Portogruaro.Net Magazine

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marzo/aprile 2008 Stampato in 11.000 copie e distribuito gratuitamente casa per casa a Portogruaro e frazioni

Ora posso dire quel che penso...

Due chiacchiere sul Forum È nato il forum di Portogruaro.Net, una piazza virtuale dove dialogare insieme dei problemi della città e, come al bar, lamentarsi del governo “ladro” o dei problemi della vita quotidiana.

Sempre però all’insegna del rispetto e della buona educazione.

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SANITÀ

IL PERSONAGGIO

SPORT

MUSICAL BOX

Alla scoperta del Servizio per il trattamento dei disturbi alimentari dell’Asl10 A Portogruaro c’è uno dei migliori centri in Italia per la cura di anoressia, bulimia e altri disturbi simili. Medici, nutrizionisti, psicologici, infermieri dietisti compongono un èquipe di primo livello. Una ragazza in cura ci racconta la sua esperienza.

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Da Portogruaro al Giappone, il talento parla la stessa lingua Incontriamo l’illustratore Fabrizio Battesta, un nome affermato nel campo del disegno per i testi scolastici e la narrativa, le cui tavole hanno varcato più volte i confini nazionali. Battesta ci parla di sé, del suo metodo di lavoro, e di come è cambiato il suo mondo, l’editoria.

Calcio nel Portogruarese, un’annata al vertice Portosummaga, Sagittaria Julia, Gruaro e Mazzolada stanno occupando i piani alti dei rispettivi campionati e sognano il salto di categoria. Ottimo anche il lavoro che le nostre società stanno facendo con i vivai, tra i quali spicca quello granata...

PATHOSRAY: l’America è...vicina!

Debutto discografico internazionale, con tanto di management danese ed etichetta americana, per un gruppo metalprogressive del nostro territorio. Ne abbiamo parlato con Ivan Moni Bidin, batterista della band, polistrumentista e compositore dei brani.

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EDITORIALE

Famiglia, istituzione da sostenere Interessante iniziativa promossa dalla Conferenza dei Sindaci, che ha recentemente approvato il Piano Infanzia Adolescenza e Famiglia per il biennio 2008-2009. Tra le linee guida, sostegno alla genitorialità, reti familiari per l’affido, azioni educative per gli adolescenti e realizzazione capillare di attività con i ragazzi di Maurizio Pertegato

I

nfanzia, adolescenza e famiglia. Si tratta di tre settori, unitamente a quello degli anziani, di cui si sente parlare sempre più spesso. L’intento delle istituzioni è quello di attuare politiche sociali in grado di trovare soluzioni concrete, soprattutto in un periodo economico difficile come l’attuale, che vede le famiglie alle prese con crescenti e quotidiani problemi di difficile quadratura del bilancio. E’ a questo proposito che segnaliamo con soddisfazione un’iniziativa promossa dalla Conferenza dei Sindaci, che ha recentemente approvato il Piano Infanzia Adolescenza e Famiglia per il biennio 2008-2009, con il quale sono state definite le attività da realizzare e la destinazione dei finanziamenti regionali. Il Piano, che si pone idealmente in continuità con le attività che venivano garantite nel territorio del Veneto Orientale a favore dei minori (ex L. 285/97), è stato inviato alla Regione per l’approvazione e prevede politiche ed interventi concertati a livello locale tra tutte e 20 le amministrazioni comunali, che garantiranno anche la compartecipazione finanziaria alle iniziative da realizzare. La referenza per il Piano Infanzia Adolescenza e Famiglia è stata affidata, in accordo tra i 20 Comuni e l’ASL 10, al Comune di Portogruaro, che ha maturato un’esperienza pluriennale in quest’ambito. Questo riconoscimento delle competenze è motivo di legittimo orgoglio per il nostro Comune, anche perchè il Piano costituisce un importante strumento a supporto delle problematiche e delle difficoltà che famiglie e bambini possono incontrare.

Il piano prevede diverse linee direttrici, tutte di estrema rilevanza. In primis, il sostegno alla genitorialità: in particolare verranno attivati nel territorio del Veneto orientale interventi di supporto per i genitori che incontrano difficoltà educative, sia attraverso gruppi di incontro guidati da esperti, sia attraverso uno spazio dedicato alle famiglie in cui i genitori potranno liberamente rivolgersi per richieste di consulenza.

Quindi, reti familiari per l’affido: sono stati previsti i finanziamenti per garantire il supporto educativo alle famiglie affidatarie che hanno scelto di accogliere presso di sé bambini in difficoltà, incontri di gruppo tra le famiglie e attività promozionali dell’affido familiare. E ancora, azioni educative per gli adolescenti: queste attività sono finalizzate a portare avanti le migliori esperienze espresse dai diversi territori in questi anni in materia di interventi educativi, di socializzazione e partecipazione con gli adolescenti. E’ stata prevista, infine, una realizzazione capillare, in ogni Comune delle attività con i ragazzi, alle quali si affiancheranno anche interventi di comunità per la condivisione con le famiglie e le associazioni del ter-

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marzo/aprile 2008

ritorio degli interventi da realizzare.

L’altro importante segmento citato in apertura riguarda il sempre più popoloso mondo degli anziani. Sono, infatti, oltre 600 gli ultraottantenni che vivono da soli nel comune di Portogruaro.

Nelle scorse settimane, sono stati resi noti i risultati di una ricerca promossa dall’assessorato alle Politiche sociali per conoscere le necessità e le condizioni di questa importante fascia di popolazione.

Sono stati contattati oltre 400 anziani e

dalle interviste promosse sono emersi i bisogni e le esigenze più sentite che permettono di dare una risposta più mirata alle varie problematiche e di tenere sotto controllo le situazioni più critiche.

La ricerca costituisce uno strumento importante e prezioso per le politiche sociali del territorio, dal momento che ha fatto emergere casistiche non conosciute dai servizi stessi e consente ora di dare risposte individuali e personalizzate a questa fascia di popolazione.

SOMMARIO EDITORIALE L’istituzione Famiglia FORUM La piazza virtuale

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SANITÀ Centro disturbi alimentari

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DAL COMUNE Notizie in pillole

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DALLE AZIENDE Mille Bolle Point Asvo Coassin Occhiali Hopss!

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IL PERSONAGGIO Fabrizio Battesta

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SPAZIO ASSOCIAZIONI Pro Loco Portogruaro Dopolavoro Ferroviario

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L’ACQUOLINA IN BOCCA Sopa coada

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SPORT Calcio nel portogruarese

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MUSICAL BOX Pathosray

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MERCATINO Cercasi/Offresi

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Portogruaro.Net Shop Magazine Supplemento a: www.Portogruaro.Net del 27/03/2008 Reg. Trib. di Venezia - n.10 del 05/05/2006 Direzione e Redazione: via Spalti, 7 - 30026 Portogruaro (VE) Tel. 0421 280444 - Fax 178 602 9151 Email: magazine@portogruaro.net Direttore Responsabile: Maurizio Pertegato Direttore Editoriale: Vincenzo Zollo Direttore Artistico: Daniele Pinzin Caporedattore: Federico Guerrini

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In redazione: Leandro Costa, Deborah Cuzzolin, Gerry Luongo, Daniele Micheluz, Michele Moretto, Gian Marco Orsini, Georgia Schiavon Responsabile informatico: Elvis Verardo Responsabile commerciale: Alessandro Presotto Si ringrazia: Ufficio Stampa Comune di Portogruaro Nessuna parte di questa pubblicazione può essere utilizzata in alcun modo, incluse le inserzioni pubblicitarie che sono di proprietà dell’editore che ne vieta la riproduzione anche parziale con qualsiasi mezzo.

Manoscritti, fotografie e disegni anche se non pubblicati, non si restituiscono.

Portogruaro.Net lascia agli autori degli articoli l’intera responsabilità delle loro opinioni; garantisce la riservatezza dei dati forniti e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione, scrivendo o telefonando alla redazione.

Stampato da Penta Graph su carta ecologica.

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FORUM

marzo/aprile 2008

Dalla Piazza al Forum passando per internet Una nuova iniziativa di Portogruaro.Net: uno spazio sul sito dove dialogare dei problemi della città, all’insegna della massima libertà di espressione di Federico Guerrini

P

er alcuni Internet è solo una forma di svago, un posto dove evadere dai problemi della vita reale. Noi di Portogruaro.Net pensiamo però che possa essere sì anche questo, ma abbia anche grandi potenzialità come luogo dove confrontarsi, discutere, argomentare; in una parola: partecipare. Crediamo, in altre parole, che nel grande mare di Internet, le proprie opinioni, come messaggi in una bottiglia, possano essere raccolte da altre persone, acquisendo forza o smorzandosi attraverso un confronto democratico, non filtrato da censure o timore di apparire, al contrario di quanto spesso accade nella vita reale.

“

Una sorta di “piazza” virtuale, insomma, in cui ci si comporta più o meno come al bar, dove non è raro sentire critiche o lamentele contro il governo “ladro” o il vicino di casa

”

Per questo abbiamo lanciato l’idea del forum, che ha fatto il suo debutto da qualche settimana sul nostro sito www.portogruaro.net e per iniziare abbiamo voluto indicare tre filoni di discussione, che in redazione ci erano sembrati più adatti: la Portogruaro del futuro, comprare o affittare casa in città, la pista ciclabile di Portovecchio. Il primo argomento ci è stato suggerito dai grandi cambiamenti che sono in atto in città, soprattutto sul fronte opere pubbliche: dalla tangenziale alla metropolitana di superficie all’East Gate Park, il grande complesso logisitico e produttivo di Pirelli Re nell’area ex Eni, alla Cittadella della sicurezza e ai nuovi uffici comunali in arrivo nella zona Perfosfati. Il tema della casa è invece nato dalla semplice constatazione che l’affitto o il mutuo di un’abitazione sono fra le voci che spesso incidono di più sul bilancio famigliare. A Portogruaro si costruisce parecchio, ma molti, specie le giovani coppie, preferiscono andare ad abitare nei paesi circostanti, dove i prezzi sono più bassi. Infine, Portovecchio.

Qui, circa un anno fa, ha avuto luogo un interessante esperimento di democrazia partecipata. C’era da scegliere il percorso migliore per una pista ciclopedonale che collegasse la piccola frazione con il centro storico. Oltre 300 residenti della zona, organizzatisi in un comitato, avevano espresso la loro preferenza sul percorso migliore della pista: un tragitto alternato sulle due sponde del Lemene, nella prima parte lungo la riva sinistra, dal ponte della chiesa fino al ponte sull’autostrada, passando per via Alta, quindi, con una passerella pedonale, si

passerebbe sull’altra sponda, per via Bassa, fino a via San Martino, sboccando a San Nicolò. Da subito erano apparse chiare alcune difficoltà tecniche di questo progetto; il Comune aveva però detto che avrebbe fatto tutto il possibile per rispettare la volontà popolare. Dopo un anno di attesa, non si hanno più notizie, il che, come comprensibile, non tranquillizza i residenti della frazione.

Alcuni di essi hanno subito colto sul forum l’occasione per tenere accesa l’attenzione sulle proprie esigenze.

“Accedo a questo forum – ha scritto per esempio Gianluca - per sostenere il pro-

di Rosson Denis

NOLEGGIO AUTO E FURGONI

getto di realizzazione della pista ciclopedonale di Portovecchio. (…)

L’importante è che la parte pubblica (Comune di Portogruaro) dia riposte certe, e in termini temporali accettabili, sulla reale fattibilità di tale ipotesi di pista ciclopedonale. (…) Anche davanti ad eventuali gravi difficoltà, non deve interrompersi il dialogo con la gente, che attribuisce grande importanza alla realizzazione della pista ciclopedonale”.

“Politici portogruaresi datevi una mossa!

– suggerisce senza mezzi termini moro.cris”. “Dovremmo approfittare dei

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lavori in corso per la tangenziale per creare una pista ciclabile e rendere così più sicure le strade a nord del capoluogo – sostiene invece Giampietro”. Per quanto riguarda invece la discussione sulla Portogruaro del futuro, l’attenzione si è incentrata sulla cosiddetta Cittadella della sicurezza: “la cittadella della sicurezza: e’ davvero sicura? – domanda Gianfrancobk – è troppo vulnerabile in caso di incidente, calamità o attentato”. Sonmix gli dà ragione, mentre Pablitissimo ribatte: “Ok signori, ma non siamo mica in Irak. Non vi pare di

FORUM

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marzo/aprile 2008

TEGLIO V. CORDOVADO PARCO DI VILLA BOMBARDA

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PIAZZOLA DI SOSTA

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esagerare?”. Qualcun altro ha messo in evidenza il problema del traffico: “Alcune ore della giornata sono proibitive per girare in auto – racconta Elenap il traffico è completamente paralizzato (…) Per non parlare del circuito creato per entrare ed uscire dal centro”.

Sull’acquisto della casa, è intervenuto Prezioso, che ha intitolato significativamente il suo commento “Roba da nababi”. “Affittare ma anche comperare è impossibile –spiega - con prezzi al metro quadro come nei centri storici delle grandi città d’arte”. “450 euro al

mese per un miniappartamento – aggiunge ancora Elenap, che viene dal Piemonte - molto mini. E poi devo pagare le bollette, il pane quotidiano, e lo stipendio se ne è andato”. Questi sono solo una parte degli interventi, che danno l’idea del tono e delle modalità delle discussioni. Un tono molto civile, come si vede; certo, non mancano le critiche, ma sono quelle che danno sapore al confronto, no? In fondo è quello che si fa al bar, quando si tagliano i panni addosso a qualcuno. Qui si è in parte protetti dall’anonimato: la maggior

“

Oggi, con il forum di Portogruaro.Net, anche nella nostra città c’è la possibilità di fissare le proprie opinioni e di trovare altre persone che la pensano come noi, con cui dialogare”

”

parte degli utenti del forum utilizzano uno pseudonimo o il semplice nome di battesimo. Questo non vuol dire però avere “licenza di uccidere”, non accettiamo e non accetteremo sul forum, ingiurie, commenti razzisti o denigratori, calunnie, diffamazioni. Cose di questo genere saranno subito rimosse. Per poter inserire i propri commenti, è necessario registrarsi, una procedura che dura un paio di minuti, al termine della quale si può scegliere il nome con cui si intende apparire e eventualmente il proprio avatar, un’immagine simbolica da visualizzare accanto al nome.

Spuntando un’apposita casella, si può essere avvertiti via mail quando qualcuno replica alle nostre osservazioni. Una sorta di “piazza” virtuale, insomma, in cui ci si comporta più o meno come al bar, dove non è raro sentire critiche o lamentazioni contro il governo “ladro” o il vicino di casa. Poi però al bar, di solito tutto finisce lì, e si torna a casa mugugnando. Oggi, con il forum di Portogruaro.Net, anche nella nostra città c’è la possibilità di fissare le proprie opinioni e di trovare altre persone che la pensano come noi, con cui dialogare. I temi da noi proposti sono solo degli spunti per iniziare, chiunque può aprire una discussione e proporre un altro argomento che magari gli sta più a cuore. Noi crediamo che sia un’iniziativa valida che merita di avere successo.

Gli inizi sono incoraggianti, poi spetta a voi, cari lettori, interagire con questo nuovo, straordinario, mezzo d’espressione. Perché la libertà di parola, da sola, non esiste; bisogna che qualcuno la utilizzi. Vi aspettiamo, per parlarne, su www.portogruaro.net !

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SANITÀ

marzo/aprile 2008

“Le buone pratiche di cura” del Centro disturbi alimentari Il centro di eccellenza sarà monitorato al fine di individuare metodologie efficaci per la terapia dell’anoressia di Georgia Schiavon

Q

ualche mese fa ha suscitato clamore l’esposizione degli scatti di Oliviero Toscani ritraenti il corpo pelle e ossa, 31 chili appena, di una giovane modella anoressica. Un accostamento stridente, a fianco dei tabelloni pubblicitari che ostentano bellezza e ricchezza, che suona come un ammonimento a non limitarsi a guardare solo la superficie patinata ed attraente della società del benessere, ma ad osservarne anche le pieghe oscure, che troppo spesso vengono tenute celate. Perché, finché non si vedono, i mostri fanno ancora più paura e perché la conoscenza è il primo passo per vincere i tabù. L’anoressia è un

accogliere 15 pazienti. A Portogruaro sono inoltre operanti le associazioni Aida e Il Sole, da poco affiancate dalla neonata Fenice, che a breve avrà anche un sito (www.feniceonlus.it). L’anoressia è la patologia psichiatrica con il tasso di mortalità più elevato: il 6% di chi si ammala muore, metà per suicidio, metà per complicazioni organiche. Per l’anoressica il corpo diventa un oggetto di culto e di controllo totale insieme, perché la sua perfezione viene fatta coincidere con l’assoluto dominio sul bisogno più elementare, quello del nutrimento. I soggetti anoressici in genere sono persone che ricercano la perfezione estrema in ogni ambito della propria

La sede del Centro per i disturbi alimentari

fenomeno che gode ancora di scarsa comprensione - tanto che nell’opinione comune chi ne soffre è spesso ritenuto colpevole - e che in Italia appare sottovalutato, poiché, a fronte dei circa tre milioni di persone, per il 95% donne, colpite da anoressia e bulimia, il servizio sanitario nazionale non è ancora dotato di una rete di strutture adeguate a garantire una risposta sufficiente alle richieste di assistenza. Ma qualcosa inizia a muoversi. Alla fine del 2006 il governo italiano e la casa della moda hanno sottoscritto il “Manifesto di autoregolazione della moda italiana contro l’anoressia”, in cui le griffe si impegnano a non far sfilare modelle sottopeso o sofferenti di disturbi alimentari, e circa un mese fa è partito il progetto di durata biennale “Le buone pratiche di cura dei disturbi del comportamento alimentare”, che consiste nel monitoraggio dei metodi terapeutici per la cura dell’anoressia impiegati nei cinque centri nazionali specializzati, finalizzato alla stesura di linee guida sui trattamenti più efficaci. Tra i centri coinvolti vi è anche il Servizio per il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare e del peso dell’ASSL 10 di Portogruaro, che si conferma così uno dei migliori in Italia per la cura delle patologie nervose dell’alimentazione (anoressia, bulimia, alimentazione incontrollata e obesità), grazie al lavoro multidisciplinare di un’équipe di psichiatri, psicologi, medici nutrizionisti, infermieri e dietisti, diretti da Pierandrea Salvo, e alla presenza di una struttura residenziale che può

vita. Non è un caso quindi se questa patologia colpisce in netta prevalenza la popolazione femminile, soprattutto nella fragile fascia d’età che va dai 12 ai 25 anni, poiché l’esibizione della bellezza nella nostra società è veicolata dall’immagine della donna. Come non è un caso che le ragazze malate provengano per la maggior parte da famiglie di status sociale medio-alto, che incarnano gli ideali di riuscita professionale e benessere economico. Il controllo sull’appetito, vissuto come una conquista irrinunciabile, spesso si accompagna ad un’ascesi anche rispetto alle passioni e alle emozioni. Il soggetto anoressico vuole razionalizzare tutto ciò che, in quanto incontrollabile, è fonte di angoscia e nel tentativo di vincere il timore della sofferenza si chiude in se stesso, riducendo al minimo la sensibilità nei confronti del mondo esterno. Un atteggiamento che si riflette nei rapporti umani: l’anoressia conduce al solipsismo, perché chi ne soffre vede negli altri dei giudici, ossia dei potenziali negatori della sua perfezione. Questo rivela il carattere relazionale di tale patologia, definita dagli psicologi come l’illusione di poter vivere senza l’altro, anche perché autosufficienza è sinonimo di perfezione. La malattia si manifesta generalmente in seguito ad un evento scatenante che tuttavia non ne costituisce la causa, ma non fa che acutizzare una situazione di disagio già presente. All’inizio la capacità di inibizione del desiderio crea nelle vittime che cadono in questa trappola un’impressione illusoria di onnipotenza: è la

fase cosiddetta della “luna di miele”. La prima disillusione arriva quando il crollo del fisico debilitato costringe a rinunciare ad un’attività importante quale lo studio o il lavoro. I metodi terapeutici, che non sono mai standard, perché ciascun paziente ha la propria storia, uniscono l’intervento nutrizionale, prioritario nei casi in cui il livello di deperimento provocato dal digiuno è tale da compromettere le funzioni organiche, alla comprensione delle radici psicologiche del problema, di cui il rifiuto del cibo è solo l’epifenomeno. La terapia di gruppo assume un’importanza fondamentale, perché mira a ristabilire un corretto rapporto con l’altro.

Raccontarsi, a se stessi e agli altri, soprattutto quando il percorso terapeutico sta accompagnando fuori dal tunnel, può aiutare a guardare con più distacco il proprio problema e ad acquisire maggiore consapevolezza di sé e delle forze dalle quali la propria psiche è stata giocata.

Com’è iniziata la tua malattia? Sai spiegartene le ragioni?

“La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la separazione, anche se soffrivo già prima di alcuni problemi di disturbo dell’alimentazione. Vivevo un disagio, ma non sapevo spiegarmene i motivi. Ora comprendo che la mia relazione non poteva durare, perché ero prima di tutto io a non stare bene con me stessa”.

Quindi nel tuo caso la malattia non è stata originata dalla ricerca di una perfezione fisica, estetica.

“No, tuttavia volevo essere impeccabile in ogni aspetto della mia vita, dal lavoro alle piccole cose quotidiane, colpevolizzandomi se non ci riuscivo”.

Ti sei avvicinata da sola alle cure?

“Ero consapevole di avere un problema, ma ritenevo fosse una forma di depressione. Ho iniziato a fare qualcosa solo grazie all’intervento dei miei parenti. Per una malata di anoressia è difficile capire che è arrivata al limite, soprattutto perché la capacità di con-

trollare l’appetito dà una sensazione di onnipotenza. È difficile “rinunciare” all’anoressia, perché è una forma di sicurezza, guadagnata attraverso la fuga dal mondo reale.

Guarire dall’anoressia significa accettare di entrare nella vita con la sua realtà, che fa paura perché imprevedibile e di conseguenza incontrollabile”.

Come passate le giornate all’interno della residenza?

“Ogni giorno facciamo attività di gruppo, col supporto dei dietisti e degli psicologi, che aiutano a ristabilire una corretta percezione dell’immagine corporea, che nell’anoressica è alterata, e ad imparare a comunicare con gli altri. Ogni settimana viene fatto un incontro con i genitori, che ricevono consigli nutrizionali e psicologici. Per favorire la socializzazione e regolare l’iperattività facciamo dei lavori manuali, come il patchwork con l’associazione “Pazze per le pezze”. Poi c’è l’attività fisica in piscina, per chi può farla, per un recupero del significato ludico dello sport, che l’anoressica vive invece come un dovere”.

Come sono cambiati i tuoi rapporti con gli altri? E oggi, ti senti giudicata dagli altri per la tua malattia?

“Prima i miei rapporti umani erano praticamente inesistenti, perché gli altri mi facevano paura: temevo i loro giudizi. Non so cosa pensi la gente della mia malattia, io ho ancora il timore di essere giudicata, tuttavia lo comprendo come un mio timore: magari in realtà non mi giudicano affatto”.

Gli esperti dicono che l’innamoramento può essere uno dei primi segnali di guarigione, perché rappresenta il risveglio di quel desiderio che l’anoressica vuole negare. Ti sentiresti pronta ad innamorarti?

“Se dovesse accadere, perché no? Ma devo essere in grado di accettare che potrebbe anche non accadere”.

Perché uscire dall’anoressia è accettare che la realtà è fatta di gioie e di dolori. È imparare il giusto dosaggio tra dovere e piacere, senza farsi divorare dagli obblighi e concedendosi degli spazi. È cercare di non lasciarsi travolgere dagli eventi, senza per questo diventare insensibili a ciò che c’è di bello nella vita. È la presa di coscienza che l’equilibrio è una conquista sempre instabile ed esposta al rischio, mai definitiva, e che la mancanza e il desiderio sono l’essenza della condizione umana. È apprendere la difficile arte di amare se stessi anche con le proprie imperfezioni.

Il Dott. Pierandrea Salvo del Centro per i disturbi alimentari

DAL COMUNE

marzo/aprile 2008

Tangenziale di Portogruaro

È

stato posato in questi giorni l’impalcato del viadotto Lemene nell’ambito dei lavori di realizzazione della cosiddetta Tangenziale di Portogruaro: la struttura, in sopraelevata, attraversa il fiume Lemene, Via Udine e la Strada Provinciale 463, e la linea Ferroviaria Portogruaro-Casarsa.

Il viadotto costituisce una delle opere più importanti della variante alla Strada

Statale 14, la tangenziale appunto, e la sua realizzazione e posa è avvenuta con le più avanzate tecniche ingegneristiche.

La previsione della fine lavori della tangenziale da parte di ANAS è per la fine dell’estate 2008: l’ultimo tratto della Tangenziale, il 2° stralcio del quarto lotto, da via Villastorta alla Strada Statale 14, fino al confine con il Comune di Fossalta di Portogruaro, è

Sportello “Energia in Comune” Informazioni, curiosità e contributi per il risparmio energetico

È

attivo a Portogruaro lo Sportello Energia che fornisce informazioni a tutti i cittadini interessati sui temi del risparmio energetico, sui contributi economici, sulle migliori tecnologie in materia di risparmio attraverso la presenza di un operatore esperto sulle tematiche energetiche Lo Sportello è aperto presso la Villa Comunale (Area Lavori Pubblici) ogni mercoledì dalle ore 15.00 alle ore 17.00.

Lo Sportello Energia si inserisce nel Progetto “Energia in Comune” realizzato dai comuni di Portogruaro, Ceggia, Marcon, Torre di Mosto e San Stino di Livenza, che con il patrocinio della Provincia di Venezia, si avvalgono del contributo di Legambiente per la gestione dello Sportello Energia.

Presso lo Sportello si possono trovare: • informazioni sulle normative più recenti relative al risparmio energetico e alle energie rinnovabili • materiali divulgativi e informativi • informazioni su contributi economici e sgravi fiscali • informazioni riguardo le migliori tecnologie presenti sul mercato • indirizzi e recapiti di istituzioni, aziende, professionisti del mondo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico Per informazioni: www.comune.portogruaro.ve.it telefono: 346/1029157 e-mail: sportello.energia.ve@gmail.com skype: sportelloenergiave

Progetto boschi e siepi Un bando del Comune di Portogruaro

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l Comune di Portogruaro, per migliorare la qualità ambientale e paesaggistica del proprio territorio, fornisce gratuitamente a Scuole, Associazioni senza fini di lucro e cittadini privati, alberelli ed arbusti per la realizzazione di siepi e piccole unità boschive.

Le piante fornite dal Comune sono costituite da piccoli esemplari di specie tipiche del nostro territorio, adatti al rimboschimento.

Il bando con indicati i requisiti e la rela-

tiva modulistica per richiedere la fornitura gratuita del materiale vivaistico, può essere scaricato dal sito del Comune o ritirato presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico in Piazza della Repubblica.

L’Ufficio Manutenzioni del Comune resterà a disposizione per qualsiasi informazione o chiarimento.

Le domande potranno essere presentate a partire dal 28 febbraio fino al 30 dicembre 2008 e le richieste saranno evase sino ad esaurimento degli esemplari.

stato recentemente appaltato con la forma dell’appalto integrato e nel 2009 dovrebbe essere completata l’opera nella sua interezza.

“Dal punto di vista infrastrutturale- ha detto il sindaco Antonio Bertoncellol’Amministrazione in questi anni è stata promotrice dell’avvio di importanti progetti per migliorare la viabilità e la mobilità, per far crescere la competitività della città e del territorio ed essere pronti ad affrontare le sfide di un futuro

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sostenibile. Se mettiamo insieme i lavori alla Tangenziale, al Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, ai sottopassi, alle rotatorie, alle piste ciclabili e altri interventi infrastrutturali, vediamo che la città di Portogruaro è stata protagonista di importanti investimenti pubblici in opere, per oltre 100 milioni di euro. Credo- ha concluso il sindaco Bertoncello- che in questi anni il volto di Portogruaro sia quello di una città più “moderna”, attenta alle esigenze dei cittadini e ai temi della tutela e della sostenibilità ambientale”.

News in breve GIORNATA DI FORMAZIONE “La Ristrutturazione in chiave bioedilizia” è l’argomento di una giornata di formazione per tecnici, professionisti e cittadini interessati, promossa dal Comune di Portogruaro per il prossimo 11 aprile nella Sala Consiliare del Municipio a partire dalle ore 9.00.

CONTRIBUTI AFFITTI Fino al 18 aprile è possibile presentare la richiesta di contributo per gli affitti anno 2006. Requisiti per la presentazione delle domande sono la residenza in Veneto e il contratto di affitto per l’anno 2006 in regola. Per informazioni e ritiro della documentazione è possibile rivolgersi a Ufficio Relazioni con il Pubblico, P.za della Repubblica, 1 e Settore Servizi Sociali, Via Arma di Cavalleria, 1/3.

CONFERENZA INFORMANZIANI Il 17 aprile si svolge presso la Sala Consiliare del Municipio una conferenza sull’alimentazione dedicata alle persone anziane, promossa dallo Sportello Informanziani del Comune di Portogruaro, in collaborazione con l’Associazione Il Sole e l’Università della Terza Età.

L’appuntamento è alle ore 14.30.

SETTIMANA DELLA CULTURA Il Comune di Portogruaro ha aderito alla “Settimana della Cultura” indetta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali dal 25 al 31 marzo, organizzando molte iniziative tese a valorizzare istituzioni e beni culturali del territorio e non solo. Visite al Museo della Città, al Museo di Economia Aziendale, al Museo Paleontologico Gortani, conferenze sull’arte sono state alcune delle iniziative promosse durante la Settimana della Cultura.

I prossimi appuntamenti “FIABE AL MUSEO, LIBRI PER CRESCERE E GIOCAMUSEO ” Ritorna “Storie per crescere”, letture, animazioni, scoperte per i bimbi dai 6 mesi agli 11 anni, promosse dalla Biblioteca Civica Bettoni di Portogruaro, con le iniziative Fiabe al Museo, Libri per crescere e Giocamuseo.

Questi gli appuntamenti: sabato 29 marzo “Giocamuseo” al Museo della Città; sabato 5 aprile” Fiabe al Museo: i segreti della vecchia Torre” al Museo della Città; sabato 19 aprile e domenica 11 maggio “Libri per crescere” in Biblioteca; sabato 10 maggio “Giocamuseo, merenda con il Doge”.

Per informazioni: Biblioteca 0421/277282 CERIMONIA DEL 25 APRILE Venerdì 25 aprile si svolgerà la cerimonia celebrativa del 63° Anniversario della resistenza e dlela Guerra di Liberazione, in Piazza della repubblica a Portogruaro. La cerimonia sarà aperta alle ore 10.00 dall’alzabandiera e dalla deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti e di serti floreali ai cippi dei tre Martiri.

CONCERTO PER LA PACE - 1 MAGGIO Nel Parco della Pace della Villa Comunale, nel pomeriggio del 1 maggio si svolge il concerto di gruppi musicali locali per la pace. L’appuntamento è a partire dalle ore 16.00

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DALLE AZIENDE

marzo/aprile 2008

Portogruaro “Risparmia, rispetta, ricicla”.

Oggi l’ecologia guarda ai detersivi alla spina Al “Mille Bolle Point” è possibile acquistare detergenti per la casa a peso, risparmiando anche il 50% Redazionale a cura di InOutlet 2 srl

S

ingolare l’iniziativa intrapresa dallo Spaccio Elettrodomestici Inoutlet.

E’ possibile acquistare detersivi per la casa da appositi rubinetti con i propri contenitori.

Portogruaro “Risparmia, rispetta, ricicla”. E’ questo il motto che da qualche settimana anima lo spaccio di elettrodomestici di viale Trieste “INOUTLET”, dove è stato aperto un angolo dedicato ad un nuovo servizio di vendita di detersivi alla spina.

L’iniziativa, denominata “Mille Bolle Point”, è stata lanciata da un saponificio ed è destinata agli esercizi commerciali legati al commercio di articoli per la casa.

Attraverso accurate ricerche di mercato effettuate dai titolari dello spaccio di Portogruaro è stato pensato di cogliere al volo quest’originale iniziativa.

Nel negozio è possibile acquistare ogni tipo di detersivo per la casa, lavapavimenti, lavapiatti, detersivi per tutti i tipi di bucato, pastiglie per la lavastoviglie, letteralmente “alla spina”, attingendo da appositi rubinetti con i propri contenitori o con i contenitori sfusi in vendita nel negozio, pagando il prodotto a peso.

Un’iniziativa di grande impatto ecologico ed economico. Lo slogan con cui la casa di produzione ci aveva indotto a presentarci – commentano i titolari – era di un risparmio del 40 per cento. In realtà sono gli stessi acquirenti a garantirci che il risparmio arriva al 50 per cento. Facendo un semplice esperimento è possibile verificare che i normali detergenti che si acquistano nei supermercati fanno perdere, una volta terminati, due terzi della spesa; infatti acquistare, per esempio, un erogatore spray dal droghiere costa 1,80 euro, mentre

riempirlo col prodotto detergente alla spina costa 90 centesimi. L’evidente risparmio che questo sistema offre, oltre al beneficio ecologico del recupero dei vuoti, è legato anche all’assenza di pubblicità dei detersivi. Infatti l’unico marchio che compare sull’etichetta affissa “alla ricarica” è quello della casa produttrice, che di solito fornisce diversi marchi noti, ma che in questo caso ha rinunciato all’aspetto di marketing. I rivenditori del “Mille Bolle Point” di Portogruaro hanno inserito un angolo anche nel negozio di Villorba in provincia di Treviso, e in seguito alla pubblicità fatta dal negozio ai loro clienti e ad un po’ di volantinaggio, l’apprezzamento si sta già diffondendo.

Presso il nostro Millebollepoint sono disponibili i seguenti detersivi alla spina: lavatrice liquido a euro/kg 1.39, lavapiatti a euro/kg 0.80, lavapavimenti a euro/kg 0.90, multiuso a euro/kg 1.20, ammorbidente a euro/kg 0.76, detersivo per lana e delicati a euro/kg 1.15

oltre a detersivo per capi scuri, pastiglie, lavastoviglie, igienizzante, smacchiatore, lavatrice eco a basse temperature...

Munitevi di un qualsiasi contenitore in plastica pulito (il motto è: risparmia, rispetta, ricicla!!!) e venite a trovarci...

SPACCIO ELETTRODOMESTICI Viale Trieste, 131 - (accanto alla cartoleria Euroufficio / Buffetti) PORTOGRUARO - Tel. 0421 274372 Aperto dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 ORARIO CONTINUATO

ASVO, il presidente Michelutto: “porta a porta in tutto il bacino entro il 2008” Dall’estensione del servizio a tutto il Comune di Portogruaro all’introduzione del porta a porta obbligatorio per le attività alberghiere e commerciali di Bibione e Caorle Redazionale a cura di ASVO SpA

Q

uali sono le nuove strategie future di Asvo per gestire la raccolta rifiuti sul territorio.

Sono previste alleanze con altre società?

Sul versante della raccolta dei rifiuti, l’obiettivo che la nostra Azienda si pone è quello di estendere entro il 2008 il porta a porta a tutti i Comuni soci serviti del bacino. Una volta coperto tutto il territorio, sarà possibile ottimizzare ulteriormente il servizio e i costi di gestione. Rimangono però da coprire ancora tre importanti aree, centro urbano di Portogruaro e le aree balneari di Bibione e Caorle che, per le loro peculiarità, richiedono una progettazione specifica.

Il piano provinciale dei rifiuti approvato lo scorso dicembre, le disposizioni di legge nazionali vigenti e l’evoluzione progressiva dello scenario rifiuti impongono ad Asvo un’attenzione costante e una politica ambientale di ampio respiro, aperte anche ad alleanze e sinergie con altre aziende del settore, sempre e comunque in stretta collaborazione con le amministrazioni comunali del bacino.

Quando sarà coperto del tutto il territorio del Comune di Portogruaro con la raccolta rifiuti porta a porta e quali saranno le modalità operative?

Delle 10.000 utenze domestiche dell’intero comune capoluogo il 40% è già servito

con il porta a porta che interessa attualmente le frazioni di Lugugnana, Giussago, Portovecchio, S. Nicolò, Summaga, Pradipozzo, Lison e Mazzolada.

Più dei due terzi dei rifiuti prodotti sono stati avviati a recupero e soltanto il restante 20% circa di secco non riciclabile è stato smaltito nella discarica di Centa Taglio.

Con l’avvio del pap in zona Frati e nel borgo S. Agnese, previsto per il prossimo luglio, il 60% dei residenti del Comune sarà servito. Il prossimo autunno sarà la volta del popoloso quartiere di viale Trieste, dove si concentrano circa 8.000 abitanti, e del centro storico di Portogruaro, area in cui si devono coniugare efficienza del servizio con minor impatto ambientale possibile. Entro la fine del 2008 si intende quindi completare l’avvio del porta a porta in tutto il territorio comunale.

Presidente Michelutto, può farci un bilancio di questi primi due anni di introduzione del porta a porta?

Il bilancio è nettamente positivo, basta guardare le percentuali di raccolta differenziata raggiunte in tutti i Comuni.

Ricordiamo alcuni esempi emblematici dei grandi benefici ambientali prodotti dal porta a porta: il passaggio della percentuale di raccolta differenziata dal 30,07% del 2006 (sistema cassonetto) al 76,80% con il porta a porta a Concordia Sagittaria, l’in-

cremento della percentuale di raccolta differenziata, dal 38,12% al 64,01% a S. Stino di Livenza, Cinto Caomaggiore con oltre l’ 85% di differenziata ed infine il prestigioso traguardo raggiunto nel bacino di Asvo nel 2007, 45,4%, superiore di circa 5 punti al 40% previsto dalla legge.

Non solo: negli ultimi quattro anni, la politica ambientale di Asvo ha ridotto drasticamente il conferimento dei rifiuti provenienti da fuori bacino nella discarica di Centa Taglio; è stata una scelta vitale per la tutela del nostro territorio e del nostro ambiente e anche la rinuncia, da parte nostra, ad un introito di circa 4 milioni di euro all’anno.

E’ stata scelta la via meno conveniente per il bilancio di Asvo ma abbiamo ritenuto che la tutela del nostro territorio non abbia prezzo. Ricordo infine che una parte della Tia viene destinata, come prevede la legge, a un fondo di accantonamento di 2 milioni di euro per la gestione della discarica post mortem, al fine di evitare qualsiasi forma di inquinamento una volta che sarà chiusa.

Ci tengo a sottolineare che il porta a porta è un obbligo di legge previsto dal D.Lgs 152/06 oltre che una scelta ambientale.

Ricordo però che tutte le fasi di questo tipo di raccolta, impianti compresi, sono strettamente legate fra loro e devono essere adeguate e coordinate. Diversamente lo sforzo che chiediamo ai cittadini sarebbe vano.

Quali sono i servizi ambientali di Asvo per le spiagge?

Asvo ha progettato per le spiagge servizi dedicati che tengono conto dei ritmi di produzione dei rifiuti tipici delle località balneari e delle esigenze dei numerosi operatori economici presenti durante la stagione estiva. Dunque, con l’estate 2008, attiveremo il porta a porta obbligatorio per tutte le attività alberghiere e commerciali di Bibione e di Caorle che notoriamente sono importanti produttori di rifiuti riciclabili. Attiveremo in queste spiagge servizi di informazione ambientale che hanno lo scopo di coinvolgere il turista nella raccolta differenziata.

La peculiarità di queste aree impone però una sperimentazione approfondita che riguarderà proprio la stagione estiva che sta per arrivare.

DALLE AZIENDE

marzo/aprile 2008

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Un altro negozio di occhiali (ma non è la solita montatura) Redazionale a cura di Michele Moretto

N

el titolo facciamo scherzosamente riferimento all’abbondanza di negozi di questo tipo che esistono nel centro storico di Portogruaro. È vero: apriamo in una realtà dove non mancano i negozi di ottica, ma noi vogliamo differenziarci nell’offerta dei prodotti e servizi. Per me, questo rappresenta soprattutto un sogno nel cassetto, una nuova sfida sul piano professionale.

Mi presento: mi chiamo Michele Moretto, ho 40 anni (a quando una cena di classe, coetanei del ’68?), e la mia passione principale è sempre stata legata al mondo dell’ottica. Una passione che mi ha spinto a intraprendere studi specifici e a diplomarmi, nel 1985, alla prestigiosa scuola di ottica di Pieve di Cadore, la patria dell’occhiale. Sempre perseguendo con tenacia il mio percorso professionale, mi sono quindi recato a Milano, dove ho proseguito gli studi all’Istituto Galileo Galilei, conseguendo il titolo di perito. In seguito, ho lavorato diversi anni nel settore dell’ottica, per poi passare a quello della orologeria e gioielleria, dove grazie alla collaborazione di mio suocero Antonio Coassin (Coassin Gioielli), ho potuto maturare e

Vi aspetto nel mio negozio, per scoprire che non è “la solita montatura”

affinare la mia formazione nel campo commerciale. Non ho però mai smesso di seguire l’evoluzione del settore dell’ottica, mantenendomi costantemente aggiornato sui cambiamenti susseguitisi sia dal punto di vista tecnico che da quello dell’offerta di prodotti. Perché la griffe conta, ma non è tutto; perché non è vero che gli occhiali sono tutti uguali, o che un negozio vale l’altro: oltre alla diversità nelle forme e nei colori, esiste la possibilità di abbinare l’alta qualità

del design a materiali nuovi e innovativi.

Ecco, questo è il concetto da cui parte l’idea del mio negozio, con dentro tutta la mia fantasia, il mio modo di essere, aperto e disponibile con tutti e pronto anche alle critiche, positive o negative purché costruttive. Così, pronto ad affrontare la mia grande sfida, vi attendo in negozio, anche solo per un saluto, pronto a dimostrare tutta la mia volontà e le mie capacità a quanti hanno creduto in me.

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PORTOGRUARO Corso Martiri della Libertà,136 Tel. 0421 72805

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IL PERSONAGGIO

marzo/aprile 2008

Fabrizio Battesta, un artista da favola Un personaggio poliedrico che lavora da più di trent’anni nel mondo dell’illustrazione. Trent’anni di disegni per l’editoria scolastica, la pubblicità, la narrativa: uno straordinario bagaglio di esperienza, dall’alto del quale ci racconta l’evoluzione di un mestiere meraviglioso di F. G.

N

ascosta nel centro storico di Portogruaro, in fondo a un viottolo, c’è la casa di un artista.

Comincia in questo modo, come una favola, questa puntata della nostra rubrica “Il personaggio”. Ed è giusto così, perché l’artista in questione si occupa anche di disegnare favole e libri per l’infanzia. Il suo nome è Fabrizio Battesta, fa l’illustratore e ha collaborato e collabora con nomi di primo piano dell’editoria nazionale quali De Agostini, Mondadori, Rizzoli, Fabbri, La Scuola Editrice e altri. Persona riservata e schiva, ma molto disponibile, è nato a

fino in Cina e Giappone, grazie a partnership tra editori italiani ed editori giapponesi come Gakken e T.A.B. o cinesi come K.F.B.. Naturalmente, risultati di questo tipo non arrivano senza fatica. La giornata tipo di Battesta inizia alle 7; lavoro fino alle 13, pausa pranzo, poi si riprende dalle 14 fino alle 19, con spesso un prosieguo dalle 20 alle 22. E solo una parte di questo tempo è dedicato al lavoro di disegno vero e proprio.

Questo perché dietro ogni immagine c’è uno studio e un lavoro certosino: se c’è da fare, ad esempio, un ritratto della vita quotidiana degli antichi egizi, il redatto-

re della casa editrice si limita a qualche indicazione generica: tocca poi al disegnatore documentarsi su come vestivano, come coltivavano la terra, come combattevano, per sapere come rappresentarli al meglio. Un lavoro immane, specie una volta, quando il Web, che oggi fornisce un aiuto prezioso nelle ricerche, doveva ancora arrivare. “In questi ultimi 30 anni, molte cose sono cambiate – racconta Battesta – che ha potuto osservare da vicino l’evolversi del mondo editoriale, soprattutto dei testi per le scuole -

Mestre, ma vive ormai da tanti anni a Portogruaro, assieme alla moglie e ai due figli maschi.

“Ho studiato disegno animato a Urbino – racconta – alla Scuola del Libro.

All’epoca era l’unica che aveva questo tipo di specializzazione. Poi, finiti gli studi, mi sono dovuto scontrare con la realtà: fare disegno animato significava doversi trasferire a Milano e a me non andava”. Comincia così un’esperienza con agenzie pubblicitarie di Verona e Mestre, occupandosi in particolare di realizzare la progettazione di packaging, espositori, manifesti, vetrofanie, campagne pubblicitarie. “Poi, come accade nella vita – continua – si incontrano le

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SPECIALITÀ CARNE ALLA BRACE PANINOTECA

R PE E TO CH OR AN SP A

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persone giuste al momento giusto: io ero già in contatto con un editore di Padova e nel 1978 mi sono messo in proprio, ho iniziato a lavorare come libero professionista, realizzando illustrazioni per l’editoria scolastica, per libri di narrativa e curando spesso anche la progettazione “fisica” dell’oggetto libro”. Molte le soddifazioni, umane e professionali di un mestiere particolarissimo e che richiede grande costanza e dedizione. Basti pensare che le sue tavole sono arrivate per-

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Quando ho iniziato io, c’era un altro clima, anche culturale; gli stessi editori, pur rimanendo dei commercianti, cercavano di fare un prodotto curato, adeguato alle aspettative dei bambini e degli insegnanti. Oggi si lavora più velocemente, Internet e il computer hanno semplificato molto le cose, ma c’è meno attenzione per i contenuti. Per quanto mi riguarda, cerco però di dare sempre priorità assoluta alla qualità”. Diverso anche l’atteggiamento degli editori verso i giovani talenti: “Una volta era molto più facile per i giovani inserirsi, c’era richiesta; poi c’è stato un periodo in cui molti disegnatori andavano all’estero, rientrando in Italia dopo qualche anno: oggi le case editrici comprano direttamente i diritti di libri stranieri, prodotti già testati così vanno sul sicuro, e si limitano a tradurli”. Di solito Battesta, che ha cominciato a utilizzare il Pc per lavoro nel lontano 1989, disegna con la tavoletta grafica; torna alle tecniche artigianali, invece, quando si tratta di perseguire

altri suoi interessi, come la xilografia, la calcografia, la litografia e il disegno naturalistico. In quest’ultimo campo, ha vinto negli anni ’80 il primo premio al concorso di disegno naturalistico indetto dalla rivista Airone. “È un settore difficile – spiega l’artista – perché si disegnano degli esseri che in realtà non esistono, esemplari immaginari che presentano tutte le caratteristiche di una determinata specie. È comunque un lavoro affascinante”. Sue illustrazioni sono state esposte alla Mostra degli Illustratori alla Fiera del libro di Bologna e all’Otani Memoria Art Museum di Nishinomiya City in Giappone. Suoi recenti lavori nel campo della grafica sono le Campagne di informazione per l’Affido (ASL10), per il 60° della Confartigianato e per il restauro degli affreschi di Sant’Agnese.

Alcune delle sue opere possono essere visionate sul suo sito: www.ilbrucolibro.it ma, volendo, si può anche fare a meno del mouse: basta camminare per Portogruaro. Suoi sono il marchio per il Consorzio Latteria di Summaga, per “Le Botteghe dei Portici” centro storico cittadino e il marchio della galleria “ai Molini”. Si tratta di lavori “minori”, che però lasciano trasparire lo stile e l’eleganza di cui è pervasa tutta l’opera di Battesta.

SPAZIO ASSOCIAZIONI

marzo/aprile 2008

La valorizzazione della Città PRO LOCO

Il ruolo della Pro Loco

PORTOGRUARO

L

a Pro Loco di Portogruaro anche nel 2008 ha l’obiettivo ambizioso di valorizzare e promuovere i prodotti e le bellezze artistiche e paesaggistiche della città. Questo certamente in ambito locale: le iniziative che vengono realizzate nel centro storico sono infatti per lo più indirizzate ai cittadini dei paesi vicini, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, che nella nostra città trovano un punto di riferimento per manifestazioni che si richiamano alla tradizione veneta.

Basti pensare a quanto apprezzata e conosciuta sia la festa della Madonna della Pescheria, che si svolge a Ferragosto e che si rifà alla storia del luogo e della tradizione dei pescatori in riconoscenza alla Madonna. Ma anche di come una festa appena ideata e nata dalla Pro Loco, quale la rievocazione dell’antica “Fiera di Cavalli”, e che si svolgerà anche il prossimo settembre, sia stata apprezzata e partecipata da migliaia di visitatori.

La Pro Loco di Portogruaro, attraverso

le varie iniziative messe in campo, si è fatta anche promotrice di una delle realtà più importanti del territorio: la vocazione musicale che a Portogruaro interessa migliaia di cittadini e moltissimi gruppi musicali.

Sembra quasi un fenomeno anomalo, in una realtà che conta circa 25 mila abitanti: ma i talenti, le vocazioni sono stati valorizzati attraverso il loro “utilizzo” in varie situazioni. I gruppi musicali che si esibiscono nelle feste, nelle manifestazioni o eventi di qualsiasi genere, sono tendenzialmente espressione di Portogruaro e del nostro territorio.

Per quanto riguarda i prodotti tipici, la Pro Loco si è fatta punto di riferimento per la promozione di quelle che sono le peculiarità del territorio: i vini in primis, i formaggi e i prodotti più caratteristici della produzione della zona.

“Quest’anno per esempio - ha detto il presidente della Pro Loco Alessandro Simon - abbiamo risposto in modo convinto all’invito di caratterizzare sempre più la manifestazione “Terre dei Dogi in

festa” con la presenza di prodotti tipici della Provincia di Venezia”.

Il rapporto di collaborazione con le spiagge è un altro dei fronti su cui la Pro Loco sta lavorando.

“Crediamo che la valorizzazione di un territorio ricco di risorse e bellezze come il nostro debba essere considerato un valore aggiunto da “vendere” ai turisti, in modo innovativo e moderno - ha spiegato Simon - . E’ necessario fare sistema per aumentare il livello di soddisfazione del “cliente-turista” che così conosce e assapora anche la cultura e la storia della città di Portogruaro. Per questo ci siamo adoperati perché i rappresentanti delle associazioni turistiche di Bibione, Caorle e Portogruaro si incontrassero in Comune a Portogruaro per definire l’avvio di importanti sinergie e progetti comuni”.

“Le iniziative che la Pro Loco realizza nel centro storico sono apprezzate già solo per la cornice in cui sono inserite: la bellezza dei palazzi, del fiume e dei suoi scorci straordinari, dei Molini e delle

Ass. Dopolavoro Ferroviario

ASSOCIAZIONE DOPOLAVORO FERROVIARIO

Una struttura associativa senza fini di lucro Redazionale a cura di Gerry Luongo

L’

Associazione Dopolavoro Ferroviario (DLF) ha il compito di: promuovere e gestire attività ricreative, culturali, turistiche, sportive, sociali ed assistenziali per il proficuo impiego del tempo libero dei Soci. Al DLF possono aderire: ferrovieri in servizio, ferrovieri in pensione, relativi coniugi, figli di ferrovieri fino al 26° anno di età e tutti coloro che sono interessati all’attività associativa condividendone gli scopi e le finalità istituzionali.

I Soci dell’Associazione Frequentatori del Dopolavoro Ferroviario possono usufruire dei servizi dell’Associazione Nazionale Dopolavoro Ferroviario e delle Associazioni Dopolavoro Ferroviario ad essa aderenti secondo le modalità, i criteri ed i limiti da esse stabiliti.

L’Associazione DLF di Portogruaro è una struttura vitale e con grande capacità di iniziativa come le altre 110 Associazioni, distribuite su tutto il territorio nazionale.

E’ un’Associazione apartitica e democratica, che svolge la propria attività in forma autonoma e non ha fini di lucro.

Il DLF di Portogruaro promuove e gestisce attività culturali, formative, ricreative, turistiche, sportive dilettantistiche e assistenziali finalizzate al proficuo impiego del tempo libero dei propri Soci.

Nei momenti di aggregazione trasmette e integra i valori del mondo ferroviario con la società civile e, per la dimensione organizzativa e per il volume dei servizi resi, si colloca ai primi posti fra le istituzioni del tempo libero della nostra città.

La sede sociale è ubicata in Via C. Colombo n°1 a Portogruaro, tel/fax 0421 760908, e-mail dlfportogruaro@dlf.it,

dove, gli uffici di Presidenza e di Segreteria sono presenziati dal segretario Cav. Morandini Ermanno dalle ore 08.30 alle ore 11.00 di tutti i giorni feriali.

Tante sono le opere realizzate per consentire ai ferrovieri di avere strutture ricreative (casa della cultura) e sportive (campo sportivo polivalente coperto e riscaldato per praticare attività di calcetto, tennis, pattinaggio, pallavolo ecc..) che, risultano tra le migliori in uso nel nostro territorio e, a detta dei dirigenti nazionali DLF che le hanno visitate, tra le migliori in assoluto dei DLF in Italia.

Ma ci sono ulteriori progetti in cantiere per progredire ulteriormente nell’ampliamento e miglioramento del DLF di Portogruaro. Il gruppo “Amici della Lirica” si è ormai confermato come un importante realtà che trova sempre maggiori consensi tra i soci e gli appassionati di musica lirica e opere teatrali, infatti sono sempre più numerose le manifestazioni a cui partecipano i nostri associati.

Il settore turismo quest’anno intende fare un deciso salto di qualità sia per il numero di soci frequentatori che per la qualità delle proposte di luoghi da visitare, con l’obiettivo di soddisfare le sempre più numerose richieste di conoscenza dell’Europa e di socializzazione attraverso i viaggi.

Il Consiglio Direttivo del DLF di Portogruaro è così composto: Gradini Luciano (Presidente), Luongo Gerardino (Vice Presidente e Consigliere alla Cultura), Puppo Giovanni (Amministratore), Grego Luca (Segretario), Pirrò Alfonso (Consigliere allo Sport), Zero Roberto (Consigliere

PORTOGRUARO

alle attività ricreative), Morandini Ermanno (Addetto Segreteria).

Collegio Sindacale: Bellio Giorgio (Presidente), Travain Silvano e Chinese Silvio (Sindaci).

Responsabili dei Gruppi: Chinese Silvio (Amici della Lirica), Battiston Adriano (Archeologia), Enrico Nascimben (Cicloturismo), Grofnauer Erika (Fotografia), Zero Roberto (Pesca), Sottil Daniele (Pattinaggio Artistico), Rico Nino (Tennis), Sossio Cirillo e Bozza Andrea (Calcetto a 5), Quattrone Giuseppe (Arti Marziali), Ciprian Ezio (Pittura), Flaborea Italo (Biblioteca dei trasporti), Casasola Ferruccio (Direttore Responsabile del Periodico DLF Portogruaro), Gradini Enrica (Segretaria di redazione del Periodico DLF).

TESSERAMENTO 2008 Iscriversi al DLF è semplice: basta versare la quota associativa annuale: euro 12,00 Soci Effettivi (Ferrovieri in Servizio e Pensionati); euro 12,00 Soci Familiari di Socio Effettivo (coniuge, figli fino al compimento del 26° anno di età, genitori del socio effettivo); euro 15,00 Soci Frequentatori.

L’azienda ferroviaria assegna ogni anno alla Associazione Nazionale DLF, in base agli accordi contrattuali di categoria, una quota di contributo per la realizzazione delle attività svolte dai DLF in tutto il territorio nazionale.

Per questa ragione, il valore della tessera di iscrizione annuale è differenziato tra soci effettivi e soci frequentatori.

Una volta associato, il socio frequentatore gode degli stessi vantaggi e delle stes-

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Torri aiutano a creare un ambiente particolare e suggestivo - ha detto il Presidente Simon”.

Anche per questo la Pro Loco, in collaborazione con la Fondazione Santo Stefano, il Comune di Portogruaro, Ascom, Confartigianato e la Strada dei Vini Doc Lison Pramaggiore, ha realizzato una nuova guida, semplice, ma di qualità, a disposizione dei turisti e dei cittadini, e che presenta le particolarità, gli angoli nascosti, le storie “meno note” che possono dunque attirare sia i visitatori sia i cittadini stessi.

“Il 30 marzo l’Assemblea dei Soci è chiamata a votare il Bilancio Consuntivo dell’anno 2007 della Pro Loco: 79.081 euro le entrate della Pro Loco e 79.475 euro le uscite. Considero questo bilancio positivo sia in termini economici che in termini di attività realizzate e di investimenti, anche per quel che riguarda alcuni materiali e strutture, che sono stati fatti nel 2007. Diverse risorse, inoltre, sono state indirizzate ad altre associazioni del territorio per sostenere le loro iniziative e far crescere anche altre realtà, altre idee e altri progetti. Credo che questo sia anche uno dei migliori ruoli che una Pro Loco possa assumere nello svolgimento delle sue funzione e dei suoi programmi nel corso dell’anno”

se prerogative previste per i soci effettivi, con esclusione di quelle anzidette.

La tessera di Socio dell’Associazione DLF dà diritto: ad accedere ed usufruire di tutte le strutture dell’Associazione DLF d’Italia, compresi i servizi di Mensa, Ristorante, Self-Service e Bar; alla copertura assicurativa in caso di morte o invalidità come da indicazioni poste sulla tessera dell’Associazione; ad usufruire di tutti gli sconti, agevolazioni e convenzioni stabilite dagli organismi centrali e periferici dell’Associazione DLF; all’abbonamento annuo gratuito al Notiziario dell’Associazione DLF Portogruaro “Informazione e Tempo Libero”” con l’informazione sistematica di tutte le iniziative in programma; alla partecipazione a tutte le attività sportive e culturali che si programmano durante l’anno iscrivendosi, oltre che all’Associazione DLF, anche agli specifici gruppi; a tariffe agevolate per l’uso dei campi da tennis e calcetto presso la sede dell’Associazione DLF Portogruaro; a prezzi di favore per la partecipazione alla “Festa del Pensionato e del Socio”; a prezzi scontati per acquisti o ingressi in base ad accordi stabiliti con Enti o Ditte convenzionate; al servizio di rinnovo dei titoli di viaggio.

Nel 2007 sono stati iscritti al DLF di Portogruaro 410 Soci di cui : 158 Ferrovieri in servizio, 151 Frequentatori, 86 Ferrovieri in quiescenza, 15 Familiari.

Queste a grandi linee le ragioni per iscriversi al DLF di Portogruaro: è una associazione di promozione sociale con un enorme bagaglio di esperienza, idee, progettualità, impegno, sviluppati negli anni nel contesto dei ferrovieri e che oggi sono il patrimonio e la ricchezza a disposizione delle centinaia di soci che scelgono di trascorrere qui il proprio tempo libero.

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L’ACQUOLINA IN BOCCA

marzo/aprile 2008

Dall’ingegno dei poveri, un piatto ricco e nutriente

le ricette

La sopa coada è uno dei piatti più apprezzati della tradizione veneziana e trevigiana, le cui origini risalgono ai tempi della Repubblica di Venezia di Leandro Costa

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o scoperto il suo delizioso sapore diversi anni fa, nel corso di una lezione di sommelier AIS, in un noto ristorante a Piazza dei Signori di Treviso; un locale che ha conservato e tramandato l’antica ricetta dai tempi della Serenissima, quando i Colombi rappresentavano lo splendore e la ricchezza della città di Venezia e per questo era assolutamente proibito cacciarli. Non però in campagna, dove i nobili veneziani si facevano preparare dei fastosi banchetti con i piccioni allevati dai loro contadini. Grandi abbuffate, quindi, con la carne preferita,

accompagnata da grandi bevute con il vino prodotto a quei tempi da uva recandina, rabosa bianca e nera. Della carne mangiavano soltanto la parte migliore; qualche morso e poi a gettarla via dalla finestra, e i contadini, che di fame ne avevano davvero tanta, radunati nella corte sottostante, rimanevano in dolce attesa per raccoglierne i resti assieme a tutto il pane avanzato. Come si sa, la fame stuzzica l’ingegno: le donne disossavano gli avanzi dei piccioni e li condivano con lo strutto del maiale per fare un ragù che stendevano sopra uno strato di pane assottigliato, disteso sul fondo di un coccio e ancora ricoperto con il pane avanzato; le ossa erano usate per preparare un brodo assieme a qualche ortaggio che poi versavano sopra lentamente, riscaldando il tutto nelle buse (forni di creta).

Il piatto diventava una gustosa zuppa (sopa) fatta con il brodo colato (coada).

Ai nostri giorni la sopa coada viene preparata con molte altre carni: di anitra, pollo, faraona, fagiano, ecc. E non c’è ristorante degno di nota nel territorio trevigiano e anche in una parte del veneziano, che non proponga questo nobile piatto della nostra tradizione culinaria. La carne del piccione domestico ha un gusto che si trova nel mezzo fra il pollame e la selvaggina; è magra, con poco colesterolo e grasso e ricca di proteine e di ferro, tanto da essere considerata ricostituente e suggerita alle persone convalescenti. Se volete cimentarvi a preparare nella vostra cucina questo gustosissimo piatto di tradizione settecentesca, vi suggerisco una semplicissima ricetta. “ Tagliare in quarti i piccioni domestici, che devono avere cioè da 3 a 6 mesi di età (piccioncelli) ; ben spennati e puliti

delle interiora, cuocerli assieme ad un soffritto di cipolla,carote, sedano ed olio extra vergine di oliva,pepe e sale q.b.

Prima di ultimare la cottura spruzzarvi e far evaporare un po’ di vino bianco secco. Disossare e aggiungere gli ossi alle verdure per preparare abbondante brodo. Tagliare a pezzettini la polpa assieme alle regalie (compreso il fegato che non ha fiele, per cui si amalgama benissimo nella cottura) e alla pelle, e aggiungere tutto al fondo di cottura.

Predisporre nel fondo di una pirofila uno strato di pane casereccio, affettato, tostato e ben imburrato da ambo i lati e

coprire con il ragù di piccione, una spruzzata di parmigiano e poi sopra un altro strato di pane sempre affettato, tostato ed imburrato. Inzuppare con il brodo, infornare e cuocere per un paio di ore a temperatura moderata, avendo l’accortezza di aggiungere brodo al bisogno. Servire nel piatto bagnando a discrezione ancora con il brodo, e parmigiano. La sopa coada di piccione si può accompagnare con un vino rosso leggero (Merlot o Malbech), ma si gusta benissimo anche con un vino bianco giovane (Lison classico o Chardonnay).

Giovedì 10 aprile 2008 - ore 20.30

BRUNELLO DI MONTALCINO

OCA IN PIGNATO Mi raccontava un mio anziano amico “ Le oche xe animali stupidi da vivi ma molto boni da morti. E in general, siccome che le xe grandete, le xe grassone e piene de carne. Alora i nostri veci i gà pensà de meterle via par l’inverno, come ghe pareva lori.La riceta se ga mostrà valida nel tempo. Ecola: l’oca, spelàda, sfiamàda, netàda par drento e par fora e taiada a tochi, vien rostìa in una tecia granda con un poco de aio e tanti rameti de osmarin. Quando che la xe cota la ga dà fora tanto de quel grasso da nuàr drento. Alora se la scarnisse, cioè se ghe cava i ossi e se sistema i tochi de carne in un pignato de teracota e se li coverze col so’ stesso grasso. Po’ se sera la boca del pignato con un toco de cartapecora e se mete il recipiente nela caneva. Quando se vol magnàr oca no se fa altro che tiràr fora i tochi dal pignato e, bon apetito”.

Condurrà la degustazione ANTONIO GERETTO enotecnico, sommelier, Panel Leader di analisi sensoriale e docente Master Slow Food Vino Per informazioni e prenotazioni: MASSIMO MARCHINI (fiduciario Slow Food Veneto Orientale) Cell. 347 2637706 - Email: fiduciario@slowfoodvo.it ANTICO RISTORANTE SPESSOTTO - Tel. 0421 280393

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Fra i rovi, lungo le rive dei fossati di campagna, nasce in primavera questa piantina spontanea avvolgente (luppolo selvatico) usatissima in cucina per fare delle ottime frittate, minestre e risotti di sapore delicato.

Di questa pianta si raccoglie la punta e anche le foglioline, se sono ancora tenere. Preparare un soffritto con scalogno ed olio extra vergine di oliva. Aggiungere il riso, tostarlo e bagnarlo con un po’ di vino bianco che si fa evaporare; pepare e salare.

Si aggiunge del brodo vegetale preparato a parte e a metà cottura si mescola con i bruscandoli, continuando a bagnare con il brodo fino a cottura. Alla fine, mantecare con burro e grana e servire ben caldo.

SPORT

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Calcio nel Portogruarese, un’annata al vertice Portosummaga, Sagittaria Julia, Gruaro e Mazzolada stanno occupando i piani alti dei rispettivi campionati e sognano il salto di categoria. Ottimo anche il lavoro che le nostre società stanno facendo con i vivai, tra i quali spicca quello granata di Daniele Micheluz

V

iaggio nel mondo calcistico del Portogruarese, tra squadre professionistiche e dilettantistiche.

La passione per il pallone anche nel nostro territorio attrae moltissimi amanti della palla rotonda, che la domenica corrono al campo per incitare i propri portacolori. Molto spesso il calcio è anche un pretesto per sostenere il proprio campanile, questa o quella frazione. Ma dietro alle società calcistiche ci sono soprattutto tantissime persone che dedicano il loro tempo libero per far sì che dai bambini fino ai ragazzi ci si possa divertire su un campo sportivo.

Amore per il pallone, dunque, e insegnamento di sani valori sportivi (quelli che sempre più spesso mancano ad alti livelli) sono i capisaldi delle società del territorio, prima ancora che la ricerca del risultato. Andiamo dunque a scoprire alcune delle nostre principali realtà, dai professionisti in giù, molte delle quali con alle spalle promettenti vivai.

Il fiore all’occhiello è sicuramente il Portosummaga, unica formazione professionistica di Portogruaro che milita nel campionato di C2 (girone C). I granata stanno facendo un torneo di vertice e, dopo aver comandato la classifica per alcune giornate, al momento sono in lotta per il terzo posto con San Marino e Spal. Ottimo il lavoro fatto dalla società del presidente Dino Mio, che ha recentemente regalato a mister Manuele Domenicali anche un giocatore prestigioso come Eddy Baggio, fratello del mitico “divin codino” Roberto. Ma tra i granata è molto attivo anche il settore giovanile, che schiera: Beretti nazionali (classe ’90) allenati da Claudio Damiani, Allievi nazionali (’91) affidati a Pierantonio Baruzzo, Allievi fascia B (’92) guidati da Orazio Spedicato, Giovanissimi nazionali (’93) seguiti da mister Antonino Favro, Giovanissimi sperimentali (’94) sotto la guida Moreno Tomasello, Esordienti (’95) il cui allenatore è Gerardo Furlanis, Pulcini (’98) di mister Antonio Lancellotti e i Primi

calci del 2000 affidati a Diego Soncin che partecipano al campionato Pulcini.

Attorno al Porto gravitano anche le società satellite Lemene e Due Gru di Portogruaro. Un universo di circa 180 tra ragazzi e bambini. «Il lavoro che facciamo sui giovani – spiega Sergio Pinzin, responsabile del settore giovanile del Portosummaga – è mirato alla crescita in prospettiva piuttosto che sull’ottenere risultati da subito. Ne sono un esempio i Beretti che hanno partecipato a questo campionato già lo scorso anno, ancora in età da Allievi. Sono giunti ultimi, ma in questa stagione, pur confrontandosi con giocatori di un anno in più, occupano il centro della classifica. Hanno fatto

esperienza e nella prossima stagione molti di loro matureranno ulteriormente in formazioni di Serie D o Eccellenza. Molto bene – continua il dirigente granata – si stanno comportando anche gli Allievi, meglio nel girone d’andata che nel ritorno, e i Giovanissimi nazionali» Oltre alla società del patron Mio ci sono tre realtà che per investimenti e dinamicità si stanno mettendo in particolare evidenza. In Eccellenza (girone B) spicca il Sagittaria Julia, formazione del patron Natalino Carnieletto allenata da Stefano Andretta che sta disputando un campionato di primissimo piano. La vetta non è lontana per i nerazzurri e

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permangono le ambizioni di salire in serie D. Se la promozione dovesse sfuggire quest’anno sarebbe pronto l’assalto il prossimo. Discorso simile per il Gruaro in Promozione che occupa i primi posti nel girone D, grazie all’ottimo lavoro di mister Agostino Flaborea, storico allenatore che traghettò il Porto fino all’Interregionale qualche anno fa.

A lui il compito di portare in Eccellenza il club del presidente Stefano Bortolussi. La testa è stata raggiunta in corso di stagione, grazie soprattutto alle reti di bomber Oscar Nicodemo. Ora è in vista la stretta finale: l’Eccellenza pare a portata di mano.

Scendendo di categoria troviamo il Mazzolada, anch’esso nell’orbita della famiglia Carnieletto. Inserita nel girone G di Prima, la formazione allenata da Davì è impegnata nelle zone nobili di classifica in una lotta serratissima con Portomansuè, Mestre e Silea. Salire in Promozione è cosa tutt’altro che impossibile.

Ma la gran parte delle società del Portogruarese milita nel campionato di Seconda categoria, precisamente nel girone O. Nelle posizioni che contano per i playoff c’è la Fossaltese di mister Lescarini l’unica in grado di sognare ancora un salto in avanti: una squadra tosta e ben messa in campo che ha dato filo da torcere a tutte le rivali, compreso quel Bibione apparso a tratti irresistibile quest’anno. L’Aurora-San Nicolò del presidente Massimo Zanon, frutto della fusione di qualche anno fa è allenata da mister Cecco. Lo scorso anno da neopromossa si è salvata ai playout e anche in questa stagione sta soffrendo per il mantenimento della categoria. Ma la grinta non manca di certo. Il Lugugnana aveva in mente il balzo in Prima, dopo che un anno fa in seguito a un ottimo campionato ha perso la finale playoff, ma le condizioni in questa annata non sono state del tutto favorevoli. I granata del presidente Ermes Bandolin giocano sul campo sportivo “Gino Tonasso” sotto la guida di Gabriele Verri: attualmente occupano la parte alta della graduatoria, abbastanza distanziati, però, dalle posizioni di testa. La Giussaghese, storica formazione di Seconda del presidente Angelo Prampero, è guidata da mister Conversano. La salvezza è cosa già sicura e un altro campionato in categoria appare ormai garantito. Lo stesso non si può dire del Pramaggiore - appena retrocesso dalla Prima dopo la sfortunata doppia sfida play-out con il Mira - che non riuscirà nell’impresa di risalire subito. Mister Zimolo, sostituto di Marzio, sta portando a termine un campionato ricco di alti e bassi. Infine, il Villanova guidato da Moretto che è in piena bagarre salvezza. Restare in categoria non sarà facile. Chiudiamo con una citazione per il Summaga, formazione che milita nel campionato di Terza con grande impegno di giocatori e dirigenti.

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MUSICAL BOX

marzo/aprile 2008

PATHOSRAY: l’America è...vicina!

Debutto discografico internazionale - management danese ed etichetta americana per il gruppo metal-progressive del nostro territorio di Gian Marco Orsini

U

n disco veramente bello e denso di significati, caratterizzato da ambientazioni musicali ispirate e da una qualità vocale di altissimo livello.

Ne abbiamo parlato con Ivan Moni Bidin, batterista della band, polistrumentista e compositore dei brani.

Puoi raccontarci la storia dei Pathosray?

Il gruppo nasce da una mia idea circa nell’anno duemila.

Insieme all’amico chitarrista e allora compagno di classe Luca Luison abbiamo cominciato a mettere giù le prime idee. Siamo stati influenzati dal progressive anni ’70 e da sonorità più moderne – soprattutto delle chitarre – ispirate al sound metal.

A noi si è poi aggiunto Marco Sandron, con la sua splendida voce.

Al momento della sua nascita, il gruppo è localizzato nel portogruarese, anzi, per meglio dire a Fossalta. Secondo te il nostro territorio è particolarmente stimolante per lo sviluppo di band musicali?

Sicuramente, nella nostra zona ci sono tanti ragazzi a cui piace suonare e comporre musica propria.

Dal 1997 in poi, ricordo che sono nati molti gruppi che componevano musica.

Tra questi, i Sunless, i World Demise, gli Eterogenia, i Reazione, i Polly’s Cream e tanti altri.

Tra questi gruppi c’era amicizia, perché eravamo tutti quasi coetanei; ci si trovava nei locali o in piazza e si parlava e si discuteva di musica.

Nascevano così idee di tutti i tipi e c’era un grandissimo entusiasmo!

In seguito, i Pathosray hanno aggiunto nuovi elementi alla formazione?

Sì, abbiamo trovato nel vicino Friuli i musicisti che tuttoggi costituiscono la line up della band.

Luca Luison è uscito dalla formazione, anche se le chitarre del disco sono suonate da lui.

Io e Marco, che suoniamo insieme da dodici anni, abbiamo continuato e a noi si sono aggiunti Fabio D’Amore al basso, Gianpaolo Rinaldi alle tastiere e Alessio Velliscig alle chitarre.

Ascoltando il disco, ho notato che spiccano sicuramente una notevole vena creativa e compositva e l’incredibile voce di Marco...

Io scrivo le musiche e, spesso, anche i testi e, ogni tanto, faccio anche degli arrangiamenti. Voglio però sottolineare come sia la partecipazione dell’intero gruppo allo sviluppo e all’arrangiamento dei brani a fornire il prodotto finale.

Noi siamo un vero gruppo, non un insieme di turnisti. Ci troviamo a provare, sviluppare e arrangiare i nostri pezzi insieme, giocando con il feeling che si è creato tra noi. Ogni tanto, mi capita di andare in studio di registrazione e di registrare dei provini in cui suono tutti gli strumenti. Poi li sottopongo all’ascolto dei miei compagni per una loro valutazione.

Io tengo molto di più al lavoro di gruppo, basato sul rapporto che abbiamo tra

noi, perché spesso e volentieri regala delle cose bellissime in fase di arrangiamento dei brani. Ritengo molto importante che i pezzi che scrivo piacciano agli altri del gruppo, così da poterci lavorare sopra con entusiasmo.

Noi siamo molto fortunati ad avere Marco come cantante, perché è sicuramente fuori dal comune.

C’è una forte tendenza, nel disco, alla ricerca melodica e tutte le parti suonate sono intese come funzionali ai brani, lasciando da parte ogni tentazione ipertecnica fine a se stessa...

E’vero, e questa è per noi una cosa fondamentale che deve essere capita.

Siamo etichettati come gruppo metalprogressive e questo fa storcere il naso a

molti. Le nostre parti strumentali, però, non sono mai degli show tecnici, semmai cercano di esprimere delle atmosfere o delle sensazioni.

Nonostante il disco mantenga alcune sonorità metal, la melodia delle parti cantate e suonate, nonchè l’intenzione di creare delle ambientazioni, favoriscono un facile ascolto...

Sono d’accordo. Abbiamo suonato e ascoltato metal, ma anche molta altra musica. La forma-canzone di ogni nostro brano ne favorisce sicuramente l’ascolto. I nostri pezzi si possono tranquillamente suonare in spiaggia con una chitarra acustica!

Io ho un batterismo più ispirato allo stile anni ’70, il tastierista ha una formazione

jazz, mentre chitarrista e bassista sono più moderni in senso metal. La voce di Marco è melodica, ma anche rock ‘n roll e può a volte ricordare gruppi come i Deep Purple, gli Europe o i Toto e quindi strizza l’occhio al pop.

Come funziona la produzione del cd?

Per realizzare l’album abbiamo lavorato in tre: il gruppo, il management danese “Intromental” e l’etichetta americana “Sensory”.

Il disco è distribuito a livello mondiale e si trova nei negozi di dischi. Incredibile, ma vero, abbiamo qualche problema di distribuzione proprio in Italia!

E ora andrete a suonare in America?

Sì, parteciperemo al “Prog Power” di Atlanta, un importante festival di rock progressivo che si terrà il 27 giugno prossimo. La settimana successiva, una volta rientrati in Italia, partiremo per l’Olanda e andremo a suonare al “Prog Power” Europa.

Vi prendete quindi delle belle soddisfazioni, visto che in questi anni avete avuto pochi spazi per suonare a causa del proliferare dei gruppi di cover e delle “tribute band”...

Abbiamo dovuto spesso rinunciare a suonare in pub e birrerie perché non facciamo le cover.

Siamo rimasti, quindi, in sala prove a lavorare sui nostri brani e ora pare sia arrivato il nostro momento, perché andremo a suonare su palchi importanti.

Ho assistito alla presentazione del vostro cd in un locale della zona e c’era davvero molta gente ad ascoltarvi. Si può fare parecchio pubblico, quindi, anche senza suonare le cover...

Non si deve incolpare il pubblico. La gente ha perso l’abitudine ad ascoltare certa musica a causa di un sistema commerciale che, secondo me, non è giusto: se diamo alla gente la possibilità di ascoltare musica nuova e non sempre le cover, possiamo creare ed educare un nuovo pubblico. Basta la volontà!

Come vedi il panorama musicale del nostro territorio?

Il portogruarese è senz’altro un’anomalia, vista l’altissima percentuale di musicisti. In altre città, anche molto più grandi, non è così.

Musicalmente, qui, c’è fermento e conosco molte persone, anche di grandi città, che sono rimaste impressionate dal movimento musicale che c’è qui da noi. E’una cosa bellissima vedere quanti bambini, per esempio, frequentano le scuole di musica. Sarebbe bello che tutto questo venisse sempre più valorizzato, fino a diventare un’icona del nostro territorio!

Progetti futuri?

Stiamo già lavorando al prossimo album.

E’molto importante, in ambito internazionale, rimanere sempre sulla scena per non essere dimenticati e, quindi, la nostra etichetta ci sta mettendo fretta.

Chi volesse leggere delle recensioni sul nostro album può visitare il sito www.pathosray.com.

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