Storie di amicizia, classe prima m- Monterisi Bisceglie

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queste sono le storie inventate da Noi, alunni della classe I M della S.S.I Grado Monterisi di Bisceglie.

Abbiamo deciso di dare un segnale, di lanciare un grido di aiuto per chi ha la sfortuna di vivere delle storie simili a quelle che qui leggerete‌ Per dire, tutti insieme:

La classe I M

Giulio e Antonio sono amici da quando erano piccoli, infatti hanno frequentato le scuole insieme fino alla 1° media. Come tutti i giorni Antonio aspettava fuori scuola l’arrivo di Giulio per tornare a casa. Dopo un pò Antonio si insospettisce ed entra nel cortile della scuola. Antonio assiste alla scena più brutta della sua vita: due suoi compagni di classe, Tony Morelli e Wayne Santana, picchiavano il suo amico. Antonio non ci pensa due volte prima di difendere il suo amico: “FERMI!!! COSA FATE!!!” esclamò Antonio, “TACI!!’’ribattono I bulli.

Giulio implorò Antonio di andarsene, non voleva far picchiare il suo amico.

Ma Antonio non voleva lasciare il suo amico da solo e cercò di salvarlo; niente da fare, i due vengono derubati. Nei giorni seguenti Antonio nota che Giulio si sta isolando da tutti e tutto: va e torna a casa da solo, non parla con nessuno e non esce più a giocare. Antonio, preoccupato per I’amico, decide di parlarne con i genitori, i quali invitano il figlio a parlare con Giulio. Giulio dopo aver confessato ad Antonio le sue paure si fa coraggio e denuncia tutto ai genitori che, sconvolti, parlano col preside. Tony e Wayne sono mortificati

e si dirigono verso Antonio e Giulio: “Scusateci, siamo stati troppo cattivi” dissero i bulli: “Scuse accettate” risposero Giulio e Antonio. I quattro alla fine finirono per giocare insieme a calcio come se fossero amici da una vita.

Scritto da Alessio e Maria

Mauro un ragazzo, di scuola media, un giorno a causa del suo corpo venne preso di mira da un gruppo molto ampio di bulli con a capo Carlo.

Mauro entra nel cortile della sua scuola e un gruppo di bulli lo inizia a prendere in giro. Suonata la campanella, Mauro cammina verso la sua classe ma Carlo lo raggiunge e per farsi dare il panino gli dà un pugno nello stomaco. Iniziate le lezioni Carlo prende il borsellino di Mauro e inizia a lanciarlo ai suoi compagni.

Mauro chiede alla professoressa di andare in bagno e a sua volta anche Carlo glielo chiede. I compagni del bullo chiedono alla professoressa di andare in segreteria. Prendono un rossetto dalle ragazze e trattenendo Mauro glielo spargono su tutto il viso ma una ragazza gli dà due fazzoletti per pulirsi. All’uscita, un gruppo di ragazze insieme ai ragazzi circondano Mauro per impedire che Carlo possa fare del male al compagno. Gli amici spingono Carlo che perde l’equilibrio e cade a terra. Mauro da amico aiutò Carlo a rialzarsi e diventarono amici inseparabili.

Scritto da Vincenzo e Daniele

Era il primo giorno di scuola, Nevil e Samantha dovevano ancora incontrarsi.

Nevil era un ragazzo dolce e sensibile al contrario di Samantha che era forte e simpatica. Nevil era eccitato all’idea di nuovi amici che pensava non avessero atteggiamenti di bullismo. Ma non fu così, appena entrato in classe venne spinto vicino alla porta dal bullo della classe “ Kevin “.

Samantha di fronte a questo atteggiamento volle subito intervenire ma non poté fare nulla perché si presentò la docente. Ella, vedendo Nevil a terra, prese provvedimenti mandandolo dalla Preside. Dopo due giorni, iniziarono a bullizzarlo anche nei social, con minacce che lo facevano intimidire molto.

Samantha volle avvicinarsi a Nevil per aiutarlo a superare questa situazione.

Dopo alcuni giorni, i due decisero di pianificare una vendetta con tutti i compagni bullizzati da Kevin. Essi invitarono il bullo a festeggiare halloween tutti insieme, ma questi travestiti da fantasma lo fecero intimorire e scappare a gambe levate. Da quel momento essi non ebbero più paura di Kevin.

Scritto da Alessia e Letizia

C’era una volta un ragazzo di nome Bill che frequentava la 1 media ed era timido e calmo come un agnellino. Questo veniva bullizzato ogni giorno per via del suo aspetto fisico dai bulli del quartiere. Un giorno Bill ricevette la notizia che i bulli avrebbero lasciato quel quartiere. Quindi Bill era molto felice perché non sarebbe stato più bullizzato . Ma c’era solo un problema: i bulli lo minacciavano di non dire niente ai suoi genitori, quindi Bill avendo paura non raccontava quello che gli succedeva. Un giorno arrivò nel palazzo un ragazzino della sua età, molto coraggioso come un leone, di nome Alex.

Alla fine fecero amicizia e diventarono migliori amici. Alex aiutò Bill a raccontare le sue difficoltà riguardo ciò che era successo sia nel quartiere che a scuola. Alex lo costrinse a raccontare tutto ai suoi genitori e con questo lo incoraggiò ad affrontare i problemi del futuro.

Scritto da Davide e Martina

C’era una volta una ragazza di nome Sara, che viveva una vita felice, come le altre. Ma un giorno la vita di Sara cambiò per via del colore scuro della sua pelle. Il primo giorno di scuola media rimase sola perché non conosceva nessuna della sua nuova classe. Il secondo giorno si avvicinò Elena, una ragazza dai lunghi capelli biondi e con gli occhi verdi. Iniziarono a parlare, e si scambiarono i numeri telefonici. Così tutti i giorni stavano sempre insieme e col tempo diventarono migliore amiche e sapevano che tra di loro potevano confidarsi di tutto. Un giorno però, un ragazzo di terza media di nome Daniel passando per i corridoi, iniziò a insultarla, perché la considerava diversa, però Sara non dava peso ai suoi insulti. Qualche giorno dopo però, gli insulti diventarono pesanti, ma non fu solo Daniel a insultarla, infatti anche gli altri incominciarono a prenderla in giro dandole varie soprannomi che la ferivano molto. Sara così si chiuse per giorni nella sua camera senza uscire di casa ed Elena, preoccupata, la chiamò. Sara le raccontò tutto e in seguito lo disse ai professori e ai genitori di Sara che presero vari provvedimenti.

Dopo qualche giorno, Sara tornò a scuola, accolta da tutti i suoi compagni e

dalle scuse di Daniel, che le disse che anche lui era stato vittima di bullismo, e che non avrebbe piĂš compiuto quelle stupide azioni.

Scritto da Daniela Pedone

C’era una volta un topo di nome Luca. I suoi amici un giorno lo costringono ad andare nel bosco per trovare un’amica. Appena arrivato nel bosco, incontra una scimmia di nome Zeus, una scimmia molto dispettosa e gli dice: “Mi dai i tuoi occhiali? Perché io non vedo”. Luca gli risponde di no.

Arriva la notte, il topo di città non trova un rifugio e qualcosa da mangiare.

La mattina si alza con i dolori perché in città dormiva su un batuffolo di lana invece nel bosco aveva dormito su una pietra. Nel pomeriggio aveva molta fame e dietro un cespuglio improvvisamente esce la scimmia che lo insulta dicendo: “Tu sei basso! Basso! Io sono alto! Na, na, na, na, na”.

Passa in quel momento una piccola volpe e si ferma chiedendo al topo: “Va tutto bene? C’è qualcuno che ti dà fastidio? Dimmelo cosi lo sistemo io per bene”. Lui le risponde: “C’è un animale che mi sta infastidendo”.

La volpe risponde: “Come si chiama”? Luca risponde che si chiama Zeus e la volpe gli dice: “Ah, io lo conosco. E’ molto dispettoso ed anche con me si comportava in questo modo. Mi dava fastidio, così decisi di lasciar perdere”.

La volpe concluse dicendo: “Vieni a casa da me che ti offro qualcosa da

mangiare e soprattutto da bere�.

I due da quel giorno diventarono migliori amici.

Scritto da Giusy e Mariacristina

C'era una volta un agnellino che aveva paura del leone Marco che trattava male gli animali che non gli stavano simpatici. Il leone Marco faceva cose brutte agli animali, per esempio, picchiava o aggrediva verbalmente la volpe Lucrezia che non poteva far niente perché, se provava a difendersi, il leone la insultava pesantemente. Questo agnellino impaurito voleva aiutare gli animali che, come lui o come Lucrezia, avevano paura di questo leone Marco. Così si fece aiutare da un cavallino di nome Giovanni che era molto gentile ed intelligente. Dopo aver capito cosa fare, l'agnellino e Giovanni andarono dal leone Marco e provarono a convincerlo ma Marco non accettò.

L'agnellino vide di nascosto il leone che stava piangendo così Giovanni e l'agnellino chiesero a Marco perché fosse triste e Marco gli rispose che anche lui, da piccolo, veniva preso in giro dai più grandi. Così il leone accettò e alla fine diventarono tutti amici e più nessuno degli animali fu un bullo verso i più deboli. Questa storia insegna che non bisogna trattar male nessuno anche se in passato si è stati vittima di bullismo.

Scritto da Mattia e Paolo

C'era una volta un ragazzo di nome Enrico che proveniva dall'Africa.

Nella sua scuola veniva preso in giro da un bullo chiamato Enzo Pio che lo insultava per il colore della sua pelle. Enrico, per questo motivo, non aveva voglia di andare a scuola. Enzo Pio, visto che Enrico si assentava a scuola, lo pedinava quando usciva con i suoi amici, così da umiliarlo prendendolo in giro davanti a tutti. Enrico ad un certo punto si stufò e si coalizzò con un gruppetto di suoi amici per sconfiggere i bulli.

Enrico, con i suoi amici, andò dai genitori di Enzo Pio per riferire cosa facesse esso durante la scuola. Sentendo questo i suoi genitori lo punirono.

In questo modo Enzo Pio fu sconfitto dal potere dell'amicizia.

Scritto da: Mauro e Carlo

Nella scuola media “Oxford Street”, che si trova in Inghilterra, precisamente a Londra, c’era un bambino che si chiamava Robert .Quest’ ultimo era timido e fragile,infatti in confronto agli altri era meno bravo a rispondere agli insulti e stava zitto e non raccontava niente a nessuno. Un giorno Robert comprò un pallone che costava 40,00£ che si era guadagnato nel mettere da parte la sua paghetta che era di 0,50£ a settimana .Volle subito andare al parco perché lì si trovava Bell, la solita ragazza che ogni ragazzo si sogna, con capelli biondi e occhi azzuri. Bell inoltre era anche l’unica amica di Robert.

Robert non aveva amici infatti nessuno lo voleva perchè era figlio di una pescivendola quindi quando Robert entrava in classe tutti tranne Bell lo chiamavano puzzone,gorgonzola... Appena arrivato,volle andarsi a sedere vicino a Bell solo che a fermarlo fu Matteo, il bullo più arrogante e aggressivo della storia,che gli rubò la palla e se ne scappò. Robert si mise a piangere così forte che Bell lo andò a consolare promettendogli che gli gliel’avrebbe fatta pagare con un divertente scherzo. Non era la prima che Robert veniva preso di mira dal crudele Matteo. Infatti quest’ultimo gli rubava le scarpe, gli scarabocchiava i disegni, ma cosa più crudele era che mandava a tutta la scuola video suoi privati. Allora Robert e Bell decisero che volevano far capire a un bullo, cioè a Matteo, che anche i più deboli erano forti. Iniziarono

a contattare tutti coloro che potevano aiutarli come Jake che serviva per gli effetti speciali perchÊ volavano far sembrare Robert uno stregone che voleva far diventare polvere tutti coloro che lo offendevano. In questo modo Matteo lasciò tutti quanti in pace. Riguardo invece a Robert si fidanzò con Bell e diventò amico di tutti.

Scritto da Letizia

C'era una volta una tartaruga di nome Totò che abitava a Animal City.

Ogni mattina andava a scuola ed era molto bravo però c'era un bullo chiamato Breadon che era una tigre. Breadon rubava la merenda, si faceva fare i compiti e lo derubava.

Un giorno in classe arrivò un nuovo studente, un cane chiamato Felix che, vedendo gli atti di bullismo di Breadon, escogitò un piano per fermarlo.

Dopo alcuni giorni Felix andò a parlare con Totò che gli raccontò tutto.

Il giorno dopo, vedendo Breadon bullizzare Totò, Felix gli saltò addosso e salutò Totò. Infine mise fine alle malefatte di Breadon chiamando il preside Breakford che lo espulse dalla scuola e mise lui e la sua banda sotto sorveglianza.

Subito dopo, Totò e Felix diventarono migliori amici per sempre.

Scritto da: Giuseppe e Flavio G.

QUI DI SEGUITO TROVERETE I RISULTATI DI UN QUESTIONARIO CHE CI HA SOMMINISTRATO IL PROF. DI MATEMATICA PER CONOSCERE LE NOSTRE ABITUDINI ON LINE…