INCOMINCIARE da un primo giorno di scuola

INCOMINCIARE… DA UN PRIMO GIORNO DI SCUOLA Ma no solo. Non sola. Non soli.

I.C di Carbonera (TV) Scuola Primaria “E. De Amicis” Classi 3 A e 3 B Ins. L. Bordin

Carbonera, 7 Luglio 2014

DIARIO DI BORDO

Incominciare o ri-cominciare dalle parole

Provo oggi a fare un esperimento: le mie parole di insegnante che ri-comincia dopo una lunga assenza da scuola e le parole che raccoglierò dai miei alunni ritrovati a settembre.

Mi sarà utile confrontare l’“universo linguistico-emotivo” vissuto dai miei alunni e il mio universo emotivo vissuto il mio primo giorno di scuola.

Ciascuno scriverà tutte le parole che gli vengono in mente intorno alla situazione: io ho scritto la mia lista oggi, 7 luglio 2014 e ora attendo quel che sarà il 15 settembre prossimo.

(Nota: la mia lista sta in fondo a questo lavoro. Le parole sono rimaste esattamente nell’ordine in cui sono emerse dal mio pensiero).

Servono: fogli, pennarelli, pastelli, gesso, lavagna, macchina fotografica, scanner e un pc.

Poi serviranno una lim e una presentazione in PowerPoint per vedere il risultato complessivo con loro e per svelare il “gioco”, cioè che anch’io, prima di loro, avevo provato a scrivere il mio elenco.

Carbonera, 15 settembre 2014

SIAMO IN CLASSE TERZA. OGGI È IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA: PRENDI UNA SCATOLA DI PENNARELLI E PROVA SCRIVERE SUL FOGLIO TUTTE LE PAROLE CHE TI VENGONO IN MENTE (ad esempio come ti senti, quali emozioni provi, cosa vedi intorno a te…)

Carbonera, 16 settembre 2014

Leggi ai tuoi compagni le parole che hai scritto poi, tra queste, ne scegli 2 e le scrivi alla lavagna.

Nel frattempo tutti ricopieranno sul foglio -e come preferiscono- ciascuna delle parole scelte dai compagni e scritte alla lavagna.

Le parole scelte dalla 3 A

Le parole scelte dalla 3 B

Carbonera, 17 settembre 2014

Leggi bene tutte le parole che hai ricopiato dalla lavagna e scegli le 5 che ti piacciono di pi첫, cerchiale poi trascrivile sul foglietto.

Poi disegna quella che preferisci tra le 5 scelte.

Cominciamo con alcuni esempi della 3 A.

G., ad esempio, ha scelto MORTO. Si è disegnato due volte: la prima nel significato letterale, la seconda nel senso che non era molto contento di ritornare a scuola.

Carlotta, invece, sostiene che a scuola è IMPORTANTE lavorare sulle schede.

Chiara, quel primo giorno, si sentiva a COLORI. Che meraviglia!

Marta, una bambina sempre molto controllata, si sentiva ELETTRIZZATA. Il disegno è assai eloquente in tal senso...

Emma, da parte sua, mostra tutta la sua FELICITĂ€.

E Giada ci fa vedere tutta la sua CURIOSITĂ€.

Carbonera, 23 e 24 settembre 2014

Ora raccoglieremo tutte le preferenze e scopriremo quali sono le parole pi첫 scelte dalla classe.

Carbonera, 23 settembre 2014

L’elenco delle parole votate dalla 3 A

La graduatoria della 3 A

Carbonera, 18 settembre 2014

E ora vediamo cosa pensa la 3 B.

Gaia, ad esempio, decide che AMICI è la parola piÚ importante.

Valentino, invece, nota che c’è un bambino nuovo in classe e lo colloca tra i suoi AMICI.

Asia ha molta voglia d’imparare e ritiene che LIBRO sia la parola chiave.

Alex, sembra tenere alle MAESTRE‌

Angela sfodera un sorriso enorme per mostrare la sua ALLEGRIA. Impossibile dubitarne!

Non poteva mancare il nostro “pierino” che spesso non conclude il suo lavoro perché trova più interessante impegnare tempo e fantasia a progettare scherzetti ai suoi AMICI.

Carbonera, 20 settembre 2014

Le parole votate dalla 3 B

E adesso possiamo fare alcune riflessioni.

30 settembre 2014

Le due classi manifestano alcuni tratti comuni e altri differenti, specie se si vanno ad analizzare le scelte individuali.

Osserviamo le graduatorie: BELLO – BELLISSIMO CONTENTO FELICE BENE TOMMASO

13 9 9 5 5

AMICI FELICE ALLEGRIA DIVERTENTE MAESTRE

16 16 10 9 7

Il quadro, incredibilmente, corrisponde all’identità di ciascuna classe: l’una con elementi dal carattere più forte ma individualista, l’altra più omogenea e già più avviata verso la formazione di un gruppo.

La presenza di termini inquietanti come morto, annoiato, scemo, infelicino, … in realtà sono stati spiegati ai compagni e spesso sono segnali per attirare l’attenzione. Ne devo tener conto.

Consola constatare che le prime quattro parole in classifica sono espressione di positività rispetto al ricominciare la scuola.

Ed ora confrontiamo le parole dei miei alunni con le mie

Carbonera, 7 luglio 2014 Le mie parole, le parole di un’insegnante, immaginando il ri-cominciare dopo diverso tempo.

Trepidazione - Emozione – Paura – Ansia – Contentezza – Gioia – Allegria – Incontro – Chiasso – Confusione – Lacrime – Fazzoletti – Timidezza – Spavalderia – Socievolezza – Cura – Ascolto – Attenzione – Distacco – Osservazione – Appello – Genitori - Racconto – Raccomandazioni – Regole – Campanella Festa – Ricreazione – Accoglienza – Fotografie – Filmati – Spazi – Tempo – Luoghi – Lentezza – Velocità - Amici – Sconosciuti - Bambine – Bambini - Maestre – Maestri – Bidelli – Palestra – Sorrisi - Banchi – Sedie – Canzoni – Abbracci - Calore – Ricordi – Vacanze - Gite – Racconti – Memorie Attese – Aspettative - Fantasie – Progetti – Previsioni Scambi – Crescita – Rispetto – Programmi Cianfrusaglie – Fantasia - Fatica – Studio - Scrittura Numeri - Discussioni - Aiuto - Preoccupazione – Stress – Registro - …

Anche in questo caso trovo molto interessante verificare la presenza di parole comuni, soprattutto quelle più legate all’emotività.

Il primo giorno di scuola ci ha accomunati l’emozione dell’esserci, del ritrovarsi dopo un’estate o dopo diverso tempo .

Capisco che lo stare al di qua o al di là della cattedra non cambia: gli stati d’animo più significativi ci legano e ci includono in una sorta di “parità”.

Tutti quanti.

Sarà molto impegnativo, ma sono molto contenta di aver ricominciato con tutti loro.

(Luisa Bordin)