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Mani pulite e igienizzate

Cristina Cardinali

Le mani sono considerate il principale veicolo per la trasmissione di patogeni: mani pulite e igienizzate sono infatti fondamentali nella prevenzione di malattie e infezioni.

Solo per fare un esempio, secondo una recente indagine internazionale l'84% dei lavoratori intervistati sostiene di lavarsi le mani dopo aver utilizzato i servizi, ma il 37% dello stesso campione ammette anche di non lavarle quando è di fretta.

Se lavare le mani accuratamente con acqua e sapone per circa un minutofacendo attenzione di strofinare bene ogni loro parte, dal dorso al palmo, fino al polso e agli spazi tra le dita – è molto importante, non da meno è la fase successiva di asciugatura, poiché i batteri proliferano più velocemente con le mani bagnate rispetto a quelle asciutte. Quindi non solo il lavaggio, ma anche la fase di asciugatura delle mani rappresenta un aspetto cruciale nel mantenimento delle condizioni di igiene dell’ambiente bagno. Un recente studio condotto per conto di ETS (European Tissue Symposium) da Leeds Institute of Me- dical Research dell’Università di Leeds ha dimostrato come l’asciugatura delle mani tramite asciugamani in carta monouso riduca di 10 volte la dispersione di virus rispetto ad altri sistemi di asciuga- tura (fonte: https://europeantissue.com).

LAVAGGIO DELLE MANI

CON ACQUA E SAPONE

Il lavaggio delle mani con acqua e sapone va eseguito quando le mani sono visibilmente sporche, dopo l’utilizzo dei servizi igienici e quando si sospetta una potenziale esposizione a patogeni che producono spore. In genere l’acqua viene considerata un "solvente universale", ma non ha la capacità di rimuovere sostanze idrofobiche come grassi e oli spesso presenti sulle mani sporche, per questo bisogna ricorrere all’utilizzo di saponi o detergenti. I saponi semplici (non antimicrobici) hanno un'attività antimicrobica minima, se non nulla, mentre quelli contenenti agenti antisettici consentono di inattivare o sopprimere i microrganismi. Nel lavaggio con acqua e sapone è sconsigliato utilizzare una temperatura dell’acqua elevata (perché favorisce secchezza e irritazione della cute) e idealmente le mani dovrebbero essere asciugate con carta monouso, facendo attenzione ad asciugarle bene e senza strofinare per evitare lesioni o screpolature. La durata dell’intera procedura dovrebbe essere di 40-60 secondi.

Igiene Delle Mani Con Soluzione Idroalcolica

La frizione delle mani con soluzione idroalcolica si è dimostrata efficace per una sicura igiene delle mani, tanto che è la metodica da preferire quando non sono visibilmente sporche. Rispetto al lavaggio con acqua e sapone ha diversi vantaggi: possiede un’azione antimicrobica, è più veloce, non necessità di infrastrutture come rubinetti, acqua pulita e asciugamani, e causa meno irritazioni cutanee (nella maggior parte delle soluzioni sono incluse formule umettanti).

L’attività antimicrobica dell’alcol deriva dalla sua capacità di denaturare le proteine, le concentrazioni più efficaci sono quelle al 60-80%, e hanno anche un’eccellente attività germicida (in vitro) contro i batteri Gram-positivi e Gram-negativi (inclusi quelli multiresistenti).

Tuttavia l’efficacia dei prodotti per l’igiene delle mani è influenzata da una serie di fattori: tipo di alcol utilizzato, concentrazione di alcol, tempo di contatto, quantità di soluzione utilizzata. Per igie- nizzare le mani con soluzione idroalcolica sono sufficienti 20-30 secondi.

GIORNATA MONDIALE PER L’IGIENE DELLE MANI

L’igiene delle mani degli operatori sanitari è fondamentale per la prevenzione e il controllo delle infezioni correlate all’assistenza. Se eseguita nel modo e nel momento giusto, rappresenta infatti un momento cruciale dell’assistenza sanitaria, grazie al quale è possibile ridurre la trasmissione di microrganismi (inclusi quelli resistenti agli antibiotici) e aumentare la sicurezza del paziente e dell’operatore. È fondamentale quindi che le persone coinvolte in tutti i livelli dell’assistenza (pazienti e visitatori compresi) credano nell’importanza di un gesto così semplice ma efficace anche per diffondere la cultura dell’igiene delle mani mirata a un’assistenza più sicura e di alta qualità. Per questo motivo annualmente, il 5 maggio si celebra la Giornata mondiale dell’igiene delle mani e vengono organizzate numerose inizia-

Curiosit

Il 22 agosto 1865 William Sheppard, di New York, ottenne il brevetto numero 49.561 per il suo "Improved Liquid Soap" (sapone liquido migliorato). Sheppard scoprì che una piccola quantità di sapone convenzionale poteva essere mescolata con grandi quantità di spirito di ammoniaca per creare un sapone con una consistenza simile a quella della melassa. La sua invenzione divenne comune nelle aree pubbliche. Solo negli anni '70 la Minnetonka Corporation, con sede a Chaska, Minnesota, di proprietà dell'imprenditore Robert R. Taylor, propose una versione moderna della ricetta di Sheppard. Chiamata “Crème Soap on Tap”, era disponibile in contenitori decorativi di ceramica nei negozi tive di sensibilizzazione sul tema. Alcuni studi osservazionali hanno dimostrato che tra gli operatori sanitari l’igiene delle mani viene effettuata in media da 5 a 42 volte per turno. Questa media varia notevolmente in base al contesto assistenziale esaminato (maggiore aderenza nei reparti di terapia intensiva) e al tipo di procedura assistenziale fornita (maggiore aderenza prima e dopo le pratiche invasive). Uno studio trasversale ha dimostrato che la maggior parte degli operatori sanitari (85%) è a conoscenza delle pratiche per l’igiene delle mani e che le mani contaminate rappresentano un importante veicolo di trasmissione delle infezioni (73%). Nonostante un’aderenza sufficiente alla pratica e la consapevolezza dei suoi effetti sulla prevenzione e controllo delle infezioni, spesso la tecnica applicata è risultata inadeguata (tempi per l’igiene delle mani troppo brevi, utilizzo di una quantità insufficiente di prodotto).

Fonte: Istituto Superiore di Sanità specializzati. Nel 1978, Taylor attraverso la sua società iniziò a vendere dispenser di sapone con il marchio Softsoap. Il signor Taylor lanciò il prodotto con una campagna pubblicitaria da 7 milioni di dollari e prese un'altra precauzione per evitare la concorrenza dei giganti: ordinò 100 milioni di pompette agli unici produttori americani - un anno di scorte - pagandole, secondo l'Harvard Business Review, 12 centesimi. L'acquisto, costato 12 milioni di dollari, fu una vera e propria scommessa, ma diede i suoi frutti. Passò più di un anno prima che altre grandi aziende potessero gareggiare con il suo prodotto. Nel giro di sei mesi aveva venduto 25 milioni di dollari di pezzi.