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RIQUALIFICAZIONE E RISANAMENTO DI UN EDIFICIO ANNI ’50: SERRAMENTI E PAVIMENTAZIONE

Riqualificazione e risanamento di un edificio anni ’50:

serramenti e pavimentazione

Oltre che una riqualificazione estetica e funzionale, l’obiettivo generale è il recupero in termini di efficienza energetica dell’edificio. In questa puntata, finestre, pavimenti e intonachino di argilla

DAVIDE GIGLI

Si va a chiudere. Quasi. Piano piano, un poco alla volta, come piace a noi. Il leitmotiv di questo progetto: la sospensione. Il tempo che scorre e il cantiere che attende. Non è stato facile, non è ancora facile. Da un punto di vista finanziario i tempi morti significano interessi e spese che si sommano e moltiplicano; da quello mentale si manifesta lo stress dell’attesa, di non vedere la fine del percorso. Per quanto bello possa essere il risultato e il percorso in sé, dopo così tanto tempo la stanchezza accumulata porta quasi a uno stato di resa. Ormai importa solo concludere. Non contano più i ritardi, i rinvii, le opere ancora da terminare e il riscaldamento che funziona al 120% per riscaldare un appartamento senza serramenti, ma dentro il quale ci sono comunque 19 °C. Il bello dell’isolamento interno; il volume riscaldato è complessivamente minore, in quanto la massa muraria non viene riscaldata più di tanto. Il calore si ferma nello strato isolato, interno e si distribuisce sulla superficie. La temperatura risulta molto più omogenea e gradevole.

FINESTRE

L’omogeneità riceve un grande contributo dai serramenti. In passato, rappresentavano un punto termico molto debole, non a caso i termosifoni venivano posizionati al di sotto di questi. Un modo semplice per miscelare aria calda e fredda proveniente dagli spifferi e dalla dispersione per trasmissione attraverso vetri e telai molto poco performanti rispetto alla tecnologia odierna. È per questo motivo che abbiamo scelto di montare serramenti a triplo vetro, con Uw ancora da calcolare, ma con valore prossimo a 0,8-0,9 W/mqK. Il triplo vetro isola in maniera eccellente da un punto di vista invernale, unito a un telaio in legno alluminio con ottime qualità estetiche, di durabilità e resistenza; una combinazione in grado di fornire ottime prestazioni anche nel periodo estivo. La trasmissione dell’irraggiamento solare sarà ridotta, senza una diminuzione significativa della trasmissione luminosa, che in questa casa - ben orientata a sud-ovest - è molto elevata durante tutto l’anno. In estate, inoltre, sarà possibile lasciare i serramenti basculanti. Tutte le finestre verranno dotate di zanzariera. La ventilazione notturna, garantita in inverno dalle macchine di ventilazione meccanica, potrà essere realizzata in estate attraverso il giro d’aria naturale, senza essere assaliti da orde fameliche di insetti. Le persiane esterne in alluminio ad alette orientabili, che riprendono il colore originale, garantiranno privacy e protezione solare nei periodi più caldi. I serramenti del piano interrato saranno, invece, di rango inferiore, a doppio vetro e telaio in PVC, dovendo semplicemente portare luce ad ambienti secondari. In ogni caso, anche nel piano cantine si è cercato - con le dovute differenze - di creare ambienti confortevoli e soprattutto salubri. Anche in cantina (in parte) è stato posato l’isolamento interno e una macchina di ventilazione garantirà un ricambio continuo dell’aria con recupero di calore. Il completamento di questo meccanismo votato alla ricerca di comfort si completa attraverso le finiture scelte: prevalentemente legno, con piastrelle in gres per cucina, bagno e zona di ingresso.

PIASTRELLE IN GRES PORCELLANATO

Il gres porcellanato scelto viene posato anche nella zona di ingresso per creare un filtro igienico prima di entrare in casa e non rovinare il resto della pavimentazione. Si è scelto un grande formato (80x80 cm), non esagerato, per ridurre la necessità di fughe, per semplificare la manutenzione e avere comunque una buona omogeneità di aspetto. Il gres garantisce, infine, una grande resistenza meccanica e durabilità.

PARQUET IN ROVERE

Ancora da posare, il parquet in rovere donerà un aspetto caldo sia a livello estetico che termico, aumentando l’inerzia del riscaldamento a pavimento e distribuendo il calore su tutta la superficie del pavimento. La scelta del listone lungo e piuttosto largo è legata nuovamente a criteri di estetica, con minore quantità di connessioni e fughe, e a una maggiore semplicità di posa.

INTONACHINO IN ARGILLA

Da realizzare a posa dei serramenti ultimata, l’intonachino di argilla darà al sistema di isolamento interno l’aspetto definitivo, più chiaro di quanto attualmente visibile, e una superficie finale di durezza e compattezza quasi equivalente a un normale stucco in gesso, ma continuando a garantire quella funzione di volano termoigrometrico da parte del sistema isolante in fibra di legno - intonaco di argilla. Manca, dunque, poco alla fine e se la pandemia, che se non crea ulteriori rallentamenti, nel giro di alcune settimane i lavori potranno andare a chiusura. La pausa invernale servirà a posare i primi elementi di arredo, cucina, sanitari, corpi illuminanti e chissà cos’altro. Lo scopriremo la prossima volta.