43 minute read

piccoliPrimi voli: l’angolo letterario dei più

PRIMI VOLI: L'ANGOLO LETTERARIO DEI PIÙ PICCOLI

CLASSE I

Advertisement

IL FANTASTICO MONDO DELLE API

La classe prima ha avuto modo di scoprire, con le lezioni a distanza, il fantastico mondo delle api attraverso le attività svolte nell'ambito della lingua italiana, natura e società, cultura musicale, cultura fi gurativa e dellla matematica. Gli alunni hanno inviato alcuni lavori scritti, disegni, fi lmati dove hanno registrato alcune poesie, storie, giochi matematici, tutto incentrato sul lavoro operoso delle api. Vi proponiamo alcuni lavori nati da questo affascinante progetto e i temi sulle "Paure".

Buona lettura!

STUDIO DEI DIALETTI

SEZIONE PERIFERICA DI VALLE FAVELEMO 'L VALEX

Un mondo vallese fatto di tradizioni, usi, costumi e folclore, tutto in vallese“, noi „moredi“ del gruppo folclore e Favelemo 'l valex della C. I. di Valle: Gea, Aurora, Noemi, Loris, Noam, Nola, Teo, Petra, Philip, Leonardo, Jakov, Matias, Vita, Eric, Chiara e Dante, abbiamo imparato i balli di una volta: il dam passe',il bohemien, i sette passi, la raspa. Ogni anno portiamo in scena spettacoli rigorosamente in vallese: sketch, fi lastrocche, conte, proverbi, modi di dire. Durante il corso dell'anno abbiamo imparato a scrivere e a leggere in vallese, quindi abbiamo letto varie poesie scritte da noi. Anche quest’anno abbiamo partecipato alla VII edizione del Festival dell’Istrioto a Sissano con il Gruppo folcloristico e con il gruppo Favelemo ‘l valex della C.I. di Valle. Noi, moredi e morede, abbiamo partecipato a tre giornate molto intense ed emozionanti. La prima giornata Noam Karapandža è stato premiato al Concorso letterario con la poesia in vallese „L PIN”. La seconda giornata a Gallesano con Noemi, Loris, Noam, Nola, Teo, Philip e Leonardo, abbiamo partecipato al laboratorio didattico linguistico per bambini elaborando la favola „Il lupo e i sette capretti“ in vallese (abbiamo disegnato la storia a fumetti e poi l’abbiamo recitata). Al termine del laboratoria abbiamo svolto un'attività all’aperto giocando ai vari giochi di una volta. La terza giornata ha visto come protagonisti il nostro gruppo folcloristico che ha partecipato alla sfi lata per Sissano dove ci siamo esibiti ballando il dam passe’ e boemien. Allo spettacolo serale ”ESI O NO ESI A LA NOSTRA” siamo saliti sul palco con: LE MUJERE SE RIBELA” e con quattro fi lastrocche (I DI’ DELA SETIMANA, LA XORNADA, I MEXI DEL’ANO, PIOVA PIOVIXINA).

La responsabile

Miriana Pauletić

GIORNATA MONDIALE DELLA LETTURA AD ALTA VOCE- PROGETTO LEGGIMI

In occasione della Giornata mondiale della lettura ad alta voce alcuni alunni della I liceo della Scuola media superiore italiana di Rovigno (Noa, Lana, Dorotea, Emma) ed Emi della I perito alberghiero-turistico hanno fatto visita alla nostra scuola. L’evento fa parte del progetto „Čitaj mi” (Leggimi) promosso dall’Associazione croata delle bibliotecheCommissione per i servizi bibliotecari per l’infanzia e la gioventù, dall’UNICEF, dalla Società pediatrica croata, dalla Società croata di lettura, dall’Associazione croata di ricercatori di letteratura per bambini e dalla Società croata per lo studio della lingua. La Giornata mondiale della lettura ad alta voce viene celebrata da undici anni per sensibilizzare a livello globale il diritto all’alfabetizzazione per tutte le persone come diritto umano fondamentale. Ogni anno questo evento avverte il mondo dell’importanza di leggere ad alta voce e condividere storie. I liceali hanno letto una fi aba „incasinata” agli alunni della classe IV che si sono divertiti a metterla a posto. Gli alunni della IV si sono sbizzarriti a creare una fi aba tutta loro. Al termine dell’incontro hanno disegnato la copertina della fi aba e hanno esibito dei disegni favolosi. L’obiettivo dell’incontro era di incentivare i giovani e i più piccoli alla lettura e di sviluppare la fantasia. La collaborazione tra le due scuole italiane è proseguita anche il 7 febbraio con protagonisti gli alunni della classe III. A leggere le fi abe sono stati gli alunni Tomislav, Mia, Elian della I tecnico fi sioterapista e Dorotea e Lana della I liceo. Ringraziamo l'insegnante Sabina Omerčić Tiani, la prof.ssa mentore Nataša Paćelat e la bibliotecaria delle due scuole, la prof.ssa Adriana Ive che hanno organizzato l'incontro. Evviva la lettura!

PROGETTO SCUOLA-FAMIGLIA

Quest'anno il progetto di collaborazione tra i genitori e la scuola è stato realizzato in parte a scuola, mentre durante la didattica a distanza i genitori sono diventati insegnanti per un giorno. Ringraziamo i genitori per la pazienza, la collaborazione e per aver trasmesso le loro passioni ai nostri alunni. Hanno aderito all'iniziativa: la sig.ra Mirta Smodlaka Tanković, ricercatrice, (mamma di Emanuel Tanković) che ha registrato alcune puntate del „Programma didattico in lingua italiana“ dall'Istituto „Ruđer Bošković“ di Rovigno; la sig.ra Patrizia Sfettina Jurman (mamma di Teo Jurman) che ha collaborato durante l'ora di natura e società tenutesi a distanza con i temi „Il movimento e la sana alimentazione“ e „I sensi si collegano“; la sig.ra Gorana Višković Orbanić (mamma di Robert Orbanić) che ha collaborato durante l'ora di matematica tenutasi a distanza con il tema „L'area del rettangolo“; la sig.ra Izidora Verdnik (mamma di Lana e Adrian Verdnik) che ha tenuto un laboratorio artistico durante l'ora di cultura artistica a distanza con il tema „Alberi da frutto in primavera“. Ringraziamo inoltre la sig.ra Emmanuela Sbisà Radetić (mamma di Anđelina) che ha mostrato con tanta pazienza il procedimento per realizzare dei biscotti buonissimi.

LE PAURE

La mia più grande paura l'ho avuta una notte. Ho sognato uno zombie che stava sulla fi nestra e mi guardava, ma per fortuna, era solo il mio gatto. VIGO IVANČIĆ

Ieri sera ho preso paura perché mio papà mi ha messo via la piccola luce che ho in camera ed era tutto buio. Mi sono sentita triste ed avevo tanta paura.

VANESSA GLIŠIĆ

Io ho paura quando dormo di notte. Il mio armadio diventa un mostro. Quando ho paura mi nascondo sotto la coperta. Nella mia pancia sento il battito del cuore e le farfalle. A me la paura non è divertente.

IAN PETRUZ

Quando ero piccolo un grande cane mi aveva abbaiato e saltato addosso. Io ho preso tanta paura. Dopo i miei genitori hanno preso un cane per aiutarmi a mandar via la mia paura. DAVID JAKUPOVIĆ

Ho provato tanta paura quando ho visto un serpente . Il cuore mi batteva forte e tutto il mio corpo tremava. Ero anche sudata.

AURORA POROPAT

Io ho sempre tanta paura quando c'è il temporale. Mi nascondo e spero che passi presto. Spegnamo la televisione e mi stringo con la mamma sul divano.

ANA KEČAN

Una sera dopo la storia della buonanotte mi sono addormentato.Dopo un po' ho aperto gli occhi ed ho visto un occhio. Mi sono alzato e sono andato da mia mamma ma non ho dormito più.

GIANLUCA KRELJA

Una notte ho sognato tanti squali. Mi sono svegliata perché ho sentito tanta paura. Il cuore mi batteva mille all'ora . Sono andata nel letto di mamma e papà. Lì mi sono calmata perché ero sicura che la paura se n'era andata e mi sono addormentata.

ERIN PRIVILEGGIO

Una notte ho sognato un lupo che entrava nella mia casa . Avevo tanta paura , ma era un sogno perché dopo un po' mi sono svegliata. MARINA MALUSÀ

CLASSE I-PERIFERICA DI VALLE LA BEFANA MODERNA

La mia befana moderna ha i capelli lunghi legati con un fi occo in una coda di cavallo. Ha una maglia glialla e i pantaloni verdi e un bel sorriso.

DANTE JURMAN

La mia befana ha i capelli marroni e lunghi e sulla testa indossa una corona blu e gialla. Ha un orecchino al naso e gli orecchini alle orecchie. Ha un vestito blu con i cristalli e un bastone con dentro i dolci. Ha una collana d'oro al collo.

ERIC PARETIĆ

La mia befana ha i capelli rosa e un fi occo in testa. È truccata e indossa un vestito rosa e le scarpe nere. Non vola sulla scopa ma ha una macchina rosa con la quale porta i regali ai poveri.

CHIARA BARBIERI

I COLORI DELL’AUTUNNO

Il 18 ottobre, gli alunni della III classe, hanno partecipato all’incontro annuale che vede coinvolti gli alunni delle scuole elementari italiane dell’Istria, di Fiume e della Slovenia, intitolato “I colori dell’autunno”, organizzato e fi nanziato dall’Unione Italiana. Quest’anno la manifestazione si è tenuta presso la SEI Dolac di Fiume. Gli alunni hanno partecipato ai vari laboratori, alla visita della città e ad un giro turistico con l'autobus. È stata una bellissima giornata all’insegna del divertimento e dell’amicizia.

IL GRUPPO LATINO

L'idea del gruppo latino è nata per insegnare una lingua straniera ai bambini, ma anche insegnare come ballano nei loro paesi. Lo spagnolo è una lingua molto parlata al mondo. All'inizio si studiano le parole "principali" come buongiorno, come state, come ti chiami, grazie,quanti anni hai, benvenuti. Ci si esercita come pronunciare delle lettere, si studiano i colori e i numeri. Quando è il tempo di ballare, si balla la salsa ma dopo ci saranno altri balli che si imparano al gruppo latino.

Quando c'è qualche festa come quella di Natale si fanno degli spetacolini e così quelli che non vanno al gruppo latino insegnano qualcosa. È molto importante insegnare lingue straniere perché serviranno sempre nella vita.

Emanuela Memedović, VI

IL GRUPPO DELLA MANDOLINISTICA

Grazie alle donazioni dei nostri concittadini e all'aiuto della Comunità degli italiani „Pino Budicin“ di Rovigno, siamo riusciti a ripristinare lo storico gruppo della mandolinistica, portato avanti per tanti anni dal maestro Vlado Benussi. Grazie alla collaborazione con il signor Giuseppe Pino Bartoli, i nostri ragazzi hanno frequentato delle ore individuali di solfeggio con lo strumento prescelto (mandolino, chitarra, basso). Gli alunni che frequentano il gruppo della mandolinistica sono: Ines Argenta, Lara Dora Zrnić, Andreij Jan Golebiewski, Soni Ty Hodžić, Aleks Martinčić, Robert Orbanić, Lana Ivakić, Lena Franković, Gabriel Matošović, Tea Viezzer Jurčić, Sasha Cerin, Lana Zovanović, Danea Crevatin e Mattea Matek.

PROGETTI

ERASMUS + PROGETTO RUSH

Ad ottobre i nostri ragazzi hanno avuto il piacere di volare in Spagna per la continuazine del progetto Erasmus+ (Rush) iniziato l’anno scorso a Cividale del Friuli in Italia. Si tratta di alcuni ragazzi della quinta e dell’ottava che hanno rappresentato degnamente la nostra scuola con l’obiettivo di far conoscere e salvaguardare il dialetto rovignese ed istroveneto al popolo galiziano di Salvaterra del Niño e a quello italiano. I ragazzi hanno vissuto un’esperienza di crescita straordinaria per sette giorni dagli amici galiziani che avevano conosciuto attraverso scambi epistolari e telefonate. Non è stato facile inizialmente soprattutto per i bambini più piccoli; all’inizio c’è stata qualche lacrimuccia e un po’ di nostalgia di casa ma alla fi ne l’amicizia si è così rafforzata da non voler tornare a casa. Le giornate sono state intense, al mattino venivano organizzate le lezioni plurilingui, al pomeriggio di solito si andava in giro a visitare le bellezze del posto. Una giornata indimenticabile è stata sicuramente la visita a Vigo e poter bagnare i piedi nell’oceano, emozione immensa. La camminata di un tratto del Cammino di Santiago poi la pace dei sensi... Ogni giorno una nuova avventura... la Festa dell’amicizia dell’ultima sera ha dato a tutti la possibilità di unire le tre culture in una sola: ci sono stati canti, balli, delizie tipiche galiziane e tanta voglia di rivedersi a maggio in Istria per il terzo e conclusivo incontro e chiusura del progetto.

CLASSE II LA TERRA STA MALE

- Caro Nadan, sono molto triste e penso di fermarmi. - Perché? - Perché sto affogando! Le navi buttano nel nostro bel mare tutti i rifi uti! - Ti aiuterò io! - Che cosa farai? - Andrò io in spiaggia e raccoglierò tutti i rifi uti. - Caro Nadan, il mare è troppo grande e servono tanti ragazzi come te per raccogliere tutti i rifi uti. - Farò un appello a tutti i ragazzi del mondo affi nché raccolgano i rifi uti durante i giorni di ferie. - Bravo Nadan, con questa azione salverai il mare e i pesci! Grazie! NADAN SANTIN

Un giorno ho chiesto alla Terra: - Come ti senti? La Terra mi ha risposto: - Non mi sento molto bene, perché gli umani strappano i fi ori e acchiappano le farfalle, ho paura che spariscano. - Non aver paura. Andrà tutto bene. Il 22 aprile è la Giornata della Terra e noi ti aiuteremo! Andremo nei prati, ammireremo i tuoi fi ori e le tue farfalle senza distruggerli e acchiapparli.

MAKSIM BUTENKO

Un giorno ho visto che la Terra stava male, così ho deciso di darle una mano: - Ciao Terra, non essere triste ora ti aiutiamo io e i miei amici! Così io e i miei amici abbiamo deciso di pulire i boschi, i fi umi e il mare. La Terra, quando ha visto cosa facciamo, ha detto: - Bambini grazie! Ora mi sento molto meglio e sono contenta! Così la Terra ha continuato a girare felice. EMMA DUŠATI

- Uff, come mi sento male! - Perché amica Terra? Cos'è successo? - Non riesco a respirare! Mi manca ossigeno. Non ho più i miei polmoni, le mie foreste. - Non preoccuparti, pianterò io alberi e piante. - Grazie amico mio, ma non basta. Anche i miei mari e fi umi sono pieni di rifi uti. - Ti aiuto io, con i miei amici puliremo tutto! - Grazie amico, ma non basta piantare e pulire... - Cara Terra, ti prometto che da ora in poi staremo più attenti...riuseremo, ridurremo e ricicleremo di più!

EMANUEL TANKOVIĆ Ho sempre desiderato far diventare la Terra un posto migliore. Purtroppo oggi la Terra è inquinata, manca l'ossigeno, il mare è sporco, la natura soffre. Ma non è sempre stato così. Se potessi, invierei alle persone questo messaggio: Vi prego, non inquinate! Possiamo fare di meglio, che ne dite? Risparmiamo l'acqua, curiamo la natura e gettiamo i rifi uti negli appositi contenitori. Ora mi rivolgo a te Terra: - Ti proteggerò e ti darò tutto l'amore che serve.

ADRIAN VERDNIK

- Ciao Terra, perché piangi? - Piango perché sono ammalata. - E che cos'hai? - Sto per morire perché gli uomini mi hanno avvelenato! - Ti posso aiutare? - No, ormai è già tardi. L'aria e l'acqua sono avvelenate e i boschi sono bruciati. Non c'è più tempo. - Ho avuto un'idea! Resisti Terra, verrò domani e vedrai che starai meglio. Il bambino torna a casa e crea dei manifesti spiegando che se puliremo la città sarà un posto migliore. Tutti cominciarono a pulire e la Terra si sentì subito meglio. - Ciao Terra, come stai? - Sto meglio, grazie! - Son contento, e vedrai che nei prossimi giorni starai ancora meglio perché gli umani hanno imparato la lezione.

TOMAS BURIĆ

Io sono un astronauta. Ero vicino alla Luna e ho sentito una voce. Era triste e debole. Era la voce del pianeta Terra. Non ho capito bene cosa diceva, poi ho ascoltato meglio. Diceva: -Gli uomini gettano la plastica nelle città e nei mari, bruciano i boschi e la natura. Non ho più ossigeno.Così ho capito che la Terra stava male. - Torno subito da te. Non dovete usare la plastica, ma materiali naturali. Così è iniziato il grande lavoro dei cambiamenti. Sono tornato nello spazio. Ti ringrazio Kantor. – disse la Terra. KANTOR HRELJA MIHOVILOVIĆ

Terra, ti posso aiutare? Sì, grazie bambino. Avre proprio bisogno del tuo aiuto! Ok, ti aiuterò volentieri! Per cominciare, puoi per favore gettare l'immondizia nel cestino e non tra i miei fi gli alberi? Sì Terra, lo dirò anche ai miei amici! Ah sì, potresti anche risparmiare un po' l'acqua, ancare di meno in macchina e più in bici. Terra, ho un'idea: posso riciclare, ridurre e riusare. Grazie bambino, è un ottima idea!

KRISTIAN BANICH GODENA

Buon giorno, amica Terra! Come stai? Carissimo amico, non tanto bene. Perché? Perché la gente non si comporta tanto bene con me, il Sole non scalda più come prima e l'aria non è pulita. Amica mia, non essere triste! Non mi vedi come sono sporca e ammalata? – dice la Terra. Guardando intorno vedo che non stai bene perché i laghi, i mari e i fi umi sono inquinati. Ti prometto che ti proteggeremo e tu diventerai bella e pulita. Spero che tutta la gente sarà più responsabile e io vi sarò grata.

JAKOV BENDEVIŠ

PARTECIPAZIONE AL FESTIVAL DELLA CANZONE PER L'INFANZIA „VOCI NOSTRE“

Il giorno 30 novembre, nella sala del Teatro cittadino di Umago, si è tenuta la 48ª edizione del Festival della canzone per l’infanzia „Voci nostre“ 2019. A parteciparvi è stata la nostra alunna Sasha Paljuh, della IV classe di Valle, con la canzone “La nonna se non c’è”, scritta da Valmer Cusma su musica di Gianni Signorelli.

XLVIII EDIZIONE DELLE GARE DI LINGUA ITALIANA

Il 13 febbraio 2020 si è tenuta la XLVIII edizione delle Gare di lingua italiana presso la Scuola elementare italiana di Cittanova. A rappresentare la nostra scuola sono stati Ambra Damuggia (VII), Marta Poropat (VII) e Manuel Kečan (VIII). I ragazzi si sono cimentati nella scrittura di un compito, scegliendo uno tra i tre titoli proposti. Partecipare alle Gare di italiano è sempre un'occasione per valorizzare la lingua e la scrittura, per mettersi in gioco e per fare nuove amicizie con gli alunni delle altre scuole della Comunità Nazionale Italiana.

COMPETIZIONI REGIONALI DI INFORMATICA

Venerdì 14 febbraio si sono tenute ad Umago le competizioni regionali di informatica. A rappresentare la nostra scuola sono stati due alunni delle quinte classi: Danea Crevatin, classifi catasi al V posto e Noam Karapandža, classifi catosi al IV posto, preparati dall'ins. Stefano Vidotto Preden.

GIOCHI MATEMATICI DEL MEDITERRANEO 2020

Venerdì 8 novembre tutti gli alunni delle classi III, IV, Va, Vb, VI, VII e VIII hanno partecipato al primo girone dei Giochi matematici del mediterraneo, ossia alle qualifi cazioni d'istituto. I ragazzi qualifi cati si sono poi sfi dati a colpi di esercizi logico matematici a dicembre. Alcuni si sono qualifi cati alle fi nali di area previste a fi ne marzo proprio nella nostra scuola. Gli alunni fi nalisti si sono preparti in vista di una possibile partecipazione alle fi nali a Palermo. L'anno scorso tre alunni della scuola sono volati (proprio così, in aereo) a Palermo. Purtroppo a causa dell'emergenza Covid-19 i giochi sono stati sospesi. All'ultimo momento però gli organizzatori hanno deciso di organizzare una fi nale a distanza il 5 giugno alla quale hanno partecipato i nostri fi nalisti dalla quarta all'ottava classe. I fi nalisti che hanno partecipato sono: Danea Crevatin, Lea Prugovečki, Noam Karapandža, Emanuela Memedović, Katia Brunetti, Philip Paretić, Simone Polo, Marta Poropat, Antonella Drandić, Adrian Domba, Diego Damuggia, Liza Ettinger e Luna Vokić. Per ora, complimenti a tutti, soprattutto all'insegnante di matematica che riesce sempre a coinvolgere tutti in queste competizioni, l'insegnante Simonetta Venier Kercan. Oh no, la Terra sta male! Guarda cosa ti hanno fatto! Gli umani ti hanno bruciato i boschi, le piante e gli alberi. Hanno buttato la spazzatura nei mari e nei fi umi. Che cosa facciamo? – dice la Terra. Il Sole chiama le Nuvole e il Vento. Come curiamo la Terra? – chiede il Sole. Il Vento ha un piano: - Io soffi o via la spazzatura, le Nuvole con la pioggia spengono il fuoco e il Sole riscalda le piante. Cara Terra, ti senti meglio? Sì, grazie amici!

LEONARD LOVAKOVIĆ Ciao, cara amica Terra! Io mi chiamo Mara e vivo sopra di te con la mia famiglia in una piccola città di nome Rovigno. Ciao Mara, io ti conosco, ti vedo spesso. Sei quella bambina che corre tanto in giardino, vero? Ti piace la natura, Mara? Sì, tantissimo! Sono triste quando vedo che molti non ti rispettano. È vero Mara. Ma anche tu puoi aiutarmi un po'. Sì, certo Terra. Cercherò di raccogliere tutta l'immondizia intorno che la gente crudele butta senza pensare. Grazie cara Mara, questo mi aiuterà tanto! Sai Terra, questo dovrebbero farlo tutti. Farò un grandissimo cartellone che possano leggerlo tutti e vi sarà scritto così: LA TERRA È DI TUTTI: CURIAMOLA INSIEME!

MARA BADURINA

Cara Terra, mi dispiace di averti ferito. Scusa perché tagliamo gli alberi e bruciamo i boschi e perché abbiamo avvelenato i mari e i fi umi. Ma io voglio aiutarti: pianterò alberi e fi ori, riciclerò e dirò agli altri di fare lo stesso. Andrò a scuola a piedi o in bicicletta e ogni giorno darò da mangiare agli uccellini. Cara Terra, non esser triste! Ci sono molti bambini come me che ti vogliono bene e che ti vogliono aiutare. Sono sicuro che insieme ti aiuteremo a guarire. LEON FRANKOVIĆ

Un giorno ho visto che la Terra era triste. Mi disse: - Ho perso tutti i bei colori che avevo. Mi puoi aiutare? Sì, come posso aiutarti? Potresti dire agli altri che non mi inquinino e che si prendano cura di me? Ok, alla ogni fi ne anno dirò alla mia classe e a tutta la scuola di fare una cosa fantastica per te! Va bene, vi aspetto!

ELIA CHERIN

Buongiorno Terra, come stai? Male. Sono triste e ammalata. – sussurrò. Perché? Perché hanno bruciato i boschi e le foreste. I mari ed i laghi sono stati avvelenati. Mi manca l'ossigeno! Non ti preoccupare, ti aiuterò io a recuperare le forze. Grazie sei molto gentile! Ti aiuterò così che buttero via le cartacce, pianterò gli alberi e ripulirò i mari. Ti proteggerò dal male e dai virus. Tu sei il nostro pianeta, la nostra casa e devi esser pulita. Sei il nostro cuore e noi tutti ti vogliamo bene. Grazie Gloria – rispose la Terra.

GLORIA BORSANI

Sulla Terra grande e rotonda c'è il mare che la circonda. Perché non sono blu e c'è tanta plastica? – il Mare chiede al Sole. Perché la nostra amica Terra si sente male? – chiede il Sole alla Stella. Perché le manca l'ossigeno? – chiede la stella alla bambina e lei risponde: La Terra è stanca e debole. Gli uomini l'hanno distrutta, ma noi bambini la proteggeremo e la salveremo.

GLORIA DRNDIĆ C'era una volta e adesso c'è un pianeta chiamato Terra. Questo pianeta prima non si lamentava, ma adesso si lamenta sempre: - Mi fa male la pancia, il gomito, il gioncchio...- diceva. Finché un giorno non venni io e parlai con il pianeta Terra: - Smettila di lamentarti. Lamentandoti non farai niente.- le dissi. Il pianeta seguì il mio consiglio e da quel giorno la Terra non si lamentava più. Faceva le cose affrontandole come tutti gli altri e vissero tutti felici e contenti. Morale: non lamentarti di tutte le cose, non cambierà niente.

PETRA ŠERFEZ

All'improvviso la Terra si è sentita male. Io ho deciso che la proteggerò. Sono andato dalla gente e ho detto: - Non andate in macchina, usate le bici, i monopattini e camminate! Così non inquineremo l'ambiente. – Poi sono andato dai pescatori e ho detto: - Non buttate le reti in mare o nei laghi. Usate la canna da pesca. Così proteggeremo gli animali. – Poi sono andato dalla gente che butta l'immondizia in natura e ho detto: - Non si butta così l'immondizia che poi la Terra è tutta avvelenata. – Così, tutti mi hanno dato una mano e si sono messi a pulire e a fare la raccolta differenziata. Tutti insieme ci siamo messi a pulire e a seminare e piantare alberi. Dopo un po' la Terra era felice e mi chiamò per dirmi: - Tu, Ryan sei diventato il re del mondo!

RYAN PRIVILEGGIO

Terra: - Mia cara Hana, sono stanca. C'è troppa immondizia! C'è troppo smog! Che cosa posso fare? Hana: - Cara Terra, hai ragione! Ti stiamo distruggendo, ma io da sola non posso aiutarti. Dovrò parlare al mondo intero. Dobbiamo trovare una soluzione. Bisogna produrre pochi rifi uti e far lavorare le fabbriche di meno. Terra: - Ma come, sono tanti anni che mi lamento e non succede niente? Hana: - Aspetta e vedrai! Domani è un altro giorno e proverò a parlare a tanta gente. E così Hana fece una promessa e prima o poi tornerà dalla Terra con delle buone notizie.

HANA GORSKI

COMPETIZIONI E CONCORSI

PARTECIPAZIONE ALLA VII EDIZIONE DEL FESTIVAL DELL'ISTRIOTO E PRIMO PREMIO AGLI ALUNNI DELLA PERIFERICA DI VALLE

Come da tradizione, anche quest'anno scolastico, il gruppo del dialetto rovignese, guidato dall'insegenante Giuliana Malusà e il gruppo del dialetto vallese, guidato dall'insegnante Miriana Pauletić, hanno partecipato al Laboratorio linguistico per bambini, organizzato nell'ambito del Festival dell'Istrioto. Il laboratorio si è tenuto il 4 ottobre presso la Comunità degli Italiani di Gallesano. I ragazzi, si sono preparati per partecipare al laboratorio preparando una scenetta in dialetto, dedicata alla favola “ Il lupo e i sette capretti“. Le altre scuole invece, hanno rappresentato la favola nella propria varietà dialettale. Inoltre, i partecipanti hanno allestito un cartellone, incentrato sempre sul „ El loûpo e i siete capriti“ (rovignese) / „'L lupo e i sete cvareti“ (vallese), poi si sono divertiti con i giochi di una volta, e in conclusione hanno visitato il „Parco delle casite“ di Dignano. A partecipare al Festival, è stato pure il gruppo folcloristico, guidato dall'insegnante Romana Lordanić e accompagnato anche dall'insegnante Marina Ferro Damuggia e il gruppo folcloristico di Valle, preparato dall'insegnante Romana Paretić. I bravissimi ballerini, hanno preso parte alla sfi lata folcloristica per le vie di Sissano assieme ai gruppi folcloristici delle altre località, che si è tenuta il 5 ottobre, serata conclusiva del Festival, e in un secondo momento si sono esibiti con i balli tradizionali. I ragazzi della sezione periferica di Valle, seguiti dalle insegnanti Alessandra Civitico Božić, Romana Paretić e Ines Piutti Palaziol hanno partecipato anche al Concorso letterario con un lavoro di gruppo, dedicato a „Beato Giuliano Cesarello – Patrono di Valle d'Istria“ nella Categoria bambini – sezione brevi racconti a tema libero. I ragazzi si sono aggiudicati il primo premio con la seguente motivazione : Il componimento Beato Giuliano Cesarello – Patrono di Valle d'Istria merita di essere premiato per la qualità della ricerca e lo sforzo di un gruppo di bambini nel riscoprire la storia del proprio luogo natio. Mediante una meticolosa analisi i bambini hanno riportato alla luce non solo la straordinaria vita del Patrono di Valle ma anche e soprattutto quelle tradizioni a lui legate e che oggi sono in parte perse. Il tutto è impreziosito dalla genuina e spontanea favella vallese.

I nostri alunni, grazie all'aiuto e all'amore delle loro insegnanti, si impegnano a mantenere vive le nostre tradizioni, il che è un aspetto fondamentale PER LA NOSTRA IDENTITÀ.

I miei quattro anni alle elementari sono quasi terminati, presto si va in quinta, nuovi amici, nuove lezioni e nuovi compagni di classe. Io mi ci dovrò abituare come pure i miei compagni. Io dei quattro anni qui a Valle ricorderò: la maestra, che era la nostra capoclasse per quattro anni; il periodo in cui ero in seconda e in prima c'erano Aurora e Gea perché eravamo terribili ed eravamo come i protagonisti del libro „La classe terribile“. In quarta classe invece da classe terribile siamo passati a classe bellissima. Ricorderò per sempre quand'è caduta la lavagna interattiva e le due gite: Gardaland e Graz. La quarta classe terminerà tra nove giorni e io ancora non capisco perché Noemi ha paura di cambiare scuola e maestre. Io non vedo l'ora di cambiare e non ho paura. In quinta vorrei fare più di tutto informatica.

LORIS POPOVIĆ

I quattro anni delle elementari sono quasi fi niti. Presto andrò in quinta. Mi ricorderò per sempre com' erano questi anni. Come ad esempio in prima, che parlavo e parlavo. Parlavo pure per Sebastian, che la prima settimana parlava a gesti. Sasha era elettrizzata e Loris era calmo e simpatico. In prima mi piaceva pure spiare tutti e tutto. In seconda eravamo terribili. La cosa che mi ricordo di più della seconda classe è la gita a Dignano. Abbiamo visitato una fattoria e abbiamo fatto uno spaventapasseri. Eravamo anche in un museo e dovevamo seguire gli indizzi per arrivare fi no a un asino di peluche. Della terza classe mi ricordo più di tutto, specialmente per le mie disavventure. Un giorno, ad esempio, dopo la visita del sindaco, stavamo portando via le sedie e la mia è rimbalzata dal tavolo nel mio occhio. Avevo l'occhio di tutti i colori per tutta la settimana. Un altro giorno ho sbattuto la testa nella porta e ne ho rotto un pezzo (di porta). Mi sono divertita però moltissimo, alla gita di fi ne anno a Gardaland, Sea Life e Verona. Quella gita non la dimenticherò mai. In quarta era bello ma c'era molto da studiare. La cosa più bella che mi è successa in quarta è la gita di tedesco. Sono triste di andare a Rovigno, non voglio lasciare la classe e la maestra Romana. Mi mancherà la scuola di Valle!

NOEMI PALAZIOL

CLASSE II-PERIFERICA DI VALLE

CARO BABBO NATALE.....

Un nuovo anno sta per cominciare e io quest'anno son stato molto bravo perciò ti prego di portarmi un telescopio. Devo ammettere che ci sono stati dei giorni durante i quali mi sono arrabbiato ma quando mi arrabbio non mi posso controllare neanche un po'. Ti prometto che l'anno prossimo cercherò di far più attenzione. JAKOV BUTKOVIĆ

Il 2019 sta per fi nire e il 2020 sta per arrivare. Penso di essere stata abbastanza brava perché non ho fatto arrabbiare troppo la mamma. Spero di ricevere tanti regali per Natale . Non so più cosa dirti e quindi ti dico solo Buon Natale! VITA ČEKIĆ

Come sai quest'anno sta per concludersi e sta arrivando il 2020. Nel 2019 sono stato molto bravo e sto già contando i giorni che mancano al Natale. Ricordati che a Natale siamo tutti più buoni! Chissà quale regalo troverò sotto l'albero.... MATIAS MOČIBOB

CLASSE III LA FESTA DELLA MAMMA

In occasione della FESTA DELLA MAMMA gli alunni della III hanno scritto...

La mia mamma si chiama Sara. Ha i capelli lunghi e neri che le arrivano fi no alle spalle. Ha gli occhi verdi. È alta, buona e allegra. Alla mia mamma piace cucinare i dolci. Le piace giocare con me e coccolarmi. Mi aiuta a fare i compiti e mi spiega ciò che non capisco. ALEKS MOKORIĆ

La mia mamma si chiama Elizabeta, ha 40 anni, ha i capelli biondi, occhi verdi e carnagione marroncina. Si veste in modo sportivo ed elegante. È molto gentile, ma delle volte un po' nervosa, però poi si calma. Il suo interesse è lo sport e allenarsi, ma anche pulire casa. Sa cucinare molto bene e fare dei dolci molto buoni. È molto simpatica, carina ed è molto sensibile. Mi piace coccolarmi assieme alla mi mamma. AMANDA SOLDATIĆ

Mia mamma ha 45 anni e si chiama Alice. Non è alta, ma neanche bassa, è media. Il viso della mamma è piacevole e simpatico. Di carattere è divertente e sempre buona con tutti. Alla mia mamma piace guardare i programmi di politica, ma soprattutto le piace cantare e ballare.

ANDREIJ JAN GOLEBIEWSKI

La mia mamma si chiama Luana, ha 35 anni. Ha i capelli biondi e lunghi, gli occhi verdi. Ha un tatuaggio sulla mano. Indossa sempre i jeans e le scarpe sportive, le maglie colorate. La mia mamma non è troppo alta, è normale. È divertente perché mi fa ridere. Certe volte quando si arrabbia mi sgrida. La mia mamma è buona e sa cucinare molto bene. Gioca con me i giochi da tavola e mi legge i libri prima di dormire. Le piace tanto tanto leggere e camminare nel bosco. Le piace tanto la musica e ascoltiamo sempre le canzoni su YouTube.

ARIAN CREVATIN

La mia mamma si chiama Marina, è di media altezza, magra, con gli occhi felici e il naso lungo. Si veste elegante. Il suo carattere è allegro, serio, giocherellone. Il temperamento è calmo, rifl essivo e sognatore. Nel tempo libero le piace andare in bicicletta, fare le passeggiate e praticare la ginnastica aerobica in acqua.

DINO POROPAT

La mia mamma si chiama Tiziana, ha 37 anni. È bassa e magra, ha gli occhi marroni, il naso piccolo, i capelli linghi e castani e la bocca piccola. Si veste in modo sportivo e originale. È sempre allegra e simpatica. È molto rifl essiva,molto buona e alcune volte cattiva. Il suo sport preferito è la pallavolo. Le piace suonare la chitarra e pattinare con noi. Io sono molto invidiosa di mia mamma perché vorrei avere i capelli come lei, ricci e castani.

ENI LADAVAC

La mia mamma si chiama Tiziana. Ha 37 anni. È bassa, ha i capelli lunghi e il naso piccolo, gli occhi marroni e la bocca piccola. Si veste quasi sempre in modo sportivo. È giocherellona, calma e rifl essiva ed è buona. Suona bene la chitarra, è brava a sciare, a giocare a pallavolo e anche a pattinare. Sono invidioso di mia mamma perché vorrei suonare la chitarra come lei.

PAOLO LADAVAC

La mia mamma si chiama Patrizia, è alta, magra, ha gli occhi grigi e i capelli castani e biondi. Si veste sportivamente. È brava quando vuole ma a volte urla. Per me non ha difetti, anche se il papà dice che è curiosa e impaziente con me a volte. È calma solo quando dorme e quando non deve andare a lavorare, però ha l'animo buono. Le piace fare shopping, prendere il sole, nuotare e farmi le coccole. Le piace ridere e scherzare. Io le voglio bene.

INES ARGENTA

La mia mamma si chiama Andrijana. Ha 38 anni. È magra e alta, ha gli occhi azzurri e i capelli biondi. D'inverno si veste in modo sportivo per stare più comoda a casa, ma d'estate quando lavora si veste più elegante. Le piace giocare a pallavolo e bere il caffe' con le amiche. È buona, simpatica e divertente. Aiuta mio papà e anche me quando non capisco qualcosa. A volte si arrabbia quando non l'ascolto.

VALENTINO BARBIERI

CLASSE IV-PERIFERICA DI VALLE

I miei quattro anni delle elementari stanno piano piano fi nendo ma tutti i miei ricordi non spariranno interamente. In prima ero molto ma molto birichina e adesso lo sono ancora ma non come a quei tempi. Mi ricordo il mio primo giorno di scuola, era molto strano. Mi sentivo emozionata e impaurita allo stesso tempo. In prima ne ho combinate di tutti i colori e la cosa più divertente che mi è successa è quando sono caduta nel WC e mi sono incastrata. Per fortuna una mia compagna era nel bagno accanto ed è andata a chiamare la maestra che mi ha tirato fuori. In seconda ero pure birichina e a darmi forza sono arrivate le mie amiche Aurora e Gea che erano in prima. Assieme ne abbiamo combinate delle belle anche se spesso bisticciavamo. Mi ricordo il giorno che mi sono arrampicata sull'armadio e poi la maestra mi ha messa in castigo. In terza sono un po' migliorata. Mi ricorderò sempre della gita a Gardaland perché era molto divertente. Ed eccomi arrivata alla fi ne della quarta. Quest'anno era bello e divertente e quando fi nirà mi mancheranno tutti e non dimenticherò nessuno. Voglio dire grazie alle maestre ma di più alla maestra Romana, per avermi fatto passare i quattro anni più belli della mia vita.

SASHA PALJUH

Quattro anni stanno per fi nire ed io e i miei compagni, il prossimo anno, andremo in quinta. Come ho passato questi quattro anni? Ora ve lo racconto. La prima settimana della prima classe, io non parlavo, rispondevo muovendo la testa. Un paio di settimane dopo parlavo con tutti e sapevo dov'erano tutte le cose che servivano alla maestra e ai miei compagni. Un giorno io ed un mio amico giocavamo a nascondino e ci siamo nascosti dietro la lavagna interattiva che stava appoggiata al muro ancora imballata. Senza volere lui l'ha fatta cadere. Per fortuna non si è rotta. In seconda ero il braccio destro della maestra e aiutavo tutti. Mi piaceva molto essere in seconda e per me era la classe migliore. La fi ne della terza era molto divertente perché siamo andati a Gardaland. Siamo andati quasi su tutti i giochi. Vorrei tanto tornare in terza perché era molto bello. E adesso è giunto il momento della quarta, l'ultimo anno qui a Valle. Mi ricorderò sempre di tutti i miei amici e delle maestre.

SEBASTIAN DRANDIĆ

la prima volta e mi sono seduta in compagnia dei miei nuovi compagni, di fronte c’era l’insegnante Oriana. Dei miei quindici compagni ne conoscevo solamente uno però in pochi giorni ho fatto amicizia con tutti. Oggi siamo amici e amiche per la pelle. In classe andiamo d’accordo e siamo molto uniti, sono sicura che questo è un grande regalo che la scuola mi ha dato. È bello stare così in buona compagnia, certo che alcune volte litighiamo oppure ci facciamo i dispetti a vicenda, c’è stato anche qualche incidente però ce ne ricordiamo con il sorriso. La nostra insegnante Oriana era gentile e spesso ci faceva ridere. Ci faceva sentire sempre che ci voleva bene spiegandoci ripetutamente le cose che non capivamo. Qualche volta quando usciva per andare in sala insegnanti ci diceva di stare buoni a con le nostre grida e il fracasso la facevamo impazzire. Ero dispiaciuta quando ci ha dovuto lasciare. Un regalo per me è stato l’inegnante Marina, mi ha fatto subito capire con i suoi modi gentili che potevo avere fi ducia in lei e che ci avrebbe aiutati sempre. Lei ci ha portato in tante gite, mi ricorderò sempre quella a Gardaland. È stata la prima gita durante la quale abbiamo passato la notte in albergo ed ho dormito con le mie cinque compagne di classe tutte assieme. Ci divertivamo un mondo a sgranocchiare e chiacchierare fi no a notte inoltrata. È strano pensare a cosa portare in quinta visto che siamo già alla fi ne. Sono triste perché quest’ult imo anno che doveva essere speciale non abbiamo potuto godercelo al massimo, soprattutto a causa del Coronavirus. Non ci permette di tornare a scuola e soprattutto di terminare questo bel capitolo con la gita di fi ne anno. Con me porterò ricordi di amicizia, avventure, batticuori e da non dimenticare i bellissimi spettacoli a teatro, i laboratori creativi degli insegnanti del doposcuola. Ho un po’ di fi fa di andare in quinta, nello stesso modo in cui ero emozionata il primo giorno di scuola. Comunque ora so che la nostra insegnante ci darà consigli e ci seguirà sempre dandoci coraggio...

DARIA BOTTAI

In questi anni sono successe tante cose: nuovi amici, ho imparato a disegnare, a cantare, a far di conto...e la mia migliore amica. I miei compagni sono bravissimi, amavo tanto giocare con loro ma c’erano anche dei litigi perché ognuno credeva di essere il migliore, voleva scegliere il gioco da fare..insomma litigi futili. A scuola, a volte per me è stato un po’ diffi cile, vuoi per la lingua o per pigrizia...tutti mi dicevano che sono intelligente e capace ma io non avevo voglia di fare...quest’anno in quarta poi sono partita piuttosto male, poi mi sono tirata su ed ho rimboccato le maniche... All’improvviso siamo rimasti a casa a causa del Coronavirus, e quello che posso dire è che questi quattro anni sono stati bellissimi e al pensiero di cambiare l’insegnante e magari anche qualche compagno mi sento male.

LENA FRANKOVIĆ

Ancora non riesco a crederci che sto per fi nire il mio quarto anno scolastico. Uno dei miei desideri più grandi sarebbe quello di rimanere con i miei amici e insegnanti ancora per cinque anni in quarta classe. So che questo non è possibile, io non posso lasciare in questo modo l'insegnante a cui sono affezionato da tre anni interi. In prima avevo l'insegnante Oriana come capoclasse. Il primo giorno di scuola ero emozionatissimo, eravamo nella classe dove ora c'è la quinta b. Mi ricordo della più bella lezione svolta con l'insegnante Oriana, era una lezione sui numeri ordinali ed era molto divertente. Mi ricordo anche che per inglese avevamo l'insegnante Silvia che per sfortuna non c'è più. In seconda classe la nostra capoclasse è diventata direttrice e noi la chiamavamo presidente e andavamo a trovarla in uffi cio. Al suo posto è venuta la bibliotecaria, l'insegnante Marina. Mi è piaciuta da subito perchè ci portava dappertutto persino a casa dell'insegnante Oriana quando si era rotta la caviglia. Ci portava in giro per la città e anche in gita. La gita più bella per me era quella a Gardaland, la più divertente. Ricordo ancora il il mio primo insuffi ciente, era in prima di croato però l'ho rimediato subito e fi nora sono sempre stato promosso con un ottimo profi tto. Ho litigato parecchie volte con i miei amici però abbiamo sempre fatto pace. La cosa che mi piaceva di più a scuola era fi nire i compiti e andare a giocare a calcio. Con il Covid 19 siamo chiusi in casa da più di due mesi...io sono fortunato ad avere una sorella e vivere circondato dalla natura e quindi posso divertirmi comunque e anche tanto. Il Coronavirus farà parte della storia. In quinta mi porterò tutto: ricordi, conoscenze, sensazioni ed emozioni che ho vissuto in questi quattro anni. Non voglio fi nire la quarta in questo modo, cioè virtualmente. Vorrei ritornare a scuola per rivedere i miei amici e tutti gli insegnanti.

TEO JURMAN La mia mamma si chiama Morana, è alta e magra, ha la faccia ovale, gli occhi verdi, il naso piccolo, bocca piccola, capelli biondo scuri e lunghi. La mia mamma è una tipa sportiva e cosi' anche si veste. Di tanto in tanto le piace vestirsi in modo elegante. L'unico difetto della mia mamma è che si arrabbia presto, ma dall' altra parte lei è buona, simpatica, allegra, sempre presente e pronta ad aiutare. La mia mamma è nervosa quando la facciamo arrabbiare ma in genere è giocherellona. La mia mamma ha un animo buono.

FABIAN DOMBA CERIN

La mia mamma si chiama Marita. Porta i capelli lunghi ma spesso raccolti. I suoi occhi sono grandi e neri ed ha le ciglia lunghe. È di statura media ed è un po' cicciotella. Ha il naso appuntito ed è sempre sorridente. Si veste in modo sportivo e qualche volta elegante. Ha un carattere buono e dolce, ma se si arrabbia sono guai. Il suo umore è sempre positivo ed ha una buona parola per tutti. Nel tempo libero le piace cucinare e passeggiare. Per me è la mamma più brava del mondo.

VITO MATOŠOVIĆ

La mia mamma ha 45 anni. È nata nell' anno 1974, nel mese di novembre, si chiama Biserka. È alta 1,56 cm. Ha gli occhi verdi e i capelli color castano di lunghezza media. Si veste in modo sportivo e quando va alle feste in modo elegante. È brava, gentile e calma. Ama le lunghe passeggiate e odia stare in casa tutto il giorno. Il suo hobby è piantare i fi ori e fare i dolci. Amo la mia mamma.

LEA PERŠIĆ

La mia mamma si chiama Maris, è un po' bassetta, ha i capelli rossi e corti. Si veste in modo sportivo, cioè porta sempre i pantaloni, la maglietta e le scarpe da tennis. La mia mamma è calma e buona. Le piace fare shopping ed è simpatica.

TARA PREDEN

La mia mamma è gioiosa, bella e gentile. Il suo carattere è buono, gentile, ma anche severo quando serve : se non studio, non riordino la mia stanza, se faccio i capricci per mangiare. Lei è la mia migliore amica, le dico tutto, è la persona più importante della mia vita, mi capisce al volo. Non è molto alta,mi dice che tra un po' ci guarderemo negli occhi, e se la farò arrabbiare prenderà la scala per tirarmi il codino. Il suo viso è a forma di pallina, ha dei bei occhi grandi, un naso a forma di patatina, la bocca sottile, le orecchie piccole ma sentono tutto, capelli lucidi e neri, le mani invece sono morbidissime. La mia mamma è una poetessa, una pittrice, una parrucchiera...è molto creativa. Anch'io mi diverto a creare insieme a lei. Il suo lavoro è fare l'educatrice. Sono fortunata ad avere una mamma così.

NINA SANKOVIĆ

La mia mamma si chiama Samanta. Ha 36 anni. È bassa e un po' grassa, ha i capelli castani e lunghi, quasi sempre legati, gli occhi color grigio –blu, la bocca e il naso piccoli, le orecchie anche e porta gli occhiali. Si veste sportivo-casual, dipende cosa fa. È sempre indaffarata ma ha sempre tempo per me, mia sorella e mio fratello. Non le piace quando siamo birichine e facciamo stupidaggini, e allora ci sgrida. Le piace cucinare e fare i dolci che decora a nostro piacimento. La mia mamma è per me la più buona, carina e bella e non la cambierei per niente al mondo. LARA DORA ZRNIĆ,

CLASSE III-PERIFERICA DI VALLE IL MOSTRO CORONAVIRUS

C'era una volta un mostro di nome Coronavirus. Era di colore rosso con i puntini blu e in testa portava una corona blu con i cristalli rossi. Gli occhi e la bocca erano minuscoli e di colore nero. Le mani e le gambe erano corte e al posto delle dita aveva qualcosa di morbido. Era rotondo e talmente piccolo che nessuno poteva vederlo. Un giorno il mostro decise di diventare cattivo. Ogni sera entrava nelle case della gente e ci sputava dentro. Dopo un anno si sono ammalati tutti e non capivano il perché. Quando scoprirono che era stato il mostro Coronavirus, presero tutti una lente d'ingrandimento per cercarlo. Non lo potevano trovare in nessun modo perché era troppo piccolo e furbo. Un giorno, un signore cinese di nome Li Tsu, lo trovò, lo catturò e lo mise in una bottiglia di vetro. Lo portò al presidente il quale decise di catapultarlo sulla Luna. Qui il mostro incontrò gli alieni che diventarono suoi amici e gli insegnarono ad essere buono. GEA KARAPANDŽA

C'era una volta un mostro di nome Corona e di cognome Virus. Era ricoperto da una pelliccia marrone con sopra degli aculei violacei, i suoi occhi erano gialli ed era un po' ciccione. Era talmente minuscolo che un giorno riuscì a scappare da un laboratorio. Girando per le strade della Cina incontrò varie persone e un giorno decise di duplicarsi e triplicarsi per poterle infettare. Dopo vari mesi, tutte le persone si ammalarono. Un mago di Miami vide nella sua sfera magica cosa stava succedendo in quel paese. Pensò di partire per andare ad aiutare quelle persone a sconfi ggere quella nuova malattia. Era però troppo vecchio e così mandò suo fi glio che era un mago potentissimo. Arrivato in Cina, il mago fece una magia e sconfi sse il Corona Virus. Tutta la gente lo ringraziò e vissero tutti felici e contenti.

AURORA ŽILOVIĆ Mamma mia... non mi sono neanche girata e sono arrivata alla fi ne dei miei quattro anni scolastici...è questa un'emozione strana perché in essa c'è un po' di tutto: un po' di gioia, un po' di tristezza ma anche un po' di forte nostalgia. Devo dire però che in questi quattro anni ho vissuto delle esperienze grandiose che invece di durare più a lungo sono state molto brevi... Vorrei avere più tempo e scivolare e cadere ancora una volta dallo slittino con i miei compagni, vorrei correre e fare tanti goal e volare in campo...ancora tempo per svolgere delle lezioni divertenti ed interessanti con la mia capoclasse ed i miei amici...ma purtroppo non ce n'è ed è stato sprecato proprio l'ultimo anno dallo sciopero e dal virus..ora basta, io non ce la faccio più!!! Voglio riabbracciare i miei amici e tutte quante le mie insegnanti perché con loro ho vissuto in allegria i miei primi quattri anni di scuola... Mi ricordo ancora quella volta quando fuori era così caldo che abbiamo consumato tutta l'acqua dal rubinetto ( si fa per dire)...per non parlare di quella volta che abbiamo fatto il bagno in piscina, era divertentissimo. Mi pare di sentire ancora il dolce profumo dei bomboloni che alla mattina occupava tutto il refettorio ..oh che meravigliosi ricordi. Credo che tutti i miei compagni si rendano conto di quanto erano belli questi primi quattro anni di scuola ma io sono ottimista e fi duciosa: ci rivedremo e faremo una grande festa dove potremo riabbracciarci e stare insieme!!!

LANA VERDNIK

Mi ricordo ancora quel giorno di quattro anni fa davanti alla scuola elementare in mezzo ad un mare di ragazzi...con i miei amici emozionati aspettavamo di essere chiamati dalla nostra capoclasse ed assieme a lei entrare a scuola e poi nell’aula della prima classe. In questi anni ho fatto grandi amicizie e ho passato dei bellissimi momenti come quelli prima dell’arrivo del Natale dove ognuno di noi portava dolci e bevande in classe e via a far festa. Lo stesso vale per il Carnevale, tutta la scuola in maschera a fare la sfi lata per la città lanciando coriandoli e facendo mille scherzi. In seconda abbiamo anche cambiato capoclasse, che tristezza, ma la nuova acapoclasse ci ha tirato su il morale in un attimo e con lei abbiamo fatto gite divertenti e avventurose a Gradaland e a Graz. Quest’anno invece prima lo sciopero, poi il Coronavirus, siamo stati poco a scuola, un vero disastro... Adesso mi aspetta la quinta, ci andrò portando tutti questi ricordi ma avrò anche nostalgia della nostra capoclasse sempre tranquilla e sorridente, sempre pronta ad aiutarmi...

NICHOLAS DAPIRAN

Mi ricordo come fosse ieri il mio primo giorno di scuola. Ero nervosissima, non si vedeva dal di fuori ma io dentro ero piena di emozioni. Quando la direttrice chiamò il mio nome, il cuore iniziò a battere a mille. Tutti mi guardavano e mi sentivo in imbarazzo. Quando siamo entrati in classe

This article is from: