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Tutti in sella! 4 itinerari

1 In malga

Sull’Alpe di Rodengo e Luson due itinerari portano alla malga Kreuzwiese a 1.924 m con l’omonimo rifugio, meta molto amata dai ciclisti: non solo per la spettacolare vista sul Sass de Putia ma verosimilmente anche per i canederli preparati con il formaggio di malga del proprio caseificio. Si raggiunge sia da Luson con un itinerario ad anello, sia dal lato di Rodengo con un percorso andata-ritorno un po’ più facile.

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Da Luson

Percorso:

Dislivello:

Terreno:

2 In ciclovia

Seguendo la vecchia linea ferroviaria, su asfalto ben curato e lontano dal traffico, si pedala in pieno relax sulla ciclovia che dal Brennero (da raggiungere in treno) percorre tutta la Valle Isarco passando per Vipiteno fino a Bressanone e Chiusa: due pit stop ideali per la pausa caffè, il pranzo con i piatti tipici oppure una visita al museo.

Brennero-Bressanone-Chiusa

Percorso:

Dislivello:

Terreno:

3 Sui trail

Il Brixen Bikepark, raggiungibile con la funivia della Plose, propone quattro line con diversi livelli di difficoltà, dai percorsi adatti alle famiglie a quelli impegnativi.

Jerry Line

Percorso:

Dislivello:

Terreno:

4 Sui passi

4,2 km 300 m asfalto, sterrato, strada forestale

24 km 1.120 m asfalto, sterrato, strada forestale

Da Rodengo (parcheggio Zumis)

Percorso:

Dislivello:

Terreno:

18 km 350 m sterrato, strada forestale, breve tratto di single trail

60 km 180 m asfalto, brevi tratti sterrati

Sky Line (solo per esperti!)

Percorso:

Dislivello:

Pendenza:

Terreno:

6,6 km 1.000 m 13% trail (sterrato, terreno sconnesso, ostacoli) brixen.org/bike

Una vera chicca per ciclisti su strada allenati, il tour panoramico del Passo delle Erbe parte dalle dolci colline dell’altopiano di Naz-Sciaves e scende a Bressanone, per poi risalire verso la Plose, ripagati per le fatiche dalla spettacolare vista sulle Odle di Eores e sul Sass de Putia. Raggiunto il passo, si scende rapidamente verso la Val Gardena, per poi tornare a Naz-Sciaves percorrendo la bella pista ciclabile della Val Pusteria, passando per Rio di Pusteria.

Percorso:

Dislivello:

Terreno:

102 km 1.300 m asfalto luesen.com

Discesa impegnativa: una line del Brixen Bikepark

L’allevamento di vacche nutrici

In questi allevamenti i vitellini non vengono separati dalla madre alla nascita. Nei primi mesi di vita i piccoli si nutrono del latte materno e le madri non vengono munte.

Dopo alcuni mesi, i vitelli iniziano a pascolare. Questa forma di allevamento, ritenuta particolarmente naturale e rispettosa delle esigenze del bestiame, fornisce inoltre carne di eccellente qualità.

Sopra: Kerschbaumer pedala ancora molto nel tempo libero, ma ha voltato le spalle alle gare.

Sotto:

Vita da contadino: vacche, vitelli e Gerhard Kerschbaumer insieme nella stalla.

Ha sempre saputo che un giorno avrebbe proseguito l’attività di famiglia?

Più o meno sì. Come nello sport, però, i miei genitori non hanno mai esercitato su di me alcun tipo di pressione. Poi, un paio di anni fa, mio padre mi ha chiesto in modo molto diretto se avrebbe potuto cedermi l’attività. Ho accettato con gioia. Vent’anni fa la mia famiglia ha ristrutturato il maso per creare un agriturismo annesso. Poi, alcuni anni fa, ho investito io stesso nella costruzione di due nuovi chalet per i nostri ospiti. Pratichiamo l’allevamento di vacche nutrici (vedi riquadro) e coltiviamo patate. Teniamo anche pony, cavalli Haflinger, galline e pecore. Lo scorso autunno ho partecipato per la prima volta alla transumanza delle pecore, un’esperienza unica! L’opportunità di essere autosufficienti per una grande varietà di alimenti è, dal mio punto di vista, uno degli aspetti più affascinanti dell’attività agricola. Qui abbiamo quasi tutto quello che ci serve.

Come è stato crescere al maso?

Prima vivevo nella casa vecchia, la mia stanzetta era senza riscaldamento. Soprattutto in inverno dovevo dormire sotto più strati di coperte. La stufa a legna riscaldava solo la stube e la cucina. Tre anni fa mi sono costruito una casa nuova sul terreno adiacente e sono andato ad abitarvi con la mia famiglia. Ne sono molto orgoglioso!

Da sportivo professionista si allenava fino a cinque ore al giorno. Oggi la sua vita è scandita dalla famiglia e dai lavori agricoli. Come ha vissuto questo cambiamento?

Da contadino – e padre! – non posso certo permettermi di lavorare solo cinque ore al giorno. La sera di norma sono a letto già alle nove, ma alle quattro sono già in piedi per occuparmi dell’amministrazione. Quando si svegliano i bambini, ho già finito e sono a loro disposizione. L’attività del contadino, rispetto a quella dello sportivo, richiede più pazienza. Se una vacca non viene subito ingravidata, ad esempio, non puoi far altro che aspettare.

Insomma, per rimanere in forma non ha bisogno di frequentare una palestra… No, il lavoro al maso è l’allenamento migliore!