e-mail n° 19 del 18 maggio 2019

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Parrocchia di San Maurizio

Brusson n° 19

Bisogna saper scegliere in tempo...

Francesco Guccini

18 maggio 2019 Anno XVIII° - n° 894 Gruppo "Camminare pensando"

...non arrivarci per contrarietà.

Benvenuta Asia

«

Ti abbiamo segnato la fronte con il segno di croce.

Quando la croce è stata usata come ai tempi delle Crociate e dei Conquistatori partiti con le caravelle dopo il 1492 sono successi solo disastri. Quando invece l’umanità è avanzata con le braccia allargate come il Cristo in croce, allora si sono aperti tempi di pace per tutti. Possa tu conoscere una umanità accogliente. Nel tuo cammino e nel tuo continuo migrare possa sempre trovare braccia allargate ad accoglierti in un abbraccio, e possa tu, crescendo, accogliere abbracciando a tua volta.

»

Arcesaz, 11 maggio 2019.

Battesimo di Asia Malcuit Peccioli. Nella foto il padrino Talmet Daniele, la madrina Crétier Nicky con la piccola Asia, la mamma Peccioli Moira e il papà Malcuit Diego.

Milano 10 - 12 maggio 2019

Adunata del Centenario

Adunata alpini

Milano, 10-12 maggio 2019.

Sono stati 500mila i partecipanti e i visitatori alla 92ÂŞ Adunata degli Alpini svoltasi a Milano, l'adunata del centenario. Oltre 1000 le Penne nere valdostane, tra cui anche una delegazione di Brusson.

Don Giuseppe 50 di Messa Pasquier, 15 maggio 2019.

Sono passati 50 anni da quel 15 maggio 1969, quando nella chiesa di Brusson don Giuseppe Lévêque veniva ordinato presbitero (da cui la parola 'prete') da Mons.

Ovido Lari.

Don Giuseppe è stato viceparroco a SaintVincent e a Pont Saint-Martin, parroco a Torgnon, a Saint-Vincent e ad Antey SaintAndré, Direttore spirituale in Seminario e Direttore della Casa Château Verdun a Saint-Oyen. Attualmente è Canonico della Cattedrale di Aosta.

Felicitazioni.

Ricevi il Vangelo di Cristo del quale sei divenuto l’annunziatore: credi sempre a ciò che proclami, insegna ciò che hai appreso nella fede, vivi ciò che insegni. dalla liturgia fell'ordinazione diaconale.

Ricevi i doni del popolo santo per il sacrificio eucaristico.

Renditi conto di ciò che farai. imita ciò che celebrerai.

Conferma la tua vita al mistero della croce di Cristo. dalla liturgia dell'ordnazione presbiterale.

Un orto solidale nel carcere lo coltivano i detenuti In Valle d'Aosta è nata una mini filiera ortofrutticola dagli «ultimi» agli «ultimi». Decolla il progetto dell'orto carcerario solidale che produrrà verdura per le famiglie della regione che non riescono ad arrivare a fine mese. L’Avvc-Associazione valdostana volontariato carcerario ha lanciato nel carcere di Brissogne (circa 200 detenuti) la nuova iniziativa benefica: 150 metri quadrati di terreno dentro le mura, coltivato da otto detenuti sotto la guida di un esperto della cooperativa Mont Fallère, rifornirà di prodotti freschi l'emporio solidale «Quotidiamo», nel capoluogo regionale, centro che distribuisce generi di prima necessità alla popolazione aostana in stato di disagio economico. I muscoli e la buona volontà dei detenuti divisi in due squadre per tre giorni a settimana e coordinati dai volontari dell'Associazione e della cooperativa, sono sostenuti dalla Compagnia di San Paolo che ha trovato il progetto virtuoso. «Siamo all'inizio – dice Maurizio Bergamini, presidente dell'Avvc -, ma crediamo che questo progetto sia un vero e proprio ponte “agro-solidale” tra il mondo dentro le mura e quello fuori. La sofferenza e il disagio si trovano in entrambi, ma questo non impedisce loro di aiutarsi». Il gruppo di detenuti a Brissogne che ha scelto di lavorare la terra di un'area quasi dismessa della casa circondariale, seminerà, annaffierà e curerà filari di piantine i cui frutti saranno, durante l'estate e l'autunno, raccolti in cassette e portati all'emporio. Lì i volontari li esporranno negli scaffali a disposizione delle circa 90 famiglie bisognose iscritte dai servizi sociali per la spesa.

«In passato avevamo già provato con una coltivazione, ma i detenuti non si mettevano d'accordo con la destinazione dei frutti del loro lavoro. Questa volta l'obiettivo è chiaro: provvedere alla spesa di chi non ha i soldi per mettere i pasti in tavola ogni giorno. La verdura non resterà qui» dice Bergamini. L'Avvc punta sull’agroalimentare da tempo: «Abbiamo provato con il miele e poi nel 2017 siamo partiti con un campo di zafferano recuperando una parte incolta lungo il perimetro del carcere - dice il presidente dell'associazione La terra è bassa -, trampolino per andare oltre i muri». di Francesca Soro - La Stampa - 12 maggio 2019

ORARI SANTE MESSE Domenica 19 maggio - in chiesa 7h30 - S. Messa 10h00 - S. Messa anniv. def. Bréan Serafino, Elia e Enrichetta def. Bagnod Arturo e Dina Martedì 21 maggio 20h30 - Rosario all'oratorio di La Croix Giovedì 23 maggio - a Pasquier 20h00 - S. Messa def. Cugnod Giuseppe e Elvira 20h30 - Rosario all'oratorio di Fontanasch Venerdì 24 maggio - a Fontaine 20h00 - S. Messa anniv. def. Curtaz Alessandro Sabato 25 maggio 18h30 - S. Messa - in chiesa 20h00 - S. Messa - ad Arcesaz Domenica 26 maggio - in chiesa 7h30 - S. Messa 11h00 - S. Messa di Prima Comunione

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Costituzione articoli 70-71-72 La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere.

L'iniziativa delle leggi appartiene al Governo, a ciascun membro delle Camere ed agli organi ed enti ai quali sia conferita da legge costituzionale.

Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli.

Foto di copertina: Cunéy - 28 luglio 2009

testa e cuore Ci sono momenti nella vita in cui sembra che ci manchi il coraggio di scegliere di fare o di essere quello che diciamo di volere. Siccome riteniamo il coraggio una caratteristica del carattere, abbiamo sempre pronto e disponibile il migliore alibi possibile.

Siamo sempre troppo veloci con i nostri pensieri e questa velocità ci rende superficiali. La parola “superficialità” è solo un modo elegante e non offensivo per dire “non-sincerità”.

Se invece di sentirci giudicati, riuscissimo ad avere la libertà di lasciarci mettere in discussione potremmo scoprire chiavi sorprendenti dentro di noi.

Chissà se “coraggio” derivi da “cor-agio”, qualcosa che unisce il cuore con l’agire.

Ci stiamo troppo abituando ad affermare che la razionalità è negativa e l’emotività positiva.

Dio ci ha donato un cuore e una mente, non sarebbe l’ora di usarli tutti e due, ognuno per l’aiuto che può darci? Il mondo è stanco di chi ha cuore senza testa come di chi ha testa senza cuore.

Non è un problema di coraggio, è un problema di cuore.

Le cose che ci accadono sono solo quelle che abbiamo nel cuore, null’altro. L’uomo non agisce per le idee che ha in testa, ma per ciò che porta nel cuore.

Poi la testa ha il compito di trovare e inventare strumenti e modi, strade e chiavi per rendere possibile il cammino.

E’ quello che abbiamo nel cuore che conta, non il carattere.

Gianni Marmorini

I care Com’è possibile aver fatto negli ultimi 200 anni delle scoperte incredibili, realizzato cose impensabili in tutti i campi, nella medicina, la chimica, le nanotecnologie, ma non essere stati capaci di progredire sul piano etico? Capire che ammazzarsi tra noi è un non senso, è contronatura.

Gino Strada - il manifesto - 15 maggio 2019

Siamo al tariffario della vergogna. Da 3.500 a 5.500 euro di multa "per ogni straniero trasportato" dice il decreto Sicurezza bis che il ministro dell’Interno presenterà nei prossimi giorni al Consiglio dei ministri. Dice "trasportato", non "salvato". (...) È più di quanto pagassero i nazisti che, nell’autunno 1943, rastrellarono gli ebrei nel ghetto di Roma compensando le spie che indicavano dove trovare le vittime. (…).

Affogare in mare è diverso dal morire in un lager? Lasciar morire deliberatamente chi cerca rifugio da guerre, stupri e torture è diverso dal mandarlo in un campo di concentramento?

Concita De Gregorio – la repubblica – 15 maggio 2019

Il gesto del cardinale Konrad Krajewski è destinato a lasciare un segno. (...) Lo stesso cardinale ha fatto ricorso a parole essenziali: «Si tratta di vite umane». Qui risiede, penso, la chiave di tutto. (…) Ecco perché papa Francesco riceve in udienza Oscar Camps di Open Arms, parla ai rom e ai sinti e, ancora, perché l’elemosiniere “dà la luce”. È l’espressione di una teologia dei segni che, al contrario di quanto affermano gli arcigni arcicattolici e i neo-gnostici, ha una storia antica quanto il cristianesimo.

in bacheca Festa di fine Catechismo con Beppe il mago Smemorino lunedì 19 maggio 17h00 - 18h00 ex- asilo

Auguri a Sara Vacquin - 19 maggio Amélie Cugnod - 19 maggio Giulia Commod - 20 maggio Rebecca Pramotton - 22 maggio Jean Marc Pellissier - 24 maggio Marc Albert Vicquéry - 25 maggio Daniel Andriolo - 26 maggio Marie Louise Vicquéry - 26 maggio

Notizie dall'Italia centro sociale

Luigi Manconi - la Repubblica - 15 maggio 2019

Quando soffia impetuoso il vento del cambiamento, c’è chi alza muri e chi, guardando avanti, costruisce mulini a vento. proverbio cinese Mauro Biani - il manifesto - 11 maggio 2019 Redazione: Geremia Momo - tel 0125 300 113 - cellulare 347 25 82 830 - e-mail: geremia.momo@brusson.net - fotocopiato con mezzi propri