Supporters magazine n139

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ria di play off in casa Enel Brindisi. Lo scorso anno fu una conquista storica, questa stagione è la conferma della bontà del progetto di Contrada Masseriola, del presidente Marino, dei soci, dello staff tecnico e della squadra. Non quinti come la passata stagione, ma sesti e ce la vedremo contro la Grissin Bon Reggio Emilia, squadra che ci ha sconfitti in entrambe le partite di campionato. La seconda volta proprio nell’ultima giornata con la New Basket che, senza Marcus Denmon, ha saputo tenere testa per tutti i quaranta minuti alla fortissima squadra allenata da Menetti. Antipasto gustoso di quello che potrebbe accadere al primo turno della post season. Si gioca anche stavolta con il fattore campo avverso, ma l’esperienza della passata stagione, quando andammo ad un passo a vincere a Sassari in gara uno, potrebbe essere uno stimolo. Certo, squadra quasi del tutto cambiata rispetto a quella di dodici mesi fa, molte energie sottratte dalla meravigliosa esperienza in Eurochallenge, che noi di Supporter’s Magazine abbiamo raccontato in diretta da tutta Europa con le nostre radiocronache e le nostre

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Abbiamo ancora fame di vittorie!

fotografie, campionato che ha avuto nuove protagoniste, come Venezia e soprattutto Trento, che si sono insediate ai vertici della classifica. Tutti elementi che hanno “costretto” l’Enel al sesto posto, ma i play off insegnano da sempre che ogni pronostico e fattore campo può essere sovvertito.

Nel caso di Brindisi, può e deve essere modificato. Affinchè il sogno diventi realtà, come ha detto lo stesso Piero Bucchi in sala stampa a Reggio Emilia nell’ultima della stagione regolare.

Servirà intensità e sfrontatezza nell’affrontare un avversario più forte di noi ma battibile, anche se rientreranno Lavrinovic e Silins. Prime due partite al Pala Bigi, serviva l’impresa. Sul sito societario si sono succeduti negli ultimi giorni i commenti dei tanti amici e colleghi che solitamente seguono l’Enel in campionato. Riprendo quella di Fabio Mollica, di Brindisi Report.it, che racchiude secondo me l’essenza di questi play off e quello che dobbiamo aspettarci. “Io ci credo. Anche se

tifo Milano da sempre e Reggio Emilia da quest’anno, perché non si può non tifare per una squadra che fa giocare tanti italiani. Ci credo proprio perché è impossibile. Perché noi sembriamo la Juve e loro il Barcellona. Perché prima o poi dovrà accadere. Perché sono brindisino, e non puoi non tifare per la squadra della tua città, perfino se ti stanno sulle palle l’allenatore (non è il mio caso), il presidente (non è il mio caso), l’ex patron (non è il mio caso).

Io ci credo perché possiamo fare meglio dell’anno scorso. Perché la sfiga e gli infortuni prima o poi dovranno pur finire. Perché questi tifosi e questa società se lo meritano. Sì, io ci credo. Poi magari ci sbatteranno fuori facilmente e ci sveglieremo da un sogno. Ma i sogni e gli obiettivi impossibili rendono migliore la nostra vita. E sognare non costa nulla. Quindi crediamoci”.

Torniamo da Reggio Emilia ancora più convinti che dobbiamo crederci. E gara tre deve dare lo slancio per andare avanti, per la città e la squadra, per i tifosi e i dirigenti, per tutto l’ambiente e per dare lustro a Brindisi anche a livello nazionale.

Anche per noi di Supporter’s Magazine e del Brindisi Basket Club 2005 che hanno ancora tanta voglia di andare avanti e regalare altre sorprese. Crediamoci. Perché quest’aria di play off possa diventare profumo di incenso verso la semifinale.

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È

Il Post it di Mario Arceri

La fase più calda della stagione

Photo By: Michele Longo

per i club che non penalizzi l’attività, il prestigio e l’immagine dei campionati nazionali e che si incastri perfettamente nel nuovo calendario internazionale che dal 2017 rivoluzionerà le formule di Europei e World Cup imponendo le fasi di qualificazione durante la stagione, sulla stregua di quanto avviene nel calcio. Vedremo come andrà a finire. L’Euroleague è diventata cosa per le solite note, le sei o sette squadre che, per strapotere economico, da anni dettano legge: Real, Olympiacos, Cska, il Fenerbache che quest’anno è entrato, prima squadra turca di sempre, tra le quattro migliori, il Barcellona, il Panathinaikos, il Maccabi che invece ne sono rimaste fuori. La Fiba vuole allargare il “business” a più club, ma anche riaffermare il ruolo centrale delle federazioni. Euroleague vuole mantenere le posizioni conquistate in quindici anni di attività sempre più fiorente. In attesa di riunirci tutti per tifare la nazionale di Pianigiani, godiamoci l’assalto a Milano che sette squadre hanno cominciato a portare. C’è anche Brindisi, per il secondo anno consecutivo: una conferma del buon lavoro che Marino e Bucchi hanno compiuto nel consolidare strutture organizzative e tecniche regalando alla città un basket di lusso.

arrivato il primo caldo estivo e il basket si arroventa. In campo, dove i play off stanno vivendo il primo turno della fase ad eliminazione, dietro le scrivanie dove il braccio di ferro si sta facendo sempre più aspro tra Fiba ed Euroleague, ma anche in Federazione dove sono cominciate le grandi manovre per l’estate azzurra che porterà le diverse selezioni ad affrontare i campionati europei di categoria, cominciando dalla femminile che ha iniziato con una vittoria ed una sconfitta nei primi test match con l’Ungheria la fase di avvicinamento all’Eurodonne di giugno in Romania e nel paese magiaro che, a Budapest, ospiterà le fasi finali, per finire con la maschile che a luglio tornerà a trovarsi per preparare l’Eurobasket 2015 con il prologo a Berlino, per noi, e le finali in Francia, a Lille. Intanto proseguono i play off della Nba e ci si avvicina ai Draft della superlega che potrebbero vedere Simone Fontecchio tra i protagonisti.

Insomma, non ci sarà davvero da annoiarsi, con Brindisi impegnata nel lungo confronto con Reggio Emi-

lia, la squadra che ha vinto il premio per aver schierato il maggior numero di italiani nella stagione regolare e che presenta un mix ben assortito di freschezza italiana e di esperienza straniera, saggiamente dosato da Max Menetti. Conosciamo l’esito delle prime due gare, a Brindisi l’Enel ha l’opportunità di incidere ulteriormente nella storia dei play off regalando ai propri tifosi nuove soddisfazioni al termine di una stagione difficile ma esaltante che ha visto la squadra di Bucchi presentarsi per la prima volta in Europa risultando la squadra italiana che è riuscita ad andare più avanti delle altre nel cammino delle coppe, mai così ostico per i nostri club. Intanto si decide il futuro dell’Eurolega, con la Fiba che, proprio in concomitanza con la Final Four di Madrid, ha sferrato il suo attacco nell’Assemblea generale di Malta: vuol varare una propria manifestazione di vertice

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I QUINTETTI IN CAMPO

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LA TERNA ARBITRALE

a cura di Gianluca MUSCOGIURI

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Elston TURNER - Ala p.

Drake DIENER - Guardia

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1981, 196 cm, 88 Kg, (USA)

Jacob PULLEN - Play

1989, 183 cm, 91 Kg, (USA)

Delroy JAMES - Ala g.

1987, 203 cm, 100 Kg, (GUY)

Marcus DENMON - Guardia 1990, 191 cm, 84 Kg, (USA)

IN PANCHINA (Brindisi)

HEAD COACH Piero BUCCHI

Massimo BULLERI - Play 1977, 188 cm, 81 Kg, (ITA) David COURNOOH - Play 1990, 187 cm, 83 Kg, (ITA) Demonte HARPER - Ala p.

1989, 193 cm, 88 Kg, (USA) Francesco MORCIANO - Ala g.

1996, 200 cm, 95 Kg, (ITA) Andrea ZERINI - Ala g.

1988, 205 cm, 110 Kg, (ITA) Michael ERIC - Pivot 1988, 208 cm, 109 Kg, (NIG)

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Darius LAVRINOVIC - Pivot 1979, 212 cm, 110 Kg, (LIT)

Andrea CINCIARINI - Play 1986, 193 cm, 87 Kg, (ITA)

Rimantas KAUKENAS- Ala p.

1977, 192 cm, 92 Kg, (LIT)

LIA EMI GIO REG BON SSIN GRI

ISI

Manuel MAZZONI

James MAYS - Pivot

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IN PANCHINA (Reggio Emilia) Federico MUSSINI - Play 1996, 182 cm, 63 Kg, (ITA) Amedeo DELLA VALLE - Guardia 1993, 194 cm, 86 Kg, (ITA) Giovanni PINI - Ala g.

1992, 200 cm, 92 Kg, (ITA) Vitalis CHIKOKO - Ala g.

1991, 209 cm, 102 Kg, (ZWE) Ojars SILINS - Ala g.

1993, 200 cm, 95 Kg, (LAT) Riccardo CERVI - Pivot HEAD COACH 1991, 214 cm, 103 Kg, (ITA) Massimiliano MENETTI

Achille POLONARA - Ala g.

1991, 203 cm, 90 Kg, (ITA)

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supporter’s magazine Focus su Reggio Emilia Gianluca Muscogiuri

Rispetto per Reggio Emilia, ma niente paura!

Photo By: di coach Menetti, dopo un’annata visMichele Longo suta tra mille infortuni ma comunque ricca di soddisfazioni. Dall’altra parte della barricata c’è l’Enel Brindisi, alla seconda partecipazione playoff nella erza partecipazione sua storia. La stagione scorsa ha dato consecutiva ai playoff e grande visibilità al basket brindisino, obiettivo puntato alle se- grazie a quell’insperato primo posto mifinali: la Grissin Bon Reggio Emilia ottenuto al termine del girone di anarriva a questa gara-3 con i favori del data, tramutatosi poi nella quinta posipronostico, certificati soprattutto dal- zione alla fine del campionato e nella la splendida stagione disputata dagli successiva eliminazione nei quarti di uomini di coach Menetti, chiusa con finale contro la Dinamo Sassari di coun terzo posto al termine della stagio- ach Sacchetti. Entrambe le squadre, ne regolare dopo una dura battaglia quindi, puntano a superare l’ostacolo per la seconda piazza con la Reyer del primo turno, per godersi la magia Venezia. Le ultime due esperienze ai di una semifinale playoff contro la vinplayoff per la formazione biancorossa cente di Venezia-Cantù. La squadra sono terminate entrambe con l’elimi- in casacca biancorossa può contare nazione ai quarti di finale: nella sta- su due aspetti da non sottovalutare: gione 2012/2013 a far fuori Cinciarini l’esperienza di giocatori abituati a die compagni fu l’Acea Roma, vincitrice sputare partite di questo genere, badella serie al termine di una gara-7 sti pensare a Kaukenas, Lavrinovic, infuocata, con i vari Datome, Goss e Diener, ed il grande attaccamento e Lawal a portare avanti la squadra ca- spirito di sacrificio dei giocatori italiapitolina. Lo scorso anno il cammino ni, che nel roster emiliano sono in gran della Grissin Bon è terminato a gara-5 numero. Da Cinciarini, play esperto e (i quarti di finale sono tornati ad essere di caratura internazionale, ai vari Delgiocati al meglio delle 5 partite) contro la Valle, Cervi e Polonara, tutti hanno la Montepaschi Siena, alla sua ultima voglia di mettersi in mostra e di conesperienza in Serie A prima del prean- fermare le belle prestazioni del camnunciato ed inevitabile fallimento. Un pionato. I precedenti disputati nella tabù da sfatare, quindi, per gli uomini stagione regolare sono nettamente a

T

favore della Grissin Bon, con la vittoria ottenuta sul parquet del Pala Pentassuglia dopo una prestazione stratosferica, nonostante le assenze di due uomini come Kaukenas e Lavrinovic, ed il successo casalingo di poche settimane fa al termine di una partita

che aveva poco da dire, se non per Reggio Emilia che inseguiva un difficile secondo posto, guadagnato poi dalla stessa Venezia. Nel corso del match si preannunciano di grande interesse i vari duelli tra i pari ruolo di entrambe le squadre, partendo dai playmaker Cinciarini e Pullen, due giocatori che intendono il proprio ruolo in modo completamente opposto. Più uomo assist e ragionatore il primo, più tiratore ed individualista il secondo.

Nelle posizioni di guardia e ala piccola si affrontano l’esperienza del duo Diener-Kaukenas contro l’esplosività e la rapidità di Denmon e Turner. Sarà dura battaglia anche sotto le plance a colpa di salti e rimbalzi, con Polonara e Lavrinovic a combattere con due uomini cattura-palloni come Mays e James, non a caso quinto e sesto miglior rimbalzista del campionato. Anche la panchina avrà un ruolo fondamentale nell’andamento del match, perché giocando ogni due giorni le energie fisiche e mentali sprecate saranno tantissime. Il pubblico, colorato a festa con 3.000 magliette biancoazzurre, avrà la grande chance di far sentire il proprio appoggio e calore ai ragazzi brindisini, per alimentare un sogno che fino a qualche anno fa era semplice utopia. Non dimentichiamolo!

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