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de Ponti: “Viola… Ci voleva arnautovic”
Fiorentino, dalle origini viola, settore giovanile, che si vanno aggiungere a una carriera dal forte accento bolognese.
Gil De Ponti, si aspettava qualcosa di più dalla Fiorentina?
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“Qualcosina di migliore mi sarei aspettato, ma non troppo. Non ha fatto grossi acquisti. Manca chiaramente una punta da 10-15 gol. Mi dispiace non vedere più Antognoni nell’organigramma societario, quando c’era lui i nuovi arrivi davano alla squadra qualche risorsa in più di quelli attuali”.
Che opinione ha dei due centravanti, Cabral e Jovic?
“Non mi piacciono, Cabral meglio, Jovic mi pare svogliato, ho dei dubbi su Italiano, che forse non li mette in una situazione tattica consona alle loro caratteristiche. La squadra risulta sempre poco pericolosa davanti.
Per ora, non vedo dei segnali incoraggianti per il prosieguo della stagione”.
Si aspettava qualcosa dal mercato?
Si inoltra nella sua incertezza, il cammino viola. Curve improvvise ne rallentano la marcia, Roma ma soprattutto Torino. Le buone intenzioni continuano ad avere un’unica sorgente di dispersione: la porta avversaria. Meta ambita, ma mal cercata. Due realtà diverse, i dati della gara non coincidono quasi mai con l’epilogo, ne mettono a fuoco una che ormai trova profondi appigli: ”Un c’è chi fa go!”. La saggezza popolare dopo la partita coi granata. Sentiamo, sul presente e futuro gigliato, chi ne ha fatti tanti, Gil De Ponti.
“Non è facile bisogna spendere, non mi sembra ci sia una grande intenzione di farlo. Se dovevano prendere Petagna è bene rimanere così.
Petagna è bene rimanere così. Arnautovic.
Condivide la corrente di pensiero che invita i viola a concentrarsi prevalentemente sulle coppe, rispetto al campionato?
“Il turnover Italiano lo fa comunque; arrivare in fondo a una delle due competizioni, o di entrambe, ci potrebbe consentire di fare il salto di qualità sperato, presente e futuro”.
Il derby dell’Appennino cosa rappresenta per Fiorentina e Bologna?
“Per il Bologna venire qui e non perdere è già un traguardo, la Fiorentina deve vincere soprattutto per non dare un’ulteriore delusione ai propri tifosi. E per tenere aperta una piccola speranza di entrare anche quest’anno nelle coppe, mi sembra però che si viva alla giornata”.
Che ricordi ha delle due squadre? miglia, che vi risiede. Gli anni trascorsi nella città emiliana mi fanno ritornare in mente la salvezza miracolosa 77-78, poi il ritorno quando andò via Mancini. Retrocedemmo in Serie C e poi guadagnammo di cartellino non è giustificato potrebbe chiamarsi… Entusia- to discutibili. Divido il mio cuore fra le due squadre, sono tifi diversi. La Fiorentico di non aver potuto gioragazzo andavo sempre a la settimana prima mi faquell’evento”.

Ci voleva Arnautovic. Mi accontenterei di recuperare pienamente Gonzalez, il cui costo di cartellino non è giustificato dal suo rendimento; senza trascurare i rientri di Castrovilli e Sottil. Un altro grande acquisto potrebbe chiamarsi… Entusiasmo che vedo sopito”.
Che ricordi ha delle due squadre? “Bologna per me vuol dire famiglia, che vi risiede. Gli anni trascorsi nella città emiliana mi fanno ritornare in mente la salvezza miracolosa 77-78, poi il ritorno quando andò via Mancini. Retrocedemmo in Serie C e poi guadagnammo la promozione in Serie B, con delle gestioni societarie molto discutibili. Divido il mio cuore fra le due squadre, sono tifi diversi. La Fiorentina, la passione e il rammarico di non aver potuto giocare in prima squadra. Da ragazzo andavo sempre a vedere la Viola, quando c’era Fiorentina-Juventus, la settimana prima mi facevo buttare fuori dall’arbitro, per non perdermi quell’evento”.
