travel-open-daily-14-aprile-2015

Voglia di solidarietà: le agenzie fanno rete sul territorio alle pagg 4-5

Hotelplan e le agenzie pag.3

Il futuro della Tunisia pag.10-11

ALLEGATO A TRAVEL QUOTIDIANO N° 20 DEL 15 APRILE 2015

14 APRILE 2015 ANNO I - N. 8 PREZZO PER COPIA EURO 0,10

Seychelles alla grande con il volo da Parigi

EMERGENZA

le emergenze nel turismo sono all’ordine del giorno, la cosa più importante è saperle affrontare. Le agenziechiedono rassicurazioni. pag.

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TOD A ROMA

Travel Roadshow:

Tutto su traghetti Villaggi e Mondo mare

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IL SELFIE

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14 aprile 2015

La parola a Seychelles Tourism Board

Seychelles alla grande: torna il volo da Parigi La buona notizia è che Air Seychelles torna a volare non-stop tra Parigi e Mahé, dal 2 luglio tre volte la settimana: lo ha annunciato Joël Morgan, ministro degli esteri del piccolo arcipelago e chairman del vettore di bandiera. È contenta Monette Rose, direttrice del Seychelles Tourism Board in Italia: «Per noi è un grande aiuto – commenta – torna anche l’abbinata classica tra Parigi e le Seychelles che piace a tutti e soprattutto agli sposi. E le tre frequenze settimanali assicurano libertà e massima flessibilità del pacchetto».

Massima flessibilità

Air Seychelles volerà con l’Airbus A330-200, e in code share con Air France. L’operativo facilita gli avvicinamenti con Air France o Alitalia, e quindi anche il lavoro della lunga lista di t.o. italiani impegnati sulle Seychelles, incluse tutte le grandi firme.

Dunque con HM partenze da Parigi CDG di lunedì, giovedì e sabato alle 18, arrivo a Mahé alle 06,10 del mattino successivo; da Mahé si vola di mercoledì, venerdì e domenica alle 21,40 con arrivo a CDG il mattino successivo alle 06,05. Invariati dall’Italia il volo con Etihad via Abu Dhabi, quello con Emirates via Dubai, oltre a quello di Ethiopian Airlines con scalo ad Addis Abeba.

Il volo da Parigi servirà a sostenere anche la domanda italiana, che il Seychelles Tourism Board coltiva tenacemente al fianco degli operatori con un intenso programma di formazione per le agenzie, e di promozione per le molte novità che sulle isole continuano a sfidare la recessione italiana e l’assenza di voli diretti.

Il mare esotico e familiare

TRAVEL OPEN DAY S.r.l.

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a misura di famiglia, dove non serve alcuna vaccina- cale. Di nuovo a Mahé c’è anche il primo albergo per buzione e gli animali del tropico hanno attitudini domesti- siness travel e incentive: è il 4 stelle Eden Bleu, 87 cache». Le isole sono perfette anche per una vacanza at- mere sulla Eden Island (di fronte all’Ile au Cerf) a metà strada tra l’aeroporto e Victoria, la capitale, con oltre tiva: si esplorano in bicicletta o a 800 metri quadrati di sale per piedi facendo trekking nella naeventi, business center e wifi tura e hanno ottime attrezzature gratuito ovunque. sportive: si praticano vela, pesca, golf, snorkeling e diving con assistenza professionale – presto anche l’equitazione.

• Riaperto il Barbarons Beach Resort & Spa (ex Le Meridien) con il marchio Avani e la gestione di Minor Hotel Oltre alle note e frequentate isole di Mahé, Praslin e La Digue, gli • Ristrutturato l’Acajou Beach italiani – circa 20 mila arrivi nel Resort, sull’isola di Praslin 2014 – amano anche le isole miSulle isole investimenti imporin spiaggia vicino a Cote D’Or, nori, più appartate e selvagge, tanti per strutture nuove o rinno52 unità eco-friendly spesso esclusive e lussuose. vate hanno esteso la gamma A poca distanza dall’isola princidell’offerta, di ottima qualità in • Il nuovo 4 stelle Eden Bleu pale di Mahé troviamo ad esemogni fascia di mercato. La novità su Eden Island è il primo pio le piccole isole granitiche di del momento è la riapertura business e incentive hotel Sainte Anne, Cerf e Round, tutte con il marchio Avani del alle Seychelles nel parco marino di Sainte Anne; Barbarons Resort & le spettacolari isole di Frégate e Spa (ex Le Meridien).

North, private, con resort e ville 124 camere, ristrutdi lusso; Cousine Island è una turato e passato piccola isola granitica di 25 etalla gestione di Minor Hotel, il gruppo thailandese che è tari: granito, spiagge, foresta, lagune e tartarughe, masanche capofila di Anantara. È il primo simo otto ospiti per volta; poi Round Island nella baia Avani alle Seychelles: sulla spiaggia di Sainte Anne di Praslin; la montuosa e rigogliosa SilhoBarbarons a 25 minuti dall’aero- uette, non lontana da Mahé. porto. Riaperto dopo i lavori anche E infine gli atolli corallini: a mezz’ora c’è Bird Island, l’Acajou Beach Resort, sull’isola di santuario protetto e luogo ideale per il birdwatching, la Praslin: sulla spiaggia vicino al vil- pigra Denis Island è a 30 minuti di volo da Mahé, la laggio di Cote D’Or, con 52 unità spettacolare Desroches e Alphonse, triangolo corallino totalmente eco-friendly, piscina verde di palme; e poi il gruppo delle Amirantes, isolotti infinity in rigoglioso giardino tropi- e atolli da esplorare in barca.

I nuovi alberghi

Investimenti per la ricettività

«Le Seychelles hanno il pregio di offrire una vasta gamma di alloggi – sottolinea Monette Rose – con scelta che spazia dalla guest house da 80 euro a notte fino al top del lusso. In una meta ideale per chi sogna un ambiente selvaggio e incontaminato ma con servizi e assistenza di livello europeo, mare esotico ma

Quotidiano

La spiaggia del rinnovato Avani Barbarons Beach Resort & Spa

Direttore responsabile DANIELA BATTAGLIONI battaglioni@travelopendaily.com Autorizzazione del Tribunale di Roma n° 294 del 31/12/2014 Spedizione in abb. postale (Pubblicità 45%)

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14 aprile 2015

la parola a Hotelplan Italia

Hotelplan Italia: le adv sono il fulcro essenziale del nostro lavoro

di Stefano Gianuario

Non esistono sfide semplici e l’esperienza professionale di Luca Battifora conferma la regola.

Manager di lungo corso ha saputo destreggiarsi negli ultimi vent’anni di grandi cambiamenti per il tour operating tricolore. Da tre anni alla guida di Hotelplan Italia è stato l’uomo del cambiamento dell’azienda, capace di avviare una grande rivoluzione che ha riportato Hpi nell’olimpo dei tour operator italiani.

Hotelplan e il web. Nelle ultime settimane è stato annunciata un’operazione per l’e-commerce, voluta per intercettare i “target digitali”. Quali sono le reazioni?

stare concentrati, vedo miglioramenti e cose ancora su cui lavorare …. E il quadro generale del mercato non è certamente dei più semplici».

«Positive seppur ancora parziali perché siamo partiti da Hotelplan e il prodotto. Programmazione ridimensiopoco più di un mese. Il web non è solo uno strumento nata e maggiore concentrazione dei cataloghi. E’ stata ma anche un linguaggio, uno stile di vita che interessa una scelta vincente? Come rispondono le agenzie? una quota sempre più grande di consumatori , per questo ritengo che in qualsiasi attività la presenza online «I risultati ci confortano sulle scelte fatte , se parliamo sia sempre più imprescindibile. Erroneamente molti del tour operating “tradizionale” ovvero quello specialitendono a identificare l’online come un canale di ven- stico per cui Hotelplan è identificata ritengo che la dita , per me in primis è un canale di interazione e co- strada del “ less is more” sia quella giusta. E’ finita l’era municazione, un “contenitore” che permette di intera- dei tuttologi o perlomeno l’ampiezza di prodotto è ultra gire in modo funzionale , flessipresente sul web (infatti sull’onbile e maggiormente efficace con line programmiamo proposte il mercato. Dopo aver razionalizche non vengono trattate offline) zato il prodotto dei due brand mentre il TO offline deve sempre Hotelplan / Turisanda, aver delidi più essere qualificato sul proneato un panel di 2.000 agenzie prio prodotto . Hotelplan è lo Accettiamo qualsiasi partner tra cui le Hotelplan Deaspecialista di alcune aree di consiglio, per due motivi ler che rappresentano i nostri mondo lungo raggio, e Turisanda essenziali: principali “rivenditori” sul territoha lo stesso ruolo uguale su derio, la parte online completa la stinazioni di medio raggio».

• perché nessuno nostra presenza sul mercato . Le “nasce imparato” vendite continueranno a essere Quale consiglio accettare delle in agenzia , perlomeno per il 95% agenzie?

• Perché in secondo luogo, dei casi, l’online sarà soprattutto le agenzie vivono in prima un’opportunità ulteriore di ven«Qualsiasi, primo perché neslinea il mercato reale, dita su prodotti “semplici” per le suno nasce “imparato”, secondo e quindi hanno un punto agenzie : in pochi minuti con 5 perché le agenzie vivono la di osservazione diverso passaggi chiudi una prenota“prima linea” del mercato quindi dal tour operator, ma è zione volo + soggiorno». hanno un punto di osservazione un punto di vista privilegiato diverso del tour operator».

Qual è il grande merito della “nuova Hotelplan” guidata da Qualche consiglio invece dare Luca Battifora? alle agenzie

I consigli delle adv

«Di essere sopravvissuta a una situazione disastrosa scongiurando la scomparsa dell’azienda dal mercato italiano come accaduto in altri casi e ci siamo riusciti al costo di sacrifici enormi, dall’azionista al personale.

Quando accettai l’incarico in pochi avrebbero scommesso sul risultato, diciamo che mi quotavano 1 a 10 !! e invece ci siamo riusciti ».

«I meriti? Trasparenza e rigore. Trasparenza nel dichiarare al mercato la dimensione del problema e attraverso quale percorso avremmo perseguito il risanamento, rigore nell’affrontare decisioni difficili sia professionalmente che umanamente per un rapido riequilibrio dei conti. Però che sia chiaro il merito non è mio ma di tutta la squadra: se Hotelplan oggi è sul mercato in buona salute è grazie al gran lavoro fatto da tutti e resta la soddisfazione di aver centrato questo primo fondamentale obiettivo».

E invece il “demerito”? O meglio, l’obiettivo che non siete riusciti (ancora) a raggiungere?

«Quando mi viene chiesto se sono soddisfatto dico ragionevolmente ma non totalmente: diciamo che c’è ancora tanta strada da fare in tutti i comparti aziendali quindi dobbiamo re-

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«Consigli preferisco riceverne che darne, dico solo che agenzie e tour operator sono due attività complementari che se ben integrate (commercialmente e operativamente) possono produrre grandi risultati».

Dopo i fatti della Tunisia si preannuncia un’altra stagione di “emergenze” per il turismo? Come può e/o deve reagire la filiera?

«Continuando a fare ciò che abbiamo imparato (mi riferisco sia a To che agenzie) in questi recenti anni , ovvero affrontare stagioni in “emergenza” !!».

Qual è la grande incognita del 2015? Ovvero cosa vi spaventa, quale sarà il più grande impegno da affrontare..

«Personalmente sono preoccupato per le conseguenze sulla domanda delle destinazioni Nord Africa, dobbiamo sostenere queste mete perché rappresentano un bacino di estrema importanza per il nostro business. Non mi stancherò mai di dirlo: un cliente che rinuncia a una vacanza in Mar Rosso o in Tunisia spesso non trova alternative adeguate per prezzo quindi, non compra altro in agenzia ed è un cliente perso».

14 aprile 2015

La voce delle agenzie

Voglia di solidarietà:

Le agenzie si parlano e tornano a fare rete dal basso, nella loro area, per vendere di più e meglio di Marina Firrao

Con la crisi le agenzie hanno tagliato i costi, aumentato l’efficienza, concentrato le vendite per fare più margini. E poi hanno cominciato a parlare tra loro come forse non avevano mai fatto, scoprendo che la solidarietà funziona, meglio di ogni altra opzione. Così hanno preso il via dal basso nuove aggregazioni sul territorio. Il fenomeno è di quelli che fanno discutere, perché si tratta di iniziative quasi sempre trasversali ai network, che rischiano di scompaginare ogni politica commerciale. A dar vita a questi sodalizi sono gli imprenditori più energici, i primi a raccogliere le sfide di questi anni: ci si lega tra uguali, come ci spiegano loro stessi, per portare margini e clienti alle imprese. E la nuova rete territoriale è sempre non profit.

Cia c’andemm e Seven Stars

È la strategia della ‘coopetition’, che gli americani decantano da almeno 20 anni: dove competere non conviene più, meglio collaborare. Ce lo ha detto in poche parole la veterana Eugenia Colombo, con la sua Camuna Viaggi a San Giorgio Su Legnago: «Con altri quattro colleghi di qui ci siamo detti che non aveva più senso rubarci i clienti. Molto meglio fare gruppi e groupage insieme, e difenderci dallo shopping selManuela Borsotti, vaggio dei clienti». L’idea funziona, il gruppetto si chiama Cia C’andemm, in lingua lombarda. «E stiamo pensando a trasformarci in rete d’impresa» anticipa Manuela Borsotti, sempre da Camuna.

Ma intanto Francesco Sonego, Loggiatour di Conegliano, con due colleghi la rete d’imopresa l’ha già varata, e si chiama Seven Stars: gli altri sono No Stop Viaggi di Monfalcone e Medina Viaggi di San Vito al Tagliamento. Tutti e tre in Geo, con il placet del network e strutturati per guardare avanti. «Ora pensiamo a fare gruppi – dice Francesco – più in la vedremo. Alla nostra professione manca una rappresentanza istituzionale vera, non siamo ascoltati né considerati. Seven Stars potrebbe andare anche in questa direzione, a partire dal territorio». In futuro. Intanto ci sono alcune centinaia di iscritti, molti dall’estero, alla Fitnessdancecruise (.it) che Seven Stars imbarca a novembre su Costa Fascinosa: «È la terza edizione – spiega Sonego – e sta raddoppiando gli iscritti Francesco Sonego rispetto al 2014.

Costa ha perfino accettato di adattarci gli orari del buffet. Stavolta facciamo ballare tutta la nave…».

Poi ci sono altri sodalizi, più numerosi e strutturati, spesso concretamete centrati su un segmento di prodotto, di quelli che fanno la differenza.

JTeam, insieme negli eventi sul territorio In sintonia con i t.o.

JTeam è il sodalizio romano nato nel 2008 che ora viene allo scoperto: una dozzina di agenzie nel Lazio, molte a Roma e la gran parte in Geo, con alcuni veterani di HP Vacanze. Com’è Giuliano Di Vincenzo, il portavoce: «Siamo nati per fare tailor made insieme – racconta – per lavorare con le DMC e recuperare redditività. Strada facendo ci siamo resi conto che questa è una delle strade, ma non è quella che ti fa vincere».

Così ora JTeam evolve e si dichiara: «Il network va benissimo – continua Di Vincenzo – ti rende performante e ti dà il magazzino pieno. E finora siamo stati product oriented: Eugenia Colombo il prodotto quello era, e così si vendeva. Certo non è più così, e tuttavia non è il prodotto la parte debole della filiera. Piuttosto abbiamo clienti sempre più esigenti, preparati e astuti, ci valutano in base ai loro bisogni, non al prodotto. E allora bisogna andarcelo a cercare, il cliente. E cavalcare ogni occasione di visibilità. Dobbiamo fare il nostro marketing».

Ritorno alle radici

«Insieme partecipiamo a tutti gli eventi locali agganciati all’idea del viaggio e della vacanza – continua Di Vincenzo – da Bimbinfiera al Festival dell’Oriente alla Fiera di Roma. Ma dobbiamo agire in sinergia e abbattere i costi, e dobbiamo essere attrezzati». Dove per attrezzati Di Vincenzo intende anzitutto preparati: «Il t.o. ci forma sul suo prodotto – spiega – che è lo stesso per tutti. Quindi mi serve creatività per reinterpretarlo sul mio territorio. Non va la crociera secca? Ce la inventiamo a tema. Non va il weekend a Edinburgo? È andato molto bene quello dedicato al whisky con degustazioni nelle cantine organizzato con Francorosso, e qui torna anche la forza del network. E vince la formazione estrema, la cultura». Anche questo fa JTeam:

«Spaziamo dal prodotto alla psicologia di vendita con la PNL, alla gestione dei social. Partecipiamo a eventi terzi, e quando saremo pronti ne avremo di nostri».

Un progetto win win

Attrezzati significa anche avere il prodotto giusto per il cliente richiamato da ogni specifico evento: «Ad esempio nelle fiere degli sposi abbiamo varato un esperimento molto riuscito con Viaggi dell’Airone – continua Di Vincenzo – la sinergia con il t.o. è essenziale, ancor più per un segmento che magari vale anche il 40% del fatturato d’agenzia, ma è inflazionato e soggetto a uno shopping selvaggio. E su questo settore siamo aperti anche ad altri colleghi non JTeam». Dopo gli eventi c’è sinergia sulla vendita: «Per alcuni prodotti facciamo groupage, e prendiamo posti a release dai partner preferenziali. La nostra con il fornitore è una partnership vera, formula win win». Per dirla come i romani di una volta: «Gli affari veri sono quelli che si fanno in due».

“Ci vuole creatività per rilanciare il prodotto”

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14 aprile 2015

La voce delle agenzie

ecco le nuove reti FAVI: le agenzie si riprendono il Mare Italia Sulla questione del mare Italia nel 2013 è nata FAVI, Federazione Agenzie di Viaggio Italiane, associazione non profit di una quarantina di insegne in Campania, più una in Puglia. Come ci hanno spiegato il segretario Pietro Giglio, titolare di Plem Viaggi a Maddaloni, e il presidente Domenico Guarino, Mondo Libero Viaggi di Acerra.

Contro gli operatori mai. «Sia chiaro – preIl comitato direttivo di FAVI festeggia il primo anno di lavoro, mette Giglio – tutto quel che facciamo non è a conclusione del primo workshop a Napoli, con i fornitori assolutamente contro gli operatori o i network. È solo questione di sopravvivenza. mazione noi ne facciamo moltissima, andiamo Perché fino a pochi anni fa il mare Italia da quea vedere le strutture, anche i banconisti». ste parti nelle agenzie poteva valere anche il 75% «A monte di tutto – dice Domedelle vendite. Ora invece la nico Guarino, il presidente – c’è gran parte transita sul web, e una presa di coscienza. Dobgli albergatori ci scavalcano biamo ritrovare il rispetto dei offrendo al cliente prezzi non ruoli e il diritto, le leggi ci sono confrontabili con quelli dei t.o., e vanno applicate.

Siamo che di fatto ci spingono fuori l’unica categoria che svolge lamercato». Così le imprese di voro non remunerato, contro Favi hanno deciso di riprenogni norma. Basti pensare alla derselo, il mare Italia. «Con i biglietteria aerea, o alla scelta di t.o. facciamo accordi – contiItalo, abbandonati del tutto dalle associazioni di nua Giglio – ma preferibilmente sulle loro esclucategoria.

Ma vale anche per noi, quante agenzie sive. Per il resto FAVI stipula convenzioni dirette usano il contratto Astoi?

Ce n’è ancora che lo con alberghi e villaggi, che si impegnano ad adescrivono a mano…». guarci il prezzo e a pagare una commissione. Il che ci assicura un prezzo competitivo, come miPer gli albergatori nessuna certezza. «Prima i t.o nimo la parity rate e niente tassa di iscrizione o prendevano impegni – nota Guarino – ora gli alaltri orpelli, ora che 50 o 100 euro fanno la diffebergatori non hanno più certezze, devono cerrenza. Poi abbiamo un ottimo rapporto con la care in ogni modo di fare occupazione. Con noi struttura che ha tutto l’interesse a curare i nostri hanno garanzie e trasparenza, clienti. Perché con noi ha un’insalvaguardiamo sia loro che i termediazione efficiente, e soconsumatori.

Con i tour operaprattutto un ospite che al tor non c’è e non deve esserci check in ha già saldato, fine dei guerra.

Ma per convincerci deno-show. Noi non riceviamo vono diventare villaggisti».

Ei più complaint, e la nostra rednetwork?

«Non l’hanno presa ditività è raddoppiata, intorno bene – dice Guarino – ma non al 20%». Anche perché FAVI ci hanno espulsi.

Parte dei nostri è in Geo, qualnon preleva royalty. «E abbiamo visto i conti: dal cuno ne è uscito».

FAVI accoglie solo agenzie 2013 in un anno in 35 imprese associate abcon Durc, licenza, RC profesbiamo venduto il 38% in più di mare Italia», su sionale e direttore tecquasi un centinaio di strutture in tutto il Sud. nico. In cantiere c’è il portale: veE mai più rivenditori. Così le agenzie di Favi si ritrina per i prendono la professione: «Torniamo a fare gli clienti, booagenti di viaggi – continua Giglio – non siamo king e inpiù solo rivenditori. Certo ci piacciono le partnertranet per ship di filiera, ma non si va avanti con commisgli assosioni irrisorie, ora che il valore medio della ciati. vendita è sceso sensibilmente». E il progetto evolve: FAVI ha il pacchetto gift di 2/3 notti con e senza trattamenti di wellness, e pacchetti settimanali. «Dagli hotel abbiamo ottenuto grande flessibilità – dice Giglio – vendiamo il wekend anche ad agosto, e offerte strutturate sul loro invenduto». In parallelo FAVI fa anche molta formazione: «I tour operator per recuperare gli adv devono farne di intensiva, e non basta il webinar.

Serve l’educational vero, non quello ludico. E for-

“Parity rate, niente tassa di iscrizione e il 20%”

Quattro di JTeam incontrati in BMT: Giuliano Di Vincenzo, Tiuk Travel; Marco Federici, Le Chateau Viaggi; Pietro Grassi, Supernova Viaggi; Francesco Di Persio, Paesaggi nel Mondo

Pietro Giglio

“A monte di tutto c’è una presa di coscienza”

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Domenico Guarino

e i f l e S

14 aprile 2015

La Voce delle Agenzie

Fabio Lazzerini

Country manager Italia di Emirates Data di nascita

Il mio Hobby

Cosa farò da grande

La meta preferita?

Il mio sogno nel cassetto

Nel mio IPod

26 marzo 1964

Produttore di vino, in Valtellina

Chi sogna dorme…

Il mio pregio

sciare

British Columbia

Bruce Springsteen

schiettezza

Cosa non sopporto

testardaggine

Dove non andrei mai

Il mio difetto

La scelta più importante I miei figli

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Le falsità, gli alibi

Andrei ovunque, per vivere nuove esperienze

14 aprile 2015

La voce delle agenzie

Sunrise, non solo outgoing Con la famiglia Franzetti il meglio della Valtellina, da oltre 30 anni

La famiglia Franzetti da oltre 30 anni porta in in vacanza la sua numerosa schiera di fedeli clienti a Sondrio. E fin dall’inizio accoglie anche ospiti sui monti della Valtellina, per sciare sulle celebri piste di Bormio, Livigno, Santa Caterina, e per gustare tutto l’anno l’atmosfera limpida di borghi e villaggi pieni di fascino. «Da queste parti si vive con pacatezza – dice Massimo Franzetti – abbiamo affrontato così anche l’impatto delle nuove tecnologie, ci prendiamo più tempo per capire le ragioni del cliente, che non sempre può comprendere le nostre. Ma anche qui per fare bene questo lavoro si sta sul campo 24 ore al giorno, tutti i giorni»: pacatamente, appunto, e con lombardo rigore, Franzetti guida Sunrise Holidays insieme a sua sorella Lina, e alla giovane Emauela, nipote e figlia d’arte. «Certo 30 anni fa il nostro era un lavoro diverso – aggiunge – eravamo pochi e si cresceva, noi abbiamo acquistato la nostra sede. E abbiamo avuto la fortuna di fare subito incoming, costruendo il dialogo con le strutture in Valtellina e un rapporto di fiducia con i nostri clienti. Poi benissimo le tecnologie, ma le persone contano di più, ci si mette la faccia. E si affronta insieme ogni problema».

Tecnologia e buona tavola

Nel frattempo però Sunrise Holidays della tecnologia ha preso il meglio: «L’avvento di internet è stato traumatico all’inizio – racconta Franzetti – da queste parti siamo montanari, diffidenti e cauti. Ma poco alla

volta abbiamo imparato a usarle, abbiamo investito Emanuela, Massimo e Lina Franzetti senza strafare per avere un sito efficiente, pagina Facebook e account Twitter. Si occupa di tutto Emanuela». In Valtellina Sunrise Holidays prenota una quarantina di hotel, oltre 1.200 camere tra Livigno, Bormio, Santa Caterina, Aprica, Chiesa Valmalenco, Madesimo e Tirano che si raggiunge con il trenino del Bernina.

«Poi viaggiare non è solo un buon hotel – sottolinea Franzetti – qui in Valtellina plus che possiamo aggiungere alla nostra offerta di offriamo qualità di vita, e il meglio del territorio. I nosoggiorno. E questa è la promozione più efficace». stri ospiti vanno a funghi con i nostri esperti, fanno Così Sunrise Holidays tiene solidamente contro i arrampicate, escursioni non banali, gustano la nostra traumi che investono l’industria. «La crisi? Dovrà pur tavola e i nostri ottimi vini». finire…noi abbiamo tenuto d’occhio i costi. I clienti non fanno più la vacanza lunga ma viaggi brevi, quando pensano di poterselo permettere. E magari Dalla Valtellina in poco più di un’ora si raggiunge alla fine spendono anche più di prima, senza accorl’Expo: «Le nostre istituzioni sbagliano prospettiva – gersene. Così vendiamo prodotti che trascuravamo, commenta infatti Franzetti – non serve presentare la il weekend lungo, la minicrociera. Si guadagna un po’ Valtellina all’Expo. Piuttosto bisogna portare all’Expo meno ma sempre dignitosamente».

M.F. gli ospiti della Valtellina. La grande rassegna è un

Expo: la prospettiva ribaltata

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Informazioni P.R.

Con Beachcomber Hotels matrimonio e luna di miele in paradiso

Se il matrimonio è una cosa seria, dalle sembianze di un sogno, Beachcomber Hotels è il partner ideale per prendere sul serio quel sogno. “Dream is a serious thing” non è soltanto un claim ma un modus operandi che concretizza sessant’anni di comprovata eccellenza ed esperienza, che vengono messi a disposizione dei futuri sposi e delle coppie in luna di miele ma anche degli agenti di viaggio che scelgono le proposte del gruppo mauriziano. Location mozzafiato e atmosfere romantiche sono gli ingredienti base per un viaggio di nozze indimenticabile sia che si tratti di Mauritius sia che si opti per Seychelles. Ma anche per pronunciare il fatidico “sì” direttamente in “paradiso”: attenzione, senza lo stress e le incombenze legati all’organizzazione di una cerimonia

Royal Palm Mauritius (6 stelle, membro di The Leading Hotels of the World) Sulla più bella spiaggia di Grand Baie, il top resort Beachcomber conta dopo il restyling sole 69 suite che privilegiano spazi, comfort e materiali raffinati. Nuovo il ristorante italiano La Brezza così come la infinity pool di 25 metri che rincorre la spiaggia, in aggiunta alle due esistenti. La Spa Clarins segue le più attuali tendenze secondo i principi di un’eleganza minimalista. L’art de vivre mauriziana è ripresa dalle specialità dell’executive chef Michel de Matteis che reduce dai più famosi hotel e ristoranti del mondo ha trasferito a Mauritius la sua delicata arte culinaria che esalta al massimo i sapori e gli aromi dei prodotti freschi dell’isola.

a distanza. In questo caso l’esperienza di Beachcomber prende forme concrete in un team in grado di occuparsi di tutti i dettagli pratici annessi a questa scelta. Il pacchetto “Classic” consente di prenotare alcuni dei servizi per la cerimonia prima della partenza e include tutti gli elementi indispensabili, da quelli amministrativi per la preparazione e l’invio dei documenti necessari, al save the date per gli ospiti, alla decorazione della location, fino al bouquet e alla torta nuziale. Il pacchetto “Deluxe” aggiunge alla proposta base dettagli di “travolgente“ romanticismo, che trovano un’ulteriore enfasi con una selezione di servizi à la carte e un cyber wedding planner a disposizione per soddisfare qualunque desiderio.

Hotel Victoria - Hotel Canonnier Hotel Mauricia (4 stelle ALL INCLUSIVE) Le Victoria, sulla costa Ovest di Mauritius, si trova tra il villaggio di Grand Baie e Port Louis. Le spaziose camere fronte mare si abbinano ad un’ampia gamma di attività che lo rendono uno dei 4 stelle più apprezzati dell’isola.

New entry il direttore italiano Rico Paoletti.

Dinarobin Hotel & Golf Spa Paradis Hotel & Golf Club (5 stelle lusso) Le Morne Peninsula concept Due cinque stelle lusso, vicini di casa sulla spettacolare penisola di Le Morne, protetti dalla montagna omonima da una parte e affacciati su una spiaggia bianca di 7 chilometri dall’altra. Il Dinarobin è conosciuto a livello internazionale come luogo di culto del benessere e dell’armonia: 172 suite immerse in una location che rappresenta la quintessenza del romanticismo, per vivere intere giornate in un susseguirsi di emozioni “a due”. Il Paradis, invece, pur avendo un’anima più sportiva non si sottrae alle logiche di una luna di miele firmata Beachcomber Hotels e con il suo 18 buche che abbraccia entrambi gli hotel è senza dubbio la soluzione ideale per i golfisti innamorati.

Trou aux Biches Resort & Spa (5 stelle lusso) La recente ricostruzione, pur mantenendo le caratteristiche originali del resort, ha valorizzato ulteriormente la location di questo che da sempre è uno degli indirizzi leggendari per le coppie in luna di miele, simbolo della più raffinata tradizione dell’hotellerie mauriziana: 333 suite e ville con doccia esterna e piscina privata circondate da un immenso giardino tropicale; sei ristoranti che offrono cucina gourmet (gastronomico, indiano, thai, italiano, internazionale e beach restaurant) centro sportivo e la Spa Maison Clarins con 20 cabine.

Sainte Anne Island (5 stelle – opzione ALL INCLUSIVE) Un’isola-resort con 87 ville affacciate sul mare. Una giungla tropicale orlata da spiagge di un bianco abbagliante.

Sainte Anne sintetizza l’essenza della natura delle Seychelles, all’interno dell’omonimo parco marino scelto dalle tartarughe di mare quale luogo ideale per deporre le uova. Cinque minuti in elicottero o dieci via mare separano l’isola da Mahé: a disposizione degli ospiti quattro ristoranti che vantano la migliore cucina gourmet dell’arcipelago, la Spa Clarins con un’area relax affacciata sulla foresta e diverse attività “green”, come il trekking alla scoperta della parte più selvaggia dell’isola, che diventa cornice ideale per romantici pic-nic a due.

Le Canonnier dall’alto del promontorio di una penisola storica domina le isole del Nord e si affaccia sul blu dell’oceano e su lussureggianti giardini punteggiati da piscine con cascate e insenature appartate.

Tratto distintivo dell’hotel è il centro benessere realizzato tra i rami di un banyan tree centenario.

Comfort e semplicità contraddistinguono Le Mauricia, sulla costa Nord dell’isola, a due passi dal villaggio di Grand Baie, uno dei principali centri di Mauritius. Il resort ricorda nell’architettura lo stile mediterraneo tradizionale, dove tutte le aree comuni presentano una vista a 180 gradi sulla baia.

SPECIAL PROMO LUNA DI MIELE ROYAL PALM MAURITIUS sconto dal 10% al 40% per persona DINAROBIN-PARADIS-TROU AUX BICHES-SHANDRANI sconto dal 25% al 60% per persona (in base all’hotel e al periodo di soggiorno) VICTORIA-CANONNIER-MAURICIA All inclusive sconto dal 5% al 15% per persona (in base all’hotel e al periodo di soggiorno) SAINTE ANNE sconto dal 50% al 70% per persona Il pranzo è offerto per l’intera durata del soggiorno (solo se acquistato in mezza pensione) negli hotel 5 stelle, tranne Royal Palm

Scoprite “The wedding world” di Beachcomber Hotels www.beachcomber-weddings.com

“OMAGGI HONEYMOON” in tutti gli hotel

14 aprile 2015

la Voce delle Agenzie

Tunisia: chi rinuncia

Abbiamo sentito le agenzie sulle opposte posizioni dei tour operator italiani Tutto da rifare

Dopo i fatti di Tunisi, alcuni grandi player hanno modificato i loro programmi. Costa Crociere chiude lo scalo di Tunisi fino a novembre, e Msc per tutta l’estate 2015. Da parte sua Alpitour ha deciso di «sospendere i voli fino al 15 giugno – ha spiegato Andrea Gilardi, direttore tour operating Alpitour, dal palco della convention di Geo Travel Network – sperando che il tempo lenisca la ferita».

Gli aenti di viaggi con prenotazioni sulla Tunisia, ha precisato Gilardi, quali che siano le divisioni Alpitour coinvolte, saranno presto contattati per le opportunità di riprotezione al cliente.

“Una scelta sconcertante”

Ma a Gilardi ha subito risposto un messaggio di Sefania Picari, direttore di Ed è...Subito Viaggi: «È veramente sconcertante che, in assenza di atti o comunicazioni ufficiali dei governi, in primis quello italiano, su eventuali problematiche dell’accoglienza turistica in Tunisia, una persona autorevole come Andrea Gilardi faccia apparire una propria strategia commerciale come necessaria e conseguente a fat-

tori esterni. Appellandosi al fatto che non ci sarebbero “nemmeno le condizioni etiche per vendere”, Gilardi ha annunciato la sospensione delle operazioni in Tunisia, per investire piuttosto su destinazioni percepite come sicure. Queste affermazioni, eticamente molto discutibili, sono state espresse a poche ore dalla grande manifestazione di domenica 29 marzo a Tunisi, pacifica e democratica, cui hanno partecipato anche autorità del nostro Paese. Appare veramente sconcertante un comportamento così cinico e disinvolto. In particolare, questa opinabile presa di posizione riguarda il Paese che, a detta di autorevoli esperti di geopolitica mediterranea, dalla rivoluzione del 2011, è stato l'unico a sviluppare un profondo processo di democratizzazione. Per queste ragioni altri tour operator, invece, rassicurati dalla realtà che la Tunisia offre in termini di accoglienza, e dalla sensibilità democratica del popolo tunisino, continueranno ad operare per favorire normali attività turistiche. Affidandosi, per valutare le condizioni di sicurezza, alle comunicazioni delle autorità nazionali ed internazionali». Noi di TOD sul delicatissimo tema abbiamo chiesto anche il parere alle agenzie.

Andrea Gilardi, Alpitour

Stefania Picari, Ed è..Subito viaggi

«Se abbandoniamo Tunisi il terrorismo l’avrà vinta»

«Se noi gente del turismo abbandoniamo ora la Tunisia, allora il terrorismo l’avrà vinta. Faranno lo stesso in tutto il mondo»: è un vero appello, accorato e appassionato, quello di Francesco Spinosa, il titolare di Scoop Travel a Napoli. «Se cede il turismo siamo perduti – continua – finiremo tutti preda di questa gente. Capisco che chi deve fare i charter ci pensi due volte. Ma noi agenti di viaggi ora dobbiamo fare massa critica, il solo modo per reagire è continuare a premiare il coraggio dei tunisini. Dovremmo scriverlo su tutti i nostri siti, in tutte le vetrine, ‘Je suis Bardo’, come abbiamo fatto per Parigi. Io sto incoraggiando i miei clienti, spiego che ora la Tunisia è molto più sicura e protetta. E per risollevare la meta sto anche collaborando con il

console di Tunisia qui a Napoli, il signor Boubakri». In Tunisia farà nuovo scalo a ottobre la Crociera della Canzone Napoletana, che Scoop Travel organizza per l’ottavo anno consecutivo, questa volta a bordo di MSC Musica. «Più volte abbiamo toccato Tunisi – dice Spinosa – e sempre abbiamo ricevuto un’accoglienza grandiosa, è venuto a incontrarci perfino il ministro del turismo. I tunisini sono gente generosa che sa fare molto bene il proprio mestiere, e ora non possiamo darla vinta a questi balordi».

Nella Crociera della Musica Napoletana andrà in scena anche M’barka Ben Taleb, la bella musicista e cantante tunisina che da anni vive in Italia, interprete della canzone napoletana che John Turturro ha voluto anche nel suo bellissimo ‘Passione’, raffinata ode cinematografica alla musica di Napoli.

Nella foto Francesco Spinosa a Tunisi con Peppe Barra, ospiti e musicisti della Crociera della Musica Napoletana 2014

«Comprendo chi rinuncia»

«La Tunisia è una meta molto amata dal turismo familiare, e comprendo benissimo chi non abbia voglia in questo momento di andarci con i bambini»: è scettico Luigi Petrosillo, titolare dell’agenzia e t.o. romano Jeepney Travel. «Mi dispiace per il popolo tunisino, sono gente per bene e in gamba, sanno accogliere e sono molto civili. Lo dimostra anche il fatto che in Tunisia ultimamente vadano a vivere vo-

Luigi Petrosillo, Jeepney Travel, Roma

lentieri tanti pensionati italiani. Bisognerà che ora trovi il modo di aiutarli la politica internazionale, la Tunisia è un Paese democratico e coraggioso, è solo vittima del terrorismo. Comunque l’intera fascia dell’Africa mediterranea è in subbuglio. Noi non vendiamo la Tunisia solitamente, ma ora c’è proprio poco da scegliere».

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la Voce delle Agenzie

e chi ci vuole credere «Catanzaro sotto choc»

Vanessa Paone, titolare di In Freedom Viaggi, è testimone di un caso del tutto particolare: «Qui a Catanzaro la Tunisia è stata cancellata, dimenticata. E del resto è comprensibile. A bordo di Costa Fascinosa avevamo un gruppo di studenti della scuola alberghiera. Nessuno è stato coinvolto, ma l’impressione sulla città è stata fortissima. E il risul-

«Non si parla di Nord Africa»

«In questo momento tutto il Nord Africa viene visto male»: Gianni Cozzaglio, dell’agenzia I Viaggi di Gianni non ha troppi dubbi a riguardo. «Forse la Tunisia è anche il Paese dell’area che ne esce meglio, ma i clienti attualmente, non vogliono saperne». I timori però si trovano anche dall’altra parte del bancone dell’agenzia.

«I corrispondenti con i quali lavoro da anni, che ormai sono amici fidati – puntualizza Cozzaglio – mi dicono di aspettare.

Ed è il consiglio che dovremmo seguire tutti, tour operator compresi: occorre andarci molto cauti prima di mandare persone da quelle parti, purtroppo non è il momento adatto, bisogna aspettare ancora».

tato si vede». Perché in fatto di vacanze la chiusura sulla Tunisia è totale. «Abbiamo poco da dire o da fare – aggiunge Vanessa – anche se è evidente a tutti che i tunisini non hanno colpe. Del resto già prima di prenotazioni non ne avevamo, ora la meta è fuori mercato. Al contrario le crociere stavolta non sono state colpite dal trauma. Cambiato l’itinerario, la gente non ha alcun timore».

Vanessa Paone, titolare In Freedom Viaggi a Catanzaro, isieme a Marco, marito e collega

«Dobbiamo insegnare la geografia» «In alcuni casi i clienti dicono “no” a priori non solo sul Nord Africa, ma su tutto il continente africano».

Sara Scanio dell’agenzia Discoverland di Milano parla dei timori della clientela che molto spesso si diffondono ben oltre l’area circoscritta al singolo fatto, attentato o disagio in generale. «Ogni tanto dobbiamo fare lezione di geografia, ci sono clienti che escludono

Gianni Cozzaglio, I Viaggi di Gianni

Cipro perché secondo loro è già troppo in là, o troppo a Sud, senza sapere esattamente dove si trovi l’isola – prosegue l’agente – ma al di là di questi episodi, in generale è tutto il mondo arabo a non essere ben visto. Fortunatamente lavoro poco con i villaggi, e più per viaggi di nozze e con tipologie di clientela che si possono riposizionare più facilmente».

Sara Scanio, Discoverland, Milano

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14 aprile 2015

L’inchiesta

Le emergenze del turismo

di Stefano Gianuario

Lo spartiacque, il passaggio generazionale nella storia contemporanea è l’undici settembre. Quella funesta giornata nella quale due aerei dirottati si schiantarono contro le Twin Towers di New York e il turismo perse definitivamente la sua innocenza.

Un’innocenza che forse non aveva mai davvero avuto ma che, con il benessere economico degli ultimi vent’anni del secolo scorso, aveva portato il turismo organizzato a godere di una certa spensieratezza, se non altro apparente.

Dalle Torri Gemelle i timori individuali diventarono di colpo globali: episodi di ogni natura trattati con la massima attenzione.

Così gli anni Duemila sono stati tutti un

susseguirsi di emergenze; dalle potenziali epidemie, come l’aviaria, la febbre suina o la più recente ebola, alle calamità naturali: gli tzunami nel Sudest asiatico, i terremoti e le nubi di vulcani islandesi dai nomi impronunciabili, ma capaci di paralizzare i cieli di tutta Europa. Il tutto condito da fatti e misfatti del’uomo; dall’undici settembre, come detto, triste apripista di quest’epoca di timori e terrori, fino all’ultimo atto di violenza, l’attentato al Museo del Bardo nel cuore di Tunisi. Emergenze, se non proprio all’ordine del giorno, a cadenza ormai molto frequente, con le quali si scontrano proprio le prime linee del turismo, che naturalmente sono gli agenti di viaggio.

In agenzia in cerca di rassicurazioni

Emanuela Bozzi

«Il nostro compito principale dopo un’emergenza è di rassicurare – osserva Marina Morelli, Scoprimondo Viaggi di Forlì – oltre a convincere i clienti che ne sappiamo qualcosa di più del macellaio, o del vicino di casa che ha sentito qualcosa da un amico che dieci anni prima ha visitato un determinato Paese».

Il problema, dice Marina, è che clienti tendono a estremizzare «e prima di chiedere se una meta o l’altra siano luoghi tranquilli pensano di conoscere già la risposta. Il rischio è di demonizzare tutto il mondo e allora cosa si fa, non si viaggia più?». La lente di ingrandimento è sempre centrata sul Nord Africa e sul Medioriente, regioni percepite, anche nel collettivo immaginario, come “calde”».

Allarme rosso terrorismo?

E così si torna a pensare alle Torri Gemelle, ormai l’archetipo della paura degli attentati, capace di paralizzare il turismo. Ma è una sfida che proprio gli agenti possono vincere.

«Correva l’anno ’77 e io lavoravo per British Airways allo scalo di Linate – racconta Moreno Bonavigo, della milanese Richfield Viaggi – scoppiavano le bombe a Londra e trovammo una minaccia dell’Ira nei nostri uffici. Quello che mi ha insegnato in

«È un peccato, perché per l’Egitto, ad esempio, questo sarebbe un periodo ideale. Invece non si vende, i clienti preferiscono le Canarie anche se i prezzi cambiano notevolmente – spiega Emanuela Bozzi, 7 Stelle Viaggi di Parma – ad ogni modo sono convinta che il Nord Africa tra qualche tempo ripartirà, in particolare la Tunisia è un Paese con idee occidentali che vive di turismo. Bisogna solo aspettare che la gente dimentichi, Anche se purtroppo non è la buona notizia a scacciare quella cattiva, ma sempre il contrario. Già adesso con la tragedia del volo Germanwings le attenzioni si stanno spostando».

Una pagina nera, l’ha definita lo stesso Gruppo Lufthansa, ma che, nonostante le ripercussioni immediate, non susciterà un timore generalizzato di volare, «perché – nota Emanuela Bozzi – è stata definitivamente esclusa l’ipotesi dell’atto terroristico».

quell’occasione la compagnia britannica è stato di dire sempre la verità e mantenere la calma. Il nostro compito di agenti di viaggio è di descrivere la realtà, e così facendo tranquillizzarei nostri clienti.

Perché la verità è che ogni giorno succede qualcosa nel mondo, io da 40 anni convivo con il terrorismo, ma il traffico aereo è in aumento costante, così come cresce malgrado tutto la voglia di viaggiare della gente».

Una polizza a gettone per le piccole agenzie

Piero Innocenti

Che siano atti terroristici, calamità naturali o anche solo scioperi del personale, l’agente di viaggi deve in ogni caso fronteggiare un cliente che, per un motivo o per l’altro, non è andato o non sta andando dove avrebbe voluto. E dal sogno infranto a una richiesta danni per vacanza rovinata il passo può esser davvero molto breve.

«Con Fiavet Puglia abbiamo iniziato a lavorare con i broker e le assicurazioni – spiega Piero Innocenti, di Innocenti Viaggi di Bari – per studiare insieme una formula di assicurazione supplementare che riesca a rispondere a determinate problematiche. L’idea

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Moreno Bonavigo

sarebbe quella di una polizza a gettone, per tutelare il piccolo dettagliante: basta un cliente spaventato, e un agente poco preparato rischia di passare momenti tutt’altro che piacevoli».

Associazioni da una parte, network dall’altra, per esprimere un’unica richiesta a nome degli agenti: non sentirsi soli, soprattutto nel momento di maggiore difficoltà. «Noi siamo spesso l’ultima ruota del carro – afferma Isabella Breda, Isa’s Shop Travel di San Vendemiano, Treviso – e dobbiamo talvolta fare i conti con i clienti che, nel migliore dei casi ci chiedono di rifare tutto il lavoro daccapo. Fortunatamente io sono affiliata a un network molto presente, che è in grado di tutelarmi e supportarmi, quel che le associazioni di categoria non sanno fare».

14 aprile 2015

La voce delle agenzie

Travel Open Day, i prossimi appuntamenti Roma: Travel Roadshow Traghetti, Villaggi e Mondo Mare La location

STARHOTELS METROPOLE Via Principe Amedeo, 3

#TravelOpenDay

Programma: Ore 16:00 Registrazione Ore 16:30 Conferenza Costa Crociere Ore 17:30 Inizio lavori Travel Roadshow Ore 20:30 Cena con Wow Factor (i Premi)

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GLI ESPOSITORI

Adr Mobility Adria Ferries Air Transat Anek Lines Italia Axa Assistance Boscolo Caronte & Tourist Costa Crociere Eden Viaggi Ente Turismo Tunisia Expedia Taap Gioco Viaggi Grandi Navi Veloci Grimaldi Lines Italcamel King Holidays Malta Tourism Authority Nicolaus P.Lorusso Tirrenia Tunis Air Tuttoggettistica Valtur Vueling

14 aprile 2015

Marketing e dintorni

L’agenzia “connessa”

Dibattito acceso sul futuro della distribuzione: la ricetta francese

Tanto per capire come stanno le cose in Francia: al dibattito sul futuro delle agenzie ha contributo un panel di esperti che a Parigi, in una delle fiere di settore, ha spiegato che cos’è ora una «agenzia connessa», per rispondere ai molti operatori che anche in Francia denunciano l’arretratezza della distribuzione. Perché invece le agenzie francesi – si è detto a Parigi – pur se a fatica hanno capito come sfruttare il balzo tecnologico epocale, tradotto prima di tutto in semplificazione del lavoro.

L’agenzia connessa dunque è quella che ha gli strumenti per accompagnare il proprio cliente in tutte le fasi del viaggio, in una relazione personalizzata.

Lo hanno spiegato insieme Marie Allantaz di Escaet, Scuola Superiore del Commercio Specializzata in Turismo; Jean Christophe Plancke, capo dell’e-commerce da Salaün Holidays; Evantia Giumba di Amadeus e Edouard Roux de Lusignan di Selectour Afat, network di 850 agenzie in campo da 40 anni.

«Siamo stufi di sentir dire che le agenzie non sanno usare il web – ha protestato Allantaz – qualcuna è rimasta indietro ma molte di più si sforzano di dare al loro mestiere tutto il supporto delle tecnologie digitali. Non c’è un problema di consapevolezza, semmai di messa in opera degli strumenti».

Il problema poi è che i clienti non lo sanno: «Pensano che siamo rimasti

Suggerisce l’idea di un agente “connesso” la bella pubblicità di Tame per Guayaquil

“Ispirare, suggerire, fidelizzare”

gli stessi di 10 anni fa, non sanno cosa possiamo fare per loro anche mentre sono in viaggio», ha notato Didier Munin di Boiloris Voyages (28 agenzie a Parigi).

Invece ormai il format più diffuso è appunto quello dell’agenzia «connessa». Un assetto che anche in Italia ha sicuramente preso piede, pur se non si può ancora dire dominante.

E anche in Francia l’evoluzione della specie ha richiesto anni: prima i vettori, i t.o. e i gruppi alberghieri hanno portato il booking online; poi il web 2.0 ha aggiunto le review dei consumatori. E ora

“Ma il cliente crede che siamo gli stessi di dieci anni fa”

Il 44% degli americani dorme con il cellulare

con il mobile le sue app(licazioni) le agenzie si rilanciano online nelle tre fasi della vendita: prima (scelta, prenotazione, saldo) durante, e dopo il viaggio. E più le tre fasi sono segmentate e condivise più si stringe il rapporto con il cliente. Ecco come funziona l’agenzia connessa, quella francese.

Mobile: molto indietro le PMI in USA

Per consolazione (magra …) si scopre che negli Stati Uniti il 53% delle piccole imprese – in tutti i settori, non solo nel turismo – non hanno un sito internet, mentre i loro clienti si sono già spostati sul mobile: il sorpasso sul PC è certificato già da febbraio del 2014. Insomma gli americani sono molto indietro, proprio ora che dal 21 di aprile Google includerà la presenza sul mobile tra i fattori di indicizzazione che fanno salire la visibilità dei brand. E proprio mentre tutti i dati sulla tendenza del mobile confermano che il tema non è tra quelli da rimandare, per chi voglia tenersi i propri clienti. Eppure Statistic Brain rileva che perfino nella fascia tra 2,5 a 4,5 milioni di dollari di di fatturato (il top delle PMI) solo il 67% ha un sito web. Non basta a convincere l’altro 33% il fatto che negli Usa oltre la metà degli adulti abbia uno smartphone, il 42% un tablet, e il 44% ormai dorme insieme a entrambi, per non perdere messaggi o notifiche che dovessero arrivare durante la notte (dati Pew Research).

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14 aprile 2015

Marketing e dintorni

e il fattore umano Prima di partire:

è il momento di ispirare, far sognare luoghi e atmosfere. Ci sono ad esempio strumenti come TripTuner, il portale di Tedd Evers dove si può scegliere una meta a proprio gusto come fosse un brano di musica. Poi in Francia Havas Voyage è stato il primo brand a offrire un ‘moteur d’inspiration’, ma funzionano anche i portali B2B multi-t.o. (come quelli dei consorzi): un consumatore non potrà mai avere mai un’idea del prodotto così ampia, autentica e suggestiva come quella che può offrirgli un agente di viaggi esperto.

Durante il viaggio.

È la fase che le agenzie non sfruttano abbastanza. Le nuove tecnologie nomadi consentono di pilotare il cliente in tempo reale, con piccoli plus di informazione molto fidelizzanti.

Evantia Giumba suggerisce l’app m-Power di Amadeus, un «assaggio dell’agenzia del futuro».

E c’è la realtà virtuale per scegliere la camera con il visore Oculus Rift, che ora può perfino aggiungere all’immagine odori e vibrazioni. Serve anche per scegliere attività, ristoranti e spettacoli. «E più si fa sognare a monte, più cresce a valle il valore medio della vendita».

Dopo il viaggio.

È il momento dei social, con soluzioni professionali da aggiungere al sito d’agenzia. Ma pochissime agenzie chiedono ai loro clienti di pubblicare sul loro sito le storie di viaggio.

«Un peccato, perché sono informazioni di prima mano che fanno salire molto la visibilità dell’agenzia su Google, dove sono ben indicizzate», ha spiegato Edouard Roux de Lusignan. E naturalmente, ad esempio, Amadeus ha soluzioni di content marketing come Digital Suite, che ‘viralizza’ il passaparola e gestisce il feedback del cliente.

M.F.

“Più si fa sognare a monte, più cresce a valle il valore medio della vendita”

Il CRM, l’arma più forte

Infine anche in Francia si parla di fidelizzazione e quindi di CRM, il sistema di customer relationship management che profila totalmente il cliente, e lo segue costantemente: in Italia se ne servono pochi adv indipendenti, e alcuni network lo offrono agli affiliati, ma con risultati tutti da indagare. Invece il CRM, assicurano a Parigi, è «l’arma più forte per competere con la vendita diretta dei fornitori, che faticano sempre più a trattenere i clienti»: tanto che in Francia nel 2014 le vendite di turismo online hanno perso il 4% in volumi: la prima vera inversione di tendenza.

Modello Voyageurs su Monde

La ricetta francese si completa con alcuni consigli: i clienti hanno bisogno di essere rassicurati, fatelo; sfruttate la complementarietà di online e offline, siate multicanali come i fornitori; usate il CRM per riconoscere il cliente in tempo reale, anche quello ancora potenziale.

E infine vincono a mabi basse fattore umano e creatività, la vera ricchezza dell’agenzia, che il digitale può liberare da ogni limite per offrire al cliente un’esperienza magnifica, e fuori dagli standard. «Se entro in agenzia – ha detto dalla platea uno specialista di business travel – è perché voglio qualcosa che superi la mia immaginazione. Voglio entusiasmarmi. Se bastasse un computer ho quello di casa mia». E qui, per farsi un’idea di dove può arrivare la professione di agente di viaggi, qualcuno ha suggerito di copiare Voyageurs du Monde, agenzia francese multilocata (15 sedi) che dal 1979 è cresciuta dedicandosi solo alla consulenza personalizzata su itinerari tailor made individuali, in tutto il mondo: basta un’occhiata al portale, suggestivo, che un po’ ricorda Trip Tuner.

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“Il digitale libera la creatività, dell’agente di viaggi”