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GUERRE STELLARI

INSIDE A1 di Giuseppe Errico

SCHIO E RAGUSA ANCORA FINALISTE, SI TRATTA DELLA QUARTA FINALE SCUDETTO TRA LE DUE POTENZE DEL NOSTRO BASKET. SCHIO PER IL DECIMO, RAGUSA PER IL PRIMO STORICO TRICOLORE. E SARÀ ANCHE L’ULTIMA FINALE DELLA REGINA MASCIADRI. TANTI INGREDIENTI CHE SPERIAMO CI REGALINO UNA FINALE ECCEZIONALE.

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L'ottantottesimo campionato di serie A1 femminile si appresta ad alzare il sipario su quella che sarà la serie finale per l’assegnazione del tricolore: a contenderselo in quella che è ormai diventato un classico duello rusticano della pallacanestro femminile italiana saranno le detentrici in carica del Famila Beretta Schio e le contender di lusso della Passalacqua Eirene Ragusa.

Le scledensi conquistano la decima finale scudetto consecutiva (sei vinte) ed hanno voglia di cucirsi sul petto la stella del decimo tricolore della storia orange nell’anno dell’ultima stagione dell’eterna capitana Raffaella Masciadri che gradirebbe e non poco chiudere la carriera da Regina con il quindicesimo scudetto vinto. Comunque vada, un palmarès che comprende nove Coppe Italia, tredici Supercoppe, un’EuroCup, tre stagioni nella Wnba con le Los Angeles Sparks, millesettecento punti in Nazionale e il primato di presenze in serie A1 della storia fa già di Masciadri un Mito della pallacanestro femminile italiana fonte di ispirazione per le ragazze che hanno scelto e sceglieranno di giocare al nostro meraviglioso sport. “Ogni finale è meravigliosa – dichiara Raffaella – certo che questa ha un sapore speciale. Ma i pensieri sono di pura felicità, per questo giocherò ogni singolo minuto con gioia e con il sorriso sulle labbra, certa che le mie compagne faranno lo stesso”. “E’ giunto il momento di pensare un po’ a me stessa. Comunque rimarrò all’interno del mondo sportivo con un ruolo differente”.

Dall’altra parte c’è una Passalacqua Ragusa che nella sua breve storia societaria è già diventata una delle fantastiche realtà del movimento ed una delle più accese rivali per qualsiasi traguardo proprio dell’eterna Schio. Le aquile siciliane fanno capolino nella massima serie nel campionato 2013/2014 e diventano la prima squadra nella storia del massimo campionato a raggiungere la finale scudetto da neopromossa e trasformano una finale sulla carta scontatissima in un appassionante testa a testa concluso solo alla quinta partita in favore di Schio. Nella stagione successiva ancora in finale Schio e Ragusa per quella che verrà ricordata a lungo come una delle più belle ed emozionanti serie di finale. Si va ancora a gara cinque, ancora a Schio, con Ragusa che controlla a lungo fino ad avere il titolo in pugno a novanta secondi dalla fine. Poi le invenzioni di Honti, Yacoubou, ma soprattutto quella di Chicca Macchi con un canestro decisivo, un lay up reverse a cinque secondi dalla fine che chiude la contesa a favore delle scledensi. Ultimo incrocio in finale lo scorso anno, ancora una volta si va a gara cinque, ancora una volta a festeggiare saranno le ragazze venete.

LA STRADA VERSO LA FINALE Il cammino delle semifinali per le due squadre è stato quasi identico, nel senso che ognuna ha dovuto affrontare un percorso accidentato e ricco di insidie. Schio contro la meravigliosa San Marino di Lupari godeva ovviamente dei favori del pronostico e così è stato (3-1), ma la vittoria delle lupe in gara due al Pala Romare doveva essere assorbito dalle campionesse in carica. Così è stato in gara tre e quattro: Schio ha messo in campo tutta l’esperienza del suo roster e guidata da una Francesca Dotto in continuo stato di crescita ha chiuso la serie. Sempre con la pistola puntata alla testa invece il cammino delle siciliane: sotto di due a zero contro Venezia non potevano più permettersi di sbagliare e quando la serie si sposta sull’isola le ragazze di coach Recupido cominciano a scrivere il capolavoro. Due a due e tutti in laguna dove Hamby e compagne dominano gara cinque e si aggiudicano il diritto di lottare per il titolo.

IN BACHECA Per la società del patron Cestaro parlano da soli nove scudetti, undici Coppa Italia, dieci Super Coppa Italia, due Coppa Ronchetti ed un’Euro Cup: “sono sicuramente numeri importanti – ci dice Francesca Dotto – penso sia merito di una società ambiziosa che punta sempre in alto e di un presidente sempre presente che tiene davvero a cuore questa squadra”. Per le siciliane sono arrivati come titoli in bacheca due Coppa Italia: la prima nel 2015- 2016 battendo in finale Schio (70-67) e la seconda freschissima in questa stagione superando in finale il Geas Sesto San Giovanni (77-61).

LA STAGIONE Ci hanno messo un po’ ad ingranare tutte due le squadre in una stagione particolare per le scledensi che hanno cambiato molto nel roster con l’inserimento di stelle assolute come Gruda e Lavender e giovani di belle speranze come Andrè e Fassina. Avvio stentato ma l’arrivo di Allie Quigley e la messa in forma di Francesca Dotto hanno permesso alle ragazze di coach Vincent di chiudere al primo posto in classifica la stagione regolare nell’ultima giornata di campionato a danno di Venezia. Anche Ragusa parte lenta, ma è un diesel che aspetta il momento giusto per mettersi in marcia con Dearica Hamby che attenta al titolo di mvp della stagione, anche qui l’inserimento dell’italo-australiana Nicole Romeo dà nuovo smalto alla stagione siciliana che si chiude a quota trentadue punti, a soli due di distacco dall’accoppiata Schio-Reyer. “Si sa che i cambiamenti necessitano di assestamenti – dice Masciadri parlando della stagione orange – ma ora abbiamo raggiunto un buon equilibrio e siamo pronte ad affrontare questa sfida”. “La nostra stagione finora è stata probabilmente diversa da come molti si aspettavano – le fa eco Francesca Dotto – è vero che siamo partite con un pizzico di difficoltà ma penso che passo dopo passo, allenamento dopo allenamento e partita dopo partita siamo cresciute costantemente. La squadra rispetto alla scorsa stagione è completamente cambiata e credo sia stato normale aver avuto bisogno di un po’ di tempo per trovare la giusta alchimia in campo. Arrivate in questo momento della stagione siamo pronte ad esprimere al meglio il nostro potenziale”. “Di nuovo Ragusa ma credo che sia una squadra diversa dalla scorsa stagione - continua Dotto – sono una squadra tosta, non mollano mai, sono pericolose in ogni posizione e sono molto fisiche. Sarà sicuramente una serie competitiva”.

PROGRAMMA FINALI Si parte il primo di maggio con le ragazze che celebreranno in campo la festa dei lavoratori ritrovandosi alle ore 20:45 nel Pala Romare di Schio per la prima palla a due della serie finale. Si bissa sempre a Schio due giorni dopo (venerdì 3 maggio) sempre 20:45. La serie poi si sposta in terra iblea martedì 7 maggio (ore 20:45 Pala Minardi di Ragusa) per gara tre, l’eventuale gara quattro sempre a Ragusa giovedì 9 maggio ore 20:30 per chiudere, se ce ne fosse bisogno, con gara 5, domenica 12 maggio ore 19:00 a Schio. Tutte le partite della serie finale saranno trasmesse in diretta da Sportitalia Tv.

Ci sono tutti gli ingredienti per vivere un finale di stagione esaltante con le emozioni del campo, con la tensione per la conquista di un titolo che sarebbe in ogni caso speciale. Per la stella ed il decimo della storia per Schio, il primo in assoluto per Ragusa che sfaterebbe così il tabù scledense. Una serie che ci riconcili con il nostro movimento che in questa stagione ha vissuto picchi esaltanti con le prodezze di Broni, con la meravigliosa finale di Coppa Italia del Geas Sesto San Giovanni, con il cuore immenso delle lupe di San Martino, ma che ha dovuto anche fare i conti con il disastro Dike Napoli. Abbiamo tutti noi appassionati di questo meraviglioso mondo voglia di vivere una finale stellare che ci faccia godere delle prodezze delle protagoniste, che metta in luce le sue cose migliori (e sono tante), che ci faccia saltare sul divano per un canestro allo scadere, che ci faccia battere le mani alle vincitrici e alle sconfitte. A voi ragazze in campo il compito di tutto questo. Che vinca il migliore!

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