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Airboarding

AIRBOARDING: IL BODYBOARD SULLA NEVE

Lanciarsi giù per i pendii innevati su un cuscino gonfiabile? L'airboarding è proprio questo. Si impara in fretta anche se, per evitare che il divertimento finisca male, bisogna però osservare un paio di regole. La redazione

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Chi ha detto che neve debba essere solo sinonimo di sci? Le discipline invernali si moltiplicano a vista d'occhio e il divertimento non ha più limiti. Siete stanchi della solita neve? Nemmeno lo snowboard vi dà più adrenalina? Forse dovreste provare l'airboarding! Questa attività permette di scendere lungo i pendii innevati con una sorta di "tavola" (bodyboard), sulla quale si sta sdraiati proni con la testa in avanti. Nato in Svizzera nel 1996, l'airboarding ha dovuto attendere una buona decina d'anni prima di vederlo prescelto dagli appassionati delle emozioni forti. Il nome di questa disicplina deriva da "airboard", il "cuscino gonfiabile" high tech usato appunto per scivolare sulla neve: in altre parole, prendete una slitta ed immaginatela gonfiabile. L'airboarding altro non è che una discesa su gommone, a velocità più sostenuta rispetto al tradizionale bob o alla slitta appunto, dato che l'attrito è irrilevante rispetto a quello praticato da materiali come il legno o la plastica. L'effetto è immediato: l'airboard dà la sensazione di volare al di sopra della neve e, di conseguenza, divertimento ed eccitazione sono assicurati. Questa sorta di idrospeed della neve, la si può praticare sia sulle piste, dove è permesso, che nella neve fresca. "IL CUSCINO" Realizzato con un materiale tessile pregiato (un nylon impregnato all'uretano ultra-durevole) e rivestito in plastica, funge da slittino leggero per la neve. Sgonfio pesa solo 3 Kg, quindi facilmente trasportabile per poi gonfiarlo con un'apposita pompetta in dotazione in poco meno di tre minuti. Estremamente resistente, è la versione invernale del tradizionale "bodyboard": considerata una versione semplificata del surf, questa disciplina è un vero e proprio sport che, dopo aver spopolato negli Stati Uniti, ha conquistato anche gli amanti delle onde in Europa. Per praticarlo servono una tavola galleggiante su cui stare sdraiati a pancia in giù e un paio di pinne da indossare ai piedi, che permettono di nuotare più velocemente in acqua e soprattutto di ridurre le distanze, quelle che si devono coprire per raggiungere le onde al largo. A differenza della tavola da surf, quel-

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la per il bodyboard è più corta, più o meno un metro, e va scelta in base alla propria altezza e al proprio peso.

L'ATTREZZATURA L'attrezzatura necessaria si compone di:

• airboard, • abbigliamento invernale di buona qualità, • casco, • guanti, • ginocchiere, • robuste calzature.

Gli airboard, compreso il casco e le ginocchiere, sono noleggiabili a prezzi convenienti presso le 27 stazioni ufficiali per gli airboard in Svizzera (stazioni a monte), in parecchi negozi sportivi e nel corso di eventi. Analogamente, già parecchi promotori di offerte di sport avventura programmano fantastici tour per gruppi con airboard e racchette da neve. Il superdivertimento è garantito da questa nuova esperienza sulla neve!

COME LO SI IMPARA? Il grande vantaggio di questo sport è la breve fase di apprendimento (al massimo 30 minuti): bastano infatti un paio di nozioni, dopo di che, un nuovissimo amante degli sport invernali sarà in grado di calcare le piste! Le discese in airboard sono molto dinamiche ed attirano in ugual misura giovani e meno giovani. Regola numero uno: non avere paura. La confidenza con la neve e lo scivolamento sono infatti i cardini dell'airboarding. Servono poi agilità, reattività e una discreta condizione fisica, visto che si possono raggiungere anche i 100 km/h! Già dalla prima discesa dimostra una certa confidenza nella conduzione: il mezzo è infatti assolutamente governabile attraverso lo spostamento laterale del corpo che avviene grazie all'ausilio di due maniglie presenti sul dorso dell'airboard. La stabilità direzionale e la frenata, non semplicissima all'inizio, sono assicurate da una serie di strisce in plastica poste sullo scafo, le quali hanno la stessa funzionalità delle lamine dello sci o dello snowboard. Per frenare bisogna mettere l'attrezzo di traverso, ruotandolo di circa 90°, utilizzando a tale scopo il peso del corpo e i piedi. In questo sport lavorano quindi intensamente spalle, pettorali e addominali che devono sostenere il busto per mantenere lo sguardo sulla pista, e le gambe, fondamentali nel controllo del mezzo. Impugnate sempre bene le maniglie sui lati e tenete salda la posizione sull'airboard. Fate pure attenzione a non far sporgere troppo le gambe: le ginocchia devono essere infatti sempre sul cuscino per essere protette. Questa tavola gonfiabile assorbe bene le asperità del terreno e raggiunge anche elevate velocità di crociera, come abbiamo visto, ma per ottenere il massimo, oltre la giusta pendenza, è necessaria anche una temperatura mai superiore allo zero. Se la neve si impappa, diventa cioè pesante a metà giornata per il caldo, e la pendenza della vostra discesa non è adeguatamente ripida per l'airboard, considerando la sua superficie, è molto peggio delle tavole da snowboard sui falsi piani, però molto più comodo nel rialzarsi e ripartire al volo appena aumenta la pendenza.

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