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Miniland, nel nuovo LEGOLAND Water Park Gardaland

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La novità 2021 di Movieland Park, Space Mission Orbit

Dopo mesi e mesi di stop forzato a causa dell'emergenza pandemica, i parchi d'Italia sono finalmente prossimi a tornare a vivere e fare 'il loro mestiere', cioè regalare divertimento

MANIFESTAZIONI E RIAPERTURE ANTICIPATE

Èstato un mese ‘vivace’ per i parchi italiani questo maggio e alla fine ha portato novità, una volta tanto, buone che hanno fatto tirare un sospiro di sollievo ai gestori e lavoratori del settore. Il giorno 11 i parchi di tutta Italia – quelli del gruppo Costa Edutainment, Leolandia, MagicLand, Mirabilandia, Zoomarine, Gardaland e molti altri ancora – sono scesi in piazza a Roma per una manifestazione organizzata dall’associazione Parchi Permanenti Italiani aderente a Confindustria, chiedendo la riapertura prima di quel 1° luglio fissato dal Governo nelle settimane precedenti. Con il motto “Liberate il sorriso”, circa 400 lavoratori e artisti hanno inscenato un flash-mob a base di musica, palloncini colorati e spettacolo. “La nostra missione è portare divertimento e buon umore nella vita dei bambini e famiglie e sappiamo farlo in assoluta sicurezza: lo abbiamo già dimostrato la scorsa estate” ha dichiarato Giuseppe Ira, presidente dell’Associazione e del parco Leolandia. “Ci aspettiamo dal Governo un intervento significativo con l’anticipazione delle aperture e, se non è in grado di supportarci con finanziamenti a fondo perduto, con la concessione di finanziamenti a lungo termine a tasso agevolato come avviene negli altri Paesi. Cento mila lavoratori, tra fissi e stagionali, diretti e dell’indotto, sono in bilico. Il Governo deve occuparsi anche di noi”. E così è finalmente stato: a una settimana dal flash-mob, il governo ha deciso, con un decreto legge, di anticipare di 15 giorni l’apertura dei parchi permanenti, portandola così al 15 giugno e mettendo così una fine più accettabile alla lunga chiusura. “Questo provvedimento lenisce in parte le nostre sofferenze” il commento di Ira. “Ci auguriamo il Governo confermi anche i ristori e le agevolazioni fiscali che non sono mai arrivati a un settore chiuso da ottobre 2020”. Le buone notizie non finiscono però qui. Con il procedere spedito delle vaccinazioni e l’andamento dei contagi in netto miglioramento, la road map del Paese verso la normalità sta facendo passi importanti: dall’1 giugno le regioni Molise, Sardegna e Friuli Venezia Giulia diventano zone ‘bianche’ e dal 7 giugno è praticamente certo che lo saranno anche Liguria, Abruzzo, Umbria e Veneto. Essere zona bianca vuol dire che pur restando l’obbligo di indossare mascherine all’aperto e nei luoghi chiusi pubblici, di evitare assembramenti e di mantenere il distanziamento di un metro, vengono meno molte delle restrizioni anti-Covid (per esempio, coprifuoco e limitazioni orarie alle attività) e soprattutto le attività site in quella zona possono riaprire da subito, prima quindi della data originariamente fissata dai decreti. Ciò significa che in una regione ricca di parchi come il Veneto, per esempio, quelli lì ubicati (Gardaland Resort,

CanevaWorld Resort, Caribe Bay, Parco Cavour, Aqua-

follie ecc.) avrebbero quindi la facoltà di aprire anche prima del 15 giugno, in teoria già dal giorno 7. Coglieranno l’occasione? Rumor indicano che quantomeno Gardaland sia pronto a farlo, aprendo dal 7 giugno oltre al Gardaland Park anche l'area Minitalia del nuovo LEGOLAND Water Park Gardaland - 20 milioni di euro di investimento e primo parco acquatico Legoland in Europa e quinto nel mondo – la cui inaugurazione ufficiale dovrebbe poi avvenire, come da programma il 15. Pronti (dal 10) sarebbero anche Movieland e Caneva Aquapark, dove sono tante le nuove attrazioni che aspettano solo di far divertire gli ospiti. n

L’Oktoberfest bavarese quest’anno non ci sarà e c’è chi lancia un evento-copia a Dubai durante l’Expo. I tedeschi si indignano e Monaco agisce legalmente

L’OKTOBERFEST DELLA DISCORDIA

Anche quest’anno, niente Oktoberfest. Il festival della birra più famoso del mondo, in programma tra metà settembre e i primi di ottobre a Monaco di Baviera non si terrà, come era successo l’anno scorso. Nonostante i progressi della campagna vaccinale in Germania e i contagi in calo, gli organizzatori dell’evento hanno deciso di far scendere il sipario sull’edizione 2021. L’annuncio, ai primi di questo mese, è stato dato dal Primo Ministro della Baviera Markus Söder e dal sindaco di Monaco Dieter Reiter. “La situazione è troppo incerta. Abbiamo degli impegni finanziari e dover cancellare l’Oktoberfest più in là nel tempo sarebbe una perdita economica” ha detto alla conferenza stampa il premier Söder, aggiungendo anche che un Oktoberfest con mascherine e distanziamenti nei tendoni della birra non sarebbe stato fattibile e avrebbe portato a “situazioni caotiche”. Nello spiegare che la decisione è stata dolorosa ma necessaria per tutelare la salute pubblica che ha la priorità sui legittimi interessi economici, il sindaco Reiter ha chiesto la comprensione di tutti, mostrandone lui stesso per i lavoratori dell’evento. “Il rischio è semplicemente troppo elevato” ha dichiarato. “Mi rendo

conto di quanto questo sia penoso per i visitatori, ma anche come pesi su tutti coloro che lavorano nel Wiesn e che ancora una volta non potranno contare su quegli introiti… dai camerieri agli operatori delle bancarelle, dagli spettacolisti ai gestori dei tendoni della birra. Ma o l’Oktoberfest ha luogo nella sua forma tradizionale o non si tiene proprio”. Le reazioni da parte di queste categorie di lavoratori sono state ovviamente immediate e improntate tutte alla delusione, anche perché assieme all’annullamento dell’Oktoberfest 2021 c’è stata la raccomandazione del Primo Ministro ai sindaci delle altre città bavaresi di agire allo stesso modo con le loro sagre. “Questo è un duro colpo, non avremmo mai immaginato andasse così” ha commentato il portavoce dei gestori dei tendoni della birra dell’Oktoberfest, facendo sapere che il 95% dei tavoli era già stato prenotato. Non ha usato mezze misure nemmeno Peter Bausch, presidente dell’associazione degli spettacolisti di Monaco: “È un pugno allo stomaco. Perdiamo un altro anno di lavoro. Dopo tutto, a essere cancellato non è solo l’Oktoberfest, ma un’altra intera stagione”. Qualche sollievo potrà forse venire dal ‘Sommer in der

Il Covid continua a mietere vittime tra gli eventi: anche quest’anno l’Oktoberfest a Monaco di Baviera non si terrà.

Oktoberfest Dubai: una copia XXL del festival della birra bavarese potrebbe tenersi a Dubai nel quartiere Dubai Marina a partire dal 7 ottobre per 6 mesi durante l’Expo. L’iniziativa, lanciata da privati, ha scatenato azioni legali da parte di Monaco.

Stadt’ (L’estate in città), l’evento ‘riparatore’ che come nel 2020 per sei settimane porterà nelle principali piazze di Monaco un po’ del clima dell’Oktoberfest attraverso giostre, bancarelle, chioschi di ristorazione, beer garden (non tendoni) e animazioni. Il tutto sempre con presenze contingentate, distanziamenti e altre ormai note misure anti-Covid. Con un tempismo che è a molti è sembrato sospetto, esattamente nei giorni in cui l’Oktoberfest 2021 di Monaco veniva cancellato, è stata diffusa la notizia, subito ripresa da ‘Der Stern’ e dai più importanti giornali del mondo, di un Oktoberfest Dubai accompagnato dallo slogan ‘Oktoberfest Goes Dubai’ lasciando così intendere un ‘trasloco’ della festa bavarese negli Emirati. In realtà si tratta di un evento-copia, con organizzatori però privati – pare siano Charles Blume, promotore del più grande mercatino di Natale di Berlino, l’ex ristoratore di Monaco Dirk Ippen e Sepp Kraetz della birreria Andechser am Dom – e in formato XXL. Programmato in concomitanza con l’Expo di Dubai (quindi a partire dal 7 ottobre per sei mesi) su un’area di 400 mila metriquadri nei pressi del quartiere Dubai Marina (vicino al porto turistico più grande del mondo) Oktoberfest Dubai prevede la presenza di oltre 120 attrazioni e oltre 30 tendoni dove gustare specialità culinarie e diversi tipi di birra tedesche. Il tutto seguendo ferree regole emiratine, non solo anti-Covid: per esempio, gli alcolici dovranno essere consumati solo in loco e dal momento che a Dubai la tolleranza è zero per l’ubriachezza molesta in pubblico, dei bus navetta riaccompagneranno i visitatori ai loro hotel/case. L’idea di un Oktoberfest all’estero non ha fatto per niente piacere ai tedeschi. Molti sui social si sono indignati e la città di Monaco non ha tardato a muoversi anche legalmente contro gli organizzatori di Oktoberfest Dubai, mettendoli in guardia dall’usare in modo improprio il termine e il brand Oktoberfest. “La nostra azione legale ha lo scopo di proteggere la reputazione di cui gode nel mondo il nostro Oktoberfest” recita la nota stampa ufficiale della città di Monaco. “L’Oktoberfest è un asset culturale che viene coltivato da oltre 200 anni. La città organizza questo caratteristico festival con un grande dispendio finanziario e organizzativo, per cui farà tutto quanto è in suo potere per proteggere l’Oktoberfest come evento unico ed esclusivo di Monaco di Baviera”. n

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