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Forum Smart Installer
FORUM NAZIONALE
Forum Smart Installer: finalmente in presenza
di Luca Baldin


Luca Baldin, Project Manager di Smart Building Italia con Davide Rossi, Direttore Generale AIRES
“Un segno della ripartenza – dichiara Luca Baldin, Project Manager di Smart Buiding Italia, organizzatrice dell’iniziativa -, ma anche un’emozione grande, credo per tutti coloro che hanno partecipato ai lavori, particolarmente intensi e interessanti e che io ho vissuto come un nuovo inizio di uno dei progetti più ambiziosi che abbiamo in campo”.
I lavori si sono svolti in modalità ibrida, ovvero con una platea di partecipanti limitata dalla capienza ancora ridotta delle sale congressi, e la possibilità di assistervi comodamente da casa e dall’ufficio, in modalità on demand, opportunità ancora aperta, alla quale è possibile accedere www.smartbuildingitalia.it/forum-2021. Ai lavori hanno dato il loro contributo anche i rappresentanti di 2N, Cheapnet, D-Link,
IT Answer, ISICheck, Loytec, Tecnofiber
e Vimar, partner fondamentali che hanno reso possibile l’organizzazione di un evento che, tra i primissimi in Italia del settore, si è riproposto in presenza. I lavori, come di consueto, hanno presentato ai partecipanti una visione di medio termine su alcuni degli argomenti che più hanno la probabilità di impattare in modo significativo sulla professione del tecnico installatore, puntando l’attenzione su un paradigma nuovo e da assumere come obiettivo comune, che consiste nel passare dalla pura installazione a un’idea integrata di progettazione, installazione e gestione dei nuovi impianti, che a detta di Domenico Di Canosa, keynote speaker e Presidente di Smart Buildings Alliance Italia, costituisce la vera sfida del futuro della professione.
I lavori, poi, hanno messo sotto i riflettori il prossimo switch off televisivo, col pasticcio degli slittamenti e, soprattutto, con un focus molto interessante sulle ricadute sugli impianti. Il problema del cambio tecnologico nelle trasmissioni - affrontato da Bianca Papini, Alessio Beltrame e Davide Rossi, con stimolanti interventi dalla platea - infatti, non può essere limitato alle previste sostituzioni di apparecchi televisivi e decoder, ma impatta su impianti di ricezione e distribuzione dei segnali troppo spesso obsoleti e che dovranno essere attualizzati.
Non di meno lo switch off costituisce solo un aspetto di un cambio di paradigma nella fruizione della TV che ha strettamente a che fare con lo sviluppo della rete a banda larga, come dimostrano gli incidenti di percorso di Dzone e non solo. Tutti elementi che mettono in campo le competenze dei tecnici e la loro formazione professionale. Un tema che è riecheggiato quasi in ogni intervento al Forum e che


Si è svolto a Bologna il 2 ottobre, presso il Centro Congressi dell’Hotel Savoia Regency, il quarto Forum Nazionale Smart Installer, che nel 2020 si era svolto in modalità virtuale, a causa della pandemia allora in corso. Tema cardine: la formazione continua e le nuove competenze.







costituisce la vera sfida del futuro, a partire dalla revisione in corso del DM 37/08, che ha regolato finora le professioni dell’installazione e che manifesta segni evidenti di usura del tempo. Al punto che il nuovo Codice delle Comunicazioni, in dirittura d’arrivo mentre scriviamo, ne prevede già esplicitamente una riforma. Tema delicatissimo su cui si sono confrontati a Bologna Carmine Battipaglia e Flavio Romanello, rispettivamente presidenti di CNA Impianti e Confartigianato Impianti. Tema che ha strettamente a che fare con un approccio diverso al tema della professione, non più basato sulla sola abilitazione, raggiunta in base ad un apprendistato, ma sulla certificazione delle competenze da parte di soggetti terzi e imparziali, rinnovate costantemente, in una logica di formazione continua che dovrà apparentare sempre più la professione dell’installatore a quelle tecniche ordinistiche. Argomento che è stato ampiamente dibattuto a Bologna.
E su questo argomento si basa anche la strategia del progetto “Smart Installer”, giunto ad un punto di svolta importante. “L’obiettivo – dichiara ancora Luca Baldin – non può più essere soltanto quello di stimolare l’aggiornamento continuo in termini di “moral suasion”, come abbiamo fatto in questi anni, anche con successo. Ora dobbiamo fare un salto di qualità fondamentale, promuovendo la certificazione delle competenze degli Smart Installer. Cosa che abbiamo iniziato a fare col lancio dei nuovissimi corsi sulla fibra ottica realizzati in collaborazione con Apave Italia e Smart Faber e che hanno come obiettivo proprio quello di conquistare un attestato riconosciuto a livello europeo, in grado non solo di tutelare la professione, ma di offrire garanzie anche agli utenti finali.
Stiamo inoltre cercando di ottenere a tutti i livelli il riconoscimento di tale processo, stimolando l’utilizzo dei fondi per la formazione professionale, in modo tale da non farlo gravare esclusivamente sulle tasche dei tecnici. Immagino che dopo una breve fase di transizione, chi si fregerà del titolo di Smart Installer dovrà necessariamente dimostrare di possedere le competenze che dichiara
di avere”. ■