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INGEGNERIA FORENSE

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RICCARDO MISELLI

RICCARDO MISELLI

Ritagliatevi cinque minuti e accogliete il mio invito alla lettura di questo breve racconto il cui fil rouge si dipana nello spazio e nel tempo di circa quattro anni: dai primi interventi in materia del professor Augenti fino alla Smart Commissione ottobre 2018 - dicembre 2018 Argini Polcevera via Perlasca Sede isola ecologica Amiu L’incipit. Dove tutto iniziò

Può apparire singolare raccontare dell’ingegneria forense in forma di breve racconto, ma, come in tutte le storie, per ogni Once upon a time c’è un epilogo, una scelta e, in questo caso, una scelta di campo. Molto spesso, la realtà supera l’immaginazione, si incontrano persone in tempi e luoghi prodromici alla nascita di un progetto. Non ho alcun tipo di problema nell’affermare che “sono innamorato del mio lavoro e per questo vorrei farlo al meglio o quantomeno ci provo”. Una frase quanto mai rara di questi tempi, ritmati da scadenze e obiettivi da perseguire che a volte si chiudono per poi aprirne degli altri.

Però, c’è sempre un PERÒ.

Era l’estate del 2018, la vigilia di Ferragosto, una data che rimarrà impressa nella nostra memoria: il crollo del ponte Morandi sul fiume Polcevera, dove perirono 43 persone. Il crollo di un’infrastruttura, simbolo e prestigio dell’ingegneria italiana degli anni ‘60, uno sbigottimento e un lutto che non potrà essere dimenticato. Occorre ricostruire non solo l’infrastruttura, ma anche una memoria e incasellare la storia di quell’opera e dei suoi attori principali e secondari. Difficile, ci vuole metodo e disciplina.

Era già forse un desiderio latente, ricostruire in modo disciplinato e coerente la storia. Quale strumento? Sicuramente gli atti di causa, i progetti e i documenti erano gli ingredienti principali per tentare di dare contezza a una domanda sempre più ricorrente: Cosa è successo? Ognuno ha il proprio metodo, la propria impostazione per tentare di dare delle risposte plausibili. Io partecipai come consulente tecnico di parte (CTP) all’incidente probatorio richiesto dal Tribunale di Genova. L’incidente probatorio fu complesso e impegnativo, con la conseguente necessità di prevedere due fasi distinte e separate. A complicare il quadro, l’elevato numero delle persone a conoscenza dei fatti richiese la presenza di numerosissimi CTP, tutti ingegneri di comprovata esperienza, la maggior parte docente universitari di chiara fama. Ovviamente furono numerosi gli interventi e i dibattiti, a volte aspri e accesi, tra CTP e CT del GIP, in particolare ricordo, con vero piacere, quelli del professor ingegner Nicola Augenti sempre misurati, appropriati ed esposti con proprietà di linguaggio trattandosi dell’incidente probatorio del crollo del ponte.

Lo stesso professore fu un convinto pioniere della necessità di promuovere la conoscenza dell’ingegneria forense, dopo molti anni di infruttuosi tentativi, finalmente il 6 agosto 2008 l’università degli studi Federico II di Napoli accolse la sua proposta e istituì il primo Master universitario di secondo livello della nuova disciplina. A seguito del favorevole accoglimento del Master e del lusinghiero riscontro, il professor Augenti fondò, il 16 novembre 2009, l’AIF (Associazione Ingegneria Forense) il cui scopo prioritario era quello di riunire i colleghi che esercitavano la loro attività nell’ambito del contenzioso giudiziario, quale CTU o CTP nonché, quello più generale, dell’ingegneria legale.

La frequenza pressoché settimanale degli incontri consentì di approfondire la disciplina dell’ingegneria forense, molto diffusa nella pratica professionale, un unicum nel panorama delle specializzazioni tecniche.

Gli approcci alla materia del contendere erano diversificati e in questo quadro, astratto e a volte complesso, occorreva mettere ordine e avere metodo.

IL FASCINO DISCRETO DELL’INGEGNERIA IN AMBITO GIUDIZIARIO

La necessità di strutturare, in modo rigoroso e didattico, la nuova materia fu avvertita in Italia, per vero sollecitata da magistrati e avvocati che sentivano l’esigenza di interloquire con professionisti di indubbia capacità tecnico-scientifica non disgiunta da quella giuridica.

gennaio 2019 - novembre 2019 Ufficio Consulenti Tecnici del GIP Fiera del Mare Palazzo J. Nouvel Sedi vacanti

Imprevisto e imprevedibile: il Covid

Il Covid stravolse ogni attività ordinaria e di vita quotidiana, purtroppo fu necessario e indispensabile imporre il divieto di qualsiasi spostamento delle persone, in altre parole venne ordinato il domicilio coatto erga omnes. L’imprevisto e imprevedibile virus ebbe un impatto negativo sullo svolgimento dell’incidente probatorio. Le riunioni settimanali dei consulenti tecnici del GIP furono sospese per un lungo periodo di tempo, ripresero solamente dopo che la fase pandemica acuta fu superata; ciononostante gli incontri rutinari furono autorizzati esclusivamente all’aperto a condizione che fossero garantite alcune misure di sicurezza: la distanza fra le persone, il divieto del contatto fisico dei partecipanti, etc. Si creò una situazione dai contorni inimmaginabili, con pesanti ripercussioni sul prosieguo dell’incidente probatorio e, in particolare, sulla durata complessiva della prima fase che si concluse solamente a fine novembre del 2019.

settembre 2022 - dicembre 2022

Sede Ordine degli ingegneri di Genova Tempo di studio, conoscenza e riflessione

L’incidente probatorio si chiuse, le difficoltà, le discussioni e i confronti accaduti in questi quattro anni hanno lasciato spazio alla sedimentazione delle idee e alla nascita di molti dubbi.

L’esperienza che ho maturato posso in qualche modo pensare di parteciparla ad altri colleghi?

Ritengo importante, oltre che necessario, dedicare parte del tempo a mia disposizione, visto che sono in pensione, per approfondire la conoscenza della disciplina dell’ingegneria forense, argomento che mi intriga e affascina in modo crescente, al punto da diventare imperativo categorico di studio, conoscenza e metodo.

Il desiderio di ricercare, studiare e conoscere testi o documenti inerenti alla disciplina, divenne sempre più impellente, tuttavia ero consapevole, grazie ai preziosi suggerimenti e consigli dell’amico professor Augenti, che l’impegno per istituire una nuova commissione dedicata all’ingegneria forense, richiedeva, anzi imponeva di agire con il contributo fattivo di un giovane collega al fine di affrontare il nuovo e ambizioso progetto con metodo, impegno, volontà e reciproco mutuo soccorso.

Due incontri furono decisivi per raggiungere l’obiettivo di costituire la nuova commissione: il primo con il nostro presidente dell’Ordine degli ingegneri di Genova, Enrico Sterpi, il secondo con il collega ingegnere Andrea Chiaiso referente del Consiglio dell’ordine.

Sottoposi all’ingegner Sterpi la finalità strategica da assegnare alla Commissione ingegneria forense, e dopo un breve scambio di valutazioni e considerazioni, il presidente condivise e caldeggiò totalmente l’iniziativa e suggerì di contattare il collega Chiaiso per acquisire un valido contributo operativo.

Ci incontrammo, presso la sede dell’Ordine, nel mese di settembre del 2022, sottoposi la documentazione raccolta, catalogata ed esaminata, per un confronto costruttivo e finalizzato, e contestualmente esposi considerazioni e motivazioni che mi avevano convinto e sostenuto nel perseguire il faticoso progetto della costituenda Commissione ingegneria forense.

L’ingegnere Andrea Chiaiso apprezzò e condivise pienamente quanto documentato, mi confermò che le idee proposte erano totalmente condivisibili, anzi rappresentavano un patrimonio comune che consentiva tout court di operare in modo sinergico e costruttivo. Gli incontri settimanali permisero di individuare un percorso finalizzato alla costituzione della Commissione di ingegneria forense dall’inizio del 2023.

Sono trascorsi alcuni mesi dal primo incontro, il rapporto si è via via affinato e perfezionato. L’originario impegno di lavorare in sintonia, correttezza e reciproca disponibilità per confrontarci su ciascun argomento da affrontare e/o dibattere con la Commissione era, è e sarà sempre il nostro mantra, lo affermo con assoluta certezza.

Un sincero grazie ad Andrea Chiaiso per la totale disponibilità e dedizione profusa per attivare questa Smart Commissione.

17 gennaio 2023 Prima riunione Commissione I.F. Sede Ordine degli ingegneri di Genova

Il fascino discreto diventa…

Smart Commissione

La Commissione ingegneria forense ha la finalità di istituire un tavolo permanente tra gli ingegneri dell’Ordine, per favorire il confronto delle diverse esperienze trasversali e interdisciplinari maturate, al fine di applicare i principi e i metodi scientifici dell’ingegneria alla soluzione di problemi tecnici in ambito giudiziario. La Commissione si rivolge a coloro che operano o intendono operare nel ruolo di Ctu e/o CTP nelle diverse articolazioni dell’ingegneria civile, industriale, ambientale.

Obiettivi assegnati da perseguire nel primo semestre dell’anno 2023: a) Organizzare seminari specifici per: b) Confronto tra i componenti della Commissione sulle esperienze maturate al fine di approfondire argomenti riguardanti le consulenze giudiziarie, stragiudiziali e conciliazioni da affidare agli ingegneri di provata competenza industriale, civile, ambientale, informatica, biomedicale, ascensori, brevetti, etc. declinate nelle diverse specializzazioni.

• Consulenti tecnici d’ufficio (Ctu) e/o Consulenti tecnici di parte (CTP) nelle procedure giudiziarie civili, penali e amministrative.

• Consulenza tecnica in ambito assicurativo, estimativo, informatico, sicurezza, biomedicale, direttiva macchine, etc.

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