Catechisti parrocchiali n. 3 - dicembre 2017 - Paoline

Catechisti

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NATALE

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Anno 2017-2018

PARROCCHIALI

dossier

Apro spazi a te n Itinerario per i genitori La Parola che dà vita

3

DICEMBRE 2017

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CATECHISTI PARROCCHIALI Editoriale Gesù, parola vivente del Padre

pag. 3

M. Rosaria Attanasio

Spazio dialogo SOS confrontiamoci

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IN QUESTO NUMERO

Tonino Lasconi

Con Marco catechista Ascoltare, accompagnare, essere presenti Emilio Salvatore

I passi del discepolo di Gesù Il discepolo in ascolto della parola di Gesù Emilio Salvatore

Itinerario per i genitori La parola che dà vita

» 10

Barbara Corsano

Itinerario per bambini Ti accolgo, Gesù, parola e dono del Padre!

» 12

Isabella Tiveron

Itinerario per ragazzi Gesù, ascolto e annuncio la tua Parola » 14 Anna Teresa Borrelli

Giochi e consegne Gioco: completa il poster

» 16

P. della Peruta - A.M. Pizzutelli - E. Salvatore

Relazione tra genitore e bambino Mamma, papà, mi vedete?

» 18

Franca Feliziani Kannheiser

Sussidi liturgici e pastorali Accogliamo Gesù, parola del Padre

» 20

M. Rosaria Attanasio

Sovvenire nella «Chiesa Comunione» Una Chiesa che è fraternità e comunione » 24 Roberto Laurita

Ascolto e seguo Gesù Il Vangelo della domenica

» 26

Paolo della Peruta - Anna Maria Pizzutelli

Formare alla catechesi missionaria La persona e le sue dimensioni » 32 Luciano Meddi

99 a 1: Catechesi inclusiva e disabilità Presentazione degli amici nel gruppo di catechesi » 34 Davide Lai

In Cammino con la Chiesa La parola di Dio al centro

» 37

Redazione

Per te, catechista Maria, la tutta santa, pura e bella Paolo della Peruta - Anna Maria Pizzutelli

» 38

Proprietà: Istituto Pia Società Figlie di San Paolo Direttrice responsabile: M. Rosaria Attanasio Consiglio di redazione: A.T. Borrelli, B. Corsano, B. Fregni, T. Lasconi, E. Salvatore, M. Tassielli Progetto grafico e impaginazione: Erika Serafini Copertina Catechisti parrocchiali: Fabrizio Zubani Foto Catechisti parrocchiali: Archivio Paoline, pp. 6, 8, 18, 35; F. Velasco, p. 13; F. Zubani, pp. 20-23; Sovvenire, p. 25; S. Mattolini, p. 32; S. Marcato, p. 37.

Copertina Dossier: Archivio Paoline Foto Dossier: Archivio Paoline, pp. 3, 7; Nuovi Orizzonti, p. 6; S. Mattolini, p. 8; F. Velasco, p. 15.

Per immagini legate a eventuali diritti di autore, informarne la Direzione che provvederà a saldare il corrispettivo dovuto.

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Spedizione: Poste Italiane s.p.a.

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Itinerario per i ragazzi

Anna Teresa Borrelli - t.borrelli@azionecattolica.it

G

Iniziazione cristiana Iniziazione cristiana

ESÙ, ASCOLTO E ANNUNCIO LA TUA PAROLA

14

Obiettivi Gesù è presente con la sua Parola; egli rimprovera ed esorta, se siamo increduli e duri di cuore; rianima la speranza, se siamo stanchi o delusi; spiega la parola di Dio; se siamo sfiduciati, rincuora e sprona per essere suoi testimoni.

Cfr. Venite con me, p. 126

Orientare i ragazzi a: • mettersi in ascolto della propria storia; • comprendere tra le tante parole, la Parola che salva; • vivere il Natale di Gesù come opportunità per annunciare l’amore di Dio.

Il percorso di dicembre. I ragazzi hanno sperimentato la bellezza di essere chiamati e di aver deciso di seguire il Signore attraverso le loro piccole, grandi scelte della quotidianità.

In questa terza tappa del cammino, che vede il gruppo celebrare la festa di Natale, i ragazzi comprendono che, per essere discepoli del Signore Gesù, è necessario mettersi in ascolto della parola di Dio, e avere un cuore che lo accoglie sì da mettere in pratica le sue proposte di vita.

MOTIVARE E INTERESSARE

DINAMICA - Come il terreno… (vedi p. 15) ORIENTARE - La Parola per la vita

I ragazzi accolgono il dono della Parola (Mc 4,19) che il catechista proclama con calma, aiutato anche dal disegno sulla parabola (v. p. 7). Egli spiega, poi, il brano, accompagnando i ragazzi a comprenderne il senso (vedi pp. 8-9). Ogni ragazzo è invitato a riflettere sui seguenti versetti: • «Ecco il seminatore uscì a seminare…». Il seminatore è Gesù che ci dona la sua Parola.

Quando il Signore mi parla? Ci sono occasioni in cui lo ascolto, con il gruppo o da solo?

• «Una parte cadde…». Il seme cade su diversi tipi di terreno: strada, sassi, spine, terreno buono.

Quando Gesù mi parla, il seme della sua Parola su quale terreno del mio cuore cade?

• «Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto…». Il seme porta frutto solo se cade sul terreno che lo accoglie.

In quali occasioni sono stato terreno buono e la Parola ha prodotto frutti di bene in me e tramite me? Come?

• «Il trenta, il sessanta, il cento…». Non importa quanto il terreno produca, l’importante è ascolCatechisti parrocchiali - dicembre 2017

tare la Parola e diventare discepolo missionario.

Come è cambiata la mia vita dopo aver accolto il messaggio del Vangelo? Quali gesti e atteggiamenti di bene ho compiuto?

POSTER «SUI PASSI DI GESÙ» - Il catechista propone il gioco a p. 16, per scoprire la frase del Vangelo da riportare sulla terza pietra miliare del poster; un ragazzo la scrive con un pennarello indelebile o su un post-it, che attaccherà sul poster.

ATTIVITÀ - Natale: un grande dono! (vedi p. 15)

ESPERIENZA INSIEME Ti dono una Parola, che è vita!

Il gruppo, durante il Tempo di Natale, vive diverse esperienze che lo aiutano a sperimentare la bellezza di essere discepoli missionari nella propria comunità parrocchiale: • realizza tante palle di cartoncino da regalare al termine della Messa di Natale, invitando a scrivere sul fiocco rosso un frase del Vangelo, significativa per il proprio cammino di discepoli di Gesù.

• con la Caritas parrocchiale organizza una raccolta di viveri per le persone bisognose.

• prepara, con le proprie famiglie, una tombolata

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Sovvenire nella «Chiesa Comunione»

Roberto Laurita

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NA CHIESA CHE È FRATERNITÀ E COMUNIONE Un imperatore romano, Giuliano (detto l’Apostata), che nel IV secolo combatteva i cristiani nel tentativo di ristabilire il paganesimo, in modo piuttosto irritato doveva ammettere: «Questi empi galilei (= cristiani) non nutrono soltanto i loro poveri, ma quelli degli altri, mentre noi trascuriamo persino i nostri». In effetti, come ricorda lo storico E.R. Dodds, l’attività delle Chiese cristiane a favore dei poveri è ampiamente testimoniata. Basta un solo esempio: alla metà del III secolo la comunità di Roma manteneva oltre 1.500 persone fra «vedove e poveri» (Eusebio di Cesarea). Lo stesso Dodds ricorda che «l’amore per il prossimo non è una virtù esclusivamente cristiana, ma si direbbe che… i cristiani l’abbiano messa in pratica molto più di qualsiasi altro gruppo. La Chiesa si curava delle vedove e degli orfani, dei vecchi, dei disoccupati, degli inabili; contribuiva alle spese dei funerali dei poveri e provvedeva al servizio di infermeria durante i periodi di epidemie».

Ecco cosa significava concretamente essere Chiesa, vivere la comunione. Le mille iniziative della carità non passavano inosservate e, spesso, inducevano le persone a convertirsi a Cristo. Del resto non è proprio la condivisione dei beni uno degli aspetti che caratterizzano la prima comunità cristiana?

I discepoli di Gesù non erano tenuti insieme solo da alcune verità in cui credevano (il Credo) o dai riti sacri che compivano (i sacramenti), ma anche

LA PRIMA COMUNITÀ CRISTIANA

da un modo di vivere particolare. La loro prontezza nel portare aiuto materiale ai membri che erano in carcere o in ristrettezze è attestata non solo da scrittori cristiani, ma anche da quelli pagani.

Se l’annuncio della Parola permette alla comunità cristiana di essere l’assemblea dei «convocati» nella libertà (questo è il significato della parola «Chiesa»), la comunione fraterna è la manifestazione visibile di questa libertà. Quelli che sono liberati dalla paura della morte e dall’egoismo possono stabilire rapporti nuovi con gli altri, che diventano visibili sul piano sociale ed economico nella distribuzione o partecipazione dei beni. Nel libro degli Atti degli Apostoli c’è scritto: «Erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere… Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le condividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno» (2,42-45). Se si è fratelli non si può fare a meno di condividere l’esistenza degli altri, i loro problemi, le loro pene, le loro fatiche e, per questo, si è disposti a mettere i propri beni in comune.

Così troviamo scritto nel libro degli Atti: «La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era in comune… Nessuno infatti tra loro era bisognoso perché quanti pos-

UNA «CASSA COMUNE»

PROGRAMMAZIONE 2017-2018 Sett./Ott. Una Chiesa viva

24

Novembre Dicembre Il dono Fraternità e dello comunione Spirito

Catechisti parrocchiali - dicembre 2017

Gennaio Insegnamento di Gesù

Febbraio Il gesto di Gesù

Marzo Chiesa è condivisione

Aprile Fratelli e sorelle di tutti

Maggio Una rete di cristiani solidali

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Ascolto e seguo Gesù

P. della Peruta - A.M. Pizzutelli

I

L VANGELO DELLA DOMENICA

PRE! M E S I… T R E P A I A OCCH ID la AscoltiAMO la Paro

Oggi inizia un nuovo Avvento: quattro settimane che la Chiesa ci offre per prepararci ad accogliere il Signore che viene; il Signore che è già venuto e che tornerà.

• Nel Vangelo di Marco Gesù, davanti all’impazienza dei discepoli di sapere il tempo del suo ritorno, risponde con una parabola.

• Racconta di un uomo che parte per un viaggio, lasciando la sua casa e le proprietà in mano ai servitori a cui affida un compito ben preciso e ordinando al portiere di fare buona guardia. I servitori non sanno quando il padrone tornerà, perciò devono vegliare, stare attenti, così da sentire i suoi passi e aprirgli subito.

• Vegliare non significa non dormire mai, o semplicemente aspettare qualcuno, rimanendo con gli occhi aperti, ma attendere, con un cuore coinvolto, qualcuno, come una madre attende il rientro a casa del figlio… Vegliare è attendere e scrutare: è percepire un filo rosso che avvolge me, le persone a cui tengo, il Signore e gli eventi che vivo.

• Gesù ci chiede di aprire gli occhi per vedere non solo le cose materiali, ma riconoscere la sua presenza dietro e dentro le realtà che viviamo. Egli arriva nelle persone, nei fatti, negli avvenimenti della nostra esistenza di ogni giorno!

GiochiAMO Traduci ogni orario dell’ultima riga del disegno, con la lettera corrispondente e scoprirai un atteggiamento da vivere in Avvento.

Soluzione: Vigilanza

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… e riflettiAMO! Marco 13,33-37

Catechisti parrocchiali - dicembre 2017

VVENTO

-B

3 dicembre 2017

ApprofondiAMO

Immagine tratta dalla vita quotidiana, che Gesù usa in questa parabola per far comprendere che il suo distacco da noi non è definitivo, ma è una sorta di viaggio che prevede un ritorno.

Padrone di casa

ImpegniAMOci

a intensificare la lettura e la riflessione del Vangelo.

Signore Gesù, con l’Avvento ci inviti, ancora una volta, ad essere attenti e pronti a cogliere i segni della tua presenza/venuta.

Signore Gesù, donaci occhi capaci di riconoscerti in chi ci vive accanto, in chi è povero e sofferente, in una pagina del Vangelo, a Messa, nel gioco, nel divertimento…

WhatsappiAMO… a Gesù

Il catechista consegna le fotocopie, a colori, dei disegni ingranditi, relativi a tutte le attività proposte.

Dal Vangelo secondo

OMENICA DI

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