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ANIS: “Vogliamo competere

Gli Industriali hanno incontrato la delegazione del FMI: “Le nostre imprese corso del 2022. Siamo moderatamente ottimisti per il 2023, ma occorrono

gime di monopolio non ci permette di seguire le dinamiche in maniera puntuale, dato il meccanismo troppo rigido di adeguamento tariffario, mentre i nostri competitor possono sfruttare l’accesso al mercato libero e questo ci penalizza molto in questa fase. Così come ci penalizza comunque l’avere una tariffa fissa per il gas, ad esempio: è vero che con il recente decreto è stato sospeso l’aumento, ma è anche vero che il prezzo attuale è sceso sotto quella tariffa e le nostre imprese sono costrette a pagare un prezzo più alto che quelle di altri Paesi”. Da qui la richiesta, più generale, “di avere un piano energetico per il Paese che contempli sia il superamento del regime di monopolio, sia le nuove norme e i nuovi investimenti per dotare San Marino di maggiore autonomia”. Gli incentivi, in pratica, sono opportuni nell’urgenza, ma non risolvono i problemi: “Non chiedia- mo aiuti e risorse, ma regole chiare, riforme che diano maggiore flessibilità alle imprese in particolare sul mercato del lavoro. In sostanza, chiediamo di poter competere alle stesse condizioni dei nostri competitor in Italia e in Europa”. La preoccupazione, in effetti, non è tanto sul fronte dei mercati, ma piuttosto sulla competitività del sistema sammarinese: “Il comparto industriale ha registrato numeri straordinari che si sono trasformati in investimenti in territorio e nuova occupazione nel corso del 2022, ora c’è stato un rallentamento, ma non così forte. Il rischio, però, che si riduca ulteriormente la nostra marginalità e aumentino divari come ad esempio sui costi degli energetici, esiste e occorre fare in modo che venga azzerato. Allo stesso tempo vanno attuati quegli interventi, attesi da anni ormai, per dare al sistema sammarinese le stesse regole e quindi le stesse op- portunità date negli altri Paesi europei, a partire dall’introduzione dell’IVA”.

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Dopo l’incontro di martedì, giovedì il FMI ha avuto un secondo colloquio con ANIS, direttamente con una delega- zione di imprenditori rappresentanti dei vari settori.

L’ultimo report: plausi e riforme Nell’ambito della consultazione Article IV che il Comi-

“La sfida è quello dello stoccaggio di gas per il 2023/24, posso dire che essendo ad oggi ancora oltre il 60% dello stoccaggio del 2022/23 qualche speranza buona c’è di superare il 90% di quelle che sono le nostre riserve ed arrivare ad avere almeno una quindicina di miliardi di metri cubi stoccati. Nel frattempo avremo più rigassificatori, si aggiungeranno Piombino e Ravenna, ed è chiaro che danno sicurezza perché si può comprare gas da tutto il mondo e non solo dai fornitori dove attacca il tubo. Noi giornalmente dalla Russia qualcosa stiamo ancora prendendo, c’è ancora un flusso di 15/20 milioni di metri cubi”. Lo ha detto Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, a 24 Mattino su Radio 24.

“Siccità: rischi per l’idroelettrico”

“Certamente ci sono dei rischi sulla produzione idroelettrica, perché se le dighe non sono in grado di far scendere l’acqua, la ruota non gira. Già l’anno scorso abbiamo avuto qualche riduzione e adesso speriamo che si riescano a riempire le dighe nei prossimi due, tre mesi, visto che qualche pioggia dovrebbe esserci, perché altrimenti ci sarebbero delle conseguenze.

Aggiungo un’altra conseguenza: noi importiamo energia dalla Francia da fonte nucleare, e la Francia ha anche un piano di spe- gnimento di alcune centrali dovuto al fatto che la carenza d’acqua fa mancare l’acqua dei raffreddamenti. Qualche rischio c’è, però naturalmente la valutazione da farsi è quella di mettere in atto una serie di azioni per riempire le dighe il più possibile”. Alla domanda su possibili razionamenti dell’acqua, il ministro ha risposto: “Nessuna decisione di razionamento”. tato esecutivo del Fondo Monetario Internazionale ha concluso lo scorso autunno, come noto, erano stati riconosciuti i risultati economici degli ultimi due anni i quali, insieme al contratto di copertu-

A Roma

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