it • info@mellonicofani.it

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COFANI 37

UNA SCELTA PER L’AMBIENTE Un modello che non solo piace esteticamente, ma che rispetta il nostro ambiente.

Il cofano 13 Ecologica Fiori di Menegardo, disponibile in esotico, è infatti realizzato seguendo, in ogni fase, tutti i principi di una produzione ecosostenibile.

13 Ecologica Fiori

Menegardo • Tel. 045 6450279 • Fax 045 6461910 www.menegardocofanifunebri.net

STILE ESCLUSIVO Un motivo floreale impreziosisce la fascia centrale del modello 30 di Scacf, disponibile in larice, frakè e mogano. Un cofano elegante ma sempre discreto, in grado di soddisfare le famiglie alla ricerca di uno stile esclusivo.

Michela Sgoluppi

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Scacf • Tel. 075 856328 • Fax 075 8560314 www.scacf.com • scacf.alt@gmail.com

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ade in ITALY

DOVUTO OMAGGIO A UN SIMBOLO DEL MADE IN ITALY

Giovanni Resmini

«È sempre stato un lavoro molto impegnativo, ma anche appassionante e ricco di soddisfazioni grazie ai numerosi riconoscimenti e agli apprezzamenti dei clienti e delle famiglie», afferma Giovanni Resmini in un’intervista in cui annuncia la decisione di sospendere la produzione di cofani Resmini, marchio dallo stile inimitabile che trasformava ogni essenza pregiata in un pezzo unico.

Immagino sia stata una scelta difficile e sofferta…

Sì, molto! Siamo produttori di cofani di alta qualità da tre generazioni, dal nonno Giovanni a mio zio Tino e mio padre Giuseppe, che negli anni Sessanta hanno dato vita a un’azienda pronta a puntare su un artigianato artistico caratterizzato dalla continua ricerca di qualità abbinata a una linea moderna e aggiornata.

Caratteristiche che, purtroppo, si scontrano sempre più spesso con la ricerca da parte di alcuni operatori del settore del prezzo basso, anche a costo di sacrificare la qualità.

Unica alternativa per la mia azienda sarebbe stata, forse, quella di puntare su altre tipologie, ma non sarebbe stato rispettoso della storicità e dell’importanza del marchio scelto per decenni da molte imprese.

Vogliamo che Resmini resti per sempre sinonimo dell’abilità e della creatività italiane.

La decisione è stata presa ancor prima dell’epidemia che ha colpito pesantemente anche il nostro Paese e che, per quanto riguarda il nostro

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RUBRICHE 41

settore, non ha probabilmente contribuito a confermare l’importanza e la necessità di continuare a promuovere la qualità.

Ci sono state reazioni da parte del mondo produttivo?

Ho ricevuto diverse chiamate da parte dei produttori che mi suggerivano di ripensarci, di temporeggiare e di non chiudere. La decisione, anche se sofferta, è stata presa, ma tutti questi messaggi sono stati un’ulteriore conferma di come abbiamo lavorato bene, costruendo importanti rapporti anche con il mondo produttivo.

E di come la nostra produzione made in Italy non abbia mai creato disaccordi o invidie tra i produttori, ma sia invece stata sempre riconosciuta come un punto di forza per l’intero settore.

Il marchio Resmini è infatti sempre stato uno dei fiori all’occhiello della produzione italiana, nessuno è quindi felice o rassicurato dalla sua scomparsa. Anzi, è particolarmente dispiaciuto perché un pezzo di storia sta per essere archiviato.

Ho tante persone da dover ringraziare in questo momento, da Ferrari, per i diversi e proficui anni di collaborazione, agli altri produttori con cui vanto ottimi rapporti fino a tutti gli affezionati clienti per la stima confermata.

E le imprese clienti, come hanno reagito?

Appena saputo della programmata cessazione dell’attività diverse imprese funebri mi hanno contattato per avere gli ultimi cofani in produzione o sapere cosa avevamo in magazzino, magari anche solo per acquistare modelli con cui poter valorizzare la propria sala esposizioni.

E questo è stato per noi vero motivo di orgoglio, un importante riconoscimento per tutto il nostro lavoro e per tutto ciò in cui abbiamo continuato a credere in questi decenni.

Siete sempre stati molto riservati a riguardo, ma sappiamo che i cofani Resmini sono stati scelti per le esequie di importanti personalità note a livello internazionale.

Sono tanti in effetti i personaggi noti per cui è stato scelto un cofano Resmini.

Tornando un po’ indietro nel tempo, negli anni Novanta, voglio ricordare il grande pilota Ayrton Senna, oppure, un po’ più avanti, l’amatissima soprano Renata Tebaldi e il cantante Mino Reitano, a cui si aggiungono importanti personalità del mondo ecclesiastico – i cardinali Martini e Tettamanzi – fino alle scomparse più recenti di Umberto Veronesi e Giorgio Squinzi.

Il nostro è sempre stato un lavoro molto impegnativo, ma anche appassionante, e la più grande soddisfazione è stata proprio quella di continuare a ricevere riconoscimenti ed essere scelti dalle famiglie o dalle imprese per la nostra abilità e creatività artigiana.

Come vede il futuro di questo settore e del made in Italy?

Più che una previsione è un desiderio. Mi auguro infatti che non si abbandoni, ma anzi continui a migliorare, la ricerca qualitativa da parte di quei produttori italiani di cofani funebri che già si distinguono per la capacità di proporre soluzioni al passo con i tempi e in grado di soddisfare i gusti in evoluzione.

E per ottenere questo sono fondamentali la qualità, la creatività, la cura dei particolari e la massima attenzione ai materiali utilizzati.

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Circolare del 24 giugno 1993, n.24 - Regolamento di Polizia Mortuaria Approvato con D.P.R. 285/90: 9.1 I materiali da impiegare per la costruzione dei contenitori atti al trasporto dei cadaveri devono assicurare la resistenza meccanica per il necessario supporto del corpo e l’impermeabilità del feretro.

La cassa di legno può essere indifferentemente interna o esterna a quella meccanica anche se per motivi estetici è invalso l’uso di disporla all’esterno. La cassa metallica, deve essere ermeticamente chiusa mediante saldatura (è permessa oltre alla saldatura a fuoco anche quella a freddo) continua ed estesa su tutta la periferia della zona di contatto degli elementi da saldare.

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PRODOTTI 43

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46 PRODOTTI

ABBINARE CON ORIGINALITÀ Con un ampio assortimento di tessuti e colori, Service Global Fashion offre alle imprese funebri la possibilità di presentarsi in ogni stagione con un abbigliamento elegante e originale, che sottolinea la professionalità e l’attenzione ai dettagli.

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assortimento di tessuti e modelli per uomo e per donna.

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Particolarità di questo cappotto è la sua realizzazione con Limoflex, il tessuto antiacqua e antigraffio lanciato da Service Global Fashion dopo più di un anno di test e in grado di garantire un’ottima protezione e resistenza.

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Non va mai dimenticato, infatti, che gli impresari funebri, insieme ai dipendenti e ai collaboratori, svolgono un ruolo

46_47ServiceGlobalFashion.qxp_Layout 1 29/09/20 08:46 Pagina 47

Limoflex, il marchio registrato di Service Global Fashion, è stato lanciato dopo più di un anno di test.

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51Necrologio Fantuzzi.qxp_Layout 1 02/10/20 13:29 Pagina 51

ADDII 51

CIAO EUGENIO… Ci hai lasciato improvvisamente, velocemente proprio come i discorsi che solo tu sapevi fare.

In sordina, con la stessa riservatezza che ti caratterizzava, e nel periodo di chiusura per ferie, quasi fosse programmato per arrecare meno disagio possibile a tutti.

Hai lasciato un vuoto nella nostra quotidianità e nel nostro cuore, quello stesso cuore che purtroppo ti ha portato via ma che continuerà a battere in noi nel tuo ricordo.

I numerosi messaggi di cordoglio da parte dei tuoi clienti e dei fornitori manifestano ancor più quanto tu fossi riuscito a creare non solo rapporti di lavoro, stima, fiducia e rispetto, ma anche profonde amicizie.

Vogliamo ricordarti sempre così: preparato, serio, attento al lavoro, ma anche sorridente, allegro e con la battuta sempre pronta.

Mancherai a tutti noi, Gian Lorenzo, Maria e tutti i colleghi della Olivetti e Figliola

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54 RUBRICHE

CELEBRARE LA VITA e i momenti unici di chi amiamo zare quello che di bello e di prezioso ci ha donato con la sua esistenza.

Questa bellissima frase di Theodor Seuss Geisel, scrittore e fumettista statunitense meglio conosciuto con lo pseudonimo di Dr. Seuss, esprime a meraviglia il mio pensiero in merito alla morte e alla celebrazione di chi non c’è più. È difficile esprimere a parole ciò che si prova quando qualcuno che amiamo muore; le parole però ci possono venire in aiuto per raccontare chi era quella persona, per rammentare i momenti salienti della sua vita, per ricordare le sue passioni, i suoi ideali, i suoi sogni e i suoi traguardi.

Noi possiamo celebrarne la vita e, così facendo, apprez-

DA UN’ESPERIENZA PERSONALE Ho deciso di diventare celebrante laica (sono celebrante accreditata Uaar) dopo il funerale di mio padre: il rito religioso con il quale l’ho salutato mi ha lasciato un grandissimo senso di vuoto.

Ho udito parole vacue, impersonali e fredde, che non raccontavano nulla di quello che era stato il mio babbo (da bravo toscanaccio, voleva farsi chiamare così), di cosa lasciava dietro di sé nel mio cuore e nel ricordo di chi lo aveva conosciuto.

E allora ho deciso di fare qualcosa perché nessuno dovesse provare lo stesso senso di desolazione che avevo patito io, ma potesse celebrare i

Foto di Alle Bonicalzi www.allebonicalzi.com

“NON PIANGERE PERCHÉ È FINITA, SORRIDI PERCHÉ È ACCADUTO” (DR. SEUSS)

momenti importanti della vita della persona cara, lieti o tristi che fossero, nella loro irripetibile e personalissima unicità.

IL COMPITO DEL CELEBRANTE Nella mia attività di celebrante laico-umanista mi occupo proprio di questo: accompagnare chi lo desidera in questo viaggio della memoria, raccogliendo e dando forma ai racconti, agli aneddoti, agli episodi commoventi e anche, perché no, a quelli buffi che mi vengono narrati.

In questa rubrica desidero condividere con voi pensieri, citazioni, poesie, testi letterari, spunti musicali, suggestioni cinematografiche e artistiche che abbiano come tema la morte in tutti gli aspetti a essa correlati, perché sono convinta che, al di

C

la tua

54_55Cerimonia.qxp_Layout 1 02/10/20 13:31 Pagina 55

RUBRICHE 55

là di ogni credo e credenza, celebrare la vita di chi non è più con noi ci possa aiutare a trovare un senso nella nostra esistenza e a continuare a vivere con maggiore serenità. E lo possiamo fare attraverso tutte le suggestioni di bellezza che abbiamo a disposizione.

MI PRESENTO… Sono nata un sabato di primavera, correva l’anno 1971, e vivo a Como con un marito, due figli e tre gatti.

Appena posso viaggio in Portogallo, sognando di trasferirmi un giorno a Lisbona e passare tutto il mio tempo libero ad ascoltare il fado (la musica tradizionale portoghese), a leggere poesie di Fernando Pessoa e ad allevare galline da compagnia.

Ho studiato filosofia e letteratura, storia ed estetica, mu-

C

sica e teatro. Ho passato anni dedicandomi alla musica classica e ho girato il mondo facendo concerti come solista, in duo e con diversi ensemble.

Sono affascinata dalle culture e dalle lingue del mondo, mi appassiona tutto ciò che è comunicazione e condivisione e mi entusiasma fare rete tra persone che hanno a cuore progetti, desideri e sogni e cercano di realizzarli, insieme.

Sono stata, e sono tuttora, una lettrice curiosa e instancabile. Ma più di tutto adoro scrivere e raccontare storie.

Le prime storie che ho scritto le ho dedicate ai miei figli.

Sono mamma adottiva e so bene cosa significa trovare le parole giuste per dare senso alla propria vita e poter spiccare il volo verso il futuro.

Con consapevolezza, entusiasmo e leggerezza. Sogno un mondo più colorato, più accogliente e solidale.

Vivo e mi impegno per una società laica, umanista e che faccia della diversità una forza e una ricchezza da condividere.

Sono convinta che celebrare i momenti importanti delle nostre vite, alla luce di questi principi, possa davvero fare la differenza e aiutarci a costruire un mondo migliore.

Per questo vi invito a seguirmi in questo viaggio: farò di tutto perché possa esservi di ispirazione e possa accompagnarvi, con profondità e leggerezza allo stesso tempo, nelle vostre riflessioni su un tema così complesso e delicato come la morte, che tocca ognuna e ognuno di noi nell’intimo del proprio essere.

a erimonia a cura di

PAOLA MINUSSI

Amo la comunicazione in tutte le sue forme: adoro scrivere e raccontare storie, sono un’instancabile lettrice e ho girato il mondo come musicista. Sono celebrante laica accreditata Uaar e accompagno, chi lo desidera, in un viaggio della memoria, perché sono convinta che celebrare la vita di chi abbiamo amato possa aiutare a trovare un senso nella nostra esistenza e a vivere con maggiore serenità. paola.celebrantelaica@gmail.com www.latuacerimonia.com

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57Notizie in bacheca.qxp_Layout 1 30/09/20 10:58 Pagina 57

NOTIZIE IN BACHECA 57

Myplant & Garden verso la nuova edizione con tante novità La sesta edizione di Myplant & Garden, il più grande e importante appuntamento fieristico b2b delle filiere dei fiori, del verde e del paesaggio si terrà dal 15 al 17 febbraio 2021 nei padiglioni di Fiera Milano-Rho. Si tratta di un riposizionamento delle date, tradizionalmente fissate tra la terza e la quarta settimana del mese di febbraio, dovuto alla riprogrammazione generale che ha coinvolto tutto il settore fieristico per le note vicende legate al Covid-19.

Sono oltre 700 le aziende che hanno già aderito alla nuova edizione del salone, per la quale si delineano già alcune interessanti novità.

Anzitutto, la fiera si svilupperà in 3 nuovi padiglioni (11, 13 e 15), cui si aggiungerà un’ampia area esterna per le dimostrazioni dal vivo dei macchinari per la cura e la manutenzione del verde.

La distribuzione interna delle merceologie vedrà una concentrazione di marchi del motorgarden, dell’edilizia e del vivaismo nel padiglione 15.

Il padiglione centrale, il 13, sarà a disposizione soprattutto delle imprese florovivaistiche, mentre tecnica, vasi, florovivaismo e il grande Décor District – riservato ai fiori e alla decorazione – si concentreranno nel padiglione 11.

Il Décor District è tra le più grandi e ricche aree fieristiche internazionali dedicate alla produzione, alla creatività e alla compravendita di prodotti e forniture floreali.

Ed è anche una vetrina spettacolare in cui grandi maestri, artisti, designer, trendsetter e atelier creativi si incontrano e sfidano a colpi di tecnica, ingegno e fantasia per dar vita a scenografie, installazioni per cerimonie, composizioni.

Sul sito myplantgarden.com tutte le informazioni per essere sempre aggiornati.

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VIAGGI

58 RUBRICHE

BELLEZZA E REALISMO: i ritratti funebri di Filippo Severati L’

arte presente nei cimiteri rispecchia le correnti e gli stili in voga nelle varie epoche ed è il riflesso della società che l’ha prodotta, testimoniando gusti, ideali e valori dei defunti e delle loro famiglie.

Spesso nei cimiteri si trovano opere di grande valore, realizzate da artisti che hanno brillato per talento e originalità. È decisamente il caso di Filippo Severati (1819-1892), artista romano attivo per buona parte dell’800, che si specializzò nella realizzazione di ritratti funebri.

Passeggiando per il cimitero del Verano è facile imbattersi in uno dei suoi ritratti, si ricono-

scono immediatamente per due motivi: il primo è la bellezza e il realismo dei volti, con i loro sguardi intensi e i tanti, minutissimi dettagli, il secondo è la brillantezza dei colori che risaltano contro il fondo di nera pieta lavica. Se si considera che hanno trascorso oltre 130 anni all’aperto, sotto le intemperie, la loro resistenza e conservazione è sorprendente.

TECNICA

a cura di

CLAUDIA VANNUCCI Sono una guida turistica di Firenze, una scrittrice e una viaggiatrice con una passione per i cimiteri, sempre in cerca del lato bizzarro della storia e dell’arte.

Ho scritto un libro, Cemetery Safari, su tutti i cimiteri che ho visitato nel mondo e racconto i miei viaggi blog viaggiverdeacido.com mail garageclaudia@gmail.com

DI PITTURA A SMALTO

SU PIETRA LAVICA

Il merito è dell’abilità di Severati che, dopo gli studi come disegnatore e incisore presso l’Accademia di San Luca a Roma, si specializzò nella pittura su ceramica.

Quindi spostò la sua attenzione ai supporti lapidei e dedicò anni allo sviluppo e al perfezionamento della pittura a smalto su pietra lavica, brevettando la sua “tecnica di pittura a fuoco su supporto di porcellane e lava vulcanica”, rimasta segreta fino alla sua morte. Il risultato che ottenne è quello che possiamo ammirare ancora oggi tra le tombe del cimitero del Verano.

I suoi ritratti rientrano a pieno titolo nel filone dei ritratti ottocenteschi.

Un tempo riservati ai grandi personaggi, i ritratti dell’800 sono influenzati dall’avvento

Il cimitero cinese di Chiang Mai, Thailandia.

della fotografia, e in questo caso sono specchio di una borghesia colta e benestante, che vuole essere immortalata con realismo e con tutti quei dettagli che rivelano gusti, condizione sociale e personalità del defunto.

Tra i suoi volti incontriamo devote madri di famiglia e fanciulle nel fiore degli anni, rassicuranti padri e laboriosi industriali dai baffi arricciati, bambini dall’espressione seria nei loro vestiti della domenica.

LE

OPERE PRESENTI AL

VERANO,

MA NON SOLO

Filippo Severati lavorò nei cimiteri di tutto il centro Italia, le sue opere si possono trovare

58_59Viaggi.qxp_Layout 1 29/09/20 08:48 Pagina 59

RUBRICHE 59

Sono oltre 120 i ritratti presenti nel cimitero del Verano e realizzati da Filippo Severati che lavorò nei cimiteri di tutti il centro Italia con la particolare tecnica di pittura a fuoco su supporto di porcellane e lava vulcanica.

a Arezzo, Orvieto e in provincia di Ascoli Piceno. Ma è al Verano che fu particolarmente attivo: nel grande cimitero romano si contano oltre 120 dei suoi ritratti sulle tombe.

E proprio al Verano ce n’è uno più speciale degli altri, è l’autoritratto che Severati realizzò

per la propria tomba, dove è sepolto insieme ai genitori.

Il pittore volle essere ricordato come l’artista che era: nel suo studio, con colori e pennelli in mano, mentre dipinge il ritratto dei genitori.

Come spesso succede ai grandi artisti, la memoria del suo ta-

lento e della sua originale tecnica si è persa negli anni.

Severati fu dimenticato per circa un secolo e poi finalmente riscoperto nel 1983 dal fotografo Claudio Pisani, che gli dedicò un lungo articolo sulla rivista Frigidaire.

E esattamente come capita a volte alle opere dei grandi artisti, anche quelle di Severati sono state rubate dai cimiteri e finite chissà dove, nelle zone d’ombra del collezionismo privato.

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62_63Auto Storiche.qxp_Layout 1 29/09/20 08:49 Pagina 62

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AUTOSTORICHE che passione!

Grazie a un ritrovato benessere post bellico, già negli anni Cinquanta anche in Italia iniziano a comparire, affiancate alle prestigiose berline nazionali, le vetture di produzione Mercedes-Benz. Logico che anche presso gli impresari italiani vengono inserite le prime autofunebri con la stella a tre punte, ma bisogna attendere i primi anni 70 per avere una massiccia diffusione. La vettura di cui parliamo oggi è la prestigiosa berlina 250 S nota con la sigla W 108 e 109 prodotte tra il 1965 e il 1972. In questo articolo abbiamo la possibilità di commentare due diversi allestimenti, simili per la base comune della berlina di partenza e per le scelte complessive costruttive, ma differenti per zona geografica e allestitore, Collalti e Casale.

Simile alla più diffusa ed economica, ma pur sempre prestigiosa, W 115 (conosciuta come Barra 8), è in realtà la vettura di alta gamma della Mercedes-Benz dell’epoca, fatta eccezione per l’enorme 600 destinata solo ai regnanti e a pochissimi clienti estremamente facoltosi.

La 250 S era disponibile solo a benzina, mossa da un potente e silenzioso motore sei cilindri in linea a carburatore oppure a iniezione, a differenza della Barra 8 a disposizione anche in versione diesel, spesso preferita dagli impresari. Con costi di esercizio e consumi adeguati a una prestigiosa ammiraglia, la sua diffusione nel comparto funebre era limitata a imprese che operavano ad alti livelli.

Grazie alla cortesia di Gabriele Vento di Minturno, in

provincia di Latina, che ha proseguito l’attività fondata anni prima dal padre Antonio, abbiamo la possibilità di visionare questa vettura.

Già allestita, fu acquistata dal padre Antonio e immatricolata il primo settembre 1972. In seguito, dopo un normale periodo di uso come berlina, fu trasformata a opera della carrozzeria Collalti di Ferentino, storica azienda che insieme a Cantinelli creò già dagli anni Sessanta una specializzazione di attività e di personale che diede vita, a sua volta, a numerose altre carrozzerie ancora oggi presenti soprattutto in provincia di Frosinone.

Collalti, abilissimo carrozziere da ricordare, tra l’altro, per le “finte” Rolls Royce su meccanica Mercedes– Benz e Peugeot, in uso nei primi anni Settanta, eseguì sapientemente una trasformazione totalmente in lamiera. La vetroresina era infatti ancora poco usata nel settore funebre, troverà una larga diffusione dalla metà degli anni Ottanta.

L’allestimento dispone di adeguati decori in acciaio inox, oltre alle immancabili lanterne esterne, molto diffuse nel centro e sud Italia, e il necessario riduttore al cambio. Le vetrature laterali sono leggermente angolate in basso e anche la classica croce sul tetto in inox appare dimensionata in maniera corretta. L’auto, in uso fino ai primi anni 2000, è in buone condizioni e presente nell’autorimessa dell’impresa Vento, in previsione di poterla riportare ai fasti originali con le lampade smontate per adeguarla alle mutate esigenze,

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RUBRICHE 63

E proprio di questo allestitore, il poliedrico e creativo Dario Casale di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, possiamo mostrare la proposta sulla medesima vettura nel medesimo periodo. Casale era estremamente creativo, ma anche un purista per linee delle sue vetture, ecco perché ho citato questo piccolo aneddoto riportatomi da un impresario che ebbe modo di conoscere molto bene Dario Casale.

come forma e utilizzate almeno come disegno su molte delle sue trasformazioni. Il colore nero, come la “sorella” di Collalti, abbastanza classico per l’epoca, dà pieno risalto alle modanature in acciaio inox lucidato. Il vano funebre è impreziosito dalla presenza dei cassonetti e delle parti interne ricoperte in finta pelle trapuntata rossa, colore spesso ripreso anche per i sedili anteriori e i relativi pannelli porta.

Le quattro classiche lampade votive interne a forma di goccia tipiche di Casale, fortunatamente conservate, fanno presenza ai quattro angoli, mentre le movimentazioni del feretro, consuetudine all’epoca, risultavano totalmente manuali come l’apertura del portellone.

Una curiosità: Casale montò posteriormente i fari della Mercedes serie S W 116, nata nel 1972 quindi poco tempo prima della trasformazione avvenuta nel 1973, aggiornandola alla nuova ammiraglia, e spostò lo sca-

La W 109 di Casale è di proprietà di Thomas Brotto che, con la moglie Elena e il fratello Mattia, gestisce l’impresa di Pieve del Grappa, in provincia di Treviso, che opera su tre sedi. Il modello fa parte del parco auto dell’impresa che, oltre a moderne vetture, si avvale anche di una splendida Rolls Royce Silver Shadow sempre allestita da Casale e perfettamente funzionante. La trasformazione fu effettuata da Casale nel 1973 su una vettura usata e immatricolata nel 1968 a Udine, dopo aver rappresentato come berlina l’attività di imprenditori della zona.

Dario Casale, che lavorava come Collalti solo con lamiera d’acciaio, realizzò una piacevole trasformazione inserendo le sue classiche vetrature, molto semplici

rico della marmitta al lato posteriore destro per limitare il fastidio dei gas di scarico durante i cortei, consuetudine abbastanza diffusa.

La Mercedes–Benz di Thomas Brotto è apparsa anche in varie fiction televisive ambientate negli anni Settanta in Veneto, chiaramente coadiuvata dallo staff di Thomas, tra la più nota citiamo Di padre in figlia prodotta dalla Rai nel 2017 e ambientata nelle zone del trevigiano.

Ringraziamo i titolari delle due imprese, Gabriele Vento e Thomas Brotto, per aver fornito informazioni e foto delle due vetture.

ma che oggi potrebbero rappresentare un completamento per un modello da inserire come offerta al fianco delle vetture più moderne.

Nel complesso la trasformazione di Collalti è equilibrata, mantenendo le piacevoli linee della berlina e anche le lampade, di giuste dimensioni e non esagerate, danno un tocco adeguato di eleganza alla vettura. Lampade che un noto allestitore veneto dell’epoca non avrebbe mai montato…

Continua il nostro viaggio alla scoperta delle autofunebri utilizzate in passato dagli impresari italiani. In ogni numero vi presentiamo alcuni modelli grazie all’analisi di Marco Sambataro, modellista ed esperto di autofunebri d’epoca.

INVIACI LE FOTO DELLE TUE AUTO D’EPOC A E LE PUBBLICHEREMO GRATUITAMENTE:

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