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CONCLUSIONI E CALL TO ACTION
Call to Action e Conclusioni
Call to Action e Conclusioni
Paolo Sbraccia,
IBDO Foundation, Università di Roma “Tor Vergata”
La lotta all’obesità è un fenomeno complesso che deve vedere coinvolti diversi attori del sistema, per identificare le strategie politiche, sociali, economiche e cliniche di maggiore impatto, utili ad agire a livello dei macrofattori e di tutti gli interventi sulla popolazione. Il successo di tali strategie dipende dal grado di coinvolgimento, consapevolezza e interazione di tutte le componenti e delle corrette valutazione che vanno fatte in termini di impatto sulle persone, anche in considerazione del loro livello socio-culturale-economico. La ricerca delle azioni prioritarie non può non prescindere da una analisi di fattibilità delle stesse e dei risultati ottenuti rispetto a quelli attesi. Le call to action che possono essere oggi individuate debbono tenere conto della Carta europea sull’azione di contrasto all’obesità, della recente mozione approvata dalla Camera dei Deputati e dei dati oggi disponibili a livello nazionale sull’impatto dell’obesità. In tal senso si individuano quattro aree dove sviluppare le azioni di prevenzione e contrasto all’obesità:
– per promuovere la domanda e l’offerta di alimenti più salutari – per incentivare l’attività fisica nella popolazione – per realizzare interventi specifici di politica sanitaria – per assicurare dignità e diritti alla persona con obesità – per sostenere la formazione e la ricerca
Per ognuna di queste aree l’Italian Obesity Barometer Report 2020 individua alcuni punti qualificanti di azione sinergica nella lotta all’obesità e al sovrappeso.
PROMUOVERE LA DOMANDA E L’OFFERTA DI ALIMENTI PIÙ SALUTARI
La pubblicità e promozione alimentare, dovrebbe ridurre il peso della promozione commerciale per gli alimenti e le bevande non alcoliche destinate ai bambini, anche attraverso un sistema di autoregolazione dell’industria; La composizione e rimodulazione degli alimenti, dovrebbero essere incoraggiate attraverso politiche che incoraggino l’industria alimentare a rivedere le caratteristiche nutrizionali dei loro prodotti al fine di ridurre i livelli di grassi totali, grassi saturi, zuccheri e sale aggiunto; L’etichettatura alimentare dovrebbe consentire di individuare i prodotti che contengono elevate quantità di grassi, zuccheri e sale e l’’etichettatura nutrizionale dovrebbe essere presentata con modalità facilmente comprensibili; Nelle scuole, negli asili infantili e nei posti di lavoro dovrebbe essere garantita una ristorazione conforme alle linee guida per una sana alimentazione, privilegiando l’offerta di frutta e verdura e garantendo una varietà di scelte alimentari che siano compatibili con le linee guida per una sana alimentazione.
INCENTIVARE L’ATTIVITÀ FISICA NELLA POPOLAZIONE INCENTIVARE L’ATTIVITÀ FISICA NELLA POPOLAZIONE
Rendere più facile la scelta di un trasporto attivo attraverso la promozione di una attività fisica moderata e diffusa anche attraverso la promozione di politiche sulla sicurezza di ciclisti, runners e pedoni (soprattutto bambini). Progettare il tessuto urbano e residenziale con soluzioni che possono facilitare un’attività motoria, sportiva e aver uno stile di vita attivo; Sviluppare nelle scuole attività curriculari ed extracurriculari che consentano a bambini ed adolescenti almeno 60 minuti quotidiani di attività fisica di vario tipo; Promuovere nei luoghi di di lavoro programmi di attività motoria almeno tre volte la settimana e fornire incentivi e agevolazioni fiscali per i dipendenti e i datori di lavoro. Gli interventi specifici per il servizio sanitario.
INTERVENTI SPECIFICI DI POLITICA SANITARIA
Sviluppare sinergie tra l’assistenza di base e quella specialistica per fornire orientamenti su alimentazione, stili di vita e trattamenti, per aiutare gli individui a mantenere un peso accettabile e bloccare la progressione dal sovrappeso all’obesità; Aumentare la diagnosi e trattamento delle comorbidità associate all’obesità, attraverso programmi di screening sulla popolazione, impedendo l’utilizzo di pratiche diagnostiche, dietologiche e terapeutiche dietetiche la cui base scientifica non sia documentata; Realizzare una rete diffusa e omogenea di centri per l’obesità che possano prendere in carico la persona in tutte le fasi della sua vita; Considerare l’obesità come una malattia con esiti fortemente invalidanti e condizionanti la vita della persona;
ASSICURARE DIGNITÀ E DIRITTI ALLA PERSONA CON OBESITÀ
Aumentare il coinvolgimento delle Istituzioni, dei medici, delle persone e dei media circa la consapevolezza dell’impatto dello stigma sul peso, per migliorare la qualità di vita delle persone; Aiutare le persone a superare le barriere che sorgono a causa dello stigma, evitando ed eliminando le etichette e i riferimenti peggiorativi riguardanti le persone con obesità; Generare maggiore consapevolezza nella lotta allo stigma evitando ogni forma di discriminazione e bullismo per le persone con obesità nei luoghi di lavoro, nelle scuole e in tutti i luoghi; Abbandonare l’uso di immagini negative, stereopiti e un linguaggio inappropriato sull’obesità da parte dei media, della pubblicità e della comunicazione in genere.
SOSTENERE LA FORMAZIONE E LA RICERCA
Garantire a medici e operatori sanitari una formazione sulla prevenzione e trattamento dell’obesità in età evolutiva e in età adulta; Promuovere ricerche e analisi sugli effetti sulla salute ottenuti delle misure politiche realizzate nel contrasto all’obesità anche attraverso un sistema di monitoraggio per la valutazione nel tempo delle variazioni nei fattori di rischio e nelle variabili di esito; Assicurare risorse umane ed economiche adeguate relativamente ricerche sull’obesità e sui fattori di rischio correlati, attraverso creazione di strutture, spazi e attrezzature adeguati; Considerare la ricerca scientifica come protagoniste della lotta quotidiana di medici e ricercatori per contrastare l’obesità e considerare in essa sono riposte le speranze delle persone con obesità.
