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La Micca dei bambini
Micca di Parma, in conformità con la normativa comunitaria in materia di sicurezza alimentare ed in linea con quella nazionale in materia di qualità dell’offerta dei prodotti proposti all’interno della ristorazione collettiva scolastica,propone un prodotto a filiera corta ed a Km 0 (locale).
Varietà antiche di frumento con proprietà nutritive importanti per il benessere dei bambini con il coinvolgimento delle filiere locali; un prodotto tracciabile ed eco-sostenibile, un prodotto caratteristico della nostra città: ecco cosa offre il progetto Micca di Parma. Da settembre in tutte le mense scolastiche delle scuole dell’infanzia del capoluogo emiliano c’c'è questo pane, grazie al Molino Soncini Cesare, al supporto dell’Azienda Sperimentale Stuard e alla disponibilità della ditta Serenissima Ristorazione. Il progetto propone, in conformità con la normativa comunitaria in materia di sicurezza alimentare ed in linea con quella nazionale in materia di qualità dell’offerta dei prodotti proposti all’interno della ristorazione collettiva scolastica, un prodotto a filiera corta ed a Km 0 (locale) erogato nei servizi per l’infanzia del Comune di Parma. Il Micca di Parma nasce da realtà molitorie e panificatrici locali con il coinvolgimento dell’azienda Sperimentale Stuard, che fornisce un supporto di consulenza per lo sviluppo e la sperimentazione in campo di varietà di frumenti antichi adatti al progetto, con obiettivi precisi di ridare nobiltà ad un prodotto
locale, valorizzare la filiera e coinvolgere le realtà montuose e collinari della provincia. Si tratta di un progetto di ricerca per l’impiego di antiche varietà di frumento nella panificazione con l’obiettivo di definire un percorso agronomico e tecnologico idoneo alla produzione della “Micca di Parma” ottenuto principalmente da farine di grani antichi con metodologie di panificazione di inizio secolo che prevedeva l’utilizzo di farina, acqua, sale e lievito madre. L’integrazione verticale della fase agricola con quelle successive della produzione della farina e quindi del pane finito ha lo scopo di promuovere la realizzazione di una filiera corta di un prodotto caratteristico della città emiliana, così da poter rispondere alle nuove esigenze dei consumatori mediante l’offerta di un pane di alta qualità, “tracciato” ed eco-sostenibile. Il prodotto risponde anche ai valori “etico-emotivi” quali il rapporto con il territorio, la produzione a km zero, la corretta remunerazione dei produttori agricoli, il rispetto dell’ambiente e il recupero di varietà di grano storiche e di metodi di panificazione tradizionali.