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TIPOLOGIE ARCHITETTONICHE


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La chiesa parrocchiale è l’unico edificio sopravvissuto all’incendio della Prima guerra mondiale. Le uniche parti dell’edificio che rimangono intatte, a ricordo di un’epoca durata nove secoli, sono il campanile con le bifore romaniche e una parte dell’abside. In seguito alla distruzione di San Martino di Castrozza, i proprietari degli alberghi danno il via ad una gigantesca opera di ricostruzione e ampliamento, utilizzando la calce della fornace. Negli anni Cinquanta, Bruno Morassutti progetta alcune residenze mettendo in pratica le esperienze acquisite presso la scuola-studio di Frank Lloyd Wright utilizzando il modello delle Usonian Houses. L’architetto si misura in un equilibrato rapporto tra vuoti e pieni, usando i materiali locali quali la pietra e il legno, reinterpretati poi in chiave moderna dallo studio Mimeus. “Casa sul Rio Fontanelle” è, infatti, interamente rivestita in legno di larice termotrattato in un gioco di opposti orientamenti delle listellature; l’involucro principale della cabinovia “Colbricon” è caratterizzato da un rivestimento metallico dai toni spenti e gradazioni affini alle tinte del paesaggio.




Queste tipologie architettoniche, seppur diverse nella loro forma ed epoca di costruzione, hanno un comune denominatore: ogni materiale è estratto localmente e lavorato in collaborazione con artigiani locali, gli edifici seguono la conformazione del terreno e instaurano relazioni visive con il paesaggio e il resto del paese.





