Portogruaro.Net Magazine

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settembre/ottobre 2008 Stampato in 11.000 copie e distribuito gratuitamente casa per casa a Portogruaro e frazioni

Le regole dell’accoglienza

IMMIGRATI Storie di uomini e di donne costretti ad abbandonare il proprio paese ed i propri cari in cerca di fortuna Pag. 4

SANITÀ Ostetricia-Ginecologia e Pediatria-Nido, due reparti d’eccellenza all’ospedale di Portogruaro Pag. 6

NOTIZIE DAL FORUM

Perché non si organizzano grandi eventi rock a Portogruaro? Quali sono le condizioni igieniche nei locali pubblici di Portogruaro? Come è la situazione della viabilità di via Giai? L’unificazione di Portogruaro e Concordia è un evento possibile o una mera utopia? Si affolano le domande sul forum di Portogruaro.Net. “Sono anni che auspico una diminuzione del numero di comuni così vicini come nel caso di Portogruaro e Concordia – dice Alvar Major, a proposito dell’ultima questione - Io abito al quinto piano di un condominio, e ti garantisco che dall’alto ci si rende veramente conto che i due paesi sono diventati in realtà uno solo”. “Con l’odierna giunta si potrebbe tentare – afferma invece lucanadretta a proposito del concerto rock - soprattutto approfittando del fatto che l’anno prossimo si vota, ma dove fai suonare una come Elisa o anche solo i Nomadi?”. ogni numero di Portogruaro.Net Magazine viene distribuito in 11.000 copie in modo capillare, casa per casa, nel Comune di Portogruaro. Stiamo perfezionando ancor più il nostro già efficiente sistema di distribuzione. Se non lo trovi nella tua cassetta della posta, segnalacelo telefonando allo 0421 280444 o inviando una mail all’indirizzo: magazine@portogruaro.net. Grazie della collaborazione!

E R P SEM O T R E P A DALUNEDÌ A SABATO 8.30 - 13.30 / 15.30 - 20.30

IL PERSONAGGIO Marta D’Agosto, lo spirito e la vocazione di una giovane portogruarese ad aiutare il prossimo Pag. 10

SPORT Calcio: l’avventura del Portosummaga in C1 Basket: omaggio al professor Danilo Rinaldi Pag. 13

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EDITORIALE

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SOMMARIO EDITORIALE Piste ciclabili

• Suggestivo il progetto di ciclopiste che consentono di collegare il Lemene al Livenza.

• A Lugugnana attivato un punto prelievi per gli ultra 65enni.

• Successo per il Portogruarese a Multifiera Pordenone.

L’

I

n ambito sociale, da segnalare la notizia che il Comune di Portogruaro, in collaborazione con l’Azienda Ulss n.10 “Veneto Orientale” e i Medici di medicina generale, ha attivato in via sperimentale a Lugugnana un punto per i prelievi di sangue riservato alle persone ultra 65enni esenti ticket residenti a Lugugnana, Giussago e zone limitrofe e a tutti i cittadini esenti per patologia o invalidità dal pagamento del ticket sulle prestazioni sanitarie. Il servizio si svolge tutti i mercoledì dalle ore 7.30 alle ore 9.00 presso i locali dell’ambulatorio medico sito in Via Fausta n.118/a (sede Utap - ambulatorio della dr.ssa Crociani e della dr.ssa Runggaldier).

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IN COPERTINA Immigrazione e immigrati 4

di Maurizio Pertegato

iniziativa è ghiotta, in un momento in cui le tematiche dell’ambiente sono sempre di più al centro della nostra vita quotidiana. Si tratta del progetto intercomunale di realizzazione di una rete di piste ciclopedonali, di collegamento ai tratti comunali già esistenti, dal Lemene al Livenza. La valorizzazione della cultura, del paesaggio, dell’enogastronomia è il filo conduttore degli itinerari che vogliono mettere in rete il patrimonio dei Mulini, i luoghi di Ippolito Nievo, quelli di interesse archeologico e monumentale. In questo programma si inserisce il progetto del Comune di Portogruaro di potenziamento della rete ciclopedonale cittadina, che ha visto e vede la realizzazione di nuovi interventi. Innanzitutto, prioritaria è la realizzazione della pista ciclabile di collegamento tra Portovecchio e Portogruaro: il percorso consentirà di collegare i tratti di pista ciclabile nei comuni di Cinto Caomaggiore e Gruaro con quelli già esistenti e di collegamento con il comune di Concordia Sagittaria.

L’intervento viene a riqualificare un ambito particolarmente significativo sotto il profilo storico, architettonico e paesaggistico di Portovecchio, lungo il fiume Lemene. Poi, la pista ciclopedonale di via Villastorta: collega gli impianti sportivi, costeggiando l’area del retro cimitero, con via Arcangelo Sommariva, la strada dietro il complesso Le Torri. Attraverso la nuova rotatoria all’intersezione tra viale Isonzo-Veneto e Trieste, si collega poi al centro storico. Sono stati ultimati nel mese di luglio i lavori di realizzazione dell’opera, per una pista che sarà a servizio dell’utenza debole, pedoni e biciclette, in una via si residenziale, ma interessata da un discreto traffico di attraversamento.

Verranno, inoltre, completati i lavori di illuminazione della pista ciclopedonale lungo il Lemene che, oltre ad un’illuminazione adeguata per la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni, consentono la valorizzazione del percorso stesso; nel contempo vengono realizzati anche i lavori di stabilizzazione del manto della pavimentazione. Infine, nell’ambito dei lavori di sistemazione dell’incrocio tra viale Cadorna e via Alighieri, di fronte alla Chiesa, l’Amministrazione ha elaborato e realizzato un progetto per apportare migliorie all’incrocio e risolvere alcune problematiche legate alla sicurezza, segnalate da molti cittadini. Viene realizzata un’aiuola salva pedoni tra le due corsie opposte della carreggiata, di larghezza sufficiente da permettere la fermata protetta anche alle biciclette condotte a mano. Viene anche realizzato un marciapiede sia sul alto sud che sul lato nord della strada.

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settembre/ottobre 2008

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nfine, uno spunto turistico. Anche quest’anno, dopo gli esiti positivi del 2007, il territorio del Portogruarese ha partecipato all’evento Multifiera Pordenone. Sono stati presentati alcuni progetti e programmi ambientali, turistici e culturali, a valenza anche interregionale (Veneto - Friuli Venezia Giulia) che hanno messo in evidenza l’importante patrimonio artistico e culturale della città e del territorio. Una volta di più, è stato rimarcato lo stretto collegamento tra le due aree, consapevoli dell’importanza della collaborazione tra i territori del Veneto Orientale e del Friuli Venezia Giulia.

SANITA’ Ostetricia, Ginecologia, Pediatria

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DAL COMUNE • Inizio anno scolastico • Viabilità centro storico • Eventi e appuntamenti

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DALLE AZIENDE • Lingue & Co. • Assinvest • Coassin occhiali • Poli-Service

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IL PERSONAGGIO Marta D’Agosto

SPAZIO ASSOCIAZIONI • Castagnata Summaga 11 • M. del Rosario S. Nicolò 11 • Mostra Portogruaro.Net 11 L’ACQUOLINA IN BOCCA Latterie e formaggi nostrani 12 SPORT • Portosummaga, obiettivo centrato • Ricordo del prof.

Danilo Rinaldi

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RITAGLI • Libro: Terre della V.O. 14 • Computer: storia e linguaggio 14 • Inaugurazioni: S.Antonio da Padova 14 MERCATINO Cercasi/Offresi

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Portogruaro.Net Magazine Supplemento a: www.Portogruaro.Net del 15/09/2008 Reg. Trib. di Venezia - n.10 del 05/05/2006 Direzione e Redazione: via Spalti, 7 - 30026 Portogruaro (VE) Tel. 0421 280444 - Fax 178 602 9151 Email: magazine@portogruaro.net Direttore Responsabile: Maurizio Pertegato Direttore Editoriale: Vincenzo Zollo Direttore Artistico: Daniele Pinzin Caporedattore: Federico Guerrini In redazione: Stefano Assaloni, Carlo Bontempo, Leandro Costa, Deborah Cuzzolin, Alessandro Ferrari, Daniele Flaborea, Daniele Micheluz, Leonardo Moretto, Michele Moretto, Giulio Serra Responsabile informatico: Elvis Verardo Esclusivista per la pubblicità:

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IN COPERTINA

settembre/ottobre 2008

Nei panni degli altri Sul forum di Portogruaro.Net si discute anche di immigrazione e immigrati.

Ma chi sono questi uomini e queste donne che sono diventati una presenza costante nelle nostre cittadine?

E siamo sicuri di conoscerli davvero? di Federico Guerrini

S

i fa presto a dire “immigrati”, come se fosse un tutto unico, mettendo assieme marocchini, latinoamericani, persone dell’Est Europa, senegalesi e egiziani. Come se gli immigrati fossero un’entità astratta e non persone con i loro bisogni e i loro sogni, con i loro desideri che si scontrano, come per tutti noi, con le difficoltà quotidiane. Portogruaro, come il resto del Veneto, è terra di immigrazione, anche se in misura minore rispetto alla media della Provincia e anche a quella regionale (dati Istat 2007). Una convivenza, quella fra residenti e stranieri, tutto sommato abbastanza tranquilla, anche se non mancano i momenti di tensione.

“Ecco, forse,

se si conoscessero le loro storie, anche chi non li sopporta, riuscirebbe a guardare agli immigrati con un pizzico di comprensione in più

”

Albanesi, marocchini e romeni, le comunità più rappresentate. Quest’ultima, da quando la Romania è entrata nell’Ue, ha visto rapidamente aumentare il proprio numero: le ultime cifre parlano di 236 romeni registrati, il che li rende probabilmente il gruppo più numeroso. È cambiata anche la mentalità. “Ormai sono da diversi anni nel portogruarese racconta Ioan Antal, presidente dell’associazione rumena Stefan Cel Mare - .

La generazione di 10 anni fa veniva qui per stringere la cinghia e portare soldi in Romania. Adesso tanti non pensano più così; si sono sposati in Italia, trovato casa, si sono presi delle responsabilità sociali, hanno messo in piedi delle attività. I nostri figli vanno all’asilo, cominciamo a rimanere sul posto. Non abbiamo più capacità e soldi di tornare in Romania”.

Dunque, sono qui per restare, in barba a chi fa l’equazione immigrazione = delinquenza. In realtà quella percentuale, statisticamente molto bassa rispetto al totale di persone straniere che delinquono, è la peggiore nemica dell’integrazione degli immigrati onesti, e questi ultimi

se ne rendono conto benissimo.

“Anche noi - spiega Antal - ci poniamo gli stessi problemi degli italiani rispetto alla violenza di alcuni nostri compaesani, può colpire anche noi: il delinquente non fa distinzione di nazionalità. Con l’entrata nell’Ue la nostra situazione è cambiata in meglio e il fatto di sentirci cittadini europei ci ha reso più responsabili, certe cose non dovrebbero più accadere. Purtroppo a volte la realtà dei fatti, anche sul territorio, ci dice tutto il contrario. La nostra associazione prova a rappresentare i tanti romeni “normali”, aiutandoli a superare la diffidenza degli italiani, ad esempio

RISTORANTE - BAR - PIZZERIA - CAMERE Il ristorante e la pizzeria sono aperti tutti i giorni, anche la domenica, a pranzo e cena.

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(ex Gallo Nero)

quando si tratta di prendere casa in affitto”.

“Il problema - aggiunge Zakaria Jbairi, di origine marocchina e da poco cittadino italiano, nonché presidente dell’Onlus Migranti della Venezia Orientale - è anche la situazione della giustizia in Italia.

L’immigrato onesto vede l’altro che spaccia, e vede che questo, quando viene preso, dopo un mese al massimo ha già l’avvocato che lo fa uscire. Lui, che magari lavora dieci ore al giorno in fabbrica, fa fatica a rimanere onesto. Sono d’accordo con il pugno di ferro verso i delinquenti, ma bisogna aiutare chi vuole integrarsi e costruirsi un futuro”.

Zakaria viene da una città, Khouribga, la cui economia è entrata in crisi dopo la chiusura delle miniere di solfati. “Da me - racconta - se chiedi a un ragazzo cosa vuol fare da grande, ti dice “voglio andare in Europa”, come un altro direbbe voglio fare il medico, l’avvocato”. Un sogno che però nasce da un equivoco. “I ragazzi vedono alcuni che tornano che girano su macchine lussuose, comprano case. Sono quelli che hanno fatto fortuna spacciando o in altri modi poco puliti.

Fanno credere che tutto sia facile, ma le persone oneste che partono e riescono ad arrivare trovano una realtà ben diversa. E, in assenza di politiche di integrazione, si deprimono in fretta”.

Ecco, forse, se si conoscessero le loro storie, anche chi non li sopporta, riuscirebbe a guardare agli immigrati con un pizzico di comprensione in più. Una riflessione, questa scaturita da alcuni interventi che abbiamo letto sul nostro forum (http://www.portogruaro.net/forum). Per esempio, quello di un utente che si lamentava che ci fossero troppi “extracomunitari fannulloni in giro”, riferendosi in particolare a quelli che stazionano nei parcheggi di un paio di noti supermercati cittadini. Di solito si tratta di giovani che, dopo che chi è uscito dal supermercato ha scaricato la spesa, si offrono di mettergli a posto il carrello. Compenso?

L’euro, i venti o i cinquanta cent che si erano inseriti in precedenza nell’apposita fessura del carrello per poterlo prelevare.

Qualche tempo fa c’erano anche dei ‘posteggiatori abusivi’ all’ospedale vecchio.

IN COPERTINA

Tutte cose che danno fastidio, certo, ma l’atteggiamento forse cambierebbe se si conoscessero le storie di chi tende la mano. “Quei ragazzi dei supermercati dice Jbairi - si sono fatti tre mesi (3 mesi) di strada dall’Africa sub-sahariana al Nord Africa a piedi, poi sono arrivati qua senza soldi e senza documenti. Non rubano, non fanno male a nessuno. Che fastidio possono dare?”. Tre mesi. A piedi.

Poi un viaggio alla mercè delle onde, al termine del quale, se sopravvivi, e non è detto, ti trovi in un Paese straniero, senza conoscere la lingua, senza documenti.

Dal basso della nostra borsa della spesa piena di cose, anche se adesso sempre meno, anche se qua c’è un po’ di crisi, si fa fatica a immaginare un’odissea del genere. Oppure, se vi capita di sparlare della badante che accudisce un vostro caro, provate a pensare che lei, con ogni probabilità, non vede marito e figli adolescenti da alcuni anni. Che ha dovuto lasciare indietro la famiglia per cercarle un futuro migliore. Sarebbero capaci, quelli di noi che hanno figli, di non vederli per anni? Certo, pure gli italiani hanno cercato fortuna per il mondo, pure loro hanno affrontato privazioni indicibili, ma le nuove generazione ne hanno perduto la memoria; e chi c’era e adesso sta bene, non ricorda volentieri il tempo della miseria. “Il problema - dice Gianfranco Rizzetto, segretario Cgil Funzione Pubblica Metropolitana - è che, come dice Max Frisch, volevamo braccia, sono arrivati uomini”. Le braccia infatti fanno comodo: quanti immigrati lavorano ormai come badanti, nell’edilizia, nel turismo, nell’agricoltura. La crisi economica italiana non elimina il bisogno di queste figure, anche perché è più facile trattare male “un immigrato” che un italiano. “Le discriminazioni ci sono ancora - continua Rizzetto - basta fare un giro al nostro ufficio vertenze, abbiamo un numero significativo di cause che coinvolgono immigrati. Anche l’altro giorno, abbiamo avuto il caso di uno che era stato assunto da un’agenzia interinale; quando in azienda hanno visto che era di colore, non l’hanno più voluto”. Ma ci sono anche storie di successo: sono sempre più gli stranieri che si sono trasformati in

settembre/ottobre 2008

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imprenditori: gestiscono bar, call center, negozi di prodotti etnici, pizzerie e take away o si mettono in proprio nell’edilizia o in altri settori, come quello delle imprese di pulizie e dei trasporti. Un cenno a parte meritano le donne immigrate.

Nel Veneto Orientale sono circa 5.000, 2.670 delle quali residenti a Portogruaro; per più della metà si tratta di donne con permesso di soggiorno per lavoro. Partono spesso con un handicap rispetto agli uomini: vengono da culture in cui il ruolo della donna è secondario. Sul nostro territorio, sono impegnate soprattutto in attività di servizi alla persona (colf e badanti), nel terziario (pulizie, turismo e commercio) e in misura minore nelle attività manifatturiere. Hanno a disposizione uno sportello dedicato, lo Sportello donne immigrate, che svolge attività di informazione e di segretariato sociale e organizza incontri sui temi della salute, della promozione sociale e dell’integrazione e da qualche mese è attivo anche un sito Internet, www.donneimmigrate. org, ricco di strumenti e notizie, tradotte in 3 lingue (inglese, francese, rumeno).

Sul sito si trovano anche notizie sulle numerose associazioni di immigrati nate sul territorio: le ultime due si chiamano Hermandad (fratellanza), l’associazione dei latino americani e la già citata Stefan Cel Mare (Stefano il grande), quella dei romeni. E, su questo fronte, è in arrivo un’importante attività: prenderà corpo e linfa da questo fine 2008, “Migranti della Venezia Orientale”, l’Onlus costituitasi sulla carta un anno fa e che riunisce varie associazioni: Dardania (immigrati del Kosovo), Hermandad, Moldova Cederna (Rep. di Moldova), Roksolana (Ucraina), Senegalesi del Veneto Orientale e del Friuli (Senegal) e Stefan Cel Mare.

L’obiettivo dell’Onlus è quello di aiutare i migranti più bisognosi e fornire loro assistenza tecnico-giuridica e socio-sanitaria e informazioni su lavoro, formazione professionale e educazione. Più in generale, si segue il vecchio detto “l’unione fa la forza”, perché, ci piaccia o meno, queste persone, questi uomini e donne, nella maggior parte dei casi, sono qui per restare. E vogliono essere qualcosa di più che semplicemente “immigrati”.

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SANITÀ

settembre/ottobre 2008

Il quinto piano dell’ospedale: il regno del bambino All’interno del reparto Ostetricia-Ginecologia dell’ospedale di Portogruaro il numero di nascituri aumenta di anno in anno.

E in quello di Pediatria-Nido ci si diverte con i clown di Giulio Serra te primario dal 2007 – operativo già dal 2004 – il dottor Pulella presenta la propria unità affermando che “negli ultimi anni la Pediatria e il Nido hanno avuto una vera e propria spinta verso l’eccellenza, anche grazie ad una serie di iniziative e percorsi d’avanguardia. Innanzitutto, si deve segnalare la rapidità con cui gestiamo le visite programmate ai bambini, le quali non superano mai i due giorni di attesa; in secondo luogo va sottolineato l’ottimo sviluppo di alcuni ambulatori interni come quello sullo studio e la terapia delle malattie allergiche, o sulle patologie endocrinologiche, o ancora l’ambulatorio dedicato ai bambini con diabete

insulino-dipendente. Da non dimenticare – ricorda il dottor Pulella – che negli ultimi periodi abbiamo anche perfezionato la diagnosi e le terapie per quelle malattie di ritorno (da anni scomparse ma sporadicamente nuovamente presenti) come la malaria o le parassitosi”.

Tutto il reparto, inoltre, gode di un rapporto molto efficiente di collaborazione con le migliori cliniche universitarie d’Italia, oltre ad avere stretti contatti con il Centro di Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda ospedaliera portogruarese e con il Centro dei disturbi alimentari (in particolare per l’anoressia e la bulimia infantile). Inoltre vengono seguite

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l quinto piano dell’ospedale di Portogruaro è senza dubbio il regno del bambino. Qui, infatti, trovano spazio il reparto di Ostetricia-Ginecologia, diretto dal dottor Michele Linciano e quello di Pediatria-Nido, diretto dal dottor Antonio Pulella. “Entrambi i reparti sono stati rinnovati da poco tempo sia nella struttura interna che nelle strumentazioni mediche – afferma il dottor Linciano. Oggi abbiamo a disposizione camere con letti singoli, ognuna con il proprio fasciatoio e un bagno per la mamma e il bambino; disponiamo inoltre di sale travaglio in cui possono essere praticati anche quei parti che non richiedono particolari medicalizzazioni, e una zona adibita ai parti più complessi”. A pieno regime il reparto gestito dal dottor Linciano conta trenta infermiere e otto ostetriche, tutte altamente qualificate e specializzate nella gestione del parto. I neonati, dopo il parto, vengono ospitati in un moderno nido (diretto dal dottor Pulella), e sono presi in cura da infermiere dedicate che si sono specializzate nella promozione dell’allattamento al seno e che aiutano le puerpere con la pazienza e la perizia necessarie all’avvio dell’allevamento del proprio cucciolo. “I dati relativi al 2007 ci dicono che i nascituri sono stati poco più di 700 – spiega il dottor Lanciano –: di questi il 18% sono extracomunitari, in prevalenza marocchini, albanesi e nordafricani. Si pensi che rispetto a otto anni fa l’incremento di nascituri stranieri è all’incirca dell’8%, con un valore esponenziale dell’1% annuo”.

Un vero e proprio fiore all’occhiello del reparto di Ostetricia-Ginecologia è rappresentato dalla possibilità di effettuare il “Rooming-in”. Si tratta di una pratica che vede protagoniste le madri nella gestione diretta del neonato durante tutto l’arco della degenza, la quale, in media, non supera mai i tre giorni complessivi dal momento del parto. In ogni caso, il nido è aperto alle madri a qualunque ora del giorno e per qualsivoglia occasione. “Il Rooming-in” è un’opportunità molto importante che l’ospedale mette a disposizione delle madri – avverte il primario –, utile a favorire il rapporto bambino-mamma fin dai primi periodi di vita del neonato”. Un altro punto d’orgoglio per l’intera Unità di Ostetricia e Ginecologia di Portogruaro è senza dubbio rappresentato dalla media annuale, di molto inferiore a quella regionale, dei parti cesarei praticati: “Siamo molto attenti a medicalizzare il meno possibile – continua il dottor Linciano; non a caso nel 2007 i parti cesarei svolti nel nostro complesso sono stati soltanto il 23% del totale, mentre la media regionale viaggia attorno al 27%”.

Al quinto piano dell’unità ospedaliera portogruarese, però, accanto al reparto ginecologico-ostetrico si trova quello diretto dal dottor Antonio Pulella, ossia il reparto di Pediatria-Nido. Ufficialmen-

Il primario di ostetricia, dott. Michele Linciano

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domenica 28 settembre ore 14.30

La quota di iscrizione è di 12 euro a persona ed il termine ultimo per iscriversi è alle 14.30 le specialità saranno: del 28 settembre stesso 501 M.O. (al termine avrà inizio il torneo). per giocatori di serie A e B I primi 5, per ogni tabellone e da 32, saranno premiati con 301 S.O. biciclette, orologi, coppe, per giocatori di serie C e femminili. medaglie e tanto altro.

A cornice di questa manifestazione sportiva si terrà anche una

FESTA DELLA BIRRA

sponsorizzata dalla birra Ustersbacher (direttamente dall’OktoberFest) dove sarà messo a disposizione un TIR pieno di ottima birra e bellissimi gadgets.

Per informazioni: Alessandro Ramon: 335 7079802 (ideatore ed organizzatore del Torneo) Cionda: 339 4720188 Federico: 333 3576034

il parco giochi aperto tutto l’anno! domenica 28 settembre, dalle 16.00

tutti i bambini potranno entrare pagando il biglietto solo 3 euro anzichè 5, riceveranno dei gadgets e ci saranno delle splendide animazioni.

Gli accompagnatori entreranno gratuitamente nel parco e potranno usufruire, sempre gratuitamente, del servizio sitting che permetterà loro di godersi una giornata in pieno relax

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le patologie neoplastiche. “Un discorso a parte merita il lavoro che questo reparto produce e offre durante l’estate – spiega il dottor Pulella –, questo perché, da maggio a settembre, nei litorali di Caorle e Bibione si concentrano grandi masse di turisti che provocano inevitabilmente aumenti di visite, consulenze e ricoveri. La Pediatria-Nido, dunque, è stata impostata in modo tale da poter affrontare nel miglior modo possibile tali situazioni straordinarie, stabilendo uno stretto rapporto con i distretti ospedalieri balneari”. Il team infermieristico e medico del reparto è senza dubbio un altro dei punti di forza: “I medici che lavorano qui – dice il primario – sono tutti giovani e molto motivati; anche le infermiere del nido, degli ambulatori e del reparto di degenza sono preparate e capaci ed hanno sviluppato una speciale capacità di relazionarsi con i bambini e i loro genitori. Ci avvaliamo, inoltre, dei tirocinanti mandati dalla Facoltà di Scienze Infermieristiche dell’Università di Portogruaro che mettono in pratica con grande impegno e serietà gli insegnamenti ricevuti durante i corsi teorici”.

Ogni domenica pomeriggio, inoltre, un gruppo di clown professionisti coinvolge i piccoli pazienti del reparto in giochi e in rappresentazioni ludiche così da farli divertire per qualche ora. Tra i progetti che il dottor Pulella sta promuovendo c’è quello relativo alla realizzazione di una zona ludica, ad oggi assente, capace di ricreare un micromondo di spensieratezza e divertimento per tutti i bambini degenti all’ospedale: “Sarebbe uno spazio generale con giochi e altre forme di intrattenimento messo a disposizione di tutti i piccoli pazienti ricoverati nei vari reparti e anche per quelli che vengono in ospedale per esami strumentali o un semplice prelievo del sangue”. L’unico neo che si può riscontrare nel “quinto piano del fanciullo” portogruarese riguarda l’ampiezza troppo limitata dei reparti di Ginecologia e Pediatria: “Ci vorrebbero dei locali più adeguati – commenta il dottor Pulella –, ma sappiamo che l’Assl 10 sta lavorando in questa direzione, e dunque siamo fiduciosi”. Il fatto è che una ventina d’anni fa il reparto di GinecologiaOstetricia non aveva una fama eccelsa, questo portava ad avere un numero esiguo di partorienti e a disporre di un reparto limitato nella grandezza e nelle strumentalizzazioni. Oggi, invece, l’eccellenza che esprime quotidianamente ha portato il reparto ad avere un numero sempre maggiore di nascituri e, di conseguenza, a non riuscire più a contenere in termini di capacità i ricoveri. Infine, il dottor Pulella ricorda che l’Unità Operativa da lui diretta organizza corsi di aggiornamento in cui illustri accademici intervengono con le loro relazioni e a cui partecipano i pediatri di libera scelta del circondario.

DAL COMUNE

settembre/ottobre 2008

Buon inizio di anno scolastico

“U

n buon anno scolastico ai 6133 alunni e studenti che frequenteranno il nuovo anno scolastico a Portogruaro”.

E’ questo l’augurio dell’Amministrazione Comunale ai numerosi bambini e ragazzi che dal 15 settembre hanno iniziato la scuola. Per il numero di istituti presenti in città e degli studenti, Portogruaro è uno dei poli scolastici più importanti della Provincia di Venezia e

del vicino Friuli Venezia Giulia.

Sono sei le scuole dell’infanzia statali con 480 alunni iscritti, cui si aggiungono i 175 delle due scuole paritarie.

11 sono le scuole primarie (10 statali e 1 paritaria) che contano 1.081 iscritti. La scuola secondaria di primo grado Dario Bertolini, che conta quattro plessi, ha 669 iscritti cui si aggiungono i 120 alunni della secondaria paritaria G. Marconi.

Agli istituti superiori fanno riferimento 3.608 studenti di cui il 25% è residente nel Comune di Portogruaro, mentre la restante parte proviene, oltre che da tutti i Comuni del mandamento, anche da fuori Provincia e da fuori Regione.

Questi i numeri: ISIS Luzzatto, 751; ITIS da Vinci, 603; IPSIA D’Alessi, 344; Istituto Marco Belli, 872; Liceo XXV Aprile, 938; Istituto Collegio Marconi, 100.

La nuova scuola dell’infanzia a Lugugnana

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uest’anno è stata inaugurata anche la sede nuova della scuola dell’infanzia di Lugugnana, dedicata a Giovanni Lorenzin: l’edificio, realizzato con grande attenzione ai principi del risparmio energetico, è dotato di sistema di riscaldamento a pannelli radianti, di un pannello per la produzione dell’acqua calda sanitaria, con un consumo energetico complessivo pari o inferiore ai 50 Kw/ora per mq per anno (rientrerebbe in “Classe B” secondo la classificazione CasaClima). Nel panorama delle strutture scolastiche di competenza comunale, la nuova scuola di Lugugnana costituisce una punta di eccellenza e completa il polo scolastico nella frazione.

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Viabilità in centro storico

occasione di eventi importanti che si svolgono nel Centro storico, Ciclomundi-Festival Nazionale del Viaggio in Bicicletta, Open Sport, Fiera di Cavalli, la Festa della Madonna del Rosario di Borgo San Giovanni, e via via fino alla Fiera di Sant’Andrea e poi alle iniziative di Natale, ha fatto considerare l’opportunità di estendere alla giornata di sabato le limitazioni al traffico nella zona già istituita la domenica, fino ai primi giorni di dicembre.

delle persone” - ha detto il sindaco Antonio Bertoncello-. Questo passo che vuole portare a considerare il centro un luogo di incontro e di attrazione, viene compiuto con gradualità e con attenzione alle persone e all’ambiente. Questo è un piccolo cambiamento che se verrà vissuto come un’occasione potrà comunque creare cambiamenti comportamentali, e anche esemplificativi per perseguire la volontà comune di cambiamento e ammodernamento del Centro”.

“Gli eventi programmati comportano comunque l’occupazione di alcune vie per le giornate del sabato. Per non creare confusione tra i cittadini e i commercianti, la scelta delle limitazioni del sabato è stata valutata come una opportunità di crescita da effettuare con gradualità per fruire al meglio del Centro Storico.

Sono state sentite preventivamente le Associazioni di Categoria, le quali hanno rappresentato l’opportunità di tenere aperta la zona al traffico veicolare durante le giornate festive e prefestive di dicembre”.

Dal secondo fine settimana di settembre e in linea di massima fino al 5 dicembre, anche nella giornata di sabato il traffico sarà limitato nella zona ricompresa tra le vie Abbazia, Corso Martiri della Libertà e via Spalti, a partire dalle ore 9.00 del mattino e fino alle ore 19.00 della domenica sera.

“L’Amministrazione ha tra i propri obiettivi quello di valorizzare il centro nell’ottica di salvaguardare il patrimonio culturale, di ridefinire una nuova funzionalità proiettata alle vocazioni e tradizioni locali; a considerare il Centro luogo di incontro, di attrazione, di centro commerciale naturale, uno spazio dove la vivibilità sia a misura

“Per migliorare l’accessibilità pedonale al Centro Storico, l’Amministrazione Comunale ha lavorato per aumentare il numero dei parcheggi esistenti. In tal senso sono stati realizzati 26 nuovi posti auto nella zona annessa all’attuale sede della Guardia di Finanza, altri 71 alla fine di via Ambrosoli nell’area oggi inghiaiata. Numerosi sono i parcheggi in via Mercalli ben collegati al centro attraverso il nuovo sottopasso, nella zona dei frati e in quello, di cui è in itinere il progetto di sistemazione, della zona antistante lo Stadio Mecchia”.

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Eventi Open Sport

Sabato 20 e domenica 21 settembre Centro storico Giornate di promozione dello Sport nell’ambito della manifestazione “Open Sport” promossa dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con le associazioni sportive della città e del territorio, e che si svolgerà nel fine settimana di sabato 20 e domenica 21 settembre in Piazza della Repubblica e dintorni.

Nuoto, pallacanestro, canoa, calcio, pallavolo, ginnastica ed arti marziali, e tanti altri sport ancora, saranno protagonisti delle due giornate dove gli atleti delle associazioni sportive portogruaresi saranno a disposizione di chi vorrà cimentarsi nelle diverse discipline sportive e per fornire notizie e distribuire materiale informativo sulle discipline sportive praticate.

Questo il programma: Sabato 20 settembre - ore 15.00 / 23.00 Piazza della Repubblica e Piazzetta Duomo Arti marziali Arte e Armonia Baby dance, danza classica, contemporanea e moderna, jazz, hip-hop, pilates Dance Theatre School Basket e minibasket Pallacanestro Portogruaro/Scienze del Movimento FisioTonica Calcio “piccoli amici” Calcio PortogruaroSummaga Judo bambini, difesa personale e kata Judo Kiai Portogruaro Pattinaggio artistico Gruppo Division” Portogruaro Progetti “Gruppi cammino”, “Piedibus”, “…e cammina cammina ovvero adotta un cane” ASL 10 Veneto Orientale Prove di tennis e minitennis Tennis Club Portogruaro Scacchi e scacchiere per la mente Circolo Scacchi Portogruaro Volo, sport e lanci Paracadutisti d’Italia Portogruaro Ore 19.00 Saluto degli Amministratori agli atleti e alla Cittadinanza Apertura di “Open Sport 2008” Domenica 21 settembre - ore 15.00 / 20.00 Piazza della Repubblica / Piazzetta Duomo e Piazzetta Pescheria / Fiume Lemene Ginnastica artistica Circolo Gymnica Volley e minivolley Pallavolo Portogruaro Ginnastica ritmica e danza Ritmica Lugugnana Macumba e fit box, attività dimostrativa bambini e adulti Arhena 5-Centro fitness Divertimenti in canoa Canoa Club Delfino Prove pratiche di attività subacquea Gruppo Sommozzatori Portogruaro Didattica e sport in piscina Centro Nuoto Portogruaro Volo, sport e lanci Paracadutisti d’Italia Portogruaro Sci alpino e Ginnastica presciistica Sci Club Portogruaro Twirling, pon pon e bandiere Gruppo majorettes “Red Lioness”

La Festa delle Risorgive Il Parco dei Fiumi Lemene e Reghena e dei Laghi di Cinto promuove nel mese di settembre la Prima Festa delle Risorgive, con molte iniziative che si svolgeranno a Cinto Caomaggiore, a Portogruaro e a Sesto al Reghena. Incontri, mostra fotografica, spettacoli teatrali, mercatino di prodotti biologici e locali, presentazione di libri, si svolgeranno a partire dal 18 settembre: a Portogruaro venerdì 26 settembre alle ore 20.45, nella Sala Consiliare del Municipio vi sarà una Conferenza sul tema: Praterie vallive e limpide correnti. Nuovi turismi nella Venezia Orientale. Relatore Professor Francesco Vallerani.

Fiera di Cavalli

Sabato 27 e domenica 28 settembre Portogruaro L’ultimo fine settimana di settembre sarà dedicato alla Fiera di Cavalli Città di Portogruaro, organizzato dalla Pro-Loco di Portogruaro, dall’Associazione di Via Garibaldi, in collaborazione con il Comune di Portogruaro, la ConfCommercio-Ascom e la Confartigianato.

Alla sua seconda edizione, la manifestazione rievoca storicamente l’Antica Fiera di Cavalli che si svolgeva in Via Garibaldi. Il centro sarà

così interessato da un’anteprima nel pomeriggio di sabato 27 settembre con aperitivi e degustazioni, mentre domenica a partire dalle ore 9.00 vi sarà la mostra di attrezzature per cavalli, esposizioni e giochi, degustazioni di prodotti locali, visite turistiche in carrozza per le vie del centro, sfilata a cavallo per la città.

Festa Madonna del Rosario Sabato 4 e domenica 5 ottobre Borgo San Giovanni

Antica e tradizionale Festa dedicata alla Madonna del Rosario. Esposizione di operatori locali, di hobbysti e artigianato artistico, spettacoli e intrattenimenti si accompagneranno ad un ricco programma di novità che nel primo fine settimana di ottobre animerà il Borgo e la città.

Sabato 4 ottobre Borgo San Giovanni “Il pane di ieri e di oggi” ore 15.00: apertura degli stands ore 16.00: saluto delle Autorità In Borgo: esposizioni sculture di pane il pane di ieri e di oggi stands di prodotti tradizionali locali Piazza della Repubblica “L’arte del buon pane” ore 10.00: apertura degli stands ore 10.00: laboratorio didattico per le scuole sulla panificazione durante il pomeriggio: - LABORATORIO dimostrativo del ciclo completo della produzione del pane - IL MURO DEL PANE: murale a disposizione dei bambini per la libera espressione creativa sul tema . A cura di Dimensione Cultura.

Sabato 4 e domenica 5 ottobre Palazzo Municipale - Sala Colonne Mostra percorsi ciclistici “Le strade del pane” e “Le vie dei tabernacoli”- a cura dell’IPSIA “Mons. D’Alessi” - Portogruaro Mostra sui panificatori del nostro territorio, a cura di Bruno Lena ed Erreuno Domenica 5 ottobre Borgo San Giovanni “Il pane di ieri e di oggi” ore 10.00 : apertura degli stands esposizioni sculture di pane il pane di ieri e di oggi stands di prodotti tradizionali locali ore 17.30 - Bar Al Corso Presentazione volume: “Su e giù per le contrade nella storia di Portogruaro” di Alessandro Daneri, Francesco Casalanza, Giorgio Fagotto.

A cura dell’Associazione A.N.Te.L. Piazza della Repubblica “L’arte del buon pane” ore 10.00: apertura degli stands con attività inerenti il tema ore 9.30 - partenza ESCURSIONE IN BICICLETTA lungo le “vie dei tabernacoli” percorso di 20 Km. Iscrizioni a partire dalle ore 8.30 (euro 3 adulti, gratis bambini). Sosta ristoro presso Azienda Agricola Amadio - Pradipozzo. A cura dell’I.P.S.I.A. “Mons. D’Alessi” e dell’ASD Sagitta Bike. durante il pomeriggio: - CONVERSAZIONI sul valore nutrizionale del pane, il recupero dei cibi tradizionali, il benessere che deriva dalla sana alimentazione - LABORATORIO dimostrativo del ciclo completo della produzione del pane - IL MURO DEL PANE: murale a disposizione dei bambini per la libera espressione creativa sul tema . A cura di Dimensione Cultura ore 16.30 - “Pan e Gaban” - momenti di vita vissuta attorno ai mulini: rappresentazione teatrale della classe IV C della Scuola Primaria “IV Novembre”, vincitrice del 1° premio al Concorso Nazionale 2008 “Civiltà Contadina è”, di Montefalcone Valfortone (Benevento) PROGRAMMA RELIGIOSO per la Festa della Madonna del Rosario Sabato 4 ottobre - ore 21.00 Chiesa di San Giovanni Concerto Coro e Orchestra “Città di Portogruaro” diretto dal M° Giuseppe Russolo Domenica 5 ottobre - ore 15.30 Chiesa di San Giovanni S. Messa Solenne presieduta da Mons. Pietro Cesco accompagnata dal Coro “Città di Portogruaro”. Benedizione nuova statua di Gesù Bambino e restauro immagine della Madonna del Rosario (scultore Luigi Pizzini del 1896).

Segue la Processione.

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DALLE AZIENDE

settembre/ottobre 2008

Lingue & Co. Corsi gratuiti di inglese, tedesco, contabilità, informatica, add. reception, estetista, ric. unghie ... redazionale a cura di D. F.

COME ARRIVARE: Per accedere alla nuova sede di LINGUE & CO. al semaforo dell’incrocio di San Giusto si svolta per Via Noiari, a 400 metri si svolta a sinistra per Via Borsoi, dopo circa 500 metri, sempre sulla sinistra, si accede all’ampio parcheggio ed all’ingresso dello stabile.

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Come arrivare!!

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Noi “assicuratori” e “promotori finanziari” stiamo stressando (in senso buono, chiamiamolo uno stress positivo e stimolante ad agire per il meglio!) i nostri Clienti da anni: “METTI VIA QUALCOSA PER LA PENSIONE, PENSA E RAGIONA SUL LUNGO TERMINE, PROGRAM-

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redazionale a cura di Stefano Assaloni

Proprio così, l’anno scorso c’è stato un cambiamento epocale nel sistema previdenziale italiano, ma : 1) Se ne è accorta la maggioranza, o almeno una ragionevole minoranza del paese?

2) Come mai siamo arrivati a questo provvedimento e cosa c’è sotto? (chiederanno i soliti sospettosi di trappole, truffe e magna magna…)

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Ci ritroviamo a parlarne dopo un anno di passione.

Cosa è successo, cosa sta accadendo e cosa succederà nel prossimo futuro?

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Tutti i corsi sono a titolo gratuito e non prevedono quote di alcun genere a carico dei partecipanti, perché finanziati dal Fondo Forma.Temp.

Previdenza complementare, TFR e fondi pensione… un anno dopo

o, non ci siamo trasformati in maghi, e non abbiamo in ufficio una sfera di cristallo, ma ragionevolmente vorremmo fare insieme ai nostri lettori una riflessione che possa aiutare chi ancora è indeciso, non ancora ben informato o proprio NON SI E’MINIMAMENTE PREOCCUPATO DEL PROBLEMA!!!

CORSI GRATUITI

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I corsi sono tenuti solo da personale qualificato con l’obiettivo di fornire una adeguata preparazione pertanto, a seconda del programma formativo, possono durare 80 – 120 – 160 ore. Si possono svolgere con orari diurni (mattino o pomeriggio) o serali, e la frequenza è giornaliera.

va missione, disoccupati di lunga durata, lavoratori iscritti in liste di mobilità, disabili ai sensi della legge 68/99, immigrati in Italia con regolare permesso di soggiorno, studenti degli ultimi anni delle scuole superiori, studenti universitari, casalinghe, ecc.

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Con professionalità e serietà LINGUE & CO. organizza corsi gratuiti di Inglese, Tedesco, Informatica, Contabilità, Addetto alla reception, Estetista, Ricostruzione unghie ed altro.

Dal 01 di settembre LINGUE & CO. si è trasferita presso la nuova sede di Via Borsoi, 69/1, a Concordia Sagittaria.

Questa nuova location, che si trova presso l’edificio di recente costruzione, visibile anche dal Viale Venezia, mette

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Ogni mese parte un nuovo corso pertanto non esitate a contattare Daniele Flaborea al numero 334 1698880 per chiedere informazioni ed ad iscrivervi.

a disposizione per lo svolgimento delle lezioni aule molto luminose, attrezzate e climatizzate.

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I corsi sono rivolti a tutti gli inoccupati, possono quindi parteciparvi: persone in cerca di occupazione, persone iscritte alle Agenzie per il lavoro in attesa di nuo-

FORMA.TEMP - Fondo per la formazione dei lavoratori in somministrazione con contratto a tempo determinato – è nato a seguito dell’introduzione della fornitura di“lavoro temporaneo” con la Legge n.

196/1997 (c.d. “Legge Treu”), attualmente identificata dalla Legge n. 30/2003 (c.d. “Legge Biagi”) come “somministrazione di lavoro a tempo determinato”. Il Fondo è finanziato da un contributo versato dalle Agenzie per il lavoro.

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Al termine di ogni corso viene rilasciato un Attestato di frequenza.

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aniele Flaborea, responsabile di LINGUE & CO., da anni promuove nel nostro territorio la “formazione” organizzando corsi altamente specializzati destinati a qualificare ulteriormente le persone che si affacciano al mondo del lavoro.

MA LE TUE FINANZE IN RAGIONE DEI TUOI OBIETTIVI DI BREVE, MEDIO E LUNGO PERIODO…..blablabla….”

Ma è difficilissimo cambiare le opinioni delle persone, le abitudini, e quindi continuiamo a ricevere Clienti che ci dicono: “quanto mi dai di interesse? “; ed è difficile anche arrivare a condividere un ragionamento che preveda, a fianco della proposta di un ipotetico rendimento, una valutazione del rischio che si intende correre per ottenerlo… “Ah, io non voglio rischi, ma ho sentito che con la Cina e con il petrolio hanno guadagnato il 200% !!!” dice qualcuno (n.d.r. da inizio dell’anno Borsa di Shangai -60% e petrolio da 150 Euro al barile a 99!!!).

Scusate la (necessaria) divagazione e torno al nocciolo della questione, l’anticipazione della Riforma è stata una scelta per far fronte ad un problema serio (quasi un’emergenza), già analizzato e sviscerato da anni, cioè che con l’allungamento della vita media ed il progressivo abbassamento della quota di lavoratori attivi che contribuiscono al sistema di previdenza pubblica (chiamiamolo pure

INPS…), controbilanciato dall’aumento del numero di pensionati, rischia di mettere a rischio la sostenibilità del sistema stesso.

Per questo si parla di revisione peggiorativa dei coefficienti delle rendite, di aumento dei contributi da versare, di abbassamento delle prestazioni alla scadenza…

COSE ASSAI SPIACEVOLI DA SPIEGARE A TUTTI NOI!!!

Rendiamole un po’ più “digeribili”, ricordando che ci sono anche argomenti più piacevoli e vantaggiosi, quali IL RISPARMIO FISCALE, LA DISCIPLINA DELLE ANTICIPAZIONI, LA TASSAZIONE AGEVOLATA ALLA SCADENZA, LA POSSIBILITA’ DI RITIRARE TUTTO O IN PARTE IL CAPITALE ACCANTONATO IN UN COLPO SOLO. Ecco perchè le adesioni alla previdenza complementare sono state in gran parte “canalizzate” dallo stimolo dei consulenti assicurativi e previdenziali che si devono far carico di informare e consigliare la giusta strada da seguire nella costruzione della propria rendita integrativa personalizzata.

Cito da “IL SOLE 24 ORE PLUS 24 del 12 LUGLIO 2008”: “Era un po’ difficile immaginare che una campagna informativa durata qualche mese colmasse decenni di incuria verso l’educazione finanziaria, e portasse milioni di lavoratori ad aderire convinti ai fondi pensione negoziali. L’azione dei venditori/consulenti invece può sopperire all’atavico disinteresse delle famiglie italiane verso le proprie finanze; non solo per via delle ore spese nell’illustrazione individuale della necessità di integrare la pensione di domani, ma anche per la presenza di un interlocutore con cui confrontarsi negli immancabili ribassi dei

mercati in cui sono investiti i risparmi previdenziali”.

In parole povere: 1) l’emergenza previdenziale è ancora sconosciuta alla maggior parte degli italiani, soprattutto quelli che ne saranno vittime cioè i più giovani e quelli con lavori precari; 2) è necessario un interlocutore, tecnicamente preparato per aiutarci a pianificare le nostre risorse nel modo migliore per ottenere la nostra (o le nostre) rendita previdenziale esaminando le varie alternative in base alle nostre specificità personali ed alle nostre attitudini al rischio; 3) l’interlocutore di cui sopra ci deve accompagnare nel “viaggio” per monitorare le decisioni prese, valutare eventuali correzioni e assisterci (anche moralmente!) nei momenti finanziariamente difficili come quelli dell’anno in corso…

E’ la SFIDA PROFESSIONALE PER I GESTORI DI RISPARMIO dei prossimi anni. E l’esperienza ormai pluridecennale nel settore della previdenza privata e delle assicurazioni sulla vita fanno si che ci sentiamo responsabilizzati ad essere in prima linea AL FIANCO DEI NOSTRI CLIENTI…

MORETTO LEONARDO ASSALONI STEFANO i nostri consulenti: Giovanni Presotto, Tiziano Spironello PORTOGRUARO- Via Vivaldi, 3 Tel. 0421 273258 - Fax 0421 273710 Email: leonardomoretto@virgilio.it

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DALLE AZIENDE

settembre/ottobre 2008

I miei primi 40 anni...

Piccolo test da vicino (porre il giornale a 40cm circa)

Parliamo di presbiopia: cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questo “problemuccio”

Coassin occhiali via Martiri della Libertà 136

redazionale a cura di Michele Moretto

Coassin occhiali via Martiri della Libertà 136

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a prima nozione che dobbiamo apprendere è che la presbiopia non è una ametropia, cioè un difetto del nostro sistema visivo, ma è una caratteristica fisiologica “purtroppo” normale, conseguente ai processi di invecchiamento dell’occhio (che brutta parola!).

Quindi il difetto dove sta? In gran parte sulla carta d’identità… fa anche rima.

Ironia a parte, la presbiopia si manifesta normalmente attorno ai 40 anni. Se in una prima fase possiamo porvi rimedio allontanando ciò che stiamo osservando, col passare del tempo la difficoltà si estende per focalizzare oggetti a distanze maggiori. Quindi abbiamo bisogno di tenere libri e riviste alla distanza di un braccio per poter leggere o quando facciamo lavori “da vicino”, quelli in cui vi è la necessità di prestare attenzione per lungo tempo, come ricamo o scrittura, possiamo accusare affaticamento della vista oppure sensazione di stanchezza.

La funzione dell’occhio che ci permette di mettere a fuoco un qualunque oggetto posto vicino si chiama “accomodazione”.

Essa è dovuta all’azione di un muscolo intraoculare, il muscolo ciliare, che, contraendosi, induce il cristallino (la nostra lente naturale) a modificare la sua forma per mettere a fuoco un qualunque ogget-

to posto vicino. L’elasticità del cristallino varia nell’arco della vita: è massima nella prima infanzia e tende progressivamente a ridursi con il tempo. Questa escursione diottrica che il sistema visivo del nostro occhio riesce a realizzare tramite la modificazione del cristallino viene chiamata “ampiezza accomodativa” che, come abbiamo visto, varia con gli anni e può capitare che, a parità di età, abbia valori diversi: tutto ciò sta a significare che il valore della presbiopia può essere diverso anche tra coetanei, può insorgere prima o dopo, può variare in funzione anche alle attività svolte dal soggetto. Proprio per questo motivo, prima di avventurarci all’acquisto “fai da te” di prodotti da banco già confezionati, propongo una visita specialistica dall’oculista o un controllo presso il vostro ottico di fiducia.

Per quanto riguarda il trattamento della presbiopia, oggi sul mercato esistono varie soluzioni.

I tradizionali “mezzi occhiali”, cosi chiamati per le ridotte dimensioni, i quali permettono la visione da vicino ad una unica distanza di messa a fuoco, portati a metà naso consentendo di guardare fuori dalle lente nella visione da lontano.

Questi si possono trovare già in versione premontata e sono ottimi per la visione a distanza fissa, ad esempio per una piace-

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Coassin occhiali via Martiri della Libertà 136 Coassin occhiali via Martiri della Libertà 136 Coassin occhiali via Martiri della Libertà 136

Se il test non è riuscito ci sono due strade: 1 - andare da un bravo fisioterapista per farsi allungare di qualche cm le braccia.

2 - un controllo dal vostro ottico di fiducia. vole lettura di un libro.

Un prodotto più evoluto del mezzo occhiale sono gli occhiali a profondità di campo, prodotti creati ad hoc per le singole esigenze professionali e non, grazie alla continua evoluzione tecnologica delle case produttrici di lenti oftalmiche. Di cosa si tratta: questo occhiale permette una visione più ampia e flessibile per la distanza da vicino e intermedia (30-60 cm vicino e 60-200 cm intermedio), non ha bisogno di adattamento ed è confortevole già dal primo utilizzo, ottimo per persone che lavorano in ufficio o in ambienti di lavoro circoscritti.

Altro tipo di prodotto, ormai meno usato ma ancora consigliato per specifiche esigenze, è l’occhiale bifocale, con due fuochi fissi: uno che permette la correzione di eventuali difetti per lontano ed uno per la visione da vicino.

Come per il mezzo occhiale anche il bifocale si è evoluto ed ha lasciato il posto alle lenti progressive. Con queste pos-

siamo ottenere una visione nitida e continua sia per il lontano che per il vicino e tutte le distanze intermedie. Sono utili non solo in ambienti chiusi e sul lavoro ma anche all’aria aperta e durante la guida. In commercio esistono lenti progressive di varie qualità e prezzo per arrivare fino alla personalizzazione della lente stessa, come fosse un “vestito su misura”, dove si tengono conto di tutte le caratteristiche anatomiche e fisiologiche del vostro occhio per darvi il massimo della performance.

Spero di esservi stato di aiuto… a presto rivederci.

Servizi finanziari a Portogruaro Finalmente anche in città una azienda specializzata redazionale a cura di A. F.

È

operativa da oltre un anno nella nuova sede di via Liguria la PoliService servizi finanziari, una azienda specializzata nell’intermediazione creditizia.

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IL PERSONAGGIO

settembre/ottobre 2008

Una bancaria tra i naufraghi di Lampedusa Vivere tra i rifugiati del Sudan, dar aiuto ai clandestini che ogni giorno sbarcano sulle nostre isole, cooperare con ONG internazionali. La “nuova” vita di Marta D’Agosto

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sociazione Comunità Papa Giovanni XXIII. “Ho sempre sentito dentro di me un richiamo molto forte all’aiuto verso gli altri – spiega Marta –, e ogni volta che parto per una missione sento una gioia immensa”. Per sei mesi opera nel coordinamento del progetto Rainbow, nella sorveglianza di gruppi di Microcredito e nei progetti di assistenza e supporto scolastico ai bambini orfani, alla sorveglianza e prevenzione all’AIDS, all’organizzazione delle attività professionali e di recupero all’interno dei centri diurni per ragazzi di strada e disabili. “So benissimo che spesso questo tipo di lavoro non offre molte gratificazioni a livello economico – continua a raccontare la giovane Marta – ma il sollievo interiore che ti dà ogni volta che sostieni un ammalato, o che proteggi un bambino abbandonato, vale molto di più di tutto l’oro del mondo”. Nel 2005 Marta è tirocinante presso l’Ambasciata Italiana a Mascate, capitale del Sultanato dell’Omar. Nel 2006 opera come Protection Officer in ben tre campi differenti di sfollati con la ONG Intersos in partnership con l’UNHCR (l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) nello stato di Khartum, in Sudan. Qualche mese più tardi fa ritorno a casa, e dopo una parentesi come ricercatrice trova un “comodo” lavoro in banca.

La sicurezza di uno stipendio fisso alla fine del mese, la pacatezza di una vita spensierata e tranquilla, la solidità di un posto certo e a tempo indeterminato, non ammaliano minimamente lo spirito umanitario di Marta, ne tantomeno vanno a scalfire la missione di vita di una ragazza che capisce fin da subito di aver imboc-

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cato una strada che non le appartiene.

“Per alcuni il lavoro in banca o in altri indirizzi sicuri rappresenta il raggiungimento della massima felicità. – confessa la ventinovenne volontaria di Portogruaro –. Io, invece, mi sentivo in gabbia. Ho realizzato immediatamente che quel tipo di lavoro non era adatto al mio Essere e al mio modo di vivere. Non appena ne ho avuta l’opportunità – conclude – mi sono licenziata, ho fatto le valigie, e me ne sono tornata per la mia vera strada di vita”. Così, Marta decide di tornare ad operare per l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, in qualità di co-responsabile dell’Ufficio Internazionale Anti-Trafficking in Human Beings (lotta alla tratta degli esseri umani). A febbraio di quest’anno diviene Field Officer (consulente legale ed operatore umanitario) della OIM, Organizzazione Internazionale della Migrazione, presso il Centro Soccorso e Prima Accoglienza

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o scrittore e giornalista inglese Gilbert Keith Chesterton (18741936) affermava che “L’uomo veramente grande è colui che fa sentire grande ogni altro uomo”. Basterebbe questo semplice aforisma per comprendere fino in fondo la vita e la “persona” di Marta D’Agosto, una giovane donna nata e cresciuta a Portogruaro, che dal 2003 ha deciso di dedicare tutto il proprio tempo e la propria spinta vitale all’aiuto dei più deboli, alla loro assistenza, e all’ammirevole tentativo di farli sentire “grandi”.

Dopo il diploma al Luzzato di Portogruaro, consegue la laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Bologna – Facoltà di Scienze Politiche – con una tesi incentrata sulla protezione internazionale dei rifugiati palestinesi.

Frequenta un master in Peacekeeping and Security Studies all’Università di Roma Tre e, parallelamente, si mantiene gli studi lavorando come commessa, baby sitter, cameriera e animatrice per anziani. Nell’aprile del 2003 Marta decide di partire per le missioni umanitarie in Zambia sostenute e dirette dall’As-

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di Lampedusa. “E’ un’esperienza che mi ha arricchito tantissimo – afferma Marta, di ritorno a Portogruaro dopo sei mesi e mezzo passati nell’isola – sia dal punto di vita lavorativo che umanitario. E’ un lavoro impegnativo, che non concede pause, specialmente in queste settimane dove stanno aumentando di giorno in giorno gli sbarchi di nordafricani, ma se lo fai con passione e dedizione può darti enormi soddisfazioni”. A proposito del fenomeno sempre più pressante dell’immigrazione clandestina e della sussistenza delle migliaia di naufraghi che quotidianamente vivono in condizioni spesso disumane all’interno dei Centri di Prima Accoglienza, la giovane portogruarese non ha dubbi: “Quello degli sbarchi clandestini è un fenomeno irreversibile, che nessun governo potrà mai fermare.

Avendolo toccato con mano, posso solamente dire che per tentare di arginare almeno in parte questo problema ci vorrebbero delle regolamentazioni in linea con le direttive dell’Unione Europea che vadano a riformulare le leggi esistenti in modo tale da renderle più efficaci”. Per questo suo impegno umanitario Marta sarà ospite, non appena ne avrà la possibilità, delle associazioni dei migranti di Portogruaro. “Vogliamo conoscere meglio la sua esperienza così intensa nel campo umanitario – ha precisato il loro rappresentante, Zakaria Jbairi – e riteniamo che per questo suo impegno meriti un riconoscimento innanzitutto da parte nostra. Io personalmente sono nativo di una città del Marocco, Khouribga, dove, dopo la crisi delle miniere di fosfati, molte persone sono immigrate verso l’Europa e alcune sono morte annegate nel tentativo di attraversare il Mediterraneo con le carrette del mare”. Alla domanda: quale sarà la tua prossima missione?, Marta risponde con un semplice “Non lo so ancora”. Rimaniamo con il dubbio, dunque. Sicuri, però, di un’unica grande consapevolezza: qualunque sarà la sua prossima meta, siamo certi che Marta porterà tra queste terre un briciolo in più di speranza, e renderà “grandi” altre centinaia, migliaia, di persone bisognose e maltrattate dalla vita.

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Castagnata 2008 a Summaga Una festa per stare bene insieme a cura di Ass. Viviamo Summaga

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el mese di dicembre 2003 nasceva a Summaga, per opera sopratutto di un gruppo di genitori che avevano i propri figli alla scuola dell’Infanzia ed Elementare, l’Associazione Viviamo Summaga. L’aggregazione spontanea e solidale, lo spirito di collaborazione e disponibilità, il desiderio di favorire l’integrazione tra le famiglie del paese, ed in particolare con le nuove famiglie giunte a Summaga, il voler promuovere e fare conoscere il paese, sono stati i motivi che hanno portato l’Associazione a crescere sempre più, coinvolgendo nel tempo un numero sempre maggiore di persone.

Lo scopo principale dell’Associazione, espresso dal suo stesso nome, è quello di vivere in modo nuovo, sereno e gioioso la realtà paesana. Per tale motivo l’impegno principale, ma non unico, di Viviamo Summaga, è quello di far vivere nel modo più sano possibile la dimensione della festa. L’Associazione collabora infatti, portando il proprio servizio e mettendo a disposizione le proprie strutture, alle feste già esistenti promosse da altri gruppi e associazioni paesane e dalla parrocchia e ne propone essa stessa; tra queste ricordiamo in particolare “Il palio delle contrade”, che si svolge in primavera, e “Un altro weekend”, appuntamento di fine estate. Tuttavia l’iniziativa principale dell’anno che l’Associazione propone si colloca in autunno, ed è la “Castagnata”.

La “Castagnata” è la festa che meglio esprime il volto di Viviamo Summaga.

E’ una festa impegnativa, resa possibile dal lavoro e dalla collaborazione di tante persone, dai giovani agli adulti. E’ un’occasione importante che permette alle famiglie del paese di aggregarsi tramite le iniziative che si susseguono durante i quattro giorni della festa. E’ il momento in cui il paese si unisce per aprirsi all’esterno, cercando di mostrare la propria disponibilità ed accoglienza.

Il teatro, la musica, i giochi, il mercatino, il pranzo, le cene ecc., permettono di raggiungere quello che è il nostro principale e semplice obbiettivo: stare bene insieme. Con questi stati d’animo vi aspettiamo numerosi alla “Castagnata 2008” che si terrà nei giorni 16-17-18-19 ottobre.

La manifestazione aderisce al progetto che vede coinvolta la Città di Portogruaro, la Provincia di Venezia e ASVO, entrando a fare parte delle “ECOFESTE”, ossia manifestazioni che, nel rispetto dell’ambiente, attuano la raccolta differenziata dei rifiuti ed utilizzano materiale biodegradabile (ad esempio piatti, bicchieri e posate) che, attraverso il processo di compostaggio, diventano terriccio fertile per l’agricoltura.

Per conoscere le iniziative che si svolgono a Summaga e il programma dettagliato della “Castagnata 2008”, vi invitiamo a consultare il nostro sito:

www.comunediportogruaro.org/viviamosummaga

RISTORANTE

“LA GRAVINA” Di Lorusso R. & C. snc

SPECIALITÀ PESCE E OTTIME CARNI CUCINA NAZIONALE E INTERNAZIONALE su prenotazione: cucina veneta: sarde in saor cucina pugliese: bruschette, pettole, focaccia con patate, orecchiette con i broccoli, costicine d’agnello alla pugliese Si organizzano pranzi e cene per feste di laurea, battesimi, comunioni, cresime

LOCALE CLIMATIZZATO

Madonna del Rosario

San Nicolò

Nei giorni 10, 11 e 12 ottobre presso la zona della chiesa di San Nicolò a Portogruaro, il gruppo pro quartiere organizza i tradizionali festeggiamenti della “Madonna del Rosario”.

I migliori piatti tipici, musica, sport e divertimento faranno da cornice ad un appuntamento molto sentito e partecipato dai cittadini del quartiere, oltre agli appuntamenti religiosi per festeggiare la Madonna del Rosario organizzati dalla parrocchia.

Il giorno 11 ottobre ospite della serata con la sua comicità il noto cabarettista “Sdrindule” il cui spettacolo avrà inizio ore 21.

NIK per Portogruaro.Net

Espone presso la redazione il giovane Nicola Santellani

SUMMAGA di Portogruaro

Via Montecassino, 6 - Tel. 0421 205186 - Cell. 334 1115614 - Chiuso giovedì

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domenica 19 ottobre - dalle 14.00 alle 19.00

GIORNATA PORTE APERTE

SUMMAGA di Portogruaro - Via S. Benedetto, 37 Tel. 0421 205176 - Fax 0421 702271 - www.zaninicamper.com

Dal 1 ottobre al 31 dicembre alcune opere dell’artista NIK – al secolo Nicola Santellani – saranno in esposizione presso la sede della redazione di Portogruaro.Net in via Spalti 7 a Portogruaro. La mostra inaugurerà un filone di eventi di stampo artistico che si susseguiranno con cadenza trimestrale presso la sede del ns giornale e che vedranno come protagonisti autori ed artisti locali. Questo sempre nell’ottica della promozione e rivalutazione del ns territorio, ricco di arte e cultura, nello spirito che caratterizza da sempre Portogruaro.Net ed il suo operato.

La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.

Per ulteriori informazioni: Tel. 0421 280444 Mail magazine@portogruaro.net

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L’ACQUOLINA IN BOCCA

settembre/ottobre 2008

Le latterie e i formaggi nostrani Quello che resta dei vecchi caseifici: l’unica latteria cooperativa rimasta a custodire le vecchie tradizioni è la Latteria Summaga, autore del celebre formaggio omonimo del Montasio Dop di Leandro Costa

L

atteria, Montasio e Casatella, tre tipici ed originali formaggi del nostro territorio la cui nascita è lontana nel tempo. Si sa per certo che ogni famiglia contadina li produceva per conto proprio con il latte delle mucche che avanzava dopo le necessità alimentari, impoverito in buona parte del grasso per fare il burro.

Il formaggio non era propriamente di buona qualità per la scarsità del prodotto (le mucche servivano soprattutto per la lavorazione dei campi), e anche per l’ inadeguatezza delle attrezzature e dell’ambiente di stagionatura. Queste situazioni spinsero le famiglie contadine ad associarsi per accumulare la maggiore quantità di latte e migliorare la produzione del burro e formaggio. Nacquero le “latterie turnarie” che diventarono poi “latterie sociali turnarie” così chiamate perché i soci si prestavano il latte e partecipavano quotidianamente, a turno, alla lavorazione e trasformazione del latte in formaggio e burro, affiancando il “casaro”, in un locale appositamente attrezzato (caseificio) e portandosi a casa la loro quota di prodotti da consumare in famiglia o vendere direttamente. Le latterie sociali rappresentano le più antiche forme italiane di cooperazione agroalimentare e si svilupparono a tal punto che nel solo Veneto se ne contavano più di mille ed oltre seicento nel vicino Friuli. Molte si formarono anche nel nostro comprensorio: a Pradipozzo, Portovecchio, Summaga, Giussago, Fossalta, S.Giorgio, Cesarolo, Gruaro, San Biagio di Cinto, Pramaggiore. Queste latterie producevano prevalentemente un formaggio a pasta semidura, compatta e con una leggera e regolare occhiatura, di colore paglierino e dal gusto gradevole, morbido e delicato. Il formaggio così prodotto era pronto per il consumo dopo un breve periodo di maturazione (meno di trenta giorni) e, con una stagionatura più prolungata, acquistava una sapidità maggiore; ogni formaggio aveva caratteristiche proprie dei vari caseifici in cui veniva prodotto e dai quali prendeva il nome.

La trasformazione del tessuto sociale che avvenne in seguito, con la quasi scomparsa degli allevamenti bovini delle piccole entità agricole, comportò, naturalmente, la chiusura di moltissime Latterie.

Oggi ne rimangono alcune di dimensioni medio-piccole, per lo più private, e altre più grandi, le “latterie cooperative”, che raccolgono oltre il novanta per cento del latte prodotto nel territorio triveneto.

L’unica rimasta nel nostro territorio a custodire le vecchie tradizioni è la “Latteria di Summaga”. Nata nel 1946 come “Latteria Sociale Turnaria”, si è poi trasformata nell’attuale “Società Cooperativa Agricola”; raccoglie il latte dei produttori di quasi tutto il comprensorio portogruarese e produce il classico “formaggio latteria di Summaga” di antica formula, lavorato con le stesse metodologie di conservazione e stagionatura di una volta, di sapore morbido e delicato da fresco per diventare più aromatico con la stagionatura e annoverato fra i prodotti tipici della Venezia Orientale.

Il “Montasio” è il formaggio “latteria” conosciuto dai buongustai di tutto il mondo e prodotto sin dal 1200 dai Monaci del Friuli sull’altopiano da cui prese il nome, secondo un semplice metodo di lavorazione che si è in seguito diffuso in tutto il Friuli e parte del Veneto, Venezia Orientale compresa.

Anche il Montasio, riconosciuto D.O.P. dalla Comunità Europea, è prodotto dalla

Latteria di Summaga, e si distingue per tipicità e qualità. A differenza del latteria, viene fatto con latte non pastorizzato, ed è subito marchiato con la data di produzione e il codice indicativo del produttore. Dopo cento giorni di maturazione, subisce una seconda marchiatura, che ne accerta la qualità e la mancanza di difetti. È formaggio semiduro a pasta compatta, di colore paglierino scarico, con una omogenea occhiatura. Ha un sapore molto delicato e morbido, che invecchiando assume un gusto leggermente piccante, con toni aromatici. Molto digeribile da stagionato, contiene grassi omega 3, acido folico e acidi fosfolipidi indispensabili per una corretta alimentazione; ricco di proteine (caseina e lattoalbumina) con elevata presenza di aminoacidi primari, numerose vitamine (A, E, B2) e sali minerali (calcio, fosforo, sodio, potassio, magnesio), ne fanno un prodotto apprezzato per le sue caratteristiche nutrizionali.

Sia il “Latteria” che il “Montasio”, da fre-

schi si accompagnano bene con il “Tocai classico di Lison” e il “Pinot Bianco” e da stagionati sono ottimi con il Refosco dal p.r. e Cabernet maturi.

La “Casatella” è un formaggio di antica origine contadina che veniva prodotto utilizzando il latte appena munto ed eccedente le necessità alimentari. Proprio da tale provenienza (casada), ha preso il nome. È un formaggio fresco, la cui pasta da compatta e di colore bianco diventa morbida e cremosa, mantecata e fondente in bocca e di colore paglierino, di sapore dolce con leggere venature di acidità. Formaggio leggero e digeribile che concentra le qualità nutrizionali dei componenti del latte, si consuma come stuzzichino con una fettina di polenta o un crostino di pane tostato e come il classico “companatico” di fine pasto da accompagnarsi ad un vino bianco giovane e vivace (Chardonnay).

La “Casatella di Summaga” come la consimile “ Summaghella” ha le stesse carat-

teristiche qualitative organolettiche della casatella trevigiana che ha il riconoscimento D.O.P. .

Una ricetta da provare (e riprovare)

Il Frico Si usa farlo con formaggio latteria o montasio, fresco o invecchiato.

Svariati i modi di cucinarlo. Uno dei più gustosi e tipici è quello con cipolla, patate e pancetta affumicata: soffriggere la cipolla con la pancetta a dadini, aggiungere le patate tagliate a fettine, salare e pepare, un mestolo d’acqua calda e cuocere per circa 20-25 minuti. Mescolare con abbondante formaggio latteria o montasio (metà fresco e metà stagionato) tagliato a scaglie e versare tutto in una padella antiaderente con coperchio; rivoltare e rosolare da ambo i lati fino a raggiungere una cottura perfetta ed ottenere una leggera crosta dorata. Accompagnare con un buon merlot, malbech o refosco dal peduncolo rosso.

DUE IMPORTANTI APPUNTAMENTI ALL’ENOCLUB PORTOGRUARO Proseguendo la consueta ed intensa attività culturale e promozionale, il Circolo portogruarese ha in programma, presso la propria sede di via Cavour, due interessanti appuntamenti per gli appassionati di enogastronomia.

LATTERIA DI SUMMAGA

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Giovedì 9 ottobre Alle 20, viene presentata l’anteprima del filmato “Il Caro amico bicchiere” di Leandro Costa, una narrazione artistica del bicchiere attraverso il tempo, cui seguirà una degustazione di alcuni vini del territorio accostati a prodotti gastronomici altrettanto tipici.

Giovedì 16 ottobre Sempre alle ore 20, il campione del mondo di panificazione Ezio Marinato, terrà una lezione dimostrativa sul “Recupero del pane raffermo e le torte salate”, con accostamento e degustazione di vini Doc del Consorzio Lison Pramaggiore.

La partecipazione è, naturalmente, libera e gratuita.

SPORT

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Il miracolo Portosummaga e la sordità degli imprenditori Il club granata ha raggiunto con grandi sforzi la Prima Divisione (ex C1), ma il patron Francesco Mio lamenta lo scarso attaccamento alla società da parte del tessuto economico locale: «Serve maggior sostegno dal territorio» di Daniele Micheluz

Francesco Mio, vicepresidente PortogruaroSummaga Calcio

L’

operazione Lega Pro Prima Divisione (C1 per chi è attaccato ai vecchi termini) ha avuto ufficialmente inizio a fine agosto con la gara d’esordio contro il Venezia (sconfitta) e il successivo debutto al ‘Mecchia’ con la Pro Sesto (pari). Il Portosummaga ora è a buon diritto nel gotha del calcio italiano, racchiuso in quella ristretta cerchia delle società professionistiche che “contano”. Alle spalle quattro stagioni di C2, simbolo già esse stesse di un’impresa che ha visto nel progetto Mio-Domenicali l’assalto alla categoria superiore: obiettivo centrato la scorsa primavera dopo una stagione da applausi e playoff praticamente perfetti. Davanti agli occhi, appena un gradino più in su, ecco la serie B. Ma prima di sognare è opportuno, per i granata, affrontare con umiltà questa stagione. Lo sa bene il vicepresidente Francesco Mio, anima della società assieme al ‘numero uno’ Dino e circondato da validissimi collaboratori, motore ambizioso di una realtà che negli anni ha stupito tutti. «L’obiettivo – esordisce Mio – è quello di ottenere la salvezza il più velocemente possibile e magari poi cercare di toglierci delle soddisfazioni. Lo merita la città e lo meritano i nostri tifosi».

Per la gara d’esordio in casa conto la Pro Sesto, domenica 7 settembre, il botteghino ha fatto registrare un vero boom di vendite di biglietti. «Sono contento che la gente ci segua con affetto – va avanti il dirigente – perché la squadra ha bisogno di un pubblico affezionato. Lo stesso però non poso dire del tessuto imprenditoriale locale». Mio punta il dito su commercianti e imprenditori del territorio, senza eccessive accuse, ma con un’amarezza che è palpabile: «Sono dispiaciuto dal fatto che il tessuto economico di Portogruaro non si renda conto dell’importanza che questa società possa avere, soprattutto a livello di immagine. C’è troppa sordità intorno a noi ed è quindi tutto più difficile, quando si è soli o quasi». Mancanza di volontà di investire o cecità rispetto al ritorno d’immagine?

«Pensate soltanto – è l’esempio di Mio per rispondere all’interrogativo – che inizialmente il Porto era stato scambiato per una società del Sud e inserito nel gruppo B: se oggi in tanti conoscono il nostro comune e lo riescono a collocare geograficamente è merito della ‘pubblicità’ che ha fatto questa società. E trovo strano che in molti facciano finta di non accorgersene».

Fortunatamente c’è anche chi ha capito i

vantaggi d’immagine e ha agito in maniera diversa, come Caorle, che ha fatto in modo di legare il proprio nome al club granata.

«Devo dire grazie a Calore – sottolinea il patron – perché hanno creduto in noi e nel nostro progetto e allo stesso modo devo farlo nei confronti dell’Amministrazione comunale di Portogruaro, con il sindaco in testa, per aver permesso in tempi rapidi allo stadio ‘Mecchia’ di raggiungere la capienza richiesta dalla categoria». Oggi allo stadio possono seguire il Porto fino a 3.500 persone.

Imprenditori a parte, Mio non può che apprestarsi a vivere con grande emozione e soddisfazione questa nuova avventura in Prima Divisione, traguardo storico per la società nata dalla fusione di Portogruaro e Summaga negli Anni 90 ma che ha radici

che affondano fin al 1919. Al collaudato mister Manuele Domenicali, quest’anno è affidato il compito di salvezza, grazie a un gruppo affiatato al quale sono state aggiunte alcune pedine di notevole spessore tecnico grazie alle intuizioni del diesse Alfio Pellicioni. La B potrebbe essere alla potata in futuro? «Potrebbe – allarga le braccia Mio – ma, come ripeto, non da soli: ci deve essere un coinvolgimento maggiore da parte di commercianti e imprenditori. Stessa cosa per il settore giovanile, sul quale abbiamo investito tanto, ma che per riuscire a mantenere o far crescere ancora necessiterebbe di maggior sostegno. Portare avanti 12 squadre giovanili, di cui 3 a livello nazionale, con un parco atleti di oltre 300 ragazzi è un impegno notevole. Speriamo che altri ne siano coscienti».

GRAZIE, caro professore Ricordo del professor Danilo Rinaldi, per più di trent’anni maestro di pallacanestro e di vita per tanti giovani portogruaresi di Leonardo Moretto ...C’erano dei ragazzi, quelli che oggi ricordano vagamente gli anni dell’austerity 1973 solo come un alito di libertà, quella di correre liberi per le strade con i pattini; che invece ricordano bene l’epilogo doloroso di Aldo Moro e che forse per la prima volta si sentirono cresciuti e partecipi di un sociale che li prendeva per il bavero, scuotendoli dal loro torpore di quindicenni. Molti di loro hanno vissuto in quegli anni l’inizio di una bella favola di provincia, fatta da persone normali, che fanno cose normali che il tempo consegna alla storia di una cittadina e rimangono nel dna di coloro che le hanno vissute. Il professore, Danilo Rinaldi, ha concluso il suo cammino poco tempo fa, ma le impronte che ha lasciato sono ben definite e chiare per noi, ragazzi a metà degli anni ’70, che abbiamo giocato con lui, per noi, a pallacanestro.

Quando fai “giocare” dei ragazzi, gli dai strumenti e modo di esprimere le loro aspirazioni, gonfiare sogni senza farli scoppiare, quei ragazzi, professore, non dimenticano; non dimenticano che tu, coadiuvato da pochi altri, ci hai portato in giro per i campi di basket quando si giocava a gennaio all’aperto, i palloni erano i VOIT in plastica che viaggiavano come saponette di ghisa e che a fine partita molto spesso ci si trovava tatuato sulla fronte “VO” perché “IT” le aveva già il tuo compagno…. Oppure ai primi caldi quando si partiva con le scorte di cibo per il dopo partita formate da tramezzini spesso comperati in bar dove erano “in esubero” e che assumevano quella caratteristica forma “a pagoda” per il prolungato stazionamento sul cruscotto delle auto durante il match…. Ricordi che fanno sorridere, che spesso ci raccontiamo per “l’ultima volta” con l’aggiunta di un particolare al confine tra scienza e fantascienza…ci raccontiamo spesso com’eri, semplice, senza fronzoli, maestro, un po’ papà, ma anche amico sensibile capace di leggere in faccia un malumore, soprattutto professore; non ricordo, nessuno di noi ricorda, una sola volta in cui avessi messo come fine una vittoria; lo sapevamo da noi, tutti i ragazzi del mondo lo sanno che è bello vincere.

Non ci mettevi pressione.

Questa cosa, a distanza di anni, è stato il tuo insegnamento più grande; prima, molto prima veniva altro, ci davi la gioia di giocare e tutte quelle cose che molti usano come sapone per la propria coscienza erano il tuo verbo, quello che non hai mai tradito.

Siamo fieri di poter continuare quello che tu hai iniziato trent’anni fa, mi dà coraggio pensare che anche fino a poco tempo fa ci mettevi nella tasca della giacca i biglietti con “i consigli per gli acquisti” e ti prodigavi per portare in società persone con una coscienza sportiva affine alla nostra, qualcuno che potesse fare il bene dei ragazzi senza pensare che fosse il proprio palcoscenico. Il tuo esempio di uomo è scritto, è sotto gli occhi di molti che hanno apprezzato la luce che ti ha sempre ravvivato lo sguardo, uno sguardo che non ho mai visto abbattuto, che ha sempre affrontato le difficoltà con quel coraggio misto ad una giusta “alzata di spalle” che dimostrano le persone che hanno la voglia dire: si riparte.

Tutti i ragazzi della nostra società, Danilo, anche quelli che non hai conosciuto, stanno giocando su un albero che ha radici profonde. A nome anche loro, grazie, ragazzo di 80 anni…

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RITAGLI

settembre/ottobre 2008

Terre della Venezia Orientale

Computer e insetti

Una guida turistica e culturale al territorio compreso tra i fi umi Sile e Tagliamento, nel quale si inseriscono i Comuni del sandonatese e del portogruarese e la fascia costiera da Cavallino-Treporti a Bibione.

Uno strumento utile per il turista straniero, ma non solo

Storia del linguaggio

di F. G. ma, una guida utile e agile, sempre pronta nello zaino o nel cruscotto dell’auto, per chi del territorio vuole essere spettatore partecipe, e uno strumento indispensabile per tutti gli operatori turistici del Veneto Orientale, specie quelli dell’entroterra, che forse, grazie anche a pubblicazioni come questa, riusciranno a godere di qualcosa di più delle briciole lasciate dai paperoni delle spiagge.

SCHEDA DEL LIBRO:

Terre della Venezia orientale

A cura di Laura Pavan Formato cm 2x21,5, brossura filo refe, copertina plastificata, illustrazioni a colori, 156 pagine, euro 14,50.

I

l termine BUG (dall’inglese “insetto”) identifica un errore nella scrittura di un software, che causa un suo malfunzionamento. L’uso del termine è legato ad un curioso aneddoto risalente agli albori dell’informatica: nell’agosto del 1945 il tenente Hopper ed il suo gruppo stavano cercando la causa del malfunzionamento del computer Mark II all’Università di Harvard. Con stupore si accorsero che una falena si era incastrata tra i circuiti. Dopo aver rimosso l’insetto, il tenente incollò la falena rimossa sul registro del computer (foto a lato) e annotò: «1545. Relay #70 Panel F (moth) in relay. First actual case of bug being found» (“…primo attuale caso di bug ad essere stato identificato”).

In realtà il termine bug nel senso di “problema tecnico” fu usato già nel 1870 ed è citato in una lettera di Edison del 1878.

Le parole “bug” e “ debug “divennero così ben presto uno standard della lingua dei programmatori di computers.

A cura di E.V. Informatica Portogruaro - Tel. 0421 280444

È

un breviario (156 pagine) pensato per il turista che, sazio delle spiagge del Veneto Orientale, voglia visitare l’entroterra, questo “Terre della Venezia Orientale”, edito da Ediciclo. Il libro raccoglie però parecchie informazioni interessanti anche per un residente e, soprattutto, sistematizza conoscenze magari di dominio comune ma disperse, con un layout editoriale gradevole e ampia dovizia di illustrazioni, notazioni storico-culturali e indirizzi utili.

Una guida nata grazie al progetto Ciak Girando, promosso dalla Provincia e al programma Interreg III A Italia Slovenia 2000-2006 e tradotta in tre lingue: tedesco, inglese e sloveno. Quattro sono gli itinerari proposti al turista evoluto o al residente curioso, quattro percorsi delimitati da vie d’acque: dal Sile al Piave, dal Piave al Livenza, dal Livenza al Lemene e dal Lemene al Tagliamento.

Sono tracciati pensato per essere gustati in automobile, ma sono segnalati anche i tratti percorribili a piedi e in bicicletta, quelli navigabili e quelli raggiungibili con i mezzi pubblici. Per il viaggiatore “fai-da-te” risultano particolarmente utili le dettagliate piantine che permettono di zoomare sulle singole zone. Il livello di approfondimento dei temi trattati, è, per forza di cose, limitato, ma la guida si rivela comunque uno strumento utile per avere un primo sguardo d’insieme, in ogni caso piuttosto completo, del territorio. Alcuni “boxini” in grigio, disseminati qua e là per il testo, sviscerano poi alcuni particolari argomenti. Interessante, per esempio, l’analisi architettonica e funzionale del tipico palazzo portogruarese, presente a pagina 138. Alla fine di ogni itinerario, un’apposita sezione è dedicata alle produzioni tipiche ed un’altra alle informazioni utili (indirizzi e recapiti di uffici turistici, musei e istituzioni culturali, parchi; segnalazione di fiere, mercati e manifestazioni). Insom-

Con la “vecchia” esperienza riportiamo gli ambienti a “nuovo”

pulizie industriali e civili

IMPRESA

Si quaeris...

Un Sant’Antonio dell’artista Castaldi per casa Bolzicco

S

i è svolta sabato 6 settembre l’inaugurazione dell’opera di Mimmo Castaldi commissionata dalla famiglia Bolzicco ed installata sulla facciata ovest della propria abitazione, all’interno del Parco delle Querce a Portogruaro. L’opera, realizzata in terracotta policroma e dedicata a Sant’Antonio da Padova, è stata di complessa realizzazione viste le notevoli dimensioni (cm 120x150), ed ha richiesto quindi articolate fasi di cottura ed una attenta opera di installazione.

Presenti alla serata il Sindaco Antonio Bertoncello, gli On. Lucio Strumendo e Lucio Leonardelli, rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e della Pro Loco, il prof. Alessio Alessandrini che si è occupato di introdurre al santo e all’artista, Mimmo Castaldi che ha descritto la propria opera, rappresentanti di categoria e commercianti, giornalisti, fotografi e moltissimi ospiti (oltre 200 in totale).

Dopo una gradevolissima prolusione, Mons. Cesco ha provveduto alla benedizione della sacra immagine.

La serata si è conclusa con un delizioso banchetto offerto a tutti i presenti dai padroni di casa all’interno del parco.

Momento simpatico della serata quello in cui l’autore ha raccontato con ironia le vicende che hanno portato Marcantonio Bolzicco a commissionargli l’opera: questi lo ha scorrazzato in giro per il nord-est a visionare opere alle quali ispirarsi, sia per tecnica che per gusto, ma solo alla fine, dopo che Castaldi aveva sudato su bozzetti ed appunti, gli ha rivelato quale sarebbe dovuto essere il soggetto dell’opera, Sant’Antonio per l’appunto, lasciando l’artista sulle spine fino all’ultimo.

Un plauso quindi alla famiglia Bolzicco che ha voluto rendere omaggio ad un Santo molto venerato nelle nostre zone – prove documentali dicono che vi è stato di passaggio e per soggiorno in più di una occasione e che in città fu eretto anche un Oratorio a lui dedicato, oggi non più esistente – e che con questa opera ricostituisce un punto di venerazione del Santo da Padova nella nostra città.

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