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Dati demografici
DATI DEMOGRAFICI

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Caratteristica demografica della Lombardia all’Anno 2019:


Piramide dell’età della popolazione di Sondrio:
Dai dati ISTAT e riportati anche addirittura sui giornali locali (“La Provincia di Sondrio”) si sottolinea il decremento costante della popolazione della città di SONDRIO che passa da 22.300 abitanti del 2014 a 21643 del 2019. A ciò si aggiunge un Indice di invecchiamento che va da 167,9 a 172,1(sempre 2014-2018) associato a questo l’aumento della mortalità nello stesso periodo che va aumenta da 12 a 13 deceduti e ancor più grave è il calo della natalità che scende nello stesso periodo da 6,96 a 6,38 nati/1000 abitanti per cui nel 2018 i neonati furono 138 (da 150 dell’anno precedente). Tale calo demografico si nota anche in tutta la Provincia in generale (da 8 a 7,4 nati x 1000 abitanti).


Piramide dell’età della popolazione di Sondalo:
Non differente è il calo neonatale nello stesso periodo a SONDALO e nelle località limitrofe (Frontale, Fumero e Le Prese) dove nel 2019 i neonati furono 28 (AdmiStat) con trend a saldo negativo naturale per cui gli abitanti: attualmente (al 1 gennaio 2019) sono 4.082 da 4180 che erano nel 2014.


Unico esempio contrario è il Comune di Livigno dove si continua a registrare un aumento della popolazione lento, modesto ma costante e progressivo a partire addirittura dal 2001 al 2019 (dati ISTAT riferiti a “Tutt’Italia”). Per omogeneità nel 2014 vivevano nel Comune 6334 persone e al 1 gennaio 2019 erano 6789; 90 nascite con decessi pari a 29 e saldo naturale di + 61 (censimento permanente).
Naturalmente queste distanze e questi dati possono avere un significato relativo, pur di conoscerli e averli valutati, cosa che non sembra essere successo.

La creazione di una “ATS Montagna” da parte della Regione, riflette l’assenza più evidente di uno studio anche sommario del problema. Innanzitutto in questo modo è stata partorita un’ATS veramente “malformata” e tanto anonima da essere definita “ATS della Montagna”.
Divise radicalmente e storicamente (tra l’altro anche da due dialetti molto differenti) è inspiegabile come Esine, a 19 km, ed Edolo, a 54 Km, da Pisogne non afferiscano all’Azienda Sanitaria locale (ASL) Valcamonica-Sebino (della stessa provincia di Brescia ) ben più agibile che non Sondrio a 81 Km e passando per Tirano (viabilità impervia e molto trafficata), contro l’Ospedale di Brescia con viabilità eccellente tra Pisogne e Brescia e, lasciatemi dire, di ben differente levatura se non altro per essere sede universitaria.
Ma ciò che desta ancor più meraviglia è ”ATS Montagna” in pratica impotente, che ha come unico referente la Regione, la quale naturalmente avoca a sé qualsiasi decisone in merito.
Che sia un Assessorato con visione miopica lo dimostra il fatto che non conosce bene i problemi della Valtellina: certo non ha fatto un’analisi, per quanto sommaria o artigianale, come sopra, altrimenti non avrebbe certo proposto la creazione di un nuovo
ospedale. Non voglio credere che parta dall’assessore della montagna.
Molto probabile è che sia parto della Regione che, fatti i suoi calcoli, abbia avocato a sé la decisione, forse saltando a piè pari, di un Assessore sostanzialmente senza reali competenze. La Regione che dà mandato al Politecnico di Milano di un progetto di edificazione di un nuovo ospedale (presentazione ufficiale 11 ottobre 2019) ben lontano da tutta l’ATS Montagna, e là dove la popolazione è in notevole e costante calo.

Nonostante ciò viene fatto un programma ben preciso di tappe di costruzione (Anni 2019 e 2020) dopo aver adottato valutazioni e “benchmarks internazionali”; ovviamente non esistendo in realtà quelli Regionali e di aree del mondo molto probabilmente ben differenti dai nostri standard, soprattutto avvalso dai bisogni locali, di una popolazione montana che la Regione evidentemente non
conosce.
E’ pleonastico sottovalutare il provincialismo concettuale degli organismi regionali. Il progetto dà l’impressione di una ben organizzata e concepita sommatoria di tesi di laurea o specialità; del resto poco serve a studiare il problema e la validità dato che risulta fatalmente implicita la decisione di costruire.
Quanto è costato il progetto? Chi lo ha pagato? Quali sono i reali vantaggi e i costi di messa in opera e i tempi?

Inutile dire che si programmano letti e numeri prescindendo dal reale trend a saldo negativo (come della popolazione Nazionale) e della Lombardia (modestissimo trend non costante e in gran parte dovuto all’immigrazione) e Provincia di Sondrio in costante calo.
Tutto ciò è a carico della Regione, non certo del Politecnico, che ha interesse di costruire anche valutando probabilmente che il secondo “affare” potrebbe essere la viabilità, attualmente non in grado di facilitare gli accessi a questa “cattedrale nel deserto”.

Di ospedali nella Provincia di Sondrio ne esistono due: a Sondrio e a Sondalo, di tradizioni storiche di glorioso Sanatorio. Quest’ultimo, già di chiara fama per il trattamento della tubercolosi, ultimamente si è arricchito della triste esperienza del Covid-19, in questo campo per il notevole apporto di ricoveri e cura dei malati da patologia da Sars-Covid19.
A Sondrio sono state spostate tutte le specialità un tempo in forza a Sondalo, come se i 40.000 abitanti dell’Alta Valtellina dovessero essere tutti affetti da Covid-19 e non di altre patologie, ed essere per forza positivi e malati per Covid-19 per essere curati; per cui per tutte le altre patologie tutti i malati si sono dovuti rivolgere all’ospedale di Sondrio, complicando e incrementando notevolmente l’attività di questo ospedale, già notevolmente in difficoltà (a riprova di “efficienza lombarda organizzativa” attuale rimando alle vaccinazioni anti Covid-19 alla data di oggi).

Grafico andamento demografico in Lombardia:
La previsione Istat come si vede è di una progressiva diminuzione della popolazione: nel 2019 si previde una popolazione di 10.077.725 abitanti nel 2020 mentre attualmente sono 10.06.0574 quindi già inferiore alla previsione per il 2020, e dopo il Covid-19 sarà molto improbabile che la curva assuma una tendenza di crescita.
