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Il Parco di Travalle, per passeggiare fra storia e natura
Il Parco di Travalle nasce come progetto volto a creare un luogo pubblico di interesse e di ritrovo per i cittadini all’interno del contesto agricolo della zona tra il Poggio Uccellaia e le prime pendici della Calvana. L’area circostante offre un paesaggio incantevole con sentieri immersi nel verde, cammini lungo il torrente Marina e una spiccata vocazione agricola che rende il luogo ideale per passeggiate e relax a stretto contatto con la natura, con importanti testimonianze storiche e artistiche che vale la pena visitare.
Nonostante queste bellezze, il Parco di Travalle presenta ancora alcune criticità. Ad oggi, il parco è riconducibile alla sola pista ciclo-pedonale che va dal ponte delle Bartoline alla piazzetta all’altezza dell’incrocio tra Via di Macia e Via dei Prati. L’area circostante la pista ciclo-pedonale, molto frequentata nei giorni festivi e prefestivi, risulta in uno stato di leggero degrado, che non è affatto migliorato dopo l’intervento dell’Amministrazione comunale che ha sviluppato un progetto di piantumazione, per poi lasciarlo in uno stato di semiabbandono.
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Per promuovere e valorizzare il Parco di Travalle, luogo di straordinaria bellezza del nostro territorio, avanziamo alcune proposte.
In primo luogo, sarebbe necessario incrementare la segnaletica dei sentieri, con bacheche informative e guide agli itinerari, riprendendo e sviluppando quello che è stato fatto con il progetto “I Cammini dell’Acqua”. Sarebbe inoltre utile dare risalto ai molti sentieri CAI che da Travalle portano sulla Calvana e al Sentiero della Pace.
In secondo luogo, sarebbe interessante estendere il progetto a tutti i percorsi, come quello che costeggia il fosso Montisi, che da Via della Marinella porta alla piazzetta del parco, ma anche alla pista ciclo-pedonale, tutt’ora da terminare, che costeggia la Marina dal Molino fino al ponte delle Bartoline.
Infine, lo sviluppo della pista ciclo-pedonale che costeggia la Marina risulta fondamentale per dare un accesso al parco in modo sicuro e lontano dal traffico. Questo permetterebbe di ampliare la fruizione del parco anche a coloro che non sono automuniti e che desiderano raggiungere il parco in bicicletta o a piedi.
Piste ciclabili? Sì, ma fatte bene e non a discapito dei pedoni
Lo sviluppo di una rete ciclabile interconnessa è uno dei presupposti fondamentali per la promozione di una mobilità sostenibile, per il superamento di abitudini che da decenni inducono anche per gli spostamenti più brevi ad utilizzare l’auto. Dopo una lunga pausa nella realizzazione di nuove piste, negli ultimi anni l’Amministrazione comunale è tornata ad intervenire su tali infrastrutture. Alcuni di questi interventi hanno consentito di ricontattere tronconi di piste ciclabili, come lungo il torrente Chiosina che ha creato un collegamento pedociclabile molto apprezzato ed utilizzato dai cittadini.
In altri casi invece si intervenuti in modo discutibile. La pista ciclabile in Via Roma e in Via Giusti è stata realizzata smantellando il marciapiede proprio nel centro cittadino ove la presenza di case ed esercizi commerciali portano con sé una maggiore frequentazione di pedoni. Mescolare quindi due tipologie di utenzepedoni e ciclisti - in tale contesto, può risultare abbastanza pericoloso soprattutto per i più fragili (anziani, disabili, bambini) che vedono sfrecciare accanto a loro biciclette e monopattini, mettendo a rischio la loro incolumità.
Per questo motivo tali tipologie di soluzioni sono espressamente sconsigliate dalle Linee guida del Ministero delle Infrastrutture. Nonostante tali evidenti controindicazioni a Calenzano si è ritenuto di procedere comunque a fare questo tipo di opere.