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EVA HIDALGO OUT OF EVERYWHERE

Più colore per favore, mamma! Cresciuta qui e là, Eva Hidalgo evoca stati d’animo d’altri tempi nei suoi vibranti ritratti. Quando il sole tocca la terra.

More colour please, mum! Growing up here and there, Eva Hidalgo evokes bygone moods in her vibrant portrays. When the sun touches the earth.

Quando ci si trasferisce in una nuova casa, si buttano via le cose vecchie, si riarreda, si rinfresca e si ha la possibilità, sempre stimolante, di riempire le pareti di nuova vita. Purtroppo sono legata a certi oggetti, il che non è utile quando si cerca di seguire uno stile di vita minimalista alla Marie Kondo. E soprattutto quando si tratta di arte, tutti i pensieri di pulizia primaverile scompaiono. Certo, conserverò la mia piccola collezione d’arte, ma Sir Yodington e il coniglietto Dürer (scusatemi, la Giovane Lepre) avrebbero bisogno di un po’ di compagnia. Così mi sono messa a cercare su Internet gli artisti emergenti e per caso ho trovato Eva.

Probabilmente la caratteristica principale del lavoro di Eva Hidalgo è la scelta dei colori. Ci sono i pastelli e i neon, gli arancioni e i verdi, il rosso, il turchese, la tavolozza vibrante che si ottiene quando il sole tocca la terra. E i soggetti? Ritratti di donne, ragazze, personalità femminili dall’atteggiamento deciso, con o senza vestiti. Nulla di aggressivo e sicuro di sé, no. Si percepisce l’energia ma anche la pace interiore. Eva Hidalgo si ispira alla natura, alla luce, al sole e ai bambini. Il che è naturale, visto il tempo che l’artista ha trascorso nel sud dell’Europa durante la sua infanzia e da cui è stata molto influenzata. “La Spagna con la sua luce, la gioia e la spontaneità della sua gente. Lì, da bambina, mi sentivo più libera. Lo spagnolo è ancora la mia prima lingua, anche se preferisco usare l’arte, e non le parole, per comunicare”.

Ma la Spagna non è stata l’unica tappa dell’educazione multiculturale di Eva che è cresciuta a Ginevra, frequentando la scuola francese con i suoi amici e le sue sorelle. A casa, con i genitori, parlava spagnolo. A 12 anni si è trasferita nel sud della Spagna, dove vivevano gli zii, i cugini e i nonni. Poi, a 22, è andata in Inghilterra, dove è rimasta per terminare gli studi di graphic design e laurearsi. Infine, l’amore l’ha portata in Germania, dove ora vive e lavora. www.evahidalgo.com

Il suo pubblico è internazionale come la sua educazione. I suoi dipinti sono venduti agli amanti dell’arte di Taiwan, Stati Uniti, Spagna, Svizzera, Hong Kong, Canada e Germania, solo per citare alcuni paesi. “Vivere in culture diverse e trarre il meglio da ognuna di esse mi ha aperto la mente. Sono sicura che questo si riflette nei miei dipinti”.

Da bambina Eva voleva diventare una fumettista. Infatti, all’inizio, non dipingeva ma disegnava. Ora anche lei ha due bambini. “Uno è molto creativo e l’altro disegna in modo molto preciso e bello”. Come reagiscono i bambini ai suoi quadri? “Di solito li apprezzano e restano a guardarli più a lungo degli adulti. Fanno anche più domande”. E cosa possono imparare i bambini dall’arte? “Che tutto è possibile, che non ci sono limiti”.

Posso capire il background internazionale di Eva, che ha vissuto a Bagdad, in Inghilterra, a Milano, a Shanghai e in Germania. E posso immedesimarmi nelle espressioni dei volti dei suoi protagonisti. Ho bisogno di questi colori esplosivi in casa mia? Oh sì, decisamente. Vediamo quindi quale opera d’arte sarà la mia (e della mia famiglia!) scelta finale!

La moda è l’arte del cambiamento, è evasione, è stravaganza, rappresenta chi siamo. Un abito realizzato con cura nelle forme, nei tessuti e nei colori non è più solo un abito, ma un’opera d’arte da indossare.

Fashion is the art of change, it is escapism, it is extravagance, it represents who we are.

A dress made with care in shape, fabric and color is no longer just a dress, but a work of art to be worn.

XINRAN, shirt

LOUD APPAREL, t-shirt

CO

LABEL, necklace

DANA

CAMERINI, hat vintage, NHU Y, cardigan

DOUUOD KIDS, shirt

HELLO

LUPO, hat

BONFILIO HATS.

XINRAN, dress and tank top

MINIMALISMA, T-shirt CO

LABEL, jacket

SUUKY, socks

COLLÉGIEN, shoes PÈPÈ

CHILDREN

SHOES, right: NHU Y, dress

LETTER TO THE WORLD, shoes vintage.

NHU Y, dress

MOLO, tie

DSQUARED2, left: jacket, shirt, tie and pants all DSQUARED2.

XINRAN, jacket

DOUUOD

KIDS, top and leggings

MINIMALISMA, skirt GIRO

QUADRO, sandals PÈPÈ

CHILDREN

SHOES, cup STICKY

LEMON, right: NHU Y, shirt PLAY UP, pants JELLY

MALLOW, jacket THE NEW SOCIETY.

XINRAN, top and shorts

PAADE MODE, jacket N°21, socks

COLLÉGIEN, shoes PÈPÈ

CHILDREN

SHOES, NHU Y, dress and skirt N°21, vest LIGNE

NOIRE ENFANTS, socks

COLLÈGIEN, sneakers OCRA.

XINRAN, shirt

ELISABETTA

FRANCHI, vest and pants

FAY

JUNIOR, socks

MARNI, shoes

PÈPÈ

CHILDREN

SHOES, right: NHU Y, dress

GINGERSNAPS, pants

BONMOT, necklaces

DANA

CAMERINI, sandals PÈPÈ

CHILDREN SHOES.

NHU Y,jacket, shirt and tie

DSQUARED2, left: coat MM6 MAISON MARGIELA, top THE SUNDAY COLLECTIVE, pants BOBO CHOSES, hat STICKY LEMON, shoes vintage.

XINRAN, dress

C’ERA UNA

VOLTA,right:

NHU Y, cardigan

DOUUOD KIDS, top and pants

HELLO LUPO, hat BONFILIO

HATS, necklace

DANA CAMERINI, XINRAN, shirt

LOUD APPAREL, T-shirt CO

LABEL, belt

PAADE MODE, shorts THE NEW, necklace DANA CAMERINI.

NHU Y, cardigan BENETTON, sweatshirt

GIRO QUADRO, dress MANILA GRACE, blouse HOLI&LOVE, shoes vintage.

XINRAN, coat BALMAIN, dress and trousers

SIMONETTA, sunglasses SONS + DAUGHTERS

EYEWEAR, basco vintage, beltbag

STICKY LEMON, shoes

PÈPÈ CHILDREN

SHOES, right NHU Y, jacket BLAUER JUNIOR, dress PETITE

AMALIE, hat BONFILIO

HATS, necklace

DANA CAMERINI.

XINRAN, jacket IL GUFO, trousers

BIANCA& NOÈ, shoes PÈPÈ

CHILDREN

SHOES, right: jacket PLAY UP, blouse BEBE

ORGANIC, top NANAN, headpiece vintage.

Seneca, grande saggio dell’Antica Roma, diceva che “non può esistere l’ingegno senza un po ‘ di follia”. Sei d’accordo?

Si, assolutamente. Penso a Yayoi Kusama che ha trascorso anni in un ospedale psichiatrico, a Dalì, personalità assolutamente fuori dal comune , l’autoironia di Woody Allen... E poi, chi dice che sono loro i folli?

Quale è l’aspetto creativo del tuo lavoro che ti piace di più?

Trovare l’idea di un servizio, cercare la location, pensare ai vestiti ed abbinarli tra loro, vedere le foto dopo lo shooting.

Una location molto particolare quella del tuo servizio. Come l’hai scelta?

È la casa della mia cara amica Adele. Ad una festa che aveva organizzato, una designer di gioielli l’ha definita un vero pezzo d’arte. Sono assolutamente d’accordo e penso che sia perfetta per questo shooting.

Seneca, a great sage of Ancient Rome, said that ‘there can be no wit without a little madness’. Do you agree?

Yes, absolutely. I am thinking of Yayoi Kusama who spent years in a psychiatric hospital, of Dali, a personality completely out of the ordinary and of Woody Allen’s self-irony... Besides, who says they were the mad ones?

What is the creative aspect of your work that you enjoy the most?

Finding the idea for a shooting, searching for the location, thinking about clothes and matching them up, looking at the pictures when the job is done.

A very special location for your shooting. How did you choose it?

It is my dear friend Adele’s house. At a party she organised, a jewellery designer called it a real piece of art. I absolutely agree and think it is perfect for this shooting.

Photographer Marco Tassinari

@marco_tassinari

Videomaker Franco Cristaldi @francocristaldi

Stylist Petra Barkhof @petrabarkhof

Grooming Antonella Gaglio @antonella_gaglio

Casting Patrizia Pesci @patrizia_pesci

Styling Assistant Mario Cattaldi @mario.cattaldi special thanks to Adele Gandola