Portogruaro.Net Magazine

MAGAZINE Oltre confine

Un itinerario per scoprire la storia sanmichelina del ’900

E S T A T E

2 0 1 8

Associ(a)zioni

Ritorno al futuro

Terza età: gli enti a sostegno nel Portogruarese

L’uso della tecnologia in architettura

In copertina

CENTA TAGLIO, SI CHIUDE!

Asvo ha avviato le opere di copertura dei lotti esauriti.

Qual è lo stato dei lavori? Come si procederà?

Scopriamolo nell’intervista al presidente Luca Michelutto Stampato in 11.000 copie e distribuito gratuitamente casa per casa a Portogruaro e frazioni

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L’editoriale

MAGAZINE

Sommario

IL TURISMO CI SALVERÀ di Vincenzo Zollo

SETTORE STRATEGICO DELLA NOSTRA ECONOMIA, DÀ OCCUPAZIONE AL 10% DELLA POPOLAZIONE

“I

l turismo in Italia è in forte crescita, con i primi segnali positivi per quanto riguarda le politiche di destagionalizzazione e un significativo aumento degli arrivi dall’estero. Il 2017 si appresta così a rivelarsi un anno record”. Questo è quanto affermava il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, a fine 2107. E dobbiamo dire che effettivamente i numeri, ad anno ormai chiuso, gli hanno dato ragione: l’Italia è il quinto paese più visitato al mondo con quasi 60 milioni di turisti e oltre 178 mila strutture ricettive (dati 2017, Osservatorio Nazionale del Turismo).

Un po’ di storia Ma cosa spinge i turisti (stranieri e interni) a visitare il Belpaese? I motivi sono molti, ma per semplicità li possiamo racchiudere in questi principali settori: artistico-culturale, balneare e lacustre, invernale, religioso, naturalistico, d’affari, enogastronomico, sportivo. Storicamente, poi, l’Italia ha una consolidata tradizione in fatto di turismo, che cominciò a sviluppare già dalla seconda metà del XVIII secolo con i famosi Grand Tour, viaggi di conoscenza per giovani e famiglie nobili del nord Europa. L’arrivo della ferrovia, a partire dal 1840, aprì quindi la strada ad un turismo più di massa, che fu però ben presto placato dagli eventi bellici del ’900. Dopo la seconda guerra mondiale il settore ebbe nuovo slancio, con la costruzione di apposite strutture ricettive, che resero definitivamente accessibile a tutti l’industria del turismo, affermatasi definitivamente con il boom economico degli anni ’50 e ’60.

Ma dobbiamo aspettare fino al 1983 per avere una prima vera legge per il riconoscimento ufficiale del settore turistico in Italia, la "legge quadro per il turismo e interventi per il potenziamento e la qualificazione dell’offerta turistica", seguita da nuovi emendamenti poi nel 2001 e 2011, fino a giungere all’ultimo intervento nel 2014 con il così detto “Decreto Cultura”.

Il Veneto oggi La nostra è la terra trainante del settore turistico nazionale: prima tra le regioni turistiche italiane sia per arrivi che per presenze, ha totalizzato già nel 2016 il 15,3% di arrivi e il 16,2% di presenze di turisti dell’intera penisola. Lo stesso Federico Caner, assessore al turismo della Regione del Veneto, afferma: “Siamo soddisfatti ed orgogliosi dei risultati che stiamo ottenendo. Un nuovo exploit da cui ripartire per migliorarci ancora”. Ed in effetti i numeri del 2017 parlano chiaro: rispetto al 2016 crescono gli arrivi (oltre 19 milioni, +7,4%), le presenze (circa 70 milioni, +5,8%), gli italiani (+5,2% negli arrivi e +3% nelle presenze), gli stranieri (+8,6% negli arrivi e +7,1% nelle presenze), la spesa dei turisti stranieri (+5,7%), gli arrivi nelle singole Province e in ogni comprensorio (città d’arte, mare, lago,

terme, montagna) e per ogni tipologia di struttura ricettiva. “Il segno positivo - conclude Caner - lo ritroviamo anche nelle stime dei primi tre mesi di quest’anno, a confermare le ottime prospettive per il turismo del Veneto anche nel 2018”.

La Venezia Orientale Ed i nostri luoghi come sono messi a turismo? Beh, diciamo che trovandosi in un contesto del genere i dati sono rassicuranti. Viviamo però due distinte realtà: c’è il mare, e c’è l’entroterra. Mentre la prima macina numeri in grande stile (basti pensare che San MicheleBibione e Caorle, nei dati certificati Istat 2016, ricoprono rispettivamente l’ottavo ed il nono posto nella classifica nazionale con 5 e 4 milioni di presenze turistiche), la seconda comincia solo ora ad affacciarsi al settore del turismo.

Siamo un po’ in ritardo, è vero, ma i

3

ESTATE 2018

presupposti sono buoni. Viviamo in un territorio ricco di proposte in grado di stimolare i gusti di una vasta gamma di visitatori. Offriamo un patrimonio artistico-architettonico, paesaggistico e naturalistico, enogastronomico e folkloristico di grande importanza, che ha solo bisogno di essere valorizzato. La necessità primaria è quella di creare la destinazione turistica laddove ora non v’è. In questo momento storico, molte sono le iniziative che si registrano in tal senso, che vanno dalla costituzione del Distretto Turistico della Venezia Orientale, alle collaborazioni su vari fronti tra i Comuni, alla costituzione della rete di imprese Venezia Orientale Tours, fino ad alcune singole iniziative di privati. La via è tracciata, si tratta ora di rimboccarsi le maniche e fare in modo che tutti questi soggetti lavorino in sinergia per questo importante obiettivo comune.

Editoriale Il turismo ci salverà

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In copertina L’impianto di Centa Taglio

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Leggiamoci su Informazione a portata di click 6 Salone degli eventi L’estate portogruarese

7

La parola a Poliambulatorio Odontoiatrico 8 Pizzarò 8 Fuori scena Intervista a Anthony Heinl 10 Oltre confine Il ’900 a San Michele

11

Associ(a)zioni Prendersi cura degli anziani 12 Ritorno al futuro Architettura e tecnologia

13

L’acquolina in bocca Sagre... si o no?

14

Giocherellando Cruciverba e crucipuzzle

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Portogruaro.Net Magazine

SEI PRONTO PER L'ESTATE?

Supplemento a: www.Portogruaro.Net del 07/05/2018 Reg. Trib. di Venezia - n. 10 del 05/05/2006 Iscrizione al ROC n. 17423 Direzione e Redazione: Borgo San Gottardo, 55 - 30026 Portogruaro (VE) Tel. e Fax 0421 280444 Email: magazine@portogruaro.net Direttore Responsabile: Vincenzo Zollo In redazione: Nilla Cicuto, Marta D’Ovidio, Vito Digiorgio, Massimiliano Drigo, Mariangela Flaborea, Gloria Morettin, Andrea Rubin, Enrico Ruzzene “LA PAROLA A...” è una rubrica di inserzioni promozionali redazionali a pagamento.

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DISTRIBUZIONE Ogni numero di Portogruaro.Net Magazine viene distribuito in 11.000 copie in modo capillare, casa per casa, nel Comune di Portogruaro e nelle frazioni. Se non lo trovi nella tua cassetta della posta, segnalacelo allo 0421 280444 o a magazine@portogruaro.net. Grazie della collaborazione!

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In copertina

MAGAZINE

ESTATE 2018

Luca Michelutto presidente ASVO

CENTA TAGLIO, ASVO CHIUDE DEFINITIVAMENTE LA DISCARICA PARTITA LA GRANDE OPERA DI RIPRISTINO AMBIENTALE A VANTAGGIO DEI CITTADINI E DELL’AMBIENTE

E

ntro il 2035 solo il 10% dei rifiuti urbani dovrà essere collocato in discarica secondo l’ambizioso obiettivo della proposta di modifica della direttiva 1999/31/Ce sul “pacchetto economia circolare” votata dal Parlamento Europeo lo scorso 18 aprile 2018. Secondo il provvedimento, per il quale è stato raggiunto l’accordo anche con il Consiglio Ue, gli Stati membri devono assicurare che nel giro di 17 anni la quantità di rifiuti urbani da destinarsi a discarica venga ridotta almeno nella misura del 10% del totale dei rifiuti prodotti e che, entro il 2030, tutti i rifiuti riciclabili non siano ammessi in discarica ad accezione di quelli che non hanno altra modalità di trattamento. Raggiungere questi risultati, all’insegna del riciclo e della prevenzione nella produzione di rifiuti, sarà possibile solo grazie alla collaborazione di tutti, partendo, in primis, dalle aree più piccole. In quest’ottica, il nostro territorio dal 2005 ad oggi ha fatto un enorme balzo in avanti. Grazie al sistema di raccolta differenziata adottato da Asvo SpA (Ambiente Servizi Venezia Orientale), il Portogruarese, da maglia nera della differenziata nel Veneto, è riuscito a capovolgere nettamente la situazione, diventando una delle aree più virtuose d’Italia. Se 13 anni fa si recuperava solo il 30% dei rifiuti e il 70% andava in discarica, oggi le percentuali si sono invertite (vedi tabella nella pagina a fianco). Questo enorme balzo dimostra sia un miglioramento del servizio, in ambito operativo e comunicativo, sia una maggiore attenzione dei cittadini all’ambiente. Questa rivoluzione ha permesso di fare un passo in avanti a favore della comunità con la riduzione delle tariffe sui rifiuti, ma soprattutto a favore dell’ambiente con la chiusura della discarica di Centa Taglio nel Comune di Portogruaro (località Centa Taglio). In merito all’impianto di smaltimento portogruarese, abbiamo intervistato il presidente di Asvo, Luca Michelutto.

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a

delle

Sagra

rane

dal 18 al 27 Maggio 2018 Organizzata da: ASSOCIAZIONE RICREATIVA-CULTURALE-SOCIALE "COMUGNE"

a COMUGNE di Pramaggiore

VENERDÌ 18 maggio

19.00 Cerimonia di Apertura festeggiamenti 20.30 Serata danzante con l’orchestra “DANIELA NESPOLO”

SABATO 19 maggio

20.30 Ballo liscio con l’orchestra “ILENIA E I FESTIVAL”

DOMENICA 20 maggio

Tradizionale raccolta del ferro PRO AVIS 20.30 Ballo liscio con l’orchestra “SELENA VALLE”

MARTEDì 22 maggio

Festa del Santo Patrono 18.00 Santa Messa in onore di “S. Rita” con processione accompagnata dal coro “IL CIGNO” di Pramaggiore 20.30 Serata danzante con l’orchestra “I CARAMEL”

VENERDì 25 maggio

20.30 Serata danzante con l’orchestra “LINDA BISCARDO” ed esibizioni di ballo scuola “ASD Dance Life”

SABATO 26 maggio RE TUTTE LE SE ASTRONOMICHE 09.30 Serata danzante con l’orchestra G À SPECIALIT “STEFANIA & MAMMA MIA BAND” TE • RANE FRIT DOMENICA 27 maggio • SCIOSI atra n ’a d 08.30 ritrovo Cicloturistica AIDO – partenza 09.30 o g su l • GNOCCHI a i carne o pollo 20.30 Ballo liscio con l’orchestra d A T • GRIGLIA “STEFANO E I NEVADA” FRITTI • CALAMARI con polenta IO Sciòsi !!! PISTA DA BALLO IN ACCIAIO • FORMAGG polenta n o c I H G N U •F n cipolla AMPIO PARCHEGGIO • FAGIOLI co TE IT R F E • PATAT POSTI A SEDERE AL COPERTO MBINI • PIATTO BA E e SGROPPINO CON SERVIZIO AI TAVOLI C L • CAFFÈ, DO ali c lo i • VINI tipic

Com’è costituito e quale ruolo ha l’impianto di Centa Taglio?

La discarica per rifiuti urbani non pericolosi è costituita da tre lotti, la cui coltivazione è incominciata nell’anno 1978 e terminata ad agosto 2009. Per anni l’impianto ha ricevuto i rifiuti prodotti dai nostri 11 Comuni, ma anche di quelli provenienti da altre aree della provincia di Venezia, sino all’esaurimento degli spazi. L’impianto è costituito da una discarica alla quale sono connessi una struttura per il trattamento del percolato (liquido prodotto dalla degradazione dei rifiuti e dal contatto con le piogge meteoriche, ndr) e un impianto di recupero energetico dal biogas. L’area dedicata al deposito definitivo dei rifiuti è costituita da tre lotti: lotto 0, che contiene 840 mila tonnellate di rifiuti, lotto 1, con 300 mila tonnellate, e il lotto 2, con 1.676.000 tonnellate. Oggi, grazie al sistema di raccolta differenzia-

Sagre di Comugne

Area di stoccaggio che ospita i rifiuti in attesa di trattamento

ORARI SELF-SERVICE Tutti giorni 8:00 - 22.00 accesso con card

ORARI PUNTO VENDITA Da Lunedì a Sabato 15:00 - 19:30

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ta porta a porta, le frazioni dei rifiuti del bacino Asvo vengono depositate in una stazione di stoccaggio presso un’apposita area attrezzata ed indirizzati successivamente presso impianti di recupero esterni. Asvo ha dato avvio al programma di chiusura definitiva della discarica di Centa Taglio a fine 2015, con l’avvio dei lavori di capping del lotto 1.

In copertina Qual è lo stato attuale dei lavori?

Attualmente sono in fase conclusiva i lavori di copertura definitiva del lotto 1 ed in fase di avvio quelli del lotto 2, a cui seguiranno le opere relative al lotto 0. Questi interventi hanno l’obiettivo di mettere in sicurezza i siti della discarica e di conseguenza contribuire a salvaguardare l’ambiente attraverso l’isolamento dei rifiuti dall’ambiente esterno, il contenimento delle manutenzioni e dei fenomeni di erosione.

Inoltre, mira al potenziamento della rete di raccolta del percolato con la realizzazione di nuovi pozzi nonché dell’estrazione del biogas per la produzione di energia elettrica. I lavori di copertura finale del lotto 1 sono, oggi, in fase di completamento e, conformemente ai decreti legge, stanno interessando una superficie di circa 28 mila mq che comprendono l’intero lotto di discarica, sommità e sponde comprese. L’importo del contratto attuale è di 1.164.406,25 euro e la fine dei lavori è prevista per il prossimo 9 agosto.

Per quanto riguarda il lotto 2?

I lavori di copertura finale del lotto 2 sono stati divisi in due stralci. Il primo, che prevedeva la realizzazione di opere propedeutiche alla costruzione della copertura del lotto riguardanti la regimazione delle acque meteoriche, è stato avviato e concluso congiuntamente alla creazione della stazione di travaso coperta (i lavori sono stati avviati a maggio 2015 e sono stati terminati a maggio 2016, ndr) per un importo di 185.529,93 euro. Il secondo, invece, riguarda specificatamente la copertura finale del lotto. L’intervento è stato affidato a seguito di una gara pubblica a fine marzo 2018. L’inizio effettivo è previsto per fine maggioinizio giugno di quest’anno. La superficie interessata dalla copertura sarà di 21 mila mq: la durata dei lavori sarà di circa 15 mesi per un importo complessivo di 1.195.656,31 euro.

Vi siete già attivati anche per il lotto 0?

Al momento è stata affidata la progettazione esecutiva. I lavori riguarderanno una superficie di circa 10 ettari. La previsione è di affidare i lavori entro dicembre 2018-gennaio 2019 e di eseguirli, come da programma, nei successivi 30 mesi. L’importo dei lavori è in fase di definizione parallelamente al progetto esecutivo. Novità vi sono

MAGAZINE

PERCENTUALI RACCOLTA DIFFERENZIATA: 2005 VS 2017 (singoli comuni) Comune

2005

2017

ANNONE VENETO

37,5%

79,6%

CAORLE

26,6%

49,47%

CINTO CAOMAGGIORE

61,5%

81,80%

CONCORDIA SAGITTARIA

27,3%

78,24%

45%

77,48%

GRUARO

36,8%

74,59%

PORTOGRUARO

26,9%

74,64%

PRAMAGGIORE

39,4%

77,58%

SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO

32,2%

54,80%

SAN STINO DI LIVENZA

40,5%

79,50%

TEGLIO VENETO

34,5%

79,43%

FOSSALTA DI PORTOGRUARO

circa 22 mila mq. È in corso un intervento di conversione da regime di ritiro dedicato a cessione totale a quello di cessione parziale: ciò significa che la cessione dell’energia prodotta è al netto dell’energia auto consumata.

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PORTOGRUARO Viale Venezia, 31/d - T. 0421 279511 - F. 0421 279590 Impianto fotovoltaico anche per quanto riguarda l’impianto fotovoltaico che copre una superficie di

5

ESTATE 2018

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LATISANA - Via A. Mozzon, 1 T. 0431 520550 - F. 0431 520556

Quali sono le sfide per il futuro?

L’obiettivo primario è la chiusura di tutti e tre i lotti con lo scopo di rendere l’intera zona un’area verde a basso impatto ambientale, perfettamente compatibile ed integrata con le aree circostanti ed eventualmente anche fruibile dai cittadini del nostro territorio. Altro obiettivo è continuare il lavoro di riduzione dei costi e delle tariffe verso i nostri utenti. Infatti, una volta concluse le opere di copertura sarà possibile abbassare i costi relativi alla gestione della discarica. Gli importi che le Amministrazioni comunali pagano, per sostenere ancora la gestione dei lotti, attraverso le tariffe, saranno abbattuti di circa il 70-80%. L’intero intervento di copertura costa ad Asvo circa 10 milioni di euro che la società ha già incamerato da tempo, senza dover gravare sulle tariffe ai cittadini e alle imprese.

Inoltre, gli ottimi risultati sulla raccolta differenziata e la razionalizzazione dei servizi di raccolta, hanno permesso una riduzione dei costi, negli ultimi anni, di circa il 10%. Siamo veramente soddisfatti dell’avvio di questa grande opera di ripristino ambientale che ha richiesto importanti investimenti finanziari ed impegno di risorse, anche interne all’azienda, ma che comporterà la chiusura definitiva del ciclo di lavorazione dell’impianto di Centa Taglio che ha svolto un ruolo fondamentale per l’autonomia e l’autosufficienza in tema di smaltimento rifiuti prodotti nel nostro territorio. Si tratta di un intervento di grande valenza sotto il profilo non solo ambientale ma anche sociale, civile ed economico.

Gloria Morettin

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Leggiamoci su

MAGAZINE

ESTATE 2018

BIBLIOTECHE HI-TECH

L’ACCESSO ALLE INFORMAZIONI SEMPRE PIÙ A PORTATA DI MANO O DI CLICK

Verso la fluidità dei rapporti Ebbene sì. Anche il romantico e, per molti, “polveroso” mondo dei servizi bibliotecari ha dovuto inseguire un cambiamento nell’accesso all’informazione che se da un lato è servito a facilitare il lavoro del personale, dall’altro ha cercato anche di venire incontro alle esigenze dell’utenza.

Una strada che, in verità, trova le sue radici in tempi non così recenti quanto si potrebbe pensare. “Non è certo una novità per il sistema bibliotecario italiano l’utilizzo dei servizi internet spiega Loretta Balasso, direttrice della Biblioteca “Nicolò Bettoni” di Portogruaro -. Sono ormai vent’anni che esiste il Catalogo Online, anche se molti pensano ancora che si utilizzino i faldoni cartacei. In questo senso siamo stati avanguardistici». L’apertura ai servizi telematici si è sicuramente evoluta, includendo nel tempo funzionalità sempre più interessanti per il pubblico. La biblioteca di Portogruaro, ad esempio, ha aderito, insieme ad altri sessantadue poli, al portale “Biblioteche metropolitane Venezia” (Bimetrove), parte del Polo Regionale del Veneto e del Sistema Bibliotecario Nazionale (SBN). Questo consente di cercare i documenti delle biblioteche appartenenti al circuito della Città Metropolitana di Venezia, conoscere le attività e le iniziative promosse dai centri aderenti e fruire di alcuni servizi online. Tra questi uno dei più importanti è forse l’App del Portale BinP, la quale permette di visualizzare le disponibilità dei documenti, ricevere news in tempo reale, prenotare o prolungare i prestiti e, addirittura, usufruire di un servizio di letture consigliate o salvare una propria bibliografia personale. Del polo regionale fa parte anche la Biblioteca Comunale di Fossalta di Portogruaro. “Attraverso il servizio, gli utenti iscritti possono effettuare da casa prenotazioni di documenti ed esprimere desiderata - chiarisce il bibliotecario Andrea Pagliarin -. Inoltre, stiamo avviando una convenzione per l’adesione a Biblioteca Digitale. Attualmente viene offerto

un servizio di accesso a risorse digitali in loco. Prossimamente si punterà ad agevolare sempre di più l’utenza che non frequenta abitualmente la biblioteca per motivi di lavoro, orario e impegni di altro genere, attraverso il servizio di prestito e inter-prestito di e-book”.

L’impalpabilità dei contenuti L’innovazione finisce così per toccare anche la “forma” del servizio. Il crescente successo degli e-book, ha infatti spinto la biblioteca a spalancare le porte (virtuali) a questo nuovo approccio alla lettura. Così, sempre grazie a Bimetrove e alla relativa App, a Portogruaro è già possibile scaricare in formato elettronico il libro di pro-

prio interesse, che resterà attivo - su Pc o tablet - per quattordici giorni. “In realtà, una ricerca americana ha evidenziato un generale ritorno al libro specifica Loretta Balasso -. Allo stato si può dire, forse, che l’offerta è molto alta rispetto alla richiesta”. “Attualmente prevale ancora nettamente la richiesta del servizio di prestito cartaceo - aggiunge Pagliarin -, anche se la confidenza dell’utenza più giovane con le nuove tecnologie predispone all’utilizzo di strumenti quali e-reader e tablet, che consentono di fruire di differenti modalità di lettura”.

Una nuova gestione degli spazi La deviazione tecnologica del mondo bibliotecario è resa evidente pure

EVENTO ASTICO T N A F !

CON ESTATE DI FINE

PRESENTAZIONE ATTIVITÀ CENTRI ESTIVI IN INGLESE PORDENONE

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MERCOLEDÌ 30 MAGGIO ORE 18.30

SAN VITO

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PORTOGRUARO

dalla strutturazione degli interni. Ne sono un esempio i terminali di consultazione del catalogo: postazioni che presso il Palazzo Altan Venanzio di Portogruaro si ritrovano in ogni piano e permettono agli utenti di verificare la presenza dei documenti.

Inoltre, è impossibile ignorare la comparsa delle prime aule computer. Un servizio tutt’altro che scontato e che il polo locale ha voluto assicurare grazie a un gruppo di pc per utilizzare i quali è sufficiente registrarsi tramite la tessera sanitaria e il numero di cellulare.

L’utilizzo di queste postazioni è una possibilità che, tuttavia, non esclude il libero utilizzo del Wi-Fi, accessibile in ogni sala grazie alla copertura assicurata dal progetto di Smart Community “Wi-Free Portogruaro”. Anche la biblioteca fossaltese ha saputo tenersi al passo con i tempi: dispone di ben tre postazioni fisse e due postazioni mobili (notebook), ancora una volta con accesso gratuito al Wi-Fi. Si tratta di un cambiamento che influisce in modo radicale sul modo di “vivere” la biblioteca e di condividerne gli spazi.

Massimiliano Drigo

TECNOLOGIA E PROGETTI

U

n ragazzo con il ciuffo sta navigando da mezz’ora - o googolando, come direbbe qualcuno più giovane di me - e si ricorda solo adesso che deve spedire una mail importante. Apre un’altra scheda ed entra nella sua casella di posta, mentre un tizio seduto in poltrona sorride di fronte all’espressione tutt’altro che rassicurante di Al Pacino. Un ragazzo impegnato con il suo mondo digitale e un ben più vecchio appassionato de “Il Padrino – parte I”, una coppia che può funzionare solo qui, dove il servizio multimediale è tutto orientato agli ideali del pubblico e della socialità: in biblioteca.

Via Benedetti, n. 3 - Tel. 0421.73815 info@BritishInstitutesPortogruaro.it

VENERDÌ 1 GIUGNO ORE 18.30

La tecnologia ha saputo prestare il braccio a diversi progetti attivati presso i poli locali. A Portogruaro,

CITY CAMPS 2018

infatti, l’utilizzo dei cataloghi online e dei motori di ricerca sta alla base

To infnity and beyond!!

del progetto “Partiamo da Omero”, che spinge gli studenti della zona a un lavoro sui documenti passante proprio attraverso l’uso dei sistemi telematici. I ragazzi più grandi han-

Aiutiamo le aziende a vincere grazie alle persone.

no anche già avuto modo di scaricare l’App di BinP. A Fossalta, invece, ogni tre o quattro mesi, la Biblioteca ospita corsi di alfabetizzazione informatica

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Salone degli eventi

MAGAZINE

BELLA STAGIONE, ECCO LE IDEE PER VIVERE AL MEGLIO IL TERRITORIO PRIMAVERA ED ESTATE PROPONGONO UN FITTO CALENDARIO DI EVENTI. DALL’ENTROTERRA AL MARE, A PIEDI O IN SELLA AD UNA BICICLETTA, SCOPRIAMO COSA OFFRE IL PORTOGRUARESE

È

uno degli appuntamenti più attesi della primavera portogruarese. Una vetrina in cui trovano esposizione le eccellenze enogastronomiche che vanta il nostro territorio. Ritorna, anche quest’anno, nel cuore storico della città del Lemene la kermesse Terre dei Dogi in Festa.

Agende bloccate nel weekend dall’11 al 13 maggio per un evento destinato ad attrarre visitatori da tutto il comprensorio. L’evento festeggia quest’anno la sua 14° edizione. Dai primi anni del Duemila la manifestazione, realizzata dal Comune di Portogruaro in collaborazione con Ascom, si propone l’obiettivo di promuovere il prodotto gastronomico e vinicolo locale. In quest’ottica, ad affiancare la tradizionale iniziativa vi è nuovamente la Fiera del Biologico, giunta alla 3ª edizione, con esposizioni di prodotti alimentari, enologici, manifatturieri e proposte biocompatibili in ambito edilizio nella consueta location del Parco della Pace in Villa Comunale, quest’anno più ampia e strutturata. Osservato speciale è sempre il vino, di cui il territorio portogruarese è importante produttore. Il nettare degli dei è pronto a deliziare i trepidanti palati assieme a formaggi, salumi e crostini. A caratterizzare il paesaggio cittadino saranno le “casette”, in cui gli esercenti offriranno le pietanze tipiche della tradizione. Anche in questa edizione saranno coinvolte le aziende storiche che hanno dato un contributo fondamentale alla manifestazione. Parola chiave della rassegna enogastronomica è tradizione.

La manifestazione è infatti scandita e racchiusa da alcuni momenti significativi che la contraddistinguono. All’inaugurazione si terrà la tradizionale apertura della Porta di San Giovanni, alla quale segue l’espandersi del corteo lungo le arterie del centro storico fino a Piazza della Repubblica dove si tiene il brindisi d’augurio e l’apertura degli stand con la degustazione dei prodotti tipici. Altro momento clou, a chiusura della manifestazione, è l’arrivo del Doge in piazza della Repubblica, con la rievocazione di balli e musica del Settecento.

Sulla due ruote per salutare l’estate Simboli, immagini della città e del territorio che ritornano in un altro grande classico dell’estate portogruarese: la manifestazione Di Ruota in Ruota.

Organizzata a partire dal 2003 dall’associazione sportiva dilettantistica Sagitta Bike, la pedalata nasce con l’obiettivo di promuovere l’utilizzo della bicicletta e far conoscere le bellezze del territorio. La manifestazione si terrà il 16 giugno (in caso di maltempo il 23 giugno), con partenza e rientro in Piazza della Repubblica a Portogruaro. Cresciuto sempre più negli anni, l’evento con il suo ricavato ha contribuito al sostegno di importanti progetti solidali.

Con un percorso suggestivo attraverso

borghi e siti di interesse naturalistico, la pedalata accoglie ad ogni edizione numerose partecipazioni. Quest’anno, per la terza volta nella storia della manifestazione, Di Ruota in Ruota farà tappa nel paese di Cinto Caomaggiore, in particolare nella località di San Biagio, dove i partecipanti si intratteranno per il ristoro prima di ripartire alla volta della città del Lemene.

La città in un logo La tradizione è elemento chiave anche di un’altra manifestazione che interessa il nostro territorio. Ci spostiamo nella vicina Concordia Sagittaria, nel cuore della stagione estiva. Dal 2 al 6 agosto la Fiera di Santo Stefano si prepara ad accogliere visitatori e turisti. Una rassegna che ha origini antichissime, legate al fatto che il centro di Julia Concordia costituiva una

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ESTATE 2018

strategica colonia dell’Impero romano oltre che ad essere stato sede vescovile fino al 1586. Nel Settecento la Fiera di Santo Stefano risulta iscritta nel calendario delle manifestazioni della Repubblica di Venezia. Organizzata, a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, dall’Associazione Fiera di Santo Stefano, è punto di riferimento del territorio del Veneto Orientale, di cui mira a promuovere la produzione locale e il tessuto di piccole e medie aziende. Oltre un centinaio gli espositori presenti. La fiera è un’imprescindibile occasione di promozione per le realtà che operano nei settori dell’artigianato produttivo, dell’artigianato artistico, dei servizi e molto altro ancora.

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Un territorio ricco di tradizioni, eventi e cultura enogastronomica.

Segnaliamo alcuni momenti da non perdere: Mese di maggio Rassegna di teatro amatoriale “Teatranti” Concordia Sagittaria, Cinema C Dal 10 al 13 maggio Fiesta dea Brondua Concordia Sagittaria, ristoranti e macellerie Dal 18 al 27 maggio 30^ Sagra delle Rane Comugne di Pramaggiore Dal 18 al 20 maggio Sexto Vintage Sesto al Reghena, centro storico 20 maggio / 24 giugno / 22 luglio / 15 agosto / 13 settembre Spettacolo Pirotecnico Bibione, arenile antistante piazzale Zenith 25 maggio – 10 giugno 28^ Sagra della Trota Bagnarola di Sesto al Reghena 16 giugno Di Ruota in Ruota Portogruaro - Cinto Caomaggiore Dal 21 al 30 giugno Scogliera Viva Caorle, scogliera antistante centro storico Dal 27 giugno Mercoledì Musicali Portogruaro, centro storico

INSIEME IN CANTINA

30 giugno - 15 luglio Sagra del Bisat Cintello di Teglio Veneto Fine giugno / inizi luglio Notturni Diversi Portogruaro, centro storico

…Bevi cosa vedi, Vedi cosa bevi…

DOMENICA 27 MAGGIO 2018 Dalle ore 10.00 alle 18.00 Rinnoviamo anche quest’anno il nostro appuntamento più atteso dai turisti del gusto e del saper bere bene. Con un filo conduttore molto intrigante e coinvolgente intitolato “...Bevi cosa Vedi, Vedi cosa Bevi...”, vi faremo scoprire la

nostra azienda immersa nel cuore dell’area a denominazione Venezia in compagnia dei nostri vignaioli e, accompagnati dalle raffinatezze dei nostri Chef, potrete degustare in anteprima le nuove annate dei nostri selezionati vini.

Mesi di luglio / agosto Archeoaperitivi Concordia Sagittaria, centro storico Dal 6 al 16 luglio 26^ Sagra della Sopressa Belfiore di Pramaggiore 16-22 luglio Premio Papa - Hemingway Caorle, centro storico Dal 28 luglio al 5 agosto 48^ Sagra di Sant’Osvaldo Loncon di Annone Veneto Dal 2 al 6 agosto 39^ Fiera di Santo Stefano Concordia Sagittaria In occasione di queste manifestazioni è possibile richiedere delle visite guidate, delle escursioni fluviali o delle degustazioni in cantina in tutto il territorio del Veneto Orientale, anche in lingua straniera.

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ESTATE 2018

LA PREVENZIONE DENTALE Quante volte ci siamo chiesti perché curare i denti decidui?

Effettivamente il quesito nasce dal fatto che questa dentatura è - come dire - provvisoria, dal momento che è destinata ad essere sostituita dagli elementi permanenti.

Ci farà infatti risparmiare tempo e denaro per curare eventuali elementi cariati, e lo stesso per evitare lunghe e costose cure ortodontiche SICURAMENTE NECESSARIE in caso di estrazioni precoci o carie devastanti su denti “da latte”. Senza considerare i disagi (e i dolori!) risparmiati ai nostri figli.

Secondo: la dentatura decidua (“da latte”) rappresenta di fatto un apparecchio ortodontico che madre natura ci dà. Gratuitamente. Infatti questi denti sono fondamentali per “guidare” l’eruzione dei permanenti. L’ordine con cui avviene la permuta dei denti decidui non è casuale, ma risulta fondamentale per organizzare lo spazio in arcata ed avere un ricambio per così dire ordinato da parte della dentatura permanente.

Ecco che allora è fondamentale la PREVENZIONE, che deve interessare i nostri figli, ANCHE SE CON DENTATURA ANCORA DECIDUA. Quella che può apparire come un’azione poco utile (se non superflua) è invece un INVESTIMENTO vero e proprio.

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Le risposte in realtà sono due.

Primo: anche i denti decidui sono sensibili e, se colpiti dalla carie, possono essere causa di dolori anche intensi. A proposito, tutte le cure vanno effettuate sotto buona copertura anestetica!

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MAGAZINE

Ma quali sono i principali mezzi di prevenzione a disposizione?

Sostanzialmente due: il FLUORO e le SIGILLATURE. Il fluoro è un sale minerale che rinforza lo smalto dei denti, rendendoli PIÙ RESISTENTI all’attacco della carie (non invulnerabili!). È contenuto in alcuni alimenti ma soprattutto nei dentifrici. È quindi indispensabile che i nostri figli utilizzino con regolarità il dentifricio per lavarsi i denti.

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Le sigillature sono delle applicazioni di resina adesiva che copre il dente nei punti più esposti al rischio carie: i solchi, presenti sulla superficie masticante (occlusale). Finché la resina aderisce al dente, questo sarà protetto dalla carie. Naturalmente, il nostro dentista di fiducia saprà consigliarci i tempi ed i modi più opportuni per applicare questa protezione, oltre a darci consigli sull’assunzione corretta di fluoro.

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Fuoriscena

MAGAZINE

ESTATE 2018

È TUTTO UNA MAGIA, UN’ILLUSIONE DI CUI NON VA SVELATO IL TRUCCO L’EVOLUTION DANCE THEATRE HA STREGATO IL PUBBLICO DEL RUSSOLO CON “NIGHT GARDEN”, UNA FUSIONE DI DANZA, ARTE, ACROBAZIA E ILLUSIONISMO. A PARLARCENE È IL DIRETTORE ARTISTICO ANTHONY HEINL

L

o scorso 22 febbraio ha ipnotizzato il pubblico del Teatro Russolo di Portogruaro dal primo all’ultimo minuto. Stiamo parlando di “Night Garden”, lo spettacolo ricco di atmosfere magiche uniche e coinvolgenti create grazie al sapiente mix tra tecnologia e arte, portato in scena dalla eVolution dance theatre. Il “tutto fare” della compagnia fondata nel 2008 è Antony Heinl in qualità di direttore artistico, coreografo, danzatore, ideatore di scenografie e costumi. È proprio lui che ha svelato a Portogruaro.Net Magazine tutti i retroscena dell’eclettico spettacolo “Night Garden”.

Com’è nata l’idea del giardino notturno?

Lascio tutti i titoli degli spettacoli aperti per non forzare le idee verso un unico canale. Spesso devo decidere il titolo uno o due anni prima della creazione, quindi preferisco non essere legato ad un’idea pre-impostata, utilizzo sempre parole un po’ intriganti come “ElectriCity”, “FireFly”. “Night Garden” è qualcosa di suggestivo, evoca un’idea di mistero, di magia: l’immagine di un giardino di notte quando non c’è luce è una cosa intrigante.

Da cosa parti quando devi creare uno spettacolo multidisciplinare come “Night Garden”?

Normalmente mi viene un’idea e inizio ascoltando anche 15-20 cd nuovi ogni settimana per trovare della musica stimolante ma non troppo conosciuta.

Sai quando ascolti una nuova canzone la prima volta e ti senti catturato? Io cerco questo. Nello spettacolo ci sono un paio di brani non troppo lontani dal pubblico ma mi piace presentare anche musica veramente interessante, perché ci sono tracce bellissime che magari non hanno avuto il loro momento in radio. Mi piace utilizzare quello che non è ancora stato scoperto.

La tua formazione scientifica ha influenzato in qualche modo la tua arte?

Ho frequentato per un anno la facoltà di Chimica e Fisica e ho studiato anche magia e illusionismo, quindi molte delle cose che porto sul palco derivano da questo. Trovo che una cosa diventi estremamente interessante quando non si capisce come funziona, quando la guardi e ti sembra una magia, un po’ come succede nei musei delle scienze.

Per mettere i ballerini nei diversi scenari visivi usiamo tanti metodi diversi cambiando sempre il trucco: alcune

tecniche riguardano la fisica, altre i giochi di luce e altre ancora le illusioni ottiche. Cerchiamo di creare qualcosa di più di una semplice presentazione di magia o di sola danza, proviamo ad usare più gusto. Io ho fatto il ballerino per molti anni e conosco bene le regole della danza, ma ciò che voglio è creare qualcosa di nuovo che catturi gli occhi del pubblico. Durante la creazione degli spettacoli cerco di ricordare i momenti in cui in sala prove restiamo sorpresi da ciò che abbiamo realizzato,

provo a riempire lo spettacolo in modo f luido con tutti questi “momenti wow”.

Lo fai anche per avvicinare il pubblico un po’ meno portato alla danza?

Dal mio punto di vista è giusto proporre il livello artistico più alto ma in modo da rimanere accessibili al pubblico. Un buon compromesso per me sono i Beatles, molto creativi ma anche molto accessibili. Ci sono degli

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artisti snob che pensano che tutto ciò che è accessibile al pubblico non è arte, non è profondo. Vogliono vedere le persone rotolarsi a terra per 5 ore con musica orrenda, per me tutto questo è veramente noioso e pesante. Quando i tempi sono duri la gente non vuole andare a teatro a vedere i problemi psicologici di una persona. Il pubblico vuole vedere le abilità dei ballerini, i salti, le acrobazie, tutte le possibilità del corpo umano e non il dolore a terra, quello lo possono fare anche loro. Io trovo siano più profonde le idee innovative, la comicità: io voglio dare un’essenza più ottimistica. Mi piace alternare la curiosità cinetica dei movimenti con dei momenti di ricerca, per provare ad alzare un po’ il livello e creare delle performance interessanti e uniche. Se vedo qualche elemento in altri spettacoli lo tolgo subito dalla scaletta. Per me è importante che si vada avanti con cose nuove, la soddisfazione viene da quello.

I costumi e le luci fanno subito parte del tutto?

Si, tante volte sono la base di partenza.

Dobbiamo capire le regole per rimanere dentro l’illusione senza romperla, senza uscirne fuori. Una volta capiti questi aspetti, iniziamo a montare insieme i pezzi cercando di capire quale musica si adatta meglio al contesto.

Tante persone provano a fare questo genere e non capiscono, si limitano solo a provare più cose possibili.

Quanto ci vuole a preparare uno spettacolo?

Alcuni pezzi anni, altre volte in un’ora e mezza di prove creiamo un pezzo di 5 minuti. Con altri pezzi ho lavorato dieci anni e non ho ancora capito il modo migliore per sfruttarli.

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In cantiere c’è già qualche progetto?

Sto lavorando ad un’iniziativa interessante, uno spettacolo live per un cartone animato che, però, è ancora in fase di definizione. Sto già preparando, inoltre, il mio nuovo spettacolo ma ci vorranno ancora due anni prima di portarlo in scena. Ogni due mesi iniziamo a montare e a buttare giù idee in modo da non arrivare con il vuoto.

Per me l’importante è che i ballerini lavorino, voglio creare più lavoro possibile, alla fine devono anche mangiare (ride).

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Marta D’Ovidio

Oltre confine

MAGAZINE

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ESTATE 2018

LE GUERRE DEL ’900 A SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO ITINERARIO LUNGO IL FIUME TAGLIAMENTO PER RIPERCORRERE LA TRISTE STORIA BELLICA DI QUESTI LUOGHI

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l fiume Tagliamento è l’elemento naturale che, scorrendo dalle Alpi e Prealpi Carniche all’Adriatico, ha formato le pianure del nostro territorio, tra Veneto e Friuli. Le sue acque sono state utilizzate per il trasporto, in tronchi galleggianti, del legname tagliato nei boschi della Carnia e per la navigazione con barche dal porto di Latisana al mare. È anche il fiume delle piene e delle alluvioni, rovinosissime quelle del 1965 e 1966, celebre e citata quella dell’ottobre 1917 che ostacolò le manovre degli eserciti coinvolti nella battaglia di Caporetto. Nel tempo il fiume Tagliamento è stato individuato come un’importante linea naturale di difesa, legata inevitabilmente ai disastrosi eventi delle guerre del Novecento. Negli anni precedenti alla Grande Guerra, il bacino del Fiume Tagliamento fu potentemente fortificato dall’esercito italiano per garantire ai confini d’Italia una stabile “cerniera” difensiva. Durante la Seconda Guerra Mondiale poi, i bombardamenti per abbattere i suoi ponti, ferroviario e stradale, al fine di interrompere i rifornimenti alle truppe nemiche, hanno raso al suolo l’abitato circostante.

La Guerra Fredda, infine, ha aperto un nuovo capitolo nella storia delle fortificazioni sul territorio per arginare l’avanzata delle truppe del Patto di Varsavia. Lungo l’argine destro del Tagliamento venne così realizzato un sistema difensivo con la costruzione di bunker.

L’itinerario “Le Guerre del ’900 a S. Michele al Tagliamento” ripercorre oggi le tappe della storia legate alle guerre del secolo scorso, che tanto hanno segnato il territorio di questo comune.

Lungo l’argine destro del fiume, muovendosi a piedi o in bicicletta, si visitano luoghi che ricordano i tragici eventi bellici: Il Bunker della Guerra Fredda - Segno della contrapposizione politica, ideologica e militare che seguì la Seconda Guerra Mondiale. La struttura, perfettamente recuperata, è posta a ridosso del fiume Tagliamento e con-

dai bombardamenti del maggio 1944.

Dei pannelli illustrativi, installati in questo luogo simbolo, tengono viva la memoria della storia legata alle guerre.

come Ernest Hemingway, Gabriele D’Annunzio e Antonio Fogazzaro.

Il Cimitero Austro-Ungarico - Te-

La Villa Mocenigo ora BiagginiIvancich - Fu ospedale da campo durante la Prima Guerra Mondiale, e subì gravissimi danni a causa dei numerosi bombardamenti durante il secondo conflitto mondiale. Importante luogo di cultura, ospitò nel tempo scrittori

stimonianza delle morti, da entrambe le parti, nei giorni convulsi della ritirata fino al Piave. Il piccolo cimitero militare, che raccoglie le spoglie di 483 soldati asburgici, è affiancato da un monumento a forma di croce con la scritta “Im Tode Vereint” (Affratellati nella morte).

Il percorso ha una durata di un’ora e mezza circa e viene realizzato con l’accompagnamento di una guida turistica (anche in lingua straniera). La visita è gratuita ma va obbligatoriamente prenotata al Comune di San Michele (0431-516311) con alcuni giorni di anticipo. Gli orari sono i seguenti: tutte le domeniche alle ore 10.30 da ottobre a maggio, tutti i giovedì alle ore 17.00 da giugno a settembre.

Nilla Cicuto e Mariangela Flaborea

Escursioni in un entroterra da scoprire

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RUOTA quindicesima EDIZIONE

I prossimi appuntamenti: Domenica 20 maggio ore 15.00 Lungo l’antica “Romea Strata” Camminata guidata da Gruaro a Cordovado lungo la via per i Mulini di Stalis e la fontana di Venchieredo Durata: 3 ore circa Sabato 26 maggio ore 16.45 Decorazioni e palazzi Visita guidata alla scoperta delle decorazioni pittoriche delle

Sabato 16 Giugno 2018 • ore 19.00

facciate dei Palazzi di Portogruaro

Partenza da PORTOGRUARO

Domenica 3 giugno

PIAZZA DELLA REPUBBLICA

una pedalata per famiglie e gruppi di amici lungo le strade della zona fino a CINTO CAOMAGGIORE festeggiamenti della “Pasta party” nell’area - loc. San Biagio Chiesa di San Gaetano e poi..

Durata: 1 ora e mezza circa

ore 15.15 L’acqua di Venchieredo Percorso campestre guidato per conoscere la storia del territorio Durata: 2 ore circa Domenica 17 giugno ore 8.30 Le valli di Caorle e Hemingway Navigazione fluviale sul Lemene con pranzo caratteristico e visita ai casoni

serva tutti gli ambienti originari, gli accessi e le torrette. Sono andati invece persi gli arredi.

Il Muro della Storia - È situato nella parte del comune denominata “San Michele vecchio”, nel sito ove un tempo sorgeva la parrocchiale distrutta

Durata: 8 ore circa

Il ricavato andrà a sostegno delle associazioni ANDOS e Via di Natale In caso di maltempo la pedalata verrà rinviata a sabato 23 giugno.

ORGANIZZAZIONE

INFO: 334.2276629

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Associ(a)zioni

MAGAZINE

ESTATE 2018

UNA RETE SOCIALE A SOSTEGNO DELLA TERZA ETÀ CONOSCIAMO ALCUNE ASSOCIAZIONI DEL PORTOGRUARESE CHE SI IMPEGNANO AD OFFRIRE ATTIVITÀ A PORTATA DI ANZIANO

“L’

anziano è qualcuno che assomma in sé un bagaglio di esperienze, di lavoro, di gioie e di dolori, pronto a metterli a disposizione dei giovani che non li hanno ancora provati, capace di dare ancora qualcosa: non una ricchezza materiale, ma spirituale”. Queste le parole, datate 1991, di Ulderico Marzari, medico condotto di Annone Veneto per oltre cinquant’anni e al quale è intitolata l’Associazione Anziani di Annone Veneto. Seppur vecchie di trent’anni, le sue parole rispecchiano perfettamente il concetto di anzianità: un periodo della vita in cui ci si può sentire quasi inutili, in quanto materialmente non si “produce” più. Ogni persona, con il diventare anziana, tende a vedere la propria condizione con un’attenzione non priva di apprensione: teme, infatti, il decadimento fisico ed ha paura di essere lasciata sola ed abbandonata alla propria condizione.

Questo è ciò che ha spinto le nostre comunità, nel corso degli anni, a formare delle aggregazioni spontanee, poi confluite in vere e proprie associazioni, con lo scopo di aiutare in qualche modo le persone anziane dei nostri territori.

Importante realtà del Veneto Orientale, ben radicata nel territorio, è l’Associazione Anziani “Ulderico Marzari” di Annone Veneto, che conta circa 130 aderenti. “L’ente nasce nel 1993 - spiega la presidente, Rosanna Rizzi - a pochi mesi dalla morte del dott.

Marzari. In quel periodo, l’età media della popolazione si era alzata rispetto agli anni precedenti: Annone contava allora circa 3500 abitanti, e 500 di questi erano anziani”. L’Associazione annonese è nata con lo scopo di svolgere attività in favore delle persone in vecchiaia più bisognose e migliorare le loro condizioni di vita, organizzare incontri e iniziative a carattere medicosanitarie con esperti del settore, ma vuole soprattutto essere un luogo di aggregazione per contrastare la solitudine. Per questo l’Amministrazione comunale l’ha dotata di una sede presso il Centro Civico di Loncon, nel quale gli aderenti, specialmente in passato, si ritrovavano per giocare alle carte o a tombola. “Non mancano i momenti di convivialità - continua Rizzi - che sono organizzati periodicamente durante l’anno: la “crostolata”, il pranzo dell’assemblea, la castagnata, gli auguri di Natale. Sono tutti incontri attesi e partecipati anche perché, per molti, questi sono gli unici momenti per ritrovarsi con gli altri”. Importante è il ruolo dell’Associazione nella gestione del “Salotto d’Argento”, il centro per anziani del Comune di Annone, aperto

i pomeriggi dal martedì alla domenica.

Qui vengono svolte diverse attività, come gli incontri formativo-informativi o le feste di compleanno mensili, ed è il luogo dove si ritrovano per fare qualche “ciacoa”.

Anche a San Stino di Livenza è presente un’associazione che si dedica alle persone anziane: l’A.C.A.P. (Associazione Comunale Anziani e Pensionati).

Nata nel 1992, oggi conta un buon numero di aderenti e gestisce il Centro ricreativo-culturale “Primo Levi”, il circolo comunale aperto durante il pomeriggio. È il luogo ideale dove gli

anziani possono ritrovarsi, scambiare opinioni, giocare a carte o bersi un buon caffè nella zona bar attrezzata.

“L’associazione si occupa di organizzare diverse attività per le persone anziane - spiega il presidente dell’associazione, Paolo Zulian -. La domenica pomeriggio è dedicata al ballo, cui partecipano numerose persone, mentre due volte a settimana teniamo un corso di ginnastica dolce con una novantina di partecipanti”. Non mancano le feste per le varie ricorrenze dell’anno e per i compleanni. Fiore all’occhiello dell’associazione sanstinese è l’Uni-

SEMINARIO

Le novità sul trattamento e sulla protezione dei dati personali e sensibili (la nuova privacy)

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Portogruaro

Dal 25 maggio 2018 entreranno in vigore le nuove regole in materia di protezione dei dati personali, previste dal Regolamento dell’Unione Europea in tema di Privacy “UE/2016/679”.

Al fine di illustrare le novità di maggior rilievo, la Confartigianato Imprese Veneto Orientale, con il Patrocinio del Comune di Portogruaro, ha organizzato un seminario gratuito aperto al pubblico.

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versità della Terza Età, seguita da circa 150 pensionati. “Arte, letteratura, storia della medicina: questi sono alcuni dei corsi che abbiamo organizzato spiega ancora Zulian -, tutti presieduti da docenti e professori della materia”.

In base ai corsi che vengono proposti, periodicamente, l’associazione organizza delle gite a tema. Tra le ultime vi è l’uscita a Vicenza dove sono state visitate alcune Ville Venete e la mostra di Van Gogh. Tra i più recenti enti del territorio, c’è il Circolo Culturale Ricreativo Pensionati “Il Campanile” di San Michele al Tagliamento. Attivo dal 2007, il centro vuole essere un sostegno per persone in difficoltà e un’occasione di incontro per gli anziani del paese. Al momento, sono più di 200 i pensionati e ultrasessantenni iscritti.

“La nostra associazione - spiega il presidente, Franco Romanin - vuole fornire in primis assistenza ai soci, occupandosi della misurazione della pressione arteriosa o il controllo della glicemia.

Organizziamo incontri per la presentazione di prodotti sanitari, conferenze sulla salute e corsi di vario genere, come quello di informatica. Non mancano attività ricreative, gite culturali e incontri conviviali. Diverse sono le feste che vengono organizzate: la “Festa di Primavera”, “I sapori di Novembre”, piccoli incontri natalizi che servono come momento di aggregazione e socializzazione”. Il più importante evento è certamente la “Festa dell’assemblea”, che si svolge ogni anno in marzo.

“Oltre ad essere un momento conviviale - continua Romanin - la festa vuole essere un’occasione per ritrovarsi e festeggiare la nostra associazione. In questa occorrenza, inoltre, premiamo i soci benemeriti, consegnando loro un attestato di riconoscenza. Quest’anno abbiamo premiato la signora Lidia Baldi (classe 1926), e don Vittorio Comparin (classe 1928), parroco emerito di San Michele al Tagliamento”. È un mondo molto attivo quello delle associazioni per anziani nel nostro territorio: non basterebbero queste pagine per citarle tutte e per descrivere le loro attività. Una cosa sicuramente le accumuna: il prendersi cura degli anziani, cercando di fornir loro dei momenti in cui liberarsi dalle angosce che possono sopraggiungere ad una certa età e vivere più serenamente e consapevolmente la propria vecchiaia. Per concludere con le parole del dott. Marzari: “Una vita vissuta e un periodo di vita ancora da vivere nella pienezza: questa è l’anzianità”.

Enrico Ruzzene

Ritorno al futuro

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L’INNOVAZIONE IN ARCHITETTURA TRE GIOVANI ARCHITETTI PORTOGRUARESI, LE LORO ESPERIENZE E IL LORO CONFRONTO CON IL TEMA DELLA PROGETTAZIONE: TRA RINNOVAMENTO E TRADIZIONE

“I

nnova o muor i”. Sembra questo il nuovo mantra che incombe su aziende e mestieri. Una tendenza che non ha risparmiato neppure una professione come quella dell’architetto. Dalle nuove e ancora inesplorate frontiere della bio-architettura alla riqualificazione dei centri storici, l’architettura è per costituzione e vocazione profonda un cross-over tra innovazione e tradizione, alla ricerca perenne dell’equilibrio e dell’armonia. Oggi l’informatizzazione, la stampa 3D o le nanotecnologie stanno profondamente mutando il modo di operare di questi professionisti e il loro approccio a edifici e paesaggi. Così modernità e tradizione si intrecciano di frequente nelle riflessioni di architetti e progettisti. Anche in un settore come l’architettura si fa costantemente ricerca e si studiano nuovi materiali e tecniche. Quindi, come operano gli architetti contemporanei? Quali nuovi strumenti hanno a disposizione? Ma soprattutto, qual è il ruolo dell’innovazione?

plinare e una particolare attenzione al contesto fisico, storico e culturale e denunciava come il patrimonio disciplinare dell’architettura si stesse perdendo nella sua forma contemporanea. In quest’ottica, che mira a preservare il contesto originale, lavora l’architetto portogruarese Federica Cusin. Di recente, a Portogruaro, ha diretto la ristrutturazione di Palazzo Marzotto (Villa Comunale).

Da esperta del settore, Cusin avverte l’eccessivo entusiasmo verso gli sviluppi tecnologici e innovativi, soprattutto per quanto riguarda i palazzi secolari. “L’impiego di nuove tecnologie può certamente trovare applicazione negli interventi volti al consolidamento, al restauro e alla conservazione di materiali storici, ma nell’odierno pa-

CAS

Giovane e vincente “L’innovazione autoreferenziale è una madre che ha generato mostri, pensate al quartiere Corviale a Roma o allo Zen di Palermo - mette in guardia Nicola Sutto, giovane e promettente architetto che ha il suo studio nel Portogruarese -. La nuova generazione di progettisti dovrebbe nutrirsi dei mezzi del nostro tempo per comprendere più a fondo le dinamiche che governano l’abitare contemporaneo invece di cercare a tutti i costi di stupire”. Sutto, laureato in Architettura all’Università IUAV di Venezia, ha fondato dapprima OUR Office for Urban Research, una startup composta da giovani professionisti, per poi aprire, con la collega Elena Antoniolli, l’AtelierAS, uno studio che si occupava di ricerca sui temi dello spazio pubblico. Sono numerosi i concorsi che Nicola Sutto ha vinto, in Italia e non solo, applicando la sua idea di architettura e di rinnovamento.

“La vera innovazione dell’architetto – spiega - dovrebbe essere la capacità di plasmare sé stesso anziché il mondo che lo circonda. Come abili sarti dovremo ricominciare a disegnare spazi su misura della città”. Come ha cercato di fare lavorando al centro Culturale Altan Venanzio di Portogruaro: uno spazio della città e per la città di cui Nicola Sutto si dice molto fiero.

L’architettura tra passato e futuro In un piccolo saggio, Contro la fine dell’architettura (Einaudi, 2008), il celebre architetto Vittorio Gregotti indicava alcune strategie affinché l’arte architettonica sopravvivesse alle sfide lanciate dalla contemporaneità. Proponeva un maggior dialogo interdisci-

norama l’architetto si muove talvolta su due posizioni estreme: da un lato, l’incondizionata fiducia nelle nuove tecniche innovative, spesso dannose rispetto alla compatibilità tra vecchie e nuove strutture in quanto non sufficientemente sperimentate e collaudate; dall’altro, la passiva applicazione di procedure “tradizionali”, talvolta deludenti rispetto all’esigenza di garantire la sicurezza e la riconoscibilità degli interventi stessi sul manufatto - osserva Cusin -. L’esperienza affrontata nel restauro dell’Ex Dogana Pallazat, ad esempio, ci ha permesso di conciliare materiali e tecniche innovative sfruttando la profonda conoscenza della struttura preesistente dando vita ad un intervento culturalmente e tecnicamente consapevole». Operare “restauri innovativi” ha già prodotto alcuni errori in passato: l’innovazione

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Il valore del design Made in Italy Un celebre esempio di design architettonico Made in Italy è il Centre Pompidou, di Renzo Piano, a Parigi. Inizialmente la sua realizzazione fu tutt’altro che ben accolta dai parigini. Oggi è uno dei musei più visitati della Ville Lumière assurgendo a esempio della capacità innovativa dell’architettura italiana. Ogni innovazione, infatti, ha bisogno di tempo per sedimentarsi e diventare un elemento tradizionale del paesaggio che ci circonda. Il riconosciuto valore del Made in Italy rimane un simbolo del nostro Paese nel mondo anche nel settore dell’architettura e del design. “Eppure – sostiene l’architetto Francesco Steccanella, già docente a contratto presso l’Università di Udine e con diverse esperienze internazionali all’attivo - oggi il Made in Italy in architettura rimane valido ma per lo più, potremmo dire, a livello sentimentale. Noi italiani siamo bravi ma stiamo perdendo un treno. O ripartiamo da studi e università o corriamo il rischio di non competere più con il resto del mondo”. Steccanella ha avuto modo di conoscere l’architettura e le società orientali. Una prospettiva che gli consente di osservare come l’Europa stia gradualmente perdendo centralità anche rispetto all’esportazione di idee, stili e tendenze. Una prova si può scorgere guardando all’albo dei vincitori del Premio Pritzker, il Nobel dell’architettura: nel 2012 ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento fu Wang Shu, primo architetto cinese ad essere insignito del premio. Nel 2018 invece è andato a Balkrishna Doshi (India). L’architettura si sta spostando a Oriente. “Dobbiamo puntare di più sulla questione ambientale” osserva Steccanella. “Ad oggi le ricerche più interessanti riguardano proprio l’efficienza e la compatibilità ambientale dei nuovi materiali da costruzione” gli fa eco Sutto. E sulla sostenibilità ambientale, l’Italia si presenta in ritardo rispetto agli altri Paesi europei. A sancirlo è il recente Rapporto ASviS: di questo passo l’Italia non riuscirà a raggiungere i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, né quelli che prevedono una scadenza al 2020 né quelli previsti per il 2030. L’innovazione, dunque, è un processo complesso e non lineare, non è solo l’introduzione di una “nuova tecnologia”. Dovremmo infatti intendere l’innovazione come un momento di cambiamento concettuale, sociale e culturale, soffermandoci così su svolte che hanno segnato e continuano a segnare il nostro presente.

Andrea Rubin

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L’acquolina in bocca

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SAGRE E RISTORATORI OCCASIONI DI SOCIALIZZAZIONE E CONVIVIALITÀ MOLTO ATTESE NELLE COMUNITÀ. MA PER I RISOTORATORI SAGRE E FESTE PAESANE SONO CONCORRENZA CHE VA REGOLAMENTATA

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ispunta la bella stagione e, inevitabili, si levano le polemiche sul tema “sagre sì, sagre no”. Si riacutizzano i malumori verso organizzatori di sagre e feste paesane, che con i loro fatturati fanno storcere il naso a ristoratori costretti a fare i conti con una pressione fiscale senza sosta e con normative e burocrazia stringenti. Feste fortemente radicate nella comunità, basate sul volontariato, capaci di sviluppare un’azione concorrenziale verso le attività ristorative. E il coro di proteste si alza e invoca maggiori controlli e regole.

Tutelare la tradizione Tradizione e autenticità: sono queste le parole d’ordine invocate dalle associazioni di categoria. Con l’approssimarsi della primavera sale anche la voglia di uscire all’aperto e stare in compagnia. Bisogni di convivialità e condivisione che trovano risposta soprattutto nelle sagre paesane. “Le sagre, quelle vere - spiega Manrico Pedrina, presidente della Confcommercio Portogruaro-Bibione-Caorle -, costituiscono un forte momento di aggregazione sociale, di rivitalizzazione e favoriscono flussi anche non convenzionali ma garantiscono soprattutto la salvaguardia di usi e tradizioni locali”. Occorre, tuttavia, porre un freno al proliferare di queste occasioni di svago. “Non vogliamo cancellare questo patrimonio che appartiene alla cultura popolare - continua il presidente di Confcommercio -.Vogliamo però arginare le più svariate fantasie che nulla hanno a che vedere con le nostre tradizioni enogastronomiche e con la stagionalità dei prodotti tipici del territorio”.

sagre e feste paesane riuscendo ad ottenere importanti risultati. La giunta regionale ha infatti approvato un provvedimento con cui si stabiliscono le linee guida destinate ai Comuni per la programmazione delle sagre e delle fiere in cui viene svolta anche un’attività temporanea di somministrazione di alimenti e bevande”. Tra gli argomenti della diatriba vi è infatti la richiesta di far rispettare nelle sagre tutte le nozioni obbligatorie per lavorare nel settore alimentare.

“Questo provvedimento - prosegue la Confesercenti - mette oggi i Comuni nelle condizioni di esercitare una più rigorosa attività di controllo e di assicurare il pieno rispetto delle norme

igienico sanitarie e delle stringenti disposizioni in materia di sicurezza. La norma alle sue prime applicazioni ha concretamente contribuito a limitare possibili situazioni di concorrenza sleale nei confronti degli operatori del settore”. “Chiediamo il sostegno delle Amministrazioni locali nel trovare il giusto equilibrio tra convivenza delle imprese e forme di aggregazione - dichiara Manrico Pedrina -. Chiediamo più controlli e rispetto delle regole.

Va ascoltata la richiesta degli associati di far rispettare le normative fiscali ed igienico-sanitarie, laddove gli esercizi pubblici sono costantemente controllati e sanzionati a ogni minimo errore”.

Fare business con i social Oggi per un’azienda è sempre più importante poter comunicare sui social. È altrettanto fondamentale, però, saper COMUNICARE BENE e meglio degli altri. Per questo è indispensabile sapersi affidare a professionisti del settore in grado di studiare il target di pubblico a cui ci si vuole rivolgere e di comprendere il modo migliore per farlo.

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Numeri del fenomeno Da un’indagine condotta qualche anno fa da Confcommercio è emerso come siano circa quattrocento le sagre realizzate nel corso dell’anno nel mandamento portogruarese, con la massima concentrazione di eventi tra marzo e settembre. Periodo nel quale si intensificano anche i consumi, che contribuiscono al sostegno dell’economia del paese e al mantenimento di migliaia di posti di lavoro. Nel 2013 la Federazione Italiana Pubblici Esercizi ha condotto un’analisi secondo cui, per scongiurare l’aumento dell’Iva, basterebbe rimuovere le esenzioni fiscali di cui godono le sagre. Le associazioni di categoria hanno più volte chiesto l’intervento delle Amministrazioni comunali per la tutela di chi opera nel settore della ristorazione.

“Nel corso degli anni - spiega Michele Lacchin, responsabile Ufficio Studi Confesercenti Veneto - abbiamo segnalato e stigmatizzato la degenerazione del fenomeno e il proliferare di

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Niente concorrenza, ma piena collaborazione Una vecchia disputa su cui i comitati organizzatori sono divisi. Ad Alvisopoli, frazione di circa seicento abitanti in comune di Fossalta di Portogruaro, il locale comitato organizzatore dei festeggiamenti, che durano circa un mese, spiega che si tratta di un problema non nuovo. “Negli anni - sostengono dal comitato - si sono sempre percepiti malumori da parte dei ristoratori.

Andrebbe invece sottolineata la differenza tra i due servizi offerti: chi va al ristorante non ordina salsiccia e polenta, così come una sagra non ha la pretesa di servire un piatto di pesce. Andare al ristorante o ad una festa paesana sono due esperienze completamente distinte”. Occasioni di ritrovo tra vecchi ex compaesani e di condivisione sono sempre più difficili da creare in un tessuto sociale che si sta disgregando. A sottolinearlo è Alida Manzato, a nome del comitato organizzatore della Festa d’Estate di Lison. “Non volendo fare alcun confronto con le altre feste e sagre - afferma -, sono assolutamente certa che la nostra festa non infici l’andamento economico delle restanti attività commerciali del paese. Anzi, noi stessi frequentiamo molto di più i bar nel periodo precedente e post festa, così come aumentiamo le vendite di altre realtà commerciali sempre del paese, acquistando sia prodotti alimentari che generi diversi. A monte di tutto, sta quanto l’organizzazione vuole guadagnare dalla festa e come vuole costruire il guadagno. Ritengo che i problemi possano nascere quando uno stesso comitato organizza diverse feste nell’arco dell’anno. Ma se per tutti vi fosse la limitazione all’organizzazione di una/due manifestazioni l’anno, i malumori diminuirebbero”. Il fenomeno è percepito in misura minore nelle piccole realtà. Contesti nei quali la sinergia e la collaborazione tra i vari attori sono facilmente attuabili. “Nella nostra frazione - dichiara Buoso, che presiede l’Associazione Viviamo Summaga -, c’è stretta collaborazione con i ristoratori locali. In un’edizione della sagra i titolari dei ristoranti sono stati coinvolti nella preparazione del menu.

Ben venga quindi la festa paesana, in quanto momento di forte unione e collaborazione”. Pensiero condiviso anche dal presidente del comitato festeggiamenti di Ottava Presa, piccola frazione divisa tra i comuni di Caorle e San Stino. “Nella nostra frazione - chiosa la sagra non è vista come un ostacolo.

Anzi, nel periodo della festa, limitato ad un solo weekend, uno dei due ristoratori chiude per dare una mano”.

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Vito Digiorgio

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ORIZZONTALI 1. Strappati, sbrindellati - 7. La nostra acquavite - 12. Le persiane moderne - 14. Una cassa per la banda - 15. Celebre marca di rivoltelle - 16. Traversone - 17.

La cerca il collezionista - 18. Il fiume della Valsugana - 19. Alberto, pittore dell’Ottocento 24. La poetessa Negri - 25. Nome di teatri - 26. Pietra iridescente - 27. Chiave - 28. Chiave - 29. Eccessiva loquacità - 31. Odoroso - 32. I confini del Cile - 33. Un famoso caffè veneziano - 34. Osso... di santo - 35. Iniziali di Arbore - 36. Copricapi di guerra - 37. Le torri dei muezzin - 39. Cibo quotidiano - 41. Un manto equino - 42. Un ladro gentiluomo

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VERTICALI 1. Prodotti editoriali - 2. Dentro il perimetro - 3. Città nota per il marmo - 4.

Capolavoro virgiliano - 5. Eretta, in piedi - 6. Assoc. Internaz. per il Trasporto Aereo - 7.

Genova - 8. Rustico, campestre - 9. Si dice al telefono - 10. Si consuma a tavola - 11. Affannato per la corsa - 13. Fine settimana - 16. Il Redentore - 18. Lo “tiene” il musone - 19. Svolge servizio d’ordine nelle stazioni (sigla) - 20. Il dio più bello - 21. Contorno di una figura 22. Città della Nigeria - 23. Scurissimi - 25. I militi della Polizia - 27. Il verme solitario - 28.

Film di Ridley Scott - 30. Memoria del computer - 31. Eolo ne diede uno a Ulisse - 32. Amici dell’uomo - 34. Un tipo di società (sigla) - 35. La musica parlata - 38. Nero senza pari 39. Iniziali di Ustinov - 40. Centro di Vienna

CRUCIPUZZLE

LE SOLUZIONI DEI GIOCHI DEL NUMERO PRECEDENTE

Cosa provocò nel 1933 la morte di 28 bambini a Gruaro?

Le lettere rimanenti daranno la soluzione della domanda.

ABITO AIUTARE AIUTO ALBERGO ARGOMENTO ARRESTARE ATTEGGIAMENTO ATTRAVERSARE BASSO BOCCA CARTA CATTIVO CERTO CIVILE CORPO CROCE DENARO DOLCE ESERCITO

FAMOSO FUMARE ISTITUTO LETTO MAESTRO MAMMA MASSA NASCERE NESSUNO OGGETTO ONORE OPERA OSSERVARE PAESE PASSARE PASSATO PAZZO POETA PORTA

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