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Mastri pipai: Brumantica - Enzo Dattilo pag

Mutina pipe Massimo Panari e Riccardo Borghi

Mutina Pipe nasce a Modena (Mutina è l’antico nome romano di Modena) nell’autunno del 2012 dall’incontro di Massimo, appassionato del settore e collezionista dal 1980 (oltre 700 pezzi) con Riccardo, giovane agli inizi della passione pipara.

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L’altro hobby di Massimo è lo sport del motore a 4 ruote: 40 anni di attività agonistica, 400 competizioni anche a livello internazionale con Kart e autostoriche. Massimo predilige le creazioni artigianali italiane, così nasce un’amicizia trentennale con Giancarlo Guidi, fondatore della Mastro de Paja e Ser Jacopo. La scomparsa di quest’ultimo, nell’estate 2012, fa nascere in Massimo una sorta di “eredità morale” e lo stimolo a cimentarsi, oltre che nel collezionismo, nella produzione artigianale; questo anche perché a Modena non c’era, al tempo, una

offerta adeguata nel genere.

L’incontro con Riccardo è determinante, la decisione del nome e del marchio ( i due punti gialloblu’ rappresentano i colori della città Geminiana...) rapida e concorde.

Le prime Mutina vengono realizzate (anche nottetempo...) nella “bottega-laboratorio” del negozio di Riccardo e presentate in 12 esemplari il 24 gennaio 2013.

Successivamente, grazie all’entusiasmo suscitato dai primi positivi riscontri, sia Massimo che Riccardo si organizzano due distinti laboratori, e le Mutina continuano tuttora ad essere prodotte sia a due mani (marcate MP=Massimo Panari o RB= Riccardo Borghi) che a quattro mani (marcate MR o RM).

All’inizio un grosso aiuto e tanti generosi consigli di Alberto Bonfiglioli di Bologna, nostro attuale grande mentore, ci hanno sicuramente incoraggiato.

Siamo entrambi fumatori di pipa, e la nostra predilezione va alle miscele di gusto inglese, comprese le americane latakiose “addolcite”. Le nostre creazioni sono estremamente eterogenee, spaziando dalle free-hand alle forme classiche “reinterpretate”, ispi-

randoci sia alla scuola canterina che a quella pescarese.

Anche gli abbinamenti cromatici sono i più svariati, questo nell’intento di accontentare sia il fumatore esperto che il neofita, al quale dedichiamo particolare attenzione, mettendo a disposizione spazi e tabacchi per fumate settimanali in compagnia.

La pipa per Massimo rappresenta, ol-

tre che una grande passione, uno stile di vita, una fedele compagna (ormai da 40 anni) sempre ricca di sorprese e voglia di migliorare: da qui il motto “AD MAJORA”, in un mondo della pipa odierno paragonabile un po’ ad una “giungla”.

Per Massimo e Riccardo l’obiettivo è quello di rimanere, con una produzione “di nicchia”, un punto fermo per dare continuità nel tempo a coloro che hanno dato loro fiducia in questi primi 5 anni di attività, ed essere un riferimento della “modenesità“ anche in questo settore.

Lo stile di Mutina Pipe ...non sta a noi definirlo, comunque qualche nostro estimatore ha detto che le Mutina sono pipe poco “fighette”, un po’ “Bonfiglioleggianti”!

Cinquant’anni di fumo sotto la Mole

Correva l’anno 1969, il modo era proiettato a velocità supersonica verso il futuro, basti pensare allo sbarco sulla luna o al primo volo del Concorde, avvenuti in quell’anno. La società stava mutando radicalmente: i valori tradizionali perdevano sempre più significato, nascevano e si sviluppavano ideali di maggiore libertà e di rispetto dei diritti civili. Torino, in particolare, viveva l’epoca delle grandi lotte sindacali, gli operai della FIAT e dell’indotto acquistavano la dimensione di “Movimento” e gli studenti prendevano coscienza del loro ruolo fondamentale per modificare e ridisegnare la società civile. In questo contesto, un gruppo sparuto di giovanotti torinesi, accomunati dalla passione per il Fumo, quello con la F maiuscola, diedero vita al Cerea Pipa Club. Torino esisteva già un club di pipatori, “Pipa Club La Mole”. Ma questa città, la mia città, ha due anime e due connotazioni precise. Il club La Mole aveva un modo d’essere decisamente signorile, forse anche un po’ snob, il Cerea nasce con un’identità spiccatamente più popolare rispetto a quella del club concittadino. Cerea. E’ un’espressione di saluto piemontese. Il saluto cerea, che non ha corrispettivo in italiano, ha una connotazione un po’ più formale del “ciao”. Si tratta di un saluto che denota una certa distanza tra gli interlocutori, ma che allo stesso tempo esprime in modo elegante il rispetto che c’è tra le persone coinvolte. Primo presidente Cesare Lo Nardo, che poi lascerà e diventerà il primo presidente del Pipa Club Italia, uno dei personaggi storici del mondo associativo della pipa, in quegli anni agli albori. Riccardo Casaro, successivo presidente. Attorno alla sua tabaccheria di via Cernaia 36 a Torino, il Cerea vive e respira. Il negozio diventa e rimane per moltissimo tempo punto d’incontro e di confronto fra i soci del Cerea, fuori dai momenti istituzionali. Uscendo dall’ufficio o terminando il servizio, dalle ore 17 in poi, anziché andare a prendere l’aperitivo, si passava da Riccardo per farsi una chiacchierata e una fumata in negozio. (ah! Il mondo non ancora proibizionista!!) E poi le gare di lento fumo. Il Cerea, anche in virtù dei suoi tanti iscritti, ha scritto la storia del Lento Fumo in Italia e nel mondo, insieme ad altri club italiani. Basti ricordare le sei vittorie in Coppa del Mondo: •Barcellona 1987 •Bruxelles 1991 •Amsterdam 1993 •Interlaken 1995 •Barcellona 2003 •Figueres 2017 E poi i tanti campionati italiani vinti, nonché tre record del mondo stabiliti da due soci del Cerea: Claudio Cavicchi e Gianfranco Ruscalla, il mitico “Red”, pluricampione d’Italia, d’Europa e del Mondo, individuale e a squadre, attuale detentore del record con 3 ore, 33 primi e 6 secondi. Auguriamo a questa famiglia buon cinquantesimo compleanno, con gli auspici di tanti altri anni di sane fumate, di vittorie, ma soprattutto di Amicizia.

PIPA CLUB CASTELLO DI CONEGLIANO - Conegliano Il Pipa Club “Castello di Conegliano” 25 anni e non dimostrarli!

Ebbene si, anche se un amico di un altro Club, qualche tempo fa, ha commentato “siete ancora nella fase iniziale e dunque di entusiasmo” la nostra associazione quest’anno compie un quarto di secolo. Questo per noi è stato un bel complimento, significa che riusciamo a tenere vivo il nostro entusiasmo anche col passare degli anni. Cerchiamo di capire qual è il nostro segreto: molto probabilmente il motivo è nel fatto che ci rinnoviamo ogni anno. Non siamo un gruppo chiuso e i numeri lo dicono: il Pipa Club più numeroso affiliato al Pipa Club Italia ed il più partecipe alle manifestazioni negli ultimi anni. Mettersi in discussione, confrontarsi ed avere sempre nuove persone che si avvicinano al nostro sodalizio è uno stimolo per i più “vecchi”. Il nostro club è frequentato da persone di tutte le estrazioni sociali e di tutte le età; si va dal pensionato allo studente universitario, questa è sempre stata la nostra linea e crediamo che sia la nostra forza! La nostra storia inizia grazie all’iniziativa di Gian Franco D’Este, ideatore e fondatore del club stesso. Gian Franco D’Este, che aveva un negozio a Conegliano, “Specialist” del settore, è stato un punto di riferimento, maestro e mentore della Pipa per molti soci. Peccato non possa festeggiare con noi, ma ci piace pensare che sia orgoglioso di quello che abbiamo fatto in questi anni. Il nome del nostro club evidenzia che siamo radicati al nostro territorio ed è una delle nostre prerogative, perché ci ha aiutato a sviluppare la nostra passione, sostanzialmente quella di un gruppo di persone ed amici locali, che si confrontano spesso. Gruppo di persone che con la passione del fumo lento si è ricavato dei momenti di relax e di aggregazione, contribuendo anche ad attività sociali, non solo nel mondo della Pipa. Infatti in questi anni abbiamo contribuito e sostenuto realtà locali quali associazioni ed enti benefici come la “Nostra Famiglia”, “La Città della Speranza” ed il “Sorriso di Cristina”, che a loro volta danno supporto in situazioni difficili e di questo siamo fieri. La Pipa spesso la si fuma in solitario, ma il Club permette di confrontarsi con gli altri fumatori per migliorare la tecnica di fumata, provare tabacchi che non conosci e approfondire i segreti della fumata, del fumatore, delle persone in generale. Molte persone abbiamo conosciuto in tutti questi anni ed abbiamo appreso da tutti, per affinare le conoscenze sul mondo della pipa, del tabacco, della radica e non solo. La nostra storia è ricca di avvenimenti: organizzazione di mostre, manifestazioni, gare, collaborazioni con altri club, organizzazione di corsi di fumare la pipa con adepti che ogni anno si avvicinano per la prima volta a questo mondo; poi incontri e approfondimenti con artigiani affermati e giovani per scegliere e far nascere la pipa dell’anno del Club. Ma i ricordi vanno anche all’anno 2015, con la partecipazione al Consorzio organizzatore della Pipe World Cup in Italia, ed alla cui gara la nostra squadra è salita sul podio, con il risultato di terzi al mondo. E’ dello stesso anno la vittoria del campionato italiano di lento fumo e la partecipazione di nostri rappresentanti alla squadra nazionale. Le nostre attività si rinnovano quest’anno con l’organizzazione a Conegliano della seconda prova del 48º Campionato Italiano di Fumo Lento con Pipa, per festeggiare il nostro 25º anno di Club; seguiranno gli incontri di “Fumare la pipa e conoscere il tabacco”, poi ci sarà la pipa di Natale 2019 e tutti i nostri incontri periodici su vari temi... Numerose esperienze, molto impegno e tante soddisfazioni.

Lunga vita al Pipa Club Castello di Conegliano ed al Pipa Club Italia.

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