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Difendere le derrate alimentari

Il Lasioderma serricorne è un coleottero tipico dell’industria del tabacco, tanto da essere comunemente chiamato Anobio del tabacco, ma non colonizza solo questo ambiente, anzi capita di trovarlo anche in magazzini di prodotti confezionati, come pasta, biscotti o altri prodotti da forno, dove può provocare ingenti danni, poiché ha la capacità di forare gli imballaggi. Il rischio è quello di dover buttare enormi quantità di prodotto finito, oltre a un eventuale danno di immagine nel caso di reclami da parte dei clienti finali.

Se il sistema di monitoraggio, realizzato con dispositivi a colla con feromone specifico e/o trappole elettroluminose, dà evidenza della sua presenza è bene correre immediatamente ai ripari. Gli step di intervento partono sempre da un’accurata ispezione, si procede poi con la rimozione di tutti i prodotti contaminati e una prima fase di pulizie, a seguire un trattamento di saturazione volumetrica e si completa con le pulizie finali e il ripristino degli ambienti. Non c’è una fase più importante dell’altra: sono tutte indispensabili ed egualmente rilevanti, pena non raggiungere l’eradicazione dell’infestazione. Il prodotto più indicato per la fase di disinfestazione è a base di Piretro, perché è fortemente abbattente e ha effetto snidante, ma si degrada velocemente alla luce solare. Inoltre, essendo formato da 6 molecole (Pi retrina I e II, Cinerina I e II e Jasmolina I e II) presenti in proporzioni differenti in fun zione di vari fattori di cresci ta e sviluppo della pianta di Chrysanthemum cinerariae folium, offre quella “miscela chimica” che gli permette ridurre insorgenza di resistenze. Come tecnica applicativa, la saturazione volumetrica, se ben condotta, consente di raggiungere tut- te le superfici in egual modo, anche quelle che un operatore ha difficoltà a irrorare con uno strumento manuale, andando a colpire anche gli insetti che in quel momento sono in volo attivo. Ricordiamo che le buone prassi di intervento prevedono di verificare sull’etichetta la diluizione d’uso e rapportarla alla cubatura da

Green Pyr trattare, in modo da preparare la giusta quantità di soluzione insetticida da applicare nell’ambiente; apporre la cartellonistica di avviso e, terminata l’irrorazione, attendere un tempo congruo prima di iniziare le pulizie finali per eliminare gli insetti morti ed eventuali residui di prodotto dalle superfici di utilizzo.

Insetticida in microemulsione acquosa a base di Estratto di Piretro. Tra i suoi target riporta in etichetta: Ephestia, Plodia e Lasioderma, Oryzaephilus e Tribolium castaneum oltre a scarafaggi, mosche e zanzare. I test di laboratorio dimostrano che applicato al 2% contro i lepidotteri (tignola della farina) fa registrare il 100% della mortalità dopo 20 minuti, mentre utilizzato per i coleotteri dell’industria alimentare ottiene il 100% di mortalità in 3 ore.

Green Pyr è utilizzabile anche per trattamenti in viali e parchi cittadini, negli ambienti pubblici o dove si vive in comunità, su mezzi di trasporto, aree industriali, depositi rifiuti, ma anche su superfici esterne di fabbricati rurali.

Lasioderma serricorne - Anobio del tabacco

Larve: scarabeiforme, arcuata, colore biancastro con capo giallastro, presenta fine e diffusa peluria.

Pupe: si proteggono in un bozzolo realizzato dalla larva con detriti alimentari, rosura ed escrementi.

Adulti: 2-4 mm, colore bruno rossiccio, forma del corpo ellissoidale con fini sete chiare, senza striature sulle elitre, capo ricoperto dal pronoto. Buoni volatori.

Ciclo completo: 1-4 mesi a seconda della temperatura. Optimum: 30-35°C con 70% di umidità. Sopravvive in magazzini e depositi dove la temperatura non scende sotto i 17°C.

Derrate attaccate: famoso per infestare i depositi di tabacco, si rinviene anche in locali dove sono presenti prodotti in polvere (latte, farina, cacao…), spezie, erbe officinali, caffè, leguminose, frutta essiccata; occasionalmente attacca prodotti di origine animale (lana, crine, animali imbalsamati).

Danni: scava gallerie nel substrato alimentare per nutrirsi, impuparsi, sfarfallare; può perforare anche materiali di confezionamento e imballaggi.