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Roberto Bagnasco

“Basta idee scellerate e antiscientifiche”

Secondo il capogruppo di Forza Italia alla commissione Affari Sociali della Camera dei deputati, alcune paure avanzate sui social network da gruppi di facinorosi sono ormai degenerate in atti di violenza, che poco hanno a che fare con la normale dialettica democratica nel Paese

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Roberto Bagnasco è attualmente deputato e capogruppo di Forza Italia presso la commissione Affari Sociali di Montecitorio. Un lungo percorso politico il suo: di professione farmacista, è eletto a Rapallo (Ge) come consigliere comunale. Dal 1994 al 2004 ne sarà sindaco con Forza Italia. Viene successivamente eletto dapprima consigliere provinciale e poi regionale nel Pdl. Nel 2018 è approdato alla Camera dei deputati. Lo abbiamo consultato per chiedergli un parere in merito alle perplessità sollevate dal cosiddetto ‘green pass’, il certificato amministrativo che consente il libero accesso nei locali chiusi delle nostre città e sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza.

Onorevole Bagnasco, la posizione di Forza Italia in merito ai vaccini è inequivocabile, dato che Silvio Berlusconi si è sempre espresso a favore, invitando i cittadini a essere responsabili e a vaccinarsi: a lei sembra che gli altri due Partiti del centrodestra abbiano adottato, in questi mesi, una posizione altrettanto netta?

“Sicuramente, l’atteggiamento manifestato da Lega e Fratelli d’Italia è stato responsabile e la convergenza sul tema dei vaccini c’è stata. Certo è, invece, che l’impegno profuso dagli alleati nel fare del ‘green pass’ uno strumento per incentivare gli italiani a vaccinarsi, non è stato pari a quello di Forza Italia”.

Durante il weekend si sono verificati episodi di violenze verbali e fisiche nei confronti di due giornalisti di Sky e di Repubblica e si è anche arrivati ad azioni di ‘stalking’ nei confronti di politici, virologi, e giornalisti. Oltre a ciò, le manifestazioni previste nelle stazioni di 54 città italiane preoccupano le forze dell’ordine e minacciano l’ordine pubblico: come siamo arrivati a questo punto?

“Abbiamo permesso il dilagare di idee scellerate e prive di basi scientifiche, che sono appannaggio di facinorosi che adesso, con la violenza e la prepotenza, hanno dimostrato che queste idee possono degenerare ed essere pericolose: testimoni i fatti recenti. Le aggressioni sono sempre inaccettabili, soprattutto quelle a danno di giornalisti, operatori sanitari, medici, amministratori locali, politici e di tutti coloro che sono impegnati in prima linea. Ancor di più, se queste avvengono a causa dei ‘no vax’, dopo che il nostro Paese ha pianto 130 mila morti per Covid 19. La magistratura vigili al riguardo”.

Alcune frange estreme, nonostante quasi due anni di ipotesi campate per aria o di vere e proprie ‘fake news’, continuano a diffondere tesi sconcertanti e pretestuose, soprattutto sui social, pur di mobilitarsi e cercare di mettere in campo una protesta eversiva: lei cosa ne pensa? L’Italia corre questi rischi?

“I social network e internet sono una lama a doppio taglio: dipende da chi e come li utilizza. In questo caso, idee infondate hanno trovato, nei media e nella rete, il mezzo per essere veicolate ed entrare nelle case di alcuni italiani. Non dovevamo tollerare ciò. Ma adesso occorre intervenire in modo deciso”.

Lei sarebbe favorevole o contrario all’obbligatorietà del ‘green pass’ nelle scuole e nei luoghi pubblici?

“Si, mi ritengo favorevole: pèroro questa tesi da mesi, oramai”.

E sarebbe favorevole anche all‘obbligatorietà ‘tout court’ del vaccino anti Covid?

“Per quanto riguarda l’obbligatorietà dei vaccini, questa può essere l’ultima spiaggia nel caso in cui la popolazione non volesse rispondere all’invito a vaccinarsi. La salute è il primo diritto che la Costituzione deve tutelare. Quindi, a mali estremi, estremi rimedi…”.