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Analisi grammaticale in tasca
DESTINATARI Alunni e alunne della scuola secondaria di primo grado Insegnanti, genitori
Anna Rita Vizzari
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Analisi grammaticale in tasca
Le regole per la scuola secondaria di primo grado
COLLANA
Strumenti cm. 8 x 12 € 12,00 ISBN 9788859031215
9 7 8 8 8 5 9 0 3 1 2 1 5 Ɇ Uno strumento innovativo rivolto agli alunni e alle alunne della scuola secondaria di primo grado per imparare con semplicità e divertimento le principali regole dell’analisi grammaticale. Ɇ 40 flash card in formato tascabile da portare sempre con sé che facilitano la comprensione immediata dell’argomento e permettono a bambini e ragazzi di risolvere i dubbi che incontrano ogni giorno. Ɇ Sul fronte delle carte sono riportati gli argomenti tramite esempi, trucchi e strategie; sul retro, invece, le spiegazioni di applicazione di tali argomenti. Ɇ Grazie all’anello apribile, è possibile personalizzare il mazzo togliendo o aggiungendo nuove carte.
Annarita Vizzari Docente di Letteratura italiana presso l’Università di Cagliari e insegnante di Lettere della scuola secondaria di I grado.
Scopri gli interni:
Le parti del discorso 3
Variabili Invariabili Includono le 5 categorie di parole che cambiano desinenza nella flessione o nella coniugazione: articoli, sostantivi, pronomi, aggettivi e verbi.
Esempi: sostantivi (scatola, scatole, scatoletta), verbi (inscatolare, inscatoliamo, inscatolassimo).
?Includono le 4 categorie di parole che non cambiano mai Particolarità delle parti del discorso la forma: congiunzioni, preposizioni, avverbi e interiezioni. Nelle classificazioni ci sono spesso degli elementi al limite. Esempi: congiunzioni (ma, però, e), preposizioni Fra le parti variabili del discorso, (con, tra, fra). ci sono delle parole che non variano, per esempio i gerundi (come «parlando») e gli infiniti attivi (come «parlare»).
Riguardo alle parti invariabili del discorso, è bene tener conto del fatto che le preposizioni articolate, nate dall’unione di preposizioni (parti invariabili) e articoli (parti variabili), hanno La= articolo determinativo femminile singolare; luce= nome comune di cosa femminile singolare astratto del= preposizione articolata formata da di + il; tramonto= nome comune di cosa maschile singolare; riflette= voce del verbo riflettere modo Indicativo tempo Presente 3° pers. singolare seconda coniugazione; nel= preposizione articolata formata da in + il mare= nome comune di cosa masch. sing. ANALISI GRAMMATICALE LE REGOLE DI ITALIANO PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO maschile/femminile e singolare/ plurale come gli articoli.
Anna Rita Vizzari luce= nome comune di cosa femminile singolare astratto del= preposizione articolata formata da di + il; tramonto= nome comune di cosa maschile singolare; riflette= voce del verbo riflettere modo Indicativo tempo Presente 3° pers. singolare seconda coniugazione; GRAMMATICALE ITALIANO PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Classificazione degli articoli 15
Indeterminativi Determinativi Partitivi
Classificazione dei nomi derivati 17
Introducono un nome che indica qualcuno/ qualcosa di generico o non noto (es.: «un tizio»). Sono solo al singolare. Eccoli tutti: un (uomo, ragazzo), uno (scoiattolo), una (donna, ragazza). Introducono un nome che indica qualcuno/ qualcosa di noto o di preciso (es.: «il tizio di prima»).
Precedono il nome che indica un qualcosa di cui si distingue una › porzione. Ruolo dell'articolo
Precedono il nome che indica alcuni elementi di un insieme; costituiscono il plurale degli articoli indeterminativi.
Eccoli tutti: il, lo/l’, la/l’, i, gli, le. Non servono esempi di nomi, vero? Eccoli tutti: del (pane), dello (zucchero), della (birra), dell’(aceto, acqua).
Eccoli tutti: degli (uomini, scoiattoli), dei (ragazzi), L’articolo fornisce informazioni sul genere e sul numero del nome delle (donne, ragazze). che segue: per esempio, «gli» precede un nome maschile plurale («gli amici»); «le» precede un nome femminile plurale («le amiche»); «un» precede un nome maschile singolare («un amico»), «un’» precede un nome femminile singolare («un’amica»), etc. Attenzione al tranello dell’apostrofo: nell’articolo indeterminativo, esso è consentito soltanto davanti a parola femminile. Con prefi sso o prefi ssi
Prima della radice si ha almeno un prefisso. La desinenza segue. La desinenza segue.
Esempi: disamore, sventura.sventura. e, Con suffi sso o suffi ssi Con prefi sso/i e suffi sso/i
Dopo la radice (talvolta seguita da una vocale tematica) si ha almeno un suffisso. La desinenza segue.
Prima della radice (talvolta seguita da una vocale seguita da una vocale seguita da una vocale tematica) si ha almeno tematica)si ha almeno un tematica)si ha almeno un prefisso, dopo si ha almeno
La desinenza segue. un suffisso. La desinenza segue. La desinenza segue.
Esempi: amorevolezza, evolezza, calcolatore. atore. Esempi: innamoramento, amento, dis disarticolazione. azione.