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I diritti aletici e la pianificazione della loro promozione

di affrontare il tema dello “stato di salute della democrazia”, che chiama in causa i fondamenti valoriali, le procedure, il funzionamento delle istituzioni, il monitoraggio e la comparazione dei modelli274 . b) Un utilizzo democratico e innovativo delle tecnologie di informazione e di networking per favorire un reale coinvolgimento dei cittadini nelle scelte politiche. La rivoluzione digitale in atto ha determinato un cambio radicale del contesto con l’effetto di sorprenderci ed affascinarci non solo con gli effetti speciali, ma soprattutto disegnandoci un futuro in cui l’impatto sulla realtà conosciuta e sulle relazioni praticate, comporta una trasfigurazione in una dimensione virtuale, con uno scambio dei piani, online/offline che può diventare spiazzante275 .

In Veneto c’è stata una stagione che ha visto il Consiglio Regionale promotore di un’importante strategia di e-Democracy intesa come “complesso sistema di strumenti applicativi diretti a migliorare il rapporto fra istituzioni e cittadini, rendendolo più trasparente e bidirezionale grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione per favorire una maggiore partecipazione degli utenti/cittadini alla vita delle istituzioni democratiche”. All’interno del Progetto per il “Terzo Veneto” sono stati elaborati documenti e realizzate importanti iniziative per perseguire la “Trasparenza dell’azione politicoamministrativa, partecipazione attiva dei cittadini e responsabilizzazione di questi ultimi nelle scelte decisionali costituiscono i principi cardine del concetto di e-Democracy”; si segnalano due pubblicazioni nelle quali sono illustrate le esperienze più significate attuate e che restano un punto di riferimento essenziale per ri-avviare l’iniziativa: L'onda di Civil Life276 e L'evoluzione dei modelli e delle tecnologie per la partecipazione277 .

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c) L’avvio di riflessioni e di studi in merito a temi cruciali del rinnovamento istituzionale e dei processi decisionali a partire dall’adozione delle procedure vincolanti per la rigenerazione democratica dei

Partiti e delle modalità con cui essi individuano i candidati alle elezioni (per esempio con la regolamentazione delle primarie); si rinvia alla ineccepibile analisi contenuta nell’articolo di Stefano

Allievi pubblicato sul Corriere del Veneto il 22 febbraio 2018278 . d) d) Per quanto riguarda inoltre il rinnovamento intervenuto sul terreno della filosofia politica e nella fattispecie delle politiche deliberative, partecipative e di rendicontazione si rinvia ai testi di

Giovanni Tonella riportati in appendice (Annotazioni bibliografiche).

I diritti aletici e la pianificazione della loro promozione

Un ecosistema culturale per il Rinascimento etico-civile in Veneto (parte 4 di 7)

4. I diritti aletici e la pianificazione della loro promozione La precondizione, imprescindibile, per la elaborazione e la realizzazione del Progetto GeCCo – Generare e Condividere Conoscenza, è stata la costituzione di un Gruppo di persone generose e competenti che si sono dimostrate interessate e disponibili a condividere il rilancio dell’attività di ricerca su temi e questioni a valenza

274 Rigenerare la democrazia https://bit.ly/3lEvGM5 e Temi e dilemmi della democrazia contemporanea https://bit.ly/33Vtv0H 275 Digital people https://bit.ly/3H2RHwe 276 L'onda di Civil Life https://bit.ly/3mqIOVC 277 L'evoluzione dei modelli e delle tecnologie per la partecipazione https://bit.ly/33NOkLj 278 Democrazia nei partiti? A partire dal M5S, per arrivare anche altrove… https://bit.ly/3JeyjOP 132

politico-culturale e territoriale, e che a tal fine hanno accettato di sottoscrivere un ‘Manifesto’ di intenti fondato sul chiarimento preliminare e la focalizzazione di due questioni fondanti.279

1. La prima riguarda l’obiettivo che si pone questo gruppo di persone, motivate dalla convinzione che l’attuale stato della democrazia soffre di un deficit di qualità e veridicità dell’informazione, e conseguentemente del dibattito pubblico, che deteriora pesantemente la funzionalità delle istituzioni e l’efficacia della governance e che conseguentemente rende sempre più necessario il ripristino di quelli che la filosofa Franca D’Agostini ed il sociologo Maurizio Ferrera hanno definito

‘diritti aletici’, pubblicando un libro, La verità al potere, nel quale sottolineano che “ci servono nuovi diritti, e una nuova idea di politica democratica, per tutelare il nostro bisogno di verità e fermare la circolazione incontrollata di insensatezze e falsità dannose per tutti”280

Si tratta di una questione certamente non nuova, e connaturata allo sviluppo delle società liberaldemocratiche, che ha subito però un aggravamento patologico per il modo in cui notizie manipolate o del tutto false si diffondono sul web, influenzando un gran numero di persone, e che suscita preoccupazioni gravi per la salute della democrazia. Gli autori ritengono che per limitare questi rischi, sia necessario fissare una serie di diritti chiamati aletici, dalla parola greca aletheia (verità). Lo scopo è di mettere il più possibile i cittadini al riparo da inganni nel quadro della crescente democratizzazione della conoscenza che contrassegna la nostra epoca. L’obiettivo non è ovviamente imporre una ‘verità di stato’, ma creare un ambiente favorevole al rispetto dei dati di fatto, fornendo all’opinione pubblica gli strumenti per orientarsi, le regole che presiedano all’affidabilità e serietà di ricerca e istruzione, organizzazioni preposte alla produzione di conoscenza ‘vera’ sulle principali questioni e sulle politiche pubbliche.

I diritti aletici a. Diritto ad essere informati in modo veridico. b. Diritto di essere nelle condizioni di giudicare e cercare la verità. c. Diritto di essere riconosciuti come fonti affidabili di verità. d. Diritto di disporre di autorità aletiche affidabili, dunque di avere un sistema scientifico i cui criteri di valutazione sono orientati alla verità. e. Diritto di vivere in una società che favorisca e salvaguardi ove necessario l’acquisizione della verità. f. Diritto di vivere in una cultura (e in una società) in cui è riconosciuta l’importanza della verità (in positivo e in negativo) per la vita privata e pubblica degli agenti sociali.

Porsi un tale obiettivo comporta l’adozione di una visione strategica di lungo periodo e di una pianificazione di attività organizzate per step concreti e misurabili, che consentano cioè una concretizzazione delle azioni e la valutazione dei risultati attraverso cui far acquisire ai partecipanti al Progetto dei feedback relativamente a giustezza, praticabilità, efficacia dell’iniziativa. 2. La seconda questione strettamente connessa è relativa alla introduzione di criteri e procedure che consentano l’aggregazione di persone le quali, dandosi atto di condividere effettivamente l’insieme dei valori che ispirano il Progetto GeCCo, accettano anche di agire e muoversi in direzione comune, ovvero con l’adozione di strumenti e metodologie di lavoro che ottimizzino le competenze messe a disposizione e la coerenza di un approccio interdisciplinare fondamentale per affrontare e dominare la complessità. Nell’attuale situazione, caratterizzata dalla frammentazione degli interessi, dei saperi e delle opinioni, che favorisce l’emergere di divaricazioni ed orientamenti personali che spesso prescindono dai contenuti e rende difficile affrontare i problemi nel merito, è determinante che il

279 GeCCo: generare, condividere, conoscere per il rinnovamento culturale ed etico-civile della Comunità veneta https://bit.ly/3rujL7p 280 Contro le fake news serve più verità. La scommessa dei diritti "aletici" https://bit.ly/3qeMjPW 133

Gruppo di progetto sia in grado di fare scelte e fornire ai partecipanti che lo condividono una impostazione programmatica chiara ed esplicita dei suoi obiettivi. Ed a tal proposito, va correlata la scelta di concordare un orizzonte temporale ampio ed una cornice operativa che può essere costituita dalle scadenze elettorali (regionali, europee, nazionali) da non considerare come impegno politico diretto bensì come traguardi e misuratori importanti nella vita regionale e del Paese, ovvero occasioni per focalizzare contenuti e sfide che coinvolgono l’intera classe dirigente determinando l’esigenza di focalizzare questioni rilevanti per progettare il futuro.

Le fasi di sviluppo del progetto Per garantire continuità e sostegno al progetto è necessario che vi aderiscano e partecipino persone provenienti da diversi settori disciplinari e professionali, oltre che sociali, ed in particolare protagoniste della ricerca che siano in grado di contribuirvi con le loro competenze e la loro capacità di validare le scelte di indirizzo, dando vita a collaborazioni e confronti interdisciplinari che arricchiscano ed implementino l’attività, documentandola e divulgandola.

Il coinvolgimento è naturalmente reso possibile da un comune universo valoriale, descritto e definito nel Manifesto citato, che rappresenta una carta distintiva per aggregare ed orientare la più ampia platea di cittadini interessati ai temi della vita pubblica ed attinenti alle questioni rilevanti nella Regione Veneto.

Le ‘procedure organizzative’ saranno accompagnate da sessioni di discussione su una griglia di argomenti sui quali verificare valutazioni e convergenze:

a. scelte strategiche per il processo di avanzamento dell’integrazione Europea; b. le riforme fondamentali per lo Sviluppo economico dell’Italia ed il risanamento della Finanza Pubblica; c. proposte di rinnovamento costituzionale per adeguare il sistema di governance ed istituzionale all’attuale processo di trasformazione delle Democrazie occidentali; d. definizione di un programma credibile e realistico rafforzamento dell’Autonomia regionale nell’ambito del riordino istituzionale; e. miglioramento normativo e amministrativo della Pubblica amministrazione e di Enti e Società operanti nella sfera dei Servizi al cittadino, f. i contenuti per proseguire la riforma della Giustizia, ottimizzare il sistema fiscale e abbattere la corruzione; g. le misure di politica economica per incidere sui processi di innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale, incremento della produttività, espansione dell’occupazione. Espansione e rafforzamento del gruppo La funzione e la forza del Gruppo di promozione progetto sono costituiti dalla capacità di attuare le azioni pull necessarie per il coinvolgimento di giovani e di persone di buona volontà nei settori più vivaci e dinamici della società, valorizzando al massimo i contenuti della proposta progettuale attraverso la loro divulgazione ed il coinvolgimento di referenti e stakeholder rappresentativi del mondo delle imprese, delle professioni, dell’associazionismo e del governo locale. Tali attività vanno realizzate con la promozione di un Blog dedicato281 e di un social networking282 miranti sia ad allargare la sfera dell’attenzione e dell’interesse che per effettuare un sistema di adesione organizzativa soft, attraverso la registrazione ed il coinvolgimento diretto.

281 https://ilgiornaledelveneto.it/

282 https://www.facebook.com/generareconoscenza/