Edvard Munch - 1863-1944

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Sommario

7

Premessa Audun Eckhoff, Stein Olav Henrichsen

232

I ritratti di Edvard Munch: piattaforma artistica e fonte di rinnovamento

Øystein Ustvedt 12

Gli autoritratti performativi di Edvard Munch Jon-Ove Steihaug

242

Dipinti cat. 151-174

24

Dipinti cat. 1-27

264

La lettura del Bacio nelle sue molteplici versioni: un esperimento di narratologia

50

Jay A. Clarke 62 88

128

272

Dipinti cat. 175-198

296

Edvard Munch tra differenze di genere,

Dipinti cat. 28-51 La città, il fiordo e il paesaggio.

amore e diritti femminili

La ricerca dell’anima di un luogo in Edvard Munch

Ingeborg W. Owesen

Hans-Martin Frydenberg Flaatten 102

Trine Nordkvelle

Arte uguale vita? Munch e il problema della biografia

306

Dipinti cat. 199-227

332

La scatola cinese di Munch. L’affermazione di Munch

Dipinti cat. 52-74 Le narrazioni del Fregio della vita.

come artista mondiale, 1945-1963

La serie pittorica di Edvard Munch

Øivind Storm Bjerke

Mai Britt Guleng 140

Dipinti cat. 75-96

162

Un’arte pubblica monumentale. L’artista come monumento

Patricia G. Berman 174

Dipinti cat. 97-122

196

La retorica visiva di Edvard Munch attraverso una selezione di scene d’interni

Nils Ohlsen 208

Dipinti cat. 123-150

342

Edvard Munch. 1863-1944 Biografia

350

Disegni cat. 228-243

364

Stampe cat. 244-271

390 402 406 412 416 418

Elenco delle opere Elenco delle illustrazioni Bibliografia Indice dei nomi Autori Crediti fotografici


Dipinti

21. Notte a Nizza (1891)

22. Rue Lafayette, 1891

46


Dipinti

23. Olga Buhre (1891)

24. Bacio alla finestra (1891)

47


Dipinti

25. Tavolo della roulette a Monte Carlo (1892-1894)

27. Il bacio, 1892

48


Dipinti

26. Malessere al tramonto. Disperazione, 1892

49


Le narrazioni del Fregio della vita. La serie pittorica di Edvard Munch Mai Britt Guleng


Nel 1918 Edvard Munch descrive il suo Fregio della vita con accenti poetici: “Il Fregio è inteso come una sequenza di dipinti decorativi che, insieme, rappresentano un’immagine di vita. La sinuosa linea della costa li attraversa tutti, al di là di essa vi è l’oceano, in perenne movimento, e sotto le cime degli alberi si snoda la vita multiforme, con le sue gioie e i suoi dolori”1. L’artista ripercorre qui la genesi dei dipinti del Fregio della vita a quasi trent’anni dalla loro creazione e descrive le varie mostre dedicate al ciclo pittorico, presentato sotto titoli diversi dai primi anni novanta in poi: a Berlino nel 1893 col titolo “Studio per una serie: l’amore” e nel 1902 come “Presentazione di una serie d’immagini di vita”; a Kristiania (l’attuale Oslo) nel 1904 col titolo “Fregio: motivi della vita dell’anima moderna” e nel 1905 a Praga come “Dal ciclo: la vita”, per citarne solo alcune. A giudicare dalle parole di Munch, sembrerebbe che questi titoli si riferiscano tutti al medesimo Fregio della vita esposto a Kristiania nel 1918. In realtà le varie presentazioni erano tutt’altro che identiche. Le differenze, a volte sorprendenti, si riflettono nei titoli stessi – che fanno riferimento a un ampio spettro di contenuti come l’amore, la vita o l’anima moderna – ma anche nell’uso dei termini fregio, serie, ciclo e sequenza. Il termine fregio venne usato per la prima volta nel 1902, quando i dipinti furono installati in alto sulla parete a mo’ di nastro. A Berlino, nel 1893, Munch aveva usato la parola serie, che segnala chiaramente come non si tratti di una singola opera ma di un gruppo di dipinti collegati tra loro e disposti in sequenza. Ciclo si riferisce invece a una sequenza di eventi che si ripetono periodicamente, come ad esempio nel ciclo della vita, dalla nascita alla morte. Tutti questi termini mettono in evidenza il legame che unisce il gruppo di dipinti, presentato con titoli diversi a seconda dell’aspetto che l’artista intendeva mettere in risalto da una mostra all’altra. D’ora in avanti userò l’espressione serie pittorica o serie tout court come termine collettivo per indicare quanto detto sopra.

Una differenza importante tra le varie serie era il numero di opere esposte: da un minimo di sei a un massimo di ventidue. Non un singolo quadro fece parte di tutte le dieci o dodici serie esposte tra il 1893 e il 1918. Forse ancora più sorprendente è il fatto che solo una limitata gamma di motivi vi fosse rappresentata – Il bacio, Madonna, Vampiro, Malinconia e L’urlo – ma con dipinti eseguiti in periodi diversi, con grandi disparità nello stile e nei tempi di composizione. Anche gli allestimenti erano diversi tra loro: i dipinti potevano essere collocati separatamente a un’altezza normale o appesi in alto appena sotto il livello del soffitto, incorniciati da un passepartout bianco a formare una sequenza continua. In altre parole, il “Fregio della vita”, al singolare, non è mai esistito. Si tratta piuttosto di una serie d’immagini multiple, che individualmente creano una loro narrazione visiva. Con “narrazione visiva” mi riferisco ai dipinti così come vennero installati sulla parete e descritti nel catalogo: il racconto di una sequenza di eventi con un contenuto, un tema e un’atmosfera2. L’osservatore poteva “leggere” le immagini come un testo scritto, in sequenza continua. Punto di partenza del nostro discorso è la mostra di Berlino del 1893, paragonata a quella di Stoccolma del 1894. L’intento è quello di dimostrare come la serie possa essere considerata la storia – raccontata in modi diversi – dell’amore tra uomo e donna, del suo sviluppo e della sua fine. In altre parole, non mi soffermerò sul tema del ciclo pittorico o sulla sua relazione con l’ambiente artistico e letterario contemporaneo, ma lo considererò come una serie di narrazioni3. Il nucleo principale del ragionamento sarà la serie esposta a Berlino nel 1902, che verrà analizzata prestando particolare 129


Dipinti

203. Ceneri (1925)

310


Dipinti

204. La danza della vita (1925)

311


Dipinti

205. La donna (1925)

312


Dipinti

206. Autoritratto con tavolozza (1926)

207. Autoritratto davanti al muro di casa (1926)

313


Dipinti

217. Due donne sulla spiaggia (1933-1935)

322


Dipinti

218. Due persone sole (1933-1935)

323


Dipinti

219. Signore sul ponte (1934-1940)

324


Dipinti

220. Sotto il castagno (1937)

325


Stampe


Stampe

244. Madonna, 1894

365


Stampe

247. L’urlo, 1895 (stampa 1895)

368

249. Madonna, 1895 e 1902 (stampa tra il 1902 e il 1913)


Stampe

248. Madonna, 1895 e 1902 (stampa tra il 1902 e il 1913)

369


Stampe

266. Una bagnante, 1899

384


Stampe

267. Due persone sole, 1899

385



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