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IL LABIRINTO DELLA MASONE DI FRANCO MARIA RICCI

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Quella che vi proponiamo in questo numero è una “scoperta” da fare assolutamente. Un viaggio in un piccolo centro italiano dove vivere l’esperienza di una “immersione nella bellezza”: la visita al Labirinto della Masone a Fontanellato, in provincia di Parma, dove in uno spazio di sette ettari si estende il più grande labirinto del mondo, grande passione del famoso editore Franco Maria Ricci, realizzato interamente con piante di bambù. Ricci si era dedicato alla costruzione di questo enorme labirinto dal lontano 2004. Così come lo sognava da bambino, raccontò in una delle poche interviste rilasciate: «Amo i labirinti fin da bambino. Dai tempi in cui mia madre mi portava ai baracconi di paese e io mi perdevo fra specchi e getti d’aria nel castello delle streghe. Ho discusso di labirinti tutta la vita, con Italo Calvino, con Roland Barthes, con Jorge Luis Borges. Lui ne era ossessionato». I due riflettevano sul labirinto che rappresentava la condizione d’angoscia che si prova quando ci si perde, così tipica dell’uomo contemporaneo. Quando Borges fu ospite di Franco Maria Ricci per due mesi, negli anni ‘80, proprio lì a Parma prese corpo l’idea di costruire un labirinto vero e proprio. Nella campagna di Fontanellato, non lontano da Parma e dalla sua dimora, in cui Ricci ha trasferito la propria biblioteca, ha pensato di creare un gigantesco labirinto vegetale: un quadrato di 8 ettari, 300 metri per lato, 3 chilometri di percorso in cui non se ne vede il profilo se non dall’alto. Il labirinto è formato da siepi di oltre sessantamila bambù di venticinque specie diverse. Unitamente al labirinto lo spazio disponibile comprenderà, oltre al museo in cui verrà finalmente esposta, la sua collezione privata di opere d’arte, che conta circa 450 opere datate tra il XV secolo e il 1950. Una biblioteca, con tutti i volumi stampati da Franco Maria Ricci nel corso della sua vita, un’area per esposizioni temporanee, un ristorante, una libreria e persino una chiesa. L’uscita del labirinto, che si dovrà percorrere tutto prima di uscire, si trova infatti in corrispondenza della cappella a forma di piramide «simbolo della Trinità cattolica ma anche della massoneria, dei rivoluzionari, del laicismo e in generale del “mistero”». Il labirinto non sarà solo un museo, ma un parco culturale: «Penso che l’idea del grande museo pubblico sia in crisi - disse Franco Maria Ricci - il visitatore oggi entra nei castelli, ammira le mostre tematiche, è attratto dalle collezioni private rese attraenti da una bella confezione. Ecco, il mio parco culturale permetterà ai visitatori di trascorrere una domenica diversa, di godere delle opere d’arte ma anche di divertirsi. Ci saranno panchine, prati, gelatai, suonatori di fisarmonica, e poi il grande labirinto. Penso che in un’ora e mezza si riuscirà a trovare la strada, ma qualcuno potrebbe perdersi davvero… ovviamente scherzo!» Il sogno di Franco Maria Ricci è oggi una meravigliosa realtà che ci aspetta per apprezzare questo intreccio di arte, natura, cibo, divertimento. Il museo fa parte dell’Associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli. Il nostro consiglio prima di partire per questo viaggio nella bellezza è quello di informarvi sulla straordinaria figura di Franco Maria Ricci, editore che nel lontano 1982 sorprese il mondo editoriale con la pubblicazione della sua FMR rivista nata con lo scopo di dare all’Italia il primato della più bella rivista d’arte che si potesse immaginare. Quando nacque, fu accolta con stupore: raccontava le bellezze create dagli uomini in modo nuovo e spettacolare, reso possibile da una veste editoriale che non si era mai vista. Diventò in poco tempo la rivista d’arte più diffusa del mondo. Con la sua rivista FMR è riuscito a creare un oggetto senza tempo. Al suo interno, infatti, il presente è relegato alle pubblicità iniziali e alle mostre. Il resto… è eterno!

A sinistra: Franco Maria Ricci e alcune suggestive immagini del Labirinto della Masone

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