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MERCATO INCHIESTA AI PROTAGONISTI
IL NUOVO MERCATO
Che sia una conseguenza della pandemia o un trend già avviato, è noto che gli appassionati di trekking siano cresciuti e che le loro esigenze siano mutate. Il punto di vista dei principali attori del settore
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di Karen Pozzi
CAI Marco Lavezzo, presidente della Commissione centrale escursionismo
Come si è evoluto l’escursionismo negli anni? Quali sono i nuovi trend e le nuove richieste?
Negli ultimi anni abbiamo notato una forte richiesta di percorsi “lunghi”, trekking anche di più giorni che permettono alle persone di scoprire lentamente nuovi luoghi. Non per nulla abbiamo rilanciato il sentiero Italia CAI, 7.000 km di grande bellezza, un’idea nata negli Anni ’90 e oggi diventata una bellissima realtà. Un cammino laico che non ha una motivazione religiosa ma solo quella di far riscoprire l’Italia, dalla Sardegna a Trieste, lungo la dorsale appenninica e l’arco alpino. Sta riscuotendo successo perché le persone hanno bisogno di questo, di staccare, di fare vacanze camminando a contatto con la natura nella riscoperta di borghi dimenticati dove, nei punti di accoglienza, ritrovino autenticità: i prodotti a km zero, la cultura e le tradizioni. Certo, c’è anche l’escursionismo domenicale che registra numeri sempre più alti in termini di evoluzione, si va verso quel tipo di trekking e di camminare lentamente.
Com’è cambiato l’escursionista? C’è più interesse ma anche più consapevolezza della necessità di essere formati, di aver bisogno di una guida. Questo è l’aspetto positivo, ma non vale per tutti. Il rovescio della medaglia è che aumentando il numero di frequentanti crescono gli incidenti. Un aspetto che è sempre esistito ma che accresce con l’avvento dei social, a causa dei quali tutti possono reperire informazioni e sono convinti di avere tutti gli strumenti per affrontare la montagna. Un’evoluzione figlia della nuova era digitale. Una volta, per andare in montagna, ci si avvaleva di consigli di esperti che potevano dissuadere chi non fosse preparato.
Quali sono le nuove esigenze? Sicuramente quella di essere guidati, questo è dimostrato dal grande numero di richieste ai nostri corsi di formazione dove insegniamo a praticare escursionismo in tutte le sue forme. Non solo tecnica, ma anche consapevolezza e conoscenza per saper leggere il terreno, la meteorologia, saper utilizzare nuovi sistemi gps, prevenire e gestire incidenti per aumentare il grado di sicurezza. Tutte esigenze dei nuovi arrivati nel mondo dell’escursionismo e non solo.
RETAIL Massimo Zuin, buyer Sportland
Negli anni com’è cambiato l’escursionista? Quali sono le sue nuove esigenze? Quali prodotti richiede?
Essendo sempre più i neofiti, questi sono molto più condizionabili da parte dei venditori, non sono legati per forza a un brand o all’influenza di quello che indossano gli altri praticanti. Un consumatore più orientabile anche verso brand diversi e alternativi a quelli più di riferimento nel mercato. L’anno scorso, per esempio, abbiamo venduto tanti fleece Kappa per praticare trekking. Un brand non proprio riconoscibile in quel mondo ma con caratteristiche trasversali adatte anche alla camminata. Sono sicuro che una volta evoluti come praticanti avranno bisogno di un brand più verticale non solo per tecnologie, ma anche per senso di appartenenza. Inoltre sono accresciute le famiglie e le gite più facili. Pertanto gli acquisti sono di categorie più entry price, ma per tutti i componenti del nucleo familiare e per tutte le categorie. Erano anni che non facevamo scontrini così trasversali e generici. Le esigenze principali sono di versatilità, di buon rapporto qualitàprezzo e affidabilità.
BRAND Vittorio Fora to, marketing manager AKU
Negli anni com’è cambiato l’escursionista? Quali sono le sue nuove esigenze? Quali prodotti richiede?
Il nuovo pubblico dell’outdoor ha un profilo sempre più trasversale, sia per età che per tipo di esperienza. La parte più consapevole dei nuovi appassionati esprime un reale bisogno di rigenerazione e di benessere psico-fisico a contatto con la natura. In questo senso, l’esigenza in comune per tutti questi nuovi amanti della vita attiva all’aria aperta è rappresentata dal comfort. Esperienze rilassanti che consentano di “staccare la spina” per ritrovare nuove energie e non un ulteriore affaticamento. La competizione sportiva rimane per ora sullo sfondo e forse diventerà domani, per alcuni di loro, la nuova motivazione. Oggi gli basta avere un outfit che evochi lo stile sportivo e che li faccia sentire bene interiormente in quanto “parte del gruppo”. Ma, soprattutto, che li faccia sentire comodi. La parte di nuovi appassionati che dimostra attenzione verso il tema dell’impegno ambientale sta crescendo, ma rimane minoritaria rispetto alla maggiore componente rappresentata dai cercatori di nuove gioie. Per quanto riguarda i prodotti, richiedono prevalentemente calzature hiking basse, poco strutturate e con una buona ammortizzazione.
LOCATION Ezio Prinoth, presidente Dolomites Val Gardena
Com’è cambiato il mercato dei camminatori che giungono nella vostra località?
Il mondo degli appassionati di trekking non è sostanzialmente cambiato, nel senso che la ricerca dell’escursionista è sempre rivolta a posti poco affollati, panorami mozzafiato e la possibilità di affrontare percorsi adatti alle capacità di ciascun camminatore. Sono molto cambiati i materiali, oggi estremamente tecnici, leggeri e più adatti ad affrontare qualsiasi situazione meteorologica. Ci si veste “a cipolla”, ovvero a strati, per poter di volta in volta levarsi un indumento o indossarne un altro in velocità. Quello che abbiamo notato è che è molto aumentato il numero degli appassionati, soprattutto italiani, che si sono avvicinati alla montagna e a questo tipo di attività. Tante più persone amano trascorrere il loro tempo camminando nella natura, probabilmente anche a causa delle restrizioni subite che hanno scatenato un gran desiderio di libertà e di movimento. In Val Gardena abbiamo circa 600 km di sentieri per ogni esigenza, per cui gli escursionisti possono trovare il loro percorso, sicuro, panoramico ed emozionante, ammirando le montagne più belle delle Dolomiti, che fanno parte del Patrimonio Mondiale UNESCO.