2 minute read

lo spettacolo della natura

SCIVOLARE sulla superficie tranquilla del lago, accompagnati soltanto dal lieve sciabordio dell’acqua sullo scafo della canoa, dal fruscio del vento nel canneto, dal richiamo di centinaia di uccelli. Un’immersione totale nella natura, lontano dai rumori e dalla folla. La “civiltà” è a un passo, ma per lunghi tratti non se ne scorge traccia. Basta una mezz’ora d’auto, dalle spiagge di Forte dei Marmi, per arrivare in questa oasi di tranquillità, sulla sponda più nascosta del Lago di Massaciuccoli. Ci si arriva percorrendo una stradina che sembra non portare a nulla se non a qualche casa. In fondo invece si apre un minuscolo porto, sul quale si affaccia la sede dell’Oasi Lipu di Massaciuccoli. I suoi volontari – giovanissimi e preparatissimi – sono i custodi di questo angolo di Versilia. Torre del Lago, con la villa dove visse Giacomo Puccini e il grande teatro all’aperto dedicato al maestro, è sulla sponda opposta. Lontana in tutti i sensi. Qui l’attenzione è tutta per l’ambiente e i suoi abitanti. L’area è quella della Riserva naturale del Chiarone (parte del Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli), che da oltre trent’anni è gestita dalla Lega italiana per la protezione degli uccelli. Perché il lago rappresenta un habitat prezioso per moltissime specie di uccelli acquatici e non solo. Così, esplorando lo specchio d’acqua a bordo di una canoa, o di una piccola barca a remi o a motore (naturalmente elettrico), può capitare di incontrare aironi, cicogne, gru, folaghe, gallinelle d’acqua, tarabusini e naturalmente germani, merli, pettirossi, usignoli… O magari un martin pescatore: difficile da avvistare non solo e non tanto perché raro, ma soprattutto perché si muove velocissimo, e intercettare le sue piume azzurro intenso richiede fortuna e vista acutissima. Per noleggiare le piccole imbarcazioni, o per una visita guidata accompagnati dai volontari, ci si può rivolgere all’Oasi. Ma gli spazi della riserva sono sempre aperti: non ci sono cancelli, orari, biglietti da pagare. È un luogo di tutti. A qualsiasi ora, in ogni periodo dell’anno, si può percorrere il camminamento in legno che attraversa il canneto e il falascheto. Un percorso circolare, lungo circa due chilometri, per larga parte sospeso sopra le acque del lago, che si addentra poi nel bosco umido, tornando all’Oasi e al porticciolo. Lungo la passeggiata, ci si può fermare nei capanni di avvistamento, apprezzatissimi dai birdwatcher. È tutt’altro che raro incontrare fotografi armati di zoom super potenti, a caccia dello scatto perfetto di un airone che spicca il volo o di un cormorano che ha appena catturato un pesce. Ogni ora del giorno e della notte offre una combinazione diversa di luci, suoni e colori. Con il buio, l’udito, reso più sensibile, può cogliere i canti degli uccelli notturni. Il tramonto regala cieli spettacolari, così come l’alba, con il risveglio delle tante creature che qui trovano riparo. D’estate il lago offre anche lo spettacolo delle fioriture di piante acquatiche. I giaggioli di palude, con il loro giallo vivido, e soprattutto i rarissimi iris di palude, rosa, che sono ormai scomparsi in tutta Italia e resistono solo qui, nel lago di Massaciuccoli. Ed è da questa sponda del lago che si dovrebbe partire se si volesse scrivere una storia della villeggiatura in Versilia. Perché è a pochi passi da qui, sulla collina che sovrasta lo specchio d’acqua, che i primi “forestieri” costruirono la loro residenza per le vacanze. L’epoca è il I secolo dopo Cristo, la famiglia quella dei Venulei, nobili pisani. La villa romana, di cui restano le imponenti mura e i mosaici delle stanze termali e del frigidarium, era sontuosa. E vistosa, per esplicito desiderio dei proprietari, che volevano mostrare a tutti la loro potenza e la loro ricchezza. La posizione è dominante. La vista si estende, al di là del lago, fino al mare, e merita il piccolo sforzo di una salita breve, ma un po’ ripida. Per godere, all’ombra di un giardino di pini e ulivi, dello spettacolo della bellezza.

This article is from: