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novembre/dicembre 2008 Stampato in 11.000 copie e distribuito gratuitamente casa per casa a Portogruaro e frazioni

PASSIONE, TALENTO E VIDEOCAMERE sulle rive del Lemene

SANITÀ

NOTIZIE DAL FORUM

Per una visita in ospedale a Portogruaro occorrono spesso tempi biblici. Scopriamo come mai e quali contromisure si stanno prendendo per migliorare la situazine.

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FIERA S. ANDREA Al via la ventitreesima edizione della fiera di S. Andrea a Portogruaro. Gli appuntamenti culturali e enogastronomici della manifestazione.

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Si sente già aria di elezioni, sul forum di Portogruaro.

Net. “Secondo voi come dovrebbe essere il nuovo sindaco di Portogruaro? - domanda Speedlex - non intendo dire chi, ma che qualità o quale profilo dovrebbe avere?”. C’è chi vorrebbe un intelletuale: “Io penso che dovrebbe innanzitutto avere un profilo culturale molto alto – risponde infatti Marcor - Portogruaro è una città con un potenziale artistico altissimo. (…) Potremmo essere una città di grande richiamo nel turismo culturale, ma serve un coordinamento dall’alto”. Altre discussioni ‘calde’ riguardano la sicurezza stradale di chi adopera la bicicletta e i problemi relativi ai veicoli, come i ‘parcheggi selvaggi’ e la congestione del traffico nella zona dell’ospedale.

Ogni numero di Portogruaro.Net Magazine viene distribuito in 11.000 copie in modo capillare, casa per casa, nel Comune di Portogruaro. Stiamo perfezionando ancor più il nostro già efficiente sistema di distribuzione. Se non lo trovi nella tua cassetta della posta, segnalacelo telefonando allo 0421 280444 o inviando una mail all’indirizzo: magazine@portogruaro.net. Grazie della collaborazione!

IL PERSONAGGIO La sua passione erano e sono rimaste le auto, gli aerei e le motociclette. Strada facendo si è però scoperto chef di rango. La storia di Vincenzo Morutto, del bar-ristorante Spessotto.

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SPORT La Bocciofila Granata, militante nel campionato regionale di serie C, punta al salto di categoria. L’appello del presidente ai giovani del territorio.

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EDITORIALE

Biglietteria: chiusura, no grazie !

Comune e Regione unite per scongiurare questa possibilità che costituirebbe una grossa perdita per il territorio. Intanto, sono state pianificate forme di coordinamento sulla delicata questione della sicurezza

S

e Trenitalia spa dovesse proseguire nella definizione della chiusura della biglietteria di Portogruaro vorrebbe dire che le richieste e le preoccupazioni sollevate da Amministrazione comunale e Regione Veneto, contro il progetto di depotenziamento della stessa biglietteria, non sono state recepite. Queste decisioni non possono essere calate dall’alto, senza il coinvolgimento delle istituzioni locali e sono in aperta contraddizione con progetti strategici e la ristrutturazione dell’attuale stazione ferroviaria presentata da Rete ferroviaria italiana. E’ un intervento deciso quello del sindaco di Portogruaro, Antonio Bertoncello, in merito al Piano nazionale per la riorganizzazione delle biglietterie, che prevede la chiusura della biglietteria ferroviaria della città.

Il primo cittadino chiarisce di aver chiesto a Trenitalia di valutare possibili riorganizzazioni interne che permettano il mantenimento del servizio operatori.

“Vogliamo scongiurare a tutti i costi – aggiunge - la chiusura della biglietteria ferroviaria di Portogruaro e la eventuale sostituzione con distributori automatici, perché si tratta di un servizio necessario e fortemente richiesto dai cittadini, dai pendolari e ancor di più, in prospettiva della creazione delle nuove infrastrutture, dai turisti e dai visitatori”.

Questione sicurezza Di recente, è stato fatto il punto sulla questione sicurezza alla luce dell’entrata in vigore dell’omonimo Decreto, in un incontro tra i rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Sono state concordate e pianificate ulteriori forme di coordinamento tra le forze dell’ordine e l’ampliamento dei servizi congiunti, volti alla prevenzione di reati e comunque di comportamenti scorretti e potenzialmente pericolosi. L’attività di coordinamento dei servizi seguirà fondamentalmente due indirizzi precisi: uno centrato sul controllo e la vigilanza del territorio, rafforzando altresì i servizi nei confronti delle categorie più deboli dell’utenza, quali i ragazzi e gli anziani, l’altro sull’educazione alla legalità. Il rafforzamento di forme collaborative, già proficuamente sperimentate negli anni, sarà finalizzato a garantire una vicinanza ancora maggiore ai cittadini, una presenza specializzata e continua per prevenire atti contro la legalità.

Nuova viabilità Si è tenuto nei giorni scorsi il collaudo e la presa in carico del Comune dei lavori sulle strade di nuova lottizzazione tra via Villastorta e via Palazzine e di realizzazione del nuovo ponte sul Rio San Giacomo, che prolunga via Aldo Moro. La nuova regolamentazione viaria dell’intero comparto ha già preso il via. Il provvedimento si è reso necessario a fronte dell’aumentato flusso veicolare della zona dovuto all’apertura di nuovi insediamenti residenziali e a seguito appunto dell’avvenuto positivo collaudo del ponte di collegamento posto alla fine di via A. Moro che pertanto viene ora regolarmente aperto alla circolazione. Per la nuova regolamentazione della circolazione, che riguarda le aree destinate

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novembre/dicembre 2008

di Maurizio Pertegato a sosta, le limitazioni viarie dell’area in questione, è stata predisposta un’apposita segnaletica ed il Comando di Polizia locale in questo primo periodo di attivazione terrà monitorato l’andamento della viabilità. La circolazione in via Piranesi, tenendo conto delle sollecitazioni dei cittadini, data l’oggettiva ristrettezza della sede stradale, sarà consentita solo per chi provenendo da via Aldo Moro è diretto verso viale Trieste, mentre nel senso opposto la circolazione sarà consentita solo ai residenti di via Piranesi stessa.

Arriva il Polo Una scommessa innovativa e finalizzata alla crescita quali- quantitativa delle aziende del territorio: è il progetto del Polo dell’innovazione strategica- Polins- avviato e sostenuto dal Comune di Portogruaro in collaborazione con Por-

togruaro Campus, Università Cà Foscari, Provincia e Regione e Associazioni economiche. L’avvio del Polo dell’Innovazione Strategica è conseguente agli accordi intercorsi in sede di modifica ed integrazione del Piano urbanistico attuativo dell’ambito ex-Eni, che prevedono la realizzazione di un edificio nell’area destinato al Polo, e la corresponsione di una somma per l’avvio dell’attività, da parte del soggetto attuatore, Pirelli Re. Portogruaro.Net in Fiera Anche quest’anno siamo alla Fiera di S.Andrea. Giunta ormai alla ventitreesima edizione e arricchita di nuovi eventi, la popolare rassegna novembrina vedrà la presenza del nostro giornale, in distribuzione durante la Fiera con ulteriori 2.000 copie oltre alle solite 11.000 distribuite casa per casa.

SOMMARIO EDITORIALE Chiude la biglietteria?

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IN COPERTINA Videocamere a Portogruaro 4 SANITÀ Le lunghe liste d’attesa

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DAL COMUNE Fiera di S. Andrea

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ELEZIONI 2009 Verso le amministrative

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IL PERSONAGGIO Le tre gattare Vincenzo Morutto

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DALLE AZIENDE Lingue e formazione 14 Antica Hostaria Ai Ciclisti 14 Assinvest 15 Coassin occhiali 15 L’ACQUOLINA IN BOCCA La carne suina 16 Fabrizio Nonis 17

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BIXY e Mascalzone Latino all’American’s cup di Valencia 2007 un mix di ecologia stile e funzionalità che non passerà innoservato

SPORT La Bocciofila Granata Le associazioni remiere

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Portogruaro.Net Magazine Supplemento a: www.Portogruaro.Net del 17/11/2008 Reg. Trib. di Venezia - n.10 del 05/05/2006 Iscrizione al ROC n. 17423

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Direzione e Redazione: via Spalti, 7 - 30026 Portogruaro (VE) Tel. 0421 280444 - Fax 178 602 9151 Email: magazine@portogruaro.net Direttore Responsabile: Maurizio Pertegato Direttore Editoriale: Vincenzo Zollo Direttore Artistico: Daniele Pinzin Caporedattore: Federico Guerrini In redazione: Maria Gloria Amadei, Stefano Assaloni, Andrea Berti, Carlo Bontempo, Leandro Costa, Deborah Cuzzolin, Daniele Flaborea, Luciano Guareschi, Paolo Marchi, Mattia Mattiuzzo, Daniele Micheluz, Michele Moretto, Giulio Serra, Georgia Schiavon Responsabile informatico: Elvis Verardo

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Si ringrazia: Ufficio Stampa Comune di Portogruaro Nessuna parte di questa pubblicazione può essere utilizzata in alcun modo, incluse le inserzioni pubblicitarie che sono di proprietà dell’editore che ne vieta la riproduzione anche parziale con qualsiasi mezzo.

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IN COPERTINA

novembre/dicembre 2008

FILM, che passione!

Giovani cineasti all’opera nel portogruarese di Federico Guerrini Sul ponte rosso di Concordia passeggiano degli zombi avvolti da una cortina di fumo. Niente paura, il vudù non c’entra: è solo la scena di un cortometraggio girato pochi mesi fa da un gruppo di giovani cineasti portogruaresi, riuniti sotto la sigla di Fart Film Entertainment. Il film si intitola ClanDeadStini e potete vederne il trailer su You Tube, cercando ‘Fart Film’. Gli stessi autori, qualche tempo prima, erano riusciti a far trasmettere un loro corto di omaggio a Benny Hill su Italia 1, all’interno della trasmissione Talent1. Poi, si vede che ci avevano preso gusto, hanno vinto pure un concorso di MTV per il video da abbinare a un brano del cantante Lightspeed Champion (il clip si intitola “Everyone I know is listen to crunk” e lo potete vedere qui: http://it.qoob.tv/video/clip_view. asp?id=11216).

Un’immensa soddisfazione, qualche soldo e lo schiudersi di nuovi orizzonti anche lavorativi. “È nato un po’ come un gioco – racconta Pierpaolo Febbo, uno dei magnifici cinque (gli altri sono Andrea Chiarot, Luca Nespolon, Giovanni Moretti, Antonio Del Franco Natale) – il nostro primo lavoro è stato il remake di una scena del mitico film Asso, con Celentano. Adesso sta diventando qualcosa di più serio: ci siamo costituiti in associazione, anche per dare una veste legale alle nostre attività e abbiamo ricevuto delle commissioni per dei video da un cantautore di Pordenone e da uno sceneggiatore di Bari”. Ma il successo della Fart Film non nasce dal nulla; certo, la diffusione delle telecamere digitali e dei programmi di montaggio su Pc ha permesso anche a chi non ha ricchi budget a disposizione di esprimersi a buon livello, ma sul nostro territorio sono molte le realtà interessanti, alcune delle quali operano da tempo.

Dal cortometraggio “ Future Killer” di Stefano Vrola e Moira Trombetta

Esperienze che, fra l’altro, non restano chiuse nel recinto di una provincia più o meno ampia, ma che, in qualche caso producono opere di respiro nazionale o addirittura sovranazionale, come i documentari di Duccio Pugliese sull’Europa dell’Est. Uno dei collettivi filmici ‘storici’ della zona è il gruppo Dallemeneallete (ovvero, dal Lemene al Lete, il fiume dell’oblio) costituito nel 1996 da Filippo Nappi, Duccio Pugliese e Sandro Pellarin, nucleo primigenio a cui si sono aggiunte negli anni parecchie altre persone in forma stabile o sporadica. Il primo prodotto dei Dallemeneallete è stato il lungometraggio “132”, dal nome

di un vecchio modello Fiat, un B movie alla Tarantino, fra banditi, mafia e amori girato fra Portogruaro, Concordia e la Brussa (con qualche scena a Trieste). Ha fatto seguito una serie di cortometraggi da una decina di minuti l’uno sempre in bilico fra ironia, trasgressione e un fondo di amarezza. Sono i tempi in cui si gira e si monta ancora in analogico, con tutte le difficoltà del caso, soprattutto per quanto riguarda il montaggio. In anni più vicini a noi, i Dallemeneallete hanno prodotto un altro lungometraggio intitolato “Mendoza”, proiettato anche al cinema C di Concordia, e il recentissimo “Della cena che al contrario di quella di Leonardo non potè mai essere dipinta”.

Ognuno dei fondatori ha poi perseguito la propria vena artistica anche per altre strade: Nappi, oltre a saperci fare con la telecamera è anche un valente fotografo e uno scrittore di romanzi personalissimi e intriganti. Pellarin si è dedicato molto alla video-arte esponendo le sue Dal cortometraggio “ClanDeadStini” di Fart Film Entertainment

installazioni in varie mostre del Veneto e del Friuli. Una sua opera che rielabora immagini d’epoca della Prima Guerra Mondiale è stata proiettata a Caoria in Trentino, nell’ambito delle rievocazioni dei novant’anni dal conflitto. Più spesso, realizza composizioni che uniscono il video, la pittura e la poesia e sono intrecciate ai quadri della sua compagna Silvia Lepore.

Pellarin è anche curatore di Videodrome, una rassegna di film e corti giunta ormai alla sesta edizione, che si svolge a Portogruaro nell’ambito della manifestazione Orchestrazioni .

Il terzo film maker dei Dallemeneallete, Duccio Pugliese, è un po’ un caso a sé: originario di Villanova, da molti anni vive a Trieste ed è un conoscitore della geografia e della storia dell’Europa Orientale. Attualmente è giornalista ad Antenna 3 di Trieste e fotografo freelance. Nel tempo libero realizza documentari di grande impatto come “Vita e Pasqua in Maramures”, proiettato negli Istituti Romeni di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, Bucarest e Vienna. Maramureş è una provincia della Transilvania romena, prevalentemente agricola e forestale, dove l’intero ciclo di produzione è collegato al succedersi delle stagioni. Regione multietnica (ci convivono romeni, ungheresi, ucraini in villaggi molto vicini l’uno all’altro). Il documentario illustra la vita quotidiana durante la settimana che precede la Pasqua in alcuni villaggi della zona. “Ero già stato 20 anni prima negli stessi posti, con degli amici – racconta – avevamo fatto delle riprese in Super 8. Era l’epoca in cui Ceauscescu voleva

IN COPERTINA

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zionale per cortometraggi “Alto Volturno film festival” a Montaquila (Isernia).

Considerato che i corti in gara erano 42 e che i due hanno concorso insieme a professionisti e attori che hanno lavorato con registi del calibro di Dario Argento e recitato in film come “Quo Vadis Baby” di Salvatores, non è stato davvero un cattivo risultato…Il corto è una parodia della voglia di ‘visibilità e successo caratteristica della nostra epoca, una smania per soddisfare la quale alcuni sarebbero disposti a tutto; perfino a uccidere…

Se volete farvi due piacevoli risate, lo trovate sul sito della Web Tv di Radio 105, all’Url: http://www.105webtv.net/ video.page?video=848. Anche per Moira e Stefano che prima di Future Killer avevano girato dei polizieschi più ‘seri’, quello che all’inizio era un gioco, è diventato una vera e propria passione. “Ho cominciato io – dice Moira – e poi l’ho trascinato in questa ‘cosa’. Ci dividiamo il lavoro al 50% anche se io prediligo la scrittura e lui si occupa più del montaggio”.

Dalla parodia e dal video-divertimento a un lavoro cinematografico serissimo.

Rap.g è l’acronimo di quattro nomi: Renzo, Antonio, Pierangelo e Giorgio. Il primo, Renzo Cevro-Vukovic, è un operatore psichiatrico, insegnante di italiano e abbattere questi villaggi con le ruspe.

Avevamo fatto anche parecchi incontri.

Il filo narrativo del documentario è proprio quello di vedere cosa è rimasto dopo tutti questi anni, come è cambiato il paese e cercare di ritrovare le persone di un tempo”. Da questo pretesto narrativo parte una vera e propria ‘indagine’ visiva, portata avanti grazie all’aiuto di un interprete locale che ha fatto anche da consulente, suggerendo idee e ambientazioni.

Ci sarebbe molto altro da dire su Duccio (il cui prossimo progetto è un documentario sulla vita dei nomadi della Mongolia, è appena tornato in Italia, dopo aver vissuto qualche settimana in tenda nelle steppa con loro), ma lo spazio è tiranno e dobbiamo proseguire la nostra veloce rassegna. Potete comunque vedere degli spezzoni del suo video ‘romeno’ su You Tube. L’indirizzo è: http://www.youtube. com/watch?v=iRh12bqHU5I. Restando nella generazione dei 35-40 enni ‘emigrati’ ricordiamo il caso di Stefano Vrola, portogruarese che da tanti anni vive e lavora a Padova. Ingegnere e programmatore, appassionato di fotografia, da qualche anno, assieme a Moira Trombetta ha cominciato a dedicarsi alla settima arte. Il loro ultimo lavoro, Future Killer, è arrivato terzo al concorso na-

Dal cortometraggio “ClanDeadStini” di Fart Film Entertainment

storia, videomaker. Gli altri tre sono pazienti psichiatrici inseriti in un progetto di riabilitazione. Dal 1999 il gruppo rap.g opera all’interno e all’esterno del Centro di Salute Mentale di Portogruaro usando il videotape come mezzo per documentare l’ambiente circostante e in particolare le situazioni di disagio psichico.

“Giriamo in varie città del centro-nord – spiega Cevro-Vukovic – documentando le esperienze dove l’arte viene utilizzata a scopo terapeutico. Il nostro obiettivo è creare un archivio a disposizione dei familiari di persone che soffrono di di-

sagi psichiatrici che vogliono informarsi di come l’arte possa essere utilizzata per curare. Al momento abbiamo creato un archivio di 30 opere e iniziato un altro progetto sulla cosiddetta ‘outsider art’ ovvero l’arte prodotta da persone che stanno fuori dai normali circuiti culturali”.

Dai diversi filmati sui singoli laboratori ne è nato uno di sintesi intitolato “Sentieri colorati”. Quest’ultimo è diventato a sua volta il perno di una performance su arte e follia che è stata portata, tra gli altri luoghi, a Trento, Verona, Udine, Venezia, Padova.

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Dal cortometraggio “Viata si paste in Maramures” di Duccio Pugliese - Foto di Cristian Macchitella

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Portogruaro 70 “Quello che eravamo per essere ciò che siamo” Domenica 23 novembre, alle 10,30, nella sala consiliare del Palazzo Comunale di Portogruaro, verrà presentato il libro fotografico “Portogruaro 70”, di Roberto Bertacche, Antonio Silvestrini e Carlo Stella, edizioni Dindi.

Da lunedì 24 a domenica 30 novembre alcune foto saranno esposte nell’atrio della Villa Comunale (con orario di apertura degli uffici, anche sabato e domenica).

Tante immagini in bianco e nero, foto scattate negli anni Settanta, tutte intrise di romanticismo, di nostalgia e spesso di ironia. Un volume che scrive, attraverso fotografie in bianco e nero, la cronaca cittadina di una Portogruaro del passato che a tutt’oggi, dal punto di vista architettonico e paesaggistico, è capace di entusiasmare qualunque appassionato di fotografia.

Un libro e una mostra che nessun portogruarese deve perdere.

Luciano Guareschi

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SANITÀ

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La lunga storia delle (lunghe) liste d’attesa All’ospedale cittadino restano biblici i tempi d’attesa per molte visite non urgenti.

L’Asl 10 promette miglioramenti, intanto il fenomeno dell’emigrazione verso gli ospedali friulani dilaga

S

di Giulio Serra

ei mesi per una visita neurologica, cinque per una ginecologica, addirittura nove per una mammografia.

Sono questi i risultati dell’ultima indagine effettuata da Federconsumatori del Veneto Orientale sui tempi d’attesa di alcune specialità diagnostiche erogate dall’Ospedale di Portogruaro. “I dati sono abbastanza eloquenti” dichiarano, e in effetti paiono essere l’ennesimo specchio esatto di una situazione di disagio che si perpetra ormai dalla notte dei tempi. Era il luglio del 2004, infatti, quando i cittadini portogruaresi lamentavano liste troppo lunghe e tempi biblici per gli esami di cardiologia, radiologia e ginecologia. E ancora, nel dicembre dello stesso anno l’Associazione Tribunale per i diritti del malato di Portogruaro riceveva valanghe di segnalazioni sulle interminabili attese per le visite oculistiche, per delle semplici tac o per gli esami endocrinologi. Vittoria Pizzolito – Responsabile del Tribunale per i diritti del malato nella sezione di Portogruaro – in quell’occasione spiegava che “dopo una fase di miglioramento, le liste si sono riallungate anche per alcuni esami particolari come l’ecodoppler o le elettromiografie: in questi giorni – spiegava – ci è stata segnalata la visita per un doppler fissata per il 17 ottobre 2005. Davvero troppo un anno di attesa”. La situazione è rimasta stagnante anche negli anni successivi, come si evi-

denziava nel settembre del 2007, quando l’esame del clisma opaco poteva venir fissato addirittura dopo 325 giorni dalla data di prenotazione. Il malcostume si evidenziava anche nei dati ufficiali del medesimo anno forniti dalla stessa Asl 10 che, facendo il mea culpa, mostrava come ci volessero nove mesi e mezzo per un ecocolordoppler cardiaco e almeno otto per l’esame mammografico, ecografie varie e test cutanei. La lunga storia delle (lunghe) liste d’attesa, inoltre, ha visto nel corso degli anni l’esponenziale accentuarsi di un altro fenomeno divenuto ben presto materia di scontro tra l’Azienda Ospedaliera e i vari Sindacati: l’oggettiva riduzione dei tempi d’attesa se lo stesso esame, anziché farlo con il classico ticket del medico di base, viene eseguito in forma privata, dunque a pagamento. Nel gennaio dello scorso anno, a tal proposito, il Sindacato pensionati dello Spi Cgil era letteralmente insorto organizzando presìdi nelle piazze di San Donà e Portogruaro ed avviando azioni di volantinaggio informativo ai cittadini.

Gianfranco Priori – Responsabile dello Spi Cgil presso gli uffici di San Donà – spiegava dalla colonne della Nuova Venezia in termini pratici il “raggiro” delle visite private: “se paghi i tuoi 75 euro, la visita ce l’hai il giorno dopo o addirittura lo stesso. Facciamo un esempio: chiamiamo il centro unico prenotazioni di

San Donà per una visita ortopedica. Le tabelle attestano i dati dell’ultimo mese a disposizione, precisamente 22 giorni.

Basta telefonare al Cup, però, per sapere che a San Donà i giorni di attesa sono 49, a Jesolo 42 e a Portogruaro 78. Pagando 75 euro – continuava Priori – scopriamo che il 2 febbraio si può essere accolti all’Ospedale di San Donà, il primo febbraio a Jesolo e addirittura il 31 gennaio, cioè oggi, a Portogruaro. Questi sono i dati e i prezzi reali – concludeva – e non è certo un bene per chi ha bisogno di una visita e non ha i mezzi per pagare”.

Lo stesso giro vizioso si riscontra oggi, a distanza di quasi due anni da quell’atto d’accusa dello Spi Cgil, con la conferma che arriva dalla Federconsumatori: “Rivolgendosi ai medici a pagamento, nell’ambito della libera professione, si può avere risposta in 3 o 7 giorni al massimo”. Intanto, in quest’ultimo periodo pare si cominci ad intravvedere della luce all’interno dell’Asl10, in cui si stanno facendo dei primi passi concreti che vanno nella direzione dell’abbattimento dei tempi dilatati delle liste d’attesa pubbliche e del ridimensionamento delle visite a pagamento. Il nuovo direttore generale Paolo Stocco, tra i suoi primi provvedimenti elaborati per il risollevamento non soltanto della struttura sanitaria di Portogruaro ma anche di quelle sandonatese e jesolana, ha proposto la riorganizzazione

dei vari reparti per l’abbattimento delle liste d’attesa e della mobilità passiva, ovvero la fuga dei pazienti verso le altre Asl del Norditalia, in particolare quelle friulane. E in effetti, la tendenza dei cittadini portogruaresi negli ultimi anni è stata proprio quella di emigrare oltre i confini regionali con l’obiettivo di rivolgersi agli ospedali di Latisana, Pordenone, Cervignano, Trieste, in cui i tempi delle liste d’attesa per alcune visite specifiche sono decisamente più veloci di quelli dell’Ospedale San Tommaso dei Battuti.

Per una visita neurologica non urgente, ad esempio, all’Ospedale di Latisana si devono attendere soltanto 42 giorni, 44 a Cervignano e 53 a Palmanova, contro i sei mesi d’attesa riscontrati da Federconsumatori per l’Ospedale di Portogruaro.

Per un esame ginecologico, addirittura, i tempi si abbattono in maniera ancor più evidente: cinque mesi a Portogruaro, 31 giorni a Cervignano, 39 a Latisana e 66 a Palmanova. Drastica, poi, è la riduzione dei tempi d’attesa anche per una mammografia: 172 giorni a Latisana contro i 270 portogruaresi. A questo punto, dunque, non rimane altro che attendere per capire fino a che punto i nuovi piani dell’Asl 10 potranno rimediare all’emorragia dei pazienti emigranti; se saranno insufficienti vorrà dire che la lunga storia delle (lunghe) liste d’attesa continuerà ad esser aggiornata nel tempo.

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Le iniziative della Pro-Loco di Portogruaro La Pro-Loco di Portogruaro è protagonista di importanti iniziative nell’ambito della Fiera di Sant’Andrea, che valorizzano, arricchiscono ed ampliano la Fiera stessa.

La Piazza San Tommaso dei Battuti sarà la Piazza dei “Giovani”: concerti, animazioni per bambini, stand enogastronomico con degustazione di prodotti a base d’oca sono le proposte della Pro-Loco.

Sabato 29 novembre “pomeriggio in musica” nella Piazza con lo spettacolo alle ore 15.30 di Silvia on the waves e musica fino alle ore 20.00, mentre domenica 30 si svolgeranno i concerti del Gruppo i Caramel e Nuovo Fronte del Vasco, in collaborazione con il Vasco Rossi Fans Club di Portogruaro.

“Abbiamo proposto anche quest’anno la Piazza dei Giovani - ha detto Alessandro Simon, presidente della Pro-Loco - perché crediamo nella promozione di sempre nuovi momenti di incontro e di valorizzazione dei luoghi della città, come la piazza San Tommaso dei Battuti. Quest’anno anche le Forze dell’Ordine saranno presenti nella Piazza, con uno stand e l’iniziativa “Le Forze dell’Ordine con la gente” dove Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza e Vigili del Fuoco presenteranno ai cittadini e ai visitatori le loro attività”.

Importanti novità e grandi numeri quest’anno per la Fiera di Sant’Andrea, la festa delle città di Portogruaro, promossa dal Comune in collaborazione con le Associazioni Economiche, Ascom- Confartigianato, e di Categoria, la Pro-Loco di Portogruaro, le Associazioni e i comitati della città.

Domenica 23 novembre: La Fiera dei Bambini con le Associazioni Domenica 23 novembre è la giornata della Fiera dei Bambini con le Associazioni, giunta alla sua quarta edizione: saranno presenti nel Centro storico di Portogruaro più di 50 Associazioni, oltre un centinaio di hobbisty e artigiani, vi saranno degustazione dei prodotti tipici, i vini e i piatti d’oca: il primo fine settimana della Fiera rappresenta infatti la vetrina del grande mondo del volontariato e dell’associazionismo.

Per i bambini quest’anno la prima domenica è dedicata alla scoperta di due importanti personaggi della storia locale, vissuti nella seconda metà del Cinquecento: “il mugnaio e la contessa” è il titolo del percorso animato a tappe che “unirà”, nel pomeriggio, i destini di Domenico Scandella, detto Menocchio, e di Isabella della Frattina e che si concluderà con uno spettacolare evento finale in Piazza della Repubblica.

Letture animate, laboratori creativi e molte altre iniziative ancora sono previste per i più piccoli nella giornata del 23 novembre.

Foto di Ivano Santellani - Portogruaro

L’inaugurazione della Fiera di Sant’Andrea si svolgerà alle ore 10.30 presso il Palazzo Municipale con un incontro istituzionale tra le associazioni economiche, di categoria,organizzazioni, enti, comitati.

Nell’occasione verrà presentato il piatto della Fiera di S.Andrea 2008 di Gianni Marella, il nuovo quadro della Pro- Loco del pittore Claudio Polles, il libro fotografico “Portogruaro 70: istantanee della

città del Lemene negli anni Settanta”, di Roberto Bertacche, Antonio Silvestrini, Carlo Stella e l’iniziativa “Gemellaggi Regionali dell’Oca”, con Germano Pontoni e Bertilla Prevedel.

Alle ore 11.30 è prevista l’apertura ufficiale della Fiera di S. Andrea con uno spettacolo di acrobatica aerea a due su trapezio “TrapIncontro”, l’ arrivo dell’araldo cittadino a cavallo, con scorta in costume, per l’annuncio ufficiale della Fiera e il brindisi in piazza con accompagnamento della Banda Vadese.

Trenino e caorline saranno i mezzi alternativi con cui visitare la città, lungo le strade del centro storico e lungo i canali del fiume Lemene.

Il Concorso Fotografico Domenica 23 novembre si svolge anche la 4ª edizione del concorso fotografico “Emozioni in Fiera: cogli l’attimo, cogli l’angolo”: il Concorso ha la finalità di sviluppare la partecipazione ed il coinvolgimento alla manifestazione, cogliendone le curiosità ed i momenti di vita quotidiana della Città, in relazione alle tradizioni locali, alle iniziative, ai momenti di festa, alle emozioni e alle caratteristiche della Fiera.

Sabato 29 e domenica 30 novembre Fiera di Sant’Andrea Antica sagra mercato delle Oche e degli Stivali

La Pro-Loco quest’anno ha anche allestito, presso la Galleria Ai Molini, una Mostra dei quadri di proprietà, una ventina in tutto, acquistati nell’ambito del progetto “Un Museo per la Città”.

Il quadro del pittore Claudio Polles sarà presentato nel corso dell’incontro di apertura della Fiera di Sant’Andrea, domenica 23 novembre alle ore 10.30.

Nel fine settimana dedicato alla Fiera di Sant’Andrea, il 29 e 30 novembre, nel centro storico vi saranno la Fiera-mercato, stands espositivi, prodotti enogastronomici locali, tradizione ed arte in tutte le vie della città, con prodotti dell’oca, degustazioni dei vini doc Lison Pramaggiore, fiera mercato ed esposizioni di artigianato.

Attività commerciali ed artigianali del territorio sono i protagonisti del fine settimana: saranno circa 400 i soggetti, negozianti, espositori, cantine locali, presenti nel Centro Storico, che attende per l’occasione migliaia di visitatori.

La Villa Comunale ospiterà il “Cortile dell’oca” con degustazione e vendita prodotti dell’oca, e l’iniziativa “Non solo novello”: XIIIª Rassegna del Vino Novello – Degustazione Vini DOC Lison – Pramaggiore a cura della Strada Vini Doc Lison-Pramaggiore.

Sempre nel cortile della Villa saranno presenti gli stands e i prodotti enogastronomici della Confederazione Italiana Agricoltori. In Borgo S. Giovanni vi saranno le esposizioni di prodotti enogastronomici a cura della Coldiretti; in Piazza Duomo la rassegna Vino, castagne, musica…. a cura dell’AVIS.

Il Centenario dell’Acquedotto 1908- 2008 Il 30 novembre nell’ambito della Fiera e nel giorno del Patrono si terranno le celebrazioni per i 100 anni dell’acque-

dotto di Portogruaro inaugurato nel 1908.

Sono stati invitati anche i Comuni Gemellati con Portogruaro per istituire un tavolo di lavoro sul tema“Acque per il nuovo millennio”, tema al centro dell’Expo 2008 di Saragozza.

Tra le altre iniziative promosse, in collaborazione con Acque del Basso Livenza, si segnala la videoproiezione sulla facciata del Municipio della foto dell’inaugurazione in Piazza della Repubblica.

Domenica 30 novembre le celebrazioni prevedono nella Sala Consiliare del Municipio l’esecuzione dell’ode “Acqua, disteso fluire”, di Mario Pagotto (testo di Marco Marangoni) voce femminile: Caterina Carlini, viola: Domenico Mason, flauto: Mauro Fiorin, arpa: Nicoletta Sanzin; la presentazione di “Portogruaro: storia di un acquedotto”, di Marcello Meneghin, e la presentazione e distribuzione della ristampa anastatica dell’opera di Attilio Cian “Monografia dell’acquedotto di Portogruaro inauguratosi il 2 febbraio 1908”, Premiata Tipografia Castion , 1908.

Conclude i festeggiamenti in Piazza della Repubblica alle ore 18.30 lo Spettacolo “ Acqua e fuoco” fontane danzanti con luci, colori musica e fuoco.

Si segnala inoltre che nelle giornate del 29 e 30 novembre sarà attivo un servizio bus- navetta in Viale Trieste, viale Venezia e Viale Pordenone verso il centro storico e viceversa.

Città di Portogruaro

Provincia di Pordenone

Diocesi di Concordia Pordenone

Fondazione Collegio Marconi

Fondazione Santo Stefano

Tra Livenza e Tagliamento: arte e cultura a Portogruaro e nel territorio concordiese

PorTogruaro

Biblioteca Antica del Polo universitario Collegio Marconi - via Seminario, 34

venerdì 28 noveMBre 2008 Ore 9.30

Ore 14.30

Antonio Bertoncello Sindaco di Portogruaro

2^ SESSIONE

Angelo Tabaro

Segretario alla Cultura regione del Veneto

Caterina Furlan

Nicola Funari

Assessore alla Cultura Provincia di Venezia

Lorenzo Cella

Assessore alla Cultura Provincia di Pordenone

Orioldo Marson

rettore Fondazione Collegio Marconi

Anna Maria Spiazzi

Soprintendente Beni Storici Artistici etnoantropologici per le Province di Venezia, Padova, Belluno e Treviso

Cultura figurativa a Portogruaro e nel territorio concordiese tra XV e XVI secolo

Giordana Mariani Canova Manoscritti miniati provenienti da Concordia: Il manoscritto Canoniciano Misc. 382 del “Maestro del Messale Barbo” Paolo Goi

Lapicidi e scultori a Portogruaro nel XV e XVI secolo

emanuela Ortis

Presenze di Cima da Conegliano a Portogruaro e nel Veneto Orientale

1^ SESSIONE Diego Antonio Collovini economia e società a Portogruaro in età moderna

elisabetta Francescutti La tecnica pittorica di Giovanni Martini: diversità, analogie e tangenze con le realizzazioni scultoree del maestro friulano

Antonio Scottà

Francesca Borgo

Silvana Collodo

Istituzioni e società a Portogruaro tra XV e XVI secolo

I vescovi concordiesi e l’organizzazione civile locale tra XV e XVI secolo

COFFEE brEak Fabio Metz

Cultura umanistica a Concordia e Portogruaro

Adriano Drigo

La cattedrale di Concordia in età veneziana

Vittorina Pizzolitto

Il bisogno di scrivere e la diffusione del libro nella Portogruaro del Cinquecento

Per la pala di Giovanni Martini in Sant’Andrea: ipotesi sulla committenza e appunti di storia conservativa Luca Majoli Tutela e valorizzazione a Portogruaro e nel territorio attraverso alcuni restauri di opere tra XV e XVI secolo

SegreTeria organizzaTiva Comune di Portogruaro Area Istruzione Cultura Cooperazione Internazionale Tel. +39 0421 277230 - e-mail: roberto.sandron@comune.portogruaro.ve.it Soprintendenza per i Beni Storici, Artisitici ed etnoantropologici per le province di venezia, Padova, Belluno e Treviso Tel. +39 041 2728809 - e-mail: lmajoli@arti.beniculturali.it “Iniziativa regionale realizzata in attuazione della L.r. 5.9.1984, n. 51 - art. 11”.

Amministrative 2009: siamo al fischio d’inizio di Maurizio Pertegato

N

ovembre 2008-maggio 2009.

Sono 7 i mesi (a meno che non si scelga di indire un electionday con le europee a giugno) che ci separano da un appuntamento molto sentito da ogni comunità: le elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale e del sindaco di Portogruaro. Una “partita” estremamente delicata per il futuro del nostro territorio, che l’editore di Portogruaro.Net intende seguire in modo capillare, come merita l’evento. Ecco, quindi, che da questo numero viene allestito un vero e proprio inserto, all’interno della pubblicazione, che ci accompagnerà

C

fino alla prossima primavera. Si tratta di un’iniziativa, aperta a tutti in modo equo e con spazi a pagamento, che consentirà agli schieramenti politici di poter comunicare direttamente con i cittadini. Le elezioni amministrative, in ogni comunità, rappresentano un fondamentale momento di confronto.

Un appuntamento a cui si accostano tutti i cittadini, con un calore che risulta decisamente superiore a quello che accompagna le altre elezioni, regionali o politiche o europee che siano. Questo, perché è in ballo il destino immediato e diretto del nostro territorio e c’è la possibilità di incidere veramen-

Amministrazione e politica

arissimi lettori permettetemi innanzi tutto di salutarVi a nome del movimento Lega Nord - Liga Veneta Padania e di ringraziare quanti ci hanno già espresso il loro voto permettendoci di rappresentarli a tutti i livelli istituzionali quali Stato, Regione, Provincia e Comune di Portogruaro. E proprio quest’ultimo, dove sono da poco subentrato alla guida del Nostro gruppo consigliare al posto della Consigliera Emilia Vida (grazie per il lavoro svolto), che questo mio scritto si indirizza per informarVi su alcuni aspetti dell’amministrazione e della politica di questa città. Iniziando da fatti recenti, quali i lavori sulla pista ciclopedonabile lungo il Lemene, dati per conclusi già i primi di settembre o al parco della Pace, dove tuttora i bambini giocano tra i cantieri, ed altre opere incompiute che dimostrano l’incapacità dell’amministrazione di programmare i lavori non tenendo conto di privare i cittadini delle strutture per il più breve tempo possibile e magari eseguirli nei periodi di tempo più appropriati. Vorrei anche metterVi a conoscenza di un fatto, che non è stato sufficientemente discusso e approfondito in sede Consigliare, riguardante un’interrogazione al Sindaco presentata il 21/04/2008 dalla Lega Nord dove chiedevamo ragione della scelta, secondo noi errata, di trasferire la sede del Centro Anziani da Via Stadio a Via Verga, considerando che la sede di Via stadio è ubicata in prossimità del centro, equidistante ai vari rioni cittadini, ed è facilmente raggiungibile a piedi o in bicicletta mentre con la scelta di Via Verga si allontana l’anziano dal centro e lo si emargina in uno stato di bisogno. Infatti si è pensato di istituire un servizio di bus navetta per il trasporto degli anziani non più in grado di accedere al centro autonomamente così svilendoli.

Il tutto spendendo un sacco di soldi che potevano essere meglio impiegati a favore degli stessi anziani.

Alla prossima ci sarà lo spazio per approfondire argomenti quali: Tribunale, Teatro, Viabilità, giorgio bellinazzi Ambiente, Collegamenti Capogruppo Lega Nord e Servizi per le frazioni, Sicurezza, ecc.

Liga Veneta Padania

te sulle scelte che riguardano noi, e in prospettiva, le generazioni future.

Chiunque ha un parente, un amico, un conoscente che parteciperà attivamente alle consultazioni del prossimo maggio, con il dichiarato intento di accedere agli scranni del Consiglio comunale e, perché no, della futura giunta o, magari, issarsi sulla poltrona del primo cittadino. Sono, soprattutto, queste, vale a dire il fatto di poter operare una scelta che conta e che incide, le ragioni per cui nel nostro Paese la partecipazione alle urne è sempre stata così elevata attestandosi, in particolare nel Nord, tra il 70 e l’80 per

Centro storico, solo bello da vedere o attivo perchè i cittadini lo abitano e lo vivono?

U

no degli impegni politici che mi ero assunto e che continuo a sentire ancora importante per la città di Portogruaro ha come oggetto la conservazione della vitalità del centro storico sulla cui necessità credo che tutti si debba convenire.

Sulla progettualità politica da attivare perché invece ciò avvenga, mi sono trovato fortemente in disaccordo in questi anni con la nostra Amministrazione, che ha ritenuto che salvaguardare il centro storico di Portogruaro corrispondesse alla chiusura dello stesso.

Mi chiedo quindi: “Come deve essere inteso il centro storico?”

Dobbiamo pensare a un insieme di palazzi disabitati all’interno delle mura o piuttosto non dobbiamo vederlo come una parte della nostra città abitata e frequentata, in una parola vissuta, dai cittadini che vi trovano esercizi commerciali di vario genere, luoghi di incontro e di aggregazione per ragazzi, giovani e meno giovani, i servizi per gli anziani, spazi per aprenzo Mazzon profondimenti culturali, locali Consigliere Comunale di svago? Per meglio dire, un Lista Civica PORTO VIVA luogo con caratteristiche tali da autoalimentare il proprio sviluppo?

La mia risposta è la più scontata e può essere riassunta in una frase semplicissima: La città deve essere programmata e modulata al servizio del cittadino e non viceversa.

La nostra Amministrazione ha un bel parlare di chiusura del centro storico, ma si è mai chiesta cosa succederebbe se dalla chiusura del centro storico derivasse una diaspora dei negozi.

Non dimentichiamo che in centro sono ancora presenti attività commerciali che fanno parte delle tradizioni di Portogruaro.

Chi dimentica le proprie radici, non ha speranza di futuro.

La nostra amministrazione si è mai chiesta chi frequenterebbe un centro storico deserto diventato quasi un museo?

cento degli aventi diritto. Un’affluenza che rappresenta il “sale” di ogni democrazia: la possibilità, cioè, di esprimere il proprio parere, con l’opportunità di cambiarlo dopo 4 anni, se la forza politica scelta ha disatteso le nostre aspettative. E’ per questi motivi che l’editore ha deciso di realizzare l’inserto che vi apprestate a leggere; in questo modo, ogni cittadino avrà modo di farsi un’idea sui programmi e le iniziative dei vari partiti in corsa, operando così nell’urna una scelta veramente consapevole. Novembre 2008: comincia la partita. Per conoscere il vincitore occorrerà attendere 7 mesi.

Lettera aperta al cittadino portogruarese

S

ono stato avvicinato in questi giorni da alcune testate giornalistiche, poiché prossimi all’avvio della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale di Portogruaro. Mi si chiede un pensiero per accostare l’elettore all’urna e permettere a molti, gli indecisi in particolare, ad avere elementi utili per poter scegliere il candidato sindaco ed i componenti l’Assemblea consigliare che lo accompagneranno nel suo mandato amministrativo/politico nel quinquennio 20092012.

Ringrazio innanzitutto tutti i direttori che democraticamente liberi da vincoli, hanno deciso di intervistare consiglieri, rappresentanti delle istituzioni e dell’imprenditoria, persone serie ed attendibili che potranno far capire l’importanza di votare/scegliere un amministratore per la città del Lemene, valido e preparato.

Questo è un argomento da non sottovalutare, un consigliere comunale riveste un ruolo importante nella vita amministrativa della città, deve controllare l’insieme dei lavori, e non è facile; deve lavorare e darsi da fare a favore della popolazione, anche trascurando gli interessi personali.

Il lavoro nel Consiglio Comunale, nelle commissioni e nelle varie adunanze è impegnativo: per ben figurare è necessaria una buona base culturale (conoscenza di leggi e regolamenti, ecc.) intervenire con proprietà, fedele al mandato ricevuto dai cittadini elettori. Purtroppo, chi frequenta di tanto in tanto il Comune lo può riconoscere, alcuni di questi “personaggi” molte volte in apparenza importanti, non si comportano con trasparenza assoluta.

L’invito che rivolgo al cittadino semplice è di frequentare i lavori del consiglio Comunale a partire dalla prima riunione utile, avvicinare il Consigliere di fiducia e concedere a questi i consigli, i suggerimenti, le proprie capacità per migliorare il lavoro e, se riterrà e verrà valutato proficuamente, proporre per giugno 2009 la sua candidatura al Consiglio Comunale di Portogruaro.

E’ importante comunicare ed è per questo che mi permetto esprimere l’augurio che questo mio modo di agire produca M.d.l. luciano gradini qualche cosa di buono e di utile Consigliere Comunale per Portogruaro.

Lista Civica PORTO VIVA

novembre/dicembre 2008

Portogruaro cambia, cambiamo Portogruaro!

V

ogliamo partire proprio da questo messaggio di cambiamento per inaugurare il nuovo spazio di comunicazione politica del Gruppo Consiliare “Alleanza Nazionale verso il Popolo della Libertà” su Portogruaro.Net. In questo spazio potrete trovare le idee, le iniziative, le proposte presentate dal nostro gruppo in Consiglio Comunale a Portogruaro. Crediamo così di offrire ai Cittadini un’opportunità in più per conoscere e approfondire la vita amministrativa della nostra comunità.

Portogruaro cambia, dicevamo, cambia perché i suoi Cittadini si trasformano: le loro vite, i loro bisogni, le loro aspettative mutano. La vera sfida oggi è innovare radicalmente il modo di amministrare il Comune di Portogruaro affinché le scelte politiche s’ispirino agli effettivi bisogni dei Cittadini. Da oltre vent’anni la nostra città è governata ininterrottamente dal Centro Sinistra. Da oltre vent’anni sono sempre le stesse persone a decidere e i risultati di questa situazione paradossale sono sotto gli occhi di tutti. I Cittadini di Portogruaro oggi non vogliono più “solo” vivere in una città pulita e ordinata, ma vogliono una città viva, moderna, in grado di offrire loro un’elevata qualità della vita. Siamo convinti che la vera sfida stia qui: sulle scelte amministrative da fare per garantire un’elevata qualità della vita ai nostri Cittadini.

Su questi temi chiediamo alla società civile e alle altre forze politiche di poterci confrontare e lo facciamo partendo da alcune considerazioni:

gianmarco corlianò Capogruppo Alleanza Nazionale verso il Popolo della Libertà

Portogruaro deve avere una pianificazione urbanistica che sappia pensare in grande e avere visione strategica. E’ fondamentale cogliere l’opportunità offerta dalla definizione del nuovo PAT - Piano di Assetto del Territorio, lo “strumento di pianificazione che delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il governo del territorio comunale”.

Le scelte urbanistiche di questi ultimi vent’anni sono state det-

tate da una logica di parte, frammentaria e disarticolata: la giungla disordinata del cemento e il collasso della viabilità ne sono i segni più evidenti. Occorre riconsiderare le scelte intraprese dall’attuale Amministrazione su alcuni progetti rilevanti quali ad esempio la riconversione dell’Area Ex-Perfosfati, la Cittadella della Sicurezza, la riqualificazione/rivitalizzazione del Centro Storico, la riorganizzazione funzionale dell’Oratorio Pio X e il Piano Urbano del Traffico.

Portogruaro deve tutelare la propria identità storico-culturale. E’ necessario ricostruire un’identità forte e i centri storici sono il luogo della memoria da cui ripartire nella ricostruzione di questa identità.

Portogruaro deve valorizzare le eccellenze del nostro territorio e diventare il leader di un sistema territoriale ed imprenditoriale competitivo, in grado di creare nuovi posti di lavoro e generare ricchezza. Al riguardo assumono la massima rilevanza il destino e gli sviluppi dell’Area PIP Noiari e dell’Area Ex-ENI. Portogruaro deve attivare politiche sociali in grado di tutelare concretamente il valore della vita e la dignità della persona. In tema di qualità della vita riteniamo che uno dei nodi centrali delle politiche sociali sia lo sviluppo dei servizi per le giovani coppie, le famiglie, la prima infanzia e gli anziani. …Perché, ad esempio, è così difficile nel nostro comune tutelare il diritto alla casa? …Com’è possibile che Portogruaro, una cittadina di 25.000 abitanti, non abbia un asilo nido pubblico?

gastone Mascarin Consigliere Comunale Alleanza Nazionale verso il Popolo della Libertà

Su questi temi il Gruppo Consiliare di Alleanza Nazionale verso il Popolo della Libertà intende impegnarsi con passione e determinazione affinché le scelte amministrative s’ispirino agli effettivi bisogni delle persone.

Quello che vi chiediamo è di impegnarvi insieme con noi perché Portogruaro possa avere il futuro che si merita: Portogruaro cambia, cambiamo Portogruaro!

Per restare aggiornato collegati al sito

www.an-portogruaro.org Le nostre ultime iniziative consiliari, che puoi scaricare liberamente dal sito, sono: 15/11/2008 AN - Interpellanza - Tariffa di Igiene Ambientale: a Portogruaro differenziamo di più, quand’è che pagheremo di meno?

27/10/2008 PDL - Proposta di emendamento sui criteri comunali con i quali vengono determinati i punteggi da attribuire alle domande di concorrenti all’assegnazione di alloggi ERP 03/10/2008 AN - Interrogazione - Fari dello Stadio “P.G. Mecchia” 02/10/2008 AN - Interpellanza - Il Comune di Portogruaro intervenga con maggiore rigore sulla questione carovane nomadi 23/09/ 2008 AN - Lettera aperta sul Centro Storico

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Comunicazione politica realizzata con le risorse previste dal Regolamento per la disciplina dell’autonomia contabile del Consiglio Comunale (Del. N. 66 del 24/05/2000)

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novembre/dicembre 2008

Comunicazione politica realizzata con le risorse previste dal Regolamento per la disciplina dell’autonomia contabile del Consiglio Comunale (Del. N. 66 del 24/05/2000)

Lista “Per la Portogruaro che vogliamo”

In cinque anni, con la partecipazione dei cittadini, sono stati avviati tanti PROGETTI INNOVATIVI, inseriti nell’attività aperta, qualificata e trasparente di questa Amministrazione Comunale.

Il volto della città è cambiato.

I cittadini possono verificare ciò che è stato fatto, confrontarsi con le idee e le politiche di crescita e sviluppo di Portogruaro.

All’insegna del NUOVO, del RISPETTO delle esigenze dei cittadini, della SERIETA’, e della consapevolezza del RUOLO della POLITICA, al SERVIZIO di Portogruaro, della continuità, e dell’approfondimento delle richieste e proposte dei cittadini.

VOGLIAMO programmare interventi e iniziative che vedono ancora al centro delle nostre finalità Le politiche per LA PERSONA. Mettere la persona al centro dell’attività amministrativa significa per noi realizzare opere e servizi utili ad un cittadino giovane, adulto o anziano, a sostegno della famiglia o di chi invece vive solo.

Insieme ai cittadini possiamo:

Dare priorità alla solidarietà e alla sussidiarietà avviando processi partecipativi che caratterizzino un approccio forte e democratico delle Istituzioni e per una gestione pubblica di qualità, responsabile e rispettosa del futuro.

Realizzare infrastrutture che rispondono alle esigenze delle fasce più deboli per una città che offre mobilità consapevole e sicura, SERVIZI concentrati in aree vicine e strutturate per consentire un miglior approccio e avvicinamento ad essi.

Promuovere una città che vuole rivolgere a tutti i cittadini nuove OPPORTUNITA’, soprattutto ai giovani per sostenere e valorizzare la creatività, l’innovazione e la partecipazione giovanile alla vita sociale, culturale ed economica della città.

Rafforzare le scelte urbanistiche e territoriali per uno sviluppo sostenibile e mirato alla valorizzazione delle forze produttive locali e delle attività commerciali del territorio.

Coinvolgere le molte Associazioni locali alla realizzazione di attività sportive, culturali, sociali e di volontariato con la finalità di rendere la nostra comunità più aperta e più partecipata.

Avere una città dei DIRITTI che promuova una serena convivenza dei cittadini, nella consapevolezza del crescente bisogno di sicurezza, dando quindi risposte concrete alle esigenze di una più incisiva e razionale azione di prevenzione e controllo del territorio.

Vogliamo proseguire con il cambiamento e l’innovazione per continuare a migliorare e far crescere INSIEME la città di tutti.

Lucio Leonardelli lucioleonardelli@libero.it Capogruppo Forza Italia verso il Popolo della Libertà

Pietro Rambuschi p.rambuschi@libero.it Consigliere comunale Forza Italia verso il Popolo della Libertà

Forza Italia verso il Popolo della Libertà

Alfredo Silvestrini alfredo.silvestrini@alice.it Consigliere comunale Forza Italia verso il Popolo della Libertà

Via Martiri della Libertà 104 Portogruaro

L’impegno del gruppo consiliare Forza Italia - verso il Popolo della Liberta’ A pochi mesi dall’appuntamento elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale, è quasi ora di trarre un primo sommario bilancio come gruppo consiliare di Forza Italia - Verso il Popolo della Libertà, anche se è pur vero che ci saranno altri momenti e altre circostanze in cui avremo modo di illustrare in modo più articolato e con maggiori dettagli qual’è l’impegno profuso dall’inizio della legislatura nel rispetto del patto stipulato con i cittadini di Portogruaro, in particolare con quanti allora ci diedero la loro fiducia tant’è che il nostro è stato, e lo si evince anche nella rappresentanza consiliare, il partito di maggioranza relativa. Da quella data ad oggi lo scenario politico è in parte mutato considerato che, unitamente agli amici di Alleanza Nazionale, è stato dato vita al Popolo della Libertà, ovvero una nuova formazione che, condividendo programmi e valori, pur con delle sensibilità a volte anche diverse, dopo aver conseguito un grande successo in occasione delle recenti elezioni politiche che hanno consentito a Silvio Berlusconi di tornare alla guida del Paese, si propone ora di scendere in campo, unitamente alle forze del centrodestra e a coloro che intendono porsi in modo alternativo alla sinistra, per vincere in occasione della prossima tornata elettorale, sia in provincia e sia, per quanto ci riguarda, nel nostro Comune.

Ebbene, in questo contesto il gruppo di Forza Italia - Verso il Popolo della Libertà intende proporsi per ribadire quei temi e quelle proposte su cui ha fondato la propria attività in sede di Consiglio Comunale, cercando di portare avanti, pur nello scomodo ruolo di opposizione, le istanze per le quali i cittadini portogruaresi ci hanno più volte interessati e con i quali in molteplici occasioni, singolarmente e come gruppo, ci siamo confrontati. Sono peraltro davvero tanti gli interventi che ci hanno visti protagonisti, anche in modo unitario alle altre forze del centrodestra (ricordiamo, per chi se ne fosse dimenticato, che la sinistra, mistificando peraltro la presenza al suo interno di una componente centrista che è stata “schiacciata” e “annullata” da quella diessina e, soprattutto, da quella rossoverde che è stata davvero quella che ha “dettato i tempi” dell’attuale amministrazione, vinse le elezioni per una manciata di voti, con l’elettorato praticamente spaccato esattamente a metà), e sarebbe particolarmente difficile ricordarli ora, in uno spazio così breve, tanto più che, come si diceva, avremo tempo e modo di farlo con maggiore dovizia di particolari nelle sedi e nelle occasioni più opportune. Possiamo comunque dire che ad ammirare il nostro impegno, e qui dobbiamo anche ringraziare l’amico Pancrazio Conflitti che ha occupato per un

periodo un posto in Consiglio Comunale che ha poi lasciato per motivi personali, è stata una visione diametralmente opposta alla nostra Città rispetto a quella su cui si è incentrata l’attività amministrativa della sinistra, ovvero quella di una Città che pensavamo e pensiamo più aperta allo sviluppo e all’economia, più vicina al mondo delle imprese e di chi lavora. Una Città in grado di dare risposte concrete e non solo, come ha fatto la sinistra in questi anni, futili promesse, oggetto solo di una costante campagna di comunicazione, che poco, se non nulla, ha fatto per far si che Portogruaro possa ritornare ad essere la Città leader di un territorio, ovvero soggetto trainante per un effettivo rilancio di un’area che, proprio per le incapacità e le miopie della sinistra, ha perso molte occasioni e molte opportunità. Avremo tempo e modo di entrare nel dettaglio rispetto alla Portogruaro che noi veramente auspichiamo e che, assieme a quanti lavoreranno con noi, intendiamo amministrare. Per ora ci limitiamo a ribadire come gruppo consiliare il nostro impegno, mettendoci a disposizione anche in questo ultimo scorcio di legislatura di tutti i cittadini, con quella capacità di ascolto che si è cercato di avere in questi anni, ricordando che Forza Italia è nata tra la gente, con la gente e per la gente.

Comunicazione politica realizzata con le risorse previste dal Regolamento per la disciplina dell’autonomia contabile del Consiglio Comunale (Del. N. 66 del 24/05/2000)

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IL PERSONAGGIO

novembre/dicembre 2008

I gatti randagi e le tre gattare La storia di tre ragazze diventate amiche per amore dei gatti

Q

di G. S.

uando, alla fine di ottobre, i telegiornali hanno dato notizia delle misteriose sparizioni di centinaia di gatti in varie città italiane, denunciate dall’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (numeri che hanno portato i NAS di Parma ad aprire la prima inchiesta in Italia per far luce sul sospetto che dietro ad essi si celino fenomeni preoccupanti come il commercio di pelli e pellicce illegali, l’indigenza o il satanismo), il dubbio di spartire inconsapevolmente lo stomachevole attributo della “gattofagìa” con dei cugini veneti già noti per questo sarà sorto anche a qualche portogruarese, magari ripensando ad uno spezzatino dal gusto un po’ diverso dal solito. Ma niente paura, coi mici di strada di Portogruaro il destino è stato clemente: a vegliare sulla loro incolumità ci sono tre affettuose gattare.

Da circa due anni e mezzo, ogni mattina prima di andare al lavoro Francesca, Laura e Barbara passano a dare il buongiorno ad un gruppo di randagi che bazzicano in un quartiere centrale della città: all’appello rispondono Bianchino, Grisù, Scimmietta, Macchietta, Nerino detto Pantera, Codino, Romeo, Sofletti, Multicolor, Chéri ed alcuni loro amici, che reclamano miagolando la loro razione quotidiana di cibo e coccole. Prevedibili le proteste di alcuni residenti, che infatti sono arrivate, ed anche colorite da toni pesanti. Le tenaci gattare però non hanno intenzione di mollare.

“Vorremmo far capire alla gente che ci critica che il nostro scopo non è l’incremento demografico della popolazione felina di Portogruaro – chiarisce Francesca –. Certo, diamo da mangiare ai gatti randagi, anche se spesso non è necessario perché ci sono già molte persone che lo fanno. Ma soprattutto ci prendiamo cura della loro salute, somministrando loro medicinali se sono malati e portandoli dal veterinario in caso di necessità, oltre ad averne già sterilizzati alcuni. Infine, diamo una mano alla nettezza urbana, perché ripuliamo scrupolosamente l’angolo dove mangiano. Il tutto a nostre spese”. Un carico di lavoro non da poco, giustificato solo dall’innato amore verso gli animali: è stata proprio la passione comune a far incontrare le tre ragazze, che prima di darsi un’organizzazione si recavano ciascuna per proprio conto a trovare i randagi. “Siamo affezionatissime a questi gatti. E loro lo sono a noi. Non è una questione di cibo: anche quando andiamo giusto a salutarli ci vengono incontro perché vogliono farsi coccolare”. Ma la realtà non riserva solo scene idilliache: “Ci è capitato di trovarne alcuni morti: una sofferenza per noi. Uno è stato ucciso da un gruppo di cani; quanto agli altri, vogliamo sperare si sia trattato di incidenti. Rispettiamo chi non ama gli animali, ma non tolleriamo che qualcuno possa arrivare a far loro del male”, conclude Francesca. E lancia un invito: “Ogni aiuto sarà gradito”. In fondo pure i randagi sono cittadini portogruaresi.

Non meritano dunque un trattamento da “aristogatti”?

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Vincenzo Morutto Uno chef a tutto tondo di F. G.

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alla passione per le corse e i motori a quella per l’alta cucina. È la storia di Vincenzo Morutto, 44 anni, chef e gestore, con la moglie Fabiola, del ristorante e del bar del noto albergo Spessotto nel pieno centro di Portogruaro.

“Sono arrivato a questo mestiere per caso – racconta Morutto – avevo 17 anni e stavo aspettando di iniziare l’Itis.

Mi piacevano le auto e gli aereoplani. All’epoca avevo avuto il mio primo battesimo del volo all’aereoclub di Campoformido e avevo pure lavorato da un carrozziere. Poi, durante l’estate ho fatto la stagione, mi è piaciuto, e da lì è iniziato tutto”. A 20 anni ho iniziato a fare sul serio: lavoravo al ristorante Ai Lecci di Bibione. Poi ho lavorato in Val Badia, Val Gardena, ho fatto un’esperienza a Venezia, poi ho lavorato diversi anni alla Colomba di Pieve di Soligo, da Bruno e da Gino Mattarello del ristorante omonimo.

Nel ’93 ero sul Lago di Garda, a Molcesine dove per le prima volta ho preso in mano la cucina di un ristorante. È stata un’esperienza importante e impegnativa: basti pensare che subito dopo il direttore dell’albergo, come importanza c’ero io; avevo 33 persone sotto di me.

Poi, dal 1999 al 2004 ho preso un ristorante mio a Lignano Sabbiadoro, finché sono approdato da Spessotto”.

Un ritorno a casa, quindi, visto che Vincenzo è nativo di Lugugnana.

Girando così tanto per il Nord Italia, avrai visto e imparato tanti tipi di cucine differenti…

Sì, la cosa buffa è che ho imparato prima a fare i piatti della cucina ladina che quelli della tradizione veneta. In Alto Adige facevo i Knödel, gli gnocchi di pane raffermo e la panicia, poi quando sono andato a Pieve di Soligo ho imparato i piatti della cucina trevigiana.

Qual è la tua specialità, il tuo cavallo di battaglia?

Qui da Spessotto propongo diversi piatti tradizionali, fra cui il “bisatel coi amoi”, un piatto col quale ho ricevuto diversi riconoscimenti dalla stampa specializzata.

Com’è, secondo te, la scena culinaria della nostra zona? Rispetto a quando hai iniziato tu, quali cambiamenti noti?

Quando sono partito io, 24 anni fa, nel Triveneto, se chiedevi un vino ti portavano soltanto un ‘bianco’ o un ‘nero’, senza stare tanto a distinguere. Oggi abbiamo fatto passi da gigante; viviamo in un territorio ricco dove c’è tanto fermento e voglia di cambiamento e dove l’offerta è rilevante non soltanto in estate.

Cosa si può migliorare?

Forse bisogna avere il coraggio di prendere una direzione precisa. Come Veneto Orientale dobbiamo dare un segnale forte e dire cosa vogliamo essere in futuro.

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DALLE AZIENDE

novembre/dicembre 2008

Corsi di lingue e formazione a Concordia e Latisana

La scuola English in Action, con sede a Latisana, in Via Sottopovolo 87, vi offre una vasta gamma di corsi appropriati per ogni fascia di età e esigenza linguistica.

Le proposte formative vanno dai corsi gratuiti di lingua inglese commerciale e tedesco turistico finanziati dal Fondo Forma.Temp e realizzati in collaborazione con Lingue and co. di Concordia Sagittaria ai corsi specifici per adulti e bambini.

I corsi di inglese per bambini, attivi ormai dal 2003, vengono proposti ai ragazzi nella fascia di età tra i 4 e i 12 anni, mentre per i ragazzi dai 13 anni in su la scuola organizza corsi specifici finalizzati a un esame di certificazione che riconosce le competenze raggiunte. Tutti gli esami sono riconosciuti dal MIUR e validi per i crediti formativi.

Per i ragazzi delle superiori e per gli universitari a richiesta sono organizzati corsi specifici, in piccoli gruppi, di sola conversazione con frequenza settimanale o bisettimanale, per periodi anche brevi, in prossimità di un esame, per esempio.

I corsi standard per adulti si tengono in orario serale e prevedono sia corsi di te-

desco che di inglese strutturato per livelli, per un totale di 80 ore all’anno.

Per i ragazzi che desiderano un’esperienza full immersion English in Action offre due possibilità: un Campus totalmente in lingua inglese chiamato Educational City Camp che si tiene a Latisana a giugno di ogni anno e i soggiorni studio in Inghilterra nei mesi di luglio e agosto per studenti delle medie, superori e universitari, con sistemazione in college o famiglia e la possibilità di seguire corsi standard o intensivi.

Accompagnatore dall’Italia.

Per l’estate 2009 per tutti gli interessati sono già pronte le offerte per i soggiornistudio a Bath e Rochester, ulteriori informazioni telefonando alla sede della scuola al numero 0431-512188 Last but not least da quest’anno English in Action offre anche la possibilità di partecipare a delle esperienze di studio e lavoro “Work Experience” in Inghilterra (periodo minimo 10 settimane) per studenti universitari e professionisti.

Per informazioni e iscrizioni: English in Action Via Sottopovolo 87 - LATISANA (UD) Tel. 0431-512188

M. G. A.

Lingue & co.

Obiettivo formazione Corsi di: Inglese commerciale Tedesco turistico Informatica Contabilità Estetista Tutti i corsi sono a titolo gratuito e non prevedono quote di alcun genere a carico dei partecipanti, perché finanziati dal Fondo Forma.Temp.

Per informazioni ed iscrizioni: Daniele Flaborea 334 1698880 030 9911924 Email: lingueandco@tiscali.it CONCORDIA SAGITTARIA Via Borsoi, 69/1

Il giro dell’oca in bicicletta Parliamo delle tradizioni redazionale a cura di A. Berti e M. Mattiuzzo

T

utti sappiamo che grande usanza è di questo mese a Portogruaro, in occasione e in concomitanza con la festa di S. Andrea, patrono della città, mangiare l’oca.

Ed è proprio questo che Andrea e Mattia vi proporranno.

Due uscite fa, su queste stesse pagine, si sono presentati e sperano che non vi siate già dimenticati di loro!!!

L’oca è una delle tradizioni portogruaresi più sentite e, rifacendosi proprio a queste, il ristorante Ai Ciclisti sta riproponendo, soprattutto al giovedì, giorno di mercato, il “goulash e la poenta col muset”, cibi che in passato tutti ricordano legati al nome del grande Marietto Benetti, storico

ristoratore portogruarese. Il ristorante Ai Ciclisti ha anche aderito al progetto “I ristoranti del Lemene”, associazione di ristoratori che non vogliono perdere le origini culinarie, e prossimamente proporranno delle serate a base di pesce e carne povera.

Tutto questo per il ristorante Ai Ciclisti è possibile grazie alla splendida collaborazione che è nata con la macelleria Mian di Natalino, Emanuela e Alessandro: tutti e tre grandi professionisti, sempre in grado, giorno per giorno, di portare il prodotto fresco e di proporre tagli di carne che spesso la nostra mente dimentica.

Natalino, chioccia della famiglia Mian, in

occasione della festa reperirà nei piccoli e pochi cortili rimasti, le migliori oche nostrane, mentre Alessandro dirigerà la festa a base di porchetta, panini con la salsiccia e quant’altro, che si terrà alla Stretta nei due fine settimana della fiera.

L’armonia che si instaura fra un ristorante ed i suoi fornitori è fondamentale per ottenere la soddisfazione del cliente e quella del ristoratore: proprio quello che sta succedendo Ai Ciclisti.

La Fiera di S. Andrea sarà l’occasione per andare a testare questa loro magnifica cucina, ma i ragazzi vi aspettano giorno per giorno!!!

Menù dell’oca i patate Gnocchetti do d’oca al ragouttin l forno a Oca nostranamele Torta di 5,00

... a soli euro 2

Antica Hostaria Ai Ciclisti snc Via Mazzini, 12 30026 Portogruaro (Ve) Tel/fax: 0421-71260 mail: ristoranteaiciclisti@yahoo.it chiuso domenica sera e il lunedì

Antica Hostaria Ai Ciclisti snc

DALLE AZIENDE

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Previdenza complementare... istruzioni per l’uso Un breve approfondimento sull’argomento redazionale a cura di Stefano Assaloni

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i siamo lasciati con il precedente editoriale affermando la necessità di offrire allo (spesso) spaesato risparmiatore ed investitore un supporto professionale ed un’assistenza continua nelle proprie scelte finanziarie, e, manco a farlo apposta, ci siamo trovati nel mese di ottobre ad assistere al fallimento di una delle più grosse istituzioni finanziarie americane (Lehman Brothers) ed al salvataggio affannoso di molte altre in tutto il mondo, con robuste iniezioni di fondi statali.

Lasciando in un angolo queste “amene” vicende (delle quali già a sufficienza ci informano giornali, TG e rubriche varie , … come al solito con sensazionalismo e poco equilibrio di giudizio) vorrei concentrare l’attenzione dei lettori su qualcosa di pratico e proficuamente utilizzabile al fine di dare utili strumenti per valutare la propria posizione previdenziale e magari aiutarli a fare delle scelte giuste per il futuro.

Il punto di partenza di ogni corretta pianificazione previdenziale è quello di avere sotto controllo la propria situazione pensionistica, e lo si può fare rivolgendosi ad un qualsiasi sportello INPS, o, per i più abili frequentatori di internet , cliccando semplicemente sul sito www.inps.it e, seguendo le semplici indicazioni sui servizi telematici, ottenere una password personalizzata direttamente a casa per visualizzare on-line la propria posizione.

Dopo questa semplice operazione avremo sott’occhio la proiezione approssimativa di quanto sarà la prestazione pensionistica, e potremo di conseguenza ragionare proficuamente con il nostro consulente su tempi, im-

porti da destinare, tipologie di investimento e obiettivi da raggiungere; partendo da valutazioni numeriche si può prospettare una o più soluzioni percorribili per raggiungere quanto prefissato, con vari livelli di rischio dell’investimento stesso, COERENTEMENTE CON LE PERSONALI PROPENSIONI AL RISCHIO DI OGNUNO DI NOI… Tutte le categorie di lavoratori possono decidere quale importo destinare, ed i contributi versati sono DEDUCIBILI DAL REDDITO COMPLESSIVO IRPEF fino all’importo massimo di 5.164,57 euro (significa che, se avete un reddito, per esempio, di 40.000 euro e ne versate 5.164 su una forma di previdenza complementare pagherete minori tasse in sede di autoliquidazione per 1.963 euro) , i lavoratori dipendenti possono inoltre aderire anche solamente con il trasferimento del TFR a decorrere dall’anno della scelta (potete quindi trasferire solo il TFR dall’anno 2008, se lo farete il prossimo anno, solo il TFR dal 2009 e cosi via).

I versamenti, nel limite sopra indicato di 5.164,57 euro possono essere effettuati anche a favore della posizione previdenziale dei familiari a carico e, per agevolare i lavoratori di prima occupazione successiva al 1° gennaio 2007, si è prevista un’ulteriore agevolazione che, a partire dal 5° anno di contribuzione, darà la possibilità di versare fino a 7.746.86 euro quale “recupero” sui primi anni di contribuzione.

Le agevolazioni vengono estese anche ai datori di lavoro che “rinunciano al TFR” dei propri dipendenti (termine poco corretto, ma spesso le piccole imprese trovano nel

Visti i continui rincari della vita e la conseguente instabilità finanziaria dell’economia, che in questi ultimi tempi si ripercuote su tutti noi, ho pensato di riservare uno spazio del mio negozio dove trattare occhiali da vista e montature da sole, per la maggior parte provenienti da aziende italiane, con un occhio di riguardo al “portafoglio”.

Infatti, grazie alla collaborazione di aziende del settore degli occhiali e delle lenti oftalmiche, ho l’opportunità di presentarvi una serie di prodotti ad hoc, imbattibili nel rapporto qualità/prezzo.

Così il negozio completa la propria offerta di prodotti a 360 gradi:

mantenimento del TFR in azienda una fonte di finanziamento), con un sistema di deducibilità che arriva fino al 6% di quanto trasferito dal TFR al fondo pensione per le aziende con meno di 50 addetti.

Una interessante agevolazione fiscale è prevista per le plusvalenze maturate sull’investimento, sulle quali grava un’imposta sostitutiva pari all’11% invece del 12,50% previsto su gran parte degli investimenti finanziari e del 27% previsto quale ritenuta sugli interessi attivi del conto corrente.

Per completare le caratteristiche di tassazione dei fondi pensione si segnala che la tassazione sulle prestazioni (cioè su quanto si riceverà come pensione o capitale alla fine del periodo di contribuzione) è pari al 15% sugli importi effettivamente detratti, e tale aliquota viene ridotta del 0,3% per ogni anno di partecipazione alle forme pensionistiche complementari eccedente il quindicesimo (ricordo che noi avremo detratto dal nostro reddito almeno il 27%, cioè l’aliquota minima IRPEF).

La cosa più importante da segnalare ai nostri lettori è, a mio modesto avviso, che non ci troviamo più in una forma di accantonamento MOLTO VINCOLANTE e INGESSATA, ma dal 1° gennaio 2007 sono state introdotte delle agevolazioni che permettono di accantonare delle somme senza obblighi particolari di versamento (OGNI ANNO SI DECIDE QUANTO VERSARE) e si possono ottenere delle anticipazioni per far fronte a esigenze di liquidità durante il percorso previdenziale.

La normativa prevede la possibilità di chie-

dere l’anticipazione del 75% delle somme versate, in qualsiasi momento per spese mediche relative a GRAVI SITUAZIONI SANITARIE per se e per coniuge e figli, mentre, trascorsi 8 anni dall’iscrizione, si può ottenere fino al massimo dell’75% per ACQUISTO, COSTRUZIONE E RISTRUTTURAZIONE PRIMA CASA PER SE E PER I FIGLI ed è stato introdotta una possibilità in più, per coloro i quali hanno altre esigenze (che non serve motivare), di chiedere l’anticipazione fino al 30% della posizione maturata.

Sperando di aver fatto maggiore chiarezza sulle varie possibilità offerte dalla nuova normativa a favore degli aderenti a forme pensionistiche complementari, auspico un avvicinamento più informato e consapevole a questi utili (DOVREI DIRE INDISPENSABILI…) strumenti ed una maggiore possibilità di adesione da parte di chi NECESSITA DI COSTRUIRE DA SUBITO la propria pensione integrativa.

MORETTO LEONARDO ASSALONI STEFANO i nostri consulenti: Giovanni Presotto, Tiziano Spironello PORTOGRUARO- Via Vivaldi, 3 Tel. 0421 273258 - Fax 0421 273710 Email: leonardomoretto@virgilio.it

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• piano terra - le tendenze moda e i prodotti più tecnici: per un cliente esigente e attento ai particolari • primo piano - prodotti low cost: per chi cerca il risparmio senza scadere nella qualità Il tutto seguito con attenzione e cortesia certo di offrirvi sempre il meglio, soprattutto in questi tempi in cui è sempre più forte l’esigenza di professionalità accompagnata da un buon prezzo.

Sarò presente con uno stand proprio di fronte al negozio anche alla Fiera di S. Andrea, presentando in anteprima una serie di occhiali da lettura “preconfezionati”, con un test gratuito sull’efficienza visiva.

Vi aspetto per qualsiasi chiarimento e perchè no… magari come nuovi clienti!

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L’ACQUOLINA IN BOCCA

novembre/dicembre 2008

Maiale domestico nella tradizione locale e suoi derivati di Leandro Costa

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edo una vecchia foto ingiallita anni cinquanta di un gruppo di famiglia che brinda con un goto di bacò assieme al norcino (pursitér) e festeggia la fine di una giornata speciale in cui è stato “fatto su” il maiale. E’ un ricordo di quando questo animale domestico veniva comunemente allevato dalle famiglie di paese da febbraio fino a San Martino o giù di lì; tenuto dentro lo “stavolo” (stabbio) nel retro cortile, pressoché immobile, cresciuto con gli avanzi alimentari e lo“scolo”, il siero del latte residuo della lavorazione del formaggio, scartato dalle latterie turnarie e distribuito gratis alle donne di buon mattino, ingrassato fino a superare abbondantemente il quintale di peso. Con la sua macellazione si producevano insaccati di carne tritata e arrotolata, introdotti in budella naturali, ben stagionati prima del loro consumo: salami, soppresse, ossocolli, costa, pancetta e salumi freschi prosciugati per un breve periodo da consumare cotti: cotechino, salsicce, il tipico “lingual” contenuto nella vescica che si mangiava il “giorno della sensa”. Davvero una preziosa riserva alimentare.

L’allevamento del maiale domestico è ora radicalmente cambiato per ovvi motivi igienico sanitari ed ambientali; viene acquistato semi adulto e allevato per “due agosti” da famiglie di campagna e anche in alcuni agriturismi, fino a superare i due quintali di peso e macellato alle prime nebbie. Nei grandi allevamenti in cui molto spesso esiste la filiera completa, si producono razze autoctone sottoposte a speciali trattamenti igienico sanitari ed alimentari, controllandone il peso per poi commercializzarli per le carni fresche, gli insaccati ed i prosciutti.

Come sappiamo uno dei prosciutti più apprezzati è il “San Daniele” prodotto nel vicino Friuli: deriva dall’intero cosciotto con l’osso e quindi con la noce, considerata la parte migliore perché dà fette magre e larghe, il fiore solcato da venature di grasso che dà fette piccole perché si trova vicino all’osso e la coppa costituita da metà grasso e metà magro; la coppa può venire affumicata e diventare così il noto “speck”.

Per questa speciale produzione il maiale selezionato raggiunge un peso “standard” di 150-170 chili con carne che contiene determinate caratteristiche proteiche, vitaminiche e lipide; i cosciotti che se ne ricavano sono sottoposti a salagione e processi di stagionatura in ambienti ben aerati e salubri. Il prosciutto come si sa si prepara anche cotto, nel qual caso la coscia (e anche la spalla che ha dimensioni più piccole e carne leggermente più scura e nervosa) viene disossata e messa in salamoia in particolari vasche e quindi cotta a vapore, fatta raffreddare e subito pronta per il consumo. I salumi artigianali, in particolare il salame e la soppressa, sono prodotti tipici ed originali del nostro territorio, molto apprezzati e ricercati per la qualità della carne che deriva dalle parti nobili del maiale impastate a mano, insaccate a manovella e legate a mano con spago. Li distingue il sapore delicato ed equilibrato che rilascia piacevoli emozioni gustative, la morbidezza che permane anche dopo la stagionatura e la tipicità data anche dal leggero sapore di un infuso d’aglio in vino rosso. Nondimeno gustosi sono i tipici pezzi grossi: gli ossocolli che, come spiega Toni Frighetto, esperto bechér locale, vengono preparati con la carne del collo del suino, disossato in pezzo intero,

messa “sotto consa” per alcuni giorni con sale, pepe, cannella e brocche di garofano, ben arrotolata, insaccata e legata con spago e appesa a stagionare sulle stanghe in locali asciutti ed aerati; con lo stesso metodo viene insaccata la pancetta arrotolata, carne rosea parzialmente avvolta nel suo lardo e la costicina ricavata dalla carne omonima, che rimangono a stagionale per almeno sei/sette mesi.

Il salume, come si sa, è carne conservata, uno dei metodi scoperti dall’uomo per mantenere buona la carne, assieme all’essiccatura, affumicatura, salagione, tenuta sotto grasso, ricorso alle spezie e, più recentemente, il freddo e l’inscatolamento, è il trattamento con il sale che si è rivelato fondamentale. Sembra che la conservazione delle carni con il sale risalga a circa 1600 anni a.C. in Asia Minore, grazie alla disponibilità offerta dal Mar Morto che ne era ricchissimo; ma anche gli antichi Greci conoscevano la tecnica della salagione ben prima del 500 a.C. metodo diffuso poi fra le popolazio-

ni italiche dagli Etruschi come pure la produzione dei prosciutti e delle salsicce. Proprio la salsiccia nella storia è stata quella che ha inaugurato la prima forma di carne tritata ed insaccata in budelli, da consumarsi allo stato fresco arrostita o bollita, oppure allo stato crudo dopo una stagionatura più o meno lunga come il salame. I Romani, che l’avevano ricevuta in eredità dai greci, la chiamavano “lucanica” attribuendone forse la matrice ai popoli della Lucania e da qui ne derivarono i vari nomignoli dialettali come il nostro di “luganega”. La luganega è oggi un prodotto di facile reperibilità solitamente preparato dai salumieri utilizzando le stesse metodiche qualitative della carne e la stessa speziatura di un tempo, per cui è reperibile in qualsivoglia regione italiana, perdendo così una sua tipicità, tanto che l’industria del settore si sta imponendo con la produzione del wurstel che è più facile da conservare e quindi meglio accettato. Non così però per i “figadei”, la luganega di fegato, pri-

mo insaccato ad essere consumato, che rimane priorità esclusiva della nostra regione, mentre i salsicciotti di carne tagliata a “punta di coltello”, piuttosto speziati, sono una specialità particolarmente diffusa in alcune regioni meridionali.

Posto nobile del “magnàr nostran” è riservato al cotechino, da noi meglio noto come “musèto” perché fatto con la carne macinata del muso del maiale (grugno, gola e testa) mescolata alla cotenna, che si mangia dopo una breve stagionatura. Il musèto nei mesi invernali è il salume che non manca mai nei “gran bolliti”, che si cuoce “con la pasta e fasioi “ e “ coi capussi”, che si accompagna “col crèn, col purè de patate, con una fetina de polenta e un ombra de merlot”; alimento che tiene in alto la nostra tradizione e tipicità culinaria.

Oramai sono ben lontani i tempi in cui il “pursitér” mandava i bambini a ritirare le “misure dei salami”, gli uomini facevano colazione con le “mule” o “sanguinei” sangue del maiale cotto con la cipolla, le famiglie regalavano la “brisiola” ai compari, al medico e al prete.

Permangono, bontà nostra, gli stessi metodi di lavorazione e conservazione degli insaccati che unitamente alla loro dolcezza dovuta al clima invernale freddo e umido che consente una stagionatura corretta, al limitato uso di sale e di grassi e alla rigorosa mancanza di conservanti e additivi, ne fanno pregiati e ricercati tipici prodotti della Venezia Orientale che ricordano i sapori di un tempo e che si possono facilmente reperire nelle diverse “becherie-salumerie” cittadine che hanno una propria produzione con carne di maiale di qualità, garantita da produttori che godono della loro fiducia.

Le origini del maiale domestico si perdono nella notte dei tempi; sembra che discenda dal maiale selvatico o cinghiale, e che già migliaia di anni prima di Cristo fosse tenuto in alta considerazione dai cinesi. Mentre per motivi religiosi ed igienici venne proibito da Mosè agli Ebrei, e successivamente dagli Egizi e Musulmani che ancora oggi non lo mangiano. Nel nostro paese il consumo della carne fresca di maiale è piuttosto limitato rispetto ai paesi nordici, eccezion fatta per la costa e luganega cotti alla griglia che con la polenta “brustolada” è il piatto popolare di richiamo in ogni festa estiva paesana.

E’consistente invece il consumo di prosciutti ed insaccati di cui il nostro paese è apprezzato produttore nel mondo. Si sa poi che del maiale si sfrutta tutto, anche le ossa usate pure per preparare la “minestra di risi e verze”, piatto tipico di un tempo, semplice e gustoso, da preparare nella stagione invernale.

risi e verze

di Roberta Bravin

PORTOGRUARO (VE) Viale Pordenone, 44

caffebellepoque@libero.it

Chiuso il sabato pomeriggio e la domenica

Bollire qualche osso di maiale in 2-3 litri d’acqua, con una cipolla bianca, un gambo di sedano ed una carota a pezzi; eliminare la schiuma che si forma in superficie e parte del grasso raccolto; aggiungere al brodo 5-6 etti di una verza tagliuzzata, salare, pepare, continuare a bollire ed infine unire una scodella colma di riso. A cottura ultimata, servire la minestra calda con una cucchiaiata di formaggio montasio stravecchio. E, vi raccomando… non buttate le ossa ma gustatele della poca carne e del midollo pulendovi la bocca con un buon bicchiere di Cabernet franc.

L’ACQUOLINA IN BOCCA

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Fabrizio Nonis Un macellaio con l’hobby del giornalismo di Paolo Marchi

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abrizio Nonis, macellario e giornalista, rientra nella categoria di persone classificabili come “forze della natura”, quei personaggi che non si fermano mai, che pensano e agiscono anche quando dormono (dormono?), che sembrano non staccare mai perché è dal lavoro e dall’impegno che traggono la loro vera ragione di essere e di realizzarsi. Avete in mente una roccia nel deserto? Ecco, Fabrizio è l’esatto contrario, ambasciatore non di se stesso ma della passionaccia della sua vita: la carne.

Chi vive e lavora senza provare emozio-

ni vere, che mirano solo a timbrare il cartellino e a lucrare lo stipendio a fine mese, sono gli anti-Nonis. Fabrizio non si accontenta. Ha un fior di negozio, chi glielo fa fare di andare il televisione? La notorietà? Sì, certo. Essere famosi, essere riconosciuti dal barista e dall’edicolante fa piacere a tutti. Ma nel suo caso, c’è anche una causa da perorare. Quella della buona carne.

Nonis si fa in quattro ed è riuscito a trovare anche il tempo per scrivere il libro “In punta di coltello”, perché non si fa mai abbastanza scuola di buone cose, perché la grande industria alimentare ha sì a cuore la salute dei clienti, ma non può curare i dettagli e inseguire quello che nei banchi di casa Nonis è l’ospite fisso: la qualità assoluta.

E poi non basta ormai vendere grandi tagli. Chi li conosce e distingue più? Pochi.

E allora bisogna andare oltre il mugugnare per insegnare cosa si intende per carni bianche e carni rossi, cosa è quel taglio e cosa quello, che principi e che bontà sono racchiusi in un taglio di polpa piuttosto che quella certa frattaglia tanto brutta ma così tanto buona. E questo possono insegnarlo soprattutto i Nonis perché alle parole che possono essere suggerite da qualsiasi maghetto del marketing, loro sanno aggiungere l’esempio concreto di una vita a tutto filetto e rognone, arrosti e costine, prosciutti e salami. La carne è ottima ed è purtroppo pure poca. Però se tanti imparassero a conoscerla bene e a pretenderne di buona, le grandi insegne si sentirebbero in obbligo di alzare la qualità della loro e anche se un Fabrizio rimarrebbe sempre davanti, sarebbe un po’ meno solo e noi addentatori carnivori più contenti, alle prese con l’imbarazzo di dover scegliere tra questa e quella bontà.

Fabrizio Nonis nasce a Toronto il 9 maggio del 1963, sotto il segno del Toro (avrebbe forse potuto trattarsi di un altro animale?).

Figlio d’arte – padre macellaio, nonno casolin (pizzicagnolo) – Fabrizio, dopo gli studi superiori in Italia, ritorna in Canada per un master in pubbliche relazioni aziendali. Dopo qualche anno di esperienza come manager in aziende, Fabrizio, alla fine degli anni ’80, ritorna alla sua grande passione che sin da piccolo lo ha sempre accompagnato: il lavoro in macelleria.

La ricerca per la qualità, la creatività e il rapporto con il cliente sono sempre stati gli aspetti del mestiere che lo hanno appassionato e che lo hanno portato poi a divenire docente presso l’Università dei Sapori di Perugia.

Dal 2001 ha affiancato al suo lavoro

di macellaio-gastronomo anche l’attività di giornalista presso emittenti televisive nazionali e locali. Al momento collabora con TG5 Gusto, Sky, Alice, Gambero Rosso e Italia 7Gold .

Scrive per più riviste del settore, quotidiani nazionali e guide turistico-gastronomiche. Infine, è conduttore del format televisivo “Sconfinando”, nel quale si occupa di turismo enogastronomico (www.sconfinando.com).

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NUOVA CARROZZERIA RODER di Dazzan Daniele e Frighetto Romano snc

FOSSALTA DI PORTOGRUARO VE Piazza S. Biagio, 4 Tel. e fax 0421 709091 - Email: info@ncr.it

L’Associazione Dopolavoro Ferroviario di Portogruaro è una struttura vitale con grande capacità d’iniziativa che promuove e gestisce attività culturali, formative, ricreative, turistiche, sportive dilettantistiche e assistenziali finalizzate al proficuo impiego del tempo libero dei propri Soci. Nei momenti di aggregazione trasmette e integra i valori del mondo ferroviario con la società civile e, per la dimensione organizzativa e per il volume dei servizi resi, si colloca ai primi posti fra le istituzioni del tempo libero della nostra città. In questi giorni si appresta al rinnovo degli organismi statutari e il 25, 26 e 27 novembre prossimi si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo, attualmente così composto: Presidente: Gradini Luciano - Vice Presidente e Consigliere alla Cultura: Luongo Gerardino Amministratore: Puppo Giovanni - Segretario: Grego Luca - Consigliere allo Sport: Pirrò Alfonso Consigliere alle attività ricreative: Zero Roberto - Addetto Segreteria DLF: Morandini Ermanno Collegio Sindacale: Presidente: Bellio Giorgio - Sindaci: Travain Silvano e Chinese Silvio

Vi attendiamo numerosi con l’invito ad associarvi al DLF Portogruaro.

ASSOCIAZIONE DOPOLAVORO FERROVIARIO

PORTOGRUARO

Via C. Colombo, 1 - Portogruaro Tel./Fax 0421 760908 Email: dlfportogruaro@dlf.it

Fabrizio Nonis

In punta di coltello Manualetto per capire i macellai e i loro consigli in cucina in 70 ricette

La carne è forse uno dei cibi che suscita il maggior numero di domande: quali tagli dobbiamo chiedere in macelleria per ottenere un buon arrosto? Come ottenere il meglio in cucina da un tacchino o da una faraona? Come riconoscere una carne di buona qualità? Quali e quante razze bovine o suine vengono allevate in Italia e quali sono i tagli più utilizzati? A queste e a molte altre domande Fabrizio Nonis ha dato in questo volume-ricettario (corredato dalle illustrazioni di Stella Ferrara) una risposta, affinché non siate più soli di fronte all’affascinante quanto complesso mondo della carne.

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SPORT

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Giocare a bocce non è uno sport per “vecchi” La Bocciofila Granata Portogruaro, che adesso milita nel campionato regionale di serie C, punta al salto di categoria. Il presidente Alfredo Mandelli chiama all’appello i giovani del territorio per far scoprire loro che oltre al calcio c’è anche altro di Daniele Micheluz

P

arafrasando il film dei fratelli Coen, possiamo dire che il gioco delle bocce non è uno sport per vecchi. Togliamoci dalla testa l’idea che chi gioca in un bocciodromo sia una persona di mezza età, magari in pensione. Certo, ci sono anche quelli che delle bocce hanno fatto una ragione di vita soprattutto dopo aver smesso l’attività lavorativa, ma sono sempre di più i ragazzi che si avvicinano a questa disciplina. Inoltre, va sottolineato come questo sport sia riuscito, in quest’ultimo periodo, ad evolversi, proponendo agli appassionati nuove specialità, quali il tiro tecnico di precisione, il tiro rapido progressivo, la staffetta ed il punto e tiro combinato, tutti di alto contenuto tecnicospettacolare. A Portogruaro c’è una gloriosa società che ha portato in alto il nome del territorio grazie a bocce e pallini. Si tratta della Bocciofila Granata Portogruaro, realtà nata nel 1965 per volontà di alcuni giocatori di praticare lo sport delle bocce in forma agonistica, che ha ottenuto numerosi ed importanti successi sia col vecchio sistema F.I.G.B., che nell’attuale Federazione Italiana Bocce (F.I.B.) ed è considerata una tra le più blasonate società del Triveneto.

Da allora questa realtà si è sempre distinta nel panorama degli appassionati di bocce, crescendo di anno in anno, tanto che nel 1986 è entrata a far parte, prima società del Veneto ad averne le referenze, del Campionato italiano di società in serie A. Nel corso degli anni hanno fatto parte della Bocciofila Granata giocatori che si sono fregiati del titolo di campione provinciale, regionale e italiano, nonché, come nel caso di Fabio Cusin, di campione del Mondo (categoria Allievi a squadre nel 1989). Dalla stagione 2004/2005 fino a quella appena conclusa, la Granata di Portogruaro ha militato nel campionato cadetto, lottando sempre al vertice per il salto di categoria. Promozione sfiorata di un soffio lo scorso anno, quando la società di Portogruaro si è laureata campione del Veneto vincendo il campionato di società e qualificandosi per lo spareggio promozione perso poi con i campioni del Friuli Venezia Giulia.

La nuova stagione è iniziata in ottobre con un’innovativa suddivisione delle categorie, voluta dalla Federazione. Così la Bocciofila Granata si è ritrovata in serie C regionale, ma non è escluso che una squadra venga anche iscritta al campionato di D, anche se i tempi per la partenza di quel torneo sono ancora tutti da decidere. A fare il punto dell’attuale situazione è il presidente Alfredo Mandelli (trapiantato in Veneto da Milano) che ha assunto da poco la carica, dopo Giampaolo Drigo. «Quest’anno siamo partiti bene e con entusiasmo – spiega il massimo dirigente – dopo una stagione come quella passata che ci ha visti grandi protagonisti oltre che in Veneto, anche in Italia, grazie al terzo posto a squadre ottenuto alle finali nazionali di Novara. Ora abbiamo ripreso dalla serie C e puntiamo a raggiungere i playoff per tentare, come nostra consuetudine, il salto di categoria. Anche perché ci siamo ulteriormente rinforzati e il nostro gruppo è competitivo». Inoltre, l’occasione del campionato dà la possibilità ad atleti e sostenitori di girare la regione, conoscere nuovi posti e portare il nome di Portogruaro nel Veneto e in Italia. La società, che ha sede al bocciodromo “O. Rubbazzer” di viale Cadorna, conta oggi su una cinquantina di soci, di cui una ventina impegnati nell’attività agonistica. A dicembre sarà tempo di nuovi tesseramenti e Mandelli chiama all’appello anche i giovani. «Questo sport – commenta – è adatto a tutti, perché fa fare movimento ai vari arti e tiene la mente sempre concentrata.

Sarebbe bello che i genitori lo tenessero presente». Tesi confermata anche da Ferruccio Zoccolan, vicepresidente e direttore tecnico: «Le doti che servono per questo sport?

Concentrazione e precisione. I giovani da noi sono i benvenuti perché ne servirebbero più di quanti ce ne sono». Attualmente i ragazzi sono 4-5, ma il numero è in aumento.

Vediamo la società nel dettaglio. Il consiglio direttivo è composto dal presidente Alfredo Mandelli, spalleggiato dai due ‘vice’ Luigi Gobat e Ferruccio Zoccolan. I consiglieri sono Paolino Moretto, Lucillo Falcomer, Cristiano Cappelletto e Levis Zoccolan. Il jolly tuttofare della società è Enzo Mignano, preziosissimo collaboratore come Ezio Orlando e Secondiano Drigo. A sostenere il sodalizio ci sono due sponsor come Busellato e l’impresa edile di Eligio Piccolo storico presidente degli anni d’oro che guidò il club

in serie A. La rosa dei giocatori che partecipano ai vari tornei è composta da: Cristian Barbui, Franco Bellomo, Federico Bozzato, Gianfranco Bozzato, Cristiano Cappelletto, Silvano Di Carlo, Daniele Drigo, Secondiano Drigo, Claudio Falcomer, Lucillo Falcomer, Giuseppe Franco, Armando Lazzaro, Luigi Gobat, Sergio Marian, Rolando Matiussi, Alvise Marzio, Enzo Mignano, Paolo Moretto,

Davide Padovese, Eligio Piccolo, Enzo Rizzetto, Giovanbattista Tedesco, Mauro Trevisan, Natale Vignando, Ferruccio Zoccolan, Levis Zoccolan, Antonio Zoldan e Michele Zamparo, nonché le presenze femminili di Renata D’Alessio, Martina Bornancin, Susanna Moretto, Loretta Piasentin, Antonia Coramer e Chiara Botteon, campionessa italiana di singolo e combinata.

Le associazioni remiere concordiesi Le radici della voga alla veneta e la continuità di una tradizione di Georgia Schiavon

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Non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume”, scriveva il filosofo greco Eraclito. Come l’acqua del fiume, il flusso del tempo scorre inesorabile, trasformando gli uomini, le loro storie e le loro abitudini. E così, la corrente che fa ondeggiare una batea ormeggiata sulle rive del Lemene trasporta il pensiero indietro nei secoli.

Furono gli abitanti della fascia costiera della regio Venetia et Histria ad impiegare per primi imbarcazioni dal fondo piatto per inoltrarsi in battute di caccia e di pesca nei bassi fondali della laguna veneta, nelle cui isole si stanziarono in seguito per sfuggire alle violenze dei barbari. Risalendo la corrente, ci si ritrova di nuovo sulle sponde del Lemene, ad osservare la folla accalcata nella piazza di Concordia che assiste ad una gara di batee in bianco e nero in una fotografia del 1904. “Fino ai primi decenni del Novecento – racconta Giannino Furlanis, uno degli ultimi costruttori di batee a Concordia – il Lemene era la più importante via di comunicazione: sulle sue acque transitavano i burci carichi di strame e le batee dei pescatori”.

Poi l’industrializzazione ha velocizzato i trasporti ed ha dotato le imbarcazioni di motori, slegando la pratica della voga dall’esigenza. Oggi la tradizione della “voga alla veneta” rivive nello sport, grazie alle numerose associazioni remiere fiorite a partire dagli anni Settanta in Veneto, anche sulla scia della prima Vogalonga organizzata a Venezia nel 1975. Anche a Concordia sono attive due associazioni: il Gruppo Rematori Concordia (presidente Giannino Furlanis), che possiede quattro batee e conta una ventina di iscritti, e la Voga concordiese (presidente Massimo Furlanis), proprietaria di sei mascarete, due caorline, un sandalo e un gondolino, che ha una cinquantina di aderenti. Tra le manifestazioni di cui le due associazioni sono organizzatrici o protagoniste vi sono la gara dee batee sul Lemene di fine settembre, la regata dee befane, il palio del Livenza, la regata sul lago di Barcis, i festeggiamenti della Madonna della Pescheria a Ferragosto, la Lucciolata Avis-Aido. L’imbarcazione tradizionale concordiese è la batea, che, come tutte le imbarcazioni impiegate nella laguna veneta (gondole, mascarete, gondolini, sandali, caorline), ha fondo piatto. La sua lunghezza può andare dai quattro metri ai sei e mezzo. Anche lo stile di vogata “alla veneta” è radicato nelle caratteristiche della laguna: il vogatore, che può essere anche uno solo, usa un singolo remo per muoversi più agilmente e voga in piedi “in avanti” per poter osservare il fondale. Per avvicinare i giovani alla disciplina della voga, che non può contare sulla calamita dell’alone mediatico che circonda altri sport, le scuole medie di Concordia, in collaborazione con la Voga, organizzano dei corsi di “voga alla veneta”, al fine di mantenere viva una tradizione che ha trovato adepti in tutto il mondo, persino nel Nuovo e nel Nuovissimo Continente.

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