Portogruaro.Net Magazine

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MORETTO LEONARDO ASSALONI STEFANO Portogruaro - Via Vivaldi, 3 Tel. 0421 273258 - Fax 0421 273710 www.assinvestras.com

marzo/aprile 2009 Stampato in 11.000 copie e distribuito gratuitamente casa per casa a Portogruaro e frazioni

EMIgRANTI Portogruaresi alla scoperta delle Americhe TERZA ETà Gli anziani nel Veneto Orientale sono diventati loro malgrado, spesso, una sorta di 'ammortizzatore sociale' per i nuovi precari.

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ELEZIONI Siamo al rush finale: penultimo appuntamento con l'inserto sulle amministrative.

I contendenti affilano le armi e lanciano i loro proclami.

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NOTIZIE DAL FORUM

www.portogruaro.net/forum

Mentre andiamo in stampa, sul forum di Portogruaro.Net ferve il dibattito sul nuovo teatro cittadino, in arrivo a maggio. “Ho il timore – dice LadyMarmot - che la disponibilità di questa nuova struttura sarà sempre subordinata alle esigenze dell'Istituto Musicale S. Cecilia (…). E alla fine tutti i gruppi e le associazioni che cercano di organizzare eventi nel nostro territorio dovranno continuare ad elemosinare qualche spazio dalle parrocchie o dai Comuni vicini”. “I soci del S. Cecilia - ribatte Speedlex – sono Comune e Provincia, (…) così spetta al settore pubblico fare sì che questo teatro sia fruibile a tutti quelli che intendono fare musica in maniera seria ed intelligente, anche ‘alternativa’; se questo non succederà sarà l'amministrazione a risponderne”.

Ogni numero di Portogruaro.Net Magazine viene distribuito in 11.000 copie in modo capillare, casa per casa, nel Comune di Portogruaro e nelle frazioni. Stiamo perfezionando ancor più il nostro già efficiente sistema di distribuzione. Se non lo trovi nella tua cassetta della posta, segnalacelo telefonando allo 0421 280444 o inviando una mail all’indirizzo: magazine@portogruaro.net. Grazie della collaborazione!

CULTURA Professione archivista: alla scoperta di un mestiere poco conosciuto, nella testimonianza della studiosa portogruarese Laura Pavan.

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SPORT Paracadutisti e appassionati del volo aereo trovano nel portogruarese ampie possibilità di praticare le proprie passioni.

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GPL

NO A T E M

EDITORIALE

Crisi, la ricetta si chiama innovazione Arriva la videosorveglianza nell’ambito di un progetto per la sicurezza.

Ampliati gli orari di apertura per discoteche e locali notturni.

Fitto programma di opere pubbliche per il 2009 di Maurizio Pertegato

I

nnovazione e sostenibilità per superare la crisi. I temi sono stati al centro dell’incontro promosso dal Polo dell’innovazione strategica, che ha riscosso successo e consensi nel mondo dell’imprenditoria del Veneto Orientale.

Per le imprese locali, che stanno attraversando una fase critica nel quadro generale della crisi economica, il Polo può costituire un riferimento per l’innovazione delle piccole e medie aziende.

A Portogruaro sono stati anticipati i tempi. Le scelte di sviluppo economico nel territorio sono state, infatti, caratterizzate in questi anni da una grande attenzione ai temi della sostenibilità. Per il futuro dell’area Ex Eni, per esempio, è stato detto no alla realizzazione di una centrale per sviluppare un modello di riqualificazione e sviluppo compatibile con il territorio, tale da accompagnare e sostenere l’offerta di servizi avanzati.

ArrivAno le telecAmere Il tavolo tecnico tra Comune e Forze dell’ordine del territorio, svolto nei giorni scorsi, ha fornito l’occasione per illustrare il progetto di videosorveglianza, il cui costo è di circa 90 mila euro.

“Non è esatto pensare – sottolinea il sindaco, Antonio Bertoncello, - che la videosorveglianza sia la panacea di tutti i mali, ma è necessario installarla, così come occorre anche potenziare il controllo del territorio, il coordinamento delle forze di polizia e garantire i servizi di sicurezza anche attraverso la realizzazione di nuove caserme”.

L’Amministrazione precisa inoltre che la web cam posizionata in Piazza della Repubblica è stata installata per scopi promozionali e turistici attraverso il collegamento ad Internet e il suo raggio di ripresa è orientato a parte della Piazza e al Palazzo Municipale affinché i visitatori possano vedere uno dei luoghi più belli della città. Ha caratteristiche differenti da una telecamera tradizionale e trasmette in continuo immagini dal vivo (streaming video) senza sistema di memorizzazione, se non la selezione di una foto ogni ora e per 10 ore.

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marzo/aprile 2009

norme di tutela dall’inquinamento acustico. Per tutte le tipologie di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande è prevista la possibilità di protrazione dell’orario fino alle ore 5.00 in determinati periodi, previa autorizzazione. opere pubbliche Al viA Anche il programma delle opere pubbliche del 2009 è stato oggetto della discussione consiliare di qualche tempo fa. Guardia di finanza, nuovo parcheggio sulle aree esterne allo stadio Mecchia, terzo stralcio dell’arredo urbano di Summaga, riconfigurazione dell’intersezione stradale di via del Loredan con la Statale 14 in località Mazzolada, bonifica delle aree ex Perfosfati di competenza comuna-

le – parco archeologico – collegata alla vendita delle aree del comparto privato, interventi di valorizzazione ambientale, sono alcune delle opere il cui avvio è previsto per la primavera 2009. I nuovi cantieri si aggiungeranno a quelli relativi alle molte opere in corso o di prossimo avvio quali la sistemazione viabilità e parcheggi area esterna stazione ferroviaria, l’arredo urbano Pradipozzo, realizzazione nuova sede Centro anziani, manutenzione straordinaria strade, adeguamento e messa a norma impianti pubblica illuminazione, la realizzazione nuova pista di pattinaggio. Entro il primo semestre 2009 è previsto il completamento del primo stralcio dei lavori relativi al nuovo teatro cittadino per consentirne l’avvio prima dell’estate.

SOMMARIO EDITORIALE Crisi e innovazione

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IN COPERTINA Emigranti portogruaresi 4 SANITÀ Gli anziani

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ELEZIONI 2009 Verso le amministrative

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DALLE AZIENDE L'Ufficio Assinvest RC Auto Ombra Longa Coassin occhiali

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CULTURA Professione archivista

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SPORT Volo e paracadutismo

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L’ACQUOLINA IN BOCCA La dieta sportiva 18 MERCATINO Cercasi / Offresi

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Portogruaro.Net Magazine Supplemento a: www.Portogruaro.Net del 13/03/2009 Reg. Trib. di Venezia - n.10 del 05/05/2006 Iscrizione al ROC n. 17423 Direzione e Redazione: via Spalti, 7 - 30026 Portogruaro (VE) Tel. 0421 280444 - Fax 178 602 9151 Email: magazine@portogruaro.net Direttore Responsabile: Maurizio Pertegato Direttore Editoriale: Vincenzo Zollo Caporedattore: Federico Guerrini In redazione: Leandro Costa, Deborah Cuzzolin, Daniele Micheluz, Michele Moretto, Eddy Morsanuto, Alessandro Presotto, Giulio Serra, Stefano Zollo Responsabile informatico: Elvis Verardo

Gli orAri dei pubblici esercizi Approvati dal Consiglio comunale gli indirizzi per la definizione degli orari dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. E’ stata elaborata una proposta condivisa con le associazioni di categoria, dei consumatori e dei lavoratori, che ha l’obiettivo di mediare le aspettative degli operatori stessi e le preoccupazioni di carattere sociale legate alle abitudini e in particolare alle problematiche giovanili. I nuovi indirizzi prevedono un ampliamento dell’orario di chiusura per le discoteche e i locali notturni, fino alle ore 4, fermo restando il divieto di somministrazione di bevande alcoliche a partire dalle ore 2.00; la possibilità per gli esercizi pubblici di chiedere nel fine settimana la chiusura alle ore 3.00, fatto salvo il rispetto delle vigenti

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IN COPERTINA

marzo/aprile 2009

Di cosa parliamo quando parliamo di emigrazione L’epopea degli emigranti portogruaresi nel secolo scorso, raccontata dai loro discendenti

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artivano alla ventura, stipati come sardine sulle navi; alcuni morivano durante il viaggio, altri una volta arrivati si ammalavano per le privazioni.

A volte, i Paesi di destinazione chiudevano le frontiere: avevano già raggiunto la quota prefissata di braccia da lavoro e non gliene servivano altre. Quelli che ce la facevano accettavano i lavori più umili, cercando di farsi strada nella società di adozione. Protagonisti di questa vicenda sono i tanti portogruaresi che emigrarono nel secolo scorso in cerca di fortuna, in Usa, in Europa, in America Latina o Australia. Oggi in molti si riempiono la bocca parlando di emigrazione o immigrati; il più delle volte lo fanno senza avere la minima idea di quello che dicono. Noi di Portogruaro.Net riceviamo spesso mail dall’estero di chi cerca un parente portogruarese o un certificato di nascita; ne abbiamo approfittato per contattare un paio di queste

persone e farci raccontare, da chi l’ha vissuta, che cos’è stata per loro l’emigrazione. “Mio nonno Girolamo Valent è venuto nel 1926 in Brasile, sulla nave Principe di Udine – racconta Martha Helene Fernandes Belchior, brasiliana di avi portogruaresi – Aveva fatto la Prima Guerra e la Guerra di Crimea nell’esercito italiano. Era stato fatto prigioniero dai tedeschi e aveva imparato in prigione a fare l’armaiolo. Poi era tornato in Italia, perché Mussolini aveva detto che gli ex soldati che volevano aprire un negozio non avrebbero pagato più tasse; ma era una bugia. Le difficoltà in Italia e questa bugia lo hanno

di Federico Guerrini

deluso, così ha deciso di venire in Brasile dove c’erano degli zii”.

“Appena arrivato a Santos pioveva molto, e lui aveva soldi solo in italiano. Ha camminato a lungo sotto la pioggia per trovare un posto per restare qualche giorno e si è ammalato di polmonite. Si è potuto curare solo con le sanguisughe. Poi è andato a casa di questi zii a Santos ed è rimasto lì sei mesi circa. In seguito si è trasferito a Campinas, che era una città in espansione e si è messo a lavorare con Matteo, un italiano che ha conosciuto lì. Qualche tempo dopo ha aperto il suo negozio, sistemava armi e macchine da cucire”. Nell’agosto 1929 lo aveva raggiunto in Brasile la moglie Amalia (che di cognome faceva Falcon ed era originaria di Concordia Sagittaria) assieme ai tre figli: Mafalda, la madre di Martha, il suo gemello Emilio e Giovanni. “Raccontava mia nonna – continua Martha - che avrebbero dovuto partire due mesi prima, con la “Principessa Mafalda”, ma i documenti non erano pronti; fu meglio così perché quella nave poi affondò”. Anche i figli iniziano a lavorare, a raccogliere caffè.

Nel 1936 muore nonna Amalia a soli 37 anni, di cancro. Pochi anni dopo, nel 1944 muore anche Girolamo, a 53 anni, anche lui di cancro. La madre di Martha, allora, aveva soltanto 17 anni.

Mafalda, rimasta orfana a 17 anni riesce comunque a costruirsi una

Mafalda Valent e la sua famiglia

IN COPERTINA

marzo/aprile 2009

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Dal passato al presente La Professoressa Imelde Rosa Pellegrini è una nota studiosa delle dinamiche sociali del portogruarese, emigrazione compresa. Le abbiamo chiesto un inquadramento storico del fenomeno. Ecco cosa ci ha risposto: La condizione dei nostri emigranti di un tempo è paragonabile a quella degli attuali emigranti?

Il processo di emigrazione dal Portogruarese decolla negli ultimi decenni del XIX secolo ed ha come meta sia l’Europa sia i Paesi dell’America latina. La storia di questo fenomeno è deducibile dagli archivi comunali e parrocchiali del Portogruarese e dai giornali d’epoca più che dalla memoria dei protagonisti ormai troppo lontani nel tempo. Si tratta di una vicenda in gran parte drammatica che ha moltissime analogie con i fenomeni immigratori che portano oggi nel nostro territorio da altre parti del mondo tanti soggetti in cerca di migliori condizioni di vita. A provocare entrambi i flussi migratori sono le stesse motivazioni: la fame e le inique condizioni di vita di partenza. Analoghe sono anche le reazioni di chi accoglie i flussi: i locali temono la concorrenza dei nuovi venuti; criminalizzano sovente chi giunge e la sua cultura, si trovano sovente di fronte a persone sprovviste di regolari permessi di soggiorno, parlanti una lingua che non comprendono. Ne nascono spesso scontri e violenze in cui ad avere la peggio sono i più deboli, gli stranieri.

Perché partivano i nostri antenati, cosa li spingeva?

Non è un caso che il processo emigratorio decolli negli ultimi decenni dell’Ottocento.

A spiegarlo sono le condizioni di vita del territorio di quel periodo quando si sommano fenomeni strutturali decisivi: gli effetti ormai maturi del processo di privatizzazione delle terre un tempo comuni (le comugne) già avviato negli anni Quaranta del secolo, vale a dire la sottrazione alle popolazioni povere dei paesi del diritto di pascolo, di erbatico, di legnatico, di pescatico nelle residue terre ed acque comuni da secoli liberamente sfruttate per la sopravvivenza; l’avvio del processo di bonifica reso ora più imponente dall’intervento della Stato appena unificato; l’aumento della popolazione che moltiplica le bocche da sfamare…

Chi emigra si porta appresso la disapprovazione dei grandi proprietari terrieri perché sottrae braccia ai lavori di bonifica e quella della Chiesa del tempo che teme la contaminazione dei valori tradizionali, la propaganda del socialismo nascente e dell’anarchia.

vita, a sposarsi e avere quattro splendidi figli. Oggi ha 85 anni e vive a Sao Jose do Rio Pardo, nello Stato di San Paolo.

Completamente diversa la storia di Nereo Blasevich, che fa parte di un’altra generazione di emigranti, quella partita dopo la Seconda Guerra mondiale e prima del boom economico. Nato a Fiume (quando era italiana), ma arrivato all’età di quattro anni a Portogruaro, dove ha frequentato le elementari all’Ippolito Nievo e fatto i primi due anni al Collegio Marconi.

“Nel 1955 sono emigrato con la mia famiglia in America a Chicago, Illinois – racconta – nel 1956 ho cominciato a lavorare

Verso quali paesi si è concentrata principalmente l’emigrazione di quel periodo?

Tra Ottocento e Novecento, almeno fino alla prima guerra mondiale (1915-1918) l’emigrazione dal Portogruarese, dal Sandonatese e soprattutto dal vicino Friuli si orienta verso i Paesi dell’Europa centrale e verso i Paesi dell’America latina, Brasile, innanzi tutto, e Argentina.

L’emigrazione verso l’Europa ha carattere temporaneo e si svolge tra primavera ed autunno. Quella verso il nuovo mondo ha quasi sempre carattere definitivo perché chi parte difficilmente può concedersi il lusso del ritorno. In Europa i nostri emigranti sono impiegati a costruire ferrovie, case e fabbriche, a sostenere l’avvio della rivoluzione industriale; in America latina a offrire braccia a buon mercato per l’incremento dell’agricoltura e per le grandi piantagioni del caffè, sostituendo i Negri che da poco hanno ottenuto l’abolizione della schiavitù.

Come sono stati accolti nei Paesi di destinazione?

Ieri come oggi, l’emigrante è il marginale sconosciuto, assunto come facile capro espiatorio delle comuni insicurezze. I meccanismi di esclusione percorrono sempre gli stessi itinerari, rispondono sempre agli stessi meccanismi. Gli episodi di violenza e di esclusione sono numerosissimi e documentati, ma pochissimo conosciuti dai contemporanei. Ci saranno stati anche fenomeni di buona accoglienza, senza dubbio. A rendere meno duro il fenomeno migratorio tra Ottocento e Novecento sono gli interventi della Chiesa, che spesso è presente come forza di accoglienza nei vari paesi, ma soprattutto le prime organizzazioni sindacali che decollano proprio in questa fase storica. Purtroppo spesso i nostri lavoratori durante i primi grandi scioperi di inizio secolo in Europa sono incolpati di crumiraggio perché accettano salari da fame sostituendo i lavoratori stranieri in lotta, premuti dalla necessità di spedire ai figli rimasti in patria le loro rimesse.

Esisteva anche allora il fenomeno delle “quote” di immigrati?

Le quote agiscono anche nel passato, e dipendono dalla domanda di chi accoglie: in Brasile, ad esempio, le quote sono allettanti quando la manodopera negra non è più disponibile a buon mercato, diventano esigue o assenti quando avanza la crisi della superproduzione del caffè che crea disoccupazione. In altre parole, il meccanismo delle quote è sempre dettato dalle grandi leggi del mercato internazionale di cui gli emigranti costituiscono una variabile del tutto priva di potere contrattuale.

per la compagnia Oscar Mayer parte della Kraft Food Co e sono rimasto alla Kraft per 45 anni, fino alla pensione. Viaggiavo in tutto il mondo come ingegnere meccanico, per aiutare le fabbriche della rete della Kraft. Andai in pensione nel 2002 dopo 45 anni”. “Quando arrivai in America - prosegue Blasevich - la mia prima impressione non mi piaceva, non capivo la lingua, tutta la gente era un po’ strana per me, mi molto mancava l’Italia; dopo un anno, era un po’ meglio. Dopo molti anni, quasi quaranta, sono tornato a visitare Portogruaro; appena arrivato non mi piaceva, ma dopo, un giorno, riconoscendo amici della quarta elementare non volevo andare via; da quella volta torno ogni anno, qualche volta due volte l’anno. Dagli Usa, guardo la Webcam in piazza e quando non funziona, chiamo subito il Comune, perché quello mi fa vedere la mia citta”

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SANITÀ & SOCIALE

marzo/aprile 2009

Un nuovo ammortizzatore sociale: l’anziano Nel Veneto Orientale la richiesta di nuovi posti letto per anziani aumenta ma la crisi economica che incombe fa slittare i tempi di costruzione. E i “vecchi” autosufficienti?

Sono i nuovi ammortizzatori sociali per figli senza lavoro di Giulio Serra

S

e chiedete a Pietro Anese – Responsabile della SPI Cgil Pensionati di Portogruaro – quanto ‘tira’ di pensione in media un anziano delle nostre parti statene certi: si metterà a ridere. Il suo, diversamente da quanto si potrebbe immaginare, è un sorriso amaro; di quelli che si osa fare quando “non ci resta altro che buttarla sul ridere!”. Davvero la situazione attuale delle pensioni è così drammatica? “Basti dire che la media qui, nel nostro territorio, è di 700 euro mensili – avverte Anese – praticamente sono retribuzioni che sfiorano la soglia minima di sopravvivenza per un qualsiasi individuo”.

Come sta incidendo sugli anziani la crisi finanziaria che da qualche mese sta inghiottendo l’intera economia mondiale? “Purtroppo siamo di fronte a una crisi molto forte – continua Pietro Anese –, e solamente nei mesi che verranno ci renderemo davvero conto della serietà della faccenda.

“Nel complesso, ad oggi, ci sono circa 650 posti disponibili nelle case di riposo dell’Asl10 ma la necessità, confermata sia dai dati regionali che da quelli dell’Asl, è di 1080!

”

Anche le nostre zone sono e continueranno ad essere pesantemente colpite: dalle attività a conduzione famigliare che rischiano la chiusura, alle fabbriche più grandi che decurtano il personale, fino alla fascia più debole della società che diverrà ancora più fragile: l’anziano. Quest’ultimo – spiega Anese – sarà costretto a diventare il nuovo ammortizzatore sociale per figli senza lavoro e per giovani coppie che non ce la fanno a comprarsi una casa propria”. Ammortizzatori sociali? “Sì, proprio la settimana scorsa ho incontrato una coppia di anziani che mi spiegava come da qualche tempo fossero costretti a convivere nella propria abitazione con il figlio e la nuora dopo che entrambi erano stati licenzia-

ti dai rispettivi posti di lavoro e di conseguenza non erano stati più in grado di pagare l’affitto del bilocale in cui alloggiavano”. La risposta dei Comuni del circondario all’attuale situazione di instabilità comincia a farsi concreta, e in particolare il responsabile della SPI Cgil Pensionati di Portogruaro, Pietro Anese, illustra il piano d’aiuto agli anziani firmato qualche settimana fa dal proprio Sindacato con l’ex Amministrazione Comunale di Concordia Sagittaria: “Siamo molto soddisfatti di questo piano di sostegno – puntualizza –, che prevede in particolare l’esenzione dall’addizionale Irpef per pensionati con reddito annuo inferiore ai 10 mila euro con pensioni mensili lorde fino a 750 euro. È un aiuto concreto che stiamo cercando di far

firmare anche al Comune di Portogruaro, con cui speriamo ci sia presto un protocollo d’intesa”. Proprio l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Bertoncello ha promosso qualche tempo fa una ricerca d’indagine sulla condizione sociale degli anziani portogruaresi, rivolta agli over 80 che vivono soli, denominata Argento Vivo: “I dati emersi – spiega in premessa d’indagine l’assessore alle politiche per la persona, Angelo Morsanuto – si rivelano essere uno strumento utile per leggere e capire le condizioni, le fragilità e le risorse di cui i nostri anziani ultraottantenni sono portatori.

Sarà impegno dell’amministrazione – sottolinea – lavorare affinchè i dati possano essere utili per migliorare le politiche sociali a favore

dei nostri concittadini “più grandi” e far sì che le loro aspettative per il futuro, emerse dall’indagine, vengano in qualche modo soddisfatte”.

Tra le richieste espresse prevalgono quelle rivolte ad una maggior attenzione nell’assistenza domiciliare, alle forniture sempre presenti e non altalenanti come spesso accade di luce e gas nelle abitazioni private, fino alle residenzialità per anziani non autosufficienti da potenziare.

Su quest’ultimo punto interviene nuovamente Pietro Anese, che spiega l’attuale situazione delle case di riposo, comunali e private, dislocate sull’intera area dell’Asl10 (Portogruarese, Sandonatese, litorale): “Nel complesso, ad oggi, ci sono circa 650 posti disponibili ma la necessità, confermata sia dai dati regionali che da quelli dell’Asl, è di 1080.

Praticamente quasi il doppio! Le liste d’attesa per entrare nelle case di riposo, poi, sono molto lunghe e spesso costringono le famiglie degli anziani che ne prenotano il posto ad assumere temporaneamente badanti che, ovviamente, vanno stipendiate e mantenute”. Come mai l’Asl non investe sulla costruzione di nuovi alloggi? “Il problema – avverte Anese – è che mancano i soldi sia per metterne in piedi di nuove che per ampliare quelle già esistenti”. La soluzione, dunque? “L’entrata in scena dei privati. In pratica – continua – i privati investono sulla costruzione di nuovi ospizi che poi gestiscono in maniera autonoma ricavando guadagno dalle rette mensili che fanno pagare agli ospitati. Ma anche qui le procedure di costruzione non sono sempre facili, infatti gli impresari chiedono ai vari Comuni la licenza per poter mettere in piedi case di riposo contenenti un minimo di 90/100 letti così da ricavarne profitti importanti, ma non sempre queste concessioni vengono rilasciate”. In concreto, i due distretti che attualmente soffrono maggiormente per la carenza di alloggi sono quelli del sandonatese e del litorale, viceversa nel portogruarese la situazione pare essere più sotto controllo: “Con la nuova casa di riposo che sta aprendo a Gruaro – avverte Anese – possiamo dire finalmente che il nostro territorio è quasi del tutto “coperto”“.

I nostri concittadini “più grandi”, quindi, d’ora in poi potranno stare tranquilli? “Non proprio – conclude il responsabile della SPI Cgil Pensionati – perché non è detto che un anziano che ha l’ospizio nel proprio Comune sia destinato automaticamente ad un posto all’interno dello stesso, perché le liste d’attesa sono stilate seguendo le graduatorie di tutta l’Asl di appartenenza (nel caso specifico del nostro territorio di quella riferita al Veneto Orientale) e non soltanto quelle comunali”.

Elezioni, 2 mesi al traguardo di Maurizio Pertegato

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ncora 2 mesi e mezzo e poi, il 6 e 7 giugno i cittadini di Portogruaro saranno chiamati alle urne per eleggere sindaco e consiglio comunale, nelle stesse giornate in cui si svolgeranno le consultazioni europee. “Portogruaro.Net” sta seguendo questo importante appuntamento in modo capillare e massiccio, già da qualche mese, ospitando questo inserto speciale, chiamato “Verso le elezioni”.

Un’iniziativa aperta a tutti in modo equo e con spazi a pagamento, che consente a ogni schieramento politico di poter comunicare direttamente con i cittadini. E che si sta sviluppando con un crescente successo, a giudicare dalle lettere che

giungono in redazione e che offrono interessanti spunti, in vista di una campagna elettorale, ormai imminente, che già si preannuncia “infuocata”. A proposito di contributi epistolari, intendo segnalarne uno, in particolare, per l’arroganza delle argomentazioni poste, ahimè, in forma anonima. L’Innominato, di manzoniana memoria, rileva che l’inserto non rispecchia la realtà dei fatti, poichè, “invece di dare un quadro chiaro al cittadino di tutte le forze politiche che parteciperanno alla nuova tornata elettorale, va solo ad elencare quei partiti "storici" e presenti nell'attuale consiglio comunale, dimenticando o facendo finta che non esistano nuove figure politiche

alternative a queste solite facce che devono continuare a spartirsi il loro piccolo orticello”. “Quindi voi – ammonisce - non siete garanti del pluralismo presente nel nostro territorio, anzi fate di tutto per oscurare queste voci nuove che si stanno alzando e che danno molto fastidio agli attuali amministratori da cui dipendete”. Tralasciando gli insulti di cui è infarcita la lettera, intendo ricordare all’estensore della missiva che in democrazia tutte le opinioni, quando non offendono nessuno, sono rispettabili. Vale la pena, però, ribadire che qualsiasi forza politica può partecipare alla rubrica del nostro giornale. Non c'è, insomma, alcuna preclusione per nessuno. Non

si vede, quindi, di che cosa dovremmo scusarci. Al cittadino “deluso dalla nostra faziosità” rammento che, per la redazione e l’editore di Portogruaro.Net, ogni partito politico parteciperà alla prossima tornata elettorale ponendosi, ai blocchi di partenza, al pari di tutti gli altri. A riprova di questo, a ogni uscita del giornale si aggiungono nuove forze politiche che vogliono apparire sull’inserto e, su questo numero ad esempio, è il caso della lista civica “Città del Lemene”. Il nostro intento è che, il 6 e 7 giugno, il cittadino che si recherà alle urne possa operare una scelta veramente consapevole. Poi, come si usa dire in ambito sportivo, “che vinca il migliore”.

Comunicazione politica realizzata con le risorse previste dal Regolamento per la disciplina dell’autonomia contabile del Consiglio Comunale (Del. N. 66 del 24/05/2000)

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marzo/aprile 2009

Alleanza Nazionale Verso il Popolo della Libertà Bilancio di previsione 2009: Bertoncello si fa propaganda sulle spalle dei Cittadini Il centro sinistra chiude nel modo peggiore il mandato Peccato che, dopo il taglio del nastro, il Teatro debba tornare un a due mesi dalla fine del mandato amministrativo non ha amministrativo 2004-2009 presentando un bilancio farcito di cantiere. Ci vorranno, infatti, parecchi mesi ancora prima che neppure pubblicato il bando di gara per l’appalto integrato l’opera sia veramente completata e consegnata alla Cittadinanza relativo a “Progettazione esecutiva e realizzazione dei lavori di scelte elettoralistiche.

Oggi le difficoltà nel far quadrare i conti sono di tutti: delle famiglie nella sua interezza. E’ evidente però che quella di Bertoncello bonifica, risanamento, restauro conservativo, risistemazione che vivono una situazione economica gravissima e delle pubbliche non è una scelta elettorale, ma il fulgido esempio di una politica urbanistica ed edilizia dell’area ex perfosfati congiunto al amministrazioni che devono sapere trovare le risposte migliori alla virtuosa e vicina alla gente! trasferimento di beni immobili”. crisi. Non può essere però giustificata in nessun modo la decisione • Nel 2009 il centro sinistra annuncia di voler intervenire • P.I.P. Noiari: tra il 2009 ed il 2011 il Comune di Portogruaro strumentale dell’Amministrazione Comunale di non rispettare il sull’Oratorio PIO X per realizzare un parcheggio multipiano e prevede su quest’area produttiva opere pubbliche per un patto di stabilità per il triennio 2009, 2010, 2011. Decisione presa riqualificare l’area. La realizzazione di un parcheggio multipiano valore di 4.898.741 di Euro. A quasi 20 anni dal suo inizio il contro il parere del Responsabile dell’Area Economico-Finanziaria a servizio del centro storico è un obiettivo amministrativo P.I.P. Noiari deve ancora “decollare” e dopo tanti investimenti delle forze di centro destra, ma la scelta definitiva sul sito non pubblici i Cittadini di Portogruaro attendono ancora il “ritorno e del Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Portogruaro.

Di là dagli aspetti tecnici, quello che è importante sapere è che può avvenire senza un adeguato approfondimento e dibattito. sull’investimento”: posti di lavoro, benessere sociale ed qualora il mancato rispetto del patto di stabilità fosse confermato a Questo intervento pur essendo stato previsto per il 2009, non economico. consuntivo, allora scatterebbero le pesanti sanzioni previste dalla ha un progetto sufficientemente definito, non è stato discusso • Manutenzione ed Illuminazione strade: è necessario in consiglio comunale e ipotizza il finanziamento da parte della prevedere a bilancio maggiori risorse da destinare alla normativa vigente: Regione veneto per 2.500.000 di Euro, contributo per il cui manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade comunali, • riduzione dei trasferimenti dal Ministero dell’Interno; ottenimento ad oggi non esistono ragionevoli certezze.

• riduzione dei limiti di spesa corrente; ormai ridotte in uno stato disastroso e soprattutto vanno • divieto di accendere nuovi mutui anche se finalizzati agli • Area Ex “Perfosfati”: con il suo capannone industriale, effettivamente realizzati gli interventi previsti nel Piano Opere ormai cadente, è il simbolo dell’immobilismo di Portogruaro Pubbliche (asfaltature, tombinamenti, installazione di punti luce investimenti; negli ultimi 20 anni e • divieto assoluto di assunzione del personale. o di guard-rail). dell’incapacità amministrativa Un Sindaco, a poche settimane dalla fine del Il bilancio di previsione 2009 è stato presentato del Centro Sinistra. L’area è suo mandato elettorale e dalle elezioni non può ai Cittadini con un volantino che recitava con stata acquistata nel 1996 prendere una decisione del genere, una scelta che tono trionfale “il programma di mandato è con l’obiettivo di bonificarla e condiziona pesantemente l’attività della prossima stato completato” …”la città è cresciuta, ha restituirla alla città con una amministrazione e il futuro di tutti i cittadini di cambiato volto”. Non sappiamo dove Bertoncello valenza urbanistica strategica.

Portogruaro. trovi questa faccia tosta, quel che è certo è che Da allora sono stati spesi per Questo bilancio prevede di spendere per le a 5 anni di distanza le questioni aperte sul tavolo l’acquisto dell’area e per una Opere Pubbliche 14.951.219,00 € nel 2009; dell’amministrazione, e ancora senza risposta, parziale bonifica 8.500.000 7.068.563,33 € nel 2010 e 4.225.945,39 € sono sempre le stesse.

Euro di denaro pubblico! Il nel 2011. A Bertoncello poco importa quello che I Cittadini chiedono per Portogruaro sviluppo centro sinistra, ancora una avverrà dopo il 2009: buona parte delle opere economico, sostegno alla famiglia, un futuro volta, prende in giro i Cittadini ed pubbliche previste nel 2009 sono solo annunciate, o per i giovani, una viabilità efficiente, maggiore annuncia per il 2009 interventi Gastone Mascarin meglio “strombazzate” sui giornali ma non potranno Gianmarco Corlianò sicurezza ed una maggiore qualità della vita. per 4.500.000 Euro sulla Consigliere Comunale essere in alcun modo realizzate nell’anno in corso. Capogruppo Alleanza Nazionale si impegna affinché queste “Perfosfati”, interventi di fatto Alleanza Nazionale • Il nuovo Teatro Cittadino verrà inaugurato entro Alleanza Nazionale siano le priorità della futura amministrazione verso il Popolo della Libertà l’estate con una imponente cerimonia inaugurale. verso il Popolo della Libertà irrealizzabili: l’Amministrazione comunale di Portogruaro.

Comunicazione politica realizzata con le risorse previste dal Regolamento per la disciplina dell’autonomia contabile del Consiglio Comunale (Del. N. 66 del 24/05/2000)

Forza Italia Verso il Popolo della Libertà Dove e in che cosa dovrebbe essere diversa una politica di centro destra da una di sinistra?

G

li ultimi innegabili successi del centro destra nelle recenti elezioni responsabilità da parte di tutti, senza sognarsi una presunta “società civile”, corpo amministrative, e in modo particolare di Forza Italia, hanno contribuito sano da contrapporre ad una politica malata. Perché una società più ordinata a sfatare uno dei tanti miti della sinistra che, oltre al monopolio della vuol dire anche cominciare dai minimi fatti come controllare i limiti di velocità, cultura e del bon ton della politica, sembrava avere la prerogativa della buona combattere il rumore insopportabile che di notte tiene svegli tutto il centro, amministrazione delle città e, quindi, di essere in grado di schierare politici locali controllare gli esercizi pubblici. ben rodati e capaci. Così non è stato.

L’altro punto centrale è la capacità di portare nell’esperienza locale il principio Ma ogni successo porta con sé un’ulteriore sfida che forse in pochi hanno messo della destatalizzazione. Perché una città come Firenze deve avere un numero di al centro della riflessione. Per una città, una politica di centro destra dove e in che impiegati comunali (circa 5000, per non parlare delle ex municipalizzate) più che cosa deve essere diversa da una di sinistra? Che cosa significa amministrare una doppio di una città tedesca (cioè di un paese non certo campione in termini di città secondo una prospettiva altra? liberalizzazioni) della stessa grandezza? Lo sappiamo. In politica c’è una differenza Possiamo dire che ciò è legato alla capacità di tradurre, applicare alcuni principi enorme tra l’enunciazione di principi astratti, stelle polari che devono guidare fondamentali. Il primo è quello di legalità-responsabilità. Quello a cui oggi siamo l’azione, e applicazione di essi alla realtà, con la necessità continua e pragmatica costretti ad assistere è una parodia di cosa dovrebbe essere l’applicazione della di una mediazione concreta. Anche qui, la soluzione potrebbe essere solo in alcuni legge; le città amministrate dalla sinistra sono un misto di lassismo nei confronti casi, come la delinquenza, dell’applicazione della “tolleranza zero”, ma in tutti gli del degrado urbanistico, della microcriminalità e disprezzo per le esigenze dei altri sarebbe anche necessario una strategia laterale per aggirare l’ostacolo cittadini più deboli, lasciati soli davanti a problemi di ordine pubblico inteso in senso proponendo logiche e soluzioni alternative che indichino la strada. lato.

Un ultimo punto è rappresentato dalla capacità di impadronirsi della tradizione, Quando poi la misura è colma, le attuali di costruire una nuova identità appropriandosi del passato. Per amministrazioni di sinistra che hanno Portogruaro, ad esempio, sarebbe bello tollerato quello sfascio, reagiscono e nobile ricostruire il suo ruolo di città proponendo soluzioni tampone, passando cerniera fra Veneto e Friuli, in compagnia così da una emergenza all’altra. Lo e in accordo con Pordenone! stesso può essere detto per le politiche Lo sforzo che abbiamo fatto in questi anni dell’accoglienza che gravano, tra un è stato quello di individuare e proporre discorso demagogico e l’altro, tutte principi e idee condivise, per percorrere sulle spalle del volontariato, per lo più una strada che sarà si sempre più cattolico, senza nessun controllo reale e difficile e contingente ma sull’affrontare continuo né sulle tipologie di immigrazione la quale dovremmo concentrare tutte le né sul fabbisogno dell’economia locale. nostre forze e intelligenze politiche, non Ma applicare il principio di legalità vuol dimenticandoci mai che la sinistra ha Pietro Rambuschi Lucio Leonardelli Alfredo Silvestrini dire anche aggredire tutte quelle piccole ormai lasciato lo spazio della realtà per p.rambuschi@libero.it lucioleonardelli@libero.it alfredo.silvestrini@alice.it omertà che rendono possibile un illegalità dedicarsi a follie ideologiche e logiche di Consigliere comunale Capogruppo Forza Italia Consigliere comunale di massa: per questo non è possibile Forza Italia verso il Popolo potere che ormai poco hanno a che fare verso il Popolo della Libertà Forza Italia verso il Popolo che ci sia legalità senza assunzione di con la vita di tutti i giorni. della Libertà della Libertà

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Uno sviluppo economico saldato alla “sostenibilità”, basato sulle potenzialità, le caratteristiche, le vocazioni e soprattutto sul “domani” Portogruaro, qui è già futuro Di fronte alla crisi economica che sta interessando il tessuto produttivo nazionale, l’innovazione e la sostenibilità diventano, secondo gli esperti, le “ricette” migliori per invertire la tendenza. La nostra crescita all’insegna dello sviluppo sostenibile, l’ uso intelligente del territorio, la presenza di un’economia che segue le proprie vocazioni, il commercio, il turismo e l’agricoltura, l’edilizia, conferma che l’idea, la visione e il modello di sviluppo adottato a Portogruaro è oggi ricco di opportunità e di vantaggi.

Abbiamo “visto giusto” a non trasformare il territorio in capannoni, a sostenere le imprese tradizionali del portogruarese, dicendo no a centrali varie e si all’innovazione e ai servizi. Imprese secondarie e ad alto contenuto tecnologico ed innovative, in un’area

come la nostra aperta ai mercati dell’Est, sono anche il futuro del territorio.

Economia, sviluppo e situazione occupazionale sono temi prioritari nell’agenda e all’attenzione dell’Amministrazione Comunale di Portogruaro, guidata dal Sindaco Antonio Bertoncello.

La presenza diffusa di piccole e medie imprese ha dato vita ad un solido assetto occupazionale. Lo sviluppo e l’ampliamento delle aree commerciali, l’impegno delle istituzioni nei confronti dei lavoratori di imprese in crisi e il previsto reimpiego in altri ambiti, hanno visto l’Amministrazione presente e attiva nel territorio. Continuare è la parola d’ordine.

Nel modello di sviluppo sostenibile del territorio si colloca il futuro dell’area Ex Eni, il più grande parco industriale del Nord Est oggi denominato East Gate Park, la porta verso l’est.

Il progetto vede la realizzazione di un comparto

manifatturiero (spazi per la media e la grande impresa), un comparto logistico, una zona per l’artigianato, un’area servizi ed un Polo dell’Innovazione Strategica. Il Polo Innovazione Strategica nasce per favorire l’innovazione nei modelli di business e offre supporti alle imprese per sviluppare nuove strategie, lanciare nuovi prodotti e servizi, entrare in nuovi mercati, riprogettare assetti aziendali.

I servizi offerti assumono un significato ancor più importante nell’attuale situazione di crisi economica.

Polo dell’Innovazione Strategica e una politica di investimenti sono tra le più importanti iniziative messe in campo nell’attuale fase di crisi.

Con il bilancio di previsione 2009 l’Amministrazione ha stabilito di avviare investimenti e opere nel territorio, perché è necessario che gli Enti locali siano il volano per la ripresa delle imprese del territorio.

Abbiamo lavorato e costruito insieme con capacità e decisione con tanta voglia di fare e migliorare.

Insieme possiamo essere certi di un futuro di cambiamento orgogliosi di una Portogruaro sempre più bella e vivibile tra storia e modernità

UNA NUOVA SQUADRA DI PERSONE SI PREPARA A DARE NUOVE RISPOSTE, A SERVIRE I BISOGNI DEI PROPRI CONCITTADINI, E DIFENDERE GLI INTERESSI COMUNI:

SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE

A CIVI ST CA LI

GRAZIANO PADOVESE CANDIDATO SINDACO

DARE ASCOLTO PER DARE RISPOSTE DELLA CITTADINANZA

RAZIONALIZZAZIONE DEI SERVIZI PER IL CONTENIMENTO DELLA SPESA PUBBLICA

Cercateci e contattateci su:

www.facebook.com e partecipa al nostro blog www.cittadelemene.splinder.com

PROMOZIONE DEL VALORE CULTURALE TURISTICO, ARTISTICO DEL TERRITORIO PIU’ POTERE ALLE FRAZIONI MEDIANTE IL DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO PIU' ATTENZIONE ALLA VIVIBILITA' NEL TERRITORIO E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE

Comunicazione politica realizzata con le risorse previste dal Regolamento per la disciplina dell’autonomia contabile del Consiglio Comunale (Del. N. 66 del 24/05/2000)

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Lega Nord a servizio dei cittadini

mancanza della tradizionale piccola casera in Piazza della Repubblica con la Befana per i bambini

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ari lettori, in qualità di Capogruppo Consigliare voglio illustrarVi alcune delle Interrogazioni presentate al Sindaco dal Nostro gruppo Consigliare volte perlopiù a chiedere all’amministrazione di dare una soluzione ai numerosi problemi di cui Voi cittadini tramite i Nostri rappresentanti sul territorio ci avete portato a conoscenza:

- Data 15/1/2009 Interrogazione su fenomeno di abbandono dei rifiuti con particolare attenzione a Via Croce Rossa nella quale abbiamo richiesto anche di installare la videosorveglianza

- Data 15/10/2008 Interrogazione su Sicurezza nei parcheggi comunali - Data 9/12/20008 Interrogazione su Sicurezza al Pronto Soccorso - Data 9/12/2008 Interrogazione su aiuti a senso unico a favore degli extracomunitari - Data 9/12/2008 Interrogazione sullo stato di degrado della pavimentazione del Liston e della poca pulizia dei portici - Data 14/1/2009 Interrogazione su Festività Natalizie e addobbi scarsi e la

- Data 20/1/2009 Interrogazione sul taglio dell’orario al pubblico della Biblioteca civica con la totale chiusura del Sabato Queste sono solo alcune delle Interrogazioni da noi presentate per far sentire la Vostra voce e provare a risolvere i problemi altrimenti non recepiti da un’amministrazione che negli anni si è sempre più chiusa all’interno del “Palazzo”.

Giorgio Bellinazzi Capogruppo Lega Nord Liga Veneta Padania

Se Vuoi essere protagonista ed intervenire visita il Nostro sito www.leganord.portogruaro.forumfree.net oppure Vieni a trovarci presso la Nostra nuova sede in Piazza della Repubblica 14 di fianco al Municipio

Sicurezza, sanità ed occupazione le priorità della politica

P

iano piano, giorno dopo giorno ci stiamo avvicinando alla data stabilita per le elezioni amministrative del 6/7 giugno 2009.

Quello di oggi è il terzo appuntamento che questo importante strumento di informazione mi offre per comunicare con i concittadini elettori che il prossimo giugno si distribuiranno nei 27 seggi elettorali per rinnovare il Consiglio Comunale che dovrà amministrare Portogruaro nel quinquennio 2009/2013.

In questi giorni la vita politica sembra risvegliarsi: vengono indette riunioni e assemblee sui problemi della città e dei vari quartieri, spuntano le prime candidature alcune di facciata, altre più importanti, improntate su dibattiti, confronti e raccolte di proposte programmatiche.

Per coloro che non hanno avuto la possibilità in questa prima fase di presenziare a dette assemblee mi permetto di ricordare i temi prevalenti che vengono trattati: la sicurezza, il lavoro e la sanità.

Sulla sicurezza nella nostra città le posizioni dei due principali schieramenti (PD e PDL) sono in continua evoluzione ma certo l’attuale maggioranza non ha dato grandi prove e tristi vicende di questi giorni hanno dimostrato che sulla sicurezza è meglio parlare meno e fare di più. Sulla sanità dobbiamo riconoscere che gli impegni a carattere regionale sono piuttosto rilevanti, il centrodestra cerca la riorganizzazione eliminando sprechi e isolando nel contempo qualche guastatore.

Ma voglio oggi attirare la vostra attenzione su di un argomento che ritengo strategico e da inserire nel futuro programma per la elezione del nuovo Sindaco e che da tempo, quale consigliere comunale uscente, tenta di far capire con forza.

Non mancherò poi di insistere fin dall’inizio della prossima legislatura su questo tema: l’occupazione è il problema di assicurare un lavoro a tanti nostri bravi giovani.

Da una recente indagine (ricerca da me eseguita) dai 18 al 35 anni nel territorio Portogruarese vi sono (2965 maschi e 2530 femmine) 5495 unità lavorative; ebbene questa maggioranza che governa da circa 20 anni non ha prodotto un solo posto di lavoro degno di citazione.

Da un lato abbiamo territori come ex-raffineria ENI discussa e dibattuta in Consiglio Comunale, e mal sostenuta, a livelli superiori, dall’altro amministratori che hanno il solo interesse di conservare il posto, proponendo opere pubbliche o iniziative di facciata: piste ciclabili, rotonde, incontri più vari sui temi del mondo con i giovani, tanto per distrarli dai veri problemi, promettendo loro, un mondo di biciclette – dibattiti, musica ed altre cose, con non poco spreco di denaro, risorse di ogni genere e non attuano qualche cosa di serio e per lo sviluppo del nostro territorio.

1200 persone quotidianamente si imbarcano nei treni e vanno a lavorare, muniti di alta professionalità, a Venezia - Padova - Treviso Pordenone - Udine e Trieste, altri si spostano con i più svariati mezzi di trasporto.

Ebbene, fino ad oggi non è stato fatto quasi niente per portare nelle nostre famiglie e alla nostra gente, che vive un po’ della ricaduta della attività turistica un po’ di ciò che concede la terra; l’industria, il lavoro che potrebbe dare vigore alla dissanguata economia locale, è un argomento che non viene affrontato con convinzione.

Se avrò la possibilità di svolgere ancora il compito di “consigliere” del nuovo sindaco nelle sedi opportune incentrerò il mio impegno e le mie capacità su questo importante argomento che spero trovi M.d.L. Luciano Gradini anche il vostro fraterno consenso.

Consigliere Comunale Un a presto.

Lista Civica PORTO VIVA

Di filosofia politica e di …… rapine in piazza Piazza Martiri della Libertà, ore 9,30 del mattino, tre banditi armati rapinano indisturbati una gioielleria.

Vi riporto un commento sentito più volte dai cittadini di Portogruaro nelle ore successive all’evento: “ Ma chi volete potesse accorgersene o intervenire?

A quell’ora il centro storico è deserto, come molto spesso per altro.”

Commenti che dovrebbero venire veramente ascoltati con grande attenzione dagli amministratori pubblici.

I temi dei quali i cittadini di Portogruaro parlano hanno molto spesso la sfortuna di rimanere nell’ambito dei commenti o dello scambio di idee, quasi che tali problemi fossero visibili solo al cittadino comune.

L’amministratore pubblico dov’è?

Perchè tante volte l’amministrazione sembra non vedere i problemi reali: la sicurezza, i dubbi sul futuro dei giovani, le difficoltà correlate ai problemi degli anziani, la problematicità a relazionare con la burocrazia, la complessa interpretazione di norme, decreti, delibere, la sensazione dell’aumento dell’onere e del peso di norme sempre più numerose?

Si ha quasi il dubbio che l’amministrazione di una città divenga per l’amministratore un problema astratto da risolvere il più teoricamente possibile senza tener conto che invece le esigenze della città sono soprattutto esigenze concrete di ogni persona, di ogni cittadino. Bisogni primari Renzo Mazzon che sono uguali per tutti e sono strettamente legati al Consigliere Comunale bene della famiglia, ai figli e alla sicurezza, con tutte le conseguenze programmatiche di gestione che ne Lista Civica PORTO VIVA dovrebbero conseguire.

Banalità? Parole scontate? Concetti superati? Ne siamo proprio certi?

Statene certi. Io non smetterò di ribadire le mie convinzioni!!!

Invito veramente ogni amministratore pubblico ad ascoltare di più le persone e non solo a convocare riunioni e assemblee autoincensanti o pubblicitarie.

Invito veramente ogni amministratore pubblico a partecipare agli avvenimenti della città per condividere con la popolazione un momento di crescita culturale sociale o un momento conviviale non solo per dovere di rappresentanza o per momento pubblicitario personale.

Qualcuno si scandalizzerà di quanto sto dicendo, ma considerazioni simili sono sulla bocca e nei discorsi di molti cittadini di Portogruaro.

Comunque il mio personale plauso al giovane che si trovava a passare in piazza e che ha avuto il senso civico di soccorrere i malcapitati che avevano appena subito la rapina. Ma era solo in un luogo, la piazza principale, che dovrebbe essere il cuore vivo della città.

Non pensate sia il caso di riflettere se effettivamente la politica amministrativa finora attuata sia state veramente efficace?

Credo sia giunto il momento improcastinabile di pensarci.

Anche voi cittadini pensateci bene: a Portogruaro si può continuare così?

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DALLE AZIENDE

marzo/aprile 2009

A Portogruaro continua la tradizione Olivetti L’Ufficio, ovvero quando la tecnologia non ha confini

I

l giardino della tecnologia. Così, con una metafora che ben si addice a questo inizio di primavera, può essere definito “L’Ufficio Srl”, intraprendente e dinamica realtà che opera a Villotta di Chions, in via Villalta 16/18 e che rappresenta uno dei più significativi concessionari dei prodotti per l’ufficio a marchio Olivetti dell’intero Nord-Est. Negli ultimi tempi, poi, “L’Ufficio Srl” ha ottenuto un ulteriore, e rilevante, riconoscimento: già concessionario per la zona di Pordenone ha, infatti, conseguito l’incarico di seguire anche il mandamento di Portogruaro Caorle. Una realtà, insomma, che spazia su un territorio vastissimo, portando ovunque la professionalità dei suoi operatori, ricambiata dalla fiducia che continua ad avere la nutrita clientela. Olivetti ha, infatti, scelto per Portogruaro un concessionario con

L’UFFICIO S.R.L esperienza, che negli anni ha sempre operato nel rispetto della correttezza, anteponendo la qualità del servizio al “business selvaggio”. L’Ufficio Srl si porrà, quindi, nel Portogruarese nel segno del naturale proseguimento della tradizione Fanin. Qualche pillola di storia, comunque, chiarirà al lettore che stiamo parlando di un’attività venuta da lontano, per andare… lontano.

“L’ufficio Srl” è nata nel 1991 e nel 1994 è divenuta concessionario Olivetti della zona di Pordenone rilevando l’attività cominciata già nell’estate del 1975 dal cavalier Lelio Pertegato, figura professionale stimata sul territorio, con il quale i titolari hanno continuato a collaborare fino al 2000. Sempre attenta alle innovazioni del mercato, giovane e dinamica, oggi l’azienda costituisce una realtà consolidata che opera con

SERVIZI DI QUALITÀ CERTIFICATA un team di 12 persone specializzate per ogni settore e grado di competenza aziendale, in particolare, nella fornitura di macchine e attrezzature per l’ufficio, di hardware e software, in forniture di tipo “chiavi in mano” con configurazione e installazione di software applicativi, di materiali di consumo originali di tutte le marche, nella consulenza, nella vendita e nell’assistenza di fotocopiatrici multifunzione, noleggio di fotocopiatori e fax, personal computer, server e workstation, assistenza sistemistica e servizi web. “L’Ufficio Srl” è, inoltre, in grado di fornire registratori di cassa “LABORATORIO AUTONOMO” con l’abilitazione alla verificazione periodica emessa dall’Agenzia delle entrate. Dal 2000, intanto, è stata creata una struttura esclusivamente dedicata alla fornitura di cancelleria e ma-

teriali di consumo di tutte le marche, mentre dal 2007 l’azienda di Villotta di Chions ha conseguito la certificazione ISO 9001:2000 su tutti i processi delle attività di vendita ed assistenza e non solo per la verificazione periodica dei registratori di cassa. E’ importante sottolineare, infatti, che il compito principale di un azienda che fornisce servizi sta nel continuo aggiornamento dei prodotti e nel loro miglioramento qualitativo, sempre più richiesto per continue innovazioni. Ultimo, ma più importante, “L’Ufficio Srl” noleggia qualsiasi tipologia di fotocopiatori, multifunzione, stampanti stand alone e di rete e telefax. Nel noleggio sono inclusi tutti i materiali di consumo (toner, developer, rulli pressore, fusore ecc...) e qualsiasi intervento per il ripristino macchina. Una realtà, quindi, che si distingue per l’elevata qualità dei propri servizi, rivolti a una fascia d’utenza esigente e particolarmente attenta alla tutela dei propri investimenti.

L’UFFICIO s.r.l.

Via Villalta, 16/18 Villotta di Chions - PN Tel. 0434 63 07 85 www.lufficio.it

DALLE AZIENDE

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Ombra Longa Non solo bar... redazionale a cura di E.M.

Infatti da “Ombra Longa” a mezzogiorno è aperto il servizio di ristorantino con un vario menù del giorno che offre insalatone e primi piatti, dagli gnocchetti alla sarda alle lasagne, e piatti di ottimi affettati misti con Crudo di Parma per i palati più delicati e San Daniele per chi ama i gusti decisi, coppa e soppressa, per passare poi ai formaggi, dallo stravecchio alle burratine (da marzo) alla mozzarella di bufala.

A breve Eddy potrà stuzzicare il vostro appetito anche con crudità di pesce come tartufi di mare e scampi che consiglia di accompagnare con una buona bollicina.

Del resto nulla è lasciato al caso, la gestione pone molta attenzione nella scelta delle proprie proposte.

Qui troverete una vasta selezione di vini, dai classici Cabernet e Merlot alle grandi scelte del Collio, ai vini toscani, alle bollicine di qualità.

Solo caffè di prima scelta.

Sfiziose idee regalo per palati esigenti: fichi del cilento, riso italiano, fettuccine all'uovo alla bietola rossa, marmellate e geleè ed altro ancora.

La calda ed accogliente atmosfera di questo rinnovato locale, che tra caldi colori e luci soffuse unisce rustico a moderno, tradizione a novità, renderà sicuramente più piacevole il vostro momento di relax.

Fermatevi allora da “Ombra Longa” per un pranzo veloce, un caffè , un aperitivo o un bicchiere di vino e scoprirete anche la simpatia e cordialità di Eddy, che saprà

sicuramente ben consigliarvi.

Tutti i sabato dalle 18:30 in poi, venite all’ “Ombra Longa” a bere l'aperitivo perché il buffet è offerto!

Vi aspettiamo!

Orari dal lunedì al sabato dalle ore 06:30 alle 21:00 d'estate pausa pomeridiana dalle 15:00 alle 17:00

“

Ombra Longa Via Veneto, 31 Portogruaro

“

D

a gennaio a Portogruaro per un momento di relax ci si può fermare all’ “Ombra Longa”.

La nuova gestione, di un locale oramai storico di via Veneto, ha rinnovato non solo il nome ma soprattutto i servizi offerti.

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CULTURA

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Professione archivista Una testimonianza dal territorio, in occasione del riordino dell’archivio dell’Associazione Nazionale Mutilati di Portogruaro di S. Z.

N

el dicembre dello scorso anno, nella sala consiliare del Municipio di Portogruaro, con una manifestazione patrocinata dal Comune, è stato presentato al pubblico l’intervento di riordino dell’archivio dell’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra, Sezione Mandamentale di Portogruaro, intervento conclusosi con la pubblicazione dell’inventario a stampa.

L’evento ha rappresentato un’occasione, oltre che per rendere nota a tutti l’esistenza di un patrimonio documentario relativo a quasi 90 anni di storia ora fruibile dalla comunità, anche per far conoscere più da vicino una professione sicuramente poco nota come quella dell’archivista.

Ne parliamo con la portogruarese Laura Pavan ­(laureata all’Università di Trieste in Storia, con indirizzo Medievale), archivista operante all’interno della ditta “Biasotto Archivi” di Pordenone, che si è occupata direttamente dell’intervento di riordino sopra ricordato.

Chi è l’archivista e in cosa consiste esattamente il suo lavoro?

L’archivista si occupa dell’organizzazione, della gestione e del riordino della documentazione presente negli archivi prodotti da enti, di natura pubblica o privata, da persone o famiglie, da aziende. Può dipendere direttamente da un’amministrazione pubblica o da un’azienda privata, cosa oggi piuttosto rara, oppure può svolgere la libera professione o ancora, come nel mio caso, essere dipendente di un’azienda che opera per conto terzi. In questi ultimi due casi, l’archivista è chiamato quasi sempre ad intervenire sul riordino effettivo delle carte presso strutture che, non avendo in organico una figura professionale di questo genere, accumulano negli anni la documentazione, spesso in maniera disordinata, fino a trovarsi in grossa difficoltà nel reperimento degli atti o con problemi di spazi e di conservazione. Non si può parlare della professione dell’archivista senza ricordare che i documenti sono sempre e comunque la testimonianza dell’attività concreta svolta nel corso del tempo dal produttore delle carte stesse. Nel caso di archivi di Enti pubblici che devono garantire, tra l’altro, la certezza del diritto per i cittadini, ci sono precisi obblighi di legge nella gestione e conservazione dei documenti; senza scendere troppo nel dettaglio, basti ricordare che il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (Decreto Legislativo n.

42 del 2004) definisce beni culturali fin dal loro nascere i documenti prodotti dagli enti pubblici, obbligando a conservarli come tali e a renderli fruibili con le modalità previste dalla normativa.

Ma qualcuno controlla che le norme sugli archivi siano rispettate?

Sì, certo. Sono le Soprintendenze archivistiche regionali, come uffici periferici del Ministero per i Beni e

le Attività Culturali, ad avere compiti di vigilanza, di indirizzo, di controllo e autorizzazione degli interventi sugli archivi.

E per gli archivi privati, ci sono obblighi?

Se riconosciuti dal Ministero di particolare interesse e valore storico, anche gli archivi privati sono soggetti ad obblighi di conservazione e di tenuta corretta. Gli archivi ecclesiastici, ad esempio, sono considerati di natura privata ma è ufficialmente riconosciuta la loro grandissima importanza sul piano storico-culturale e anagrafico; basti pensare ai registri canonici delle parrocchie che riportano nati, morti e matrimoni relativi anche a periodi in cui non esistevano altre forme di registrazioni del genere. Ci sono, poi, moltissimi archivi privati di enti, associazioni, persone che, pur non avendo un riconoscimento ufficiale e non essendo soggetti ad alcun obbligo di legge, rappresentano un patrimonio culturale di enorme valenza per il territorio e la comunità; in questi casi sta alla sensibilità di chi li detiene e di chi ne conosce l’esistenza garantirne la conservazione e la valorizzazione. È il caso della Sezione di Portogruaro dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, operante dal 1919 e ormai con un ristretto numero di soci per ragioni squisitamente anagrafiche. La Fondazione che ne erediterà l’attività e la memoria storica, consapevole dell’inestimabile valore dell’archivio come bene culturale da trasmettere alle generazioni future, ha promosso il riordino e l’inventariazione dell’intero patrimonio documenta-

rio della Sezione, provvedendo anche alla pubblicazione dell’inventario che è lo strumento-guida fondamentale per la consultazione.

Questo significa che l’archivio è consultabile anche da persone esterne all’associazione?

Sì, previa richiesta e concordando un appuntamento con la segreteria. Pur trattandosi di un piccolo archivio (in totale circa 100 faldoni), è un esempio paradigmatico di come da una situazione di completo disordine si possa restituire alla documentazione una struttura logica e renderla fruibile per un uso amministrativo interno e per la consultazione esterna a scopi storici e di ricerca. In questo caso è stato fatto un lavoro “carta per carta”, come diciamo noi, dal momento che non esisteva più in pratica una struttura d’archivio e i documenti erano frammisti e infilati un po’ dovunque; le operazioni hanno richiesto oltre un mese di lavoro.

Quali strumenti e metodi di lavoro usa l’archivista?

Nell’affrontare un riordino la regola di base è rappresentata dal “metodo storico”, ovvero ricostruire, per quanto possibile, la struttura documentaria originariamente data alle carte dal produttore oppure, se questa non è mai esistita, creare una struttura ex novo che rifletta nel miglior modo possibile l’attività del produttore. Le operazioni sono agevolate nei casi in cui i documenti seguano un sistema di classificazione (il cosiddetto “titolario”) che ne consente l’aggregazione in categorie o classi e in fascicoli tematici.

Oggi, attraverso la schedatura informatica con appositi software è possibile intervenire anche su archivi grandi in maniera più rapida e “comoda” rispetto ad un tempo e si possono addirittura effettuare dei riordini solo virtuali, rimandando magari ad una seconda fase il riordino fisico.

Al di là degli strumenti informatici, restano comunque fondamentali i requisiti che l’archivista deve mettere in campo: precisione, tenacia, costanza, rigore e pazienza…non bisogna scoraggiarsi neppure di fronte alle situazioni più disastrate (e ce ne sono molte), altrimenti è impossibile affrontare il lavoro.

Finora abbiamo parlato di documenti cartacei, ma siamo nell’era del digitale …

Si produce molta più carta di quanto si pensi anche nell’era del digitale. In ogni caso, si va estendendo la tendenza all’acquisizione ottica e alla conservazione sostitutiva del documento cartaceo su supporto digitale; la legge lo consente, seguendo apposite regole tecniche. Bisogna, tuttavia, agire con consapevolezza e tenere conto del fatto che in questo ambito si aprono molti problemi, ancora irrisolti, legati alla conservazione nel tempo, alla modificabilità degli atti e alla necessità di migrare periodicamente i dati per garantirne la leggibilità messa a rischio dall’inevitabile obsolescenza dei supporti conseguente alla rapida evoluzione tecnologica.

Come si diventa archivisti?

Esiste una Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica in ogni Regione, presso l’Archivio di Stato del capoluogo regionale; per accedervi è necessario essere in possesso di un diploma di scuola superiore e superare l’esame di ammissione. I corsi sono distribuiti in due anni accademici, con lezioni, a frequenza obbligatoria, che occupano in genere due mattine a settimana; al termine del secondo anno si sostiene l’esame finale che consiste in due prove scritte e una orale. Ormai da diversi anni anche le Università si occupano della formazione in questo campo, attraverso corsi di laurea ad indirizzo archivistico.

SPORT

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Il cielo è sempre più azzurro sopra Portogruaro La locale associazione dei paracadutisti e l’aereoclub di San Stino di Livenza propongono corsi per imparare a librarsi tra le nuvole. Gli appassionati del volo prendano nota di Daniele Micheluz

I

l cielo, anche se a volte non ci si fa caso, ha i suoi abitanti. Sono gli appassionati del volo, che si dividono in due grandi categorie. Da una parte ci sono coloro che amano volare attraverso le nuvole, dall’altra quelli a cui piace attraversare lo spazio in verticale. In altre parole piloti di velivoli e paracadutisti.

Anche nel Portogruarese la passione per il volo è significativa.

La locale sezione dei paracadutisti, nata 40 anni fa, anche attualmente sta organizzando l’annuale corso per coloro che vogliono avvicinarsi a questa disciplina: quello di quest’anno è il 42esimo, a riprova che la tradizione continua a perdurare nel tempo. Le esercitazioni sono partite a inizio marzo con 7 iscritti.

Un numero tutto sommato adeguato, anche perché dà modo agli istruttori – i competenti Stefano Sandre e Roberto Punzi – di seguire al meglio gli allievi.

I corsi si svolgono tre volte a settimana all’interno della palestra del ‘Mecchia’.

Martedì e giovedì sono riservati agli esercizi di stretching e giovedì alle lezioni teoriche, che poi sono messe in pratica nell’apposito centro di Gorizia. Lì, i corsisti possono prendere confidenza con imbragamenti e lanci prima di essere giudicati, dopo 50 ore di preparazione, dagli esaminatori di Pisa. A capo del sodalizio, già da 12 anni, c’è il presidente Andrea Pupulin, 68enne di Portogruaro che guida il club con estrema passione.

E’ lui a spiegare che «per lanciarsi non servono particolari caratteristiche. L’im-

portante è essere in salute – dice – e per questo a coloro che vogliono fare i corsi chiediamo un certificato medico della validità di due anni». Il club oggi conta un centinaio di soci (in passato, prima della nascita del club di Carole, sono arrivati a essere 140), che vanno dai 28 fino ai 90 anni. Uno dei soci più stimati è l’inossidabile Olivo Bortolussi, un 86enne che ha fatto la Guerra d’Africa, ad El Alamein, cadendo prigioniero in Sudafrica degli inglesi. Lui, appartenente alla mitica Folgore, è la memoria vivente del club e per questo, dice il presidente «ce lo teniamo stretto, così come Livio Piccolo, che pur avendo solo 36 anni ha già effettuato 12 mila lanci. È un appassionato di volo acrobatico, ha fatto parte della squadra olimpica e ha allenato la squadra del Quasar. Anche lui è uno dei nostri fiori all’occhiello».

Ma poi ci sono tutti gli altri soci che si lanciano occasionalmente, per il gusto di fendere l’aria. I paracaduti in Italia sono circa 9 mila e quella di Portogruaro è la terza sezione del Triveneto per numero di soci. «Voglio anche ricordare – sottolinea il presidente Pupulin – che da ottobre a fine aprile organizziamo anche un corso di stretching e ginnastica per i nostri soci. Proseguiamo l’attività con impegno, pur non ricevendo alcun contributo pubblico. Insomma, ci autofinanziamo».

Dalla passione per chi fa dei lanci la propria vita, passiamo agli amanti del volo aereo, che fanno capo al club Blue

Arrows di San Stino di Livenza. Presso la nuova sede, in uso da tre anni, il club nato nel 1995 è cresciuto fino ad arrivare alla realtà odierna, un’ottima struttura, che si espande su una superficie di circa 40 mila metri quadri, con una scuola di prestigio che forma professionalmente nuovi piloti. Oggi, i soci sono una settantina circa, anche se il complicato periodo economico si sta facendo sentire: il volo aereo non è più costoso di discipline come lo sci o la vela, tuttavia sta risentendo del momento congiunturale sfavorevole. «Inoltre – sottolinea il segretario del club, Marco Sollai – far avvicinare i giovani a questo sport è sempre più difficile: l’età media degli associati è di circa quarant’anni». Da dove arrivano soci e allievi? «In genere – risponde Sollai – dalle province di Venezia e Treviso, nonché dal vicino Friuli». Al club Blue Arrows si può trovare una delle migliori scuole di volo del nostro territorio, con una moltitudine di soci e di appassionati al volo che si ritrovano regolarmente per organizzare una miriade di attività sociali, tra le quali spicca la tradizionale festa del club, quest’anno in programma il 5-6 settembre, che raggruppa oltre un centinaio di persone. Numerosi sono i velivoli ospitati, oltre ai 3 mezzi di proprietà del sodalizio. La posizione del club all'interno del "Parco Livenza", poi, permette a tutti i visitatori di poter usufruire di numerosi servizi: a pochi passi ci sono campi di calcetto, biliardi, bowling, piscina e una prestigiosa birre-

ria, ottima per concludere le giornate di volo in compagnia.

Dal primo febbraio, il nuovo direttivo dell'associazione sportiva Blue Arrows (www.bluearrows.it) è formato dal presidente Giovanni Zinelli, dal vice Federico Gomiero e dai consiglieri Steni Ronchese, Angelo Battistuzzi, Marco Ambrosi, Riccardo Gasparri, Micky Mazzola. I revisori dei conti sono Renzo Fantuzzo, Luca Vazzoler e Pietro Sturniolo. La promozione e la divulgazione del volo, presso l’aviosuperficie, per i soci è una priorità. Blue Arrows è infatti attiva con una delle più complete scuole del nord Italia, grazie alla possibilità di apprendere il volo su velivoli 3 assi o con deltamotore, attraverso l’organizzazione di periodici corsi di navigazione aerea e corsi di fonia aeronautica. I corsi per il conseguimento dell'attestato di volo si svolgono presso la sede sociale del club e si compongono di una parte teorica e di una pratica. Nella parte teorica, della durata di 25 ore circa, si affrontano svariati argomenti, dalla dinamica del volo alle regole della navigazione aerea; durante le esercitazioni pratiche si riprendono e si applicano le nozioni apprese in aula. Le missioni di volo si svolgono fin dall'inizio del corso e riguardano gli argomenti trattati precedentemente in teoria. Quindi, passati gli esami, si può volare da soli.

E non solo con la fantasia.

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L’ACQUOLINA IN BOCCA

marzo/aprile 2009

Dieta mediterranea e sport L'importanza di una alimentazione equilibrata per chi svolge dell'attività fisica

T

empo addietro i quotidiani sportivi riportavano la notizia che Fabio Capello, già allenatore di calcio del Milan, Roma e Juventus ed ora della nazionale inglese, aveva imposto ai suoi giocatori la dieta mediterranea; niente più patatine fritte, ketchup e altre salse e macropanini di fast food e simili pietanze abbondantemente consumate nei paesi anglosassoni.

Ma cos’è la dieta mediterranea? Viene tradizionalmente definita tale quella che contiene un giusto equilibrio sulla quantità di proteine, carboidrati, grassi, fibre e vitamine presenti, attraverso l’assunzione di cibi naturali che provengono dal bacino del Mediterraneo (Italia, Spagna, Francia meridionale) come il pane, la pasta e legumi, frutta e verdura, latte e uova, olio d’oliva, pesce; la scelta, cioè, di cibi buoni e di qualità prodotti in regioni ben definite, che sono nutritivi e benefici per la salute. Se tali alimenti sono assunti in modo corretto ed equilibrato si hanno risultati, scientificamente provati, di una riduzione dei problemi cardiovascolari e anche dei tumori e di un allungamento della vita.

Così concepita, la dieta mediterranea verrebbe indicata per tutte le persone che conducono una vita normale e anche sedentaria. Per quanti praticano lo sport, è un modello indispensabile, dato che fornisce in modo naturale il giusto fabbisogno energetico in rapporto alla attività praticata, all’età ed al sesso, garantendo un valore proteico adeguato, la produzione di tutti gli aminoacidi “essenziali” necessari per l’organismo e degli acidi grassi essenziali, che si trovano soprattutto nel pesce e nell’olio extravergine di oliva. Per ottenere uno stato fisico ideale, consigliano illustri medici e dietologi, basta scegliere cibi semplici e naturali, meglio se di filiera.

Ovvero, provenienti direttamente dal produttore al consumatore, escludendo i frequenti passaggi che molto spesso impongono trattamenti chimici specifici sui prodotti per la loro conservazione.

Questi cibi devono poi essere cucinati secondo le tradizioni locali, privilegiandone l’aspetto qualitativo e nutrizionale, tenendo presente però anche l’aspetto della quantità, tramite l’assunzione di un giusto rapporto calorico. Per quanti praticano uno sport, sia a livello amatoriale che agonistico, la scelta di una buona alimentazione è quindi la base di partenza per mantenere un fisico sano, dal quale richiedere il massimo delle prestazioni. Compito del nutrizionista poi sarà quello di suggerire una dieta personalizzata all’atleta per alimentare in modo equilibrato il suo “motore” attraverso una “miscela” alimentare ottimale in rapporto alla attività sportiva praticata.

Nella “Guida alimentare dello sportivo” (A.Tomasi – M.Pizzinini, Reverdito Ed.) si indicano pochi e semplici principi su cui si basa una dieta equilibrata: “alimentazione completa sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo; alimentazione varia e appetitosa, composta da sostanze sia animali che vegetali; razione giornaliera non eccessiva ma tale da garantire un sufficiente apporto calorico basato sull’introduzione in modo equilibrato di tutti i principi nutritivi fondamentali, coprendo anche il fabbisogno di vitamine e sali minerali; dieta programmata nel rispetto delle

di Leandro Costa norme igieniche; alimentazione adatta alle esigenze dell’allenamento o della gara, rispettando le abitudini nutritive dello sportivo; contenuto energetico dell’alimentazione regolato sul dispendio energetico, in base alle esigenze di prestazione giornaliera; alimentazione naturale evitando il più possibile alimenti conservati e utilizzando alimenti freschi e genuini, digeribili, facili da preparare e preferibilmente poco costosi”. È importante quindi ingerire cibi naturali di qualità come quelli che si riscontrano nei germi dei cereali non raffinati, nei legumi, olii extravergini di oliva e generalmente in tutti i cibi freschi non sterilizzati e senza aggiunta di coloranti e conservanti. Una alimentazione equilibrata consigliabile non solo per gli sportivi ma anche per individui sani o portatori di patologie legate alla alimentazione, dovrebbe contenere sostanze nella seguente proporzione: proteine 12-15%, grassi 25-30%, zuccheri 50-60%, oltre a tutte le vitamine e i sali minerali indispensabili. Uno squilibrio

in favore di uno o di altro alimento potrebbe arrecare un danno alla prestazione fisica dell’atleta.

La scelta di una dieta equilibrata, chiamata pure “dieta amica” è importante anche se si volesse ottenere un efficace dimagrimento; affermazione che viene da un gruppo di ricercatori della Harvard School of Public Health statunitense, che hanno provato con assoluta certezza come, assumendo nutrienti a basso contenuto calorico come la frutta e verdura, carboidrati derivanti da cereali integrali (pane, pasta, riso) e grassi insaturi, si mantenga un fisico sano, si ottenga sufficiente energia quotidiana e come questa dieta, mantenendo un rapporto calorico giornaliero adeguato alla struttura fisica della persona, con una leggera attività

fisica, sia l’unico metodo garantito per ottenere una rapido e naturale diminuzione di peso.

Il dottor Paolo Barro, portogruarese, è insigne medico della Federazione Internazionale Medici Sportivi (FIMS) che cura la salute degli atleti del Team L.P.R., uno dei più competitivi del ciclismo professionistico che annovera tra le sue fila campioni come Danilo Di Luca, Alessandro Petacchi, Daniele Bosisio, Cucinotta, Spezialetti, Caruso, Golcer e altri. “Il ciclismo su strada – ci spiega – è uno sport che richiede un notevole dispendio di energie con un alto consumo di calorie. I prodotti della dieta mediterranea, generalmente seguita da tutti i ciclisti anche extraeuropei, sono quelli che garantiscono una alimentazione corretta ed appropriata, sono facilmente digeribili e assimilabili e assicurano un fabbisogno calorico indispensabile per tutta la durata della gara; basti pensare che un ciclista consuma mediamente 3-4000 calorie in una corsa di media difficoltà per arrivare fino alle 8000 calorie giornaliere in una corsa a tappe. Un pranzo tipico – spiega – da consumare almeno tre quattro ore prima dell’’inizio della gara, prevede una ricca assunzione di carboidrati, sali minerali, vitamine e zuccheri. Ad esempio, iniziano con una insalata (saziante) e a seguire una pasta al pomodoro o riso con olio e.v.o., pane con prosciutto o bresaola, formaggi poco grassi (mozzarella, ricotta, casatella) frutta fresca, dolci (preferibilmente crostata alla frutta), va bene un bicchiere di vino e anche caffè. È preferibile bere acqua frizzante che contiene bicarbonato. Un pasto così concepito, è composto da sostanze nutritive facilmente assimilabili e per lo più ricche di carboidrati che sono la fonte di energia. Nel corso della gara, poi, l’atleta deve assumere una certa quantità di integratori salini e zuccheri (fruttosio). Gli atleti devono recuperare il gran dispendio di energie consumando un’abbondante cena (carne, pasta o riso, anche pizza, verdura, frutta e dolci (senza creme o panna), comprendente anche un bicchiere di vino e caffè. È indispensabile che l’atleta – conclude il medico – assuma bevande prima e durante la gara per evitare la disidratazione che abbasserebbe notevolmente il livello di rendimento e quindi la sua competitività”.

Un grande atleta – Oberburcher, campione olimpico a Los Angeles nel sollevamento pesi – ha detto “Un’alimentazione corretta ed una vita regolare garantiscono a chiunque di ottenere buone prestazioni fisiche”. L’ex campione di ciclismo Francesco Moser affermava “Si mangiava per vivere, non per vincere, crisi di fame e congestioni erano all’ordine del giorno nelle gare di una volta”. Mentre l’ex campionessa Maria Canins sostiene che “un’alimentazione variata e genuina è una componente fondamentale delle performances sportive”.

MERCATINO A.F.P. Associazione Amici delle Ferrovie Portogruaro cerca "disperatamente" locali per la propria sede operativa in cui sistemare i numerosi plastici e diorami attualmente collocati presso l'ex dormitorio delle Ferrovie nei pressi della stazione. Tali locali, già attualmente in pessime condizioni, a breve dovrebbero essere abbandonati in quanto l'edificio dovrebbe essere demolito. Per informazioni chiamare il 0421 704888 oppure 340 0725136.

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