Blu&Rosso #302

MAGGIO/GIUGNO

B LU& R OSSO #302

casa Pareri

ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)

POSSIBILITÀ

DI MANUTENZIONE A IMPIANTO FUNZIONANTE

Valvole automatiche di sfogo aria R88E e R89

ispezionabili, con filtro integrato e scarico orientabile

Le nuove valvole automatiche di sfogo aria R88E e R89 di Giacomini garantiscono la massima efficienza dell’impianto di riscaldamento e raffrescamento e semplificano il lavoro di installazione. Grazie alla funzione di sfiato automatico, eliminano l’aria nei circuiti idraulici senza interventi manuali, migliorando il rendimento e la durata dell’impianto.

Lo scarico orientabile – orizzontale nei modelli R88E, verticale nei modelli R89 – assicura l’adattabilità a ogni configurazione, mentre il tappo con guarnizioni igroscopiche, fornito di serie, evita le fuoriuscite d’acqua. Il filtro integrato preserva nel tempo il buon funzionamento del dispositivo. Con l’intercettazione incorporata, la manutenzione è pratica, veloce ed eseguibile ad impianto funzionante. Inoltre, la serie R89 amplia la gamma con prestazioni di scarico maggiorate per rispondere a qualsiasi esigenza impiantistica.

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INNOVAZIONE CALEFFI

Il modulo di utenza PLURIMOD® serie 7008 combina termoregolazione e contabilizzazione per una migliore efficienza. Configurabile con il sistema CONTECA® EASY, si connette alla piattaforma CALEFFI CLOUD per una contabilizzazione dei consumi diretta, in tempo reale e da remoto. Compatto e versatile, connette l’impianto alla precisione e al comfort sostenibile. GARANTITO CALEFFI.

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UN BRAND DI

Recupero, trattamento e riutilizzo acque grigie

Recupero e riutilizzo acqua piovana

Trattamento reflui civili e industriali

Trattamento acque meteoriche

Trattamento acque da autolavaggi

Impianti di laminazione

SISTEMI E IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE

Sommario #302 Maggio/Giugno 2025

BLU& R OSSO

n. 302 Maggio/Giugno 2025 www.bluerosso.it

Redazione Giorgio Albonetti | Direttore Responsabile Silvia Martellosio | Coordinamento Editoriale silvia.martellosio@quine.it - Cell. 349.1801063

GDS a confronto Elettrico e ITS

Collaboratori | Marco Barbetti, Antonio Billè, Marco Monti, Fabrizio Pirovano, Maruska Scotuzzi

Organo ufficiale di ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)

Responsabile ANGAISA per Blu&Rosso Maurizio Lo Re

Commissione ANGAISA per Blu&Rosso Bruno Corsini, Riccardo Fiorentini, Antonio Miele, Giulia Orsolini, Michele Pergola

Pubblicità Costantino Cialfi | Direttore Commerciale c.cialfi@lswr.it - Cell. 3466705086

Elena Genitoni | Ufficio traffico e.genitoni@lswr.it

Servizio abbonamenti abbonamenti.quine@lswr.it - Tel. 02.864105

Abbonamento annuale: 40 €

Costo copia singola: 1,30 € (presso l’editore)

Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist a.iovene@lswr.it | Cell. 349.1811231

Grafica e Fotolito: Fabio Castiglioni Stampa: New Press Edizioni S.r.l. Lomazzo (Co)

Editore Quine Srl Sede legale Via Spadolini, 7 - 20141 Milano www.quine.it – info@quine.it – Tel. 02.864105

B&R

IL PUNTO

Pag. 5 – L’EQUILIBRIO CHE SERVE ALLA

RIQUALIFICAZIONE, DAL MERCATO ALLE FAMIGLIE di Maurizio Lo Re

NEWS

Pag. 6 – VOCI DAL MONDO

Pag. 16 – COSA OFFRE IL MERCATO

MENTE DEL CLIENTE

Pag. 24 – QUANDO IL CLIENTE DICE “NO” È UN’OCCASIONE

Attraverso approcci relazionali, tecniche empatiche e l’uso intelligente del dialogo, il “no” del cliente può trasformarsi nel punto di partenza di una relazione di fiducia di Fabrizio Pirovano e Marco Monti

RIFLESSIONI

Pag. 26 – LETTI PER VOI

Recensioni di libri inerenti, direttamente o indirettamente, al settore a cura di Maruska Scotuzzi

ENERGIA

Pag. 28 – RILANCIARE L’INDUSTRIA

CERAMICA: MISURE CONCRETE Il convegno “L’industria ceramica italiana: il problema dell’energia” ha denunciato l’alto costo energetico e le criticità del sistema ETS per la ceramica, chiedendo riforme e tutele urgenti a cura di Maruska Scotuzzi

INTERVISTA

Pag. 34 – “IL FUTURO DEL SETTORE ITS SI COSTRUISCE IN RETE”

ANGAISA TERRITORIO

Pag. 42 – BOLOGNA CUORE DEL CONFRONTO

“ANGAISA scende sul territorio” fa tappa in Emilia-Romagna. Una giornata intensa di riflessioni e analisi sul mercato immobiliare, la filiera ITS e le prospettive del settore di Antonio Billè

VISTI IN FIERA

Pag. 46 – BUONA LA PRIMA

Due giornate di convegni, workshop e networking tra aziende: al centro del dibattito innovazione, formazione e confronto per accelerare la transizione energetica di Antonio Billè

INCHIESTA

Pag. 50 – CASA DOLCE CASA, PARERI L’opinione di Marco Marcatili, Chief Development Officer Nomisma, e di tre distributori chiamati a commentare quanto esposto nel precedente articolo a cura di Maruska Scotuzzi

ANGAISA NELLE SCUOLE

Pag. 58 – STUDENTI OGGI, PROFESSIONISTI DOMANI

Formazione, orientamento e dialogo con imprese e istituzioni: il progetto “ANGAISA entra nelle scuole” incontra i ragazzi di Messina di Antonio Billè

LOGISTICA

Pag. 62 – COME ORGANIZZARE IL MAGAZZINO

Quine è iscritta al Registro Operatori della Comunicazione n° 12191 del 29/10/2005.

Registrazione del Tribunale di Milano n° 79 del 3/3/1986. Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono.

Testata associata

Taglio del nastro il 12 aprile per la nuova sede del Gruppo Delfino. “La nostra forza? Competenze, trasparenza e una rete costruita sulle persone”, racconta il coordinatore, Tiberio Capriotti di Silvia Martellosio

ANGAISA GIOVANI

Pag. 38 – NEL CUORE DELL’INNOVAZIONE: LA LEZIONE DI IMMERGAS

Due giorni di formazione e confronto per il gruppo di ANGAISA giovani, tra memoria industriale, visione strategica e nuove prospettive per la filiera ITS di Antonio Billè

Una guida pratica ai requisiti minimi per una gestione efficiente, sicura e conforme alle normative di Marco Barbetti

Pag. 66 – ANGAISA: NUOVI INGRESSI

Pag. 68 – ULTIMISSIME DA…

Pag. 77 – SOCI ANGAISA

SISTEMIRADIANTI

Il comfort su misura!

I sistemi radianti rappresentano la tecnologia più sostenibile ed economicamente vantaggiosa per la climatizzazione interna, soprattutto se abbinati ad un impianto VMC.

Il sistema V-ERRE - la soluzione per il riscaldamento e il raffrescamento a pavimento di edifici residenziali e uffici - è ideale per ogni installazione, dai contesti tradizionali (sistemi con isolamento fino a 60 mm) a quelli moderni (sistemi a bassa inerzia, con spessori inferiori a 40 mm incluso il rivestimento).

Seguici su:

L’equilibrio che serve alla riqualificazione, dal mercato alle famiglie

“Cerco un centro di gravità permanente”. Prendo in prestito la citazione del cantautore siciliano, Franco Battiato, per farvi meglio comprendere la situazione che sta vivendo ciascun italiano che stia valutando di ristrutturare casa, o che si affacci sul mercato immobiliare alla ricerca di un “bene” che offra sicurezze anche nel lungo termine. Sembra un paradosso per un settore come quello delle costruzioni, espressione di solidità soprattutto per l’economia del nostro Paese, oltre che il porto sicuro verso cui famiglie e nuove generazioni indirizzano i propri progetti di vita. Eppure è esattamente l’equilibrio dei consumatori, che è la prima condizione che consente loro di rigenerare la propria situazione abitativa, ciò che determinerà in futuro il valore degli immobili. Se il desiderio di investire nel comfort domestico continua a esprimere un grande potenziale economico e sociale, rimangono infatti a bloccarlo alcune tendenze di fondo: le stesse che la distribuzione specializzata nel settore idrotermosanitario ben conosce, trovandosi pronta ad affrontarle con le competenze tipiche di chi interpreta quotidianamente i vari bisogni presenti sul mercato. Ne sono un esempio la diffusa consapevolezza, tra gli italiani, che sia conveniente realizzare interventi di efficientamento energetico, pur ostacolata dalla sostanziale assenza di incentivi, così come il dinamismo di alcune categorie merceologiche che, dalle soluzioni impiantistiche più evolute all’alto di gamma nel comparto estetico, anticipano stili di consumo che in un futuro non lontano potrebbero interessare anche altre fasce di clientela. Occorre allora concentrarsi su ciò che rende fragile il nostro patrimonio immobiliare per poter affrontare in maniera efficace le contraddizioni che affiorano negli scenari dell’edilizia. Blu&Rosso le ha descritte nello scorso numero della rivista, sintetizzando i dati del 3° rapporto Federproprietà-CEN-

SIS e dell’Osservatorio 2025 sulle costruzioni realizzato da ANCE, prima di raccogliere, nel nuovo numero de L’Inchiesta, le valutazioni dei colleghi distributori. La sintesi che ne è venuta fuori ci ricorda la posizione unica delle imprese associate ad ANGAISA, che nonostante le prospettive incerte per tutti gli attori in gioco riescono a considerare le trasformazioni del bene casa in tutta la loro profondità, forti delle relazioni professionali e del modello distributivo con cui operano nei diversi territori. In un panorama segnato da bassi livelli di produzione e da compravendite in frenata, nonostante un ciclo del credito a favore, il dato di cui più bisognerebbe discutere è quello che fotografa il drastico calo della manutenzione straordinaria abitativa. Stime che si attestano al -30% su base annua rappresentano un segnale d’allarme per il nostro sistema Paese, prima che per filiere professionali come quelle dell’impiantistica e dell’arredamento. Posto che la riqualificazione immobiliare è una necessità, amplificata in Italia dalla domanda di nuove abitazioni e dall’invecchiamento della popolazione, sono le famiglie a potersi difficilmente adattare al deterioramento della propria situazione abitativa. L’opportunità per la distribuzione specializzata è ancora una volta quella di aumentare il numero di strumenti a disposizione per soddisfare le diverse esigenze della clientela, di rendere ancor più visibile la consulenza che caratterizza ogni aspetto della nostra proposta commerciale, mentre creiamo le condizioni perché la rigenerazione degli immobili ritrovi slancio, sostenuta dalle istituzioni e dalla fiducia che può accendersi in un “popolo di proprietari”. Dalle manifestazioni fieristiche in cui l’innovazione di prodotto è protagonista alle iniziative nelle scuole con cui contribuiamo a formare i professionisti di domani, abbiamo già il nostro “centro di gravità permanente”, quello delle competenze e della cultura d’impresa.

ANGAISA c’è!

Voci dal Mondo

Materie prime: segnali di stabilità

Negli ultimi anni, l’industria meccanica italiana ha affrontato sfide significative legate alle materie prime, con oscillazioni continue dei prezzi e difficoltà nel reperimento dei materiali necessari per la produzione: dinamiche puntualmente razionalizzate e monitorate dal Focus Materie Prime, l’osservatorio congiunturale di Anima Confindustria. Una situazione che ha messo a dura prova le aziende del settore, costringendole a rivedere le proprie strategie di approvvigionamento e a cercare soluzioni innovative per garantire la continuità operativa. Da diversi mesi la situazione sembra essersi stabilizzata, ma le tensioni commerciali e geopolitiche correnti sono destinate a ripercuotersi, con effetti per il momento difficilmente decifrabili, sul comparto manifatturiero.

L’appello di Anima: serve una strategia condivisa

Il presidente di Anima Confindustria, Pietro Almici, ha commentato la situazione attuale: “L’instabilità dei mercati internazionali e i costi energetici rischiano di abbattersi sulle imprese della meccanica italiana e sulle margi-

nalità aziendali. È pertanto necessario e urgente adottare politiche, soprattutto a livello europeo, tali da sostenere sia la stabilità dei mercati, sia da incentivare gli investimenti nelle filiere produttive nazionali e locali – come già evidenziato nel Manifesto della Meccanica 2025 presentato al Ministro Adolfo Urso. Sul versante energetico è d’altra parte di fondamentale importanza assicurare il supporto allo sviluppo delle tecnologie in grado di contribuire al risparmio energetico, investendo nei campi della produzione di idrogeno e di energia nucleare. Solo attraverso una collaborazione tra le istituzioni, il settore pubblico e il settore privato potremo affrontare efficacemente le difficoltà correnti e garantire un futuro sostenibile all’industria e ai cittadini”.

Pressione in calo, ma il futuro resta incerto

Secondo l’analisi di Achille Fornasini, Università degli Studi di Brescia e coordinatore del Focus Materie Prime di Anima Confindustria: “Sebbene l’aggressività daziaria di Trump risulti temporaneamente attenuata, gli effetti sui mercati delle commodity sono già

evidenti: tra le ricadute più significative, peraltro già colte dalle agenzie internazionali di rating, spicca l’attesa di una contrazione della crescita globale indotta dalla diminuzione della produzione industriale, a sua volta generatrice della domanda mondiale di materie prime basilari, di semilavorati e di manufatti”.

Prezzi in discesa, ma con variabili da monitorare

“Uno scenario che implica dunque –prosegue Fornasini – l’attesa di una generalizzata depressione dei prezzi delle materie prime provocata non solo dalla minor pressione della domanda sui prezzi dei materiali, ma anche dall’aumento dell’offerta indotto dalla maggiore disponibilità di commodity come diretta conseguenza del probabile calo delle esportazioni verso gli Stati Uniti e del contestuale incremento dell’offerta sui mercati internazionali. Ciò non significa che l’eventualità di un futuro rialzo delle quotazioni sia da escludere totalmente, ma che le probabilità che ciò accada sono inferiori a quelle associate agli scenari prospettati nel secondo semestre 2024 e nel primo trimestre di quest’anno”.

ECOSISTEMA HAIER

Valvole e rubinetti: il comparto chiude il 2024 in crescita

Il settore delle valvole e rubinetti, rappresentato in Anima Confindustria dall’associazione Avr, chiude il 2024 con il segno “più”. Secondo il preconsuntivo dell’Ufficio studi di Anima, il comparto si attesta su un fatturato di 9,55 miliardi di euro nel 2024, registrando un incremento del +1,8% rispetto all’anno precedente. Tale crescita è sostenuta da un export in espansione, che raggiunge i 6,05 miliardi di euro, pari a un aumento del +1,7% sul 2023. In crescita le esportazioni verso i paesi del Golfo, in particolare Arabia Saudita e Qatar, che registrano incrementi anche superiori al +50% rispetto all’anno precedente.

Comparto d’eccellenza e impegno per la sostenibilità

Sandro Bonomi, presidente di Avr, esprime soddisfazione per l’andamento positivo del settore, sottolineando come le aziende italiane abbiano dimostrato di essere un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale. “Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti – afferma Bonomi – il nostro comparto ha saputo adattarsi alle sfide dell’efficientamento energetico e del risparmio idrico, continuando a crescere e contribuendo così a un

futuro più sostenibile. Per le aziende del nostro comparto, come per molte imprese dell’industria manifatturiera in generale, rimane però il problema di reperire personale giovane o qualificato, diventando sempre più difficile sostituire le figure in età di pensionamento”.

Export tra opportunità e incertezze geopolitiche

Con circa il 70% dei prodotti destinati all’export, le aziende italiane del comparto si trovano, inoltre, a dover affrontare alcune insidie nei mercati internazionali. Le preoccupazioni derivanti dai dazi imposti dall’amministrazione Trump e dalle limitazioni introdotte dal sedicesimo pacchetto di sanzioni sul mercato russo pongono interrogativi significativi sul futuro prossimo del comparto. “Se, da un lato – commenta Sandro Bonomi – bisognerà cercare di mantenere il flusso di export verso gli Usa al livello degli ultimi anni, allo stesso tempo sarà fondamentale favorire l’adozione di politiche industriali europee orientate ad attrarre investimenti intra-Ue. Non dimentichiamo l’impatto positivo che potrebbe avere sulle nostre aziende l’attuazione del trattato Mercosur-Ue”.

Politiche chiare per tutelare la competitività europea

“Ora più che mai – prosegue Bonomi – è fondamentale che il nostro governo e le istituzioni europee lavorino insieme per tutelare le nostre imprese e garantire la competitività del settore. In occasione dell’Assemblea Generale Ceir, associazione europea dei produttori di valvole e rubinetti, abbiamo incontrato a Bruxelles i nostri europarlamentari attivi nelle commissioni più vicine al nostro settore (Industria, Ambiente, Trade) per discutere del presente e del futuro del nostro comparto. Solo attraverso politiche chiare che mirino a ripristinare un equilibrio fra la produzione italiana – che tiene conto delle esigenze ESG, del lavoro etico, degli investimenti per il risparmio energetico – rispetto a prodotti Far East, che ricevono sovvenzioni governative, non forniscono garanzie al consumatore e addirittura sono esentate dal rispettare alcune regole europee, potremo continuare a crescere e a consolidare la nostra posizione di leader nel panorama internazionale. Il settore delle valvole e rubinetti, grazie alla sua capacità di innovazione e alla solidità delle sue aziende, rimane un pilastro dell’industria meccanica italiana, pronto a cogliere nuove opportunità e affrontare le sfide future”.

Nuova flessione per gli impianti idrotermosanitari

Nel 2024 il segmento degli impianti idrotermosanitari negli edifici ha perso un altro 2% in termine di valore della produzione. Questo è uno dei dati più significativi per il comparto ITS, contenuto nell’11° Rapporto congiunturale e previsionale del CRESME, dedicato al mercato dell’installazione degli impianti negli edifici in Italia 2025-2028 e realizzato in collaborazione con ANGAISA, Assoclima, Assotermica, AiCARR e MCE – Mostra Convegno Expocomfort. Il rapporto è stato presentato a Milano il 6 maggio, presso la sede di ANIMA Confindustria. La flessione è più contenuta (-0,5%) se si considera il totale degli impianti in edilizia, escludendo quelli elettrotecnici ed elettrici. Per gli impianti idrotermosanitari si tratta di una conferma della tendenza negativa già registrata nel 2023 (-6,8%), che faceva però seguito al “boom” dell’immediato postpandemia: +37% nel 2021 e +18,9% nel 2022. Anche in termini di imprese di installazione attive, il dato 2023 riferito all’installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e condizionamento conferma il ridimensionamento strutturale in atto: si è infatti passati dalle 69.504 aziende attive nel 2008 alle 63.254 aziende attive nel 2023 (-9%). Il convegno si

è chiuso con una tavola rotonda a cui hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni partner del Rapporto. Il Presidente ANGAISA, Maurizio Lo Re, ha commentato: “Il Rapporto CRESME illustra luci e ombre dell’impiantistica Europea, raccontandoci dell’incertezza dei mercati e delle difficoltà di programmare anche nel breve periodo. In questo scenario il nostro obiettivo è rafforzare il “saper fare”, lavorando sulla formazione di una nuova generazione di imprenditori e manager nella distribuzione specializzata ITS che sappiano supportare la qualità, piuttosto che il prezzo, e garantire continuità e sviluppo del settore. Puntiamo a rafforzare la connessione tra formazione tecnica e mondo del lavoro, adeguando percorsi di istruzione per studenti e futuri diplomati degli istituti tecnici sulle opportunità di lavoro e sui fabbisogni delle aziende HVAC+R”.

L’11° Rapporto CRESME descrive lo scenario congiunturale e previsionale dell’impiantistica in edilizia nel mercato europeo e italiano. L’analisi misura la struttura dell’offerta impiantistica in termini di installazione, segmenta in termini di prodotto e di fatturati i diversi ambiti impiantistici e sviluppa un quadro previsionale a due anni.

Innerhofer

SpA presenta il nuovo showroom a Bolzano

Con una splendida cerimonia di inaugurazione, Innerhofer SpA ha presentato il suo nuovissimo showroom a Bolzano, due volte più spazioso di quello precedente. Numerosi ospiti – tra cui architetti, clienti e fornitori nonché esperti del settore – sono rimasti entusiasti degli stimolanti concetti di spazio. Su una superficie di 1.000 mq, i visitatori possono ora ammirare i più moderni design per bagni, wellness e piastrelle. In 70 eleganti box con oltre 100 concetti creativi, Innerhofer presenta le ultime tendenze e innovative soluzioni. Sono rappresentati oltre 50 produttori di punta, che offrono a professionisti e clienti finali una fonte di ispirazione unica. L’inaugurazione non è stata solo una presentazione impressionante, ma anche un vivace punto d’incontro per lo scambio professionale. Con questo showroom, Innerhofer stabilisce nuovi standard nel settore e conferma ancora una volta la sua posizione di leader nella fornitura di soluzioni per il bagno e il benessere. Innerhofer è presente a Bolzano con la sua filiale dal 2008. Oggi è una di undici succursali.

Danfoss ed E.ON One uniscono le forze

E.ON One e Danfoss uniscono le loro competenze per creare una soluzione scalabile per l’ottimizzazione intelligente del riscaldamento. Il cuore della partnership è l’integrazione del software cloud Leanheat® Building di Danfoss con la Intelligent Heating Control

Box (IHC) di E.ON One. La soluzione congiunta si rivolge a società e gestori immobiliari, investitori e operatori di reti di riscaldamento. La soluzione integrata è facile da installare e consente un controllo dinamico e ottimizzato in base alla domanda dei sistemi di riscaldamento

Ariosa DOT premiata con il Red Dot Award 2025

Ariosa DOT è la VMC puntuale a doppio flusso di Valsir, progettata specificamente per i singoli ambienti, ed è la soluzione ideale quando un impianto centralizzato non è una soluzione praticabile. È ideale per ambienti fino a 70 mq, con la possibilità di coprire superfici maggiori installando più unità. Inoltre, la macchina consente il collegamento di un condotto supplementare di estrazione, che grazie al sistema di distribuzione AriaSilent può raggiungere locali vicini, come un bagno adiacente, migliorando l’efficacia della ventilazione. Si distingue anche per il design moderno e minimale, con dimensioni di 95 x 65 cm e una profondità di 18 cm. Proprio sul fronte del design di prodotto, Ariosa DOT ha appena ottenuto uno dei massimi riconoscimenti mondiali, ovvero il Red Dot Award 2025, assegnato a Essen, in Germania, da una giuria internazionale.

— tenendo conto dei dati meteorologici, della termodinamica dell’edificio, dei modelli di consumo e dei segnali della rete. Questo consente di risparmiare fino al 30% dell’energia per il riscaldamento e ridurre in modo significativo le emissioni di CO2. Il sistema è adatto sia a edifici nuovi che esistenti e può essere implementato senza interventi di ristrutturazione estesi.

Previsto il lancio su scala europea La partnership strategica partirà nel secondo trimestre del 2025 con i primi progetti pilota in Germania. I risultati iniziali mostrano già una significativa riduzione dei consumi energetici. Ulteriori installazioni con fornitori di energia e società immobiliari sono previste per il terzo trimestre del 2025. Entro la fine dell’anno, la soluzione verrà estesa a mercati come Polonia, Svezia e Finlandia. Il lancio in altri paesi europei è pianificato per il 2026.

Hi-Therma II Pompa di calore

Massima classe energetica A+++

Alternanza scuola-lavoro: un ponte tra scuola e impresa

A partire da gennaio 2025, Acquatica S.p.A. ha intensificato il proprio impegno nei progetti di alternanza scuolalavoro e nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PTCO), attivando sette percorsi

formativi in collaborazione con quattro istituti scolastici del territorio. Cinque percorsi si sono già conclusi positivamente: tre studenti hanno operato nel magazzino, due nell’ufficio marketing; altri due sono ancora in corso, uno

GREE Italia lancia la sua prima campagna tv

per ciascun settore. L’esperienza ha rappresentato una crescita reciproca: i ragazzi hanno affrontato un contesto lavorativo reale, mentre l’azienda ha ricevuto stimoli nuovi, idee fresche e uno sguardo giovane sulle attività quotidiane. Per gli studenti è stata un’occasione per applicare le nozioni scolastiche, sviluppare competenze trasversali (come puntualità, comunicazione e lavoro in team) e scoprire nuove inclinazioni. Per Acquatica S.p.A., accogliere giovani significa investire nel futuro, formare potenziali collaboratori e rafforzare la responsabilità sociale d’impresa.Un elemento centrale del progetto è la sua componente inclusiva: gli studenti coinvolti provengono da contesti culturali ed etnici diversi, dimostrando come l’integrazione sia possibile e arricchente. L’impegno di Acquatica S.p.A. di entrare nelle scuole, però, non si ferma qui. Per il nuovo anno scolastico sono già previsti interventi formativi nelle classi e visite in azienda, con l’obiettivo non solo di offrire agli studenti una lezione “diversa dal solito”, ma anche di rafforzare il legame tra scuola e impresa.

Nel 2025, GREE Italia celebra un traguardo significativo: dieci anni di presenza nel mercato italiano. In occasione di questo importante anniversario, l’azienda compie un ulteriore passo nella propria strategia di comunicazione con il lancio della sua prima campagna televisiva nazionale, che sarà trasmessa a partire da fine maggio sui canali sportivi della piattaforma Sky. Un’importante operazione di visibilità e branding che consolida ulteriormente la presenza del marchio sul mercato italiano, rafforzando il legame con il mondo dello sport.

La campagna prende il via in occasione della finale di UEFA Conference League, in programma mercoledì 28 maggio. Il video sarà messo in onda dopo l’intervallo, prima dell’inizio del secondo tempo. Il planning media prevede inoltre la trasmissione del video durante il mese di giugno sui principali canali dedicati allo sport di Sky, tra cui: Sky Calcio, Sky Sport Arena, Sky Sport F1, Sky Sport MotoGP, Sky Sport Tennis, Sky Sport NBA e Sky Sport Golf.

A completamento dell’attività, è prevista anche una pianificazione sui contenuti video digital, con la presenza del brand all’interno degli highlights e dei contenuti dedicati alle finali delle coppe europee, per massimizzare la visibilità e il coinvolgimento anche nel mondo online.

Barbara Ferro è la nuova AD di Veronafiere

Barbara Ferro è la nuova amministratrice delegata di Veronafiere. A nominarla all’unanimità il Cda della società fieristica veronese, nel corso della prima riunione seguita al rinnovo dei suoi componenti.

All’amministratrice delegata sono state conferite deleghe strategiche che comprendono lo sviluppo e la gestione di operazioni straordinarie, quali fusioni, acquisizioni, joint venture e dismissioni, funzionali al consolidamento e alla crescita del Gruppo. Tra le responsabilità rientra anche la supervisione della governance delle società controllate, con l’obiettivo di garantire coerenza con gli indirizzi industriali e i principi di trasparenza, economicità ed efficacia. Particolare attenzione è riservata all’ambito ESG, con il compito di definire e monitorare le politiche di sostenibilità del Gruppo, integrandole nei processi decisionali e assicurando la redazione del bilancio di sostenibilità, in linea con la normativa vigente e le best practice di mercato.

Le deleghe si inseriscono in un contesto di piena collaborazione, confronto e condivisione, che vede l’amministratrice delegata operare in stretta sinergia con il presidente, il diret-

tore generale e l’intero Consiglio di amministrazione. Il nuovo Consiglio di amministrazione, oltre che dal presidente Federico Bricolo, è composto dai vicepresidenti Romano Artoni, manager con lunga esperienza nel settore finanziario e Marina Montedoro, direttrice di Coldiretti Veneto; Desirée Zucchi, imprenditrice del settore culturale e formatrice aziendale; Silvia Nicolis, presidente del Museo Nicolis; Alfonso Sonato, commercialista e revisore legale con incarichi in enti pubblici e privati.

ETIM Italy diventa realtà

La distribuzione edile, quella dell’idrotermosanitario e quella dell’elettrico si uniscono in ETIM Italy, rete d’impresa per la classificazione dei prodotti del settore edile, elettrico e idrotermosanitario secondo lo standard internazionale ETIM (ETIM Technical Information Model). Dopo la lettera d’intenti siglata un anno fa, la costituzione ufficiale con l’atto notarile firmato a Milano lo scorso 15 aprile nella sede milanese di Confcommercio da Giorgio Casanova, direttore generale di Metel Srl, Gabriele Nicoli, vicepresidente di Sercomated con delega al Digitale, e Corrado Oppizzi, direttore di Servizi ANGAISA Srl e segretario generale di ANGAISA, alla presenza di Mario Verduci, amministratore delegato di Sercomated e segretario generale di Federcomated. Un accordo storico che unisce un comparto che vale 54,4 miliardi di euro, di cui le 3 realtà che si sono unite nella rete d’impresa ETIM Italy – ossia Sercomated, ANGAISA e Metel – rappresentano quasi l’80%, per un valore di 42,8 miliardi di euro, 10.400 punti vendita e 91.000 addetti.Sono oltre 700.000 le imprese interessate in Italia, di cui 600.000 nelle costruzioni, con 2 milioni di addetti oltre a decine di migliaia di professionisti come geometri, architetti e ingegneri coinvolti, senza dimenticare i produttori, i grossisti e i distributori dei materiali. ETIM Italy andrà a classificare tutti i prodotti secondo i parametri di ETIM International, colmando tutti i dati attualmente mancanti e andando a richiedere cambiamenti sulle classificazioni errate. Un’attività importante che riguarderà in primis la produzione, ma anche tutta la filiera, dalla produzione, alla distribuzione fino ai progettisti. Un’attività che si riflette anche sul BIM e, a cascata, anche su imprese e applicatori. Il tutto nell’ottica di velocizzare e uniformare la ricezione di dati fondamentali per il comparto dell’edilizia.

Cosa offre il Mercato

Il vetro si fa materia d’arredo

Una nuova luce avvolge lo spazio doccia: quella del vetro Bronze, l’inedita finitura Duka pensata per rendere ancora più ricca e completa natura 4000, la linea che unisce innovazione tecnica, comfort e durata nel tempo, distinguendosi per la purezza delle sue forme e la solidità garantita dal vetro temperato di sicurezza da 6 mm. La nuova finitura conferisce al cristallo una sfumatura calda e opaca. Questa speciale tonalizzazione del vetro lascia filtrare la luce creando giochi di riflessi soffusi e morbide ombre che donano profondità e carattere allo spazio doccia.

Oltre all’affascinante impatto visivo, il vetro Bronze contribuisce a creare atmosfere rilassanti e avvolgenti, non compromette la luminosità dell’ambiente, ma la modula con raffinatezza, creando un’atmosfera accogliente. Il nuovo cristallo, insieme alle altre finiture del vetro, alle diverse cromie disponibili per i profili (argento lucido e opaco, look acciaio inox, copper pearl, brass pearl, black pearl), alla varietà dei sistemi di apertura e modalità di installazione, fanno delle cabine doccia natura 4000 soluzioni di alta qualità che rendono concreta la possibilità di creare ambienti unici. Inoltre, la possibilità di abbinare il vetro Bronze a profili color pearl o look acciaio inox, consente di dare vita a raffinati accostamenti o sorprendenti contrasti. Oltre a natura 4000, il nuovo vetro è disponibile anche per alcuni modelli delle serie libero 3000 e libero 4000. www.duka.it

Intelligente e sostenibile

Diloc, brand di Naicon Group, presenta Breeze On, una nuova linea di climatizzatori che coniuga tecnologia avanzata, design elegante e attenzione all’ambiente. Caratterizzato da una livrea total white, display a scomparsa e scanalature laterali Wave Wing, Breeze On si integra con stile in ogni ambiente. L’effetto Coanda assicura una distribuzione uniforme dell’aria, mentre l’intelligenza artificiale regola automaticamente frequenza e velocità delle ventole per un comfort su misura.

La funzione Follow Me rileva la posizione delle persone tramite il telecomando, ottimizzando la temperatura e riducendo gli sprechi. Breeze On utilizza il gas R32, con un impatto ambientale del 68% inferiore rispetto al tradizionale R410, e la funzione Auto seleziona la modalità di funzionamento più efficiente. Il sistema di pulizia automatica con shock termico elimina muffe e odori, mentre filtri e deflettori sono facilmente rimovibili per una manutenzione semplice. Compatibile con il pacchetto smart Diloc, il climatizzatore è gestibile via app e integrabile con Alexa e Google Assistant. Con Breeze On, Diloc conferma il suo impegno per innovazione, sostenibilità e comfort abitativo, offrendo un’aria più salubre e una climatizzazione intelligente. www.naicon.com

Eleganza senza tempo

Rubinetterie Treemme amplia la propria proposta con Classico Contemporaneo, progetto che riflette la filosofia dell’azienda: innovare nel rispetto della storia, con uno sguardo sempre attento alla qualità artigianale e al design made in Italy. La collezione comprende quattro linee di rubinetterie (Aurelia, Appia Kea e Ios), ciascuna con una propria identità stilistica, ma accomunate da un linguaggio estetico che fonde forme classiche e minimalismo contemporaneo.

Aurelia (design Danilo Fedeli) si caratterizza per la purezza delle linee e la precisione geometrica delle sue forme. Un design rigoroso e pulito che si adatta a contesti moderni, ma anche a spazi dal gusto più eclettico. Appia (design Danilo Fedeli) si ispira alla solidità e semplicità delle forme archetipiche con un design sobrio e deciso. La sua forza risiede nella capacità di fondere robustezza e leggerezza visiva, adattandosi a diversi stili di arredamento.

Kea (design Giampiero Castagnoli e Marco Pisati) si distingue per le sue linee morbide che donano un senso di fluidità e armonia all’ambiente bagno.

Ios (design Giampiero Castagnoli e Marco Pisati) è la linea che più richiama l’immaginario classico: dettagli raffinati e proporzioni bilanciate reinterpretano la tradizione in chiave moderna. Perfetta per ambienti che vogliono trasmettere un senso di lusso discreto e senza tempo. www.rubinetterie3m.it

Un’opera d’arte, alla portata di tutti

3-Tre di Palazzani è una collezione di rubinetterie, disegnata da Andrea Zani, che fonde le più innovative e avanzate tecnologie costruttive e di finitura con la ultracentenaria maestria artigiana dell’azienda. Come un quadro, un affresco o una scultura d’autore, gli elementi a muro, a soffitto e a pavimento della collezione 3-Tre catturano l’attenzione per la cura dei dettagli e il loro design, in grado di integrarsi in qualsiasi stile di arredamento. Il suo look prende ispirazione da un’irrinunciabile necessità di pulizia, chiarezza e armonia. La funzionalità e l’ergonomia di tutti gli elementi, sono esaltati dalla bellezza delle finiture speciali come la nuovissima PVD Color Technology in grado di conferire ai prodotti brillantezza e durata o l’innovativa HRP (High Resistance Paint) Technology – applicata su richiesta per le colorazioni proposte a catalogo – che offre una resistenza all’abrasione e all’usura superiori dell’82% rispetto alla classica ossidazione anodica. www.palazzani.eu

IOS, design Giampiero Castagnoli e Marco Pisati

Per ogni esigenza di climatizzazione

Vaillant ha presentato il “Next Level R290” della propria gamma di pompe di calore aroTHERM, disponibile nei modelli aroTHERM plus, aroTHERM perform e aroTHERM pro, soluzioni ideali per ogni scenario d’uso. Il Next Level R290 della gamma aroTHERM si distingue per il design total black, una scelta estetica che esprime modernità e robustezza, unita a tecnologie di ultima generazione per il massimo delle prestazioni. La storica gamma si amplia e si articola oggi in tre modelli distinti. aroTHERM plus, fiore all’occhiello per le abitazioni unifamiliari, è la soluzione ideale per chi cerca il perfetto equilibrio tra prestazioni, efficienza e comfort. aroTHERM pro, estremamente compatta e leggera, è pensata per i nuovi edifici ad alta densità abitativa delle metropoli, dove lo spazio esterno è sempre più limitato. Infine, aroTHERM perform, progettata per raggiungere potenze elevate, è la risposta per piccoli edifici commerciali e contesti condominiali.

Efficienza e controllo

Con un’Etas fino al 202% a 35 °C, aroTHERM plus garantisce efficienza energetica, assicurando il massimo rendimento. Le emissioni sonore ridotte fino a 9 dB(A) in modalità silenziosa la rendono una delle soluzioni dal funzionamento più discreto della sua categoria. La gamma offre inoltre un’elevata modularità e potenza: è possibile raggiungere una capacità nominale di riscaldamento fino a 126 kW, installando fino a sei unità in cascata (ogni unità ha una potenza di 21 kW), tutte gestibili tramite un unico controller per ottimizzare prestazioni e flessibilità d’uso. Inoltre, integra il nuovo sistema di controllo IQconnect, che include avviamento guidato, gateway integrato, accesso ai dati in tempo reale e aggiornamenti over-the-air, oltre a permettere di gestire fino a due circuiti senza elettronica aggiuntiva. www.vaillant.it

Gruppo di riempimento

Il gruppo di riempimento 503 di F.A.R.G. è indicato in tutti gli impianti di riscaldamento a circuito chiuso, in cui permette di mantenere costante la pressione del fluido all’interno della tubazione. Caratteristica principale è il funzionamento a pistone con camera di compensazione. Gli attacchi per il collegamento all’impianto sono femmina e a bocchettone maschio filettati secondo la norma ISO 228/1. Due attacchi da 1/4”G posti sul corpo permettono il collegamento di un manometro di controllo.

Pressione massima d’esercizio consigliata: 10 bar

Regolazione: collaudato e tarato ad una pressione di uscita di 1,5 bar

Campo di regolazione pressione in uscita 0,2 – 4 bar Temperatura massima di utilizzo: 120°C www.farg.it

Docce outdoor

In un contesto architettonico unico come quello del complesso di San Marco nel cuore di Brera a Milano, in occasione della VIII edizione di DOT (Design Outdoor Taste), evento del Fuorisalone dedicato al Living Design, Idral ha presentato la nuova gamma di docce outdoor, una sintesi di design, funzionalità e sostenibilità.

Le docce della Serie M84 hanno un design dalle geometrie semplici e minimaliste, pensato per piacere esteticamente e garantire durabilità nel tempo. L’impiego dell’acciaio inox AISI 316L risponde alla crescente richiesta di prodotti affidabili, eleganti e sostenibili nel tempo. Le cartucce miscelatrici e i diffusori getto, realizzati con materiali di alta qualità italiana, garantiscono performance impeccabili: un getto confortevole, una miscelazione precisa e una facile manutenzione. Sono disponibili in vari colori su richiesta. Installate in contesti pubblici o in oasi di lusso personale, le docce M84 conferiscono raffinatezza agli spazi, combinando stile e funzionalità in modo impeccabile. Sono confezionate in scatole FSC, riducendo così l’impatto ambientale durante il trasporto. www.idral.it

Ottimizzare gli spazi

La gamma di fancoil Filomuro Slim Fit di Innova per installazione a parete può vantare uno spessore minimo senza confronti: 128 mm.

Le ridotte dimensioni e il profilo arrotondato di Filomuro Slim Fit (profondità 128 mm) e Filomuro Slim Fit XL (215 mm) li rendono adatti all’inserimento in qualsiasi contesto. Il modello Filomuro Incasso, progettato appositamente per l’inserimento in nicchia, è la soluzione ideale per una perfetta integrazione architettonica e per liberare spazio a pavimento.

La gamma, design Luca Papini, si distingue anche per la sua facilità di regolazione: il flusso dell’aria, infatti, è modulato da un motore con inverter DC che, oltre ad avere consumi elettrici minimi, garantisce una perfetta stabilità operativa e la ventola tangenziale ottimizzata riduce al minimo le emissioni acustiche, mai superiori a 37 dB(A) nel funzionamento a media portata d’aria.

Comandabili attraverso un comodo telecomando a raggi infrarossi, i fancoil dispongono di un ampio schermo touch screen a bordo macchina che facilita l’accesso a tutte le funzioni principali. Oltre a una scheda elettronica di serie che abilita il collegamento a sistemi di gestione remota (Wi-Fi, ModBus, Bluetooth) e domotici, il controllo dei fancoil può essere affidato a Butler Pro, il web server di Innova per integrare e ottimizzare la gestione dell’intero impianto di climatizzazione, dalle pompe di calore alla VMC a tutti i terminali, in grado di garantire il giusto livello di benessere dove e quando serve, in inverno come in estate.

www.innovaenergie.com

Soluzione antigorgoglio

Glu Glu Stop Domestico di Lira è un TEE antirumore studiato per lo scarico di lavatrici e lavastoviglie. Spesso questi elettrodomestici vengono utilizzati la sera o anche la notte, amplificando il rumore dello scarico generando il classico gorgoglio, ancora più molesto in ambito condominiale. Con Glu Glu Stop Domestico, che prevede un montaggio facile e rapido sul sifone, si elimina la formazione di aria nelle tubazioni che è la causa del gorgoglio. È disponibile in diverse soluzioni per qualsiasi tipo di esigenza: la confezione base contiene il TEE con portagomma diametro 20-25 e una prolunga per l’allacciamento a un sifone Lira già installato. Nel caso in cui si volesse sostituire o installare un nuovo sifone, il Sifone Salvaspazio “Spazio1 Domestico” per lavelli a una vasca, oppure il Sifone salvaspazio “NEW Spazio 2 Domestico” per lavelli a due vasche, sono già completi di TEE antirumore per la connessione agli elettrodomestici. www.lira.com

Clima intelligente con stile

Il nuovo climatizzatore LG ARTCOOL™ Mirror AI Air amplia la gamma di soluzioni residenziali LG, unendo design sofisticato e tecnologia intelligente. Dotato dell’Intelligenza Artificiale Affectionate, il dispositivo apprende le abitudini dell’utente e adatta il comfort in modo personalizzato. La funzione AI Air regola automaticamente flusso e intensità dell’aria, mentre Sleep Timer+ ottimizza temperatura e ventilazione durante il sonno. La modalità Soft Air garantisce una brezza silenziosa e delicata a temperatura raggiunta.

Compatibile con l’app LG ThinQ™, il dispositivo è gestibile da remoto, con controllo personalizzato della temperatura e della ventilazione. La funzione AI kW Manager monitora i consumi in tempo reale, consentendo un uso energetico consapevole. I sensori Window Open Detection e Human Detecting ottimizzano il risparmio energetico in base alla presenza in ambiente o variazioni di temperatura. Il design a finitura specchiata, elegante e moderno, si integra in ogni stile abitativo. La griglia inferiore non solo valorizza l’estetica, ma migliora la distribuzione dell’aria su un raggio di oltre 180°. Il climatizzatore è in classe energetica A+++ per raffreddamento e riscaldamento.

LG ARTCOOL Mirror AI Air si aggiunge ai modelli Gallery Photo e Gallery LCD, che uniscono funzionalità e arte, confermando la visione LG di climatizzazione come elemento d’arredo innovativo. www.lg.com/global/business/hvac

Comfort su misura

Lanciato a luglio 2024, il sistema Multisplit airHome

Multi Pro di Hitachi Cooling & Heating si è affermato come una soluzione versatile per la climatizzazione residenziale. Progettato per collegare fino a 5 unità interne a un’unica unità esterna, offre un ampio range di potenza da 3.6 a 10 kW, adattandosi a diverse esigenze di riscaldamento e raffrescamento.

Compatibile con numerose unità interne — dalle eleganti unità a parete airHome, dotate di tecnologia di autopulizia FrostWash, al performante airHome 800, efficace fino a -15 °C (in versione monosplit) — il sistema supporta anche unità Floor, ideali per grandi ambienti, Ducted, per una climatizzazione invisibile, e Cassette 4-vie, compatte e pensate per applicazioni commerciali leggere.

Ottimizzare il lavoro quotidiano

Rehau aggiorna la gamma di attrezzature professionali per impianti idraulici con i nuovi utensili Rautool A-light3 QC e Rautool Xpand2 QC, pensati per aumentare l’efficienza in cantiere e semplificare l’installazione dei sistemi Rautitan e Fastloc. Compatte, leggere e maneggevoli, queste attrezzature rappresentano una nuova generazione di strumenti professionali ad alte prestazioni. Il cuore dell’innovazione è il sistema Quick Change (QC): teste di compressione a cambio rapido, senza perni di fissaggio, che si montano facilmente sul cilindro girevole a

360°, garantendo velocità e sicurezza durante l’uso. Questo consente il passaggio immediato tra diametri da 16 a 40 mm, migliorando sensibilmente i tempi di lavorazione. La funzione di avvio rapido ottimizza la velocità di pressatura, mentre la batteria Makita da 18V/1,5Ah assicura fino a 150 connessioni con una sola carica e tempi di ricarica inferiori a 20 minuti. Per un lavoro preciso anche in spazi bui, gli utensili sono dotati di luce

AirHome Multi Pro garantisce alte prestazioni energetiche, con efficienza fino a A+++ in raffreddamento e A++ in riscaldamento, grazie a funzioni intelligenti come sensori di presenza, modalità Eco, Smart Eco, Night e SleepSense. Tutte le unità vantano basse rumorosità (fino a 21 dB) per il massimo comfort.

Il controllo da remoto è disponibile via app airCloud GO, con funzionalità come Smart Geo Fence e Energy Cost Estimator. Alcune unità includono tecnologie di purificazione dell’aria come ViroSense Z1 e AQtiv-Ion, che eliminano fino al 99% di inquinanti e batteri. Il sistema offre 4 anni di garanzia su schede e compressore e beneficia di detrazioni fiscali.

www.hitachiaircon.com

LED integrata, che migliora il controllo visivo durante l’installazione. www.rehau.com

Effetto seta

Grohe Spa trasforma il bagno in una spa domestica grazie alle nuove finiture satinate Cromo Satinato e Grigio Antracite Satinato. Disponibili per le linee di rubinetteria Allure e Atrio, docce e accessori coordinati, queste finiture elevano il design della stanza da bagno, offrendo al contempo elevata resistenza alla corrosione e lunga durata. Parte della collezione Grohe Colors, le superfici satinate vantano un effetto seta unico e garantiscono una perfetta armonia cromatica tra tutti gli elementi del bagno. Il principio del “Perfect Match” permette infatti di abbinare rubinetterie, soffioni, miscelatori e accessori con estrema coerenza estetica.

Le nuove finiture sono compatibili anche con i moduli doccia Grohe Rainshower Aqua e la linea di accessori Grohe, mantenendo uno stile uniforme in tutto l’ambiente.

Le finiture satinate sono disponibili anche per la Grohe Atrio Private Collection, una linea di alta gamma che consente massima personalizzazione grazie a leve, inserti in quarzo e sette varianti colore. Linee essenziali e forme morbide conferiscono al bagno un’eleganza senza tempo. www.grohe.it

Prestazioni di risciacquo potenziate

Geberit amplia la gamma della serie iCon, la più venduta in Italia, introducendo la tecnologia TurboFlush, già presente nelle serie ONE, Acanto e nei WC smart AquaClean. Disponibile nelle versioni a terra e sospesa, iCon unisce il suo design essenziale e minimalista a prestazioni tecniche d’eccellenza. TurboFlush sfrutta un getto d’acqua laterale che genera un vortice potente e silenzioso all’interno del vaso, garantendo un risciacquo igienico, preciso e superiore agli standard, soprattutto se abbinato alle cassette Geberit. La geometria senza brida (Rimfree®) consente un flusso mirato che raggiunge anche il centro del sifone, evitando accumuli di residui e riducendo il rumore. La nuova iCon con TurboFlush mantiene la piena compatibilità con i sedili esistenti, rendendo semplice la sostituzione in caso di ristrutturazioni. Tutti i sedili sono facilmente rimovibili per agevolare la pulizia. www.geberit.it

Quando il cliente dice “no” è un’occasione

Attraverso approcci relazionali, tecniche empatiche e l’uso intelligente del dialogo, il “no” del cliente può trasformarsi nel punto di partenza di una relazione di fiducia

C’è un piccolo grande segreto che ogni professionista della vendita dovrebbe tatuarsi nella mente: ogni obiezione è un atto d’amore mancato. Sì, avete letto bene. Quando un cliente solleva un’obiezione, non vi sta dicendo “non voglio”, ma “non sono ancora convinto”. E proprio lì si nasconde un’opportunità straordinaria. In altre parole, un’obiezione non è la fine della conversazione: è l’inizio di un vero dialogo. E il dialogo, come sappiamo, è il cuore pulsante di qualsiasi relazione di fiducia.

Molto spesso, infatti, il “no” non è un rifiuto, ma una richiesta di rassicurazione. Il cliente sta dicendo: “Ho bisogno di capirci di più”, “Non mi sento ancora al sicuro”, “Convincimi che ne vale la pena”. Chi sa ascoltare questi messaggi impliciti, apre la porta a una relazione più profonda e duratura. Non si tratta solo di vendere qualcosa, ma di costruire fiducia. Fiducia che, una volta conquistata, si trasforma in fidelizzazione.

Lo psicologo sociale Leon Festinger lo aveva già intuito con la sua teoria della dissonanza cognitiva: quando le persone percepiscono una discrepanza tra ciò che desiderano e ciò che ricevono, entrano in tensione. E cercano di risolverla. Le obiezioni sono il segnale di questa tensione. Non sono muri, sono crepe. E dove c’è una crepa, c’è uno spiraglio. E dove c’è uno spiraglio, c’è la possibilità di far filtrare nuova luce. Se sapete coglierla, quella luce può diventare una guida verso una decisione positiva.

Le obiezioni non vanno “superate” Una delle peggiori espressioni che si sentono in aula (e sul campo) è: “Superare l’obiezione del cliente”. Come se il cliente fosse un ostacolo da saltare, una

resistenza da abbattere. Nulla di più sbagliato. L’obiezione non va vinta, va capita. Va ascoltata come si ascolta una persona cara che esprime un dubbio, una paura, un’incertezza. L’obiezione va accolta, esplorata, capita. È un’informazione preziosa, non un fastidio da gestire in fretta. È come se il cliente vi stesse dicendo: “Vorrei fidarmi di voi, ma ho bisogno che mi aiutiate a farlo”. E in fondo, non è quello che desideriamo tutti quando acquistiamo qualcosa di importante?

Chi si avvicina all’obiezione con la volontà di ascol tare e comprendere, anziché di ribattere e chiudere, ha una marcia in più. È come un buon mediatore che sa vedere i bisogni dietro le posizioni, le paure dietro le reazioni. Il venditore empatico è anche un po’ psi cologo: non nel senso clinico, ma nel senso umano e relazionale.

E allora, da dove si parte? Dal rispetto. Dall’ascolto sincero. Dalla disponibilità ad accettare che ciò che per voi è ovvio, per l’altro potrebbe non esserlo affatto. E da una buona dose di curiosità: cosa c’è davvero dietro a quella frase apparentemente ostile?

Quattro chiavi per entrare nella mente (e nel cuore) del cliente

1. Accogliere senza giudicare. Il cliente dice: “Costa troppo”. Voi evitate di reagire subito. Non vi difen dete. Non rilanciate. Lo guardate (o ascoltate) e rispondete: “Mi interessa capire meglio: cosa intende esattamente?”. In quel momento, state comunicando rispetto. Gli state dicendo: “Hai diritto di pensarla così, aiutami a comprenderti meglio”. Non state solo gestendo un’obiezione: state dimostrando di essere persone affidabili. E questa, nella vendita, è una valuta preziosa. L’ac coglienza genera apertura: solo se il cliente si sente accolto, può davvero lasciarsi accompagnare verso

Fabrizio Pirovano

Marco Monti

una nuova visione.

2. Fate domande che aprono, non che chiudono. Provate con: “Quali sono i parametri che consideri importanti quando valuti un prodotto come questo?”. State spostando l’attenzione dal prezzo al valore. E soprattutto, lo state aiutando a pensare. Una domanda ben posta può fare molto più di una presentazione perfetta. Può accendere il pensiero critico, stimolare il confronto, aprire nuovi scenari. È come aprire una finestra: l’aria fresca che entra può cambiare tutta l’atmosfera.

3. Riformulate per ricalibrare. Se il cliente dice: “Non mi convince”, voi potete rispondere: “Se ho capito bene, ci sono ancora degli aspetti che non risultano allineati ai tuoi obiettivi. Possiamo esplorarli insieme? (sarebbe come chiedere “cosa intendi quando dici che non ti convince esattamente?”). Non lo contraddite, lo accompagnate. Non lo forzate, lo guidate con garbo. Riformulare è un atto di rispetto: dimostrate che avete ascoltato davvero e che volete verificare di avere compreso correttamente. Una forma evoluta di empatia attiva. Inol-

sono solo “coperture”. Come quando dite “ci penso su” per prendere tempo. Oppure “devo parlarne con un collega” per evitare un “no” diretto. Qui entra in gioco la vostra capacità di ascolto attivo e di lettura tra le righe. Più che convincere, serve capire. Più che rispondere, serve indagare. Chiedetevi: cosa c’è dietro a quella frase? Un timore di sbagliare? Una brutta esperienza passata? Una pressione esterna che non conosciamo? Solo chi sa restare nel dubbio, senza fretta di concludere, può scoprire la verità dietro l’apparenza. E la verità, una volta svelata, è quasi sempre gestibile. Ecco perché ogni “no” è una finestra da aprire, non una porta chiusa. Serve pazienza, sensibilità, presenza. Ma il risultato è una relazione più autentica e solida, che può andare ben oltre la singola trattativa.

Il cliente non ha sempre ragione, ma ha sempre una ragione

Ecco la regola d’oro. Anche se il cliente vi dice qualcosa che reputate assurdo, esagerato o infondato… non perdetevi il suo perché. È lì che trovate la chiave per trasformare un diniego in dialogo, un muro in ponte. Perché spesso la vera ragione non è quella che viene detta, ma quella che viene sentita. E lavorare con ciò che le persone sentono richiede delicatezza, espeumiltà. A volte, basta anche solo dire: “Capisco che sia importante, puoi dirmi di più?”. Una frase semplice, ma potente. Che apre spazi di fiducia. Perché dimostra interesse genuino, non strategia. E in un mondo in cui tutti cercano di vendere qualcosa, chi riesce a capire davvero si distingue. Come diceva Carl Rogers, psicologo umanista e padre dell’ascolto empatico: “Il curioso paradosso è che quando mi accetto così come sono, allora posso cambiare”. Vale anche per i clienti. Se li accettate nei loro “no”, possono aprirsi a un “forse”, e poi a un “sì”. Ma quel “sì” avrà un valore molto più profondo: sarà un “sì” consapevole, costruito, autentico. E sarà l’inizio di una relazione commerciale solida e duratura. Una relazione in cui il cliente non si sentirà mai un numero, ma una persona davvero ascoltata. 

Pirovano

Letti per voi

Conclusa l’avventura ITS e Dintorni, inizia da questo numero una nuova rubrica che offre, ogni volta, recensioni di libri inerenti, direttamente o indirettamente, al settore. I temi proposti riguarderanno il design, l’architettura, il marketing e l’economia. Titoli recenti che potranno soddisfare la curiosità di un pubblico attento ai cambiamenti e stimolare riflessioni

Dynasty. Dagli Agnelli ai Del Vecchio, dai Benetton ai De Benedetti: il crollo delle dinastie dei potenti

Autore: Mario Giordano

Casa editrice: Rizzoli

Anno edizione: 2025

Costo: 19,00 euro

“Negli anni Ottanta si celebrava il capitalismo familiare. C’erano l’Avvocato, l’Ingegnere, il Contadino. Oggi, però, quelle dinastie si stanno sgretolando davanti ai nostri occhi. Le grandi famiglie, dagli Agnelli ai Benetton, dai Del Vecchio ai De Benedetti, nel momento del passaggio generazionale, stanno dimostrando tutta la loro debolezza”. Se negli anni ‘80 le grandi famiglie imprenditoriali scrivevano, dunque, la storia dell’industria e del commercio del Paese, oggi queste dinastie industriali sono al centro di faide che si consumano nei tribunali. Gli Agnelli si dividono su eredità e tesori nascosti, mentre l’industria automobilistica italiana declina; Carlo De Benedetti denuncia i figli per aver venduto il suo impero editoriale; la famiglia Del Vecchio trasferisce il controllo dell’azienda in Francia; e i Benetton, tra crescenti deficit, spartiscono il patrimonio immobiliare con sorteggi. Il libro mette in luce le dinamiche di potere, le strategie imprenditoriali e le crisi che hanno portato alla fine di un’epoca di dominio assoluto di queste famiglie, offrendo uno sguardo critico e dettagliato sulla loro influenza e sul loro declino nel contesto italiano e internazionale. Per i lettori interessati, si consiglia anche la lettura di Dinastie, libro che porta la firma di Enzo Biagi, edito nel 1988: interviste ai maggiori esponenti delle casate industriali (Agnelli, Ferruzzi, Rizzoli, Lauro). Ognuna di queste famiglie ha costituito un pezzo d’Italia e un modo diverso di concepire il mondo.

Disegnare il cambiamento. 1994 -2024. Un viaggio tra società, tecnologia e architettura

Autore: Testi di Massimo Roj, Chora (Curatore), Will (Curatore) – Introduzione di Mario Calabrese

Casa editrice: Editoriale Giorgio Mondadori

Anno edizione: 2025

Costo: 28,00 euro

“La storia che vogliamo raccontarvi comincia con un insegnamento fondamentale: i periodi di crisi sono anche quelli che permettono il cambiamento e l’innovazione. Quando crollano i vecchi paradigmi si apre spazio per fare cose diverse, ma per fare ciò sono necessarie due qualità: il coraggio e uno sguardo aperto e curioso”.

Così Mario Calabresi apre la sua introduzione a “Disegnare il cambiamento. 1994 – 2024. Un viaggio tra società, tecnologia e architettura”.

Il cambiamento attraversa ogni dimensione: dai nuovi scenari geopolitici alla rivoluzione digitale, dal lavoro alle accelerazioni della società fino alla ricerca di una nuova empatia con il pianeta. C’è un luogo che anticipa tutto questo, lo incarna e lo genera: è la città, uno spazio denso e in evoluzione. Sempre più il ruolo di chi progetta e dell’architettura è interpretare il cambiamento, plasmando gli spazi dove abitiamo, lavoriamo, ci muoviamo, ci incontriamo. Un viaggio, dal 1994 al 2024, che ha visto sgretolarsi ogni paradigma e ogni certezza: la società che si è fatta liquida e la tecnologia che ha cambiato il nostro modo di interagire e di interpretare la realtà. In questo scenario è nato un nuovo modo di fare progettazione, integrando architettura, ingegneria e design. Nelle pagine del libro, il progettare – inteso come projectare, guardare avanti – corre al ritmo dell’evoluzione dei social, degli stravolgimenti geopolitici, dei cambi di governo nazionali, delle città che si trasformano e delle grandi sfide del mondo di oggi, fino a tracciare la direzione dei prossimi 30 anni.

RUBINETTERIE ITALIANE

Rilanciare l’industria ceramica: misure concrete

Il convegno “L’industria ceramica italiana: il problema dell’energia” ha denunciato l’alto costo energetico e le criticità del sistema ETS per la ceramica, chiedendo riforme e tutele urgenti a cura di Maruska Scotuzzi

Si è tenuto lo scorso 12 maggio al Teatro Carani di Sassuolo, alla presenza di oltre 300 partecipanti, il convegno dal titolo “L’industria ceramica italiana: il problema dell’energia”, organizzato congiuntamente da Confindustria Ceramica e dall’Università di Modena e Reggio Emilia, nell’ambito delle celebrazioni per l’850° anniversario dalla

fondazione dell’ateneo. L’evento ha evidenziato le criticità del settore ceramico, fondamentale per l’economia locale e nazionale, a causa dell’aumento dei costi energetici e delle politiche europee ETS, che penalizzano la competitività delle imprese. Sono intervenuti esperti, politici e rappresentanti istituzionali, sottolineando la necessità di riformare il sistema ETS, sospendere la riduzione delle quote gratuite e attivare meccanismi di protezione dell’export. Si è

“L’incontro ha affrontato uno dei nodi più urgenti per il distretto ceramico: l’impatto crescente dei costi energetici e del sistema ETS europeo sulla competitività delle imprese, con i conseguenti rischi per l’occupazione e il benessere dell’economia territoriale”

anche discusso di come le normative europee, influenzate da posizioni ideologiche, abbiano rallentato gli investimenti e aumentato i costi, mettendo a rischio la produzione industriale. Infine, si è evidenziato il ruolo strategico delle politiche regionali e nazionali per sostenere le imprese energivore e la necessità di rivedere le scadenze del Green Deal per tutelare il settore ceramico e l’industria italiana in generale.

Ceramica e territorio: la manifattura come motore di sviluppo e moltiplicatore economico

Dopo i saluti iniziali di Carlo Adolfo Porro, Magnifico Rettore di UNIMORE, del Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini, del Presidente di Confindustria Ceramica Augusto Ciarrocchi e del Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, che ha inviato un videomessaggio, ha preso la parola Gianluca Marchi, Prorettore

Dopo le elezioni del 2024, gli obiettivi rimangono ambiziosi

Vicario di UNIMORE, il quale ha delineato l’importanza ed il rilievo della ceramica sul territorio, ma anche i fattori di criticità. L’industria delle piastrelle di ceramica nel distretto emiliano di Sassuolo rappresenta un valore aggiunto dell’11,6% e occupa il 7,5% del settore manifatturiero delle provincie di Modena e Reggio, valori molto superiori alla media regionale e nazionale. Nel 2023, grazie a 14.350 addetti e a investimenti continui, la produzione ha raggiunto l’85,5%. L’intera filiera della ceramica italiana, che occupa circa 40.000 addetti e che evidenzia una strettissima interconnessione tra tutti gli anelli che la compongono, mostra anche una elevata capitalizzazione di tutte le sue componenti. Tuttavia, dal 2024 si nota una diminuzione degli investimenti, un segnale di allarme, proprio in concomitanza con l’aumento dei costi per l’acquisto delle quote ETS per le imprese ceramiche.

Impatto del sistema ETS e dei costi energetici sull’industria italiana

Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, ha evidenziato come i meccanismi europei ETS e CBAM siano distorti: il primo, influenzato dalla speculazione, impone obiettivi troppo ambiziosi senza considerare le capacità tecnologiche, penalizzando industrie strategiche come quella ceramica, che già sostiene costi elevati. Già oggi il sistema impone al settore extra costi per circa 120 milioni di euro all’anno, ma la situazione si aggraverà generando nuovi oneri per imprese già penalizzate dai crescenti costi energetici. Il CBAM, introdotto per risolvere i problemi del primo, è ancora inefficace. Per proteggere la competitività del settore, è necessario sospendere la riduzione delle quote gratuite, attuare misure di protezione dell’export e compensare i costi ETS indiretti. Inoltre, Tabarelli ha sottolineato l’importanza di aumentare l’offerta di gas nazionale e ha denunciato anche gli squilibri nel prezzo del gas rispetto ai principali competitor UE ed extra UE.

• Sistema partito nel 2003, con l’ultima Direttiva 2018/418 che fissa le regole della quarta fase 2021-2030.

• A maggio 2023 arriva la nuova Direttiva 959/2023 con nuovi ambiziosi obiettivi;

• Riduzione della CO2, rispetto al 1990, dal -40% al -55% che, per i settori ETS, significa un irrigidimento dal -43% al -62% rispetto ai livelli 2005;

• Fine della fase transitoria del CBAM (Carbon Adjustment Border Mechanism) che, per ora, esclude le ceramiche, ma che definisce regole importanti che potrebbero valere per tutti i settori;

• È un ‘’dazio’’ che vuole difendere i settori esposti alla concorrenza estera, ma determina la fine delle assegnazioni gratuite e i permessi dovranno essere comprati;

• Introduzione dell’ETS2 che copre le emissioni derivanti dall’immissione in consumo di combustibili per settori dei trasporti civili, riscaldamento ed impianti non inclusi nell’ETS1.

Fonte: “Impatto dell’ETS sull’industria ceramica italiana. Appunti per la politica europea”, NE Nomisma Energia per Confindustria Ceramica

ENERGIA

L’industria Ceramica

Il Valore Aggiunto (VA) prodotto dal settore delle piastrelle ceramiche nelle province di Modena e Reggio Emilia (MO + RE) è stato pari a circa 1,978 miliardi euro (2022)

VA INDUSTRIA PIASTRELLE CERAMICHE SU TOTALE MANIFATTURIERO MO+RE

OCCUPAZIONE INDUSTRIA

PIASTRELLE CERAMICHE SU TOTALE MANIFATTURIERO MO+RE

• Incidenza a livello locale molto superiore rispetto a Regione ER (VA = 5,3%; Occupazione = 3,2%) e Italia (VA = 0,8%; Occupazione = 0,4%)

• Forte contributo del distretto ceramico allo sviluppo economico locale

“L’industria ceramica italiana: il problema dell’energia”. Presentazione di Gianluca Marchi, Prorettore Vicario di Unimore

La competitività dell’industria manifatturiera può passare per Bruxelles?

Nella prima tavola rotonda, moderata dalla giornalista Ilaria Vesentini, l’europarlamentare Stefano Cavedagna ha rilevato come le politiche green europee siano

Occupazione

spesso influenzate da posizioni ideologiche, con obiettivi di sostenibilità difficili da raggiungere e ha rimarcato la conseguente necessità di sistemi di compensazione indispensabili per mantenere la manifattura in Europa.

L’Europarlamentare Giorgio Gori, relatore della Risoluzione sulle industrie ad alta intensità energetica, ha ricordato l’importanza di interventi sul mercato del gas – richiesti alla Commissione – quali gli acquisti aggregati e la revisione del ruolo della riserva stabilizzatrice del mercato che, invece, ad oggi è un fattore di moltiplicazione del prezzo, e ha criticato il fatto che in Italia le risorse extra non vengano adeguatamente indirizzate alle imprese, a differenza di quanto avviene in Germania con ingenti fondi pubblici. “Il settore pubblico vale il 14% del pil europeo e può far da traino per valorizzare gli investimenti delle aziende sul mercato”. Aggiunge Gori: “In Italia le risorse extra non vengono reindirizzate sulle imprese come avviene in Germania, dove sono stati stanziati 50 miliardi di euro di fondi pubblici per il differenziale dei costi energetici delle imprese”. L’europarlamentare Massimiliano Salini ha ribadito la necessità di aggiustamento dei meccanismi di compensazione dei costi indiretti dell’ETS, compreso il

• Occupazione diretta industria piastrelle ceramiche: 14.350 addetti (2024)

• Circa 1 lavoratore manifatturiero su 13 a livello locale è occupato nell’industria delle piastrelle ceramiche

• Alta qualità occupazionale Variazione % t1-t

Peso occupazionale crescente del distretto:

• MO+RE su ER: dal 83,4% (2014) al 85,6% (2023)

• MO+RE su Italia: dal 75,6% (2014) al 79,4% (2023)

Fonte: “L’industria ceramica italiana: il problema dell’energia”. Presentazione di Gianluca Marchi, Prorettore Vicario di Unimore

Fonte: Indagine Statistica Nazionale 2023 e stime 2024 Confindustria Ceramica

Fonte:

ANGAISA e Confindustria Ceramica insieme per una scelta responsabile Il Comitato Esecutivo di ANGAISA ha approvato all’unanimità un’azione di supporto nella diffusione e promozione della campagna Ceramics of Italy sulla responsabilità e sostenibilità dell’industria ceramica italiana, rivolta ai distributori associati ANGAISA. La collaborazione tra Confindustria Ceramica e ANGAISA affonda le basi nella convenzione focalizzata sulla formazione degli addetti della distribuzione specializzata del settore idrotermosanitario, che – se consideriamo le aziende associate ANGAISA – può contare oggi su oltre mille punti vendita in tutta Italia: un’attività di fondamentale importanza nella qualificazione del processo di vendita, che ora si arricchisce di nuovi elementi per gli addetti delle sale mostra e per guidare il consumatore in una scelta di acquisto responsabile a favore del prodotto ceramico italiano. Con la campagna “Io scelgo la responsabilità. Fallo anche tu!” viene formulato l’invito ad architetti, distributori, sviluppatori immobiliari, posatori e consumatori finali di tutto il mondo a essere protagonisti del futuro del pianeta, preferendo chi – fin dagli anni Settanta – ha messo tutela dell’ambiente e rispetto delle persone nell’impasto di tutti i prodotti che commercializza. Proprio nel momento dell’acquisto il consumatore finale è in grado di operare scelte all’insegna della sostenibilità e della consapevolezza: un momento cruciale nel quale chi sta mettendo mano al portafogli deve essere attento agli effetti della sua decisione e al fatto che ogni scelta di acquisto può rappresentare un contributo fondamentale per il rispetto dell’ambiente. Gli strumenti a disposizione dei punti vendita si compongono di cinque video (i cui temi spaziano dall’economia circolare, all’embodied carbon, dalla responsabilità sociale all’edilizia sostenibile fino al risparmio energetico), che si affiancano a una brochure e a un roll up; ognuno fa riferimento ad alcuni concetti chiave, legati all’impegno della ceramica italiana sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità nei confronti di dipendenti e consumatori.

CBAM che al momento esclude il settore ceramico. “Il sistema ETS ha già danneggiato la ceramica, come evidenzia il rallentamento degli investimenti negli ultimi anni; andrà mantenuto nelle sue finalità ma riformato in profondità. Questa Europa non può più permettersi l’ETS se vuole mantenere una produzione industriale competitiva e sostenibile, pena la delocalizzazione delle imprese e la perdita dei posti di lavoro”.

Ridurre i costi dell’energia per i distretti

Nella seconda tavola rotonda il vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla ha, invece evidenziato gli interventi introdotti a sostegno dell’economia regionale, come la sperimentazione sui mini-reattori nucleari, lo stoccaggio di gas naturale di Minerbio e il rigassificatore di Ravenna e ha avvertito dei rischi di degrado geovaloriale e di speculazione nel sistema ETS, proponendo misure come un basket finanziario per gli energivori.

Dichiara Colla: “Vedo un grande rischio di degrado geovaloriale che mette in discussione la libertà di impresa. Nel sistema ETS andrebbe eliminata la speculazione finanziaria e sul decreto concessioni idroelettrico è necessario mettere a disposizione un basket finanziario per gli energivori, destinando loro quota parte dell’energia prodotta”.

IN SINTESI

• L’UE si è data ha un obiettivo ambizioso, nonostante conti solo per il 6% delle emissioni mondiali;

• Il sistema aggiunge extra-costi che le industrie europee, già in sofferenza per costi energetici, materie prime e situazione congiunturale, non possono assorbire;

• L’effetto è riduzione dei margini e aggravio per i consumatori;

• Il CBAM sposterà il problema, ma non lo risolverà. Per la ceramica cosa fare: ridurre l’onere attraverso la sospensione della riduzione delle quote gratuite, in attesa di reale alternativa tecnologica; razionale estensione del CBAM al settore ceramico che preveda anche una protezione dell’export; attivare subito la compensazione dei costi indiretti ETS.

Fonte: “Impatto dell’ETS sull’industria ceramica italiana. Appunti per la politica europea”, NE Nomisma Energia per Confindustria Ceramica

ENERGIA

Investimenti

Incidenza % Investimenti

Regione e Italia

Investimenti settore per aree

Variazione t1-t

Investimenti settore per aree - € milioni

• Investimenti in innovazione di prodotto e tecnologia per mantenere la centralità competitiva a livello globale

• Continuare a guidare il processo di trasformazione infrastrutturale e digitale

• Fino al 2023 gli investimenti hanno tenuto. Oggi cosa sta succedendo?

Antonio Gozzi Special Advisor di Confindustria ha evidenziato come i costi dell’energia, in particolare per la ceramica, mettano a rischio le imprese italiane a causa di norme europee che escludono il settore dalle compensazioni previste dal sistema dell’ETS, richiedendo una revisione profonda del sistema. “I costi dell’energia rischiano di ammazzare le imprese. Il caso della ceramica è emblematico: un settore di eccellenza dell’industria italiana penalizzato da cervellotiche norme europee, che lo escludono dalle compensazioni previste dal sistema ETS. Dopo 23 anni, questo meccanismo necessita di una revisione profonda e pone il tema della legittimazione dell’apparato burocratico europeo, che continua a danneggiare la competitività della propria industria senza una reale analisi costibenefici dell’iper-regolamentazione dell’Ue”. Secondo Gozzi il convegno è stato un’occasione per confrontarsi con diversi parlamentari europei e amministratori locali. In tal senso viene sottolineata la dichiarazione di Vincenzo Colla che ha sostenuto la decisione della Regione Emilia-Romagna di riservare quota parte dell’idroelettrico alle imprese energivore, un esempio di politica industriale responsabile che potrebbe essere adottato a livello nazionale.

Commissione Energia di Confindustria Ceramica ha evidenziato come l’energia rappresenti un problema cruciale per l’industria italiana, soprattutto per il settore ceramico, dove i costi energetici costituiscono circa un terzo delle spese aziendali e sono più elevati rispetto ai concorrenti esteri. “Sull’ETS non possiamo più aspettare: sono necessarie deroghe per quei settori, come quello ceramico, che hanno già investito sulle migliori tecnologie disponibili”.

Ha concluso i lavori Il viceministro alle imprese e made in Italy Valentino Valentini ricordando che l’Italia, secondo Paese manifatturiero europeo, deve rivedere scadenze e percorsi del proprio approccio al green deal e alle politiche energetiche, tutelando il settore ceramico con misure come quote di energy release, in attesa di riforme europee più strutturali. “Lo scenario degli ultimi tre anni ci ha costretto a modificare il mix di approvvigionamento energetico: l’approccio al green deal è corretto; tuttavia, le scadenze e i percorsi sono da rivedere. La ceramica è un settore indispensabile per il Made in Italy e va tutelato, ad esempio destinando quote di energy release, nell’attesa di riforme strutturali dei meccanismi europei”. 

Franco Manfredini Presidente della

Fonte: Indagine Statistica Nazionale 2023 e stime 2024 Confindustria Ceramica

Fonte: “L’industria ceramica italiana: il problema dell’energia”. Presentazione di Gianluca Marchi, Prorettore Vicario di Unimore

ITS, CULTURA DI IMPRESA

Strumenti e servizi per crescere Campagna associativa 2025

Iscrivi la tua azienda all’associazione dei distributori più qualificati del settore ITS

• PROFESSIONALITÀ E COMPETENZE AL SERVIZIO DELLE AZIENDE ASSOCIATE

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• EVENTI E CONVEGNI

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• RICERCHE E STUDI DI SETTORE

• INFORMAZIONI SINDACALI

• CONVENZIONI E AGEVOLAZIONI

• FORMAZIONE

• ANGAISA GIOVANI

“Il futuro del settore ITS si costruisce in rete”

Taglio del nastro il 12 aprile per la nuova sede del Gruppo Delfino, 7.500 mq tra uffici e magazzino alle porte di Bologna. “La nostra forza? Competenze, trasparenza e una rete costruita sulle persone”, racconta il coordinatore, Tiberio Capriotti

di Silvia Martellosio

IIl 12 aprile si è svolta ad Altedo (BO) in via Anna Magnani 7/ABC la festa di inaugurazione della nuova sede Delfino. Su un lotto di circa 7500 mq, i lavori di costruzione sono iniziati a gennaio 2023 e sono terminati a fine agosto 2024. Alla cerimonia di inaugurazione, sede legale e operativa aziendale, e dotata di 800 mq per uffici, sale riunioni, sala corsi, saletta espositiva e servizi con 2.800 mq di magazzino logistico, hanno parteciperanno gli associati e affiliati del Gruppo Delfino, i fornitori partners, le autorità politiche locali e religiose. Oltre a tutti i dipendenti, gli organi sociali, il CDA della Delfino Soc.Coop. erano presenti al taglio del nastro anche rappresentanti dell’associazionismo locale, delle forze dell’ordine, della società civile e gli organi di informazione del settore ITS. Abbiamo chiesto a Tiberio Capriotti, coordinatore del Gruppo, quale significato abbia per Delfino la nuova sede e quali siano le prospettive future legate a questo importante traguardo.

La nuova sede Delfino rappresenta un passo significativo per il consorzio. Come mai avete deciso di aprire una nuova sede? Quali sono le principali novità strutturali e funzionali introdotte?

Dopo essere stati per 10 anni nella vecchia sede, circa 3-4 anni fa abbiamo deciso di intraprendere questo nuovo progetto. Le motivazioni sono diverse: è aumentato il numero dei soci, dei dipendenti e, soprattutto, è aumentato il giro d’affari dei nostri prodotti a marchio.

Non avevamo più spazio, soprattutto in magazzino, ed era diventato complicato anche accogliere nuova forza lavoro. Da qui l’esigenza di costruire, ex novo, una struttura su misura per le nostre esigenze sia pratiche che di flessibilità per lo sviluppo futuro. In questo percorso, soprattutto nello sviluppo della logistica di magazzino, siamo stati coadiuvati da Marco Barbetti. Abbiamo lavorato per migliorare il flusso delle merci, acquistando un nuovo parco macchine. Abbiamo ottimizzato lo spazio ed automatizzato il più possibile i processi. Insomma, abbiamo fatto un importante passo avanti nella precisione e nella gestione del magazzino.

A quasi cinquant’anni dalla nascita del Gruppo, quali ritiene siano stati i passaggi chiave che hanno permesso di evolvere da consorzio di cooperative a una rete strutturata e riconosciuta a livello nazionale?

Siamo il gruppo di imprese più longevo in Italia nel nostro settore.

Nasciamo nel 1976 e l’anno prossimo festeggeremo i 50 anni. All’inizio eravamo un consorzio puro che univa solo cooperative di installatori; poi tra il 1998 e il 2000 il progetto è cambiato. Abbiamo voluto creare una rete di grossisti di medie e piccole dimensioni, con fatturati simili (circa 5 milioni di euro) e problemi simili.

Una peculiarità che fa parte del nostro gruppo sono i servizi. Non siamo solo un gruppo d’acquisto, ma offriamo ai nostri soci anche informazione, consulenze, analisi di bilancio, formazione, supporto informatico. Con tutte le nostre attività puntiamo essenzialmente a far risparmiare tempo ai nostri associati. Sono aziende medio-piccole familiari che non avrebbero modo, né tempo, di accedere a determinati servizi.

Oggi siamo presenti in 18 regioni con 64 associati (4 sono entrati a maggio) e la nostra missione è mettere in rete le piccole e medie imprese italiane del settore, che sono molto radicate nei loro territori e che conoscono molto bene tecnicamente i prodotti. Entrando nel nostro gruppo possono avere dei vantaggi sia dal punto di vista economico e sia dal punto di vista dei servizi. C’è poi anche il nostro portale, sviluppato per avere informazioni immediate e disponibili h24. Siamo un gruppo un po’ atipico, con venti dipendenti, che nasce soprattutto per offrire molti servizi ai propri associati.

Non è solo un discorso di contratti d’acquisto. I nostri prodotti a marchio, ad esempio, sono dati in esclusiva ai nostri soci e dietro c’è un lavoro importante: listini, brochure, marketing (anche sul web), social. Tutto questo rappresenta un valore aggiunto. Spesso manca proprio il tempo e la “materia prima”. Noi cerchiamo di colmare quel vuoto basandoci su due valori fondamentali: trasparenza e fiducia. È una struttura molto aperta, facciamo anche molte attività come viaggi, convegni, eventi.

TIBERIO CAPRIOTTI (al centro), coordinatore del Gruppo Delfino

Mi pare di capire che per il Gruppo Delfino le relazioni umane siano fondamentali. In che modo eventi come i viaggi incentive e il meeting annuale contribuiscono a rafforzarle?

Organizziamo viaggi incentive per gli installatori. Quest’anno saranno circa 450. Inoltre, abbiamo il nostro meeting annuale che quest’anno si è tenuto dal 22 al 25 maggio a Barcellona. Spesso invitiamo anche mogli e figli dei titolari per creare anche una rete sociale. In queste occasioni scegliamo location particolari – Firenze, Roma, Lisbona, Palermo, Lecce – cercando di regalare qualche emozione e di legare aspetti culturali ad ogni visita che facciamo.All’interno del convegno abbiamo strutturato un momento chiamato “faccia a faccia”: un format simile allo speed-date in cui ogni socio incontra i fornitori. Il sabato, invece, teniamo il convegno sia con relatori del nostro settore che estranei al mondo ITS.

Mi sembra abbiate molti punti in comune con ANGAISA o sbaglio?

Sì, in diversi aspetti un po’ ci somigliamo. Con Corrado Oppizzi, segretario generale ANGAISA, ci confrontiamo spesso, e nascono sempre spunti utili ed interessanti. ANGAISA per noi è una fonte di ispirazione. Quando il gruppo è nato non c’erano rapporti, ma da ormai quindici anni collaboriamo con molta trasparenza e lealtà, tanto da essere diventati anche soci sostenitori. Riteniamo che ANGAISA sia una voce importante per il settore, quindi abbiamo un dialogo molto trasparente, diretto, e la promuoviamo come associazione.

Quali sono gli obiettivi a breve e medio termine che Delfino si propone di raggiungere

grazie all’operatività nella nuova sede?

Abbiamo pensato a questa sede guardando al futuro. Il mercato ha subito una flessione, la subirà probabilmente anche quest’anno, ma rimane sempre un mercato importante, in cui bisogna continuare ad investire. Vogliamo puntare sempre di più sui prodotti a marchio e allargare la nostra rete di associati. Quando il mercato si contrae c’è più volontà da parte di chi resta solo di “trovare una casa”, quindi crediamo di poter crescere ancora. Vogliamo mantenere rapporti diretti e leali con i fornitori. Il mercato si ammala, ma non muore mai. Il vero vantaggio lo avrà chi possiede competenze, perché la competenza è difficile da scalfire. Se siamo bravi a sostenere i soci nell’aggiornamento delle competenze tecniche, che è la nostra priorità, possiamo rimanere sul mercato perché abbiamo radici profonde. Abbiamo aziende con 20, 30, 40 anni di esperienza e stiamo accogliendo anche imprese provenienti da altri settori, come elettrico o edilizia, che vogliono entrare nella termoidraulica. Il panorama dei grossisti sta cambiando.

Come vivete la concorrenza della GDO? Le piccole e medie imprese ne soffrono?

Dipende: se aprono vicino casa, inizialmente può essere complicato. Ma in provincia è più raro. Sono attori importanti, certo, ma ci difendiamo con la qualità e la professionalità, cercando di diversificare l’offerta. E poi cercando di dare una consulenza migliore: il cliente torna dove si sente sicuro. Nei punti vendita dei nostri associati ci sono i titolari delle aziende, non i responsabili di filiale. E crediamo che quasi sempre i titolari abbiano più motivazione, più competenza, più “fame”. Anche negli showroom la differenza la fa ancora la persona: puoi avere una mostra piccola, ma se hai un venditore capace, funziona meglio di uno showroom bellissimo gestito male. Il rapporto umano conta ancora moltissimo. La concorrenza sicuramente è stimolante, però se si lavora in nicchia o non si diventa un generalista, ci si può confrontare con qualsiasi attore. Ci si deve differenziare sia nell’offerta con l’installatore, con prodotti di qualità specializzati, sia nei confronti del privato, offrendo prodotti che non si trovano ovunque. È una lotta quotidiana questa, però la concorrenza, io dico sempre che fa bene, stimola sempre nuove idee. Il nostro obiettivo è quello di continuare a far crescere questa rete di imprese in Italia, con attenzione ai bilanci ed alle persone. Crediamo molto nel nostro progetto e cerchiamo ogni giorno di perseguirlo con coerenza e passione. 

Nel cuore dell’innovazione: la lezione di Immergas

Due giorni di formazione e confronto per il gruppo di ANGAISA giovani, tra memoria industriale, visione strategica e nuove prospettive per la filiera ITS. Un racconto che intreccia storia d’impresa, dialogo generazionale e strumenti per interpretare le sfide del presente

Immergas è molto più di un’azienda produttrice del settore idrotermosanitario: è un simbolo di resilienza industriale, radici solide e innovazione continua. La recente visita del gruppo ANGAISA Giovani alla sede centrale di Brescello lo ha dimostrato ancora una volta, offrendo ai partecipanti un’immersione piena nella storia e nella cultura d’impresa di un marchio che, pur mantenendo l’orgoglio di

di Antonio Billè

essere italiano, da oltre sessant’anni dialoga con il mondo.

Formazione e strategia

Proprio ai nuovi imprenditori è dedicato l’appuntamento organizzato dal gruppo ANGAISA Giovani, articolato in due intense giornate tra visite guidate, confronto con i vertici aziendali e la lezione formativa condotta dal professor Roberto

Alle

radici del successo

Fondata nel 1964 da Romano Amadei, Giuseppe

Carra e Gianni Biacchi, ritratti ancora oggi nella storica foto scattata nella prima sede a Brescello e che dà il benvenuto all’ingresso del museo, Immergas ha attraversato le stagioni del miracolo economico italiano crescendo di pari passo con la fiducia nel futuro. La sua evoluzione è raccontata con rigore e passione nello stesso museo aziendale, in cui i primi apparecchi a gas convivono con testimonianze più recenti, come le collaborazioni sportive, dal Modena in Serie A dei primi anni 2000 all’attuale Reggiana, che confermano il forte radicamento territoriale.

Una storia italiana, dunque, ma con una vocazione internazionale.

Nonostante l’export rappresenti una componente significativa del fatturato, Immergas ha scelto di mantenere in Italia la totalità della progettazione, mentre la produzione è oggi dislocata in cinque poli produttivi in quattro continenti.

Un modello di filiera integrata, presidiata con determinazione anche dalle seconde generazioni degli azionisti fondatori, che non si limita a produrre tecnologie, ma costruisce relazioni: con il territorio, con il mercato e, sempre più, con i giovani.

Schiesari, docente di Business Financial Strategy all’Università di Torino. Un momento prezioso per rileggere il significato stesso di performance aziendale e riflettere su come misurarla, monitorarla e soprattutto migliorarla.

“La prima domanda che dobbiamo porci – spiega Schiesari – non è cosa misurare, ma quali sono le leve strategiche dell’impresa. Solo da lì si può decidere che cosa osservare più da vicino, con quali KPI

(indicatori di performance), con quale frequenza e in base a quale scenario”.

Nella sua lezione, densa di stimoli, il docente ha guidato i ragazzi nell’analisi delle dinamiche economiche più recenti, dalla riduzione degli incentivi alla crescita delle diseguaglianze, fino alla sostenibilità come leva di valore, evidenziando come ogni azienda debba confrontarsi con almeno quattro dimensioni integrate: economico-finanziaria, operativa, strategica e ambientale-sociale.

“Non dobbiamo accontentarci di una gestione reattiva – sottolinea – dove si corre ai ripari quando il problema è già esploso. Misurare la performance serve a prevenire, confrontarsi con la concorrenza, individuare criticità e costruire sistemi di incentivazione efficaci. Ma bisogna anche imparare a fare una cernita tra le troppe informazioni disponibili: scegliere cosa conta davvero e concentrarsi su quello”.

Parole semplici, esperienze vere

Tra i momenti più coinvolgenti della due giorni vissuta in Immergas, l’intervento di Alfredo Amadei, presidente di Immerfin, la holding che controlla Immergas e gli altri marchi del gruppo, ha rappresentato un passaggio emozionale e ispirato, molto apprezzato. Figlio del fondatore, Amadei ha raccontato il suo percorso umano e professionale all’interno dell’azienda, con uno stile diretto, ricco di spunti e contenuti, sottolineando come “innovazione” non significhi solo tecnologia, ma anche coerenza, rispetto dei ruoli e visione a lungo termine. La volontà aziendale di non vendere semplicemente un prodotto, ma di costruire fiducia, con la vera forza riposta nelle persone che ci mettono la faccia ogni giorno all’interno dell’azienda.

Una filosofia confermata anche da Alberto Montanini, direttore Normative e Rapporti Associativi di Immergas, che ha parlato con entusiasmo di “famiglia filiera”, un concetto che supera la semplice appartenenza aziendale per abbracciare tutti gli attori del settore.

“Non siamo qui solo per formare – dice – ma anche per essere formati, perché siamo in continuo cambiamento e solo così si può fare un passo dopo l’altro verso un futuro che si costruisce insieme, parlando la stessa lingua e condividendo una visione che sia multi-tecnologica, multi-energetica e multiobiettivo. Per noi – continua Montanini – questa visita è motivo d’orgoglio e si vede anche dall’entusiasmo e dalla passione che manifestiamo”.

GIOVANI

Guardare sempre avanti

Due anni di attività per ANGAISA giovani, con un gruppo ormai solido, ma che adesso deve compiere uno step anche sul piano culturale. La formazione resta un diritto, ma anche una responsabilità da applicare nelle rispettive imprese: le visite aziendali, le lezioni frontali danno l’opportunità di creare una base di finanza, marketing, passaggio generazionale e altri aspetti, portando conoscenza e voglia di approfondire, anche per curiosità, alcuni elementi.

E il coordinatore del gruppo ANGAISA Giovani, Stefano Celin, traccia un bilancio positivo di questi primi due anni di attività.

“55 partecipanti e tutta l’Italia coperta – sottolinea – con almeno un giovane per ogni regione e una media di 25/30 presenze a evento. Abbiamo avuto sempre feedback positivi, soprattutto quelli relativi a gestione del personale o del tempo, tematiche degli ultimi giorni, ma che, con una visione più giovane ed eterogenea del gruppo, vanno a toccare anche aspetti sociali ed etici da valutare attentamente per i prossimi incontri. Adesso bisogna concentrarsi su ciò che serve per migliorare il nostro lavoro, senza accettare la formazione passivamente, ma essendo attivi nel proporre nuovi eventi, corsi, anche nuovi focus che possano essere d’interesse comune. In un momento, come questo, di calo del mercato generale e di forti tensioni, la formazione continua a essere una parte importante per quanto complicata da applicare in situazioni di difficoltà, ma è l’unica risposta che possa dare respiro a lungo termine”.

Innovazione sostenibile

Sul piano concreto, l’impegno di Immergas per l’innovazione prende forma anche in investimenti di grande portata come il nuovo Green Tech Center, illustrato dal direttore marketing operativo, Ettore Bergamaschi. Un edificio di 1.500 mq a Lentigione di Brescello, con un investimento da 8 milioni di euro, pensato per offrire formazione di altissima qualità e ospitare attività di ricerca avanzata.

“All’interno ci sarà la riproduzione di un vero e proprio appartamento, con prodotti installati e funzionanti per misurare il reale utilizzo – racconta Bergamaschi – e con sale innovative per fare formazione.

L’impatto sarà importante perché andremo a plasmare tutte le nuove generazioni delle figure della filiera: progettisti, installatori, centri assistenza, distributori”.

Il valore della distribuzione

Proprio questi ultimi, i distributori ITS, rappresentano per Immergas una risorsa strategica imprescindibile. “Il rapporto con ANGAISA – afferma Angelo Zanlari, direttore commerciale Italia – è fondamentale per la nostra crescita. Il mondo della distribuzione specializzata ci ha permesso di diffondere qualità e servizi e di poter avere oggi quei risultati che ci permettono di essere un’azienda di riferimento del nostro mercato. E la formazione tecnica è lo strumento più potente per affrontare le sfide della transizione energetica che contraddistingue questo periodo, oltre a dare valore aggiunto alla nostra attività quotidiana”.

A suggellare l’importanza di questo percorso anche il presidente di ANGAISA, Maurizio Lo Re: “I nostri giovani sono sempre più numerosi, preparati e motivati. È nostro dovere creare per loro occasioni come questa, per alimentare una crescita culturale e professionale all’altezza delle sfide future”. Immergas e ANGAISA, due realtà che hanno scelto di investire nel capitale umano, con l’ambizione di costruire non solo tecnologie, ma visione, cultura e relazioni. Perché solo così, tra memoria e innovazione, si può davvero preparare il futuro. 

Armando Ferraioli

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Questa seconda edizione nasce dalle emergenze createsi durante la pandemia di COVID-19 e dalle nuove esigenze che gli ambienti sanitari e il personale devono affrontare per proteggere i pazienti e sé stessi da un virus di nuova generazione, altamente contagioso. Gli ambienti ospedalieri sono complessi e dinamici e un’elevata qualità dell’aria interna porta rilevanti bene ci sia per i pazienti sia per il personale sanitario. Per mantenere sane queste strutture, è necessario che l’aria interna sia ventilata, riscaldata e condizionata in modo appropriato e che, periodicamente, siano fatti controlli, pulizie e manutenzioni degli impianti. In questo volume si parlerà quindi di impianti di climatizzazione progettati e customizzati, di nozioni fondamentali, di prestazioni e requisiti ambientali e si affronteranno le problematiche legate alla progettazione e alla messa in opera degli impianti. Un volume essenziale e imprescindibile per tutti i tecnici del settore.

Armando Ferraioli è laureato in lngegneria Elettrotecnica presso l’Università di Napoli, in Bioingegneria presso l’Università di Strathclyde (Glasgow) e in lngegneria Medica (PhD) presso l’Università di Southampton (G.B.). Oggi è ingegnere elettrico e bioingegnere certi cato in Gran Bretagna, scienziato certi cato dal Consiglio delle Scienze Inglese, titolare di uno studio di ingegneria medica e clinica nonché responsabile dell’ingegneria clinica di una casa di cura. È esperto di progettazioni, direzione lavori e collaudi di strutture e impianti ospedalieri, nonché autore di 325 articoli, pubblicati su riviste nazionali e internazionali.

Bologna cuore del confronto: scenari, sfide e opportunità

“ANGAISA scende sul territorio” fa tappa in Emilia-Romagna nella prestigiosa sede di Nomisma. Una giornata intensa di riflessioni e analisi sul mercato immobiliare, la filiera ITS e le prospettive del settore di Antonio Billè

Dopo l’appuntamento inaugurale a Padova, il secondo evento del 2025 del ciclo “ANGAISA scende sul territorio” ha fatto tappa in Emilia-Romagna, cuore pulsante del manifatturiero italiano e tra le regioni simbolo di un’imprenditoria concreta, dinamica e resiliente. La scelta di Bologna

come sede del confronto non è stata casuale: a ospitare l’iniziativa, infatti, la splendida sede di Nomisma all’interno di Palazzo Davia Bargellini, edificio storico situato nel centro cittadinosede del museo civico d'arte industriale. Un contesto che unisce bellezza, cultura e visione prospettica; un luogo ideale per affrontare le grandi trasformazioni che attendono il comparto della distribuzione ITS.

Questi incontri, organizzati da ANGAISA su base regionale, rappresentano un’occasione preziosa per far emergere il valore del confronto tra imprenditori, in un momento storico attraversato da forti tensioni internazionali e da un’evoluzione normativa sempre più stringente in termini di transizione energetica, sostenibilità e digitalizzazione.

L’importanza del confronto

A introdurre i lavori il presidente nazionale, Maurizio Lo Re, che ha sottolineato l’importanza di costruire occasioni strutturate per l’ascolto reciproco, la condivisione e la crescita: “Abbiamo parlato del bene casa, del comfort e di tutto ciò che il futuro del mondo edile prospetta per questo triennio, con un grande relatore e padrone di casa come Marco Marcatili”.

Una giornata utile per comprendere quanto sia fondamentale creare spazi di confronto reale tra chi vive quotidianamente la sfida imprenditoriale: “Siamo abituati a lavorare in emergenza — continua Lo Re ma è proprio nelle emergenze che si generano le opportunità. Gli imprenditori presenti a Bologna provengono da diverse parti d’Italia, ciascuno con la propria esperienza e le proprie problematiche: la condivisione aiuta a tornare a casa con idee e strumenti utili da trasmettere anche ai nostri team”.

La voce del territorio Accanto a Lo Re, il presidente della sezione ANGAISA Emilia-Romagna, Bruno Corsini, ha accolto con entusiasmo il ritorno dell’associazione nella sua regione: “È stato un piacere rivedere tanti colleghi e rinnovare uno spirito di confronto che ci mancava. Ringraziamo Nomisma per l’ospitalità e per l’alto livello dell’intervento di Marco Marcatili, che ci ha aiutato a leggere le trasformazioni del nostro mercato con una prospettiva di medio-lungo periodo. L’Emilia-Romagna è una regione economicamente vivace: dopo la sbornia dei bonus, ci troviamo in una fase più stabile e con un rallentamento, ma lo spirito imprenditoriale della nostra regione si difende, in un mercato in cui a fare la differenza sono ancora la competenza tecnica e l’innovazione tecnologica”.

Scenari immobiliari e sfide demografiche

Proprio Marco Marcatili, Responsabile Sviluppo e Sostenibilità di Nomisma, è stato il protagonista della parte chiave dell’incontro. Con la sua consueta chiarezza ha delineato uno scenario complesso, in bilico tra luci e ombre. Il mercato immobiliare, la domanda di abitazioni, la natalità in calo e la questione della qualità edilizia sono elementi che si intrecciano e che richiedono una risposta strutturata, anche da parte delle imprese

della filiera ITS: “Abbiamo tre milioni di famiglie potenzialmente interessate all’acquisto di un’abitazione spiega ma solo 670.000 riescono effettivamente a comprare. I motivi? Tassi di interesse elevati, mancanza di offerta adeguata e una demografia che non sostiene la domanda. Il futuro del nostro mercato passa per la capacità di rinnovare il patrimonio immobiliare esistente, in una logica di riqualificazione e valorizzazione”.

Marcatili ha evidenziato anche la contraddizione tra una crescente domanda di locazione e una ridotta disponibilità di immobili da affittare.

“A Bologna ci sono 20.000 alloggi inutilizzati. Perché non vengono messi a reddito? In molti casi per timore di rischi o perché l’immobile non è stato adeguatamente riqualificato. La politica dovrà decidere se e come incentivare questi processi che sono fondamentali non solo per il mercato, ma per l’equilibrio sociale delle nostre città”.

Riqualificazione edilizia e incentivi

Nel corso dell’intervento si è fatto riferimento anche alla Direttiva europea sulle “case green” e al necessario riequilibrio degli strumenti incentivanti. Secondo Marcatili, sarà determinante il nuovo Piano nazionale da definire entro il 31 dicembre 2025, che dovrà considerare la reintroduzione della cessione del credito, la modulazione delle aliquote, una programmazione certa e un approccio selettivo basato su priorità condivise: “Le famiglie sono pronte a investire sulla casa, hanno capito che è un valore da preservare e non un costo da sostenere. Tocca alle istituzioni fornire un percorso chiaro. L’obiettivo europeo è noto: entro il 2050 dovremo diventare il continente più sostenibile al mondo. Per riuscirci, dovremo agire sul patrimonio immobiliare, pubblico e privato. Questo processo è irreversibile”.

Transizione energetica

A completare la giornata l’intervento di Massimiliano Pierini, managing director di RX Italy, il gruppo che organizza “Mostra Convegno Expocomfort”. Pierini ha tracciato un bilancio positivo della recente edizione di “Heat Pump Technologies” e illustrato i contenuti dei tre webinar dedicati a transizione, efficienza ed efficientamento energetico. I temi dell’acqua, dell’industria e della digitalizzazione sono il filo conduttore di queste iniziative, con l’obiettivo di fornire strumenti concreti e aggiornati agli operatori del settore.

Servizi per i soci

Un ulteriore contributo di valore è arrivato dalla presenza di Allianz, partner di ANGAISA. Con i rappresentanti delle filiali di Faenza, Imola e Bologna, il responsabile sviluppo convenzioni di Allianz, Roberto Zizzadoro, ha presentato i servizi riservati ai soci, in particolare sul fronte della consulenza assicurativa e della protezione del patrimonio. Un tassello importante per rafforzare l’offerta commerciale e garantire ai clienti soluzioni capaci di coniugare sicurezza e prospettiva.

Continuità e nuove prospettive

“ANGAISA scende sul territorio” si conferma così un’iniziativa ad alto contenuto strategico. Un laboratorio di idee e relazioni che mette in connessione i protagonisti della filiera, nel segno di un’associazione sempre più presente, proattiva e capace di costruire il futuro partendo dalla concretezza del presente. Il prossimo appuntamento è previsto per la fine di giugno a Taormina, in Sicilia: un’altra tappa importante per raccontare e ascoltare, perché, come ha ricordato il presidente Lo Re: “È solo nel confronto che si trovano le strade per crescere insieme”. 

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Buona la prima

Oltre 6.000 visitatori e 116 espositori per la prima edizione della nuova

Exhibition & Conference milanese dedicata alle pompe di calore. Due giornate di convegni, workshop e networking tra aziende: al centro del dibattito innovazione, formazione e confronto per accelerare la transizione energetica di Antonio Billè

Bilancio più che positivo per la prima edizione di “Heat Pump Technologies”, che ha chiuso i battenti con 116 espositori e oltre 6.000 visitatori, di cui il 10% provenienti dall’estero. Numeri importanti per un format nuovo e inedito, che ha messo al centro cultura, divulgazione scientifica ed eccellenza tecnologica.

Un debutto di successo

Il 2 e 3 aprile, negli spazi dell’Allianz MiCo di Milano, è andata in scena la nuova “Exhibition & Conference” internazionale dedicata alle pompe di calore, voluta da RX Italy, nel corso della quale è stato tracciato il futuro delle pompe di calore e delle tecnologie connesse alla transizione energetica. Su una superficie di 4.000 metri quadrati, aziende, professionisti e stakeholder si sono dati appuntamento per accendere il dibattito sui trend e sulle soluzioni che guideranno la sostenibilità nei prossimi anni.

Due giorni intensi, con un’agenda fitta e stimolante. “Il bilancio è molto positivo – spiega Massimiliano Pierini, Managing Director di RX Italy. Il format ha ricevuto pareri entusiastici e lo dimostra il gran numero di partecipazioni a livello espositivo, con un mercato della produzione rappresentato in tutte

Dalla fiera, le voci delle aziende protagoniste

Durante la manifestazione, abbiamo raccolto le testimonianze dei protagonisti del settore. In questa playlist, aziende, esperti e professionisti raccontano in prima persona le loro soluzioni, le sfide affrontate le opportunità offerte dalle tecnologie per la climatizzazione sostenibile.

http://bit.ly/4j96ecE

le sue componenti e con un gran numero di player importanti: tutti presenti, dai produttori di macchine ai fornitori di componentistica. Questo sottolinea come il settore delle pompe di calore, in una fase di transizione 5.0 come quella che stiamo vivendo, sarà uno dei pilastri della decarbonizzazione. L’elettrificazione e le stesse pompe di calore sono ormai il futuro di questo mercato. L’Europa ha tracciato la sua linea e anche l’Italia si sta adeguando. Siamo convinti che questo sarà il prodotto dominante nei prossimi anni”. In un momento storico segnato da incertezza geopolitica e trasformazioni epocali, il confronto tra attori della filiera è più che mai necessario: “Un periodo probabilmente unico – sottolinea ancora Pierini – perché non ricordiamo una rivoluzione tecnologica così determinante negli ultimi cinquant’anni. Questa incertezza, però, fa in modo che ci sia necessità di un confronto continuo, infatti la componente contenutistica dell’evento è stata strategica. Le sale conferenze erano piene, tutti i seminari sono andati sold out. Lo studio commissionato al Politecnico di Milano ha avuto un grande successo, così come i dati sullo scenario macro europeo presentati da EHPA (European Heat Pump Association), l’associazione che ha co-organizzato i convegni, dimostrando grande sostegno al nostro progetto”.

Il settore guarda al futuro

Il pubblico di professionisti ha gremito le sale

riservate alle due main conference e i 21 convegni tenuti da associazioni di categoria e aziende leader. Il 2 aprile è stato presentato in anteprima lo studio “Pompe di calore in Italia: stato dell’arte e scenari futuri”, realizzato dal think tank Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, che ha analizzato le dinamiche del mercato italiano, individuando le variabili chiave. Il giorno successivo EHPA ha offerto una visione europea con focus sul “Clean Industrial Deal” e sulle

VISTI IN FIERA HPT

prospettive industriali.

Da entrambe le sessioni plenarie è emersa con forza la necessità di accelerare la diffusione delle pompe di calore, superando ostacoli quali l’instabilità normativa, le politiche di incentivazione discontinue, il prezzo dell’energia e il gap di competenze lungo la filiera.

Distribuzione e multi-energia: la visione di ANGAISA

Grande attenzione anche alla formazione tecnica e professionale, grazie a un ricco programma di ses-

sioni verticali promosse con il supporto delle principali associazioni di categoria (AiCARR, ANGAISA, Assistal, Assoclima, Assofrigoristi, Assotermica, Associazione Tecnici del Freddo, AVR, Anima Confindustria, CNA, CNCC, Eurovent, Fire, Green Building Council Italia, KNX National Italia) che hanno offerto contenuti utili, competenze e momenti di confronto diretto con esperti qualificati.

Formazione, competenze e visione europea Successo di pubblico anche per l’Heat Pump Technologies Arena, spazio dedicato all’innovazione che ha ospitato un

flusso continuo di workshop, presentazioni e case history curate dalle aziende leader. Un ambiente dinamico, aperto all’interazione, nel quale scoprire le soluzioni più avanzate e approfondire le tecnologie che stanno cambiando il volto della climatizzazione e dell’efficienza energetica. La forte affluenza registrata nelle due giornate conferma che la strada è tracciata: ora serve concretizzare le potenzialità di un comparto pronto a guidare la transizione, ma che ha bisogno di norme adeguate, incentivi stabili e politiche industriali lungimiranti. L’appuntamento con la seconda edizione di Heat Pump Technologies è già fissato: 7-8 aprile 2027, sempre all’Allianz MiCo di Milano. 

Tecnologie, sostenibilità e rete: il successo di Heat Pump Technologies

“La creazione di un evento verticale come Heat Pump Technologies ha rappresentato una sfida ambiziosa. Coinvolgere aziende, esperti e pubblico in una manifestazione altamente specializzata ha richiesto visione e impegno. Il successo dell’evento è stato evidente sotto molteplici aspetti. Da un lato, le aziende partecipanti hanno trovato un palcoscenico ideale per presentare le proprie eccellenze e ampliare la rete di contatti, attraverso un format snello ed efficace.

Dall’altro, l’entusiasmo e l’interesse dimostrati dai professionisti del settore hanno confermato il valore di un format verticale, ricco di contenuti di alto livello e soluzioni innovative proposte dalle realtà produttive più all’avanguardia. In un contesto in cui la transizione energetica e la decarbonizzazione sono temi centrali, eventi come Heat Pump Technologies giocano un ruolo strategico nel favorire la diffusione di tecnologie sostenibili e nel promuovere una cultura dell’innovazione. Il riscontro positivo ottenuto dimostra che investire in eventi di settore altamente specializzati è una scelta vincente, capace di generare valore per tutti gli attori coinvolti. Sono molto soddisfatto dei risultati raggiunti” Massimiliano Pierini , Managing Director di RX Italy.

“Format vincente. Due giorni veloci e molto raccolti, in cui noi, che rappresentiamo la distribuzione specializzata, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare tutti i partner più importanti del settore. Le pompe di calore rappresentano il futuro del riscaldamento e del condizionamento. ANGAISA conferma la propria posizione di soggetto favorevole alle multi energie e multi obiettivo: spingiamo sempre verso l’elettrico, ma guardiamo con attenzione anche a idrogeno e biometano. Multi obiettivo perché il focus è importante, la decarbonizzazione da raggiungere con sostenibilità e un utilizzo cauto del carbon fossile. E poi attenzione particolare alle famiglie e al contenimento delle bollette, fondamentale per evitare un nuovo caro energia”

Maurizio Lo Re , presidente di ANGAISA

MASSIMILIANO PIERINI (a sx), Managing Director di RX Italy, e MAURIZIO LO RE, presidente ANGAISA

Nello scorso numero di Blu&Rosso il servizio approfondimento riportava quanto rilevato dal 3° rapporto Federproprietà-Censis Agenda 2024-2030 “La transizione abitativa: la casa possibile” e dall’Osservatorio 2025 sull’industria delle costruzioni di ANCE. Una fotografia dello stato dell’arte rispettivamente sulle forme di legame con la casa e sulla nuova stagione dell’edilizia residenziale privata. Ne è emerso un trend insolito rispetto a quello rilevato gli scorsi anni. Nel servizio che segue l’opinione di Marco Marcatili, Chief Development Officer NOMISMA, e di tre distributori chiamati a commentare quanto esposto nel precedente articolo a cura di Maruska Scotuzzi

Casa dolce casa, pareri

Dal 3° Rapporto Federproprietà-Censis Agenda 2024-2030 emerge che la casa resta un aspetto identitario della società italiana. Ma è sempre più difficile diventare o restare proprietario di un’abitazione viste le difficoltà di accesso ai mutui, gli alti costi di gestione e mantenimento e l’intensa erosione del valore economico delle abitazioni nel lungo periodo. Sempre dalla ricerca si conferma la consapevolezza degli italiani che la lotta agli effetti del cambiamento climatico sia ormai una necessità e non più una scelta, con l’urgenza di opzioni per l’efficientamento energetico della propria abitazione da effettuare anche con un sostegno pubblico a integrazione degli sforzi delle famiglie.

L’Osservatorio Ance punta i riflettori su un settore, quello delle costruzioni in Italia, che sta attraversando un’importante fase di transizione. Mentre negli anni recenti ha rappresentato un pilastro fondamentale per la crescita economica nazionale, il 2024 si apre con uno scenario più complesso, caratterizzato da dinamiche contrastanti nei diversi comparti.

Immobili vecchi, bisogni nuovi

La prima domanda è simile a quella rivolta ai distributori: un’opinione in merito a quanto emerge dal Rapporto Federproprietà-Censis Agenda 20242030 e dall’Osservatorio Ance. In particolare, dai due studi emerge la conferma del ruolo della casa come identitaria della società italiana. Tuttavia si verifica un trend insolito rispetto a quello rilevato gli scorsi anni. Cosa succede?

La casa resta indubbiamente un elemento identitario. In Italia ci sono circa 3 milioni di famiglie che, se potessero, ne acquisterebbero una. Quindi, c’è una concezione molto radicata di proprietà. L’italiano desidera avere una propria casa, a differenza di quanto accade nei paesi nordici dove l’acquisto è meno diffuso. Tuttavia del dato citato – 3 milioni di famiglie – si stima che solo 670.000 potranno realizzare questo desiderio. Il motivo? Diventare proprietari, oggi, è sempre più difficile anche a causa di un sistema bancario poco “collaborativo” e delle difficoltà di accesso ai mutui. Non solo. Ci troviamo di fronte a un prodotto immobiliare insoddisfacente sia in termini di qualità dell’immobile sia in termini di contesto in cui lo stesso si trova. Facendo ancora un confronto con i paesi nordici, va evidenziata un’ulteriore importante differenza. Là il patrimonio immobiliare è in mano a pochi soggetti, spesso istituzionali o professionali che lo gestiscono come portafoglio, innovandolo per

reimmetterlo sul mercato. In Italia, il patrimonio immobiliare è sostanzialmente familiare: 10 milioni di alloggi inutilizzati, spesso ereditati. Quindi, tanta inaccessibilità e tanta insoddisfazione. Sic stantibus, è molto difficile pensare di coordinare azioni sistemiche per ampliare l’offerta in assenza di incentivi capaci di convincere le famiglie proprietarie.

L’onda lunga del Covid e l’inadeguatezza del parco immobiliare oggi

La pandemia ha fatto riscoprire il valore dell’abitazione come spazio che accoglie, intimo. Ma al contempo ne ha amplificato la sua inadeguatezza. La presenza forzata all’interno delle mura domestiche e lo svolgimento di attività promiscue – un esempio il lavoro agile – ne ha evidenziato tale carenza. E, anche oggi, che si trascorre più tempo fuori casa, rimane la consapevolezza da parte dell’utente di un prodotto insufficiente a soddisfare le nuove esigenze di comfort che guardano alla qualità degli spazi, dei materiali, del verde. Si è riscoperto il valore non solo estetico, ma anche relazionale, del contesto in cui la casa è inserita. E, questo comfort ha un costo. Non solo un costo iniziale, ma un costo ongoing, continuativo. Avere, dunque, una casa efficiente, che richieda poca manutenzione e pochi costi di gestione, che si riscaldi e

si raffreschi velocemente, che non causi malattie dovute alla scarsa qualità dei materiali, costituisce uno dei driver importanti nell’acquisto o nella locazione di un immobile. Oggi, a differenza di cinque, dieci anni fa si richiede una casa performante e sta avvenendo quanto capita nel settore automotive da tempo, dove la scelta di un’auto non è solo legata al suo costo iniziale ma al suo mantenimento nel tempo (consumo, manutenzione). Se questi sono i parametri, ci troviamo di fronte a un mercato non in grado di soddisfare tali richieste. Un mercato in forte difficoltà perché vetusto e poco manutenuto nel tempo. Le nuove generazioni sono le più esigenti, ma in generale dopo la pandemia lo siamo diventati tutti. Non più disponibili a imbrigliarci in un acquisto importante se non vengono garantite le performance e se non viene riconosciuto un valore contestuale (servizi, trasporti, fruizione di spazi esterni). Marcatili evidenzia un altro cambiamento: oggi non si compra la casa della vita, ma un immobile che potrebbe anche essere rivenduto e che acquisisce, dunque, una commerciabilità.

Uno sguardo al mercato delle costruzioni.

L’Osservatorio Ance rileva una decrescita del settore delle costruzioni. Settore che ha rappresentato in anni recenti un pilastro fondamentale per la crescita economica nazionale. Concorda con quanto emerge dall’Osservatorio?

C’è una decrescita e c’è anche un settore delle costruzioni più complesso. Tuttavia, questa osservazione va contestualizzata e datata. Veniamo da due/tre anni di agevolazioni fiscali e svariati bonus che hanno contribuito a una forte crescita delle aziende. Parliamo, inoltre, di un comparto di difficile programmazione: ci sono stati anni in cui si è costruito tantissimo, anni invece in cui si è smesso di costruire per ragioni anche di tipo normativo.

“Se

la generazione precedente, quella dei nostri genitori per intenderci, ha comprato casa, fiduciosa del sistema bancario, e la generazione successiva grazie alla rete parentale che poteva offrire garanzie, la nuova queste garanzie le ha perse”

Anni in cui vi è stata molta riqualificazione e ora si rischia di non riqualificare più perché le istituzioni non forniscono un framework su ciò che si potrà o non si potrà fare. È, comunque, un mercato dove la riqualificazione, rivestirà un peso decisamente rilevante rispetto alle nuove costruzioni. Ma a quali condizioni le famiglie potranno esprimere una domanda e le imprese potranno continuare a definirsi come offerta? Le nostre stime dicono che se supportate dagli incentivi, ci sarebbero 10 milioni di famiglie sul totale Italia (24 milioni), propense a valutare un intervento nelle proprie abitazioni. Senza incentivi ci sarebbero, comunque, 4 milioni di famiglie disposte a ristrutturare. Si tratta di un numero incredibilmente interessante, più alto dei potenziali proprietari. Anche in questo caso parliamo di un fenomeno nuovo: in questi anni tutte le generazioni hanno compreso l’importanza degli interventi sul patrimonio immobiliare perché migliorativi in termini di comfort e di incremento del valore, quest’ultimo stimato dalla stessa Banca d’Italia del 15/20%. Quindi, l’agenda delle famiglie italiane è un’agenda disponibile all’intervento e che guarda al comfort, ma anche all’ambiente in termini di sostenibilità. Il settore delle costruzioni ha, quindi, grandi potenzialità a condizione che continui a innovare su più fronti e su più ambiti, non ultimo quello manageriale. Dovrà fornirsi di personale sempre più qualificato e con competenze specifiche non lasciando ai proprietari oneri che non competono loro. Proprio sulla riqualificazione serve un’offerta che integri tutti gli interventi – comprese possibili proposte finanziarie – necessari all’utente privato.

MARCO MARCATILI, Chief Development Officer NOMISMA

Un commento sull’andamento del settore pubblico? È l’unico che in questi anni non ha garantito interventi. Grazie al PNRR qualcosa, ad esempio, nell’edilizia scolastica si è mosso. Ma terminato il PNRR resterà un patrimonio che conta un milione e 300 mila edifici che vanno rinnovati. Quando parliamo di pubblico ci si riferisce a tutti i comuni italiani, compresi quelli con pochissimi abitanti per i quali saranno necessarie risorse finanziarie e professionali per poter riqualificare. In tal senso una soluzione possibile è quella del partenariato pubblico-privato, dove il primo definisce gli obiettivi e il secondo progetta e realizza con i rischi imprenditoriali che gli sono propr,i in quanto soggetto privato ma anche i profitti che ne conseguono.

PAOLO BRODBECK. Amministratore e Presidente del consiglio di amministrazione, Brodbeck Srl

U Le opinioni dei distributori

MARCO MIELE.

Co-amministratore con Giuseppe Miele – Mielepiù Spa

n’opinione in merito a quanto emerge dal Rapporto Federproprietà-Censis

Agenda 2024-2030 e dall’Osservatorio Ance

Paolo Brodbeck: Quanto emerge dal Rapporto e dell’Osservatorio mi trova d’accordo. Sono considerazioni importanti. Aggiungerei, con ulteriore pessimismo, che la situazione attuale, con l’introduzione dei dazi e questa grande incertezza generale, influirà in modo molto negativo sul settore.

In particolare, parliamo di edilizia privata? Certo, poi c’è anche quella pubblica, ma tutto ruota principalmente intorno all’edilizia privata. Proprio quest’ultima ha subito un forte rallentamento anche a causa dell’abolizione del Superbonus e di altri incentivi fiscali. Incentivi che, purtroppo, si sono rivelati disastrosi sotto molti aspetti. Hanno causato un gap enorme nel bilancio statale, anche a causa delle numerose truffe verificatesi. Certamente, per la distribuzione tradizionale sono stati due anni di ricavi straordinari.

Quando in alcuni settori merceologici si verificano aumenti improvvisi e consistenti dei prodotti, di conse-

“L’efficienza energetica, è una necessità più che una moda. C’è consapevolezza circa la sua importanza. Ma c’è anche un problema reale: non tutti possono permettersela. Molti sperano ancora che arrivi un nuovo incentivo pubblico, come è stato per il Superbonus 110%”

PAOLO BRODBECK

MASSIMILIANO PUNTORIERI. General Manager Tre P Ceramiche

Srl

guenza anche i fatturati crescono in maniera abnorme. Occorre, come ha sottolineato Lorenzo Bellicini, prestare attenzione: si tratta di un eccesso anomalo che poi genera un effetto boomerang. Già lo scorso anno il settore ha dato segni di cedimento e quest’anno l’inizio è stato tutt’altro che promettente.

Marco Miele: Ritengo che la crisi degli investimenti nel settore del residenziale sia legata a diversi fattori. Il principale è l’inadeguatezza del prodotto offerto rispetto alle nuove esigenze delle famiglie. Sempre più l’acquisto di una nuova casa deve prevedere nuovi servizi integrati nell’abitazione. Dunque, l’inadeguatezza della proposta può essere causa di rallentamento del mercato. Inoltre, sarebbe opportuno mettere a punto una serie di agevolazioni per le giovani coppie o famiglie a basso reddito intenzionate all’acquisto. Oggi questi utenti rischiano di rimanere fuori dal mercato per insufficienza reddituale (insufficienza del reddito). Vi è pertanto necessità di una nuova politica sociale per l’abitazione. Il PNRR darà, certamente, una spinta importante ai lavori pubblici, tuttavia solo in parte la distribuzione tradizionale riuscirà a beneficiarne perché sempre più spesso la tendenza della produzione è quella di saltare la filiera – e, dunque, la distribuzione tradizionale – per fornire il cantiere direttamente. Questo accade in particolare per i macchinari di più alto valore.

Sarà, quindi, importante per la distribuzione rendere il proprio ruolo strategico per la realizzazione dell’opera pubblica: penso, ad esempio, a uffici tecnici interni alle strutture distributive in grado di dare servizi aggiuntivi all’impresa di costruzione.

Infine, la contrazione registrata per gli interventi di manutenzione straordinaria è in parte legata alla riduzione dei benefici fiscali e in parte alla difficoltà di avere imprese e artigiani specializzati in grado di garantire interventi di qualità. Per il privato la manutenzione è diventata sempre più difficile da gestire: incertezza dei

tempi, dei costi e spesso anche del risultato. In questo periodo non raramente gli interventi presunti di efficientamento non hanno raggiunto i risparmi attesi. Tutte queste problematiche insieme rendono poco inclini gli utenti ad affrontare gli interventi. Anche in questo il distributore può svolgere un nuovo e significativo ruolo per coprire tale gap.

Massimiliano Puntorieri: I dati che emergono da entrambi gli studi (Rapporto Federproprietà e Osservatorio Ance) non sono certo incoraggianti.

Indubbiamente permane la volontà da parte dei proprietari di ristrutturare, ma gli oneri sono alti. A ciò si aggiunge uno stato d’animo di generale incertezza. E l’incertezza non aiuta: non sapere cosa riserva il futuro crea immobilismo e paura. I timori poi aumentano se parliamo di breve periodo. Fino al 2019, prima del Covid e della guerra in Ucraina gli scenari economici cambiavano in maniera meno repentina. Ora è tutto più rapido, ne sono la prova il recente crollo dei mercati finanziari e i dazi imposti da Trump che stanno sconvolgendo l’intero pianeta economico. Chiaramente di fronte a un simile contesto le persone si ’mettono in sicurezza’ e rimandano gli investimenti non indispensabili.

Gli incentivi fiscali hanno però dato una grossa spinta al settore? Gli incentivi fiscali hanno dato una grossa spinta al settore, anche se in molti casi per l’incaglio dei crediti derivanti dallo sconto in fattura sono stati più una criticità che una positività. Molte aziende sono andate in crisi in questi anni per questo motivo: non solo i rivenditori, ma soprattutto gli installatori. Per contro, la fine degli incentivi ha determinato una forte contrazione dei consumi. Il Governo dovrebbe intervenire in tempi rapidi e definire un cronoprogramma strutturato, adeguandosi alle direttive europee in tema di casa green e sviluppare una serie di incentivi adeguati, per dare la possibilità al nostro settore di rilanciarsi.

Bene casa: resta al primo posto nei pensieri delle famiglie italiane?

Paolo Brodbeck: In Italia – ma anche in Spagna e Portogallo – la casa ha da sempre un valore centrale, in quanto considerata “famiglia”, con tutto il significato profondo che ha tale termine. Sono stato Presidente europeo (FEST) e ho vissuto anche in Svizzera. Conosco, quindi, molto bene le abitudini del Nord Europa. In Italia, nonostante in questi ultimi anni sia cambiato il contesto, possedere una casa resta ancora uno dei desideri prioritari degli italiani. Nei Paesi del Nord Europa, ad esempio, dove c’è molta più mobilità lavorativa, si cambia facilmente città e il concetto “di proprietà” è meno sentito. Gran parte della popolazione

vive in affitto, spesso in case di proprietà di banche o assicurazioni. In Italia, il desiderio di possedere una casa resta, al contrario, ancora molto forte, anche se –come dicevo – il contesto è cambiato. Da noi, la casa è considerata un bene familiare, da tramandare alle generazioni successive. Sono avvenuti, tuttavia, inevitabili cambiamenti: la dimensione stessa si è ridimensionata. Le nascite sono in netto calo e conseguentemente, la domanda vira verso soluzioni più contenute. Questo in generale è un trend nazionale. Anche al Sud? Al Sud i redditi sono più bassi, il divario economico è crescente e si verifica una forte emigrazione giovanile verso il Nord Italia ma anche all’estero. Questo fenomeno accomuna diverse regioni, Sicilia, Calabria, Campania, Puglia. C’è un forte spopolamento delle città, In passato emigravano persone che poi volevano tornare per costruirsi una casa; oggi invece i giovani – spesso laureati – vanno all’estero e non tornano più se non per godersi alcuni giorni di vacanza.

Quindi, riprendendo ancora una volta la domanda iniziale, la casa resta al primo posto nei pensieri delle famiglie italiane? La risposta è positiva, ma è cambiato l’approccio. La casa rimane bene di proprietà, ma si propende per appartamenti di metratura più contenuta. Questo accade sia al Nord che al Sud Italia.

Marco Miele: Il nuovo modello familiare ha trasformato il concetto di casa. Negli ultimi decenni, la famiglia italiana ha subito profonde trasformazioni, passando da un modello tradizionale – fondato sulla coppia sposata con figli – a configurazioni molto più fluide e variegate: famiglie monoparentali, coppie conviventi non sposate, nuclei ricostituiti dopo separazioni, single per scelta o per necessità. Questa evoluzione ha influito in modo significativo sul ruolo dello spazio abitativo che non è più soltanto il luogo del ritorno, della vita domestica tradizionale, ma è diventato uno spazio multifunzionale. Con l’affermarsi dello smart working e la crescente digitalizzazione, la casa oggi è anche ufficio, aula scolastica, palestra, luogo di svago e

“L’integrazione omnicanale si riferisce alla creazione di un’esperienza cliente coesa e personalizzata, indipendentemente dal canale utilizzato per interagire con un’azienda. Questo significa che il cliente può spostarsi fluidamente tra diversi canali (esempio, online, punto vendita, app mobile), senza interruzioni e ricevendo informazioni e servizi coerenti”

MARCO MIELE

di socialità. Ciò richiede una maggiore flessibilità degli ambienti: spazi aperti e riconfigurabili, aree ibride dove si alternano momenti di lavoro e relax, ambienti capaci di adattarsi ai cambiamenti delle abitudini familiari.

Parallelamente, in un contesto percepito come sempre più incerto e instabile – sia sul piano economico che su quello sociale – la casa ha assunto un valore emotivo e simbolico ancora più forte. È rifugio, protezione, rappresentazione della propria identità. Questo vale tanto per le famiglie tradizionali quanto per i single o le coppie senza figli: la casa diventa una sorta di estensione del sé, un luogo che riflette gusti, valori, stile di vita.

Anche le dimensioni e le caratteristiche delle abitazioni stanno cambiando. L’aumento dei nuclei familiari più piccoli comporta una crescente richiesta di case compatte, ma ben organizzate, tecnologicamente avanzate e personalizzate. Le persone cercano ambienti su misura, in grado di coniugare comfort, efficienza energetica, sostenibilità e design. Infine, si stanno diffondendo nuovi modelli abitativi: co-housing, senior housing, residenze condivise tra giovani professionisti o anziani soli. Soluzioni che rispondono a bisogni sociali, economici e relazionali emergenti, superando la visione della casa come bene individuale chiuso in se stesso. Nonostante tutto, per molti italiani la casa resta un investimento importante, un bene rifugio che offre sicurezza. Tuttavia, cambia la relazione con essa: non è più necessariamente “la stessa casa per tutta la vita”, ma un luogo che accompagna fasi diverse dell’esistenza, pronto a trasformarsi insieme alle persone che la abitano.

Massimiliano Puntorieri: La casa, a mio giudizio, rappresenta per gli italiani un fattore di sicurezza e stabilità, espressione della propria identità e della propria personalità. È un investimento sempre sicuro. Per i giovani, è decisivo il sostegno dei genitori. Insomma, la casa è uno strumento di solidarietà familiare tra le generazioni, in cui il risparmio dei genitori adulti viene investito in un bene che verrà poi trasferito alle generazioni

“Recentemente,

la “guerra dei dazi” ci ha insegnato che il mondo degli investimenti è molto professionale. Dopo le recenti perdite, molti italiani probabilmente torneranno con più decisione nel settore immobiliare. Quindi, cosa succede? Ciclicamente, gli italiani spostano i loro risparmi tra borsa e immobili, ma purtroppo spesso si trovano a subire grosse perdite”

MASSIMILIANO PUNTORIERI

future. Dare la casa a un figlio significa salvare uno stipendio, quindi sono certo che rimanga uno dei pensieri fissi del nostro popolo. Inoltre, va considerata l’opportunità di metterla a reddito con affitti anche brevi. In un paese ricco di risorse naturali e storico-artistiche come il nostro la richiesta turistica è altissima. In merito a questo bisognerebbe sensibilizzare gli amministratori locali a evitare l’ostruzionismo verso l’affitto turistico nei centri storici o limitrofi al centro.

Tra l’altro, lei menziona un tema molto importante, quello delle case a uso turistico, emerso anche nel Rapporto Federproprietà-Censis Agenda 2024-2030. In questi anni la ristrutturazione di case vacanze e B&B ha sviluppato fatturati molto interessanti. Per noi, negli ultimi anni, tale tematica è stata molto importante perché abbiamo realizzato diversi interventi in questo ambito. Tuttavia, ci sono alcuni amministratori locali, sollecitati da alcuni abitanti del centro storico, che stanno creando ostruzionismo, impedendo il rilascio di licenze per B&B e case vacanze. Parlando di Roma, una città storica come tante città storiche nostrane, mi chiedo perché non si possa dare l’opportunità di sviluppare questo tipo di attività. Per questo motivo, credo sia importante sensibilizzare gli amministratori locali e cercare di evitare ostacoli eccessivi verso l’affitto turistico nei centri storici o nelle zone più centrali.

Nonostante la mancanza dei bonus, la ricerca del comfort abitativo rappresenta ad oggi una priorità per chi riqualifica l’abitazione con attenzione sia all’ambito impiantistico sia estetico?

Paolo Brodbeck: Il comfort abitativo è oggi una priorità anche senza bonus. Ed è ormai assodata una maggiore consapevolezza dell’importanza dell’efficientamento energetico da parte dell’utente finale. Tutti sanno che un’abitazione efficiente energeticamente ha più valore, ma in questo clima di incertezza economica e geopolitica, le persone rimandano gli investimenti. E così il mercato rallenta o si blocca. Questa sensibilità emerge anche dai rapporti citati: c’è attenzione e propensione, ma manca il sostegno economico per agire concretamente. È come per le auto elettriche: tutti parlano di transizione, ma in realtà molti Paesi stanno facendo marcia indietro per i costi e le difficoltà dell’intero settore.

Marco Miele: Sì, assolutamente. Anche in assenza dei bonus fiscali, la ricerca del comfort abitativo continua a essere una priorità per chi decide di riqualificare la propria abitazione. Ci sono diversi fattori che sostengono questa tendenza.

Benessere personale: le persone sono sempre più consapevoli dell’importanza di vivere in ambienti salubri,

silenziosi, termicamente stabili e visivamente gradevoli.

Efficienza energetica: anche senza incentivi, ridurre i costi di gestione della casa è un obiettivo importante, che spinge a migliorare l’involucro edilizio e a installare impianti più performanti e smart.

Valore dell’immobile: una casa riqualificata e confortevole ha un maggiore valore di mercato e una migliore appetibilità in caso di vendita o affitto.

Estetica e personalizzazione: c’è una crescente attenzione al design, ai materiali, alla domotica e alla qualità percettiva degli spazi, non solo per il valore funzionale, ma anche per quello emozionale.

In sostanza, anche se gli incentivi hanno rappresentato un’importante spinta in passato, la qualità dell’abitare rimane oggi una motivazione solida e autonoma nella scelta di investire nella riqualificazione.

Massimiliano Puntorieri: La ricerca del comfort abitativo è oggi più che in passato una priorità per chi riqualifica casa. Ed è altrettanto vero che la distribuzione ITS si sta concentrando sulle aperture di showroom. Proprio lo scorso mese abbiamo inaugurando il nostro terzo showroom, a Roma Nord, nel quartiere Flaminio con lo scopo di intercettare una clientela più esigente, alla ricerca di grande professionalità e di materiali ricercati. Tutto questo comporta grandi investimenti una visione chiara e organizzata e, soprattutto, un grande ottimismo. Certo, non stiamo in showroom ad aspettare che il cliente arrivi. Mettiamo a punto una serie di strategie commerciali e di marketing, anticipiamo tendenze e siamo costantemente aggiornati a più livelli. Il tema marginalità è il vero problema dell’intera questione, il margine continua a scendere, il timore di non fare ordini e di non poter far fronte agli impegni di fine mese porta a un suo ulteriore crollo. Perché? È una legge di mercato: quando si vende meno si abbassano i prezzi e conseguentemente viene meno il margine. Una gestione più collaborativa del mercato da parte dei vari attori, potrebbe far migliorare i ricarichi e di conseguenza i margini.

Considerando quest’ultimo aspetto la distribuzione ITS, si sta sempre più concentrando sulle aperture di showroom che portano clienti e marginalità. Può confermare questo trend?

Paolo Brodbeck: In parte. Al Sud, no. Qui il comparto estetico è quello che sta soffrendo maggiormente. Catania, in particolare, ha già una forte presenza di distributori e in più la concorrenza arriva anche dai grossisti del Nord che, pur non essendo presenti fisicamente, operano tramite rappresentanti e vendite online. Questi operatori guardano con più attenzione ai mercati del Sud, che prima erano considerati secondari. In

Sicilia non possiamo, quindi, confermare questo trend e l’apertura di nuovi showroom non si è verificata. Al contrario, quelli già esistenti sono in difficoltà. Chi opera anche in ambito pubblico (ospedali, scuole, etc.) attraverso il PNRR, è avvantaggiato e sente meno la crisi. Un’opinione sulle case in affitto a uso turistico? In Sicilia il mercato turistico legato alle case private è fortissimo: abbiamo tantissimi B&B, agriturismi, case ristrutturate per l’ospitalità. Non si tratta solo di abitazioni classiche, ma anche di soluzioni ibride tra casa privata e struttura ricettiva. Quando una casa viene trasformata per uso turistico deve essere adeguata con impianti e servizi e, quindi, diventa un’occasione di lavoro. Questo tipo di ristrutturazione, legata al turismo, è molto diffusa: a Catania, inoltre, ci sono circa 60.000 studenti a cui vengono affittate case, e proprio il mercato degli affitti rappresenta oggi una opportunità interessante in un contesto territoriale dove, da molti anni, non sono in atto nuove costruzioni.

Marco Miele: Sì, posso confermare che il trend che vede ITS (presumibilmente il riferimento è ai distributori di prodotti per l’edilizia e impiantistica, come, ad esempio ITS, per il settore idrotermosanitario) orientarsi verso l’apertura di showroom è reale e in crescita. Questo orientamento risponde a diverse esigenze strategiche.

Valorizzazione del prodotto: gli showroom permettono di esporre soluzioni complete, ambientazioni realistiche e prodotti di fascia alta, contribuendo a una percezione premium del brand e dei marchi distribuiti. Supporto alla vendita consulenziale: si crea un’esperienza d’acquisto più coinvolgente per progettisti, installatori e clienti finali, con personale dedicato in grado di fornire consulenze tecniche e di design.

Incremento della marginalità: spingere su prodotti a maggior valore aggiunto (come design bagno, arredo, climatizzazione di fascia alta, domotica etc.) all’interno degli showroom consente margini superiori rispetto alla distribuzione tradizionale.

Fidelizzazione e presidio territoriale: avere uno showroom fisico rafforza la presenza del distributore sul territorio, crea legami con studi di progettazione e imprese locali, e diventa un punto di riferimento per il cliente.

Integrazione omnicanale: gli showroom vengono sempre più integrati con strumenti digitali (configuratori, tour virtuali, cataloghi interattivi), creando un’esperienza ibrida fisico-digitale coerente con i nuovi comportamenti d’acquisto. In conclusione, l’apertura di showroom è un’evoluzione della distribuzione che punta non solo al cliente installatore, ma anche al progettista e al cliente finale, con l’obiettivo di aumentare valore e margini. 

Studenti oggi, professionisti domani

Formazione, orientamento e dialogo con imprese e istituzioni: il progetto “ANGAISA entra nelle scuole” incontra i ragazzi di Messina di Antonio Billè

Due giornate intense; due scuole, decine di interventi, centinaia di studenti protagonisti. Il progetto “ANGAISA entra nelle scuole” ha fatto tappa a Messina, coinvolgendo l’Istituto Tecnico Tecnologico “Verona Trento” e l’Istituto Tecnico Economico “Antonio Maria Jaci” in un ciclo di incontri dedicati all’orientamento, alla formazione e al dialogo tra scuola, imprese e istituzioni. Un’iniziativa promossa da ANGAISA che ha trovato nel capoluogo peloritano terreno fertile per innescare una riflessione sul futuro delle nuove generazioni, in un contesto economico e sociale complesso, ma ricco di potenzialità.

Una palestra piena di futuro

Al centro degli appuntamenti il lavoro, l’innovazione tecnologica, l’economia e l’intelligenza artificiale. Ma anche e soprattutto la possibilità di immaginare un

futuro professionale in Sicilia, valorizzando le competenze acquisite a scuola, le relazioni tra enti formativi e mondo produttivo, le opportunità offerte dalla transizione ecologica e digitale. Una sfida lanciata direttamente ai ragazzi, attraverso le parole di chi oggi guida aziende, associazioni e istituzioni e ha deciso di investire il proprio tempo per incontrarli di persona.

Protagonisti del cambiamento

“Smart building evolution” non è solo il titolo dell’appuntamento del “Verona Trento”: è un percorso, una visione, una trasformazione che riguarda l’ambiente in cui viviamo, le tecnologie che cambiano il modo di abitare e soprattutto le competenze che servono per essere protagonisti di questo cambiamento. Da qui il tema “Dalla scuola al mondo del lavoro: scenari di innovazione sostenibile per costruire il futuro”. Al “Verona Trento”, lo scorso 11 aprile, hanno partecipato la dirigente scolastica Simonetta Di Prima, la docente Giovanna Busà

(referte PCTO), l’assessora alle politiche giovanili del Comune di Messina Liana Cannata, con uno splendido intervento motivazionale rivolto ai ragazzi, il presidente di ANGAISA Maurizio Lo Re, l’ingegner Paola Marone e il professor Massimo Giordani

Crescere senza partire

“Questo è un importante evento della nostra attività scolastica – dichiara la dirigente Simonetta Di Prima –ricco di tanti punti di interesse che hanno sicuramente colpito i ragazzi. Il nostro motto è: Studenti oggi, professionisti domani. ci crediamo molto e teniamo che comincino a pensare al loro futuro già dai banchi di scuola. Offriamo strumenti per progettare la propria vita, con l’auspicio che le intelligenze rimangano spese sul territorio. Non siamo contrari alle esperienze fuori regione, anzi, ma è fondamentale che ciò che imparano possa poi tornare a beneficio della nostra terra, che ha un estremo bisogno di investimenti intellettuali di questo tipo”. Un tema, quello del radicamento territoriale, che ritorna spesso: “Scalfire la convinzione che il Sud offra poco per loro non è facile –ha proseguito la dirigente – ma la parola chiave è sinergia. Serve una rete tra scuole, università, istituzioni e imprese. Solo costruendo un tavolo tecnico con una programmazione concreta, verificabile e continuativa, si può scardinare l’idea che l’unica strada sia partire”.

La missione giovani

Maurizio Lo Re, promotore dell’iniziativa, ha portato ai ragazzi dati concreti e un messaggio di fiducia: “Credo fermamente in questo progetto e mi sono emozionato nel vedere una palestra così piena di futuri uomini, a

cui abbiamo potuto mostrare le nostre idee. Questo non è più un progetto pilota: dopo Messina partiranno le tappe in Toscana ed Emilia-Romagna, oltre a quelle già attive in Veneto, Lombardia e Piemonte. Abbiamo parlato di realtà, di un milione e mezzo di neet in Italia, con la Sicilia al 28%: dati che non possiamo ignorare. L’età media dei lavoratori si alza sempre di più e nel 2050 sarà di 54 anni. È evidente che bisogna cambiare qualcosa e riuscire a dialogare da fratelli maggiori con questi ragazzi è forse la soluzione più efficace”.

Le imprese del costruire

Accanto a Lo Re, Paola Marone, presidente di Federcostruzioni, ha ribadito l’impegno del comparto edile nel coinvolgere i giovani del Sud: “Il nostro è un settore che ha bisogno di forza lavoro qualificata in tutto il territorio nazionale. Partecipiamo a una commissione tecnica alla Camera che si occupa proprio del Sud, con un gruppo di lavoro dedicato all’occupazione giovanile. Presentiamo proposte di legge, emendamenti, azioni concrete per dare ai giovani la possibilità di scegliere se restare o partire. La fuga dei cervelli si somma all’inverno demografico: significa non avere il ricambio generazionale. Per questo mettiamo in campo premi di laurea e iniziative rivolte anche agli istituti tecnici. Dobbiamo andare incontro alle esigenze dei ragazzi, affinché possano costruirsi liberamente il proprio futuro”.

Intelligenza artificiale e pensiero critico

Tra gli ospiti del “Verona Trento” anche Massimo Giordani, presidente di AISM, esperto di innovazione e digitale, che ha affrontato il tema dell’intelligenza artificiale come mezzo di supporto e crescita: “Questi strumenti devono essere visti come collaboratori, come un collega o un professore che ti aiuta a ragionare. È una prospettiva che la scuola deve coltivare. La tecnologia galoppa e i ragazzi di oggi avranno una carriera di 50 anni in un mondo profondamente diverso da quello che viviamo oggi. Alcune professioni spariranno, altre nasceranno, l’importante è avere consapevolezza: solo così l’AI potrà essere utilizzata con intelligenza e profitto”.

Economia, intelligenza e impegno

La seconda giornata ha coinvolto l’Istituto “Antonio Maria Jaci”, con il convegno incentrato su due temi chiave “Dall’economia all’intelligenza artificiale. Due sguardi sul futuro”. Il 29 aprile, a dialogare con gli studenti, l’economista Carlo Cottarelli, la dirigente

scolastica Maria Rosaria Sgrò, il docente Antonio Costantino (referente PCTO), il sindaco di Messina Federico Basile, il dirigente nell’Ambito Territoriale di Messina Leon Zingales e ancora Maurizio Lo Re e Massimo Giordani

Formare persone

L’evento dello “Jaci” è stato fortemente voluto dal prof. Costantino, referente PCTO della scuola: “Siamo andati in continuità con gli anni passati, rafforzando i legami con le istituzioni e introducendo quest’anno attività formative direttamente in azienda. Questa iniziativa ripaga gli sforzi della scuola, perché il nostro obiettivo è formare persone, non solo lavoratori, che domani avranno gli strumenti per decidere cosa fare. Studiate, dico ai ragazzi; assorbite come spugne ogni esperienza, anche nei tirocini, perché il sapere sarà sempre la base delle vostre scelte”.

Presenze che fanno la differenza

Protagonista allo “Jaci” anche Carlo Cottarelli, economista ed ex commissario alla spending review, che con l’Università Cattolica coordina il progetto PESES (Programma di Educazione per le Scienze Economiche e Sociali), un’iniziativa di educazione economica e sociale che mira a formare gli studenti sui principali temi dell’economia e della gestione finanziaria: “Siamo un gruppo di una quarantina di persone con esperienze

importanti alle spalle che ha visitato 165 scuole l’anno scorso e quest’anno è già arrivato a 150. La nostra presenza vuole dare un segnale forte: sono le personalità a mettersi a disposizione degli studenti, non il contrario. Questo colpisce molto e aiuta a creare fiducia. I ragazzi sono consapevoli, anche se meno coinvolti nei temi politici rispetto a quando andavo io a scuola. Ma le domande sono sempre ben preparate, pur se stanno lontani da quei contenuti, anche politici, che però sono importanti per l’economia”.

Educare alla bellezza e alla libertà di restare

Anche allo “Jaci” Giordani ha sottolineato la centralità del rapporto tra tecnologia e futuro: “I ragazzi sono attenti e curiosi e questo è un segnale forte. L’intelligenza artificiale è ormai parte del loro modo di studiare e vivrà un’evoluzione talmente rapida da richiedere una consapevolezza profonda per essere utilizzata al meglio”.

Lo Re ha rilanciato il senso dell’impegno associativo: “Ho sempre detto che una delle priorità del mio mandato era parlare ai giovani. Oggi abbiamo discusso di economia e intelligenza artificiale, un binomio che sarà centrale nella loro crescita professionale. Qualità, competenza, etica e desiderio di migliorarsi: ecco le chiavi. Dobbiamo puntare su ragazzi che vogliano specializzarsi, lavorare sul territorio, collaborare con imprenditori locali. Perché la cultura ci rende liberi e le competenze non pongono limiti”.

Positivo il bilancio della scuola, come sottolineato dalla dirigente Maria Rosaria Sgrò: “I ragazzi sono stati entusiasti. Le esperienze PCTO e questo incontro con due luminari come Cottarelli e Giordani hanno concretizzato anni di lavoro, mostrando l’intelligenza artificiale come uno strumento utile per la società moderna”.

E ancora le parole del provveditore agli studi di Messina Leon Zingales hanno colto l’anima più profonda dell’iniziativa: “Giornata intensa e formativa. Economia globale, intelligenza artificiale, ma anche il valore della persona: la scuola deve educare alla bellezza, allo spirito critico, alla realizzazione dei sogni. A Messina abbiamo imprenditori di qualità e far incontrare scuola e impresa è l’unico modo per evitare che i nostri giovani lascino la città. Dobbiamo restituire loro la libertà di restare”.

Il futuro come scelta quotidiana

La due giorni di incontri ha parlato di futuro, di città intelligenti, di tecnologie in evoluzione. Ma soprattutto ha raccontato che le possibilità esistono anche nel meridione e a Messina. La sfida è non disperdere quanto seminato: un’idea, un consiglio, un esempio che possono diventare scintille. Perché il futuro non è un orizzonte lontano, ma una costruzione quotidiana fatta di scelte, formazione e coraggio di mettersi in gioco. 

La quattordicesima edizione del TU Sicurezza, aggiornata a marzo 2025, contiene tutte le ultime novità in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Questa edizione include infatti le nuove disposizioni introdotte dalla Legge 13 dicembre 2024, n. 203 (collegato lavoro) che ha recato significative modifiche alle norme sulla sicurezza del lavoro, con particolare riguardo per la disciplina delle visite mediche.

Un dettagliato indice analitico-alfabetico consente di individuare agevolmente le prescrizioni relative agli articoli del Testo Unico.

Come organizzare il magazzino

Una guida pratica ai requisiti minimi per una gestione efficiente, sicura e conforme alle normative, validi per ogni impresa, indipendentemente da dimensioni e volumi trattati

di Marco Barbetti - Logicà

Più volte abbiamo illustrato soluzioni logistiche evolute, software dedicati, automazioni, già presenti presso un numero crescente di aziende del comparto ITS. Ma quali sono i requisiti base per una corretta gestione del magazzino a prescindere dai volumi trattati?

Per un magazzino distributivo, i requisiti minimi dipendono da più fat-

tori come, certamente, la tipologia di prodotti trattati e il volume delle operazioni. In ogni caso, ci sono alcuni aspetti fondamentali, necessari per garantire l’efficienza e la sicurezza delle operazioni. Ecco un elenco di requisiti di base per un magazzino distributivo ideale.

Spazio fisico

Superficie. A seconda del volume delle merci commercializzato è fonda-

mentale avere uno spazio sufficiente per stoccare i prodotti in modo ordinato e sicuro; per altro, lo sfruttamento dello spazio disponibile — e conseguentemente della capacità di stoccaggio dipende anche dalla tipologia dei mezzi di movimentazione che si utilizzeranno.

Altezza. La disponibilità di spazi in altezza per scaffalature e stoccaggio verticale è cruciale per ottimizzare l’utilizzo

dello spazio: più è alto il magazzino, più è possibile sfruttarne i volumi, ma fino a un certo punto. Oltre certe quote, infatti, il costo dei mezzi tradizionali di movimentazione e stoccaggio, quali i carrelli frontali e retrattili, aumenta in maniera considerevole.

Aree separate. Ove possibile, una regola di base è suddividere l’area di magazzino in zone specifiche: aree ricezione merci, area dedicate allo stoccaggio e al picking e zona imballaggio e spedizione.

Posizione strategica. La posizione del magazzino è un ulteriore importante elemento. La vicinanza a viabilità primarie è un elemento che consente di facilitare le operazioni di distribuzione e, conseguentemente, ridurre i costi di trasporto; così come la disponibilità di aree esterne per la movimentazione.

Infrastruttura e strutture

Pavimentazione. Una pavimentazione robusta, piana e facilmente pulibile è fondamentale; in particolare se si ipotizza l’utilizzo di commissionatori verticali o carrelli trilaterali operanti in corsie a stretta (VNA). Tale aspetto viene a volte sottovalutato in fase di progettazione e realizzazione, con il rischio

di affrontare una serie di costi aggiuntivi e successivi alla realizzazione per raggiungere la planarità necessaria.

Illuminazione. Una buona illuminazione è essenziale per garantire la sicurezza e per migliorare l’efficienza delle operazioni. Gli attuali sistemi disponibili a luce led consentono un risparmio energetico significativo; allo stesso tempo non va sottovalutata l’illuminazione naturale, dotando la copertura di inserti trasparenti.

Scaffalature. In merito alle scaffalature occorre prima di tutto ricordare che dal 28 giugno 2023, il Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha delineato le norme da seguire per la progettazione, esecuzione, verifica e messa in sicurezza delle scaffalature metalliche. Le nuove Linee Guida Nazionali impongono la conformità antisismica come requisito essenziale per la sicurezza di tutti gli impianti, siano portapallet tradizionali piuttosto che drive-in, magazzini autoportanti, etc. Inoltre, la normativa UNI EN 15635 obbliga il datore di lavoro a sottoporre il suo impianto di stoccaggio a ispezione sistematica e documentata da parte di una persona competente o un tecnico abilitato, almeno ogni 12 mesi, e

di procedere, ove necessario, alla messa in sicurezza di eventuali scaffali danneggiati. A tutto ciò si aggiunge l’obbligo, preesistente, di indicare e rispettare le portate di ogni singolo elemento (spalle/montanti e correnti). Da quanto evidenziato è intuibile come gli scaffali, da relativamente semplici strutture di stoccaggio, si siano trasformati in componenti con specifiche tecniche rilevanti.

Accessi e rampe di carico/scarico. Il tema degli accessi e il loro dimensionamento risulta a sua volta costitutivo per il corretto funzionamento del magazzino. Dove possibile occorre prevedere zone adeguate, separate e dedicate per l’ingresso e l’uscita delle merci, allestite con rampe di carico destinate allo scarico e carico dei prodotti.

Sicurezza

Sistema antincendio. In funzione delle tipologie dei materiali stoccati in magazzino e delle prescrizioni facenti capo ai VVFF, vanno previsti impianti di rilevazione ed eventualmente spegnimento incendi, quali impianti sprinklers, oltre ai comuni presidi rappresentati da estintori e naspo. Un sistema antincendio efficiente, oltre che tutelare i lavoratori e consentire di effettuare in sicurezza le operazioni di spegnimento, dovrebbe salvaguardare il più possibile anche le merci.

Segnaletica di sicurezza. Altro elemento fondamentale per garantire la sicurezza è rappresentato dalla presenza di cartelli di emergenza, di segnalazione delle uscite di sicurezza e segnaletica dei percorsi interni pedonali e per i mezzi di trasporto. In alternativa alla tradizionale segnaletica realizzata tramite verniciatura, sono oggi disponibili sul mercato materiali adesivi carrellabili con elevata durata nel tempo.

Tecnologia

Parliamo anche di tecnologie a servizio della logistica. In altre occasioni abbiamo illustrato le potenzialità derivanti dai software specifici per la gestione di

Logistica

magazzino (WMS), ma abbiamo anche affermato che non è per tutti, in quanto richiedendo un investimento significativo; si giustificano solo a fronte di dimensioni aziendali e volumi commercializzati elevati.

Per tutti gli altri, invece, vi sono alcuni punti imprescindibili che possono comunque essere implementati nel proprio software gestionale, legati principalmente alla rintracciabilità e movimentazione dei materiali .

Sistema ubicazionale. Definire una mappatura puntuale delle locazioni di magazzino, dotandole di etichetta barcodizzata. Questo non solo consente un prelievo dei materiali efficiente attraverso l’ottimizzazione dei percorsi in magazzino, ma anche l’effettuazione di operazioni di tipo gestionali, quali inventari per singola locazione. Non ultimo, facilita anche agli operatori meno esperti o in formazione lo svolgimento delle attività assegnate.

Strumenti di lettura ottica. Anche per questo argomento esistono molteplici soluzioni, non necessariamente con costi elevati. Realizzare una rete di copertura WiFi e introdurre strumenti di lettura per l’effettuazione delle operazione di

controllo nella fase di ricevimento merci e per le operazioni di prelievo ed evasione ordini cliente è, quasi sempre, fattibile utilizzandole potenzialità del programma gestionale, senza la necessità di software logistici sofisticati.

Sostenibilità

Prestare particolare attenzione all’ambiente è un altro degli elementi che dovrebbe sempre essere preso in considerazione in ambito magazzino.

Gestione dei rifiuti e delle emissioni in atmosfera. La raccolta differenziata e l’opportuno smaltimento dei rifiuti in prima analisi derivanti dagli imballaggi, secondo le normative vigenti rappresenta un obiettivo da perseguire costantemente. A volte non è sufficiente dichiararsi ecocompatibili o a impatto ambientale zero, ma occorre elaborare un progetto a lungo termine e destinare risorse all’obiettivo.

Ottimizzazione energetica. Oltre l’utilizzo di luci led, l’ottimizzazione energetica si traduce anche nella realizzazione di impianti di riscaldamento e ventilazione a basso consumo. Il concetto è valido anche per i mezzi di movimentazione interna. La tecnologia che utilizza batteria al litio consente, a fronte di un costo apparentemente più alto, una serie di vantaggi energetici (e non solo) decisamente importanti.

Concludendo

Non è importante essere colossi della distribuzione per realizzare un magazzino che risponda ai requisiti minimi illustrati, alcuni per altro obbligatori, che consenta lo svolgere delle diverse attività in forma controllata e sicura. 

Questa nuova edizione dell’Opera, aggiornata a maggio 2025, recepisce sia le fondamentali innovazioni apportate al Codice dei contratti pubblici dal Decreto Legislativo 31 dicembre 2024, n. 209 (“Decreto correttivo”), sia la recente modifica - inserita dalla L. 18 marzo 2025, n. 40 - delle norme sulla Cabina di regia per l’attuazione del Codice.

Oltre al testo aggiornato del nuovo Codice dei contratti pubblici e dei relativi allegati, il volume contiene un accurato commento articolo per articolo, caratterizzato da un taglio prettamente operativo e di esemplare chiarezza espositiva, redatto da alcuni fra i massimi esperti italiani del settore.

Le caratteristiche peculiari dell’Opera la rendono uno strumento realmente indispensabile per i professionisti chiamati a confrontarsi con la nuova disciplina dei contratti pubblici.

Aspen Pumps Italia

Aspen Pumps Italia nasce dall’unione di due storiche aziende italiane, 2 Emme Clima e Vecamco, da anni protagoniste nel settore, che hanno unito le proprie competenze per offrire soluzioni complete nella produzione e distribuzione di staffe, basi a pavimento, canaline e accessori.

L’esperienza, la qualità e le competenze maturate in decenni di attività da 2 Emme Clima e Vecamco si combinano ora con la forza globale di Aspen Pumps Group, creando una sinergia vincente, capace di offrire agli installatori soluzioni ancora più efficaci, affidabili e complete.

Aspen Pumps Italia supporta a 360° l’installatore e ne semplifica il lavoro in tutte le fasi del suo intervento, attraverso prodotti pratici, affidabili e innovativi.

L’appartenenza ad Aspen Pumps Group consente, inoltre, di beneficiare di un costante investimento in ricerca e sviluppo, di una rete commerciale internazionale e di una visione a lungo termine improntata alla sostenibilità e all’innovazione.

Questa nuova entità punta a consolidare la propria presenza sul mercato italiano, rafforzando la rete di partner e distributori e offrendo un servizio commerciale e post-vendita sempre più vicino alle esigenze dei professionisti. Aspen Pumps Italia è il partner strategico ideale per chi cerca soluzioni su misura per soddisfare le esigenze degli installatori.

Luca Leggeri  Head of Sales Italy

“Con l’unione di due storie importanti come 2 Emme e Vecamco, Aspen Pumps Italia conquisterà nuove competenze ed energie, consolidando la sua presenza sul mercato e confermando il suo impegno verso gli installatori”

Giuditta Casotto  Channel Marketing Southern Europe & Communication

“Comunicare il valore delle soluzioni Aspen Pumps Group significa promuovere qualità, innovazione e affidabilità, costruendo un rapporto solido e duraturo con clienti e partner”

Federica Astori  Head of Customer Care Italy

“Il nostro customer care è pensato per ascoltare, capire e risolvere. Crediamo in un servizio efficiente, capace di accompagnare il cliente in tutte le fasi di acquisto”

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Ultimissime da ANGAISA

Accordo-quadro ANGAISA/Jungheinrich

Nel ricordare che è ancora operativo l’accordo quadro con Jungheinrich, si segnala che sono state introdotte semplificazioni nella misura Transizione 5.0, che potrebbero rappresentare un valido incentivo per rinnovare la propria flotta di carrelli elevatori. Con le FAQ pubblicate dal Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) in data 10 aprile 2025 sono stati ridefiniti parzialmente i requisiti richiesti per gestire l’incentivo Transizione 5.0 per la “Sostituzione di macchinari obsoleti” eliminando di fatto l’obbligatorietà di presentare, da parte del costruttore del bene strumentale, una Certificazione di prodotto riconosciuta a livello internazionale quali ISO, IEC, EN. I requisiti necessari per ottemperare alle richieste normative sono i seguenti:

• l bene sostituito dovrà aver concluso il suo periodo di ammortamento da almeno 24 mesi alla data di presentazione della comunicazione di accesso al beneficio;

• il bene nuovo dovrà essere predisposto secondo i criteri dell’Industria 4.0;

• il bene sostituito deve essere dismesso e non occorre rottamarlo;

• l’aliquota garantita da questa semplificazione è il 35% del valore del bene;

• rimangono obbligatorie le perizie Ex Ante ed Ex Post che dovranno essere redatte da personale qualificato;

• per le PMI le spese di perizia, fino ad un massimo di € 10k, potranno essere aggiunte al Credito d’imposta maturato. www.angaisa.it | Area Soci/Convenzioni

ANGAISA – Associazione nazionale commercianti articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti e arredobagno – Associazione Sindacale di Categoria aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia – Membro della FEST ( Fédération Européenne des Grossistes en Appareils Sanitaires et de Chauffage ) – www.angaisa.it. ANGAISA associa con la qualifica di Soci Ordinari 243 aziende distributrici, con oltre 800 unità locali presenti sul territorio. I soci ANGAISA rappresentano circa il 40% del fatturato della distribuzione ITS nazionale; per caratteristiche dimensionali e organizzative, quella dei Soci ANGAISA è definita la Grande Distribuzione Specializzata del Settore Idrotermosanitario. ANGAISA associa inoltre – con la qualifica di Soci Sostenitori – 125 industrie, leader dei rispettivi ambiti merceologici, e 13 Gruppi di distribuzione.

Ecobonus: l’invio tardivo non mette a rischio l’agevolazione

L’invio della comunicazione all’ENEA oltre il termine di 90 giorni non fa perdere l’ecobonus in quanto la decadenza dall’agevolazione non è prescritta da alcuna norma. Questo è quanto afferma la Cassazione con ordinanza 8019/2025, confermando l’orientamento che era già stato espresso con la pronuncia 7657/2024.

Nel caso in esame, il contribuente non aveva inviato, entro il termine di 90 giorni dalla fine dei lavori, la comunicazione all’ENEA, con la conseguenza che l’Agenzia delle Entrate aveva disconosciuto l’agevolazione fiscale per la riqualificazione energetica a seguito di un controllo automatico. Il ricorrente risultava soccombente in entrambi i gradi di merito. Di diverso avviso invece la Cassazione, che, nell’affrontare la controversia, riprende le argomentazioni portate dall’unico precedente in materia. “In tema di benefici fiscali per spese di riqualificazione energetica degli edifici, l’inosservanza del

termine di novanta giorni dalla conclusione dei lavori per l’inoltro della comunicazione all’Enea, in base all’articolo 4 del Dm del 19 febbraio 2007, non costituisce causa di decadenza dal godimento della detrazione”, si legge nel testo. La decadenza “in assenza di una espressa previsione normativa, non è evincibile nemmeno da una interpretazione sistematica della disciplina primaria e secondaria in considerazione delle finalità statistiche per le quali l’adempimento è prescritto”.

La Cassazione inoltre precisa: “All’onere di trasmissione all’Enea dei dati relativi ai lavori eseguiti, non è espressamente ricollegata alcuna decadenza, che invece deve tassativamente evincersi quanto meno in via d’interpretazione sistematica della normativa primaria e secondaria. La decadenza dai benefici fiscali dovrebbe essere affermata in modo esplicito”.

Auto aziendali a uso promiscuo

Sulla Gazzetta ufficiale n. 98 del 29 aprile 2025 è stata pubblicata la legge n. 60 del 24 aprile 2025, recante: “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 febbraio 2025, n. 19, recante misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio e il rafforzamento delle sanzioni delle Autorità di vigilanza”. Il cd. decreto “bollette” è stato convertito in legge. Di seguito si illustra esclusivamente la disposizione fiscale, introdotta in sede di conversione in legge, concernente la tassazione di auto aziendali a uso promiscuo.

Perimetro della maggiore tassazione dei veicoli aziendali più inquinanti assegnati ai dipendenti come fringe benefit

La legge in esame ha previsto una “clausola di salvaguardia” per garantire che il passaggio verso il nuovo sistema di tassazione per le auto aziendali ad uso promiscuo, previsto dalla legge di Bilancio 2025, avvenga in modo graduale senza pregiudizio delle scelte effettuate nel 2024 sulla base della tipologia di veicolo. In particolare, i nuovi criteri di tassazione dei veicoli aziendali assegnati ai dipendenti come fringe benefit, introdotti dalla legge di bilancio 2025, non si applicano per i veicoli concessi in uso promiscuo dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2024 e per i veicoli ordinati dai datori di

lavoro entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso promiscuo dal 1° gennaio 2025 al 30 giugno 2025. Nelle suddette ipotesi si continuerà ad applicare la normativa previgente. In particolare, ai fini della determinazione in denaro dei valori che costituiscono il reddito da lavoro dipendente, per le autovetture, gli autoveicoli per uso promiscuo e gli autocaravan indicati nell’articolo 54, comma 1, lettere a), c) e m), del Codice della strada (decreto legislativo n. 285 del 1992), i motocicli e i ciclomotori di nuova immatricolazione, con valori di emissione di anidride carbonica non superiori a 60 grammi per chilometro (g/km di CO2), concessi in uso promiscuo, continua ad essere considerato il 25% anziché il 50% dell’importo corrispondente ad una percorrenza convenzionale di 15 mila chilometri calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio convenzionale. Inoltre, sono confermati gli aumenti di tale percentuale del 25%, per veicoli con valori di emissione di anidride carbonica superiori a 60 g/km, nel modo seguente:

• 30% con valori di emissione di anidride carbonica superiori a 60 g/km ma non a 160 g/km;

• 40% per l’anno 2020 e 50 per cento a decorrere dall’anno 2021 con valori di emissione superiori a 160 g/km ma non a 190 g/km;

• 50% per l’anno 2020 e 60 per cento a decorrere dall’anno 2021 con valori di emissione superiori a 190 g/km.

Rinnovo agevolato per gli elettrodomestici obsoleti

Si informa che in data 29 aprile 2025 è stata pubblicata in G.U. la Legge 24 aprile 2025, n. 60, di conversione del decreto-legge 28 febbraio 2025, n. 19, recante misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio e il rafforzamento delle sanzioni delle Autorità di vigilanza (c.d. Decreto bollette). Si segnala in particolare che, nell’ambito delle politiche per il risparmio energetico, viene modificata la legge di bilancio 2025, eliminando il requisito della classe di efficienza energetica B per gli elettrodomestici da sostituire, dando invece un potere decisionale a un decreto interministeriale per la definizione degli apparecchi ammissibili. È previsto un contributo fino al 30% del costo di acquisto, con un massimo di 100 euro per singolo elettrodomestico, che sale a 200 euro per famiglie con ISEE inferiore a 25.000 euro. L’apposita piattaforma informatica, gestita da PagoPA, consentirà agli utenti di accedere al contributo e smaltire gli elettrodomestici di classe inferiore. Inoltre, viene confermato che solo gli elettrodomestici prodotti nell’Unione Europea sono ammissibili per l’agevolazione.

Ultimissime da ANGAISA

 FISCO

Acconti IRPEF 2025, in Gazzetta Ufficiale la norma corretta

Nella Gazzetta Ufficiale, n. 94 del 23 aprile 2025, è stato pubblicato il decreto-legge n. 55 del 23 aprile 2025, avente a oggetto disposizioni urgenti in materia di acconti IRPEF dovuti per l’anno 2025. Il decreto-legge introduce norme di coordinamento tra il D.lgs. 216/2023, attuativo della delega sulla riforma fiscale, e la legge di bilancio per il 2025, al fine di correggere un difetto di coordinamento tra il decreto legislativo, che prevedeva per il solo 2024 la riduzione delle aliquote IRPEF da 4 a 3 e la legge di bilancio, che ha reso strutturale tale riduzione di aliquote. In particolare, il decreto-legge, mediante modifica dell’art. 1, comma 4, del D.lgs. 216/2023, stabilisce, di fatto, l’applicazione delle nuove 3 aliquote per la determinazione dell’acconto 2025. Ciò garantirà che i lavoratori dipendenti e i pensionati, senza redditi aggiuntivi, non dovranno versare alcun acconto IRPEF per il 2025.

 IMPRESE

Stipula delle polizze catastrofali e accesso agli incentivi

Aggiornate sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy le risposte alle FAQ che attengono anche al tema degli incentivi, chiarendo alcuni effetti per le imprese che non stipulano le polizze catastrofali. Si ricorda che l’obbligo di attivare una polizza catastrofale sui beni d’impresa è previsto al comma 101 della legge n. 213 del 2023 e disciplinato dal decreto interministeriale attuativo n. 18 del 2025. Il successivo comma 102 ha stabilito che dell’inadempimento dell’obbligo di assicurazione da parte delle imprese “si deve tener conto” nell’assegnazione di contributi,

sovvenzioni o agevolazioni pubbliche, senza determinare in maniera perentoria quali siano gli effetti di tale valutazione. Il MIMIT, con la FAQ n.11, chiarisce che “ciascuna Amministrazione titolare di misure di sostegno e agevolazione è chiamata a dare attuazione alla citata disposizione, definendo e comunicando le modalità con cui intende tener conto del mancato adempimento all’obbligo assicurativo in argomento in relazione alle proprie misure”.

Pertanto, sarà ogni Amministrazione a decidere autonomamente, specificandolo in ogni singolo bando (o nella normativa a monte di questo), se precludere o permettere l’accesso agli incentivi alle imprese che non adempiono all’obbligo di stipula della polizza catastrofale ed eventuali ulteriori conseguenze al ricorrere di tale condizione.

Il MIMIT ha precisato che, relativamente alle misure agevolative di propria competenza, le imprese inadempienti saranno escluse dagli incentivi.

Inoltre, la FAQ n. 12 precisa che la suddetta valutazione in merito all’accesso agli incentivi, non ha efficacia retroattiva, sicché essa “opera dalla data del provvedimento di adeguamento e di recepimento della previsione di cui alla legge n. 213 del 2023 nell’ambito della disciplina normativa del contributo, sovvenzione o agevolazione pubblica, ovvero dalla diversa data ivi indicata”.

Pubblicato il Decreto attuativo del Bonus Donne

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato, in data 9 maggio 2025, nella sezione pubblicità legale del proprio sito internet, il Decreto Interministeriale riguardante i criteri e le modalità attuative del Bonus donne, introdotto dell’articolo 23 del D.L. n. 60/2024 (c.d. Decreto Coesione), convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 95/2024.

Beneficiari

• Donne prive di un impiego regolarmente retribuito da 2 anni, ovunque residenti;

• donne prive di impiego regolarmente retribuito da 6 mesi, residenti nelle regioni ZES (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna);

• donne occupate nelle professioni o settori ad alta disparità occupazionale di genere, individuati ogni anno con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali adottato di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Tipologie

Assunzione con contratto a tempo indeterminato.

Incentivo contributivo

Esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali, a esclusione di premi e contributi Inail, nel limite massimo di 650 euro su base mensile:

• per un massimo di 24 mesi per le assunzioni effettuate dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025 di donne prive di un impiego regolarmente retribuito da 2 anni, ovunque residenti;

• per un massimo di 24 mesi per le assunzioni effettuate dalla data di autorizzazione della Commissione Europea (31 gennaio 2025) e fino al 31 dicembre 2025 di donne prive di impiego regolarmente retribuito da 6 mesi, residenti nelle regioni ZES (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna);

• per un massimo di 12 mesi per le assunzioni effettuate dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 di donne occupate nelle professioni o settori ad alta disparità occupazionale di

genere, individuati ogni anno con decreto del Ministro del Lavoro.

L’agevolazione non potrà, in ogni caso, superare il 50% dei costi salariali.

Sono esclusi dall’applicazione del beneficio i rapporti di apprendistato e i rapporti di lavoro domestico. Le assunzioni devono comportare un incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori occupati rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei 12 mesi precedenti.

Domanda di fruizione del beneficio

Ai fini della fruizione dell’esonero, i datori di lavoro dovranno inoltrare, esclusivamente in via telematica, domanda all’INPS, nei modi e nei termini che saranno definiti dall’Istituto. La domanda per l’assunzione di donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni dell’area ZES (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna) deve essere presentata prima di assumere tali soggetti. Le assunzioni effettuate prima della presentazione della domanda di contributo non sono ammesse al beneficio. Il rapporto di lavoro deve poi essere instaurato entro 10 giorni dall’accoglimento della domanda (termine perentorio).

Ultimissime da ANGAISA

 LAVORO

Pubblicato il Decreto attuativo sul Bonus giovani

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato, in data 9 maggio 2025, nella sezione pubblicità legale del proprio sito internet, il Decreto Interministeriale riguardante i criteri e le modalità attuative del Bonus giovani, introdotto dell’articolo 22 del D.L. n. 60/2024 (c.d. Decreto Coesione), convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 95/2024

Beneficiari

Lavoratori che, alla data dell’assunzione incentivata, non hanno compiuto 35 anni di età e non sono stati mai occupati a tempo indeterminato.

Tipologie

Assunzione di personale non dirigenziale con contratto a tempo indeterminato o trasformazione del contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato.

Incentivo contributivo

Esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali per un massimo di 24 mesi, ad esclusione di premi e contributi Inail, nel limite massimo di:

• 500 euro su base mensile per ciascun lavoratore, per le assunzioni effettuate dal 1° settembre 2024 e fino al 31

dicembre 2025;

• 650 euro su base mensile per ciascun lavoratore con sede di lavoro effettiva ubicata nelle regioni dell’area ZES (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna) dalla data di autorizzazione della Commissione europea (31 gennaio 2025) e fino al 31 dicembre 2025. L’agevolazione non potrà, in ogni caso, superare il 50% dei costi salariali; sono esclusi dall’applicazione del beneficio i rapporti di apprendistato e i rapporti di lavoro domestico.

Domanda di fruizione del beneficio

Il datore di lavoro dovrà inoltrare domanda all’INPS esclusivamente per via telematica, nei modi e nei termini che saranno definiti dall’Istituto. Solo per le assunzioni effettuate nell’area ZES, l’invio della comunicazione telematica all’INPS con la richiesta di accesso al beneficio previsto deve avvenire prima dell’assunzione. Le assunzioni effettuate prima della presentazione della domanda di contributo non sono ammesse al beneficio. Il rapporto di lavoro deve poi essere instaurato entro 10 giorni dall’accoglimento della domanda (termine perentorio).

Anticipazione indebita quote TFR

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con la Nota n. 616 del 3 aprile 2025, fornisce importanti chiarimenti in merito alla legittimità della prassi di anticipo mensile del TFR in busta paga. Com’è noto, il trattamento di fine rapporto rappresenta una somma di denaro che viene accumulata mensilmente dal datore di lavoro, per conto del dipendente, allo scopo di assicurare un supporto economico al termine del rapporto di lavoro. Premesso che l’articolo 2120 c.c. stabilisce quali sono le condizioni per la richiesta di un’anticipazione del TFR e che sono possibili condizioni di miglior favore se previsti dalla contrattazione collettiva o da patti individuali, l’INL esplicita che l’erogazione sistematica del TFR in busta paga, al di fuori dei casi previsti dalla legge, non è conforme alla normativa poiché tale operazione costituirebbe una mera integrazione retributiva con conseguente obbligo contributivo. Difatti, ricorda l’Ispettorato, la pattuizione collettiva o individuale può prevedere le condizioni per l’anticipazione del TFR maturato al momento della pattuizione, ma non può stabilire il mero automatico trasferimento in busta paga del rateo mensile. Ne consegue che, se viene accertata un’anticipazione illegittima del TFR, l’Ispettorato dovrà intimare al datore di lavoro di ripristinare l’accantonamento. In caso di inadempienza, potrà essergli applicata una sanzione amministrativa.

Dimissioni di fatto per assenza ingiustificata: istruzioni sulla nuova procedura

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con la Nota n. 3984 del 29 aprile 2025, ha aggiornato il modello che i datori di lavoro devono inviare all’Ispettorato territoriale del lavoro di competenza al fine di avviare la procedura per le cd. dimissioni per fatti concludenti. Tale aggiornamento recepisce quanto previsto dalla recente Circolare n. 6/2025, nella quale il Ministero del Lavoro ha approfondito le principali novità introdotte dalla Legge n. 203/2024 tra

 PREVIDENZA

cui anche quelle concernenti l’istituto delle cd. dimissioni di fatto. Rispetto alla precedente versione, il nuovo modello in allegato, da trasmettere anche al lavoratore, prevede informazioni aggiuntive inerenti al datore di lavoro, al dipendente e al rapporto di lavoro intercorrente tra i due. Inoltre, viene precisato che la dichiarazione del numero di giorni di assenza ingiustificata debba essere resa sotto forma di dichiarazione di responsabilità ai sensi dell’art. 47 D.P.R. n. 445/2000.

Bonus giovani under 35: istruzioni operative

A seguito della pubblicazione del decreto attuativo dell’11 aprile 2025, l’INPS con la circolare n. 90/2025 fornisce le istruzioni operative per il bonus giovani.

Per una corretta fruizione degli incentivi, l’INPS fornisce alcuni chiarimenti in merito ad alcune situazioni particolari che potrebbero verificarsi:

• con riferimento ai rapporti di lavoro part-time a tempo indeterminato, gli esoneri spettano anche nei casi in cui il lavoratore sia assunto da due diversi datori di lavoro, purché la data di decorrenza degli stessi sia la medesima. In caso di assunzioni con date differenti, il datore di lavoro che assume successivamente perderebbe il requisito per l’ammissione agli incentivi in argomento (assenza di un precedente rapporto di lavoro a tempo indeterminato);

• nelle ipotesi di cessione del contratto a tempo indeterminato, con passaggio del dipendente al cessionario, la fruizione del beneficio, già riconosciuto al datore di lavoro cedente, può essere trasferita al subentrante per il periodo residuo non goduto (si tratterebbe in questo caso solo della modifica soggettiva del rapporto già in essere che prosegue con il nuovo datore di lavoro);

• analogamente, la fruizione dell’esonero è trasferibile nei confronti del cessionario per il periodo residuo non goduto dal cedente, in caso di trasferimento d’azienda;

• non possono essere riconosciuti gli esoneri nell’ipotesi in cui, a seguito di accertamento ispettivo, il rapporto di lavoro autonomo, con o senza partita IVA, nonché quello parasubordinato, vengano riqualificati come rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

La circolare precisa, altresì, che il requisito dell’assenza di rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato in capo al lavoratore (così come il requisito anagrafico) deve essere rispettato solo al momento della prima assunzione incentivata. Infatti, se il lavoratore per il quale è stato già fruito uno degli esoneri in trattazione, venisse riassunto, l’esonero spetterebbe per i mesi residui, indipendentemente dall’età del lavoratore alla data della nuova assunzione. Tuttavia, nelle ipotesi in cui l’agevolazione venga revocata a causa di licenziamenti effettuati entro sei mesi dall’inizio del precedente rapporto di lavoro, il periodo di fruizione già utilizzato, dovrà essere comunque computato per il calcolo del periodo spettante. Si precisa che tutte le successive riassunzioni o trasformazioni dovranno essere effettuate entro il 31 dicembre 2025.

Ultimissime da ANGAISA

 PREVIDENZA

Omessi o ritardati pagamenti di contributi: sanzioni e interessi più bassi

L’INPS, con la circolare n. 80/2025, ha comunicato la variazione della misura in oggetto a seguito della decisione della Banca Centrale Europea di ridurre al 2,40% il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema (ex Tasso Ufficiale di Riferimento – TUR). A decorrere dal 23 aprile 2025 tale variazione inciderà sulla determinazione del tasso di dilazione e di differimento da applicare agli importi dovuti a titolo di contribuzione agli Enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie, nonché sulle sanzioni civili. Inoltre, il DL n. 19/2024 è intervenuto sostituendo la previsione della sanzione pari al tasso ufficiale di riferimento maggiorato di 5,5 punti, con applicazione del tetto del 40% dell’importo dei contributi o premi non corrisposti entro la scadenza di legge, che trova applicazione fino al 31 agosto 2024, con la minore somma costituita, dal 1° settembre 2024, dai soli interessi legali previsti dal codice civile, sempreché il versamento dei contributi o premi sia effettuato entro il termine previsto dagli enti impositori.

(tasso del 2,40% maggiorato di 5,5 punti).

Si ricorda inoltre che, a decorrere dal 1° settembre 2024, è stata introdotta una nuova fattispecie di ravvedimento operoso: se il contribuente effettua il pagamento entro 120 giorni dalla scadenza di legge, in un’unica soluzione spontaneamente prima di contestazioni o richieste da parte degli enti impositori, la sanzione sarà calcolata senza la maggiorazione di 5,5 punti, nella misura del 2,40% in ragione d’anno.

Nelle ipotesi di evasione di cui all’art. 116, comma 8, lettera b), primo periodo, la misura della sanzione civile, in ragione d’anno, è pari al 30% nel limite del 60% dell’importo dei contributi o premi non corrisposti entro la scadenza di legge.

Il DL n. 19/2024, all’art. 30, comma 1, lettera b), è intervenuto modificando la fattispecie del ravvedimento operoso disciplinato dall’art. 116, comma 8, lettera b) della legge n. 388/2000:

Interesse di dilazione e di differimento

L’interesse di dilazione per la regolarizzazione rateale dei debiti per contributi e sanzioni civili è pari al tasso del 8,40% annuo e trova applicazione con riferimento alle rateazioni presentate a decorrere dal 23 aprile 2025.

I piani di ammortamento già emessi e notificati in base al tasso di interesse precedentemente in vigore non subiranno modificazioni. A decorrere dalla medesima data, anche l’interesse dovuto in caso di autorizzazione al differimento del termine di versamento dei contributi deve essere calcolato al tasso del 8,40% annuo.Nei casi di autorizzazione al differimento del termine di versamento dei contributi, il nuovo tasso, pari al 8,40%, sarà applicato a partire dalla contribuzione relativa al mese di aprile 2025.

Sanzioni civili

La riduzione del tasso di interesse comporta la variazione della misura delle sanzioni come di seguito riportato. Nel caso di mancato o ritardato pagamento di contributi o premi, di cui alla lettera a), comma 8, dell’art. 116 della legge n. 388/2000, la sanzione civile è pari al 7,90% in ragione d’anno

• come già previsto anteriormente alle modifiche in vigore dal 1° settembre 2024, in caso di denuncia effettuata spontaneamente, prima di contestazioni o richieste da parte degli enti impositori, della situazione debitoria entro dodici mesi dal termine stabilito per il pagamento dei contributi o dei premi, le sanzioni civili per evasione vengono identificate come omissione calcolata nella misura del 7,90% in ragione d’anno (tasso del 2,40% maggiorato di 5,5 punti) se il versamento avviene in un’unica soluzione entro il termine di 30 giorni dalla denuncia;

• ove il versamento sia eseguito in un’unica soluzione entro il più ampio termine di 90 giorni dalla denuncia spontanea, la misura delle sanzioni civili dovute è pari all’9,90% in ragione d’anno (tasso del 2,40% maggiorato di 7,5 punti).

Sanzioni ridotte in caso di procedure concorsuali

A seguito delle modifiche sul tasso d’interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali (ex TUR), a partire dal 23 aprile i nuovi tassi d’interesse saranno:

• nell’ipotesi di cui all’articolo 116, comma 8, lettera a), della legge n. 388/2000, si applica il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali pari al 2,40%;

• in riferimento alla lettera b) del medesimo comma, si applica il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali maggiorato di 2 punti (2,40% + 2).

 PRIVACY

No alla geolocalizzazione dei dipendenti in smart working

Il Garante per la protezione dei dati personali, con Newsletter n. 534 dell’8 maggio 2025, informa di aver sanzionato, con provvedimento n.135 del 13 marzo 2025, un’azienda che geolocalizzava i dipendenti in smart working. L’azienda effettuava un monitoraggio dei propri dipendenti per verificare l’esatta corrispondenza tra la posizione geografica in cui si trovavano e l’indirizzo indicato nell’accordo individuale di smart working In particolare, in base a specifiche procedure di controllo, il personale, scelto a campione, veniva contattato telefonicamente dall’Ufficio competente con la richiesta di attivare la geolocalizzazione del pc o dello smartphone, effettuando una timbratura con un’apposita applicazione, e di dichiarare subito dopo, tramite un’e-mail, il luogo in cui in quel preciso momento si trovava fisicamente. A tale richiesta, seguivano poi le verifiche e gli eventuali procedimenti disciplinari. Il Garante, nel

provvedimento richiamato, afferma che le diverse esigenze di controllo dell’osservanza dei doveri di diligenza del lavoratore in smart working, non possono infatti essere perseguite, a distanza, con strumenti tecnologici che, riducendo lo spazio di libertà e dignità della persona in modo meccanico e anelastico, comportano un monitoraggio diretto dell’attività del dipendente non consentito dall’articolo 4 della Legge n. 300/1970 - c.d. Statuto dei Lavoratori - e dal quadro costituzionale. Non devono quindi essere violate le discipline in materia di protezione dei dati personali e quella in materia di controlli a distanza. L’eventuale presenza di un accordo con le rappresentanze sindacali in merito all’impiego di un determinato sistema che comporta il trattamento di dati personali dei lavoratori costituisce, condizione necessaria, ma non sufficiente, per assicurare la complessiva liceità del trattamento e il rispetto dei principi di protezione dei dati personali.

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AL ALESSANDRIA IDROCENTRO S.p.A. Via Boves, 24 Tel. 0131-288021-0131-288069 Fax 0131-288022 www.idrocentro.com

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Via Savigliano, 14 Tel. 0172-499207 Fax 0172-495749 www.idrocentro.com

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Corso Mandelli, 13 Tel. 0123-341846 Fax 0123-417222 www.idrocentro.com TO CARMAGNOLA IDROCENTRO S.p.A. Strada Sommariva, 14 Tel. 011-9620994 Fax 011-9770982 www.idrocentro.com

TO CARMAGNOLA IDROCENTRO S.p.A. Via Sommaria 37, Z.I. Coinca Tel. 011 9715826 Fax 011 9725854 www.idrocentro.com TO CASELLE TORINESE IDROCENTRO S.p.A. Strada Ciriè 175 Tel. 011 9961021 Fax 011 9961079 www.idrocentro.com

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TO TORINO IDROCENTRO S.p.A. C.so Lecce, 56 Tel. 011-747837 Fax 011-7410818 www.idrocentro.com

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Via Bertola, 55 Tel 011-5185057-011-5185055 Fax 011-5628077 www.idrocentro.com

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Via Tiziano Vecellio, 21/B Tel. 011-6677033 Fax 011-6593677 www.idrocentro.com

TO VENARIA REALE IDROCENTRO S.p.A. Via S. Marchese, 23 Tel. 011-4591058 Fax 011-4590784 www.idrocentro.com

VB GRAVELLONA TOCE IDROCENTRO S.p.A. Corso Milano, 185 Tel. 0323-840675 Fax 0323-865515 www.idrocentro.com

VC VERCELLI IDROCENTRO S.p.A. Via Manzone, 107 Tel. 0161-502469 Fax 0161-502450 www.idrocentro.com

TO TORINO IDROPIU' s.n.c. di Di Fonso Antonio & Fabio Via Tronzano, 10 Tel. 011-2050355 Fax 011-2058388 www.idropiu.com

NO BORGOMANERO IDROSANITARIA S.p.A. (Gruppo Comini) Via Novara,318 Tel. 0322-1984080 www.idrosanitaria.eu TO CHIVASSO IDROSANITARIA S.r.l. Stradale Torino, 127 Tel. 011-9101789 Fax 011-9113357 www.idrosanitaria.com

TO TORINO IDROSANITARIA S.r.l. Via Duino, 157/A Tel. 011-6191191 Fax 011-6191762 www.idrosanitaria.com

AT ASTI IDROTERM S.r.l. Via Perroncito, 12 Tel. 0141-470334 Fax 0141-271637 www.idroterm.com

AT CANELLI IDROTERM S.r.l. Via P. Testore, 50 Tel. 0141-824744 Fax 0141-822859 www.idroterm.com

CN ALBA IDROTERM S.r.l. Corso Barolo, 21 Tel. 0173-268800 Fax 0173-268801 www.idroterm.com

CN MADONNA DELL'OLMO IDROTERM S.r.l. Via Canonico F. V. Rossi, 15 Tel. 0171-410500 Fax 0171-410501 www.idroterm.com

CN MONDOVI' IDROTERM S.r.l. Via Trieste, 10 Tel. 0174-330532 Fax 0174-339108 www.idroterm.com

TO CARMAGNOLA IDROTERM S.r.l. Via Cesare Luda, 21 Tel. 011-9773148 Fax 011-9773151 www.idroterm.com

TO ROLETTO PINEROLO IDROTERM S.r.l. Via Roma, 148 Tel. 0121-342214 Fax 0121-342399 www.idroterm.com

CN PEVERAGNO INTESA 2 S.r.l. Via Alta Furia, 55 Tel. 0171-403209 Fax www.intesa2.com

TO TORINO LORENZINI G. & C. s.n.c. Via Pollone, 5 Tel. 011-284060 Fax 011-5539936 www.lorenzinionline.it

AL BISTAGNO NUOVA BB S.r.l. C.so Roma 21 (ex. Ss 30) Tel. 0144-79492 Fax 0144-79895 www.nuova-bb.com

AL ACQUI TERME POZZOLI S.p.A. Via Cassarogna, 69 Tel. 0144-322587 Fax 0144-356433 www.pozzolispa.it

AL ALESSANDRIA POZZOLI S.p.A. Via Marengo 161 Tel. 0131-232023 R.A. Fax 0131-252140 www.pozzolispa.it

SOCI SOSTENITORI GRUPPI

GSGI S.c.a.r.l. Rotonda Giuseppe Antonio Torri, 9 40127 BOLOGNA (BO) Tel. 051-503012 - 051-0353072 info@grupposgi.it

IDROTIRRENA S.c.a.r.l. Via Di Vorno, 4 55060 GUAMO (LU) Tel. 0583-933598 - Fax 0583-933599 www.idrotirrena.com | info@idrotirrena.com

INTESA S.c.r.l. Strada Dei Dossarelli, 44 29122 PIACENZA (PC) Tel. 0523-606350 - Fax 0523-606730 www.intesascrl.it | intesa@intesascrl.it

NEST GROUP Rete

Via Martiri Delle Foibe, 11 36045 LONIGO (VI) Tel. 0423-401991 - Fax 0423-709182 www.nestgroup.it | info@nestgroup.it

ANGAISA associa con la qualifica di “Soci Sostenitori Industrie” le aziende produttrici leader di mercato, promuovendo così il consolidamento dei rapporti di collaborazione e le sinergie all’interno della filiera, attraverso la condivisione degli strumenti realizzati dall’Associazione per favorire la crescita culturale dell’intero Settore Idrotermosanitario.

AL CASALE MONFERRATO POZZOLI S.p.A.

TO ROMANO CANAVESE - IVREA POZZOLI S.p.A.

SOCI SOSTENITORI INDUSTRIE SOCI ORDINARI DISTRIBUTORI

TO TORINO POZZOLI S.p.A.

CN BERNEZZO RIBERO TERMOSANITARI S.r.l.

CN MANTA RIBERO TERMOSANITARI S.r.l.

BI GAGLIANICO S.I.R.A. S.r.l.

AT ASTI SANITERM S.r.l.

TO TORINO SIRT S.r.l.

TO CALUSO Società Italo Francese S.r.l.

AL CASALE MONFERRATO SVAI S.r.l.

CN PIOBESI D'ALBA SVAI S.r.l.

TO GRUGLIASCO SVAI S.r.l.

AT ASTI TERMOASTI S.r.l.

TO TORINO UGROTE S.p.A.

LIGURIA

ACVITALIA S.r.l.-Società unipersonale

Via Pana, 92 - 48018 - Faenza (RA) Tel. 0546-646144 - Fax 0546-646150 www.acvitalia.it

AERMEC S.p.A.

Via Roma, 996 - 37040 BEVILACQUA (VR) Tel.0442-633111 - Fax 0442-93730 www.aermec.it

ALBATROS S.r.l.

Via Valcellina, A/2 - 33097 Spilimbergo (PN) Tel. 0427-952070 www.albatroswellness.it

AQUATECHNIK GROUP S.p.A.

Via P.F. Calvi, 40 - 20020 MAGNAGO (MI) Tel.0331-307015 - Fax 0331-306923 www.aquatechnik.it

AQUATHERM S.r.l.

Via Curzio Malaparte Snc Z.I. Le Tre Ville 50013 - CAMPI BISENZIO (FI) Tel. 055-0543600 - Fax 0585-259999 www.aquatherm.de

ARBLU S.r.l.

Via Fossaluzza, 5 – 33074 Fontanafredda (PN) Tel. 0434.5997 - Fax.0434.599759 www.arblu.it

ARGOCLIMA S.p.A.

Via Alfeno Varo, 35-25020 ALFIANELLO (BS) Tel.0331-755111 - Fax 0331-776240 www.argoclima.com

SV ALBISSOLA MARINA BOREA S.r.l. (Gruppo Comini)

GE CHIAVARI AFIS G. CLERICI S.p.A.

GE FINALE LIGURE AFIS G. CLERICI S.p.A.

Via Dei Glicini, 15

Regione Poarello, 25

Via Reycend, 10

Via Cagnolo, 2

Via Don Minzoni, 39

Via Matteotti, 66/68

Corso Alessandria, 56

C.so ■na, 5

Via Marconi, 107

Via Negri, 25/A

Località Catena Rossa, 18

C.so Allamano, 60

Via Buronzo, 10

Via Giacomo Medici, 112

Via Delle Industrie, 218

Via Parma, 368

Via Calice, 30

GE GENOVA AFIS G. CLERICI S.p.A. Corso Europa, 232 R/224 C/224 D

GE GENOVA AFIS G. CLERICI S.p.A.

GE RAPALLO AFIS G. CLERICI S.p.A.

GE SESTRI LEVANTE AFIS G. CLERICI S.p.A.

IM DIANO MARINA AFIS G. CLERICI S.p.A.

IM SANREMO AFIS G. CLERICI S.p.A.

SP LA SPEZIA AFIS G. CLERICI S.p.A.

SV BORGHETTO SANTO SPIRITO AFIS G. CLERICI S.p.A.

SV CAIRO MONTENOTTE AFIS G. CLERICI S.p.A.

SV SAVONA AFIS G. CLERICI S.p.A.

SV VARAZZE AFIS G. CLERICI S.p.A.

GE GENOVA ARBO S.p.A.

SP SARZANA ARBO S.p.A.

SV CISANO SUL NEVA ANDREETTO S.r.l.

IM SANREMO BIESSE DI CORRADINI S.r.l.

GE GENOVA BOREA S.r.l. (Gruppo Comini)

GE GENOVA BOREA S.r.l. (Gruppo Comini)

IM IMPERIA BOREA S.r.l. (Gruppo Comini)

IM SANREMO BOREA S.r.l. (Gruppo Comini)

IM SANREMO BOREA S.r.l. (Gruppo Comini)

SV ALBENGA BOREA S.r.l. (Gruppo Comini)

SV ALBISOLA BOREA S.r.l. (Gruppo Comini)

Via Spataro, 34

Via Canale, 1

Via Nazionale, 263

Via Diano Calderini

Tel. 0142-456130 Fax 0142-456131 www.pozzolispa.it

Tel. 0125-631984 Fax 0125-632052 www.pozzolispa.it

Tel. 011-2203585 Fax 011- 2203584 www.pozzolispa.it

Tel. 0171-857285 Fax 0171-857075 www.riberotermosanitari.it

Tel. 0175-88581 Fax 0175-88364 www.riberotermosanitari.it

Tel. 015-541653 Fax 015-2544011 www.sira-srl.com

Tel. 0141-593076 www.saniterm.eu

Tel. 011-2489914 Fax 011-2481837 www.sirtweb.it

Tel. 011-9833337 Fax 011-9831157 www.sif-italy.it ■

Tel. 0142-72467 Fax 0142-72468 www.svai.it

Tel. 0173-361208 Fax 0173-443733 www.svai.it

Tel. 011-4066601 Fax 011-4066610 www.svai.it

Tel. 0141-470247-0141-477629 Fax 0141-440875 www.termoasti.com

Tel. 011-740976-011-7711727 Fax 011-7711751 www.ugrote.it ■

Tel. 019-2216075

Tel. 0185-391015 www.afis.it

Tel. 019-690920 www.afis.it

Tel. 010-6454510 www.afis.it

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Tel. 0185-207324 www.afis.it

Tel. 0185-457745 Fax 0185-450303 www.afis.it

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Via Zeffirino Massa, 46r Tel. 0184-500868 www.afis.it

Via Del Molo, 44/46

via Olivetti, 3-5 r

Località Casazza

Via Cadorna,44

Via Paradiso, 46

Via Renata Bianchi, 22/B

Via Variante Cisa, 59

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Via Milano, 26

Via S. Giuseppe, 5

Via 11 Settembre, 10

Via Caduti Lecchesi A Fossoli, 8

Via Lombardia, 124/126

Via Carrà, 9

Via Togliatti, 14/16

Via Alfredo Pizzoni, 5/7

Via Carlo Cattaneo, 16

Via Tre Confini, 2

CO LUISAGO ROSSI & LERSA S.r.l. V.le Risorgimento, 2

LC LECCO ROSSI & LERSA S.r.l.

SO BORMIO ROSSI & LERSA S.r.l.

SO CASTIONE ANDEVENNO ROSSI & LERSA S.r.l.

Via Cantarelli, 16/24

Via Milano, 117

Via B. Tirelli, 35

SO POGGIRIDENTI AL PIANO ROSSI & LERSA S.r.l. Via Stelvio, 93

SO TALAMONA ROSSI & LERSA S.r.l.

Via Stelvio, 800/B

BS Salò SA.I.T. S.p.A. Via Enrico Fermi, 9/10 Località Cunettone

MB BOVISIO MASCIAGO CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Delle Roveri, Snc

MB VAREDO CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Parma, 2/A

MI CORMANO CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via L. Cadorna, 35

MI MILANO CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Brembo, 27

MI MILANO CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Feltre, 19/A

MI SEGRATE CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Milano, 18

VA CUVEGLIO CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.)

LC LECCO SAMA' S.r.l.

CR CREMONA SPAZIO S.p.A.

LO CODOGNO SPAZIO S.p.A.

MN San Giorgio di Bigarello SPAZIO S.p.A.

VA ARCISATE SPINAZZA & C. s.n.c.

MN LEVATA DI CURTATONE SVAI S.r.l.

MN PIUBEGA SVAI S.r.l.

MI MILANO TECNOTHERMA S.r.l.

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Via Achille Grandi, 24

Via Cipressi, 1/C

Via Pertini, 13

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Via 1° Maggio, 6

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VR BUSSOLENGO IDRAS S.p.A.

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Via Maestro Antonio Cecconi, 5 Tel. 049-9170000

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TN TRENTO AFIS G. CLERICI S.p.A.

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Via Forte Tomba, 60 Tel. 045-505511

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Viale Della Navigazione Interna, 75/C Tel. 049-8079543

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TV VILLORBA ARBO S.p.A. Via Fratelli Cervi, 28 Tel. 0422-1763079

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PN CASARSA DELLA DELIZIA CAMBIELLI S.p.A. Via Valcunsat, 7 Tel. 0434-1708101 www.cambielli.it

PN PORDENONE CAMBIELLI S.p.A. Viale Venezia Ang. Via Del Turco, 1 Tel. 0434-379611 Fax 0434-3796234 www.cambielli.it

RO PORTO VIRO CAMBIELLI S.p.A. Via Pò Vecchio, 1/L Tel. 0426-323834 Fax 0426-322697 www.cambielli.it

RO ROVIGO CAMBIELLI S.p.A. Viale Porta Pò, 187/B Fraz. Borsea Tel. 0425-471767 Fax 0425-471759 www.cambielli.it

TN CALDONAZZO CAMBIELLI S.p.A. Via G. Leopardi, 19 Tel. 0461-718064 Fax 0461-724120 www.cambielli.it

TN CLES CAMBIELLI S.p.A. Via Trento, 200 Tel. 0463-429053 Fax 0463-429050 www.cambielli.it

TN PREDAZZO CAMBIELLI S.p.A. Via Fiamme Gialle, 38/A Tel. 0462-501506 Fax 0462-501703 www.cambielli.it

TN ROVERETO CAMBIELLI S.p.A. Via Del Garda, 46 Tel. 046-4486025 Fax 046-4486028 www.cambielli.it

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Viale E. Mattei, 76 Z.I. Tel. 0438-501642 Fax 0438-502054 www.cambielli.it

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FERRARI S.r.l. Via I Maggio, 7 21012 CASSANO MAGNAGO (VA) Tel. 0331-204911- Fax 0331-201458 www.ferrariwelcome.it

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Via Ritonda, 78/A - 37047 SAN BONIFACIO (VR) Tel. 045 6139411 - Fax. 045 6100933 www.ferroli.com

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Via Cerretto, 40-25079 VOBARNO (BS) Tel. 0365-87831 - Fax 0365-878548 www.fondital.it

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FRATELLI FANTINI S.p.A.

Via M.Buonarroti,4 - 28010 PELLA (NO) Tel. 0322-918411 - Fax 0322-969530 www.fantini.it

FUJITSU GENERAL (Italia) S.p.A.

Via Galileo Galilei 40, 20092 CINISELLO BALSAMO (MI) Tel. 02-91572030

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Z.I. Località Pantalone S.N.C.01030 CORCHIANO (VT) Tel. 0761-573134 - Fax. 0761-573458 www.ceramicagalassia.com

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GEL S.p.A.

Via Ferrari, 1 60022 CASTELFIDARDO (AN)

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Via Camillo Golgi, 73/75 25064 GUSSAGO (BS) Tel. 030-3739017 - Fax 030-3739021 www.generalfittings.it

GEORG FISCHER S.p.A.

Via E. Villoresi, 2/4 20864 AGRATE BRIANZA (MB) Tel. 02-921861 - Fax 02-92186247 www.gfps.com/it

GIA S.r.l.

Via Sacerdote A. Cremona,12 - 28069 TRECATE (NO) Tel. 0321-777142- Fax0321-730337 www.gia.it

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Via Per Alzo, 39 28017 S. MAURIZIO D’OPAGLIO (NO)

Tel. 0322-923111 - Fax 0322-96256 www.giacomini.com

VI VICENZA

CAMBIELLI S.p.A.

VR COLOGNOLA AI COLLI CAMBIELLI S.p.A.

VR PESCANTINA CAMBIELLI S.p.A.

VR VILLAFRANCA DI ■NA CAMBIELLI S.p.A.

VE JESOLO CATTO S.r.l.

Viale Della Scienza, 18

Via Strà, 167

Via Corno D'aquilio, 1

Via Del Lavoro, 4

Via Pierluigi Nervi, 18/20

PD PADOVA CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Cile, 14

TV TREVIGNANO CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Loc. Signoressa - Via Monte Pasubio

VI NOVENTA VICENTINA CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Dell'artigianato, 14/16

VI ROMANO D'EZZELINO CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Nardi, 52

VI VICENZA CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Monte Zovetto, 41

VR AFFI CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Volta - Zona Industriale

VR S. MARTINO BUONALBERGO CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Fratelli Cervi, 14

VR ■NA CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Bresciana, 69

VR VILLAFRANCA DI ■NA CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Portogallo, 5

TV FONTANELLE CLIMASERVICE S.p.A.

TV VEDELAGO COMMERCIALE SILE S.r.l.

TV CASTELFRANCO VENETO COMMERCIALE VENETA BELTRAME S.r.l.

TV MOGLIANO VENETO COMMERCIALE VENETA BELTRAME S.r.l.

TV TREVISO COMMERCIALE VENETA BELTRAME S.r.l.

VE PIANIGA COMMERCIALE VENETA BELTRAME S.r.l.

Via Roma, 152

Via Marconi, 104

Via Staizza, 57

Via G. Tiepolo, 17

Tel. 0444-348477 Fax 0444-348386 www.cambielli.it

Tel. 045-6152684 Fax 045-6152680 www.cambielli.it

Tel. 045-6705537 Fax 045-674447 www.cambielli.it ■

Tel. 045-2320860 Fax 045-2320869 www.cambielli.it

Tel. 0421-359662 Fax 0421-351997 www.cattojesolo.it

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Viale Della Repubblica, 282 Tel. 0422-696311 Fax 0422-420853 www.cvbeltrame.it

Via Dell'industria, 16/18 Fraz. Cazzago Tel. 0422-696311 Fax 0422-696311 www.cvbeltrame.it

VI ALTE DI CECCATO Montecchio Maggiore COMMERCIALE VENETA BELTRAME S.r.l. Viale Milano, 40 Tel. 0444-696186 Fax 0444-492272 www.cvbeltrame.it

VI LONGA DI SCHIAVON COMMERCIALE VENETA BELTRAME S.r.l.

VI VICENZA COMMERCIALE VENETA BELTRAME S.r.l.

VI BASSANO DEL GRAPPA E.T.V. MORELLO S.r.l.

PD CAMPOSAMPIERO F.lli BELTRAME S.p.A.

PD CITTADELLA F.lli BELTRAME S.p.A.

PD MESTRINO F.lli BELTRAME S.p.A.

PD PADOVA F.lli BELTRAME S.p.A.

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PN PORCIA F.lli BELTRAME S.p.A.

TV VILLORBA F.lli BELTRAME S.p.A.

VE MESTRE F.lli BELTRAME S.p.A.

VE SANTA MARIA DI SALA F.lli BELTRAME S.p.A.

VI FELLETTE di ROMANO D'EZZELINO F.lli BELTRAME S.p.A.

VI SCHIO F.lli BELTRAME S.p.A.

VI TORRI DI QUARTESOLO F.lli BELTRAME S.p.A.

VI VALDAGNO F.lli BELTRAME S.p.A.

PD PIOMBINO DESE F.lli BONATO S.r.l.

TV CASTELFRANCO VENETO F.lli BONATO S.r.l.

TV RESANA F.lli BONATO S.r.l.

VI NOVENTA VICENTINA GREGOLO S.r.l.

VR COLOGNA VENETA GREGOLO S.r.l.

BZ BOLZANO HUBER S.r.l.

BZ MERANO HUBER S.r.l.

BZ NAZ SCIAVES HUBER S.r.l.

VR BARDOLINO IDRACO S.r.l. (Gruppo Comini)

VR ■NA IDRACO S.r.l. (Gruppo Comini)

VI SANDRIGO IDRO-COMM S.r.l.

VE SAN DONÀ DI PIAVE IDROSANITARIA PIAVE S.p.A.

BL BELLUNO INNERHOFER S.p.A.

BL FELTRE INNERHOFER S.p.A.

BZ BOLZANO INNERHOFER S.p.A.

BZ MERANO INNERHOFER S.p.A.

BZ SAN LORENZO DI SEBATO INNERHOFER S.p.A.

BZ VARNA INNERHOFER S.p.A.

TN ARCO INNERHOFER S.p.A.

TN CASTELNUOVO INNERHOFER S.p.A.

TN CLES INNERHOFER S.p.A.

TN ROVERETO INNERHOFER S.p.A.

TN TRENTO INNERHOFER S.p.A.

BZ BOLZANO ISODOMUS S.r.l.

BZ GAIS ISODOMUS

Via Santa Corona, 9

Tel. 0444-665101 Fax 0444-665487 www.cvbeltrame.it

Viale Della Scienza, 12 Tel. 0422-696311 www.cvbeltrame.it

Viale A. Moro, 80

Via Guizze, 9

Via E. Fermi, 8

Via M. Polo, 2

Via Del Progresso, 19

Via Borgo Padova, 2

Corso Italia, 19

Tel. 0424-568334 Fax 0424-566316 www.etvmorello.it

Tel. 049-9301818 Fax 049-9300133 www.beltramespa.it

Tel. 049-9401145 Fax 049-5972593 www.beltramespa.it

Tel. 049-9001833 Fax 049-9007633 www.beltramespa.it

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Viale Gian Giacomo Felissent, 33 Tel. 0422-300303 Fax 0422-306237 www.beltramespa.it

Via Della Crusca, 32

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Via Lago Di Trasimeno, 40 Tel. 0445-576650 Fax 0445-576696 www.beltramespa.it

Via Degli Avieri, 1

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Viale Artigianato, 15

Via G. Di Vittorio, 1

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Zona Artigianale Foerche, 34

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Via E. Fermi, 15

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Via Max Valier, 24

Via Brunico, 14/B

Via Forch, 27

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Via Trieste, 257 Tel. 0481-20727 Fax 0481-20777 www.nosella.it

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Via Pordenone "a", 13 Tel. 0421-281511 Fax 0421-74276 www.nosella.it

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VE SAN DONA' Di PIAVE TERMONOVA S.p.A. (Gruppo Comini) Via Maestri Del Lavoro, 68/74 Tel. 0421-1790450 Fax 0421-1702125 www.comini.eu/termonova

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BO ROVERI CARBONI ITS S.r.l. Via Del Tapezziere, 5 Tel. 051-6821337 Fax 051-6822406 www.carboni.com

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RE REGGIO EMILIA CARBONI ITS S.r.l.

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BO BOLOGNA IDRACO S.r.l. (Gruppo Comini)

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MO CAMPOGALLIANO IDROCENTRO S.p.A.

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FI BORGO SAN LORENZO TERMOPRATO S.r.l. (Gruppo Comini) Via Del Fondaccio, 30 Tel. 055-8495328

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PT S. AGOSTINO AQUA.COM S.p.A. Via Guido Gozzano, 157/161 Tel. 0573-532032 Fax 0573-532532 www.aquacom.it

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FI FIRENZE ARBO S.p.A.

FI OSMANNORO ARBO S.p.A.

Via Samuel Morse, 48/50 Tel. 0575-1713403

Via Della Rondinella, 9/B Tel. 055-600143

Via Mario Pannunzio,7 Tel. 055-7221535

GR GROSSETO ARBO S.p.A. Via Birmania, 84 Tel. 0564-455802

PI PISA ARBO S.p.A. Via Di Capiteta,11 Tel. 050-981603

LU ALTOPASCIO C.L.L.A.T. S.p.A.

LU EMPOLI C.L.L.A.T. S.p.A.

PI CASTELFRANCO DI SOTTO C.L.L.A.T. S.p.A.

PO PRATO

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PT AGLIANA C.L.L.A.T. S.p.A.

PT MASSA E COZZILE C.L.L.A.T. S.p.A.

PT PESCIA C.L.L.A.T. S.p.A.

PT PISTOIA C.L.L.A.T. S.p.A.

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Via Mammianese - Localita Fonte 18 Tel. 0583-244400 Fax 0583-244448 www.cllatspa.it

Via Tosco Romagnola Sud, 23 Tel. 0583-244410

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Via Del Salice - Località Macrolotto Z.I. Tel. 0571-471375 Fax 0571-470807 www.cllatspa.it

Via Traversa Pistoiese, 14/N Tel. 0574-401821 Fax 0574-605405 www.cllatspa.it

Via Ugo Foscolo, 80 Tel. 0571-751368 www.cllatspa.it

Via Luigi Galvani, 20A Tel. 0572-773620 Fax 0572-903652 www.cllatspa.it

Via Provinciale Lucchese, 35 Tel. 0583-244480 Fax 0583-244481 www.cllatspa.it

Via Mariotti - Loc. S. Agostino Tel. 0573-939487 Fax 0573-536628 www.cllatspa.it

AR AREZZO CAMBIELLI S.p.A. Via Einstein, 13 - Zona Pratacci Tel. 0575-353171 Fax 0575-351613 www.cambielli.it

AR BIBBIENA CAMBIELLI S.p.A.

Via Casamicciola 40 F/G/H Tel. 0575-593262 www.cambielli.it

AR CORTONA CAMBIELLI S.p.A. Loc. Vallone, 32/A Tel. 0575-677823 Fax 0575-677704 www.cambielli.it

AR MONTEVARCHI CAMBIELLI S.p.A. Via Giacomo Leopardi, 31/A Tel. 055-981030 Fax 055-981620 www.cambielli.it

FI FIGLINE VAL D'ARNO CAMBIELLI S.p.A. Via C. Europea, 18/B Tel. 055-9155014 Fax 055-9155004 www.cambielli.it

FI FIRENZE CAMBIELLI S.p.A. Via Augusto Novelli, 13 Tel. 055-0151280 www.cambielli.it

FI FIRENZE CAMBIELLI S.p.A. Via V. Locchi, 112 Tel. 055-4472027 Fax 055-4373076 www.cambielli.it

FI MONTELUPO FIORENTINO CAMBIELLI S.p.A. Via Impruneta, 52 Tel. 0571-914401 Fax 0571-914480 www.cambielli.it

GR FOLLONICA CAMBIELLI S.p.A. Via Dell'artigianato, 290 Tel. 0566-1909306 www.cambielli.it

GR GROSSETO CAMBIELLI S.p.A. Via Aurelia Nord, Km. 145 Tel. 0564-1729550 www.cambielli.it

GR GROSSETO CAMBIELLI S.p.A. Via Legnano, 37 Ang. Via Cassino, 1 Tel. 0564-416650 Fax 0564-416649 www.cambielli.it

LI LIVORNO CAMBIELLI S.p.A.

Via Dell'artigianato, 91 Tel. 0586-425523 Fax 0586-428825 www.cambielli.it

LI PORTOFERRAIO CAMBIELLI S.p.A. Via Giannutri 40/I Tel. 0565-919063 Fax 0565-919717 www.cambielli.it

LI CAMPIGLIA MARITTIMA CAMBIELLI S.p.A. Via Della Tecnica, 1 Tel. 0565-853912 Fax 0565-857047 www.cambielli.it

LU LUCCA CAMBIELLI S.p.A. Via Di Mugnano, 755 Tel. 0583-491986 Fax 0583-48322 www.cambielli.it

LU PIETRASANTA CAMBIELLI S.p.A. Via Del Marmo Bianco, 10 Tel. 0584-267065 Fax 0584-266384 www.cambielli.it

LU VIAREGGIO CAMBIELLI S.p.A. Via Vittorio Bottego, 22 Tel. 0584-1647320 www.cambielli,it

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PI PISA CAMBIELLI S.p.A. Via Ravizza, 14 Loc. Ospedaletto Tel. 050-974058 Fax 050-981283 www.cambielli.it

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LI PIOMBINO LENA S.r.l.

LI PORTOFERRAIO LENA S.r.l.

LI ROSIGNANO MARITTIMO LENA S.r.l.

LI VENTURINA LENA S.r.l.

LI CAMPO NELL'ELBA M.V.D. 2 S.r.l.

LI PORTOFERRAIO M.V.D. 2 S.r.l.

SI CHIUSI ORSOLINI AMEDEO S.p.A.

AR AREZZO PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l.

AR MONTEVARCHI PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l.

FI BAGNO A RIPOLI PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l.

FI CASTEL FIORENTINO PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l.

FI EMPOLI PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l.

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FI FIRENZE PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l.

FI FIRENZE PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l.

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FI FIRENZE

PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l.

FI FIRENZE PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l.

FI

Via Dante Alighieri, 390/426 - Loc. Arancio

Viale Marina, 122

Via Dell'edilizia, 312

Via Senegal, 59

Via Toselli, 52

Via Rimini, 61 Ang. Via Viareggio 12

Via Mantova, 38/40

Viale X X Settembre, 240/A

Via 1° Maggio, 25 - Loc. Terrafino

Via Dell'artigianato, 73

Via Caduti Di Nassiriya, 43

Via Dei Falegnami, 20 - Loc. Bocchette

Via Aurelia, 40

Via Del Centenario, 137

Via Metastasio, 13/15 - Loc. La Fontina

Via Dorsale, 58

Via Meucci, 18

Via Del Guerra, 3

Località Frascone - Fraz. Fornaci

Via Garibaldi, 16/E

Via Tiglio, 1633

Viale Luporini, 1030

Via Aurelia Nord, 87/A

Via Sergio Ramelli, 28/38

Tel. 0583-958611-0583-958655 Fax 0583-48732 www.martinellispa.it

Tel. 0585-349410 Fax 0585-349410 www.dellazoppaelda.it

Tel. 0566-56902 Fax 0566-56903 www.palmieri65.it

Tel. 0564-455057 Fax 0564-451049 www.palmieri65.it

Tel. 0577-47249 Fax 0577-47249 wwww.palmieri65.it

Tel. 0574-699333 Fax 0574-606603 www.fip.prato.it

Tel. 0574-69931 Fax 0574-42104 www.fip.prato.it

Tel. 0585-55655 Fax 0585-50327 www.gianola.it

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Tel. 0584-338217 Fax 0584-338821 www.idealcomfort.it

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Tel. 050-809111 www.idealcomfort.it

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Via Degli Alti Forni, 10/11 - Zona Commerciale Tel. 0565-930899 Fax 0565-916440 www.mvdsrl.it

Via Fondovalle, 4 Loc. Le Biffe

Tel. 0578-20164 Fax 0578-227799 www.orsolini.it

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Via Vincenzo Monti, 8 Tel. 055-900831 www.palagini.it

Via Chiantigiana,44

Via Marie Curie, 11

Via 1° Maggio

Via Rigoletto Martini, 70

Via Bronzino, 24

Via Barazzuoli, 12

Via Della Cupola, 116

Via Grosseto, 27

Via Maragliano, 70

Via Simone Martini, 7

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FI FIRENZE PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l. Viale Terenzio Mamiani, 20 Tel. 055-600405 www.palagini.it

FI MONTELUPONE FIORENTINO PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l. Via Impruneta, 14/16

FI SAN CASCIANO VAL D'ELSA PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l.

Via Cassia Per Siena, 40

FI SCARPERIA PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l. Traversa Del Mugello, 14h

Tel. 0571-073030 www.palagini.it

Tel. 055-8228315 www.palagini.it

Tel. 055-8455399 www.palagini.it ■

■

■

PI SAN MINIATO PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l.

PO PRATO PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l.

Via Della Spera, 5/A Tel. 0571-469304

Via Traversa Delle Ripalte, 68 Tel. 0574-729147

PT PISTOIA PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l. Via Enrico Fermi, 249 Tel. 0573-934466

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SI CHIANCIANO TERME PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l. Strada Di Sarteano S.N.C. Loc. Astrone Tel. 0578-63490 Fax 0578-60198 www.palagini.it

SI POGGIBONSI PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l.

LU MARINA DI PIETRASANTA SANITERMO S.r.l.

Via Pisana, 8 Tel. 055-8078583 www.palagini.it

Via Aurelia Sud Km. 363,900 Tel. 0584-23388 0584-23389 Fax 0584-20777 www.sanitermoidraulica.it

GR GROSSETO SANSIRO S.r.l. Via Smeraldo 31/33 Tel. 0564-451228 Fax 0564-456698 www.metalmaremma.it

LI VENTURINA SANSIRO S.r.l. Via Cerrini, 154 Tel. 0565-853893 Fax 0565-851769 www.metalmaremma.it

FI FIRENZE TERMOPRATO S.r.l. (Gruppo Comini) Via Della Treccia, 31/33 Tel. 055-3215331 Fax 0574-610859 www.termoprato.eu

FI FIRENZE TERMOPRATO S.r.l. (Gruppo Comini) Via Rocca Tedalda, 60 Tel. 055-5320850 www.termoprato.eu

FI SCARPERIA TERMOPRATO S.r.l. (Gruppo Comini) Loc. Torre Patrona, 17/A Tel. 055-8455261 Fax 0574-610851 www.termoprato.eu

LU PIETRASANTA TERMOPRATO S.r.l. (Gruppo Comini) Via Degli Opifici, 16/18 Tel. 0584-1848490 Fax 0574-610881 www.termoprato.eu

PO PRATO TERMOPRATO S.r.l. (Gruppo Comini) Via Filippo Strozzi, 46 Tel. 0574-61081 Fax 0574-610881 www.termoprato.eu

PT MASSA E COZZILE TERMOPRATO S.r.l. (Gruppo Comini) Via Enrico Fermi, 13 Tel. 0572-770105 Fax 0574-610869 www.termoprato.eu

GR CASTEL DEL PIANO VALLATI S.r.l. Via Cellane, 9/B Tel. 0564-957437 Fax 0564-957698 www.vallati.com

UMBRIA

PG PERUGIA CAMBIELLI S.p.A. Strada Delle Fratte, 2/B Tel. 075-3749307

www.cambielli.it

PG PONTE SAN GIOVANNI ARBO S.p.A. Via Volta, 72 Tel. 075-5996792 www.arbo.it

TR ORVIETO SCALO ARTICOLI TERMOIDRAULICI S.r.l. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Monte Luco, 2 Tel. 0763-537010 www.gruppoat.com

TR TERNI ARTICOLI TERMOIDRAULICI S.r.l. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Strada Di Recentino, 7 Tel. 0744-1958789 Fax 0761-275626 www.gruppoat.com

PG FOLIGNO BECCHETTI S.p.A. Piazza L. Vanvitelli, 4 Tel. 0742-321895 Fax 0742-318953 www.becchetti.it

PG PERUGIA BECCHETTI S.p.A.

PG PERUGIA BECCHETTI S.p.A.

PG ASSISI CAMBIELLI S.p.A.

PG CITTA' DI CASTELLO CAMBIELLI S.p.A.

Via Campo Di Marte, 156 Tel. 075-5837642 Fax 075-5837431 www.becchetti.it

Via Della Gomma, 13 - Z.I. Balanzano Tel. 075-583471 Fax 075-5834065 www.becchetti.it

Via Dei Facocchi, 6 Tel. 075-7979150 Fax 075-7979145 www.cambielli.it

Via Carlo Marx, 1 Tel. 075-8510295 Fax 075-8510118 www.cambielli.it

PG PERUGIA CAMBIELLI S.p.A. Via Delle Fascine, 16/I Loc. S. Andrea D'agliano Tel. 075-6090496 Fax 075-6090468 www.cambielli.it

PG PERUGIA IMETER S.r.l. (Gruppo Comini)

Via Gustavo Benucci, 111 Tel. 075-4659710 www.imeter.it

PG PERUGIA IMETER S.r.l. (Gruppo Comini) Via Pietro Soriano, 14 Tel. 075-4659624 www.imeter.it

TR TERNI IMETER S.r.l. (Gruppo Comini) Via Narni, 290 Tel. 0744-814778 Fax 0744-814755 www.imeter.it

TR TERNI PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l. Strada Di Sabbione, 105 - Zona C14 Tel. 0744-800910 Fax 0744-807714 www.palagini.it

PG MARSCIANO ORSOLINI AMEDEO S.p.A. Loc. Torre La Sapienza Tel. 075-874051 Fax 075-874052608 www.orsolini.it

TR ORVIETO ORSOLINI AMEDEO S.p.A. Loc. Ponte Giulio, S.N.C. Tel. 0763-316360 www.orsolini.it

PG TREVI ORSOLINI AMEDEO S.p.A.

TR TERNI ORSOLINI AMEDEO S.p.A.

PG CITTA' DI CASTELLO PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l.

PG COLLESTRADA PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l.

PG FOLIGNO PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l.

PG PERUGIA PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l.

Via Della Torre, 8 Tel. 0742-670670 Fax 0742-679319 www.orsolini.it

Via Vanzetti, 16 Tel. 0744-30891 Fax 0744-3089339 www.orsolini.it

Via G. Sorel Zona Ind. Nord Fraz. Riosecco Tel. 075-8523192 Fax 075-856598 www.palagini.it

Via Della Valtiera, 81 Tel. 075-5972211 Fax 075-5990919 www.palagini.it

Via Francesco Bettini, 7 - Zona La Paciana Tel. 0742-320690 Fax 0742-320691 www.palagini.it

Via Migliorati, 1/3 - Z.I. Sant'andrea Delle Fratte Tel. 075-5972211 Fax 075-5292881 www.palagini.it

PG SPOLETO PALAGINI PIERO & FIGLI S.r.l. Via Dei Metalmeccanici, 11 Tel. 0743-817906

MARCHE

AN SENIGALLIA CAMBIELLI S.p.A.

PU FANO ARBO S.p.A.

Via Annibale Carraci, 1 Tel. 071-0968310

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Via Toniolo, 23 Tel 0721-855706 Fax 0721-859063 www.arbo.it

AN ANCONA ARBO S.p.A. Via Caduti Del Lavoro, 31 Tel. 071_2901336

AP SAN BENEDETTO DEL TRONTO ARBO S.p.A. Via Del Lavoro, 9 Tel. 0735-541052

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Via Einaudi, 20 Tel. 0733-816977

PU PESARO ARBO S.p.A. Via Degli Abeti, 82/84 Tel. 0721-405245

AN SENIGALLIA C-PROJECT S.r.l. Via Francesco Guardi, 6 Tel 071-7929417

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AN ANCONA CAMBIELLI S.p.A. Via Montagnola, 79/C Tel. 071-2814938 Fax 071-804357 www.cambielli.it

AN ANCONA CAMBIELLI S.p.A. Via Scataglini, 3a Tel. 071-804231 Fax 071-804357 www.cambielli.it

AN JESI CAMBIELLI S.p.A.

AP ASCOLI PICENO CAMBIELLI S.p.A.

Via Abruzzetti, 14 Tel. 0731-202466 Fax 0731-214080 www.cambielli.it

Via Copernico, S.N.C. Tel. 0736-336179 Fax 0736-336172 www.cambielli.it

AP MONTE PRANDONE CAMBIELLI S.p.A. Via Della Barca, 24/C - Loc. Centobuchi Tel. 0735-705453 Fax 0735-705103 www.cambielli.it

FM PORTO SAN GIORGIO CAMBIELLI S.p.A.

MC CIVITANOVA MARCHE CAMBIELLI S.p.A.

MC TOLENTINO CAMBIELLI S.p.A.

MC PIEDIRIPA DI MACERATA CAMBIELLI S.p.A.

PU FANO CAMBIELLI S.p.A.

Via Cotechini S.N.C. Tel. 0734-017016 www.cambielli.it

Via Sonnino, 43/45 Tel. 0733-82731 Fax 0733-829554 www.cambielli.it

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Via Del Commercio, 18 Tel. 0721-808942 Fax 0721-883890 www.cambielli.it

PU PERGOLA CAMBIELLI S.p.A. Via Papa Giovanni Xxiii, 49 Tel. 0721-735990 www,cambielli.it

PU PESARO CAMBIELLI S.p.A.

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AP GROTTAMMARE IMETER S.r.l. (Gruppo Comini)

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PU PESARO IMETER S.r.l. (Gruppo Comini)

AP ASCOLI PICENO LAFENICE S.r.l.

AP Grottammare LAFENICE S.r.l.

AP SAN BENEDETTO DEL TRONTO LAFENICE S.r.l.

FM PORTO SAN GIORGIO LAFENICE S.r.l.

AN ANCONA NUOVA COMES S.r.l.

AN SENIGALLIA NUOVA COMES S.r.l.

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AN ANCONA UNICOM S.p.A.

AN SENIGALLIA UNICOM S.p.A.

AP SAN BENEDETTO DEL TRONTO UNICOM S.p.A.

FM PORTO S. ELPIDIO UNICOM S.p.A.

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