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| NOVEMBRE | DICEMBRE | 2015

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EVENTI

Il programma completo della 30ª edizione della Fiera di Sant'Andrea, tra gli eventi più importanti dell'anno in città p.7

FUORISCENA

O M S I L L U B I N N A 8 1 IORI DI

G G A M I A VIETATO La violenza verbale e quella fisica si accompagnano ormai a quella sul web.

Il bullismo è una piaga sociale che prende anche il Portogruarese.

Viaggio esclusivo e senza filtri nel mondo dei giovani tra minacce, percosse, sopraffazione e una via d’uscita: lo sport. continua a pag. 4

Intervista al duo comico più famoso oggi in Italia: Ficarra&Picone. In occasione della messa in scena del loro ultimo spettacolo al Russolo, li incontriamo per un “selfie” p.10

CAFFÈ AI MOLINI Arriva il Natale, e per chi non si accontenta di starsene a casa, ecco alcuni preziosi consigli sui mini tour a tema che si possono fare nel nostro territorio p.11

BEAUTIFUL MIND E se fossimo già nel futuro?

Due giovani ricercatori del Portogruarese ci danno la risposta, facendoci scoprire l’evoluzione della tecnologia e della fisica p.12

L'ACQUOLINA Asparagi, peperoncino, zenzero o cioccolato. Sono solo alcuni dei cibi afrodisiaci capaci di riaccendere la passione tra un uomo e una donna.

Vediamoli insieme p.13

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LA CULTURA È NELLE IDEE

Per favore, ripartiamo dai comuni L'editoriale di Giulio Serra

V

Nel 2016 non pagheremo più la Tasi ma il Governo ha assicurato che i comuni saranno rimborsati della diminuzione del gettito.

Tutto bene? Non proprio

ia la Tasi, e i comuni? Il 2015 sta per andare in soffitta e come da prassi il Governo sta portando al Parlamento la cosiddetta Legge di Stabilità da approvare prima del 31 dicembre. Una manovra di finanza che viene stilata ogni anno e che serve (o dovrebbe servire) per incardinare l’economia del Paese negli anni a venire. Come in ogni famiglia, infatti, anche l’Italia necessita di tanto in tanto di un tagliando per fare il punto sulle cose che vanno e su quelle che vanno meno. E come in ogni famiglia che si rispetti si fanno i buoni propositi per l’anno che verrà cercando di sforbiciare le spese extra o eliminando alcuni ostacoli che ne rallentano la “ripresa”. La Tasi (acronimo che sta per Tassa sui Servizi Indivisibili) è uno di quei freni che il Governo reputa necessario eliminare per ridare ossigeno alle tasche degli italiani. Così, all’interno del disegno della nuova Legge di Stabilità il premier Matteo Renzi e il ministro alle Finanze Pier Carlo Padoan hanno scelto di abolirla assieme all’Imu sulla prima casa. Togliendo la Tasi dalle tasse in dote agli italiani, il Governo si è preso il “rischio” di dover fornire ai comuni il gettito mancante già dal 2016. La paura che ha oggi la maggior parte degli enti pubblici, infatti, è che l’abolizione della Tasi porti il vuoto nelle casse già misere dei comuni. Questa tassa finora è servita per mettere a posto i marciapiedi, cambiare le lampadine sui lampioni pubblici, tenere il decoro dentro e fuori le mura dei centri storici. E ora?

Lo scorso settembre, in un’intervista, il ministro Padoan si è premurato di dire che “i comuni saranno rimborsati in toto della diminuzione del gettito fiscale. E ovviamente questo lascia del tutto intatta la questione importante sulla quale stiamo continuando a lavorare: la riforma della finanza locale, con il superamento del patto di stabilità interno” (fonte: RaiNews 24). Ed ecco, quindi, l’ulteriore passaggio meritevole di approfondimento: il patto di stabilità. Da ben dieci anni, pur-

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novembre/dicembre 2015

in cassa. Una morsa che con la nuova Legge di Stabilità potrebbe finalmente vedere allentare la presa. Stando al disegno proposto dal Governo, le nuove regole consentiranno ai comuni che hanno risorse in cassa di impegnare le medesime per investimenti per circa 1 miliardo di euro nel 2016. In aggiunta, sarà consentito lo sblocco di pagamenti di investimenti già effettuati, e finora bloccati dal patto, a condizione che i comuni abbiano i soldi in cassa.

Tutto bene, dunque? Forse, perché stando a quanto scrive Il Sole 24 Ore dal 1° gennaio 2016 entreranno pienamente in vigore per i bilanci locali le norme sul pareggio di bilancio, le quali metteranno piede anche nei comuni, dove il pareggio costituzionale non era mai stato assaggiato. Sarebbe questo, dunque, un nuovo passo indietro che, nonostante le aperture sul patto di stabilità, ridarebbe fiato corto ai comuni. Nel 2016, insomma, la ripresa

è necessaria. Dopo un 2015 da “pareggio”, ora è giunto il momento della crescita. Per l’anno che verrà si parla di un +1 virgola del Pil: troppo poco se vogliamo sperare di restare aggrappati al treno dell’Europa e del mondo.

E allora è dai comuni che si può e si deve ripartire. Da quelli più virtuosi, ovviamente. E non basterà allentare le maglie del patto di stabilità. Negli enti pubblici ci vogliono nuove regole, una struttura operativa e dirigenziale da svecchiare, la possibilità di investire e di farlo bene (e non con gare al ribasso e al “massacro”). Se almeno una di queste cose si incomincerà a intravvedere nei nostri comuni a partire dal 2016 potremo dirci non certamente soddisfatti ma perlomeno più ottimisti per il futuro. In caso contrario, Tasi o non Tasi, patto di stabilità o non patto di stabilità, pareggio costituzionale o non pareggio costituzionale, il risultato, ahinoi!, non cambierà.

SOMMARIO EDITORIALE

3

Ridiamo fiato ai comuni IN COPERTINA

4

Giovani violenti L'ANDRONE

6

Palazzo Doardo EVENTI

7

La Fiera di Sant'Andrea LA PAROLA A

8 8 9 9

Agenzia Meneghini Centro Medico Sant'Andrea Il Porto del Cadore Asvo FUORISCENA

Intervista a Ficarra&Picone 10 UN CAFFÈ AI MOLINI

Il tour di Natale

BEAUTIFUL MIND

Il futuro è adesso

11 12

L'ACQUOLINA IN BOCCA

Cibi afrodisiaci

13

ROMANZO D'APPENDICE

L'ombretta perfetta (VI puntata)

GIOCHERELLANDO

Cruciverba e crucipuzzle

14 15

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Supplemento a: www.Portogruaro.Net del 16/11/2015 Reg. Trib. di Venezia - n. 10 del 05/05/2006 Iscrizione al ROC n. 17423 Direzione e Redazione: Borgo San Gottardo, 55 - 30026 Portogruaro (VE) Tel. e Fax 0421 280444 Email: magazine@portogruaro.net Direttore Responsabile: Giulio Serra Direttore Editoriale: Vincenzo Zollo In redazione: Leandro Costa, Massimo Cuomo, Giulia De Luca, Vito Digiorgio, Gianni Marella, Andrea Rubin Si ringrazia il Comune di Portogruaro per il programma della Fiera di Sant'Andrea “LA PAROLA A...” è una rubrica di inserzioni promozionali redazionali a pagamento.

In riferimento al racconto di Massimo Cuomo nella rubrica “Romanzo d'appendice” si precisa che ogni riferimento a persone esistenti/esistite e/o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.

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ORARI

troppo, i comuni più virtuosi, tra cui quello di Portogruaro, sono costretti a vivere quotidianamente con il cappio al collo per via di questo dannato patto di stabilità, ossia l’impossibilità di spendere oltre il consentito dal governo centrale (e dall’Europa!) nonostante centinaia di migliaia di euro

MARTEDÌ 13:00 - 20:00 MERCOLEDÌ 8:30 - 12:30 / 15:00 - 19:00 GIOVEDÌ 15:00 - 22:00 VENERDÌ 09:00 - 17:00 SABATO 09:00 - 17:00 SU APPUNTAMENTO (lunedì chiuso) Tel. 0421 74393 PORTOGRUARO - Via F. Magellano, 1/b int. 1 seguici su

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novembre/dicembre 2015

I T N E anche sul web L IO

IN COPERTINA

V

Il fenomeno del bullismo tocca da vicino anche il nostro territorio

P

icchiati e costretti a inginocchiarsi davanti alla baby gang.

Il tutto sembra nato dalla richiesta di un accendino prestato dalle vittime e non più restituito dai bulli. È accaduto qualche settimana fa a Legnano, nell’hinterland milanese.

Ci spostiamo di alcune centinaia di chilometri, ma lo scenario non cambia. Mestre. Una giornata come altre in una scuola media del centro. Un tredicenne si presenta a scuola con un coltello nello zaino. Durante l’ora di educazione fisica, all’interno dello spogliatoio, estrae l’arma per minacciare un compagno di classe. Spesso i protagonisti di questi episodi di violenza sono delle ragazze. A Pordenone due sedicenni sono state denunciate dalla polizia per violenza e minacce nei confronti di un’altra minorenne.

Avevano sottratto ad una coetanea il cellulare, dopo averla colpita con calci e pugni. I riflettori dei media si accendono quotidianamente su episodi di aggressione e violenza, ponendo l’accento sulla diffusione massiccia di questo fenomeno tra i giovani. E che assume un impatto devastante soprattutto se la violenza è perpetrata attraverso i mezzi elettronici. In questo terzo e ultimo approfondimento dedicato al mondo giovanile, ci addentreremo tra le pieghe di un fenomeno, quello del bullismo, in costante e pericolosa crescita. Dopo esserci occupati nelle puntate precedenti di esperienze legate allo sballo, dopo aver ascoltato direttamente dalle voci dei nostri ragazzi testimonianze e racconti in tema di sessualità, eccoci pronti per un altro viaggio nel caleidoscopico universo giovanile.

mo, ad esempio, al ragazzo deluso dalla propria storia d’amore che pubblica in rete video o foto della fidanzata in atteggiamenti intimi.

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UNO SGUARDO AL NOSTRO TERRITORIO Qual è la situazione nel nostro territorio? Il Portogruarese può dirsi un’isola felice solo perché non rimbalza agli onori della cronaca? Per rispondere a questa domanda ci siamo rivolti al Rotary Club Portogruaro, che due anni fa ha avviato un programma di prevenzione sul cyber bullismo con una ricerca sul fenomeno condotta in collaborazione con l’Università di Pavia. “I dati emersi da questa ricerca – ci spiega Nilla Verzolatto, psicologa e psicoterapeuta dell’Ospedale di Portogruaro – mostrano come il nostro territorio risponda alle dinamiche nazionali. Sia chi attiva il bullismo sia chi lo riceve sono soggetti in difficoltà, che si trovano in una condizione di disagio”. La ricerca effettuata dal Rotary si è concentrata, in particolar modo, sul cosiddetto cyber bullismo.

Un fenomeno molto più traumatico del bullismo tradizionale, e che per certi versi si sovrappone a quest’ultimo, ma che ha devastanti ripercussioni sulla salute mentale e sul benessere degli individui. Le vittime di questa violenza vivono in una condizione di impotenza e stigma sociale. Pensia-

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Aggressore e vittima: un filo rosso li accomuna, ovvero la stessa condizione di disagio. Il bullismo, che si concretizza in atteggiamenti violenti e denigratori nei confronti dell’altro, è espressione tipica del disagio giovanile. Il Rotary Club, che si occupa anche dell’aspetto del benessere giovanile, inseguendo l’obiettivo di costruire una società dell’eccellenza, riserva una particolare attenzione al mondo dei giovani, considerati le eccellenze del domani. Da qui il progetto di realizzare una ricerca tra gli studenti del territorio per esaminare il fenomeno del bullismo e fornirne una chiave di lettura. “L’obiettivo generale di questo nostro service – ci spiegano dal Rotary Club – è quello di realizzare, tramite l’analisi del territorio, un supporto ai giovani nel comprendere i diversi aspetti di pericolo collegati alla pubblicazione, tramite strumenti informatici, di atti di violenza fisica e psicologica, coinvolgendo anche genitori e insegnanti. Attraverso una ricerca sul nostro territorio, abbiamo inteso indagare la percezione del bullismo elettronico in adolescenza, con particolare riferimento alle conseguenze psicologiche e psicosomatiche, emotive e comportamentali che i giovani associano a questo fenomeno”. Dalla ricerca emerge come, per i ragazzi intervistati, l’isolamento è la conseguenza principale del cyber bullismo. Per il 69% di essi, chi subisce il bullismo si rifiuta di andare a scuola o di fare sport, ma è soprattutto la dimensione della socialità a risentirne.

Il 65% afferma che le vittime non vogliono più uscire di casa o vedere gli amici, evitano di confidarsi con chi sta loro vicino. Anche effetti più gravi sembrano essere ben percepiti dai ragazzi. Secondo il 57% degli intervistati le vittime di cyber bullismo vanno in depressione, il 44% ha la percezione che potrebbero decidere di farsi del male o anche peggio. Ma quali sono i motivi alla base dell’atteggiamento violento? Le ragioni più probabili, stando ai rilievi emersi dall’indagine condotta dal Rotary vanno ricercate nelle caratteristiche fisiche (per il

IN COPERTINA

68% degli intervistati), nella timidezza (65%), nell’essere brutti (59%) o, al contrario, troppo belli (40%), nell’essere “secchioni” (55%), nell’essere stranieri (44%). Anche l’orientamento sessuale e la disabilità hanno il loro peso. La raccolta di dati ha permesso di delineare anche il profilo del cyber bullo “tipico”: colui che mette in atto il bullismo si comporta in maniera analoga anche in contesti non virtuali e, soprattutto, conosce di persona le sue vittime. “Questa ricerca sul territorio – afferma la dottoressa Verzolatto – ha consentito di organizzare le informazioni in un sito internet creato appositamente, dove i ragazzi possono richiedere delucidazioni e trovare numeri di telefono della Questura”. Il progetto si è articolato in un ulteriore passaggio, che si è concretizzato nella traduzione di tutte le informazioni raccolte in un’attività di prevenzione.

Grazie al finanziamento del Rotary Club Portogruaro, il Servizio per le Dipendenze è riuscito ad avviare un programma dedicato a scuole medie e medie superiori con l’obiettivo di formare gli insegnanti per intervenire sul disagio degli adolescenti. “Il progetto Unplugged – prosegue la dottoressa Verzolatto – è stato avviato dal Servizio per le Dipendenze dell’Ulss 10 con l’obiettivo di prevenzione delle tossicodipendenze. Tuttavia, la letteratura medica dimostra che per fare veramente prevenzione sui ragazzi è necessario lavorare sul concetto di disagio, che si concretizza oltre che nelle varie dipendenze, anche nel bullismo e nei comportamenti asociali. Diviene quindi importante lavorare sulla costruzione del sé nella fase giovanile e su tutto ciò che ne impedisce la corretta strutturazione”. “Il progetto del Ser.D. – conclude la dottoressa – ha ottenuto il finanziamento in quanto rispondente all’accezione ampia di prevenzione. Abbiamo quindi chiesto di allargare l’attività al tema del bullismo, per sondare il quale abbiamo appunto avviato un’indagine nel nostro territorio”.

LA PREVENZIONE Cosa fare per prevenire il fenomeno? È necessario, anzitutto, agire sui fattori di rischio. Dall’analisi condotta emerge come le strade perseguibili siano diverse. Inevitabile il richiamo al valore educativo della scuola, l’am-

novembre/dicembre 2015 biente nel quale l’adolescente socializza con i coetanei. E dove sperimenta o subisce il bullismo. La percezione dell’aggressività connessa alle dinamiche di “branco” è riconosciuta da molti dei giovani che abbiamo intervistato. “Le dinamiche di branco – ci spiega Sabrina – aumentano l’euforia dell’atto di bullismo o di violenza che si sta commettendo. Un ragazzo che compie un atto di violenza per impulsività potrebbe anche accorgersi dell’errore. Tuttavia, se incitato dal gruppo non solo non lo noterà, ma si sentirà lodato e apprezzato per quel gesto”. Tra i fattori di rischio c’è sicuramente l’influenza dei media. Sul pesante impatto a livello psicologico del cyber bullismo, sono tutti d’accordo. “La violenza sulla rete è amplificata perché è pubblica, così la possono vedere tutti – ci dice Diego – per cui chi viene aggredito si sente privo di difese e crolla il suo essere persona”.

Un fenomeno preoccupante, quello del bullismo, un’emergenza su cui vigilare con la massima attenzione.

“Ci troviamo di fronte a continue minacce – argomenta un’altra ragazza – soprattutto perché il mondo della rete viaggia velocissimo, ma forse chiamarla emergenza porterebbe solo

vantaggio a quei ragazzi che non si sentono toccati dal tema, che non realizzano che basta poco per commettere violenza, per provocare effetti irreparabili”. “Sulla rete – ci dice Elisa – gli episodi sono notevolmente amplificati. Proprio perché pubblici e più umilianti, l’effetto sulla vittima è molto più profondo, e proprio perché sottoposti agli occhi di molti anche solo un like può provocare l’effetto branco per chi mette in atto la violenza”. Promuovere i valori educativi della scuola e proporre modelli positivi di socializzazione. Per proteggere i giovani è fondamentale agire a livello scolastico attraverso percorsi didattici ed educativi. “Sarebbe opportuno fare un percorso sul bullismo già alle scuole medie – spiega Emanuele – in modo che i ragazzi siano più ricettivi sul tema e possano capire quali rischi corrono”. “Il tema violenza viene affrontato a scuola – dice Sabrina – ma per ignoranza o superficialità non si riesce a trasmettere la gravità del fenomeno”. Il progetto Unplugged si inserisce proprio nell’ottica di fare della scuola un baluardo nella lotta contro il dilagare del bullismo. Una battaglia che passa attraverso il contrasto alla mancanza di regole che caratterizza

BIRRIFICIO ARTIGIANALE

5

non solo l’ambiente sociale e familiare, ma anche quello scolastico. “Dopo aver scattato una fotografia nitida del fenomeno attraverso i questionari rivolti ai giovani e avere avviato il progetto di prevenzione – conclude la dottoressa Verzolatto –, l’attività toccherà gli altri attori coinvolti nel processo educativo. Organizzeremo una serata assieme a genitori e insegnanti per presentare i dati emersi dalla nostra indagine e, soprattutto, per sensibilizzare a leggere le situazioni di disagio. Molto spesso, infatti, sia genitori che insegnanti non riescono a percepire il disagio dei loro figli e alunni e a riconoscere le potenziali situazioni di pericolo”.

COMBATTERE IL DISAGIO CON LO SPORT

Abbiamo visto come all’origine della violenza giovanile ci siano diverse forme di disagio. Lo sport, inteso come strumento di inclusione sociale, può essere un ottimo strumento per incanalare la rabbia. Ce lo confermano anche i giovani che abbiamo intervistato, i quali intravedono nella pratica sportiva una valvola per sfogare rabbia e frustrazioni. Ci riferiamo, soprattutto, a quelle discipline sportive che si basano sul controllo e dosaggio dell’aggressività, come le arti marziali. “Riuscire a incanalare l’aggressività è sicuramente uno dei benefici di questo sport” ci spiega il Maestro Marco Dotta, che presiede l’associazione sportiva dilettantistica Judo Kiai Atena Portogruaro. Nella sua lunga carriera ha visto passare sotto la propria lente centinaia di ragazzi. “Negli ultimi anni – racconta Dotta – abbiamo riscontrato un interesse maggiore verso questa disciplina. Molti genitori si presentano da noi perché i loro figli vogliono praticare il judo. Arrivano molti adolescenti timidi, per i quali questo sport può costituire uno strumento fondamentale per aiutare loro ad acquisire sicurezza e autostima.

Ci sono, invece, quei ragazzi, che potremmo definire più vivaci, per i quali il judo è uno sport che li può aiutare a calmarsi e aumentare l’autocontrollo”. Uno sport nel quale l’allenamento fisico si accompagna ad un altrettanto importante allenamento della mente. “Il nostro è uno sport in cui si lavora molto sulla parte fisica, ma anche sulla parte psichica, allo scopo di ottenere un’ottima disciplina di sé.

Sorrido quando si presentano da me persone che vogliono avvicinarsi al judo per imparare le tecniche risolutive. Praticare judo richiede il sacrificio di fare allenamento alle sei di mattina al freddo per temprare il fisico” conclude il Maestro. I romani lo sapevano benissimo: mens sana in corpore sano.

Vito Digiorgio |

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L'ANDRONE

novembre/dicembre 2015

Quando i palazzi raccontano di vite lontane Palazzo Doardo, sito in via Cavour a Portogruaro, è un maestoso manufatto ricco di storia e di frammenti di vite perdute. Tra grandi successi e altrettante discese Entra e scopri da vicino gli interni di Palazzo Doardo puntando la videocamera del tuo smartphone sul QR code.

C

i sono palazzi che parlano.

Raccontano storie di vite lontane nel tempo, incidono sui muri antichi matrimoni, affari di cuore e di denari, tratteggiano linee e contorni di uomini e donne, di vecchi e bambini. Uno di questi è senz’altro Palazzo Doardo, l’enorme manufatto di stile rinascimentale che troneggia – più alto di tutti – in via Cavour 11, a Portogruaro. La maestosità di Palazzo Doardo non mente la sua storia pluricentenaria, fatta in gran parte di continue modifiche, aggiunte, riassetti, implementazioni. “Le più significative – ci spiega Marco Doardo – riguardano la chiusura delle due calli che fino al 1800, circa, delimitavano i confini della casa da una parte e dall’altra, accompagnando i passanti dalla strada al fiume retrostante.

In quel tempo, infatti, il proprietario del palazzo, un certo Bonazza, decise di ampliare l’abitazione, erigendo lungo la cortina delle case due nuove pareti, che inclusero nell’edificio quegli spazi pubblici e che ancora oggi sopravvivono intatte”. Una modifica, questa, le cui “cicatrici” restano ben visibili dal giardino interno in corrispondenza di due evidenti tagli verticali che incidono a sinistra e a destra la casa. “Oltretutto – aggiunge il proprietario – pare che questa modifica abbia comportato anche una sistemazione diversa dei balconi (ricomposizione dei fori, ridisegno della forometria, ricomposizione della facciata, ecc…), i quali sono stati riposizionati per ovviare alle nuove simmetrie venutesi a creare con le aggiunte laterali”. A Palazzo Doardo si respira la storia di nobili famiglie e grandi personaggi. Dopo la caduta in disgrazia del vecchio proprietario, nel 1930 la famiglia Doardo acquista l’immobile all’asta. La facciata conserva, appena sotto il cornicione a coronamento dell’edificio, dei frammenti di vecchi affreschi, e all’interno si apre un grazioso giardino, che fino agli inizi del secolo scorso aveva mantenuto un impianto all’italiana. Ma viene il tempo della guerra, è il 1940, e la famiglia Doardo sfrutta un lembo di quel terreno per dotarsi di un rifugio antimissilistico. “Mia nonna – racconta Marco Doardo – era spaventata dalla guerra. Ogni volta che udiva i bombardamenti aerei che venivano fatti nella zona della stazione ferroviaria si terrorizzava. Così, lei e suo marito si sono costruiti un bunker in calcestruzzo armato in grado di prendere 500 chilogrammi di tritolo in pieno e 1000 di striscio. All’interno c’erano una cameretta e un tavolo con qualche sedia. Alla fine – conclude sorridendo –, non è mai stato usato perché quando avvenivano i bombardamenti, i miei nonni o erano a letto a dormire o in cucina a mangia-

re, e nessuno dei due aveva voglia di alzarsi per uscire in giardino e rifugiarsi nel bunker”. Innestata all’interno dell’ampio giardino, addossata al muro di cinta, vi è anche una graziosa casetta, costruita dopo l’eliminazione delle due calli (casetta costruita proprio sul sedime di una delle due antiche calli).

Questa, nei primi del Novecento, era la dimora per la servitù, che contava ben nove membri: sette cameriere, una cuoca e un addetto alla caldaia, perché, essendo a carbone, questa prevedeva un fuochista di professione. I Doardo arrivano a Portogruaro all’inizio del XX

secolo da Piove di Sacco. “Mio nonno – dice Marco Doardo – venne a lavorare per qualche anno al Consorzio di Bonifica come esperto di idrovore. Dopo un paio d’anni si mise in proprio, iniziando la sua avventura professionale con quattro cavalli e due carri. Negli anni ’30 e ’40 fece tantissime bonifiche e lavori di cementificazione, facendo grossi interventi di canalizzazione a Torviscosa”. Negli anni nascono quattro figli

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24 dicembre dopo la messa delle h. 23 26 dicembre dalle h. 17 alle h. 19 27 dicembre dalle h. 17 alle h. 19 03 gennaio dalle h. 17 alle h. 19 06 gennaio dalle h. 17 alle h. 19 10 gennaio dalle h. 17 alle h. 19 INGRESSO LIBERO

visita e accesso agevolato per disabili e loro accompagnatori

In caso di cattivo tempo le rappresentazioni verranno annullate per info consultare il sito: www.presepio-vivente.it

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(due femmine e due maschi), tra cui il padre di Marco, nel 1927, che sposa una Foligno. “Questa famiglia – spiega Marco Doardo – ha una storia articolata fatta di grandi personaggi, grandi successi e altrettante cadute”. E in effetti è proprio così: Carlo Foligno è Podestà di Portogruaro (oggi lo chiameremmo sindaco) ai tempi del fascismo, dal 1923 al 1925; Margherita Sartirana in Foligno collabora per diversi anni con l’allora Cardinale Celso Benigno Costantini, occupandosi in particolare dell’Istituto dei figli della guerra di Portogruaro; Cesare Foligno si trasferisce giovane a Londra e lì diviene professore ad Oxford, traducendo in lingua inglese Dante e facendosi così apprezzare in tutta Europa come letterato e cattedratico. E poi arrivano le cadute: Decio Foligno si costruisce un impero, diviene tra i più bravi borsisti alla Borsa di Milano, acquista svariati ettari di terra tra l’Istria, Milano e la Venezia Orientale. Ma i figli in poco tempo ne dissipano l’enorme patrimonio, facendo precipitare le economie della famiglia. La visita a Palazzo Doardo di Portogruaro.Net e della delegazione del FAI di Portogruaro (lo storico Roberto Sandron e l’architetto Dino Pellegrini) termina con uno sguardo fugace alla facciata dell’antico immobile. E in quel momento, in un moto di suggestione, ci par di scorgere tutti quegli uomini e tutte quelle donne, che l’hanno per così tanto tempo vissuto, approssimarsi ai balconi mentre, sfumati, sventolano un ultimo saluto di addio.

S.G. | Questa rubrica è realizzata grazie al contributo di:

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EVENTI

novembre/dicembre 2015

Fiera di Sant’Andrea ovem -29 n

22-28

bre 20

Antica Sagra Mercato delle Oche e degli Stivali di Portogruaro

15

DOMENICA 22 NOVEMBRE GIORNATA DELLE ASSOCIAZIONI E DEI BAMBINI Stands con esposizione di prodotti e oggetti artigianali a cura delle Associazioni, Comitati, Enti e realtà locali.

Gelat’OCA: il gelato in onore dell’oca a cura dei gelatieri della Città

Villa Comunale - Sala Caminetto ore 15.00 - 19.00 Annullo filatelico dedicato al Lison Docg e Degustazione di selezione delle migliori etichette di Lison Docg del territorio (a pagamento), a cura di Strada Vini DOC Lison-Pramaggiore e Consorzio Vini Venezia Centro Culturale Palazzo Altan Venanzio ore 16.00 Presentazione del catalogo della mostra di Danilo Furlanis “Le gru voleranno ancora" Museo Nazionale Concordiese ore 16.00 Visite guidate gratuite a cura del Gr.A.V.O. e Fondazione “Antonio Colluto” Palazzo Municipale - Sala Consiliare ore 17.00 “Antonio, Bartolomeo e Alvise Vivarini. Un atelier rinascimentale da scoprire.” Conferenza del prof. GianDomenico Romanelli, già Direttore dei Musei Civici di Venezia, a cura del FAI - Delegazione di Portogruaro Teatro Comunale Luigi Russolo ore 19.00 Presentazione del film “ROSSO MILLEMIGLIA” ambientato anche a Portogruaro - ospiti in sala alcuni attori del film. A seguire la proiezione del film Piazza Duomo in orari diversi durante tutta la Fiera Brevi esibizioni del Coro Alpino Gruppo di Portogruaro

Nelle vie del Centro Storico dalle ore 11.00 Sbandieratori e Tamburini

DOMENICA 29 NOVEMBRE

Piazza della Repubblica ore 11.45 Saluto per l’apertura ufficiale della Fiera e presentazione del 27° Piatto d’Autore di Pro Loco Portogruaro ore 12.00 Brindisi inaugurale con i Cittadini

Centro storico Fiera mercato, stands espositivi, artigianato artistico, prodotti enogastronomici locali, tradizioni, arte, intrattenimenti. Gelat’OCA: il gelato in onore dell’oca a cura dei gelatieri della Città

Palazzo Altan Venanzio e Galleria Ai Molini dal 21 al 30 novembre Mostra “Progetto per un Museo” Collezione completa di opere d’arte figurativa di Pro Loco Portogruaro Galleria Ai Molini Inaugurazione sabato 21 novembre alle ore 18.00

Palazzo Municipale - Sala Consiliare ore 9.30 Convegno “Nuovi scenari per il manifatturiero artigiano” a cura di Confartigianato Imprese Veneto Orientale

Palazzo Municipale - Sala delle Colonne Esposizione delle creazioni dell’Associazione Pazze per le pezze Via Mazzini - La strada dei putei Mercatino e scambio a scopo benefico aperto a tutti i bambini Via del Rastrello - Via dell’arte Esposizione di arti figurative a cura dell’Associazione culturale “Luigi Russolo” di Portogruaro Villa Comunale - Sala Caminetto Mostra di modellismo ferroviario a cura di Fermodel Club Portogruaro

Palazzo Municipale - Sala Consiliare ore 11.30 Consegna Premio Eccellenze Città di Portogruaro - 3ª Edizione

Palazzo Municipale - Sala Colonne ore 10.00 - 12.00 / 15.00 - 19.00 ECCELLENZE ARTIGIANE - Mostra Fotografica a cura di Confartigianato Imprese Veneto Orientale Piazza Duomo “DolceLemene” - 4ª Edizione - Esposizione Cioccolato a cura di Confartigianato Imprese Veneto Orientale Liston L'angolo artigiano del luppolo - stands di birrifici a cura di Confartigianato Imprese Veneto Orientale Via Mazzini - La strada dei putei Mercatino e scambio a scopo benefico aperto a tutti i bambini

Piazzetta Pescheria ore 10.00 - 13.00 / 14.00 - 17.00 Escursione sul fiume Lemene con tipica Caorlina a cura dell’Associazione Dilettantistica Voga Concordiese

Via del Rastrello - Via dell’arte Esposizione di arti figurative a cura dell’Associazione culturale “Luigi Russolo” di Portogruaro

Piazza della Repubblica ore 15.00 Visita guidata: “Il Duomo di Sant'Andrea. Storia e patrimonio d'arte della concattedrale della città" a cura di Nilla Cicuto e Mariangela Flaborea, è gradita la prenotazione cell. 347 9055738 - 340 7604072

Borgo S. Nicolò Esposizione macchine e attrezzature agricole

Museo della Città - Torre S. Agnese aperto giovedì 10.00 - 12.00 e sabato e domenica 10.00 - 12.00 / 15.00 - 17.00

Torre S. Agnese - Museo della Città ore 18.00 Presentazione Mostra Piatti d'autore della Fiera di Sant'Andrea 2015 ad opera della pittrice Renata Gallio a cura di Pro Loco Portogruaro LE ARTI A PALAZZO Galleria di Casa Pasquale - Corso Martiri della Libertà 68: il M° Giulio Bornacin espone la scultura in pietra “Ultima Cena” LUNA PARK Piazza Castello da sabato 21 novembre fino a lunedì 30 novembre Promozioni: il sabato 21 e il sabato 28 biglietti ridotti: prendi due e paghi uno mercoledì 25 e lunedì 30 tutte le giostre a 1 euro

SANT’ANDREA PER I BAMBINI Palazzo Altan Venanzio - Via Seminario 27 Sabato 21 novembre

Villa Comunale Cortile dell’oca - Degustazione e vendita prodotti dell’oca Stands della Confederazione Italiana Agricoltori- esposizione, vendita e degustazione prodotti LE ARTI A PALAZZO Palazzo Longo - Corso Martiri della Libertà n. 36 Mostra “Teste d’Autore” a cura dell’Associazione Accordi di Portogruaro Piazza Duomo in orari diversi durante tutta la Fiera Brevi esibizioni del Coro Alpino Gruppo di Portogruaro Museo della Città - Torre S. Agnese aperto giovedì 10.00 - 12.00 e sabato e domenica 10.00 - 12.00 / 15.00 - 17.00

SANT’ANDREA PER I BAMBINI Palazzo Altan Venanzio Via Seminario 27 ore 10.30 Il mondo in una stanza Per bambini e famiglie. Alla Domus Aurea un’avventura nel mondo antico - Incontro con l’autrice Manuela Piovesan. A seguire visita guidata al Museo Nazionale Concordiese a cura di Francesca Benvegnù ore 16.00 Pagine in scena edizione speciale I bambini di “A sipario aperto” presentano lo spettacolo da “Il gregge” di Margarita Del Mazo A cura di Lab 360°

Per bambini dai 6 ai 10 anni ore 15.00 - 15.45 In viaggio tra cielo e terra Letture animate a cura di La Luna al guinzaglio. A seguire, per chi lo desidera, ore 16.00 - 17.15 Giochi di carta atelier a cura di Maria Grazia Colonnello

Prenotazioni presso Biblioteca 0421 277284/1 - biblioteca@comune.portogruaro.ve.it

Domenica 22 Novembre

Piazzetta Pescheria ore 10.00 - 13.00 / 14.00 - 17.00 Escursione sul fiume Lemene con tipica caorlina a cura dell’Associazione Dilettantistica Voga Concordiese

Per bambini dai 3 ai 5 anni ore 10.30 - 11.15 / 11.30 - 12.15 Pagine di scena Lettura animata a cura di Lab 360°, per bambini dai 7 agli 11 anni ore 15.00 - 17.00 NOI, autori Laboratorio sulla costruzione del libro con tecniche pop-up a cura di Barbara Mino, per bambini e famiglie ore 17.30 Il vento in testa. Che roba la bora Spettacolo teatrale a cura di La luna al guinzaglio e Artivarti Prenotazioni presso Biblioteca 0421 277284/1 - biblioteca@comune.portogruaro.ve.it

e....in Piazza della Repubblica dalle ore 15.00 BURATTINI PER TUTTI I BAMBINI

Villa Comunale ore 12.00 “SOR-RISI E OCA” per solidarietà Degustazione di riso con salsiccia d’oca Piazza della Repubblica ore 15.00 - Borgo S. Giovanni ore 16.00 Gruppo Danze Antiche Valvasone “Corte Gaudia” Piazza della Repubblica ore 15.00 Visita guidata: “Il Duomo di Sant'Andrea. Storia e patrimonio d'arte della concattedrale della città" a cura di Nilla Cicuto e Mariangela Flaborea, è gradita la prenotazione cell. 347 9055738 - 340 7604072 Museo Nazionale Concordiese ore 16.00 Visite guidate gratuite a cura del Gr.A.V.O. e Fondazione “Antonio Colluto”

SABATO 28 NOVEMBRE

Teatro Comunale Luigi Russolo ore 18.00 L’OPERA METROPOLITANA - Concerto Orchestra della Fenice (musiche di Vivaldi, Corelli, Scarlatti, Geminiani) Fondazione Teatro La Fenice di Venezia - Fondazione S. Stefano di Portogruaro

Centro storico Fiera mercato, stands espositivi, artigianato artistico, prodotti enogastronomici locali, tradizioni, arte, intrattenimenti. Gelat’OCA: il gelato in onore dell’oca a cura dei gelatieri della Città

Piazza della Repubblica ore 19.00 - 19.30 Spettacolo finale: MUSICA, FUOCO, MAGIA…

Villa Comunale - Sala Caminetto ore 10.00 MELOGRANO: pianta generosa. Esperienze di un progetto veneto di filiera corta per lo sviluppo delle piccole aziende agricole. Convegno e degustazioni a cura di COPAGRI Venezia Palazzo Municipale - Sala Colonne ore 10.00 - 12.00 / 15.00 - 19.00 ECCELLENZE ARTIGIANE - Mostra Fotografica a cura di Confartigianato Imprese Veneto Orientale

LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2015 FESTA DEL PATRONO SANT’ANDREA Duomo di Sant’Andrea Apostolo ore 20.45 Concerto nella Festa del Patrono Sant’Andrea Coro Città di Portogruaro

Piazza Duomo “DolceLemene” - 4ª Edizione - Esposizione Cioccolato a cura di Confartigianato Imprese Veneto Orientale Liston L'angolo artigiano del luppolo - stands di birrifici a cura di Confartigianato Imprese Veneto Orientale Via Mazzini - La Strada dei putei Mercatino e scambio a scopo benefico aperto a tutti i bambini Via del Rastrello - Via dell’arte Esposizione di arti figurative a cura dell’Associazione culturale “Luigi Russolo” di Portogruaro Borgo S. Nicolò Esposizione macchine e attrezzature agricole

Villa Comunale Cortile dell’oca - Degustazione e vendita prodotti dell’oca. Stands della Confederazione Italiana Agricoltori - esposizione, vendita e degustazione prodotti LE ARTI A PALAZZO Palazzo Longo - Corso Martiri della Libertà n. 36 Mostra “Teste d’Autore” a cura dell’Associazione Accordi di Portogruaro Museo della Città - Torre S. Agnese aperto giovedì 10.00 - 12.00 e sabato e domenica 10.00 - 12.00 / 15.00 - 17.00 Piazzetta della Pescheria ore 14.00 - 17.00 Escursione sul fiume Lemene con tipica caorlina a cura dell’Associazione Dilettantistica Voga Concordiese Piazza della Repubblica ore 15.00 Visita guidata: “Il Duomo di Sant'Andrea. Storia e patrimonio d'arte della concattedrale della città" a cura di Nilla Cicuto e Mariangela Flaborea, è gradita la prenotazione cell. 347 9055738 - 340 7604072

ALTRI APPUNTAMENTI DAL 14 AL 30 NOVEMBRE Sabato 14 novembre ore 16.00 Palazzo Municipale - Sala Consiliare Premio di Laurea “Giovanni Lorenzin” a cura dell’Associazione Lorenzin Giovedì 19 novembre ore 16.00 Parco della pace Appuntamenti botanici di “Tracce d’autunno” Giovedì 19 novembre ore 20.30 Teatro Comunale Luigi Russolo Stef Burns League - Roots & Wings Tour Venerdì 20 novembre ore 18.15 Palazzo Altan Venanzio “I nostri scrittori” Incontro con Alessio Alessandrini “La Tedesca” Dal 21 al 30 novembre Palazzo Venanzio e Galleria Ai Molini Mostra “Progetto per un Museo” Collezione completa di opere d’arte figurativa di Pro Loco Portogruaro. Inaugurazione sabato 21 novembre ore 18.00 Sabato 21 novembre ore 10.30 Collegio Marconi Conferenza “ Oggi parliamo di: alimentazione, spezie e strategie per il benessere” relatori: Dr. Luca Cancian, Dr. Giorgio Giorda, Dr. Renato Cannizzaro del CRO di Aviano, a cura dell'associazione Amici del Collegio Marconi Venerdì 27 novembre ore 18.15 Palazzo Altan Venanzio “I nostri scrittori” Ariego Rizzetto “Vacanze campagnuole: Teglio 1848” Venerdì 27 novembre ore 18.30 Palazzo Vescovile Via Seminario Apertura Mostra Fotografica “Dolomiti l’emozione della luce” a cura del Club Alpino Italiano sez. Portogruaro Per maggiori informazioni si rimanda al sito del Comune di Portogruaro: www.comune.portogruaro.ve.it

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LA PAROLA A

novembre/dicembre 2015

• PRATICHE AUTO • PRATICHE TRASPORTO MERCI • BOLLO AUTO • RINNOVO PATENTE

Agenzia Meneghini: le pratiche auto tra tradizione e futuro.

Responsabile era proprio il Sig. Meneghini.

Insomma l’Agenzia Meneghini è ricca di storia sia per la comunità locale che per il territorio nazionale. È risaputo però, che per guidare bene una vettura non bisogna soffermarsi a guardare esclusivamente lo specchietto retrovisore ma è necessario volgere lo sguardo avanti, verso il futuro. Questo è il compito di questa nuova gestione, ampliare i servizi per gli automobilisti, per gli autotrasportatori e per le Imprese.

Lo Studio di Consulenza “Agenzia Meneghini” oltre ad offrire i classici servizi di riscossione bollo, rinnovo patente, passaggio di proprietà dei veicoli e immatricolazioni, ha sviluppato diverse competenze specifiche e ramificate nel settore auto, occupandosi di trasporto di merci (per conto proprio e per conto di terzi), autorizzazioni per trasporti internazionali e trasporti eccezionali. Inoltre è in grado di fornire la consulenza per iscrizioni e aggiornamenti in vari albi, tra questi l’Albo degli Autotrasportatori e l’Albo dei Gestori Ambientali.

Se necessario l’Agenzia Meneghini accompagna le aziende di trasporto dalla loro costituzione durante tutte le problematiche inerenti l’attività d’impresa, fornendo consulenze e se necessario anche formazione in azienda e gestendo le scadenze su veicoli, tasse di possesso (bolli) e molto altro.

È passato già un anno e mezzo da quando la società DFS Srl ha rilevato l’Agenzia di pratiche auto Meneghini sita in Viale Trieste 194 a Portogruaro.

Un’operazione che avrebbe potuto comportare il cambio del nome per presentare ai portogruaresi un nuovo Studio di Consulenza Automobilistica.

In realtà si è voluto mantenere lo storico nome “Meneghini”, un pezzo di storia importante per il Uno degli obiettivi territorio, una storia che ci lega a luoghi e persodell’Agenzia Meneghini ne costruendo l’identità di una società civile. è quello di sollevare le imprese Un tempo l’Agenzia Meneghini è stata autoscuodai significativi carichi la, dove molti nel portogruarese hanno conseguidi lavoro di tipo burocratico, to la patente di guida. L’autoscuola è diventata, liberando energie per nelle varie vicissitudini, prima delegazione ACI e il loro core business. poi consorziata SERMETRA aprendo anche il settore pratiche auto.

Tra le varie note da ricordare vi è la presenza del titolare della Meneghini, tra i soci fondatori dell’UNASCA, l’associazione di categoria maggiormente rappresentativa a livello nazionale di autoscuole e studi di consulenDal lunedì al venerdì za automobilistica. Infatti il Sig. Mario nell’anno 1967 ne ha firmato l’atto mattina: dalle 8:00 alle 12:30 costitutivo assieme ad altri colleghi. Successivamente la sede dell’Agenzia, pomeriggio: dalle 15:30 alle 19:00 che allora era ubicata in Via Fondaco al civico 2, ospitò la redazione de “Il Tergicristallo”, il mensile nazionale dell’Associazione di Categoria il cui Direttore sabato mattina: dalle 9:00 alle 12:00

PORTOGRUARO Viale Trieste, 194 - Tel./Fax 0421/274198 praticheauto@agenziameneghini.it www.agenziameneghini.it

CENTRO MEDICO SANT'ANDREA FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE Il Centro Medico Sant’Andrea di Portogruaro è un centro di fisioterapia e riabilitazione che lavora quotidianamente puntando ad un servizio riabilitativo di alta qualità sia dal punto di vista medico che della fisioterapia.

Il Centro Medico Sant’Andrea ha incrementato in questi anni il numero dei fisioterapisti che lavorano costantemente con grande collaborazione e spirito di squadra: il dott. Giovanni Grosso, la dott.ssa Manuela Sigalotti, la dott.ssa Ilaria Toffolon e la dott.ssa Francesca Scandiuzzi sono i 4 fisioterapisti del Centro, con importanti esperienze lavorative alle spalle, grande entusiasmo nello svolgere la loro professione e spiccata dispo-

nibilità al confronto costruttivo quotidiano.

Il Centro Medico ha incrementato in questi anni anche il numero dei medici ortopedici, fisiatri e medici legali con l’obiettivo specifico di permettere ai pazienti di disporre all’interno della stessa struttura sia dei medici specialisti sia dei fisioterapisti che lavorano pertanto insieme e in parallelo sui pazienti stessi, garantendo un’assistenza completa e costante.

Oltre al direttore sanitario dott. Andrea Salar, sono presenti in struttura medici fisiatri quali la dott.ssa Lidia Wassermann, il dott.

Christian Perosa, entrambi attivi presso l’ospedale di Portogruaro, il dott. Renato Villaminar, fisiatra impegnato in numerose strutture di medicina fisica e riabilitazione nel padovano; come medici ortopedici ricordiamo i medici dell’equipe del Dott. Luigino Turchetto, primario ortopedico dell’Ospedale di Portogruaro e il dott. Ruggero Mele, primario emerito, specialista in Chirurgia della Mano e Microchirurgia; è inoltre possibile eseguire presso il Centro visite medico legali.

FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE, VISITE MEDICHE ORTOPEDICHE E FISIATRICHE VALUTAZIONE MEDICA ORTOPEDICA GRATUITA IN CORSO DI TERAPIE. GLI ORARI DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ: 08.30 – 12.30 • 15.30 – 19.30

Il Centro Medico Sant’Andrea di Portogruaro è costituito da ambulatori medici adibiti a visite mediche specialistiche, da ambulatori adibiti all’utilizzo di strumentazioni elettromedicali e da un ampio locale per terapie fisiche di gruppo.

Presso il Centro è possibile eseguire cicli di terapie strumentali quali TECAR, LASER, ULTRASUONI,TENS, ELETTROSTIMOLAZIONE, IONOFORESI, PARAFFINOTERAPIA, cicli di TERAPIE MANUALI quali rieducazione funzionale, drenaggio linfatico, mobilizzazione articolare, massoterapia e sono attivi corsi di GINNASTICA ANTALGICA.

CENTRO MEDICO SANT’ANDREA Via Fausto Bonò, 1/b • PORTOGRUARO Tel./Fax 0421 761237 cmsandrea@virgilio.it.

LA PAROLA A

novembre/dicembre 2015

IL PORTO DEL CADORE

L’occhialeria è un universo infinito e inflazionato.

Per questo noi cerchiamo di selezionare al meglio collezioni al passo coi tempi, realizzate con materiali innovativi e tecnologici, staccandoci così dai soliti brand commerciali.

Irrinunciabile, tuttavia, è per noi l’offerta del più vasto assortimento di montature di qualità prodotte in Cadore, patria dell’occhiale e del nostro ottico Pietro.

Una gamma completa e professionale rivolta a chi ricerca la qualità risparmiando.

Era il 2013 quando, a due passi dal centro storico di Portogruaro, apriva il nuovo negozio d’ottica Il Porto del Cadore.

A gennaio saranno dunque tre anni e per l’occasione festeggeremo questo importante traguardo. Fin d’ora ci teniamo a ringraziare di cuore tutti i nostri cari clienti per la fiducia riposta.

Le nostre due parole d’ordine, Cortesia e Qualità, si sono dimostrate vincenti. Due concetti che ci stimolano costantemente nella ricerca di prodotti all’avanguardia, in grado di accontentare anche le richieste più esigenti.

Con la speranza di continuare a soddisfare le vostre aspettative, vi rinnoviamo il nostro Grazie e ci auguriamo di vedervi sempre più numerosi nel Porto del Cadore.

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RICICLARE É UNA MAGIA!

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FUORISCENA

novembre/dicembre 2015

V

e lo vedete Valentino Picone (quello più “composto” dei due) con la toga indosso ad arringare in un’aula di tribunale? È quello che sarebbe potuto succedere se il “Picone” del duo comico “Ficarra&Picone” non avesse trovato l’altra metà della coppia, “Ficarra” appunto. In occasione della messa in scena del loro ultimo spettacolo, “Apriti cielo”, presentato al Teatro Russolo di Portogruaro lo scorso 12 novembre, abbiamo fatto due chiacchiere con il duo comico più conosciuto oggi in Italia. È vero che hai studiato Giurisprudenza e stavi per intraprendere la via dei tribunali?

PICONE: L’avevo già intrapresa! Dopo gli studi stavo praticando ma dopo un po’ che io e Salvo (Ficarra, ndr) facevamo i nostri primi spettacoli in giro per la Sicilia mi ritrovavo sempre più spesso a scrivere sketch divertenti nelle aule di tribunale. A quel punto ho capito che la mia strada era una soltanto: quella dell’attore comico.

Per fortuna, poi, che Salvo aveva un po’ di tempo libero in quegli anni e così riusciva a procurarci parecchie date.

In pratica Salvatore Ficarra faceva da PR per entrambi…

FICARRA: Sì, trovavo i contatti e andavamo a fare le serate. All’inizio era un divertimento e nulla più. Ma poi, col passare del tempo, ci siamo accorti che ci divertivamo un sacco e ci pagavano pure. Così abbiamo iniziato a fare sul serio, continuando però a divertirci come il primo giorno.

Sembra che vi divertiate molto anche in quest’ultimo spettacolo, Apriti cielo. O sbaglio?

FICARRA: Sì, assolutamente. È forse lo spettacolo più divertente che abbiamo mai fatto. Ogni sera, poi, cambia il pubblico e la magia si ripete in un modo differente dal precedente. È dal 2012 che lo portiamo in giro per l’Italia e non ci siamo ancora stancati di farlo. La chiave sta proprio lì, nel divertimento che riusciamo trasmettere e che a nostra volta assorbiamo dallo spettacolo stesso.

Da alcuni anni avete unito al teatro anche la televisione e il cinema. Come mai questa scelta?

FICARRA: Il cinema è una nostra grande passione. Siamo cresciuti con i film di Troisi e Totò, per cui il passo è stato abbastanza scontato. In televisione, invece, ormai da dieci anni siamo una presenza fissa al bancone di Striscia La Notizia. Per questo non smetteremo mai di ringraziare Antonio Ricci che ci ha dato la possibilità

Un selfie con Salvo&Valentino Apriti cielo, da tre anni in giro per l’Italia, lo scorso 12 novembre ha strappato risate e applausi anche al Teatro Russolo di Portogruaro.

Andiamo alla scoperta dei due protagonisti, Ficarra&Picone di far parte di una squadra di professionisti davvero unici e fino a quando ci richiamerà noi risponderemo presente!

Ci spiegate cos’è e come nasce Maredolce?

PICONE: Certo! È una ONLUS nata nel 2013 con l’intento di occuparsi di progetti benefici legati in particolar modo ai minori. La scorsa estate, per esempio, io e Ficarra abbiamo organizzato una partita di beneficenza allo stadio Barbera di Palermo in cui hanno partecipato sportivi e attori di tutta Italia. È stato uno spettacolo: lo stadio si è riempito e i personaggi intervenuti si sono pagati le spese

di viaggio e pernottamento. In questo modo abbiamo potuto ridurre al minimo le spese e donare una cifra consistente all’Ospedale dei Bambini di Palermo che ha così potuto acquistare un nuovo macchinario di ultima generazione per fare le TAC. Oltretutto noi ci teniamo particolarmente al monitoraggio a lungo periodo degli acquisti che vengono fatti, in modo tale da non rischiare che gli sforzi della solidarietà vadano buttati dopo qualche mese o anno.

Una curiosità: che ricordi avete della Sicilia degli anni Novanta?

Voi, palermitani doc, avrete certamente vissuto con pathos il pe-

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riodo stragista di Cosa Nostra…

PICONE: Sono stati anni terribili, che hanno ricoperto di vergogna non soltanto Palermo ma la Sicilia tutta.

Io non scelsi giurisprudenza perché influenzato dalle morti di Falcone e Borsellino ma certamente tantissimi altri nostri coetanei scelsero quella strada in onore ai due grandi magistrati. Anche nel teatro e nel cinema nacquero allora giovani attori che oggi si stanno imponendo sulla scena nazionale. Ricordo che in quegli anni ci fu una specie di presa di coscienza in tutti noi siciliani, che ci portò a rimboccarci le maniche, ognuno nel proprio “sentire”, per tentare di migliorare la nostra Regione. Oggi non possiamo certo dire che la Sicilia si è completamente ripulita ma sicuramente dei bei passi in avanti sono stati fatti.

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Uno spettacolo teatrale fatto al Nord è uguale di uno fatto al Sud? FICARRA: Certamente no, ci sono pubblici differenti e questo incide sullo spettacolo. Una battuta che va bene a Pordenone non è detto che funzioni anche a Marsala e viceversa. Ma è proprio questo il bello. A teatro nulla è immutabile e a seconda delle latitudini è stimolante poter variare forma e prospettive.

Vogliamo parlare dei selfie?

PICONE: Noi siamo dei fan dei selfie.

Ogni volta che un nostro ammiratore ce ne chiede uno noi lo facciamo così volentieri che da un po’ di tempo sulla nostra pagina facebook li postiamo a batterie di trenta o quaranta al colpo.

Ci sembra doveroso farlo per ringraziare chi ci segue e ci ama.

S.G. |

UN CAFFÈ AI MOLINI

novembre/dicembre 2015

Natale con i tuoi

C

ome succede da diversi anni ai primi freddi coincidono i primi allestimenti natalizi: nei negozi già si vedono le decorazioni, qualcuno propone già offerte regalo; anche localmente i comuni iniziano ad attrezzarsi per garantire un calendario di eventi interessanti.

Se in passato le festività coincidevano con una fuga verso i paesini montani ricchi di occasioni che celebrano il Natale, oggi non serve più macinare chilometri per respirare quell’aria: anche nel piccolo del territorio portogruarese sempre più frequenti sono le manifestazioni più o meno note per trascorrere con i propri cari i giorni di festa.

Le iniziative sono così tante che abbiamo chiesto consiglio su quelle da non perdere a Valentina Paro, che conosce bene la zona di Portogruaro visto che ci vive da sempre, ma che è anche una viaggiatrice esperta che alla prima occasione imbraccia lo zaino e parte per scoprire i grandi centri metropolitani e le piccole realtà campagnole, escluse dai classici itinerari turistici. Avendo viaggiato in lungo e in largo nei vari continenti Valentina è decisamente competente sull’argomento e nel blog che redige dal 2011, Diarioinviaggio.it, offre preziosi consigli su destinazioni nazionali ed internazionali, ma anche suggerimenti su come organizzare viaggi, su quali attrazioni non perdersi assolutamente e su quelle da evitare a cuor leggero; Valentina propone non solo itinerari turistici e museali in senso stretto, ma anche spunti per scoprire località in cui effettuare esperienze inusuali ed affascinanti legate al folklore e all’enogastronomia. Quello che suggerisce è quindi un turismo di qualità che non sia solo un modo per passare del tempo libero, ma piuttosto un modo di trascorrerlo attraverso esperienze che lascino un segno.

La passione di Valentina per i viaggi, messa sulla carta virtuale del blog, nasconde un fervente lavorio di pianificazione, organizzazione di contenuti e ricerca. Nonostante l’ampio respiro del suo lavoro, un occhio di riguardo è rivolto alla territorialità: se sfogliate le pagine del suo blog moltissimi sono i post dedicati all’hinterland portogruarese, da quelli dedicati ai viaggi sul Lemene agli eventi come la Festa della Musica o le Invasioni Digitali, passando per i monumenti da non perdersi in città.

Quando le chiediamo cosa possiamo fare di interessante in zona durante le feste natalizie le proposte sono davvero moltissime, anche se, purtroppo, non sono adeguatamente pubblicizzate o conosciute, neanche nei paesi più vicini. Un’idea per un itinerario natalizio inusuale potrebbe essere una visita ai presepi.

Mettendo per un momento da parte i classici presepi realizzati in quasi tutte le chiese (tra quelli più famosi

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Grazie alle molte iniziative organizzate dai comuni le festività non sono più un motivo di fuga verso le grandi città o i caratteristici paesini di montagna. Anche il territorio portogruarese ha molto da offrire in termini di intrattenimento, basta riscoprirlo! c’è sicuramente quello del Santuario dei Frati Minori Cappuccini in via Cadorna), interessantissimo è il Presepio Vivente di Annone Veneto,

Sabbia di Lignano, eretto dal primo weekend di dicembre fino all’epifania presso il Piazzale Terrazza Mare, in cui vengono impiegate migliaia di

organizzato da volontari fin dal 2002 che, nel Parco delle Nuova S. Vitale, ospita ben 200 figuranti che mettono in scena la vita quotidiana, i mestieri ed ovviamente la natività. Il presepio vivente viene allestito ben sei volte tra il 24 dicembre ed il 10 gennaio.

Da non perdere anche il Presepe di

quintali di sabbia per realizzare sculture alte fino a quattro metri. Sempre di sabbia è fatta anche la Sand Nativity di Jesolo, il più grande e famoso presepe di sculture di sabbia d’Italia, visitabile dall’8 dicembre al 31 gennaio grazie all’opera di dodici scultori provenienti da 6 nazioni del

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Se invece alla silenziosa contemplazione di sculture preferite il folkloristico mondo dei mercatini di natale, Valentina sa cosa suggerirvi. A partire dal primo fine settimana di novembre e a seguire tutti fino alla fine del mese a Morsano si svolge la 10ª Anteprima del Natale, un mercatino variopinto dove si può respirare già il clima delle feste, con renne, slitte, babbi natale, musiche, moltissime idee regalo e tanto cibo, il tutto ospitato nel suggestivo contesto della villa del Borgo dei Conti della Torre. Dal 22 di novembre si celebra anche la tradizionale Festa di Sant’Andrea, che qualcuno ricorda come la Sagra dell’Oca e degli Stivali, che veste con l’abito della festa il centro storico di Portogruaro, con bancarelle, mani-

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festazioni, intrattenimento e tante specialità enogastronomiche locali.

Da dicembre iniziano poi moltissimi mercatini natalizi nei vari comuni, da quello di Sesto al Reghena a quello di Concordia, fino a Caorle e Lignano in diverse zone della città.

Insomma, anche il territorio portogruarese ha molto da offrire in termini di intrattenimento di qualità; tutte queste iniziative fortemente radicate nella tradizione autoctona talvolta pagano il pegno di una scarsa diffusione in termini di comunicazione: come suggerisce Valentina, andrebbero semplicemente promosse in una maniera più consona ai tempi, più moderna ed interattiva, appoggiandosi alle tecnologie che abbiamo oggi a disposizione e attraverso le capacità di esperti del settore che sanno certamente bene come valorizzarle. Se un tempo le locandine erano sufficienti a pubblicizzare le manifestazioni, oggi è sicuramente non solo funzionale ma addirittura essenziale un’informazione capillare legata ai social media che possono offrire molto in termini di popolarità e potenziamento.

Giulia De Luca |

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BEAUTIFUL MIND

novembre/dicembre 2015

Intelligenza artificiale e “varietà” matematiche Computer pensanti e numeri tra i lavori di due giovani ricercatori formati a Nordest

“I

l sistema andò online il 4 agosto 1997. Skynet cominciò a imparare a ritmo esponenziale. Divenne autocosciente alle 2:14 del mattino, ora dell’Atlantico, del 29 agosto”. Skynet è, nella saga Terminator, un super computer basato su un innovativo processore a rete neuronica. Insomma un cervello pensante, in grado di apprendere. Sarà la sua autonomia a permettergli di ribellarsi agli umani, suoi creatori, e a scatenare contro di essi una guerra nucleare. La ribellione delle macchine, e oggi sempre più spesso dei computer, è un tema classico della fantascienza. Oltre a Skynet anche HAL 9000, il super computer senziente e ribelle di 2001 – Odissea nello spazio, ne è un classico esempio. Oggi però gli ingegneri e gli informatici sono al lavoro per creare computer in grado di implementare, con l’esperienza, le proprie capacità e conoscenze. Sino, si augurano, a poter interagire con l’uomo.

Facebook, e dopo aver caricato l’album di fotografie delle nostre vacanze estive ci aspettiamo che sia in grado di farci un riassunto testuale a partire dalle sole immagini”. “È uno degli ambiti in maggior sviluppo per la ricerca sull’intelligenza artificiale” ci dice ancora Donadello, che insieme ai colleghi cerca di implementare le capacità di apprendimento ed elaborazione dei computer. “Stiamo cercando – conclude – di creare computer più intelligenti nella comprensione delle immagini”. La strada per arrivare a computer in grado di

interagire con noi umani, come HAL 9000, è ancora lunga. E tanto per tranquillizzarci è ancor più scongiurata la possibilità che i computer si ribellino all’uomo. Con buona pace di Skynet e dei Terminator.

LE “VARIETÀ” PER LA SCOPERTA DELL’UNIVERSO Il 25 novembre 2015 compie 100 anni la teoria della relatività generale di Albert Einstein. Einstein ha monopolizzato l’immaginario pubblico sugli scienziati ma la sua, effettivamente

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A TRENTO CON I COMPUTER PENSANTI In questo settore dell’intelligenza artificiale è impegnato Ivan Donadello.

Classe 1985, di Annone Veneto, laureatosi all’Università di Padova, Donadello è impegnato presso la Fondazione Bruno Kessler di Trento (in foto) nel laboratorio di gestione dei dati e della conoscenza (DKM). Egli sta ora cercando di mettere a punto un sistema in grado di far decodificare al computer immagini attraverso l’analisi di alcuni elementi significativi dell’immagine. Possiamo insegnare alle macchine a capire il contenuto delle immagini digitali? Ad esempio un social network può capire che una foto delle nostre vacanze ritrae noi stessi a cavallo su un sentiero? Il ramo degli studi sull’intelligenza artificiale che affronta questo problema si chiama interpretazione semantica di immagini ed è proprio l’ambito di ricerca di Donadello.

Facciamo un esempio: la foto delle già citate vacanze che ci ritrae mentre stiamo facendo una cavalcata in sella a un bellissimo cavallo bianco. Il computer dovrà dapprima identificarci e riconoscerci, successivamente riconoscere il cavallo, il sentiero e il mare che c’è alle nostre spalle. Successivamente, questi elementi dovranno essere associati per poter giungere al risultato di una dettagliata descrizione testuale della fotografia. Possibili applicazioni reali, invece, vanno dalla ricerca delle immagini sul Web basata sul loro contenuto semantico alla generazione di un testo che riassume il contenuto di immagini o video. “Basti pensare – spiega Donadello – a un social network, prendiamo

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complessa teoria, pochi l’hanno realmente compresa. “Nel mondo ci saranno al massimo una dozzina di persone in grado di capire la mia teoria”. Pare fu questo il commento divertito di Einstein quando la conferma sperimentale della teoria generale della relatività fu annunciata. Quella del famoso scienziato fu una riflessione teorica di portata rivoluzionaria feconda di implicazioni anche sperimentali. Ma non solo di possibili applicazioni si occupano i ricercatori del nostro territorio sparsi per l’Italia. Nel settore della ricerca di base lavora Riccardo Lena. Originario di Concordia Sagittaria, formatosi alla Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati di Trieste (SISSA), Riccardo Lena è ora ricercatore di matematica all’Università di Parma dove studia le proprietà matematiche di oggetti chiamati varietà. La teoria delle varietà ha moltissime applicazioni nel campo della fisica. Basti pensare, infatti, che l’universo in cui viviamo si può rappresentare – secondo la teoria della relatività einsteiniana - con una varietà a quattro dimensioni (tre spaziali e il tempo). Insomma, stiamo parlando di studi teorici che hanno e potranno avere un importante ruolo nella comprensione dell’universo che abitiamo.

LA SCIENZA A NORDEST Sia Riccardo Lena che Ivan Donadello hanno iniziato il loro percorso al Liceo “XXV Aprile” di Portogruaro per giungere oggi a Trento e Parma. Peccato per il calo che colpisce le iscrizioni ai licei.

In particolare quello a indirizzo scientifico, in una nazione i cui livelli di “alfabetizzazione scientifica” non sono poi così rassicuranti. In Veneto solo il 45% dei ragazzi che si sono iscritti al primo anno di scuola media superiore, nell’anno scolastico 2015-2016, ha scelto di frequentare un liceo. Il numero più basso rispetto a tutte le altre zone d’Italia.

Anche se, occorre dire, il liceo scientifico raccoglie a livello nazionale il 15,6% degli iscritti alle scuole secondarie di II grado. Mentre sono il 34,9% i giovani che conseguono una laurea in discipline scientifiche. Una nota di demerito riguarda l’ancora scarso apporto di contributi alla causa scientifica delle donne: solo 4 su 10 sono le laureate o dottorate in matematica e informatica.

Un incoraggiamento arriva invece dal constatare che proprio il nostro territorio, nelle rilevazioni nazionali sugli studenti, presenta dei risultati molto incoraggianti: sono infatti a Nordest gli studenti più bravi in matematica e scienze.

Andrea Rubin |

L'ACQUOLINA IN BOCCA

novembre/dicembre 2015

Un ricco Menu di cibi afrodisiaci

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Si va dagli asparagi all’aglio, dal peperoncino al cioccolato fondente.

Il mix ideale per (ri)accendere la passione

L'

annuncio giunto nelle redazioni giornalistiche di tutto il mondo sulle carni considerate un agente cancerogeno ha creato non poche perplessità. Ritengo sia impensabile porre sullo stesso piano il consumo di carne con l’inquinamento ambientale, semmai bisogna stare attenti ai metodi di cottura e allo stile di vita in generale; quello che può far male è abusare ripetutamente di salumi, specie quelli che contengono conservanti e coloranti, e non certamente mangiare ogni tanto una fettina di carne rossa accompagnata da un contorno di verdure.

UN RICCO MENU Lasciando da parte questo intricato argomento che merita un approfondimento a parte, discutiamo invece di un interessante segmento della cucina che riguarda la scelta e la preparazione di alcuni cibi che hanno particolari proprietà afrodisiache; un tema che ha condotto medici specialisti, andrologi e ginecologi, a riunirsi all’Expo di Milano per promuovere le sostanze alimentari considerate “salva vita”, cibi che contengono importanti proprietà propedeutiche per la salute e la riproduzione della specie umana. Essi sostengono che per recuperare una buona sessualità di coppia e nutrire il seme della vita, è utile affidarsi al cibo “alleato delle passioni” iniziando dalla buona tavola prima di passare alla camera da letto, senza dover necessariamente ricorrere a moderne scorciatoie, tipo viagra e pillola rosa che hanno solo (gulp!) una funzione fisiologica. Per esempio, una dieta consigliata ad un uomo che rischia di fare flop e che vuole aumentare la propria capacità sessuale e riproduttiva, è quella di nutrirsi almeno una volta alla settimana con asparagi e zenzero ed ogni giorno con una manciata di mandorle, che contengono molta vitamina E, stimolano la fertilità ed incrementano la passione anche nelle donne. Gli asparagi, principi della primavera, sono ricchi di potassio, di vitamine del gruppo B e di sostanze che favoriscono la produzione ormonale sessuale maschile e la virilità e rappresentano l’alimento perfetto per stimolare il desiderio maschile. Si aumenta poi il fuoco dell’eros grattugiando un po’ di zenzero nei cibi; lo zenzero è una spezia che viene usata in cucina come aromatizzante e stimolante della digestione, ha infinite proprietà salutari ed è un vasodilatatore, da molti definito “il viagra orientale”, quello fresco in scaglie, però, e non quello in polvere che si trova nei supermercati. Sembra che quello sia un mix di sicuro effetto! Alcuni alimenti afrodisiaci sono davvero popolari, diffusi e testati da tempo, come l’aglio che, pur considerato antisociale (si capisce il perché), sfregato, per esempio, in abbondanza su una bruschetta come la preparava Aldo Fabrizi (insaporita con sale e pepe, olio extravergine di oliva, pomodori maturi e finocchietto selvatico) oltre che essere un buon antipasto, ha degli effetti corroboranti perché migliora la circolazione sanguigna ses-

suale facendo scorrere libero il sangue nelle vostre vene. Si dice che anche una banana al giorno levi il viagra di torno, in quanto agisce sull’apparato nervoso e circolatorio, favorendo l’afflusso di sangue nelle parti basse. Le banane sono ricche di potassio e di vitamina B6, due componenti fondamentali per la formazione del testosterone, un perfetto afrodisiaco maschile, una cura naturale contro l’impotenza e l’infertilità.

Molto popolare nella dieta mediterranea è il peperoncino che è un potente vasodilatatore e agisce a livello dei corpi cavernosi; si raccomanda solo di usarlo con parsimonia per non “infiammare il didietro”. Impotenza maschile e calo della libido sono alcuni dei principali campi di applicazione del ginseng peruviano che migliora la qualità e la mobilità degli spermatozoi e contribuisce a risolvere i problemi ormonali legati al ciclo mestruale. Recentemente è stato ipotizzato che anche la polenta

abbia delle qualità afrodisiache dovute al mais che contiene una sostanza, l’aleurone, che ha effetti potenzianti sull’uomo. Ve lo immaginate mangiare un antipasto di ostriche con una polentina biancoperla? Le ostriche, si sa, contengono un’alta percentuale di zinco il quale aumenta, in maniera sensibile, la funzionalità degli ormoni e del testosterone, a favore quindi di performance sessuali più gratificanti ma anche di una migliore fertilità sia per l’uomo che per la donna. Piacere e relax si ritrovano anche mangiando ogni tanto una tavoletta di cioccolato fondente, ricco di magnesio; specie nelle donne ha un effetto positivo sul desiderio, l’eccitazione e il miglioramento della funzione sessuale. Molti consigli provengono anche da famosi personaggi dell’antichità. “Sine Bacco et Cerere frigescit Venus” (Senza Bacco e Cerere si raffredda Venere) dicevano i Romani; basta leggere i loro cataloghi CONCESSIONARIO PER UDINE E PROVINCIA IMBARCAZIONI, MOTORI E GOMMONI

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di alimenti ritenuti afrodisiaci di cui facevano incetta, come i testicoli del toro e dell’agnello, il membro del cervo, per lo più mangiati crudi, fichi secchi e spezie, vegetali dagli effetti roboanti come ceci, fave, cipolle, cavoli e porri e i tartufi “che aumentano lo sperma e l’appetito del coito”. Caterina Sforza, la leonessa di Romagna, madre di Giovanni delle Bande Nere, sposatasi per tre volte, dedicò parte del suo famoso “Ricettario della bellezza” a risolvere problemi di virilità maschile, elogiando e suggerendo, tra l’altro, l’estratto di verga d’asino essiccata; mentre la Marchesa de Pompadour, la celebre amante del re di Francia Luigi XV, accorgendosi dopo i trent’anni di provare una crescente debolezza di fronte alle esigenze di sua maestà, cominciò a nutrirsi di cioccolata, tartufi e champagne. La storia non ci conferma se questi rimedi ebbero l’effetto desiderato, di sicuro la Marchesa passò alla storia come il ministro in sottana più famoso dell’epoca.

Come si dice: tentar non nuoce! Senza esagerare però perché essere in preda a un’indigestione fa sicuramente male ed ha un effetto contrario. In ogni caso, ci deve entrare anche un po’ di immaginazione. Se proprio ogni tentativo andasse a vuoto, beh, andate dal vostro medico che vi prescrive l’ultima novità che arriva dagli Stati Uniti: un farmaco miracoloso sotto forma di crema per il trattamento della disfunzione erettile.

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RICETTA

Ostriche e Cozze Ora suggerisco una ricetta niente male per il caso specifico: cozze ed ostriche che vanno penetrate ed aperte per essere gustate. Le ostriche, freschissime e ben ghiacciate, vanno semplicemente aperte e disposte in un piatto di potata e irrorate con il succo di limone. Se volete gustare tutti i suoi poteri afrodisiaci, succhiatela direttamente dalla vulva senza ricorrere alla forchettina e pulitevi la bocca con un buon spumante brut.

Quindi completate l’antipasto con le cozze saltate in padella assieme ad uno spicchio d’aglio, un cucchiaio di passata di pomodoro, un goccio d’olio extravergine di oliva, una spruzzata di vino bianco secco, un trito di prezzemolo, sale e pepe; succhiatele una ad una, intingendo il pane con il fondo di cottura ed accompagnate con lo stesso spumante brut.

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ROMANZO D'APPENDICE

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SESTA PUNTATA

L’ombretta perfetta Riassunto delle puntate precedenti Tutto per una scommessa. Quella che Francesco Perini, detto Malattia, ha fatto con i quattro fratelli Sorgon, il giorno che hanno messo in dubbio la qualità delle ombre della Gilda, proprio sotto lo sguardo e sotto le tette della barista per la quale Malattia nutre un amore segreto. La scommessa ha a che fare con l’idea di girarsi una ad una le osterie più vecchie della zona, per assaggiarle tutte le ombre degli altri, dimostrare ai Sorgon che l’ombretta della Gilda è per davvero la migliore, che è l’ombretta perfetta.

Nelle puntate precedenti Perini è stato Al Cavallino, Ai Tre Scalini, A l’Ombra de La Tore, Al Vecchio Bacaro (Portogruaro), all’Hostaria da Fanio (Concordia Sagittaria), all’Enoteca Enos (Caorle), alla Trattoria Bellomo (San Stino di Livenza).

L

a corsa di Francesco Perini è arrivata all’ultimo giro. Il foglietto su cui ha appuntato la qualità delle ombrette è ricamato di giudizi scritti nella sua calligrafia sottile, che si è fatta più incerta a ogni brindisi.

La testa gli pesa sulle spalle mentre il Califfone lo porta, come andasse da solo, incontro al bicchiere della staffa e all’ennesimo bar prima di tornare al bar della Gilda.

Ha scelto di chiudere a Teglio Veneto, all’Osteria Trieste.

Il sole del primo pomeriggio illumina la parete esterna del locale, scalda le facce degli avventori seduti in riga, sulle sedie e persino in terra, per guardare la gente passare. Appena Malattia parcheggia, scende il silenzio diffidente che accompagna sempre l’arrivo di un forestiero: a Teglio, dove i pochi abitanti sono tutti mezzi imparentati, chiunque venga da fuori può portare guai. Perini temporeggia, capisce che non può entrare senza dire qualcosa, presentarsi in qualche modo. L’occhio gli cade sulla scritta dipinta a muro che in dialetto friulano recita: Il vin, coma ancia il cour, an di esi sinsiers. Senò a son dos robi da butà. Malattia la legge piano, la traduce in testa e alla fine, anche per il fatto che è ubriaco fradicio, dice la prima roba che gli viene.

«El me cour l’è sincier...» dice.

I tegliesi lo fissano come se fosse arrivato da un altro pianeta. Ed è un giorno in cui ci sono praticamente tutti davanti all’Osteria Trieste: Gigi Pessa dietro il suo naso importante; Ernesto Il Professore, col pettine nel taschino per ripassarsi i capelli impomatati; Tilio che se gli chiedi come va dice solo Sempripesu, che è il suo soprannome appunto; Gigiat, in giacca e senza un dente in bocca; Suciutta, che sogna di essere come il pugile Carnera; Pierino Ortolan, “Presidente degli scapoli” del paese; Antonio Cencio che sa sempre come farsi offrire da bere; e c’è il farmacista Gigi e Momi il macellaio e il calzolaio calabrese Domenico; infine c’è Mario Muffa, battezzato così perché sa tanto di tutto, perfino della muffa. È lui che replica alla frase di Perini, alzandosi in piedi.

«Alora ven bevi n’ombra de vin sincier...» dice. Al che Suciutta si mette ad applaudire per una specie di felicità che sente e, dopo un momento di esitazione, tutti gli vanno dietro senza pensare e in via Vittorio Emanuele 33 sembra che sia successo qualcosa di importante. E forse è successo.

Malattia si lascia trascinare dentro.

Oltre il banco c’è Giorgio Gaiatto, il

titolare del posto da trent’anni e nipote dell’ostetrica del paese che ha dato la vita a tutti gli avventori dell’osteria.

Mentre Malattia beve, dalla cucina si affaccia la moglie di Gaiatto, Luciana Valvason, che cucinava il mus in umido ma lo ha capito che valeva la pena di andare a vedere.

Così guardano Francesco Perini scolare l’ultima ombra e, senza capirne il senso, annotare con la sua biro un altro giudizio, sbronzo e soddisfatto.

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Poi paga e li saluta stringendo la mano uno a uno e mentre lo fa gli pare di stringerla a tutti quelli che ha incontrato nella sua giornata, un’osteria dietro l’altra, lungo questa avventura priva di logica che gli ha regalato emozioni dolcissime. Infine, barcollando, infila la porta ed esce.

Dall’Osteria Trieste si sente il rumoraccio del motorino che si allontana nei campi lasciando una scia di fumo, un profumo di Tocai. Mentre corre verso il suo bar, Perini sente l’alcol che ha messo nello stomaco scorrere nelle vene, rendere i movimenti lenti, difficili, annebbiare il panorama intorno.

La mano perde la presa dall’acceleratore e il Califfone rallenta, lentamente, fino a fermarsi del tutto. Sul bordo di un sentiero di ghiaia Malattia per un istante rimane in bilico, fermo, sospeso nel vuoto, prima di crollare su un fianco: si addormenta di schianto, con la faccia a terra. Nella caduta, dalla tasca dei calzoni gli scivola fuori il foglietto coi voti su cui sta scritto se l’ombretta della Gilda è la migliore, se è per davvero l’ombretta perfetta.

Poi un colpo di vento solleva il pezzo di carta in aria e lo porta via con sè, facendolo sparire fra i campi di granturco, lontano, per sempre. Come se tutto questo non fosse mai accaduto.

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Questa storia è liberamente ispirata al romanzo Piccola Osteria senza Parole, in tutte le librerie anche in edizione tascabile (9 euro). www.massimocuomo.com

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S I G N O R E R E S S E

O G O D R R L R D A O S

C R I S I O A R E M A C

E E A U S P N C S L G R

O P E R A N G A P M O C C A A I

T A O M R E F A E O I O O O M V

L D L D S N R S T C Z T T R B E

O C I T S I R E T T A R A C A R

M O D E R N O P O T N E T T A E

A M F E N O T S U G R C S I E E

C A A A N V I V E R E D N E R P

O T N E M A I G G E T T A I E O

P D I S C O R S O C N L D R V E

E P M O R T S O V O I U O E O T

P R A T O T N O R P E R S S D A

ORIZZONTALI 1. I fanti da sbarco Usa - 7. Movimenti tellurici - 12. Chi la vuol cambiare, parte - 13. Il pasto rapido che si consuma in certi locali - 15. Accusato a ragione - 17. La Dacia autrice di “Bagheria” - 18. Infuso biondo - 19. Esiste senza vocali - 21. Il simbolo dell’ettaro - 22. Suffisso per sali - 23. Il verbo dell’omertoso - 28. Ostinata nella crudeltà - 30. La Mangano attrice (iniz.) - 31.

Aver l’ardire - 32. Le “guerre” di un film di Lucas - 33. La Pericoli del tennis - 34. La prende chi spara - 35. La risposta alla domanda posta - 36. Un Simpson dei cartoon - 37. Lo cela l’esca - 38.

Una fama immortale - 39. Lenti e svogliati - 40. La nona lettera greca - 42. Affezione acuta della pelle - 44. Il brandy francese - 45. Deteriorate, guaste - 46. Rapito in contemplazione VERTICALI 1. Dio romano della guerra - 2. Appezzamenti di terreno - 3. De Janeiro del Brasile - 4. Alla fine della storia - 5. Iniziali di Fieramosca - 6. Il Peckinpah regista - 7. Livelli di vario spessore - 8. Filamento di fungo - 9. Leguminosa da olio di semi - 10. La Caballé soprano - 11. Il modo... di una frase fatta - 14. Vasto deserto africano - 16. Allontanate dalla patria - 19. Darwin ne studiò l’evoluzione - 20. Guglielmo mitico balestriere - 23. Parte della scarpa - 24. Isaac della fantascienza - 25. Radice mangereccia - 26. Epoca geologica - 27. Pezzo degli scacchi - 28. La formano i discendenti - 29. Abito da cerimonia - 32. Lo pratica l’atleta - 33. Noioso lamento - 35.

Azzardo, rischio - 36. Lo sono tutti i gatti di notte - 39. Consente pagamenti telematici (sigla) 41. Sigla di Arezzo - 43. Esempio in breve - 44. Bucati in mezzo

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CRUCIVERBA

Come si chiamava anticamente San Giorgio al Tagliamento, quando era un villaggio che ospitava una stazione romana su un guado del fiume?

Risolvi lo schema e la soluzione apparirà nelle caselle cerchiate.

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CRUCIPUZZLE

Di quale manifestazione portogruarese l’anatra arrosto è il piatto principe? Le lettere rimanenti daranno la soluzione della domanda.

ACCOMPAGNARE ALTRO ANIMA APPARIRE ATTEGGIAMENTO ATTENTO BOCCA CAMERA CAMPO CARATTERISTICO CERTO COMPORRE CRISI DENARO DESCRIVERE DISCORSO

DOVERE ENERGIA EPOCA ESSERE FAMOSO FERMO GAMBA GRECO GUSTO INTERNAZIONALE MODERNO MOLTO NOTARE ODORE ONORE OPERA

PIENO POETA PRATO PRENDERE PRONTO RISPETTO SEGUIRE SERIE SIGNORE SPESA STATO TEDESCO UDIRE VALERE VIVERE VOSTRO

LE SOLUZIONI DEI GIOCHI DEL NUMERO PRECEDENTE

S L A L O M

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R F O R I E R E I O C E

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