Genius Loci - Il Paesaggio e gli occhi dei ragazzi (2)

Genius Loci - il Paesaggio e gli occhi dei ragazzi

Capire il Paesaggio Lezione 2

LABORATORIO DIDATTICO DI EDUCAZIONE AL PAESAGGIO

Associazione Culturale Paesaggi – Genius Loci–Il Paesaggio e gli occhi dei ragazzi Prog. e Mat. Didattici: arch. Tiziana Di Bella – Docente: arch. Tiziana Di Bella

Il PAESAGGIO è un VOLTO

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Il PAESAGGIO è il VOLTO della TERRA

È il primo modo per entrare in relazione con il mondo in cui viviamo Associazione Culturale Paesaggi – Genius Loci–Il Paesaggio e gli occhi dei ragazzi Prog. e Mat. Didattici: arch. Tiziana Di Bella – Docente: arch. Tiziana Di Bella

Il PAESAGGIO: NATURA, CULTURA, TEMPO

Il paesaggio può essere rappresentato come un sistema formato da due componenti (una naturale, l’altra antropica), in rapporto dinamico nel corso del Tempo.

Paesaggio come sintesi tra Natura e Cultura e Tempo.

P=N+C+T La Grande muraglia Cinese Associazione Culturale Paesaggi – Genius Loci–Il Paesaggio e gli occhi dei ragazzi Prog. e Mat. Didattici: arch. Tiziana Di Bella – Docente: arch. Tiziana Di Bella

Il PAESAGGIO è il risultato visibile di come gli uomini nel tempo hanno plasmato la Terra che li ha generati e nutriti, nominando, progettando e trasformando lo spazio fisico.

Esso è la dimora di una comunità e della sua storia capace di creare quella inscindibile relazione di senso fra uomini e luoghi.

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Il PAESAGGIO dimora dunque nelle relazioni fra la geografia dell’ambiente e la «cultura» che esso promuove e incarna.

Ogni paesaggio geografico è la «MADRE» di una specifica cultura e in quanto tale educa i suoi figli con un imprinting unico.

Il PAESAGGIO plasma una sensibilità e modella un carattere così come produce l’arte e l’architettura e dal carattere della comunità che ospita viene, a sua volta, continuamente trasformato.

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Il PAESAGGIO toscano ha prodotto l’architettura rinascimentale e anche le tipiche case coloniche

Il PAESAGGIO nordico ha prodotto l’architettura gotica.

Il PAESAGGIO africano ha prodotto l’architettura delle moschee in terra cruda Il PAESAGGIO entra in noi attraverso i sensi: luci, odori, suoni, sensazioni si assorbono fino da bambini facendoci sentire a casa ogniqualvolta li percepiamo anche in luoghi che non sono i nostri spazi abituali di vita.

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La percezione del paesaggio, non è mai un evento passivo. Essa dipende sempre dalla nostra cultura, dalla nostra predisposizione all’ascolto, dalla nostra passione, dal nostro senso estetico, dal nostro sentire il tempo e lo spazio, in altre parole da ciò che chiamiamo SENSIBILITA’.

Attraverso l’osservazione del paesaggio ricaviamo delle sensazioni che ci mettono in relazione con i territori e individuiamo i SEGNI significativi dei luoghi.

Il PAESAGGIO è dunque cultura concreta che mostra la relazione dell’uomo con la Terra.

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C’ERA UNA VOLTA IL …

GENIUS LOCI

Presso gli antichi greci e i romani il Genius Loci (Genio del Luogo) era una divinità minore locale, maschile o femminile, che proteggeva un luogo e tutti coloro che vi abitavano o che lì passavano e che lo identificava. Risiedeva in una certa città, in una collina o campagna, fiume o fontana che fosse. In quella cultura non solo l’uomo era dotato d’anima, ma anche le altre creature lo erano, così come i luoghi ed il mondo stesso. Il Genius Loci poteva essere gentile oppure ostile con gli uomini a seconda del loro atteggiamento verso il luogo stesso. Devastare un luogo o appropriarsi delle sue risorse in modo indiscriminato poteva comportare l’inimicarsi il Genio e causare sventure. Il rispetto per l’ambiente era sinonimo di rispetto verso la divinità che conferiva sacralità al luogo stesso.

…e OGGI? con l’espressione Genius Loci si intende quella caratteristica specifica di ciascun luogo che è difficile da spiegare poiché riguarda le atmosfere, le sensazioni, la storia e i valori che un determinato ambiente esprime e che derivano dalla natura ma anche da fattori culturali umani quali l’architettura, i colori stessi degli edifici, gli odori, i suoni, il carattere e il modo di parlare, di vestire e di agire delle persone.

Il Genius loci è in breve l’identità profonda di un luogo, ossia la sua anima.

Scrive James Hillman: “L’anima del luogo deve essere

scoperta allo stesso modo dell’anima di una persona.

E’ possibile che non venga rivelata subito.

La scoperta dell’anima, ed il suo diventare familiare, richiedono molto tempo e ripetuti incontri”.

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Il PAESAGGIO da LONTANO

Un territorio si può sperimentare stando al suo interno, da insider, oppure ponendosi al di fuori di esso, da outsider. Coglieremo, a seconda della nostra posizione, aspetti diversi.

Acquista notevole importanza, nell’osservazione del paesaggio, il PUNTO DI VISTA da cui lo si osserva: La vista dall’alto, da lontano, offre generalmente una percezione del paesaggio estesa e globale e maggiormente organica. Il punto di vista in questo caso potrà essere su un velivolo (top view), su un’altura o su una torre (punto panoramico).

Tutto ciò che forma il paesaggio costituisce un insieme di SEGNI che racconta la vita della comunità che abita un determinato territorio. La sola osservazione ci fornisce notizie sull’economia (se prevalentemente agricola o industriale ad esempio), sulle età delle edificazioni (sistemazioni antiche e nuove), sul rapporto tra uomo e ambiente naturale e via dicendo Associazione Culturale Paesaggi – Genius Loci–Il Paesaggio e gli occhi dei ragazzi Prog. e Mat. Didattici: arch. Tiziana Di Bella – Docente: arch. Tiziana Di Bella

Il PAESAGGIO da VICINO

Stare sulla Terra, muoversi dentro i luoghi, le città, i boschi, le campagne etc., è il modo in cui continuamente sperimentiamo un altro tipo di paesaggio: il paesaggio vicino che spesso coincide con lo spazio vissuto cioè legato alla nostra storia personale e familiare.

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Il PAESAGGIO E’ OVUNQUE OGNI LUOGO E’ PAESAGGIO

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CAPIRE IL PAESAGGIO E’ importante saper dare e riconoscere il significato dei paesaggi che viviamo o che semplicemente attraversiamo. Per far questo occorre acquisire alcuni fondamentali strumenti di lettura del paesaggio.

Il Paesaggio non si insegna: si scopre

IL PAESAGGIO E LA BELLEZZA - Bello o brutto?

- Quando un paesaggio può dirsi bello?

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IL PAESAGGIO E LA BELLEZZA: BELLO O BRUTTO?

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LA BELLEZZA DI UN PAESAGGIO E’ LA QUALITA’ VISIBILE DI UN RAPPORTO ARMONICO TRA UOMO E NATURA

L’uomo si esprime nell’armonia con i suoi luoghi e la superiorità in campo culturale risiede soltanto in questa armonia. A. Camus Associazione Culturale Paesaggi – Genius Loci–Il Paesaggio e gli occhi dei ragazzi Prog. e Mat. Didattici: arch. Tiziana Di Bella – Docente: arch. Tiziana Di Bella

IL PAESAGGIO NON SI INSEGNA: SI SCOPRE La scoperta del paesaggio necessita di tempo e richiede lentezza.

Camminare nel paesaggio senza particolari ausili tecnici è il punto di partenza per lo studio e la conoscenza Associazione Culturale Paesaggi – Genius Loci–Il Paesaggio e gli occhi dei ragazzi Prog. e Mat. Didattici: arch. Tiziana Di Bella – Docente: arch. Tiziana Di Bella

PAESAGGI E ICONEMI

Osservando un paesaggio o percorrendolo cercheremo di trovare dei riferimenti, degli elementi che definiscono la trama dell’insieme, elementi particolari che ne determinano il carattere.

Questi elementi (di natura antropica o naturale) che per evidenza e/o per diversità e singolarità rispetto agli altri dell’insieme si impongono con forza alla percezione dell’osservatore sono gli ICONEMI (Turri, 1999) Associazione Culturale Paesaggi – Genius Loci–Il Paesaggio e gli occhi dei ragazzi Prog. e Mat. Didattici: arch. Tiziana Di Bella – Docente: arch. Tiziana Di Bella

PAESAGGI E ICONEMI

Iconema = parte elementare del

paesaggio, tessera elementare, unità particolare La percezione di un paese avviene attraverso una serie di elementi costitutivi del territorio che impressionano per la loro evidenza, bellezza, grandiosità, singolarità, o perché magari si ripetono, come leitmotiv caratteristici e inconfondibili.

Questi elementi visivi, rilevabili nel paesaggio (fiumi, ville, piazze, castelli, santuari …), parte integrante della storia e della cultura degli abitanti, possono essere chiamati con il termine di iconemi. (Turri) Associazione Culturale Paesaggi – Genius Loci–Il Paesaggio e gli occhi dei ragazzi Prog. e Mat. Didattici: arch. Tiziana Di Bella – Docente: arch. Tiziana Di Bella

Patch e paesaggio La patch (in italiano tessera) rappresenta l’unità minima strutturale di un paesaggio (un frammento di bosco, un campo ..) e la sua forma riflette il processo che l’ha creata e usata. Patch regolari sono in genere create dall’uomo.

L’insieme delle patch di un territorio costituiscono il «mosaico» colturale del territorio Associazione Culturale Paesaggi – Genius Loci–Il Paesaggio e gli occhi dei ragazzi Prog. e Mat. Didattici: arch. Tiziana Di Bella – Docente: arch. Tiziana Di Bella

Patch e paesaggio

Badia a Elmi – San Gimignano

1954

Badia a Elmi – San Gimignano

2010

Gli assetti agrari degli ultimi 30 anni, dominati da colture specializzate di vite e olivo, evolvono verso forme più ampie semplificando (e banalizzando) l’articolazione geometrica del mosaico perdendo elementi minori quali siepi, piccoli boschetti o gruppi vegetativi, piccole riserve d’acqua (stagni), capezzagne etc. che favoriscono i movimenti di specie animali responsabili del mantenimento della biodiversità.

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Patch e paesaggio Castello d’Albola, Podere Marangole, (Radda in Chianti)

1977

2007 Associazione Culturale Paesaggi – Genius Loci–Il Paesaggio e gli occhi dei ragazzi Prog. e Mat. Didattici: arch. Tiziana Di Bella – Docente: arch. Tiziana Di Bella

IL PAESAGGIO E I SENSI La conoscenza di un luogo non si limita solo all’aspetto visivo anche se questo senso è diventato nella nostra società occidentale dominante.

La realtà spaziale è però percepibile anche con gli altri sensi.

IL PAESAGGIO E L’OLFATTO Gli odori sono informazioni che concorrono alla conoscenza che abbiamo di un luogo. Hanno un odore i paesi, le città, i boschi, i prati, la campagna che cambia a seconda della stagione e delle attività che in essa si svolgono. In geografia si usa l’espressione paesaggio olfattivo per descrivere alcune componenti del paesaggio che caratterizzano certi luoghi ancor più dell’aspetto visivo. [un libro esemplare in tal senso è di P.P. Pasolini dal titolo significativo «L’odore dell’India».]

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IL PAESAGGIO SONORO

Così come le immagini e gli odori, anche i suoni concorrono a creare ed a ricordare i paesaggi: il rumore del vento, quello del traffico, l’acqua in movimento, il canto degli uccelli, il rumore di macchine operatrici e così via. Oltre una certa soglia anche il suono può infastidire e diventare inquinamento acustico Associazione Culturale Paesaggi – Genius Loci–Il Paesaggio e gli occhi dei ragazzi Prog. e Mat. Didattici: arch. Tiziana Di Bella – Docente: arch. Tiziana Di Bella

Il Paesaggio è una voce che ci parla

Il Paesaggio è dunque un suono e condivide per questo qualcosa con la natura della musica

Come la musica permette di rendere udibile il tempo, il paesaggio rende visibile lo spazio Associazione Culturale Paesaggi – Genius Loci–Il Paesaggio e gli occhi dei ragazzi Prog. e Mat. Didattici: arch. Tiziana Di Bella – Docente: arch. Tiziana Di Bella

IL PAESAGGIO E IL GUSTO «Siamo ciò che mangiamo» Mangiare è un atto sensoriale totale e culturale.

Anche per questo quello del pasto è un momento importante tanto da essere considerato sacro da tutte le culture.

I nostri alimenti sono frutto della Terra coltivata dall’uomo negli infiniti paesaggi del mondo.

Il Paesaggio è dunque anche il nostro nutrimento

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IL PAESAGGIO E IL GUSTO I comportamenti alimentari dei popoli comportano effetti sul paesaggio poiché incidono sui tipi di colture e di allevamenti. Un paesaggio agrario potrà darci informazioni sulle abitudini alimentari di una data popolazione.

La cucina di un luogo racconta molte cose del rapporto tra uomo e natura di un determinato paese. Un piatto particolare diventa così simbolo dell’appartenenza ad un certo gruppo etnico come il sushi per i giapponesi, la pizza per gli italiani, il cous cous per gli arabi etc. Purtroppo la produzione del cibo è spesso causa della irrimediabile distruzione di territori e paesaggi.

Un esempio per chiarire: l’olio di palma

L'olio di palma si trova in un prodotto del supermercato su dieci, tra cui cioccolato, pane, detergenti, cosmetici...In Malesia, tra il 1985 e il 2000, l'87% della foresta pluviale è stata distrutta per lasciare posto alle piantagioni di palma da olio; la popolazione di oranghi è per questo in pericolo di estinzione. Il problema ha le stesse proporzioni in Indonesia.

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IL PAESAGGIO E IL TATTO

Tocchiamo continuamente il paesaggio … con i nostri piedi

Rispetto ai nostri antenati che toccavano continuamente il paesaggio con i piedi nudi ricevendone stimoli e sensazioni, i nostri piedi calzati ci impediscono si sentire le qualità dei suoli percorsi.

Ma essere proiettati verso il futuro a volte significa regredire e accogliere una sorta di ritorno alle origini, per capire il valore di ciò che si è perso. E togliersi le scarpe, calpestare il suolo a piedi nudi, sentire la terra fresca sulla pelle comunicherebbe ancora qualcosa in più sul paesaggio.

Proviamo?

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IL PAESAGGIO E LE ATTIVITA’ UMANE LA RIVOLUZIONE AGRICOLA

La trasformazione del paesaggio è anche frutto del progresso tecnologico. La prima grande rivoluzione tecnologica ha a che fare con l’alimentazione. La nascita dell’agricoltura e dell’allevamento ha dato inizio alla diffusione del paesaggio rurale.

Coltivando la terra l’uomo ha prodotto segni profondi nel paesaggio terrestre che fino a pochi secoli fa si integravano con la natura dei territori poiché erano comunque improntati al mantenimento delle risorse e non al loro esaurimento.

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IL PAESAGGIO E LE ATTIVITA’ UMANE LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE A partire dalla fine del Seicento in poi, in Europa si avvia una rivoluzione tecnologica che diventerà sempre più rapida e porterà cambiamenti in tutti i settori delle attività umane. Nascerà il paesaggio industriale e si diffonderà nel mondo. Le nuove tecniche rivoluzioneranno i sistemi di produzione. Anche l’agricoltura seguirà il sistema industriale per aumentare la produzione e ricorrendo fra l’altro all’uso di diserbanti e fertilizzanti chimici.

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IL PAESAGGIO OGGI Il paesaggio che vediamo oggi non è che il risultato di tutti i cambiamenti naturali e antropici che si sono succeduti nei secoli. Convivono le tracce di epoche remote con le modifiche più recenti. Se l’industria in Europa si è contratta, nei cosiddetti paesi emergenti, dove il lavoro dell’uomo costa meno e dove i diritti umani e dell’ambiente sono poco rispettati, essa sta conoscendo una fase di espansione. Purtroppo ovunque è pesante, e in Italia in particolar modo, l’impatto delle nuove costruzioni che sottraggono campi e foreste all’ambiente.

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IL PAESAGGIO COME TEATRO Nel paesaggio possiamo trovare il riflesso della nostra azione, la misura del nostro vivere e operare nel territorio. Il paesaggio dunque si fa teatro dove l’uomo recita, modificando con le sue azioni il territorio, e «guarda», «contempla». E’ cioè al tempo stesso attore e spettatore della propria opera.

L’essere spettatore «insegna a capire meglio il senso e il significato dell’agire, di cogliere ciò che non si può cogliere quando si è al centro della mischia e di capire meglio qual è la via migliore da seguire nel percorso della storia.» (Turri, 1998) Le arti sono la manifestazione del nostro essere spettatori.

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Capire il Paesaggio - Lezione 2 LABORATORIO DIDATTICO DI EDUCAZIONE AL PAESAGGIO

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