e-mail n° 04 de 26 gennaio 2019

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Parrocchia di San Maurizio

Brusson n° 4

26 gennaio 2019 Anno XVIII° - n° 879 Gruppo "Camminare pensando"

Giornata della Memoria Io sono stata una clandestina con le carte false.

Io sono stata una clandestina richiedente asilo e lo so cosa vuol dire essere nella terra di nessuno, quando nessuno ti vuole. Io lo so come si sta quando le frontiere sono chiuse, quando si ergono i muri. Io lo so ma come faccio a gridarlo a chi erge i muri, a chi non lo capisce?

Liliana Segre - Coriiere della Sera “Il tempo travolge i fatti, il tempo passa e le cose si dimenticano. Quando saranno morti tutti gli ultimi testimoni, sia le vittime e che i carnefici della Shoah, diventerà una riga nei libri di scuola e poi neanche quello”. Così la senatrice a vita Liliana Segre, in una intervista registrata con Rai Isoradio, in occasione della programmazione speciale per la Giornata della Memoria.

“Io vorrei immaginare che tutti quelli che sono morti, i milioni di morti, non fossero morti invano nella negazione – sottolinea -. Ma la storia è fatta così. Cambia. Chi si ricorda del genocidio degli armeni? La storia cambia ma è anche cambiata, a seconda dell’utilità”.

“Sono molto pessimista per quanto riguarda la memoria della Shoah. Per questo vado ancora nelle scuole a testimoniare; ho il dovere di farlo per i miei e per tutti che ho visto e che non sono tornati a raccontarlo”.

“Per i giovani è importante l’oggi, già il domani è assolutamente imprevedibile per loro e il passato è passato. Poi quando si toglie l’esame di storia dalla maturità perché si toglie? Allora si comincia a non studiare più… Spero di avere torto.

E mi auguro che questa missione non sia stata inutile, che non sia stata una goccia nel mare. Da 30 anni racconto con fatica quanto accaduto ed ho incontrato una ignoranza a volte assoluta dei fatti successi in Italia”, conclude la Segre.

Roma, 24 gennaio - askanews

Pane Solidale Brusson, 25 gennaio 2019.

Lo scorso 29 dicembre, i forni di Pasquier e di Extrepieraz si erano accesi per "Pane Solidale", un'iniziativa beneďŹ ca a favore di Roberto, malato di Sla, e dei suoi familiari.

I pani cotti negli antichi forni hanno riscosso grande successo.

Al "Pane Soldale", si sono aggiunte altre iniziative con lo stesso obiettivo. L'associazione Non ti scordar di me-onlus, incaricata di raccogliere i ricavi e di provvedere a saldare le spese ha inďŹ ne emesso un boniďŹ co di 4.098, 00 euro a favore della famiglia di Roberto. Grazie a tutti ed un abbraccio a Roberto.

Foto di Lucia Revil e Sandra Grosjacques

Gioco della Pace Brusson, gennaio 2019.

Come ogni anno, anche questo mese di gennaio è stato dedicato al tema della pace. Nei gruppi delle elementari e delle medie abbiamo giocato a "Terzomondopoli", un gioco da tavola adattato per l'occasione a grandi spazi.

I giocatori erano dei contadini africani. Ogni famiglia aveva in dotazione dei campi di banane, di caÊ, di cotone, degli orti e degli animali da allevamento. L'obiettivo era di vivere della coltivazione e dell'allevamento per accrescere il proprio bilancio familiare (500 inti). Il tabellone da "pavimento" era costituito da 18 caselle, tutte verdi tranne quattro. All'inizio del gioco veniva stabilito il clima (secco, normale e umido), che durava per tutto il percorso delle 18 caselle, poi poteva subire delle

variazioni. Naturalmente il clima incideva sulla produzione e sui guadagni o sulle perdite. Le caselle verdi coinvolgevano solo la famiglia in gioco, mentre le caselle rosse rigardavano tutte le famiglie di giocatori.

Quando la produzione dei campi rendeva bene, la famiglia risquoteva dalla banca il dovuto. Ma il più delle volte i giocatori dovevano versare alla banca l'equivalente delle perdite di produzione.

E successo che alcune famiglie, a causa di eventi esterni o di catastrofi naturali, abbiano perso tutto. In questo caso potevano farsi aiutare dagli altri giocatori. Se le altre famiglie non potevano aiutare chi era in difficoltà, non rimaneva altro che rivolgersi

alla banca, che requisiva i certificati di proprietà insieme ai campi e agli animali. Alla fine di un anno di produzione, la famiglia indebitata doveva lasciare alla banca due terzi dei guadagni e tenere un solo terzo per sé.

Alla fine del gioco, i bambini e i ragazzi hanno spiegato i motivi dei loro successi (pochi) e dei loro fallimenti. A causare le perdite di produzione erano la mancanza di attrezzi adeguati, le malattie cui erano esposte le coltivazioni e gli animali, ma anche provvedimenti dello Stato, la concorrenza delle aziende straniere, l'ignoranza, la mancanza di un adeguato sistema sanitario, le guerre, le inondazioni o le siccità.

Insomma ci siamo resi conto che vivere in quei Paesi sovente è molto difficile e una alternativa possibile è quella di salire su un barcone e cercare fortuna in Europa.

Il gioco proposto ai gruppi delle elementari e delle medie è stato liberamente tratto da " Te r z o m o n d o p o l i " Mastro Geppetto - Torino

Carnevale Giochi di società Durante la riunione delle mamme del 22 gennaio è stato scelto come tema del Carnevale 2019 "Giochi di società".

La festa si terrà lunedì 4 marzo.

Siete pronti?

Mettetevi in gruppo con altre famiglie ed azionate la fantasia !

ORARI SANTE MESSE

Domenica 27 gennaio - in chiesa 7h30 - S. Messa 10h00 - S. Messa anniv. def. Grosjacues Felice def. Surroz Albino e Vicquéry Cristina def. Pollet Graziella Sabato 2 febbraio 18h30 - S. Messa - in chiesa 20h00 - S. Messa def. Perret Anselmo def. Grosjacques Christophe def. Varello Anna def. Brunello Barbara - ad Arcesaz Domenica 3 febbraio - in chiesa 7h30 - S. Messa 10h00 - S. Messa Copertina: da "il manifesto" 23 gennaio 2019.

Costituzione articolo 48

Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico

Immagina Sono rimasto così colpito dalle parole di Pablo D'Ors ed ho fatto subito l’esperimento che ci ha proposto. “Provate a mettervi cinque minuti davanti a uno specchio e a stare immobili e muti” ci ha detto, aggiungendo: “Non ci riuscirete”.

Aveva ragione: io stavo in silenzio con la bocca, ma gli occhi non ce la facevano. “Se non siamo capaci di gestire neanche i nostri movimenti – ha concluso – come possiamo guidare la nostra vita?”

Quali sono le condizioni nelle quali vi sentite al timone della vostra vita?

Quando riuscite a viverla nella sua pienezza?

Ho scoperto che a me accade quando ho un un sogno da realizzare. Quando immagino. La dimensione creativa mi connette con la parte più profonda di me e mi fa sentire più in sintonia con il mondo.

E questo perché l’immaginazione, spostando la realtà più avanti, la libera dalle sue pesantezze e dai suoi pensieri circolari. Per rigenerarsi, infatti, la realtà ha bisogno di orientarsi verso il futuro.

Massimo Orlando

I care “Sono passati 74 anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, l’orrore indicibile è tuttora presente di fronte a noi, con il suo terribile impatto. Ci interroga e ci sgomenta ancora oggi”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto con queste parole la cerimonia al Quirinale per il Giorno della Memoria, dedicata alle “Donne della Shoah” e ha lanciato un monito: “Quel male alberga nascosto, come un virus micidiale, nei bassifondi della società, nelle pieghe occulte di ideologie, nel buio accecante degli stereotipi e dei pregiudizi.

Pronto a risvegliarsi, a colpire, a contagiare, a distruggere, appena se ne ripresentino le condizioni”. (…) “Tragedie se le maggioranze negano la diversità”. (…) “Quando il benessere dei popoli o gli interessi delle maggioranze, si fanno coincidere con la negazione del diverso la storia spalanca le porte alle più immani tragedie”. Una società senza diversi, ha ricordato Mattarella, è infatti stato il mito fondante e l'obiettivo perseguito dai nazisti. (…) “La nostra Costituzione ha bandito le discriminazioni”. da Sky TG 24 – 24 gennaio 2019

in bacheca Catechismo 2^ e 3^ elementare lunedì 28 gennaio dalle 17h00 alle 18h00

Non ti scordar di me-onlus Assemblea dei soci mercoledì 6 febbraio alle 20h30 in sala parrocchiale

Auguri a Alysse Vicquéry - 29 gennaio Marta Giovanetto - 2 febbraio

Notizie dall'Italia

In pochi a nuoto arrivammo qui sulle vostre spiagge. Ma che razza di uomini è questa? Quale patria permette un costume così barbaro, che ci nega perfino l’ospitalità della sabbia; che ci dichiara guerra e ci vieta di posarci sulla vicina terra.

Se non nel genere umano e nella fraternità tra le braccia mortali, credete almeno negli Dei, memori del giusto e dell’ingiusto.

Virgilio, Eneide, Libro I 538-543 da Medici senza Frontiere - gennaio 2019 Redazione: Geremia Momo - tel 0125 300 113 - cellulare 347 25 82 830 - e-mail: geremia.momo@brusson.net - fotocopiato con mezzi propri