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“Meraviglia italiana del Gusto”

“Meraviglia Italiana del Gusto”

Bottega, Otello Fabris, Alfonso Rombolà, Gianfranco Santero,

“Il settore agroalimentare in Italia costituisce l’essenza dell’economia che fa leva sul brand made in Italy, tra i più temuti competitor del mercato mondiale perché portatore di primati legati alla qualità dei prodotti, all’innovazione tecnologica all’avanguardia, al rispetto della tradizione, alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità”. Roberto Zanchi, presidente di CremonaFiere, commenta così i dati diffusi dal Centro di Ricerca per lo Sviluppo imprenditoriale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (CERSI) che dimostrano che la punta di produzione più alta dell’agroalimentare italiano, in questo momento, si trova a Cremona, che detiene una quota dell’11,3% dell’export alimentare regionale e del 2,21% italiano. E a Cremona si è svolto nello scorso autunno il “BonTà”, il Salone delle Eccellenze Enogastronomiche dei Territori, negli spazi di CremonaFiere, richiamando oltre 100 produttori alimentari e 2000 prodotti da tutto lo Stivale, e un pubblico numeroso e interessato proveniente anche dall’estero. Una manifestazione ricchissima di appuntamenti all’insegna del gusto, tra cui, vera novità, “BonTà tra le righe”, il ciclo di presentazioni di libri e incontri culturali sul tema della buona cucina, ideato, coordinato e diretto dal giornalista Roberto Messina, assieme a Emanuele Zarcone, che ha animato la fiera con stimolanti incontri. Momento clou, di particolare significato, la prima consegna del Premio Meraviglia italiana del gusto, a cura dell’Associazione “Meraviglia Italiana” con 500 “Meraviglie” già selezionate dal web a partire dal 2011, con Carmelo Lentino e Roberto Messina titolari del progetto che da Cremona si sposterà in giro per l’Italia e il mondo per omaggiare, far conoscere e raccontare i protagonisti dell’enogastronomia italiana. I riconoscimenti (una preziosa opera scultorea di M’horò, originale e geniale artista contemporaneo che con le sue creazioni su materiali di scarto industriale, radiatori di auto soprattutto, sta conoscendo gran successo e forte apprezzamento di mercato e critica: Vittorio Sgarbi in primis, che ha firmato il catalogo della sua opera) sono stati consegnati a Stefano Bottega, titolare dell’omonima e storica azienda di distillati e vini di Sant’Urbano, Treviso; Otello Fabris, docente e saggista; Alfonso Rombolà, titolare dell’omonima Cantina a Tropea; Gianfranco Santero, grande viticultore di Santo Stefano Belbo, Cuneo.

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