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IL PROSSIMO DECENNIO DE BASKET FEMMINILE

(SA)TIRO SULLA SIRENA di Paolo Seletti

2020: È l’anno della svolta: a ottobre scoppia uno scandalo sulla mancanza di fondi, quando si scopre che diverse società saltano la prima giornata perché stanno facendo la fila per il reddito di cittadinanza. La Reyer vince lo scudetto perché Brugnaro è il più rapido a sfruttare le nuove tendenze sul Gender free che vanno per la maggiore in Italia, e schiera in Finale la squadra di A1 maschile. Che peraltro gioca da sola, perché le altre 13 squadre hanno chiuso a metà stagione. E perde gara1 con un canestro sulla sirena. Quando arrivano i dati sull’affluenza del pubblico alle partite si capisce che bisogna fare qualcosa. In Serie A c’è un solo spettatore, Manuel Beck. Toccato il fondo, il basket femminile decide per un restyling radicale. Per sembrare più italiano si chiamerà baschet, col ch.

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2021: Eletta da una incorruttibile giuria giornalistica composta dall’intera redazione di Pink Basket, Silvia Gottardi diviene il nuovo Commissioner della LegaBasketFemminile. Unico problema è dirglielo, perché è in vacanza sull’Himalaya per difendere i diritti dell’abominevole uomo delle nevi, che si mangia i primi quattro messaggeri della FIP. Superato questo inconveniente grazie all’intervento di Petrucci, che multa lo Yeti per interruzione di pubblico servizio ma contemporaneamente lo convince a naturalizzarsi e diventare il pivot della nazionale (e con Meo Sacchetti, senza aver mai giocato perché sull’Himalaya alla prima palla persa devi fare sei giorni in cordata per recuperarla, va in doppia doppia di media e ci porta al mondiale), Silvia ribalta i settori giovanili. Creando immediatamente le seconde squadre per tutte le società di A1, come fanno in Spagna per fare giocare le giovani. Sgomento a San Martino di Lupari, che nel frattempo ha già ventidue squadre serbatoio, due per ogni categoria compresi gli amatori, e deve tagliare 4712 giocatrici, che ridanno linfa all’intero mondo del basket ma alzano dell’8% i livelli di disoccupazione giovanile, facendo cadere il governo.

2022: Silvia interviene per rimodernare tutti gli impianti. La chiave è la giornata inaugurale, quella che si gioca tutti nello stesso posto per sembrare tanti, con i cartonati sulle sedie vuote come all’Internazionale Socialista durante la Guerra Fredda. Quest’anno la location è uno dei più moderni palazzetti d’Italia. Cioè, del Regno d’Italia, perché risale agli anni ‘70. Dell’800. La cosa più impegnativa è sfrattare la troupe di Gomorra 18, che sta girando gli interni della casa di O’Sfaccimm, il nipotino di Gennaro Savastano, perché le colate di cemento armato ricordano molto le vele di Scampia. Silvia suggerisce di usare i mattoncini Lego per costruire palazzetti di proprietà, e si scopre che tengono molto di più degli stadi costruiti per Italia ‘90. Peccato che l’impegno plastic-free disatteso faccia cadere il governo.

2023: L’Italia del Basket Femminile torna alle Olimpiadi. Finalmente una grande vetrina. La spedizione parte a metà Luglio per Parigi, dove sfila al Parc des Princes. Da sola. Gottardi ha sbagliato a fare il promemoria sul cellulare. Il governo, saputa la notizia, va in esilio volontario a Sant’Elena.

2024: L’Italia del Basket Femminile torna alle Olimpiadi. Trascinate da Chicca Macchi, capocannoniere del campionato da quando in Italia c’era ancora il sesterzio, le azzurre battono la Magna Grecia, che nel frattempo è stata espulsa dall’Italia, ma perdono contro la Padania che le sorprende cospargendo le lunghe di gorgonzola e rendendole sguscianti e anche un po’ puzzolenti. Comunque la spedizione è un successo, e Gottardi può celebrare il risultato dal cuore della foresta pluviale, dove è andata a salvare il pangolino nano del Borneo facendo esibizioni di bungee jumping con gli elastici gialli della Buffetti.

2026: Pink Basket è il mensile online più letto in Italia. Per festeggiare Gottardi vorrebbe compiere la traversata dell’Oceano Atlantico in solitaria pagaiando con le mani, ma partendo dai Navigli. Dopo due mesi a girare in tondo ne ricava che le foche dell’Artico somigliano incredibilmente ai Vigili Urbani di Porta Romana e sembrano anche molto incazzate.

2028: Una delibera della Fiba stabilisce che si partecipa all’Eurolega non per meriti sportivi ma secondo il numero di followers su Instagram della squadra. La Vignali diventa subito più ambita di Cristiano Ronaldo e finisce in quintetto a Schio dove per farla segnare cercano di colpirla usandola come una sponda dello snooker, o di colpire la palla usandola come una mazza da baseball.

2029: in Italia la classifica marcatori è dominata dallo Yeti e dal Pangolino nano del Borneo ormai da quattro anni consecutivi. Gottardi diventa Commissario Tecnico e per festeggiare si fa lanciare con una enorme fionda sulla Luna, per difendere le colonie di batteri che popolano la nostra galassia dall’attacco di Darth Vader. Però Salvini guarda sul mappamondo dove caxxo è ‘sto Borneo e inorridito al grido di “Prima gli italiani” fa cadere il governo. Lo Yeti allora si fa un selfie con lui baciandolo sulla bocca.

2030: come cantavano gli Articolo 31, che avevano la vista più lunga di tutti, Silvia è il primo presidente del consiglio donna. Al coro “per fortuna che Silvia c’è” due ali di folla le tributano il trionfo mentre per festeggiare percorre derapando al volante di una macchina da Rally il Corso Vittorio Emanuele. Giubilo e commozione, soprattutto da parte dell’ala di folla che non viene travolta.

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